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Nichts sehen

Dicevi verr la morte e si sar dimenticata le chiavi apocalisse senza alloggio n prosa. Ripiegate le maniche bagnate respingi le correnti d'aria nella fretta di servirti di altre completezze spirituali di completezze umane abbracci di cornici fotografiche; scivolati in una pagina annegata con le sillabe che saltellano sulle mie aspettative un vago pensiero un rimpianto mai nato come asciugare la fronte come fosse l'ultima sorpresa del mondo buttata su un tetto d'inerzia. La comprer fossero lacrime aggiunte a metadone lacrime aggiunte a metadone. Capelli ed eternit. Lavorando nelle officine dell'estetica medio orientale, tetti verdi di campagna, con un camion di quindici piani far l'oceano atlantico contando le gocce della fluorescenza. Circoncisi collarini nel tempo. Le eroiche gesta dei figli minchioni le mie auto celebrazioni ma tu hai sempre una Bmw in pi. Il pari merito dell'origano l'odore di sorriso nelle vagine la santificazione del carpale. Una tenda rosso ottanta buttata l quasi trascorso un decennio di vita in mezzo ai palazzi rossi di Ladispoli, cose poco trafficate un passeggero, il suo canarino prossimo al tabellone. Un dieci a zero secco e istigato. Capitolato. Faust impreciso, mitigato sempre a tiro sul secondo palo, impegnato vigile sulle maree delle fronde, meticoloso pericoloso, austero per suo modo di dire. Un software di dolci massaggi al pene. Annientamento. Via delle vie delle capitali aeroporto sonar/pulsar risonanza della felicit.

Cielo sbriciolato in tasca ammobiliata dispensa di semi scheletri nella spalla (sussurranti dentro il midollo osseo). La tua malattia nelle faglie dell'anima girovagando per le acque in cerca di balene affilate d'alluminio che si incontrano in un punto zero. * Il mio amico finito il mio amico finito il mio aereo_dita d'albero a schiacciare sonni i miei frutti di plastica Collisione di cibi e morti. Cenere, mentre soffiavamo sui pedoni industriali. Uno spettro si aggira sul cadavere Europa : un colpo di coda sulla prospettiva terrestre si veste d' amnesia ferma in piccoli e deturpati pixel.

Kreuzigung

( der Arzt von den Fingern des Blattes ). * Zero difesa esperta ai mondiali.

ai piedi delle statue tra bene e male Mussolini e Stalin vulcani e caseggiati : posteggiati lungo scatole di Fatima i molluschi furono gli ultimi a riconoscere la beatitudine; il trasmutare di tutti i fenomeni.

Felicissimi e contenti senza tentennare mai. Europa la parola. Forse un bonsai sul terrazzo. Nessun albero. Nessun alleato.

Finale Luxemburg
Principalmente niente. Entra in scena, yin e yang rotolanti lungo il corridoio, pattinando nei pensieri quasi sfiorando Hemingway. Entra, accantoniamo l'idea di immortalare un'idea un immagine, rivolgere alle maniche le proprie tenere cause; cos, per vaga intelligenza rifiutarsi di concedere energia alla polvere amalgamare bene il punto, imbarazzati, senza mai nemmeno una voce, cercata. Disse : Dove cazzo eri ti stavo chiamando tutto settembre ottobre febbraio primavera e tutto il ramadan volante. Ma io avevo gli occhi di nuvola di passaggio una finestra chiusa e gli dissi non trovo. E ancora sto aspettando. Mi sta bene ogni cosa purpurea. Definita. Inizia il rumore disegnando un cuore a Lussemburgo. Attraverso segnali scorre un indicatore medico _ (mentre)_ guarda spensierata il soffitto. Cos dal niente, salgo le scale contando quante volte dovr guarire dalle cose inutili, non potendo poi iniziare a sprigionare il viso in eccezioni spicciole. T'immagini Firenze a settembre ? - tu chiuso in salotti d'alluminio piazzando neon a basso prezzo_dare un tocco elettronico al divano di fronte. Fumare, piazzare oscillatori. Allargare gli orizzonti semplicemente schiacciando tasti. Una citt a caso, due tre settimane di totale inesperienza. Sfregarsi le mani dal freddo. Ho mal di testa. Dal sapore acro. Credo sia lo stesso deja-v del momento in cui il gatto che abitava in me si licenzi. E cos non ebbi nemmeno il tempo di incentivare il suo dolore con delle parole. Allo stesso modo, imparavo passi di danza sputando cingomme dal terrazzo, fredda irregolarit della zona marzo, sperando che qualcuno mi conceda di non lavorare mai. Ti odio, ma di un odio che si pu racchiudere in una lotta per cambiare abito ogni sera : ogni nostro santissimo capello nero sar benedetto, ogni virgola delle ciglia avr la voce del demone del tempo. Pigre, sporche latenti miserie sulla linea di precedenza, e una fumatrice osservava chi, del mondo, osava avvicinarsi alle mura. Cos rientro e preparo una strategia. Poi crebbe la paura. Oscillante signore avvelenato. Entro in un negozio di ferramenta, improvvisamente sono un lupo trotzkista, e dinanzi ad una corte spietata di semi di zucca non posso certo difendermi. Dove manco posso rotolarmi in terra senza il pensiero di mostrarmi sporco. Ma domani faro una grande giravolta premendo bottoni sulle mie tasche, l'alba dei papaveri, dopo una notte passata a immaginare il dolore e il freddo di migliaia di migliaia. Lasciateci sporcare le mani. Lasciateci sporcare le mani. Lasciateci sporcare le mani. Che avrei voluto che avrei voluto che avrei voluto : un'intimit che scinde il tempo, voltare l'anima monoteista, stralunati magazzini delle storie senza poi pretendere troppo dall' aspettativa americana dell'eroe, dal meglio che io posso fare per tutti senza saper nuotare o aver visto chilometri di neve saffica nelle coincidenze dei treni-ambulanza, s' arreso tutto senza sapere che il tempo non esiste, non esistono i poeti non esistono parole non esiste niente. A meno che tu non abbia il coraggio di non volere. Qualcosa che non pioggia non ricordo. Partorire poi un'infinit di alberi come cozze che non s'aprono. Un'infinit di coperte vorrei diventare per coprire l'amore mio e il pianeta adiacente. Il passo successivo sar trasformarsi in esperienza. Il testardo misticismo delle quattro D. Ora che siamo rimasti io e tu dimmi. Ora che siamo rimasti fermi dimmi. Ora dimmi che siamo rimasti fermi, io e tu. Non vuoi mica scartarti dentro centri universali? Frammento di luce che non emerge mai. Non parla. Non dorme il pomeriggio. Non apparecchia la tavola. Uccide. Spesso con piccole gocce di vuoto. E cos si pietrifica sotto braccia d'acqua strade che portano sempre altrove. Senza poche scelte. Senza a questo giro ci siano droghe, sipari, rigurgiti. La parola sottile. La parola fine. Verde il sipario.

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