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Ripubblicata la raccolta di saggi dello studioso Il tempo della festa

JESI E I FALSI MITI DEI FASCISMI EUROPEI


MARCO FILONI
urio Jesi stato un mitologo. A molti quellepiteto doveva apparire scabroso. Erano gli anni a cavallo fra i Sessanta e Settanta e gli intellettuali storcevano volentieri il naso al primo, vago sentore del mito. Subito si evocavano conservatori e reazionari, pensatori esoterici, cultori di retoriche tradizionaliste. Ovvero la Cultura di destra, per dirla col titolo di un libro fondamentale dello stesso Jesi. Questo studioso irregolare, erudito e coltissimo, capace di raffinate architetture teoriche perlopi costruite su nessi reconditi che gli riusciva di scovare nei testi, stava studiando un pantheon di autori fra i pi disparati: Spengler e Frobenius, Eliade e Pirandello, Bachofen e dAnnunzio. Ciarpame, sentenzi severo Norberto Bobbio, declassando i libri prodotti durante il ventennio come utili soltanto alla curiosit dello storico del voluzionario dispositivo trova costume. Eppure quel retaggio stava in la sua pi chiara formulazione buona compagnia, soprattutto nelle pagine de Il tempo della fea sinistra. Lazione per lazione sta, la raccolta di saggi appena di certo extraparlamentarismo mandata in libreria per Nottetrovava una sua formulazione tempo. Come avverte il curatore teorica nel concetto del politico Andrea Cavalletti, vengono qui di Carl Schmitt; i pensatori della presentate per la prima volta pagine esemplari, forse le pi belle che abbia scritto Furio Jesi. Al saggio sullamato Rilke, il poeta Nella sua Cultura di destra tradotto e studiato per tutta la metteva in guardia dal potere breve vita (Jesi morir nel 1980 a che usa un linguaggio che non 39 anni), si accompagnano quelli su Rimbaud, su Pavese, e bisogna capire perch parla ancora sul giovane Lukcs e sulalla pancia e non alla ragione la conoscibilit (termine benjaminiano) della festa che sinistra comunista (e non) che d il titolo al libro, arricchito da leggevano Cline, Drieu La Ro- un inedito e da unautobiografia chelle ed Ezra Pound (allora in- in forma dintervista. tervistato in tv da Pasolini), poi Scritti che permettono di enancora Heidegger e Julius Evola. trare nellofficina di Jesi, un esuAlla storia (con la minuscola) di berante laboratorio di idee e di Hegel e Marx, si preferiva il Nul- connessioni tanto inattese la (con la maiuscola) dei nichili- quanto fruttuose. Certo, si pu sti. Eppure Furio Jesi non si fece misurare il tempo che ci separa ammaliare dalle sirene: da sma- dalla loro elaborazione. Ma liziato studioso ebbe gioco faci- quegli strumenti critici che Jesi IL SAGGIO Il tempo le nello scorgere e denunciare in fornisce per tentare di smaschedella festa quella cultura il linguaggio rare le varie mitologie sono, una di Furio Jesi delle idee senza parole, di volta per tutte, ancora a nostra a cura di quel pensiero razzista e reazio- disposizione. Perch a ben Andrea nario che aveva prodotto i fasci- guardare la nostra epoca non Cavalletti smi europei e che, ancora, tro- per nulla vaccinata alle mitoloNottetempo vava buona eco. gie, a quella sorta di pappa pagg. 231, Non solo: questa cultura si omogeneizzata che si pu moeuro 15,50 alimentava di elaborazioni mi- dellare e mantenere in forma nel tologiche, rituali antichi spesso modo pi utile che la cultura oscuri ed enigmatici, comun- dominante. Nella sua Cultura di que legati a miti di fondazione. destraJesi metteva in guardia da proprio qui che Jesi ebbe la sua quel potere che usa un linguagidea pi originale ed efficace. gio che non bisogna capire perRiprendendo lintuizione di ch parla alla pancia e non alla Kernyi secondo la quale sareb- ragione: il linguaggio della be da distinguere un mito ge- vacanza organizzata da chi ha il nuino da uno inautentico e ri- potere per chi non lo ha, in modotto a mero strumento di forza do che quella vacanza sia cessapolitica, Jesi radicalizz questa zione di ogni sforzo. Corsi e riposizione ipotizzando il model- corsi della storia. Val la pena allo interpretativo della macchi- lora leggere le pagine di Jesi cona mitologica. Bisogna distin- me prezioso antidoto, affinch guere fra il mito originario e ar- quel linguaggio, oggi ancora chetipico, dice, dalle mitologie, ascoltato, venga compreso per prodotte storicamente e ben quello che davvero . pi problematiche. Questo ri RIPRODUZIONE RISERVATA

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