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LA SCUOLA IN ITALIA
In Italia, listruzione obbligatoria per otto anni, dai sei ai quattordici anni di et. La
scuola dellobbligo inizia con la scuola elementare, che dura cinque anni, e continua con
la scuola media, che dura tre anni.
LA SCUOLA ITALIANA COS ORGANIZZATA:
la scuola materna, che non obbligatoria, per i bambini dai tre ai sei anni;
la scuola elementare, che obbligatoria e gratuita. formata da cinque classi, dalla prima alla quinta;
la scuola media, che obbligatoria, formata da tre classi, dalla prima alla terza.
Alla ne della terza media, gli studenti fanno lesame per avere la licenza media.
Dopo lesame di licenza possono frequentare le scuole superiori che sono divise in:
Scuole professionali (tre-cnque anni).
Licei (cinque anni),
Istituti Tecnici e Magistrali (quattro-cinque anni).
Alla ne delle scuole superiori gli studenti fanno un esame per avere un diploma o per
poter frequentare lUniversit.
LUniversit divisa in Facolt (medicina, ingegneria, scienze politiche, lettere. matematica)
Alla ne di un corso di laurea, che dura da quattro a sei anni, gli studenti hanno la laurea.
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COMPRENSIONE
Le 150 ore.
Dal 1972 la scuola organizza corsi speciali per permettere ai lavoratori di avere la licenza
di scuola media.
Questi corsi si svolgono in un anno, per un minimo di 350 ore. Di queste 350 ore, 150 ore
sono pagate dal datore di lavoro: per questo, si chiamano 150 ore.
Le lezioni, che si tengono nel pomeriggio o la sera, si svolgono con insegnanti statali nei
locali delle scuole medie statali. I programmi sono decisi insieme con gli studenti-lavoratori su problemi attuali.
Alla ne del corso, che di solito inizia in ottobre e nisce in maggio, gli studenti fanno un
esame e ottengono la licenza media. Questo titolo di studio serve per il lavoro e per continuare gli studi.
Es. 1 Vero/Falso
1. In Italia listruzione obbligatoria per sei anni
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La scuola obbligatoria:
LUniversit si frequenta:
q cinque anni
q sei anni
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1,2,3...
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9. Io ho risparmiato i soldi.
I soldi sono in banca.
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10. La donna bella.
Tu hai visto la donna.
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11. Ieri venuto mio zio.
Mio zio rimasto a cena (la noi.
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12. Badu ha visto un lm comico.
Il lm gli piaciuto molto.
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13. Remy aspetta unamica.
Lamica viene a fare i compiti.
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14. Ho incontrato Roberto.
Roberto mi ha chiesto di accompagnarlo.
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15. Marzia innaa i ori.
I ori li ha portati dalla montagna.
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PRODUZIONE SCRITTA
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B: Dopo lesame? Spero di andare alle scuole superiori per continuare a studiare. Mi
piace studiare.
A: ..............................................................................................................................
B: Allora perch non ti iscrivi anche tu?
A; ..............................................................................................................................
B: Basta venire con me a scuola, riempire la domanda di iscrizione e presentare il permesso di soggiorno.
A: ..............................................................................................................................
B: Allora andiamo subito, cos cominceremo a studiare insieme.
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A: ..............................................................................................................................
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LETTURA
Venezia: la citt - museo
Venezia una citt particolare e caratteristica. Infatti sorge su un arcipelago di 118 piccole
isole, separate da 150 canali dacqua e collegate tra loro da oltre 400 ponti.
I canali sono le strade di Venezia dove, al posto delle macchine, circolano motosca, barche e le caratteristiche gondole. I pedoni camminano lungo vie strette e tortuose chiamate con nomi diversi (calle, fondamenta, sottoportico). Ogni tanto le piccole vie sbucano in
piazze grandi o piccole chiamate campi o campielli. Passeggiare e orientarsi a Venezia
non facile senza una mappa della citt o senza le indicazioni dei Veneziani.
Oggi la citt presenta molti problemi come:
il continuo abbassarsi del suolo;
i palazzi troppo vecchi;
la corrosione causata dallumidit e dalle onde;
linquinamento causato dalle industrie di Marghera e di Mestre.
Perci, oggi, il problema del risanamento di Venezia al centro dellattenzione mondiale,
anche perch la risorsa pi importante della citt il turismo.
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RIFLESSIONE GRAMMATICALE
IL PRONOME RELATIVO SERVE A UNIRE DUE FRASI DIVERSE PER FARNE UNA SOLA
esempio:
Io ho comprato
lauto
lauto
Lauto
che
rossa.
io ho comprato rossa.
esempio:
Luomo
2
I NUMERI ORDINALI
luomo
si chiama Sefa
luomo
arrivato adesso.
che
singolare
maschile
femminile
1
primo
2
secondo
3
terzo
4
quarto
5
quinto
6
sesto
7
settimo
8
ottavo
9
nono
10
decimo
11 undici + esimo undicesimo
prima
seconda
terza
quarta
quinta
sesta
settima
ottava
nona
decima
undicesima
diciottesima
ventesima
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maschile
plurale
femminile
primi
secondi
terzi
quarti
quinti
sesti
settimi
ottavi
noni
decimi
undicesimi
diciottesimi
ventesimi
prime
seconde
terze
quarte
quinte
seste
settime
ottave
none
decime
undicesime
diciottesime
ventesime
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Plurale
sul
sullo
sulla
sull
su + i
su + gli
su + le
esempio:
Metti le borse della spesa sul tavolo.
Hai una macchia sulla camicia.
Ha parlato unora sui problemi dellinquinamento.
La pioggia cade sulle case.
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sui
sugli
sulle