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Ottobre 2012!

Anno XXVII, Numero 1

Periodico degli studenti del Liceo Classico Maurolico di Messina


di Giulia De Luca

LEditoriale

Bentornati mauroliciani! Nuovo giro, nuova corsa. Tra gli ultimi primi giorni di scuola ci sono stati anche i nuovi inizi, come ogni ciclo che si rispetti. Mentre qualcuno aspetta di tirare le somme, qualcun altro ha appena iniziato a contare e questanno pi di ogni altro offre spunti sui quali riettere. Questi primi mesi di scuola non saranno stati facili per i ginnasiali come non mai, dato che il Maurolico si trovato ad affrontare non poche novit. Inutile parlare anche qui dellaccesissimo dibattito sulla ne del coro che vedeva gemellato il nostro istituto al Seguenza , dato che questa decisione ha scatenato tante polemiche (ben vengano!) e gli articoli a riguardo non mancano. Larrivo della nuova Preside, Gaetana Crieleison, che dal buon Ninuzzo nora ha ereditato solo un po di rogne. La propaganda elettorale poi ha visto schierati agguerritissimi futuri leader che non si sono risparmiati mal celate frecciatine tra loro e riguardo alloperato degli ex rappresentanti. Anche questa politica, daltronde, e non sono mancati belle parole e bei programmi

Intervista a Paul Connett - pag. 14


Maurobet pag. 16 Manifestazioni: i commenti del ginnasio pagg. 10-13

Speciale sulla chiusura del Coro pagg. 24-27

Saluti del Preside Grasso pag. 6

Risultati elezioni e bilancio pag. 30

Gianluigi Nuzzi, autore di Vaticano S.p.a. pag. 8

continua a pag. 3

Sommario
Il Koin che Innova Ipse Dixit Discipulus Dixit Saluti del preside Grasso Grazie, Preside! pag. 4 pag. 5 pag. 5 pag. 6 pag. 7

La signora in giallo e rosso


ME4Africa si evolve in ME4Africa2 La Notte della Cultura a Messina XIV edizione di extramoenia pag. 21 pag. 22 pag. 23

Politically (s)correct
In nome di nostro Signore I pro e i contro della manifestazione Quando manifestare? Il corteo della sera pag. 8 pag. 10 pag. 12 pag. 13

Speciale Coro Maurolico-Seguenza


Il Coro non si tocca! La vicenda del coro vista da unalunna qualunque Non un addio, ma un arrivederci pag. 24 pag. 25 pag. 27

Agri-cultura
4 R to save the world Maurobet Che cos la fortuna in realt? pag. 14 pag. 16 pag. 17

Voci di Corridoio
Intervista immaginaria al Maurolico pag. 28 Il primo giorno di scuola (che vorrei) pag. 29 Bambola: lettera ad una persona pag. 29 Risultati Elezioni Fondo cassa studentesco pag. 30 pag. 30

Angolo della Poesia


Te. T. Occhi azzurri come il mare Sogno indiano Halloween Elezioni Una stella per me Haiku pag. 18 pag. 18 pag. 19 pag. 19 pag. 20 pag. 20 pag. 20

Il giornale libero e democratico degli studenti del Liceo Classico F. Maurolico, dal 1986


Con la speranza, sempre, che le belle parole di lotta e di progresso non restino sui programmi colorati o urlate in un megafono. Un plauso va proprio al fatto di aver parlato della difcilissima situazione che lItalia si ritrova ad affrontare. Non importa se la solita lagna, nch se ne parla vuol dire che non tutto perduto. vero che, nch siamo qui dentro, possiamo illuderci che le nostre preoccupazioni pi gravi siano la temporanea inagibilit del cortile, il fastidio di non poter pi svolgere le assemblee nel cortile esterno della Mazzini, il lucchetto dei bagni e la perdita di una parte fondamentale della cultura scolastica che il coro. Ma questa specie di gabbia dorata ci fa dimenticare o non ci fa accorgere di quello che sta accadendo attorno, dellaria di rivolta che si respira e che dovrebbe riguardare tutti, gli studenti per primi. Non possibile permettere che chi sta sui banchi di scuola pensi di studiare per inerzia, che quando uscir di qui si ritrover con nulla in mano e gli sar preclusa ogni possibilit di riuscita, di riscatto. La scuola non forma i suoi allievi solo sulla base di nozioni che presto o tardi verranno dimenticate, non inutile, anche se la situazione attuale vorrebbe farci credere il contrario. Chiedere agli insegnanti del tempo per spiegare, per far aprire gli occhi e preparare i ragazzi ad affrontare con la forza della nostra et e con la mente aperta alle questioni della vita impossibile. Tempo non ce n, bisogna seguire il programma, ormai labbiamo imparato anche noi. Allora lancio un piccolo appello per darci la possibilit di organizzare delle riunioni, dei convegni, delle assemblee, tutto pur di non farci cogliere impreparati dalla protesta, dalla rivoluzione. Nessun riferimento al nome della lista candidata, ma lunica parola esatta per descrivere quello che sta accadendo. Chiamatelo crisi, rabbia, disoccupazione, omicidio della cultura e quindi della civilt, perdita di dignit. Dategli tutte le denizioni che volete, ma fate qualcosa. Ci serve soltanto la possibilit di capire, partendo dalla scuola, non da internet e dai giornali, ma dal luogo che nel bene e nel male per adesso ci riguarda. E dare la possibilit di parlare non soltanto ai rappresentanti, ma ai professori, al personale ATA, agli studenti, a chiunque abbia qualcosa da dire. Perch la rivolta non riguarda i privilegiati, non esiste pi la differenza tra chi ha le possibilit di informarsi e chi resta alloscuro e subisce le conseguenze delle decisioni altrui. La manifestazioni non devono essere svalutate dalla disinformazione, cos come andare a votare non signica fare il favore e decidere di non farlo non un atto di protesta valido. La protesta reale non lasciarsi scoraggiare, impegnarsi di pi. Einstein diceva che la crisi una benedizione, perch ci smuove dal letargo, ci obbliga a pensare pi a fondo, a guardare la realt per quello che . Parlava della creativit che solo le situazioni pi difcoltose possono innescare nelle coscienze. E della vera crisi, che la tragedia di non voler lottare per superarla. Condannava la pigrizia, la mancanza di stimoli, lincompetenza. Ed era solo il 1955. Oggi nel 2012 queste parole possono provocare sdegno o ammirazione, sicuramente non lasciano indifferenti. Perch parlano di noi, di ora. Anche degli studenti del Maurolico. Del Koin nel suo piccolissimo ma indispensabile spazio riservato alla libert di parola che, speriamo, non venga mai sottovalutato o incompreso ma difeso ed esaltato. Noi ce la metteremo tutta, e voi?

I vincitori di Koinccellenza per la.s. 2011/2012: Luigi Genovese Valeria Cascio Carlo Ciliberto Giuseppe DAndrea Arianna De Arcangelis Sophia Sorrenti Valerio Calabr Andrea Santoro Veronica Costantino Andrea Prestamburgo Domenico Pino Alfea Trimarchi Marco Riccardo Prof. Marina Mazza II F 2011/2012 Politically (s)correct Intervista

Agri-cultura (ex-aequo) Agri-cultura (ex-aequo) Poesie (ex-aequo) Poesie (ex-aequo) Voci di corridoio Vignetta Foto Miglior Ginnasiale Ipse Dixit Discipulus Dixit


Il Koin che Innova: che abbia inizio una "catastrofe"!
Simone Salvo III F Crisi economica, crisi politica in Europa e in Medio Oriente, crisi generalizzata dei costumi e della societ. Padrona assoluta dei notiziari e dei rotocalchi, crisi sembra essere la parola-chiave di questi anni 2000. Se ne parla per le strade, negli ufci e nelle scuole. Viola persino lintimit domestica, sedendosi a tavola con gli Italiani e rendendoci amaro ogni boccone. Ma se vero che nessun male viene per nuocere, allora forse anche alla crisi sar possibile dare una rilettura positiva. La soluzione, in tal senso, ci viene fornita dal signicato etimologico della stessa parola. Crisi e in questo ci viene in soccorso il Rocci- deriva dal greco , che nella sua prima accezione, assume il signicato di separare, discernere, ma al concetto di discernimento si accompagna anche il suo secondo signicato, quello di riessione e valutazione e, come sappiamo, solo da un approfondito momento di riessione pu scaturire il germoglio di una rinascita. A questo punto ci rendiamo conto come dei momenti di crisi siano indispensabili per il progresso dellumanit. E la Storia ce ne da ragione! Non esiste rioritura delleconomia o della cultura che non sia la diretta conseguenza di un periodo di grandi e pesanti sconvolgimenti. Introduciamo, allora, un altro concetto, quello di catastrofe, che non ha nulla a che vedere con il signicato attribuitogli dai moderni. Catastrofe (dal greco rovesciare) cambiamento radicale, cambio di direzione che affonda le sue radici proprio nella crisi e in una presa di consapevolezza. Ma allora le parole Crisi e Catastrofe non devono pi spaventarci. In tempi di recessione e generalizzato regresso come quelli che stiamo vivendo, una catastrofe diventa anzi auspicabile! E questa deve partire proprio dal discernimento, di ci che bene e ci che male, di ci che essenziale o di ci che vano, di ci che vorremmo o non vorremmo afdare in eredit al mondo del futuro. Nel malessere collettivo va trovata la forza propulsiva per un nuovo inizio; vanno gettate le basi di una nuova societ, che muova dagli errori del passato per tornare a plasmare un mondo a misura duomo. Ecco che la crisi si traduce in Innovazione. Innovazione con la I maiuscola, che non ha niente a che vedere con il progresso scientico e tecnologico degli ultimi decenni: questa una nta innovazione, che spesso e volentieri non tiene conto dei reali bisogni delluomo, ma mortica la sua dignit e opprime e vanica le sue facolt intellettuali. Luomo deve riprendere consapevolezza di s e del proprio ruolo nel mondo, riconoscere i propri limiti e riappropriarsi di ci che suo di diritto, ristabilire un rapporto autentico con le cose e con la Natura, facendo del Vero il suo primario oggetto di interesse e di ricerca. un processo questo che non guarda al futuro come necessario superamento del presente, ma come selezione e integrazione di tutto ci che, nella Storia dellUomo, viene riconosciuto positivo e costruttivo. Lungi dallessere semplice speculazione, dovr farsi opera concreta, un meccanismo dinamico di crescita, di cui noi giovani siamo chiamati a essere il carburante. Anche noi del Koin, nel nostro piccolo, vogliamo farci promotori dellInnovazione. Fin troppo comodo sarebbe, in tempi come questi, chiudersi a guscio in un mondo illusorio e colorato, restando inerti nella speranza che la tempesta nisca al pi presto. Ma il Koin tutto vuole essere eccetto che una Torre dAvorio o un Giardino Fiorito incantato ed imperturbabile. Volenti o nolenti, siamo parte di un mondo che va allo scatafascio e non possiamo semplicemente lasciar chiuse le nestre, per sfuggire alle intemperie. Lindifferenza per chi non crede di poter fare la differenza. Noi, invece, nel cambiamento crediamo davvero e per avviare una Rivoluzione culturale riteniamo fondamentale il ruolo dellInformazione, soprattutto a livello studentesco. Per questo non chiuderemo le porte al mondo della Politica, dellEconomia, della Societ, ma anzi ne faremo il nostro primario oggetto di interesse, sollecitando articoli, interviste e inchieste che risveglino le coscienze n troppo assopite degli studenti. Ma anche nel fare questo ci premureremo di non annoiare nessuno, bandendo barocchismi o discorsi articiosi. Parleremo forte e chiaro e in modo semplice e diretto, per puntare sempre al nocciolo e allessenziale del discorso. Semplicit sar la parola dordine, nei contenuti e nella nuova veste graca, snellita e ripulita da inutili fregi che la rendevano estremamente pesante alla lettura. Sempre nellottica di una lettura piacevole e riposante, valorizzeremo loriginalit e la creativit degli studenti, accettando molto volentieri, oltre ad articoli socialmente impegnati, anche qualsiasi forma di contributo fresco e divertente ci vogliate inviare. A tal proposito abbiamo gi avviato, con la collaborazione di alcuni redattori, alcune simpatiche sotto-rubriche interne come MauroBet, dove potrete attingere informazioni utili prima di giocarvi la schedina Domenicale! Daremo inoltre molto spazio alla fotograa, istituendo una apposita rubrica di foto da inserire in quarta di copertina (ultimissima pagina), per meglio sfruttare le pagine a colori. Tanti altri progetti, come mega-sondaggi, sono in fase di progettazione e tanti altri ancora potremo avviare sotto vostro suggerimento. Come potete vedere, le idee e limpegno non ci mancano affatto! Adesso, contiamo solo sul vostro supporto e sulla vostra collaborazione, per rendere lesperienza del Koin ancora pi piacevole, originale, ma soprattutto CATASTROFICA!!

Prof.ssa Vetr: Ragazzi, qualcuno di voi ha i messaggi gratis? G: Io prof ! Perch? Prof:.ssa Vetr: Puoi inviare un messaggio a mio glio? Chiedi gli se ha spento i piselli, se no mi va a fuoco la casa!! (...) Ah.. A volte invidio i maschi, loro non hanno problemi di piselli la mattina!

Prof. Macris: in verit quest'aula ha ben poco di un liceo, e questa classe ha ben poco di umano.

Alunno: Sar un successo! Prof.ssa Cacopardo: Come, scusa? Alunno: Un successo! Prof.ssa Cacopardo: Ah, avevo sentito solo la parte nale..

Prof. Macris: Caligola voleva far diventare senatore il suo cavallo...non siamo cos lontano da oggi, se pensiamo che il glio di Bossi diventato senatore...con tutto il rispetto per i cavalli!

Prof. Macris: in America C. Ha trovato il suo cowboy, P ha trovato solo una cow!

Ipse Dixit
II E Bembo vorrebbe che si scrivesse in trecentino orentesco II E Prof.: quale la paura di Sacripante? Che Angelica abbia dato la sua verginit Alunna: a tutti!

Discipulus Dixit
III A Alunno (in ritardo): prof., per farmi perdonare le ho portato la colazione! E se non accetta mi offendo! Prof.: certo che tu non sei proprio un'aquila Alunno: perch non ho le corna?

Prof. : vissuto darte ed morto darte Alunna S. : Eh s, perch ha avuto un ART-attack!

Alunna S. (dopo aver scambiato qualche parola con il suo ragazzo, si rivolge al professore per un chiarimento): AMOREEE. Ehm scusi, -professore-.

III F

Prof. : Provoc dissensi in seno alla Triplice Alleanza.. Alunno S. : Che non pot pi allattare!

Prof. : Il grottesco suscita il riso. Alunno G. : DOTTOR SCOTTI!

Saluti del Preside Nino Grasso ai giornalisti in erba del Koin


Carissimi lettori di , anche per Nino Grasso - per voi sempre il professor Silente - giunto il momento dei saluti: dal primo settembre una nuova D.S. prender il mio posto e, se vi piacer, potrete affettuosamente battezzarla per continuit prof. Mcgranitt (era gi stato scritto). Il momento dei saluti da un luogo e da persone con cui si condivisa unesperienza di lavoro procua e caratterizzata da stima, impegno e affetto, non facile. Mi piace ricordare ciascuno dei collaboratori, piccoli-grandi giornalisti, che negli anni si sono susseguiti e hanno contribuito alla realizzazione di un giornale sempre vivace, frizzante, intelligentemente sagace; io ho fermamente e fortemente creduto in questa testata giornalistica mauroliciana, divenuta via via una presenza attesa e importante, lho sostenuta con entusiasmo e ho cercato di garantire che fosse la libera espressione degli allievi nel pieno e consapevole rispetto dei diritti altrui, senza mai ledere e tanto meno offendere nessuno. Auguro al giornale una vita lunga, caratterizzata dal successo, che ha sempre riscosso in questi anni, e, soprattutto, dallentusiasmo, dalla speranza e dallimpegno che hanno in ogni epoca caratterizzato il mondo dei giovani e che hanno sempre rinvigorito e sostenuto lo spesso disilluso mondo degli adulti. Voglio ribadire come attraverso io abbia visto manifestarsi, crescere e consolidarsi in modo maturo e responsabile i pi vari interessi letterari, politici, sociali, abbia visto affacciarsi ad essi e poi consapevolmente elaborarli e farli propri tanti giornalisti dassalto, ma, ahim, con ciclica e inarrestabile successione ho visto anche allontanarsi tantissimi giovani, giustamente protesi ad altre tappe dei loro studi: per ciascuno di essi ho un pensiero grato ed affettuoso. Mi accomiato, non senza un malcelato dispiacere per il mio tempo scaduto, consapevole, tuttavia, di aver cercato di svolgere il mio ruolo con umanit e onest, nellattento rispetto di tutti e pertanto pienamente soddisfatto del lavoro svolto. Con stima e affetto il prof. Silente, pardon, Nino Grasso D.S. prof. Antonino Grasso Caro prof. Silente, a.k.a. Ninuzzo, non abbiamo paura di esagerare nel dire che il Maurolico La ricorder, prima ancora che come preside, come una persona magnanima, limpida e sempre disponibile nei confronti degli studenti e dell'istituzione scolastica tutta. In particolar modo noi della redazione di La ringraziamo per il sostegno al giornale e la ducia riposta nel nostro lavoro. La ringraziamo inoltre per esserci stato amico e per aver accolto con ironia gli epiteti (Ninuzzo Scrooge, il Magnico, Ninuzzo Regnante, la banda Ninuzzo e co., Re Nino I) che Le sono stati riferiti negli anni. Proprio come il prof. Silente, la Sua gura ha rappresentato l'ideale di leader saggio e umile, non lasciando che gli impegni e le responsabilit derivanti dalla sua carica si frapponessero fra Lei e gli studenti, in un rapporto di reciproca complicit. Nella sua lettera ha fatto riferimento al successo riscosso dal giornalino al di fuori del contesto scolastico, con numerosi premi e riconoscimenti conseguiti a livello nazionale. Ma questo lo dobbiamo sopratutto a Lei, che sempre si dimostrato disponibile a nanziare le nostre trasferte in tutta Italia, dandoci occasione di promuovere il giornale presso le pi importanti testate cittadine e regionali. Se adesso il rappresenta uno dei principali punti di forza del Maurolico, d'obbligo condividere il merito con chi in quest'iniziativa ci ha creduto sin dall'inizio. Dal nostro canto, speriamo di poter trovare sempre la passione e l'impegno necessari per tenere alto il nome del giornale, condando nell'aiuto indispensabile delle nuove leve. Certi che lei abbia trovato nella nuova D.S. un valido successore, la salutiamo affettuosamente. Cordiali saluti, Il Direttivo di

G r a z i e, P r e s i d e !
Saluti da un ex docente
Prof. Raffaele Talotta Ricordo quel lontano settembre del 93, quando io incontrai, per la prima volta, al Liceo Scientico di Spadafora, il nostro Preside, Antonino Grasso. Mi colpirono subito due sue doti: laccoglienza e laffabilit, che permisero subito lapertura al dialogo. Fu quella, per me, unesperienza breve, di appena un anno, in quanto successivamente fui trasferito al Liceo Scientico Seguenza di ME. Dopo 11 anni, trasferito denitivamente al Liceo Classico Maurolico, ci rincontrammo ed ebbi modo, durante gli anni di insegnamento, di conoscere ed apprezzare meglio il suo operato. Mi rimasta impressa la disponibilit allascolto, quando si esponevano problematiche concernenti casi particolari di alunni, che richiedevano grande competenza e sensibilit per affrontarli, coinvolgendo anche i genitori. In particolare, il nostro Preside ci sollecitava a considerare gli obiettivi formativi, volti alla maturazione della personalit degli alunni. Si dava soprattutto grande rilevanza alla formazione della coscienza storica, attraverso il collegamento, nei vari contesti, del presente con la ricchissima eredit del nostro glorioso passato, dato lindirizzo umanistico del nostro Istituto. Ricordo i continui corsi di aggiornamento per adeguare la didattica alle esigenze innovative richieste dal nostro tempo in continua trasformazione. La scuola come una grande famiglia, ci viene insegnato dai classici. La famosa massima di Giovenale Maxima debetur puero reverentia (Sat. XIV,47), che esprime il rispetto massimo verso i fanciulli e gli allievi, nella fase formativa pi delicata, che segner, in maniera profonda, il resto della loro vita, potrebbe aprire benissimo un trattato di didattica. Mi sovviene, poi, quel detto di Quintiliano, efcacissimo in campo pedagogico, come il precedente,di non caricare le deboli menti degli allievi, ma di valutare le loro forze e, in modo particolare, ad intellectum audientis descendere, adeguarsi alla capacit di comprensione dei propri allievi (Inst. O. I, 2 -27-28). E che dire del monito dello stesso rivolto agli alunni di amare praeceptores suos non minus quam ipsa studia e di ritenerli parentes (genitori) non quidem corporum, sed mentium (I.O., II, 9, I). Queste citazioni non hanno uno scopo erudito, ma si vuole solo presentare loggetto di discussione ed approfondimento nelle riunioni con i colleghi, presiedute dal nostro Preside, tutti convinti dellattualit di questi princpi. Ed allora emerge dello stesso non solo la grande professionalit di dirigente, ma anche lelevata competenza e sensibilit pedagogica, unite alla profonda conoscenza dei classici, base fondamentale della nostra cultura. Purtroppo, labuntur anni (Or., od. II, 14), poich giunto, anche per lui, il momento di passare il suo compito ad un altro e di dedicarsi allotium degli studi. con grande nostalgia, velata di tristezza, che si lascia il luogo che ha dato signicato alla nostra vita e dove abbiamo profuso con entusiasmo ed impegno le nostre energie, dove stato dato il vigore della nostra giovinezza e maturit. Ma cosa importante? Avere formato la mente e lanimo di numerose generazioni di alunni, che saranno la societ di domani, nella famiglia e nella professione. Dunque, noi tutti, componenti della scuola, dureremo nel futuro. La nostra opera formativa ed intellettuale, proiettata in una prospettiva ampia, dar continui frutti, poich le innumerabilis annorum series et fuga temporum (Or., od. III, 30) non renderanno vani i nostri studi e fatiche. Noi saremo sempre presenti. Non questa la graticazione pi grande della nostra professione? In noi tutti, operatori della scuola, rimarranno il ricordo profondo della gura del nostro preside e laffetto e la stima, come per un grande amico. Egli fa parte della nostra vita. Lo ringraziamo per averci dimostrato comprensione dei nostri limiti e ducia nellafdarci compiti vari, in spirito di collaborazione, che non ci ha fatto sentire il peso della sua autorit, poich egli si sempre considerato uno di noi. Grazie, Preside! Un abbraccio affettuoso.

MESSINA 18VI2012 R. TALOTTA La sera di tale giorno, nellaula magna del nostro Liceo, si svolta la cerimonia in onore del Preside, Antonino Grasso, andato in pensione nel precedente anno scolastico.

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In nome di nostro Signore


Parla Gianluigi Nuzzi, autore del best-seller Vaticano S.p.a
cepire la nanza. Tra oggi e ieri come cambiata l'istituzione-Chiesa nel modo di concepire il denaro? Innanzitutto noi abbiamo un Papa che si pu denire " rivoluzionario " rispetto a quelli che hanno percorso tutta la storia del Novecento, perch ha cercato di controllare meglio le nanze della Santa Sede, gravate da troppi sprechi e faccende poco chiare, indirizzate in una strada sicuramente aspra ma inevitabile. Del resto la stessa storia del nostro paese racconta in modo molto obiettivo il ruolo della banca offshore per eccellenza dentro Roma, lo IOR, che per gode di innumerevoli privilegi: i clienti della banca non possono essere indagati perch il Vaticano non tenuto a evadere le rogatorie, non avendo rmato alcun accordo internazionale sulla corruzione e sulle collaborazioni giudiziarie, cosa alquanto scandalosa. Proprio su questo io credo che Benedetto XVI si stia impegnando, anche perch la trasparenza di uno stato non si pu "dedurre" da una sua presunta sacralit e incorruttibilit, ma si deve "constatare" con controlli severi e rigorosi. Nel passaggio dal giornalismo cartaceo a quello televisivo quali differenze ha riscontrato? Il giornalismo un mestiere affascinante, e proprio per Valerio Calabr III D 2011-12 Sara Musciumarra I F Premesso che potr risultare anche provocatorio il titolo di questa intervista, riteniamo che sia la provocazione a dare una spinta al cambiamento,non il silenzio o la critica inutile. Dopo un inseguimento alquanto spericolato per i corridoi del Palacultura, Gianluigi Nuzzi si arrende alla nostra tenacia e accetta di fare quattro chiacchiere con noi. Nato nel 1969, gi a 14 anni inizia a scrivere per Topolino, e, dopo essere diventato giornalista professionista nel 1996, comincia a collaborare con giornali come Il Corriere della Sera e Libero. Nel 2009 debutta con il libro-inchiesta "Vaticano S.P.A", che ottiene un grande successo (gli introiti sono stati tra l'altro devoluti per il 50% in benecenza). Nel 2010 esce anche "Metastasi" e nello stesso anno comincia a lavorare a La7 come coautore del programma "L'Infedele" di Gad Lerner e conduttore del programma "Gli Intoccabili". Recentemente uscito un suo nuovo libro intitolato "Sua Santit" sulle carte segrete di Papa Benedetto XVI. Parliamo del suo best-seller "Vaticano S.p.a". In esso non ha fatto mistero dei problemi tra Stato Italiano e Citt del Vaticano, in merito al modo di con-

questo cambiare modalit di espressione pu essere utile e stimolante. Sicuramente nel condurre un programma di approfondimento (Gli Intoccabili su La7 ndr) si ha pi visibilit e di conseguenza si incide di pi, lanciando un messaggio che permane nelle menti delle persone. Non la stessa cosa, ad esempio, scrivere un libro, come faccio io, che risulta importante nel momento in cui io riesca a lasciare un segno che conduca al cambiamento e non semplicemente qualcosa a cui attingere in maniera occasionale. Detto questo, la televisione avr sempre dalla sua parte l'immagine, che coinvolge molto pi di un libro, anche se in Italia leggiamo veramente poco rispetto ad altri paesi. L'On. Maurizio Lupi, che abbiamo intervistato a Dicembre scorso, alla domanda riguardante la compravendita di deputa-

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perch, ntanto che vedi quello che vedono loro, andrai a solcare sentieri gi percorsi e quindi a imprimere il tuo passo su impronte gi lasciate da altri. Invece in Italia purtroppo l'informazione come il mare: ci sono livelli di mare dove ancora oggi ignoriamo i pesci che vi abitano, e ci accontentiamo dei pesci piccoli che vivono a pelo d'acqua. Abbiamo tanto da scoprire. Monsignor Paul Marcinkus, detto anche il banchiere di Dio, diceva: Non si pu governare la Chiesa con le Avemaria. Qual la sua opinione su questa frase? l'unica cosa giusta che ha detto. Lui era un lituano che ha trovato una sintesi perfetta con il papato di Giovanni Paolo II perch poi arrivava da Cicero, un sobborgo di Chicago abbastanza violento. Suo padre era l'autista di Al Capone, e il denaro e la violenza si sono coniugati perfettamente nel nuovo ponticato, poich Wojtyla stato colui che ha smosso la prima pietra del muro di Berlino, e quindi emblematico di una politica aggressiva nei confronti di quell'ideologia che aveva segnato la sua Polonia. Ma anche vero che ipotizzaee una Chiesa debole, senza una sua forza geo-politica, inimmaginabile, la realt diversa. La Santa Sede ha centosettanta nove sedi diplomatiche ed seconda solo agli Stati Uniti, e quindi ha una sua capillarit nel mondo.

ti ha detto che al di l dello scandalo l'informazione di oggi troppo orientata verso i lati oscuri del prossimo e la preoccupazione principale non pi la verit, ma abbattere il proprio avversario. Secondo lei c' questo problema nel giornalismo? Io credo che l'informazione partigiana ci sia stata effettivamente, e io ne ho anche fatto parte. Sicuramente stato un errore: mio innanzitutto per quello che ho potuto fare, ma credo anche che il mio lavoro sia comunque sotto gli occhi di tutti. L'on. Lupi dice delle cose che riguardano parte dell'informazione, in particolare la parte modesta. Anche qui al Sud ci sono tantissimi cronisti che, anzich

cercare faccende private di questa o quella persona, per dieci euro fanno articoli perch ci credono e lavorano sodo per raccogliere fonti. Questa la vera anima del giornalismo. Se dovesse dare delle linee guida a chi un giorno intraprender la carriera giornalistica, quali sarebbero? Il potere del giornalista il coraggio di cercare le notizie, di evitare le trappole come, ad esempio, pensare che una notizia possa far comodo a qualcuno o essere scomoda per qualcun altro, sentire il brivido lungo la schiena nel momento in cui si ha una notizia in mano. La regola madre quella di andare oltre il campo visivo dei tuoi colleghi,

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I pro e i contro della manifestazione


Cristina Trinchera IV D Nei giorni scorsi, allo sciopero proclamato dalla FLC CGL che vedeva i docenti protagonisti delle proteste contro le demagogiche politiche scolastiche del ministro Profumo, hanno partecipato anche gli studenti che, da Nord a Sud dellItalia, hanno manifestato il proprio dissenso nei confronti di un sistema che da sempre distrugge i loro diritti a favore dei protti di pochi e contro i tagli di questo Governo che, in continuit con il Governo Berlusconi, sta completando lo scempio. La scuola italiana oggi naviga in acque tempestose, come una nave che affonda giorno dopo giorno tra leggi e decreti negli abissi della piattezza, dellignoranza e della semplicazione. La spending review del governo Monti per la scuola altro non che la prosecuzione dei tagli iniziati dallex ministro Gelmini. La mobilitazione dellUnione Studentesca, scesa in piazza nelle principali citt dItalia da Milano a Palermo con azioni dimostrative e cortei, ha interessato tanto le Scuole quanto le Universit, legate da un denominatore comune, il diritto allo studio, uno dei diritti fondamentali e inalienabili della persona che trova il suo fondamento nel comma 3 e 4 dellart. 34 della Costituzione. Gli studenti non hanno mandato gi la frase del ministro Profumo su bastone e carota ed hanno dimostrato slando con il colorato ortaggio in pugno nella Capitale. La protesta ha interessato anche gli studenti del Liceo-ginnasio F. Maurolico che, invece, hanno preferito mobilitarsi nelle ore pomeridiane unendosi al corteo dei ragazzi del Liceo Scientico Seguenza e dellIstituto Tecnico Commerciale Jaci, per non perdere le ore di lezione e sottolineare il loro diritto allistruzione. Fra i punti dello sciopero proclamato dal sindacato e supportato dalle Associazioni Studentesche, il precariato, i licenziamenti, i privilegi di classe, linnalzamento dellet pensionabile, il blocco del CCNL, il reclutamento dei docenti mediante un concorso truffa, ledilizia scolastica, la mancanza di sicurezza degli stabili che hanno fatto incrociare le braccia a Docenti, personale ATA e Dirigenti Scolastici. vero ci che si va dicendo da diversi anni che lo sciopero non funziona pi come strumento di lotta, ma altrettanto vero che lunica possibilit che abbiamo in questo momento per rivendicare il diritto di pretendere una scuola di qualit. In questo particolare momento lo sciopero un tentativo concreto, al di l dei falsi proclami, per fare unanalisi della situazione e individuare i punti critici su cui intervenire per rivitalizzare il nostro sistema educativo nellambito della comunit nazionale. Le azioni dimostrative che alcuni gruppi hanno messo in atto, alcune delle quali a dir poco sconcertanti e deprecabili per la violenza inaudita e gli scontri con le forze dellordine, dimostrano come la scuola italiana sia in grave difcolt, incapace di far fronte alla crisi educativa che stiamo vivendo. Per questo motivo il Governo deve fare chiarezza su quanto sta accadendo e punire severamente coloro che hanno approttato del malcontento generale per fare della scuola un avamposto delle ideologie che nulla hanno a che vedere con leducazione delle nuove generazioni. La scarsa attenzione che il governo dei tecnici sta riservando alla Scuola italiana, colpisce principalmente gli studenti. I privilegi riservati alle Scuole non Statali gestite principalmente da religiosi, da Conndustria e da privati (holding, associazioni, fondazioni), non garantisce ai giovani un futuro poich alle Scuole private possono accedere solamente i ricchi, mentre la stragrande maggioranza ha possibilit di accesso solo alla Scuola pubblica. Aumentare le risorse delle scuole private e diminuire quelle delle scuole pubbliche signica destinare soprattutto il Sud alla povert, allignoranza e consegnarlo nelle mani dello strapotere politico/maoso. Meno scuola, meno libert, meno libert = schiavit. LItalia un paese ricco di risorse umane e intellettuali e merita una Scuola pubblica di qualit, afnch lIstruzione torni ad essere al centro della vita delle persone. Ritorni ad essere un ascensore sociale e permetta a tutti di realizzare i propri sogni. La Scuola pubblica deve garantire a tutti le pari opportunit e continuare a svolgere il proprio ruolo, quello che le viene assegnato dalla Costituzione, cio di dare dignit alla persona umana guardando sempre di pi i giovani come ne e non come mezzo. Se la globalizzazione e la mondializzazione da un lato hanno portato ad un progressivo abbattimento delle barriere geograche, economiche e politiche, dallaltro hanno determinato squilibri e conittualit sociali, etniche e religiose. In questo contesto la Scuola, intesa come luogo di maturazione di un patrimonio di valori comune e condiviso, chiamata a promuovere una rinnovata coscienza civica e una pi consapevole cultura della solidariet e della responsabilit. Lapprendimento scolastico rappresenta una delle tante esperienze di formazione che lo studente percorrer nel corso della propria vita. Ecco perch la scuola deve dare senso ad una variet di esperienze per ricondurre la frammentazione e il carattere episodico delle conoscenze ad un continuum

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signicativo nella prospettiva dellapprendimento per tutta la vita. Nellincertezza e mutevolezza degli scenari sociali e professionali la scuola deve svolgere un ruolo importante attraverso la realizzazione di percorsi formativi rispondenti alle inclinazioni degli studenti, ponendo particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversit e disabilit o svantaggio e alla valorizzazione dellunicit e della singolarit dellidentit personale e culturale di ogni singolo studente. La scuola perci deve essere in linea con i bisogni di una societ pluralistica, che chiede di integrare gli aspetti affettivi con quelli del pensiero e di fare conoscere il valore della cittadinanza e della democrazia ed esercitarne consapevolmente i diritti. La dimensione intellettuale, quindi, indispensabile per comprendere, giudicare, argomentare e chiarire i motivi delle proprie scelte e convinzioni che altrimenti sarebbero il risultato di un puro sentire irrazionale. Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettivit pi ampie (nazionale, europea, mondiale), svolgendo il compito di educare alla convivenza attraverso la valorizzazione delle diverse identit e radici culturali di ogni studente. Lo studente un individuo collocato in una molteplicit di contesti naturali, storici, sociali, culturali, antropologici per cui il principale compito dello Stato deve essere quello di investire sullIstruzione, piuttosto che effettuare tagli aziendali rischiando di essere semplice testimone del nostro tempo, ma storicamente responsabile sia nei confronti dei giovani, sia dei meno giovani. La spending review ha tagliato 200 milioni di euro alla Scuola pubblica causando la perdita di molti posti di lavoro e la formazione delle cos dette classi pollaio no a 40 alunni in aule che non possono accoglierne pi di 25, mettendo a rischio lincolumit e la sicurezza di docenti e studenti e compromettendo la qualit dellinsegnamento apprendimento. Una situazione, questa, di illegittimit nata dopo la razionalizzazione dellex ministro Gelmini, che ha depotenziato il sistema formativo mediante una riduzione dei nanziamenti sia alla Scuola sia allUniversit che non ha precedenti nella storia italiana, soprattutto al Sud dove tutto pi difcile. Mentre al Nord, paradossalmente data la situazio-

Politically (s)correct
ne di profonda crisi che stiamo vivendo, ci sono ancora grandi patrimoni e ricchezze per un cambiamento, al Sud lunica cosa che ci rimane la scuola, che se tornasse a funzionare potrebbe essere il volano per la nostra economia. Tagliare i fondi allistruzione e garantire, invece, lo scudo scale non certo una mossa azzeccata per una Nazione che intende puntare sui giovani. Questa regressione culturale mette in risalto la scarsa attenzione da parte del governo nel garantire alle future generazioni quelle risorse che rappresentano la base su cui costruire il futuro del Paese. Adesso pi che ma, la scuola, pi che una risorsa un settore da potenziare per un recupero della qualit del sistema formativo per ricostruire dalle fondamenta il nostro Paese, mentre per il Governo Monti rappresenta un fardello su cui intervenire per sanare il debito pubblico mediante una manovra nanziaria, la cos detta Legge di Stabilit che tutela gli interessi delle banche, delle multinazionali e degli speculatori, ma certamente non i diritti dei cittadini.

Foto di Alessia Giuffrida II B

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italiani. Questa protesta si svolta di mattina e di conseguenza i ragazzi che hanno manifestato non sono entrati a scuola. Il 19 Ottobre, invece, si tenuta unaltra manifestazione, ma questa volta stata di pomeriggio, in modo da non saltare un giorno di scuola. Al corteo che si svolto nel pomeriggio, per, hanno partecipato molti meno ragazzi rispetto a quella precedente. In molti penseranno sicuramente che i ragazzi preferirebbero che le manifestazioni si svolgano di mattina per non entrare a scuola, ma non del tutto esatto. Logicamente ci saranno ragazzi che vanno alle manifestazioni solo per perdere un giorno di scuola, ma in molti non hanno partecipato alla manifestazione pomeridiana per svariati motivi: il pomeriggio spesso impegnato in attivit extracurriculari, quali corsi di lingua o sport, ma soprattutto vi il problema dei compiti che devono essere svolti per il giorno dopo. Infatti, il giorno seguente alla protesta che si svolta nel pomeriggio, i professori hanno dovuto giusticare per i compiti i ragazzi che hanno partecipato alla manifestazione, visto che la scuola in s vi aveva aderito. Quando manifestare? Il problema che si pone che si dovrebbe cercare di non organizzare solo manifestazioni pomeridiane, perch per i partecipanti signicherebbe rinunciare ad attivit extrascolastiche e non venire preparati il giorno dopo a scuola, salvo che non si passi la notte a studiare. Ma non fattibile nemmeno avere solo proteste che si svolgono durante lorario scolastico perch comporterebbe la perdita di troppe lezioni che si dovranno successivamente recuperare a casa. La soluzione migliore sarebbe farne alcune in orario scolastico ed altre nel pomeriggio, ancora poco interessato da manifestazioni.

Quando manifestare?
Giorgio Cardile IV C Recentemente in Italia c stata una serie di manifestazioni, riguardanti il problema della mancanza di fondi per la scuola che sarebbero necessari per comprare materiale nuovo come le lavagne interattive (LIM), banchi nuovi, sedie nuove e altre suppellettili utili alla scuola e soprattutto a noi ragazzi. Ma non si ferma soltanto qui il problema, si manifestato anche per il motivo che lorario di lavoro di un docente passa dalle 18 alle 24 ore, quindi 5 ore al giorno. Questo comporterebbe il licenziamento di un professore su tre, e inoltre gli insegnanti, lavorando di pi, sarebbero molto pi stressati e lavorerebbero in maniera peggiore. Per tutti questi motivi ci sono state in tutte le citt diItalia svariate manifestazioni che hanno coinvolto studenti e insegnanti. Gioved 12 Ottobre, infatti, si svolta una manifestazione alla quale hanno aderito tutti i licei

Amo la mia scuola perch

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Il Corteo della sera


Per chi davvero crede nel futuro
Salvatore Varrica IV C Unaltra estate passata. Salutiamo il sole, il mare e i caldi pomeriggi estivi e prepariamoci ad affrontare al meglio un nuovo anno scolastico. Al meglio si fa per dire, siamo infatti a conoscenza dei continui tagli che rendono la scuola meno competitiva e le strutture didattiche sempre meno fruibili da parte di noi alunni. Insomma, nuovo anno vecchi problemi. Problemi che sfavoriscono il regolare corso didattico, e, se da una parte ci sono precari e professori senza un posto di lavoro sso, dallaltro ci siamo noi studenti. S, perch in fondo i pi penalizzati siamo noi ovvero il futuro dellItalia. Noi, alunni non solo della Sicilia ma di tutta lItalia, abbiamo sulle nostre spalle il futuro del paese. Ma come possiamo essere protagonisti se non abbiamo la certezza di trovare un lavoro e, soprattutto, unadeguata istruzione che ci permetta di sviluppare un pensiero, di arricchirci culturalmente? Un popolo senza cultura non un popolo, e per questo noi dobbiamo lottare per salvaguardare la nostra scuola. Sin da subito per ci siamo fatti sentire. Cortei e manifestazioni per le strade delle citt, protestando per mantenere intatti i nostri diritti. Come sempre, per, c chi ci critica, forse perch non sa cosa sono il sacricio e il signicato di lottare per qualcosa. Se da un lato qualcuno giudica noi giovani come troppo choosy e svogliati (ogni riferimento a ministri puramente casuale), noi rispondiamo facendo sentire il nostro interesse per il lavoro e lamore verso la cultura. Cos abbiamo organizzato una manifestazione pomeridiana, un segnale forte che fa capire che noi studenti non manifestiamo solo per saltare qualche ora di lezione o qualche interrogazione, ma per lottare con tutta la nostra forza per difendere i nostri diritti. Lottare contro questa riforma che da un lato promette immediato ingresso nel mondo del lavoro, ma che dallaltro nega il pensiero libero e quindi la cultura generale, perch solo essa ci da consapevolezza dei nostri diritti. Allora siamo scesi in piazza, giorno 19 Ottobre, noi che ci crediamo veramente, a farci sentire e a gridare sino a perdere la voce. Abbiamo dato un po del nostro free time per cercare di far cambiare questa mentalit che giudica noi giovani come incapaci di intendere e di volere. E invece noi lo vogliamo, vogliamo la nostra cultura che ci che di pi prezioso possiamo ottenere. Purtroppo la partecipazione alla protesta non stata alta come nelle manifestazioni durante lorario scolastico, ma proprio questa scelta, di manifestare in orario pomeridiano, deve far capire che siamo dei ragazzi maturi, che badano al sodo, stanchi ormai di farsi prendere in giro. C chi non ci crede veramente, perch non si cura o non sa quello che succede ormai da tempo nel nostro paese. Dobbiamo sensibilizzare tutti i ragazzi al ne di essere consapevoli, e quindi responsabili, del futuro che ci aspetta. Un dato molto signicativo che ho notato che alla manifestazione del 19 Ottobre non erano presenti solo alunni delle ultime classi, che si affacciano alla maturit e alla scelta di un lavoro o di una universit, ma pure chi, come me, al primo anno. Eravamo presenti anche noi a farci sentire. Volevamo dare il nostro contributo, anche perch di solito noi del primo o secondo anno non partecipiamo spesso alle manifestazioni, dato che non siamo direttamente interessati come invece lo pu essere un alunno dellultimo anno. Invece eravamo tutti insieme, riuniti nelle strade o tra le piazze a manifestare. Se ognuno di noi d anche il minimo contributo, sicuramente qualcuno ascolter. Pensateci un attimo, siamo migliaia e migliaia di studenti sparsi per tutto il Paese, se anche solo la met di noi scendesse in piazza a ribadire che noi siamo il futuro e che la scuola non si tocca, sicuramente qualcuno ci ascolterebbe. Magari qualche benpensante si fermer a riettere e guardandosi intorno capir che il futuro siamo noi. Perch tutti questi politici dovrebbero capire nalmente che lItalia nelle nostre mani, che tagliare sulla scuola signica nuocere al futuro e che tra qualche anno chi dovr portare avanti il Paese non saranno pi loro, bens noi. Un particolare saluto alla direzione che permette anche a noi studenti del ginnasio di esprimere liberamente le nostre opinioni.

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4 R to save the world


Lesperienza di Rifiuti Zero

Alessandro Buono III G Mario Restuccia II F Simone Salvo III F La natura non produce riuti, sono solo un 'invenzione umana. Questo il motto del Dott. Paul Connett, scienziato e Professore Emerito di Chimica e Tossicologia della St. Lawrence University di New York, ma prima di tutto impegnato attivista ambientale. Connett l'ideatore e realizzatore della strategia Zero Waste attiva gi in numerosi Paesi d'Europa e d'America e nalizzata al riutilizzo dei materiali riciclabili e all'azzeramento pressoch totale (99,9 %) di quelli non riutilizzabili entro il 2020. Zero Waste si basa su 4 semplici punti, il tetralogo delle 4 R: 1. REDUCE / riduci 2. RECYCLE / ricicla 3. REUSE / riutilizza 4. RECOVER / recupera Cui se ne aggiunge un quinto, non meno importante, Re-design, che fa leva sulla disponibilit delle aziende a progettare e realizzare prodotti eco-sostenibili.

Per raggiungere tali obiettivi occorre seguire 10 semplici passi (in foto), ma non facciamoci illusioni: non sar certo una passeggiata! necessario un impegno collettivo, che nasca dalla consapevolezza e si traduca in azione. Il 27 settembre scorso Connett ha presentato il progetto qui a Messina, a Palazzo Zanca, in un dibattito molto partecipato presieduto dal prof. Antonio Catalioto. L'incontro stato preceduto, al mattino, da una conferenza stampa di cui noi del Koin abbiamo approttato per porre qualche domanda al fondatore. Il video integrale lo potete trovare sulla nostra pagina Facebook o sul canale Youtube di Koin. Qui ci limitiamo a riportare sinteticamente le due domande e le relative risposte. Lei ha dedicato tutto il suo impegno verso l'ecologia e la sua scelta universitaria (laurea in Chimica Ambientale presso l'Universit di Cambridge) era gi nalizzata a questo scopo oppure la sua

passione per questa tematica dovuta a qualche esperienza particolare? In realt un interesse che ho sempre avuto, ma che si risvegliato negli anni '70 grazie alla lettura di due libri: uno Il piccolo e il bello di Schumacher Ernst e laltro I limiti alla crescita edito dal Club Rome. In realt, dopo i miei studi di chimica, sono diventato un professore e, quando nel 1985 fu progettato un inceneritore, da allora iniziai a lottare duramente contro questa proposta, perch come chimico e come cittadino ritengo che sia assolutamente stupido bruciare della materia; allora e ancora adesso lamento la mancanza di sicurezza degli inceneritori e credo invece che i soldi destinati alla costruzione degli inceneritori debbano essere utilizzati per la realizzazione di un futuro sostenibile. soltanto un cambio di impostazione, dal concetto di tossicit a quello di sostenibilit. Ritengo che per la realizzazione di Zero Waste sia necessario il coinvolgimento di tutti, quindi la colla-

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borazione sia dei cittadini che delle aziende. Una data importante per me fu il 1996, anno in cui per la prima volta venni in Italia e fui veramente contento di incontrare molte comunit locali che si battevano contro l'incenerimento; questa battaglia locale si man mano trasformata in una battaglia nazionale ed diventato il movimento Riuti Zero Italia. Devo ammettere che l'Italia uno dei paesi che porta avanti questa idea con pi passione: questo impegno testimoniato dal fatto che ben 92 comuni hanno aderito alla strategia Zero Waste, tra cui il comune di Napoli. A differenza della nostra citt abbiamo avviato a scuola un progetto di raccolta differenziata chiamato La Scuola che riduce, facendo una raccolta non porta a porta, ma classe a classe; le volevamo chiedere se ha qualche consiglio per migliorare ulteriormente la nostra raccolta? S, ho qualche consiglio da darvi: cercare di coinvolgere il pi possibile tutti i componenti della scuola e sensibilizzarli a questa tematica; inoltre vorrei sottolineare che Riuti Zero non un movimento ambientale, ma un modo diverso di fare politica. Voglio citare l'esempio di Beppe Grillo che da anni si fa portavoce di questo progetto. Questa iniziativa non solo pu essere una soluzione al problema riuti, ma una fonte di risorse e di posti di lavoro. La stessa vostra presenza in questa sala la metafora del cambiamento che deve avvenire nella politica italiana: non solo parole ma anche fatti. Il progetto del Prof. Paul Connett non affatto utopia, anzi potrebbe essere una valida via d'uscita: come potete infatti constatare affacciandovi alla nestra e guardando in strada, vedrete cassonetti traboccanti di spazzatura. Guardate un po' meglio quanto cartone e quanta plastica sono presenti fra quei riuti. Adesso considerate un'altra cosa: perch succede che le strade siano invase da riuti? Semplice! Il comune di Messina non ha i mezzi economici per sostenere la ditta (comunale) che si occupa del ritiro dei riuti e i dipendenti, non essendo pagati, giustamente scioperano. Dopo queste brevi considerazioni, vi poniamo questa domanda: perch, invece di ritenere la spazzatura un problema non lo consideriamo una risorsa?

Agri-cultura
Sottolineiamo la parola consideriamo, non per apparire moralisti, ma perch se questo cambio di visione deve avvenire, deve partire anche dal semplice cittadino. Purtroppo, per, il semplice cittadino abbattuto, sconfortato, afitto dalle precedenti esperienze governative, che non hanno portato ad alcun miglioramento, perci di fronte ad una nuova proposta o ad una nuova esperienza (il progetto di Connett gi avviato in numerosi comuni e in generale la raccolta differenziata ha dei risvolti positivi in altre citt) ha un atteggiamento disfattista. Secondo me, questa solo una blocco mentale, un antico proverbio recita: L'uomo fa pi attenzione ad un albero che cade piuttosto che ad una foresta che cresce. Il mio consiglio questo: crediamo in qualcosa, ricordiamoci di avere un briciolo di speranza, perch le cose possono cambiare. Concludo cinematogracamente citando una frase tratta dal lm Le ali della libert. La speranza una cosa buona, forse la migliore delle cose, e le cose buone non muoiono mai.

Lintervista completa disponibile sul nostro canale YouTube youtube.com/Koine5

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Agri-cultura

Maurobet!
Beppe Signori, Cristiano Doni, Pippo Carobbio. (Alessio Micalizzi III G, Giovanni Inata e Roberto Sindoni VC) Un caloroso buongiorno a tutti dalla redazione di Maurobet, nuova rubrica nata dalla folle idea di tre ragazzi accomunati dalla medesima passione : le scommesse sportive. Questa rubrica si ripropone di dare dritte e consigli per le vostre giocate; non ci riteniamo profeti o indovini, pertanto giocate con moderazione. La colonna portante dei nostri pronostici il calcio, ma, sotto richiesta di voi lettori siamo disposti a trattare altri sport aggiuntivi. Passiamo allora in rassegna il primo evento: i capocannonieri stagionali. Per quanto riguarda la Serie A troviamo in vantaggio El Matador Cavani a 2.75, abbiamo trovato i degni rivali delluruguayano in Stevan Jovetic 8 e Miro Klose 12, senza escludere El Principe di Milano, Diego Milito la cui quota oscilla intorno all11, e il capocannoniere uscente,Tot Di Natale 21; pochi dubbi sulla Ligue 1 il cui capocannoniere sembra destinato a diventare lo svedese Zlatan Ibrahimovic 1.19; trasferiamoci in Spagna in cui troviamo unavvincente lotta fra titani : difatti saranno C.Ronaldo, Messi e Falcao a contendersi il titolo di Pichichi con le rispettive quote 2, 1.90,9 ; in Bundesliga le cose sono differenti :il croato Mandzukic si trova in testa alla classica e favorito a 2.75, seguito da Huntelaar 3.75 e Lewandowsky 12, occhio allimminente rientro di Mario Gomez, stella del Bayern quotato a 12; in Premier troviamo il favorito in Robin Van Persie 4 e i suoi principali avversari in Torres 7.50 e Suarez 11 senza dimenticarci dellattuale capocannoniere, Demba Ba 15. Pertanto la redazione consiglia Cavani-Ibra-V.Persie quota complessiva 13 per andare pi sul sicuro, per gli audaci JoveticMandzukic quota 22, la sorpresa Klose-C.Ronaldo-Ibra quota 28.50. Passiamo ai pronostici scudetto, una quadrupla di cui darsi vittoria campionato Juve- PsgBayern-Porto la cui quota complessiva oscilla intorno al 3.50, da provare Real non dare il giusto peso allo Shaktar1.88; nel gruppo F il Bayern Monaco favorito a 1.07 abbinabile alla sorpresa di questa edizione ovvero il BATE Borisov 2.50 sempre con un occhio di riguardo verso gli spagnoli del Valencia 1.40; nel gruppo G la sicurezza chiaramente il Barcellona, quota irrisoria 1.01 per gli uomini di Vilanova e la squadra abbinabile rappresentata dai portoghesi del Benca 1.55 , favoriti sugli scozzesi del Celtic; un'altra sicurezza la troviamo negli uomini di Sir Alex Ferguson, il suo Man. Utd infatti quotato ad appena 1.04, in corsa i portoghesi del Braga 1.95 avvantaggiati rispetto ai rumeni del Cluij 3.10 e ai turchi del Galatasaray 3.75, moltiplicando tutti i passaggi consigliati la quota osciller intorno ai 45. Restando in clima Champions va in scena lormai classico duello tra Cr7 e la Pulga, il fenomeno di Madeira attualmente favorito 2.50 mentre il leader del Barcellona lo segue a 2.75, occhio a V.Persie che segue a 9. Non solo calcio : per gli appassionati di politica, o per chi proprio non riesce a prendere una schedina in nessun modo il 6 Novembre 2012 andr in scena la sda Democratici- Repubblicani, rispettivamente capeggiati dal Presidente uscente Barack Obama 1.36 e Mitt Romney 2.90. Per questo numero tutto, speriamo di essere stati daiuto alle vostre schedine, giocate con criterio e siate responsabili, al prossimo numero.

Madrid-Galatasaray-B.Dortmun d quota 53, e PSV-SassuoloChelsea a 21.50. Andiamo nellEuropa che conta, in Champions League, nel gruppo A consigliamo la qualicazione di Porto e Psg rispettivamente 1.08 e 1.15; nel gruppo B Arsenal e Shalke sembrano dover passare senza problemi 1.02 e 1.19 ; pi complicato il gruppo C che vede favoriti Malaga e Milan 1.12 e 1.14 ma occhio allo Zenit di Spalletti 3.50; spettacolo nel gruppo D in cui al Real di Jos Mourinho 1.01 si possono abbinare B.Dortmund 1.72 e M.City 1.93; non dovrebbe essere un problema per Juve e Chelsea passare agli ottavi di nale 1.31 1.23 ma guai a

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Agri-cultura
Scopriamolo guardando oltre il nostro naso

Che cos la fortuna in realt?


lidea di non avere limiti, la paura nellaffrontare i propri scogli. Questestate ho imparato che luomo non ha limiti sici o se li ha il numero di essi di gran lunga inferiore rispetto a quello che si aspetta. Gli atleti paraolimpici sono persone coraggiose, che hanno deciso di sdare se stessi e la loro disabilit per migliorarsi. Sono stati forse soggetti a scherni e risate pi volte durante il loro percorso ma hanno saputo prendere la loro vita tra le mani e andare avanti. Fermarsi per loro signica perdersi. Condivido quello che dice Roberto Saviano: se noi normodotati abbiamo dei momenti no, essi si traducono in giorni, settimane, mesi neri, periodi di depressione e oscurit che prima o poi supereremo; per i diversamente abili mollare signica non riprendersi pi, non sopravvivere. La forza di volont che li tiene legati alla vita deve essere sempre viva, sempre pronta e io non credo sia facile. Non credo sia facile alzarsi dal letto la mattina sapendo di non avere scampo, di non poter fuggire. Se io mi alzo la mattina dal letto con un brutto pensiero, una brutta

Eugenia Di Giorgi III E Noi siamo fortunati, e non lo sappiamo. Passiamo la maggior parte del nostro tempo a lamentarci e a desiderare qualcosa che non abbiamo. Desideriamo che non ci sia scuola, che il nostro voto sia pi alto, che le persone ci diano importanza, che quella cosa cos bella e scintillante sia nostra. Desideriamo sempre pi di quanto abbiamo, molto di pi, troppo di pi. Io lo so perch sono cos: quello che ho non mi basta mai. In questa societ di caos il riettere come un optional, il pensare a cosa davvero importante e cosa pu davvero farci bene quasi impossibile. La consapevolezza che ci sono nel mondo persone che stanno peggio di noi, che devono lottare ogni giorno per andare avanti e sopravvivere difcile da acquisire. Questestate il mondo sportivo ha celebrato uno degli avvenimenti pi importanti dello sport: le Olimpiadi. Un evento importantissimo, che ha riunito popoli e nazioni in un unico grande evento che ha abbattuto barriere, conni e limiti linguistici. E poco dopo le Paralimpiadi, che hanno avuto relativamente meno risonanza ma che costituiscono per me un importante motivo di riessione. Ho assistito in due settimane di gare a prove di coraggio, uomini e donne con gravissimi limiti sici che hanno, attraverso lo sport, superato se stessi. Hanno vinto o perso, ma tutti, in entrambi i casi, hanno dimostrato quali realmente siano i limiti delluomo. Non sono la mancanza di un arto, la cecit o le difcolt di movimento; il principale limite umano il cervello, il non riuscire a concepire

sensazione, so che prima o poi passer, che domani potr svegliarmi meglio, potr scrollarmi di dosso i miei guai, ma se non posso fuggire, non posso fare nulla per liberarmi di un qualcosa di sgradevole allora con che forza di volont riesco ad andare avanti? Queste Paralimpiadi mi hanno dato modo di riettere su quanto io sia fortunata, su quanto io possa sperare per il futuro. Quel futuro che sembra solo un pozzo nero di crisi e perdita ma che anche il mondo in cui si dovr ricostruire tutto ci che si perso, partendo da quello che c in ogni persona prima ancora di quello che c nelle sue mani. Questestate ho conosciuto persone speciali e meravigliose che mi hanno insegnato a riettere di pi su quello che davvero mi serve e a spostare i miei limiti pi in l. Sono convinta che il coraggio per andare avanti e migliorare noi stessi sia in esempi come quelli degli atleti paraolimpici, uomini e donne che sperano in un futuro tutto ancora da costruire.

Alex Zanardi, oro paralimpico nella disciplina dellhandbike

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Angolo della Poesia

LAngolo della Poesia


Te. T.
Vorrei prenderti per poi portarti nella mia casa per bere un t. Poi quel calore casalingo, pi che altro, crea tra noi condenze dolci. Parliamo dei tuoi beni e delle disgrazie con la polvere da sparo che riempie la stanza. Ancora non so perch lo faccio ma voglio rubare i tuoi averi e i tuoi esseri. L'odore del t mimetizza i tuoi scopi simili ai miei. Ormai caldi e pieni di scopi usciamo fuori e ci dividiamo come se non ci conoscessimo. Echi Ciechi

Occhi azzurri come il mare


A stento riuscivo a guardare il suo viso, il quale cuor mio faceva infuocare. Nient'altro che labbra d'un bianco narciso e occhi azzurri e profondi come il mare. Specchiarsi in essi era magistrale, l'unico dilemma che restava ad intaccare era che le onde spinte dal maestrale in tutto l'oceano mi facean naufragare. Adesso la bellezza improvvisamente svanisce e niente ormai si pu pi fare: la giovinezza non rinsavisce! Ma se ci ripenso non potr mai scordare quegli occhi azzurri come il mare.. Giuseppe Genovese II E

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Sogno Indiano
Immagina! La notte avvolta di nero sfavilla di occhi lucenti, sorride a un sogno leggero che vola e galleggia sui venti. Si posa, fragile foglia sullacqua, Smeraldo cristallino nella notte dIndia. Vedi? Piatto. Lucente lo specchio del ume increspato. Senti? Nelloscurit tranquilla un suono di legni leggeri

Angolo della Poesia


e di sitar dargento invade laria di mistero e magia Scivola lenta la barca, e veloce, gocciando nel silenzio. E sei sola sotto il ponte. Laria sfavilla di piccoli sogni erranti, smarriti nella magica nebbia indiana. E ci si perde, nello scintillio cristallino dei suoni della notte dOriente. Sei lontana dal resto: chiudi i tuoi occhi e ora immagina! Gregorio Scrima IV C

Halloween
Bestia di morte, anima di sangue, brucia di fuoco di notte in ogni istante. la sera buia di spiriti e fantasmi, canta insieme tra i fetidi miasmi. Questa Halloween nera di terrore, festeggia la paura senza timore. Giuseppe Denaro III F

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Angolo della Poesia


Elezioni
C' cu t'immita ai festi c' cu t'oigganizza u toinneo i rutti c' puru cu ti prometti ca n' immernu ti poitta i cupetti c' cu rici r'aggiuistari i puaitti ru bagnu c' cu ti saluta e dopo le elezioni ti pigghia pi fangu. C', mi rissi me ziu, puru unu ca t'accatta un appaittamento chi avi per, u saprai chi taiddu, i fognaturi d'Agrigento. Ma c' puru, si ni vulemu parrari, cu si ngi vittima: assicutatu r'a queistura,

ca si i pigghia i sbaitti mura mura. Pi' non parrari r'a siccatura ca su i magistrati! Ca pari chi ca a giustizia su maritati e cu chiddi ca su veri galantuomini su sciarriati! Ma mi pari ca c' quaiccosa chi non quatra picch quannu su acchiamati sti cristiani alla ne ci vulissimu sempre isari i mani? Non li abbiamo messi noi su quelle poltrone? Certo, addivintaru divani se no i cucini e i frati stannu troppu stritti ma l'insegnamento mi pari chistu: a prossima vota all'elezione si mi trovu na lista ca non inquisita mi candido io e fazzu piazza pulita. Andrea Santoro II F

Una stella per me


Chiudo gli occhi e abbozzo un sorriso, Provo a sognarti, poi mi addormento Mi compare davanti il tuo viso, Ne riconosco ogni lineamento. Dicon che mamma sia la parola In cui si concentran le cose pi belle, e che la notte sia cos scura per far brillare di pi le stelle. Sto piangendo, ma non mi vergogno Ora una stella dentro al mio sogno. Fatti vedere, ci sei veramente? O solo unimmagine della mia mente? Qualcosa mi tocca con delicatezza Sembra una mano che mi accarezza. Sei qui vicina, mi vibra il cuore Adesso quel tocco non lo sento pi Ma apro gli occhi e con grande stupore Una luce mi abbraccia.. e quella sei tu. Giulia Larin III G

Haiku
Il mondo ama chi ha pace dentro s anche nel buio. Echi Ciechi

haiku tipo di componimento poetico giapponese che consiste di 17 sillabe, divise in gruppi di 5, 7 e 5, e che destinato a espressioni essenzialmente liriche.

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La signora in giallo e rosso

ME4Africa si evolve in ME4Africa2


il volontariato messinese ha due nuovi protagonisti
stata coinvolta nelliniziativa proprio grazie a unidea di Mario e Carlo che hanno dato il via allassociazione ME4Africa. Questanno hanno passato il testimone a due validi ragazzi che certamente la maggior parte di voi conoscer: Giuseppe Lanfranchi e Alfredo Finanze, (a. s. 2005-06 / 2009-10) ex rappresentanti, rispettivamente, del Maurolico e del Seguenza . Squadra nuova ma stesso spirito ha detto Mario durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi il 22 ottobre al Palazzo dei Leoni. Qui i due studenti della Facolt di Economia di Messina, alla presenza di un folto numero di ascoltatori e dellassessore provinciale Michele Bisignano, hanno presentato il loro programma, dicendosi emozionati ma pronti a questa nuova avventura. Due anni fa non avrei mai pensato di poter riuscire a partecipare a questo progetto- ha detto Alfredo - quando Mario mi raccontava dellesperienza vissuta Valeria Stefanizzi III A Giulia De Luca III A Messina sa correre. E anche veloce. Quando si tratta di iniziative umanitarie non si pensa mai alla nostra citt, cos abituati a vederla arrancare nei suoi disagi interni, incapace di badare a se stessa, guriamoci agli altri! proprio questo atteggiamento a rendere Messina un luogo monotono e inaridito, ricordarsi sempre e solo dei fallimenti, senza pensare alle iniziative belle. Eppure ci sono persone che spesso fanno ricredere, proprio perch per prime non hanno dimenticato che tutti gli uomini sono cittadini del mondo e, a dispetto della realt circostante, non temono le nuove sde. Queste persone sono proprio i giovani, ed da loro che il pi delle volte nascono nuovi stimoli per smuovere le coscienze, per andare oltre la visione egoistica che dimentica di analizzare la realt al di l del proprio naso. Questa visione arrivata no in Africa, dove due ragazzi messinesi hanno deciso di aiutare la popolazione pi disagiata. A bordo della loro Renault R4 partiranno per un lungo viaggio no al continente nero, accompagnati da altri 1250 equipaggi. Lanno scorso hanno preso a cuore liniziativa gli ex studenti del nostro Liceo Mario Spinella e Carlo Restuccia (anni scolastici 2003-04/ 2007-08). Il rally umanitario internazionale 4LTrophy esiste da sedici anni e nel 2011 per la prima volta Messina era quasi surreale, credevo fosse una bella possibilit ma riservata a un numero ristretto di persone. Invece ha scoperto che la forza di volont e la propensione ad aiutare il prossimo sono bastate a farlo convincere che anche loro avrebbero potuto rendere al meglio come i predecessori. Infatti si informato meglio sui reali aiuti umanitari che avrebbero portato, scoprendo che Enfants du Desert , lassociazione no-prot alla quale sono stati donati sei notebook e numerosi accessori scolastici, questanno ha avanzato la richiesta di materiale sanitario. I proventi racimolati anche grazie alla presenza degli sponsor, ( questanno particolarmente cospicua; assieme alla fedele presenza Di Grandi Navi Veloci anche la Provincia Regionale, l Universit degli Studi di Messina, Marina di Nettuno Yachting Club, IDS SRL, Arnold&Ar nold, PuntoCasa, El.Si, LE.MM., la Cattolica Lanese Assicurazioni e Com-

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La signora in giallo e rosso


pro Oro - Carpe Diem hanno confermato il loro contributo ) sono circa 9.000 euro. Di questi 4.000 verranno devoluti allassociazione e i restanti saranno utilizzati per partecipare al rally. La partenza prevista per il 10 febbraio 2013, Alfredo e Giuseppe toccheranno le tappe di Parigi e dello Stretto di Gibilterra per iniziare il tour che li vedr attraversare il deserto, raggiungendo ben cinque villaggi africani. Con la stessa Renault gialla che lanno scorso ha macinato chilometri su chilometri, porteranno alto il nome della nostra citt.

Uno dei risultati migliori del progetto sapere che Messina si mobilitata per non far mancare il suo aiuto, la sua partecipazione. Allo stesso modo non deve mancare la possibilit di far crescere e migliorare questiniziativa, contando soprattutto sulla presenza di futuri volontari pronti ad accogliere questa nuova sda. Non lasciamo che la mancanza di operosit che schiaccia questa splendida citt metta ne anche a quanto di pi bello e lodevole c ancora: i giovani e la loro voglia di agire.

Il Teatro Vittorio Emanuele chiuso: altro segno di una citt che muore.
Gregorio Scrima IV C Il Commissario designato dalla Regione....CHI LHA VISTO??-Teatro presidiato perch dirigenza inadeguata: sono le scritte appese dai dipendenti del teatro della nostra citt, il Vittorio Emanuele II, in occasione delloccupazione del 24 ottobre. C' stata una fatiscente gestione da parte della dirigenza dell'Ente e del suo Cda, hanno detto i principali sindacati. Effettivamente, ormai noto che gli stipendi degli orchestrali non vengono corrisposti da maggio e, secondo le ultime notizie, i circa 200.000 euro di fondi di cui il teatro disporrebbe al momento verrebbero utilizzati per due soli balletti e per un concerto sinfonico che, oltre tutto, non coinvolgerebbero lavoratori messinesi. Con questa somma, secondo molti musicisti, si sarebbe potuto completare il cartellone musicale. Adesso lunica speranza che il Commissario nominato dalla Regione, lavvocato Fulvio Cintioli, possa disporre dei mezzi necessari a condurre un dialogo tra i lavoratori e lEnte afnch Messina torni ad avere il suo teatro operativo. Oltre ai dipendenti, lintera citt paga questa situazione, restando privata di uno dei propri pi importanti centri culturali. Un altro segno, questo, di una Messina che muore, una Messina in cui la vera Notte della Cultura quella che si fa strada giorno dopo giorno, togliendo ai cittadini ogni opportunit artistica. Basti pensare a noi, studenti del Maurolico, e agli studenti del Seguenza , che ci siamo visti privati di una realt prestigiosa ormai da tempo radicata nella vita e nella tradizione dei nostri istituti, cio quella del famoso coro. Si sente parlare tanto e spesso di sviluppo, di proposte e di progetti riguardo alla nostra citt, primo tra tutti il Ponte sullo Stretto, ma non si pu parlare di sviluppo se non si parte dalla Cultura, dalle forme di espressione dellanimo, perch questo ci che rende veramente unico luomo: senza lanimo e la sensibilit, sarebbe come tanti altri esseri viventi che nascono, vivono, si radunano in colonie anche di milioni di individui, costruendo abitazioni grandiose, si riproducono e poi muoiono, senza lasciare traccia di s. Luomo, invece, dotato di creativit, di passione, di vena artistica, e chi ha la responsabilit dellamministrazione ha il dovere di garantire il valore Cultura tra i beni primari della societ. Non giusto che larte debba essere cancellata da una citt solo per problemi amministrati-vi. Messina sta gi soffrendo di un degrado avanzato, e la crisi del Teatro si aggiunge alla lista dei problemi che, lentamente, la stanno trascinando in un sonno profondo.

La Notte della Cultura a Messina

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La signora in giallo e rosso


XIV edizione di extramoenia Giardini Naxos 22-29/9/2012

Prof. Daniele Macris A Giardini-Naxos, nei giorni 22-29/9 si svolta la XIV rassegna di cultura classica Extramoenia, ideata e realizzata dalla prof.ssa Fulvia Toscano, docente di lettere presso il liceo scientico C. Caminiti di Giardini-Naxos, presidente della delegazione AICC della ridente cittadina ionica ed infaticabile animatrice di tutto il comprensorio. Ormai un appuntamento atteso e desiderato per limportanza, la profondit e loriginalit delle intuizioni della prof.ssa Toscano, che riesce a far entrare in contatto ed interagire energie e loni culturali di raro valore. Il tema di questanno stato Vedere greco: la Grecia necessaria, di grande e rovente attualit. Nel corso di due pomeriggi i proff. Daniele Macris, Bruno Tracl e Giuliana Gregorio hanno affrontato la visuale greca da diverse angolazioni,

in incontri molto partecipati ed interessanti. Il giorno 27 stato dedicato tutto al teatro comico, con gli importanti contributi di Dario Tomasello (Un. Di Messina) e Filippo Amoroso (Un. Di Palermo), mentre giorno 28 stato presentato dai proff. Torelli e De Salvo l interessante volume degli Atti di Extramoenia 2011. Giorno 29 c stata, in mattinata, una stimolante e vivace tavola rotonda su La Grecia necessaria, cui hanno preso parte i proff. Amoroso (Un. di Palermo), Cipriani (Un. di Foggia), Macris (Liceo Maurolico), Torelli (Un. di Perugia), Tusa (sovrintendente del Mare per la Sicilia), sapientemente coordinati dalla prof.ssa Maria Cannat (Un. di Messina). Le classi II e III A del Maurolico hanno seguito con interesse il dibattito, che ha fatto loro comprendere lattualit del mondo classico e la sua rilevanza nel cogliere gli aspetti della complessit del reale.

Il pomeriggio del 29 ha visto un commosso ricordo del pensatore e saggista Zolla, in presenza della vedova, prof.ssa Marchian. La sera del 29 una folta platea ha seguito la consegna dei premi Teocle ai proff. Amoroso, Cipriani, Torelli, Tusa, al dott. Carmelo Micalizzi, presidente della Comunit Ellenica dello Stretto, alla memoria di Zolla. In sala, a consegnare i premi, il prof. Cupaiuolo, il dott. Sergio Todesco. Una folta rappresentanza della Comunit ellenica dello Stretto ha partecipato alla cerimonia e al buffet offerto, dove stato possibile gustare le dolci specialit greche, galaktobureko, halvs e ravan. Una settimana di notevole interesse culturale che si propone, ancora una volta, come appuntamento fondamentale per ricordare e promuovere il ruolo della Sicilia nella civilt greca e mediterranea.

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Speciale Coro Maurolico-Seguenza

Il Coro Maurolico-Seguenzanon si tocca!


Federica Bucolo III A Sono tante, anzi forse troppe, le parole dette in questi ultimi giorni riguardo alla chiusura del famoso e pluripremiato Coro Maurolico-Seguenza, ma giunto il momento di fare chiarezza sulla questione, senza censure, solo la mera verit! Lattuale preside del Liceo Seguenza, la prof. Maria Rosaria Mangano, e la maggior parte del collegio docenti hanno deciso, un bel giorno, di interrompere, senza poi curarsi di dare troppe spiegazioni, la convenzione che sanciva da ben 13 anni il rapporto con il nostro Regio Liceo per il coro interscolastico. Ebbene, la fatidica domanda che io e penso anche tutti gli interessati alla vicenda ci stiamo ponendo da giorni : PERCH? Le motivazioni sono tante, alcune attendibili, altre meno, ma lunica certezza che il coro, come istituzione, come progetto extrascolastico non centra un bel niente! Ci ritroviamo di fronte ad un ennesimo tentativo, che mi auguro non andr a buon ne, di ostruzionismo nei confronti di ci che di bello la scuola ha da offrire a noi studenti! Soffocare larte e la musica sembrano proprio le cose che riescono meglio allistituzione scolastica, anche se, come in questo caso, il coro non creava alcun problema, e non arrecava alcun danno alla suddetta sig.ra preside del Liceo Seguenza. Qual il problema allora? Ci che sappiamo che alla base vi il nuovo piano di dimensionamento scolastico che potrebbe portare ad un futuro inserimento dellindirizzo scientico nel nostro Regio Liceo. Questo evidentemente stato visto dalla carissima preside del Seguenza e dai docenti come un chiaro segnale di minaccia e competizione, considerata la vicinanza dei due istituti. Girano anche voci, anzi pi che altro calunnie vergognose, diffuse da qualcuno (tirate un po voi ad indovinare), riguardo certi fondi destinati al coro, che il nostro Regio Liceo, da bravo ladruncolo, ha tenuto per s, senza farne usufruire al Liceo Seguenza o che addirittura, con suddetti fondi, il Maurolico ha acquistato gli strumenti senza informare il Liceo Seguenza. A questo punto non so voi, ma io e gli altri coristi, siamo veramente indignati, anzi oserei dire schifati, dalla piega che ha preso la situazione. Non bastava aver distrutto un progetto cos bello che univa le due scuole, no! C stato bisogno di costruire castelli in aria, e diffondere voci false e cattive sul nostro Liceo, per giusticare, in un certo senso, la decisione. Che ci crediate o no, lunica verit assoluta che, come succede spesso, sono gli studenti a pagare il prezzo di faccende burocratiche scolastiche, proprio perch la scuola preferisce anteporre i PROPRI INTERESSI agli interessi degli studenti! Un progetto cos bello, cos forte, cos apprezzato, UN VANTO per entrambi i licei, sta per essere rovinato da decisioni dalla dubbia ragionevolezza! Parlo io, da corista, che da tre anni fa parte di questa meravigliosa realt, che non ha unicamente come scopo quello di fare musica, ma di riunire studenti con le stesse passioni, gli stessi sogni e la stessa voglia di fare e di divertirsi. Il coro Maurolico-Seguenza una FAMIGLIA e come tale e deve essere INTOCCABILE! Molti di noi, io in primis, abbiamo trovato amici sinceri e leali, abbiamo trovato nuovi amori, duraturi o passeggeri, abbiamo riscoperto la passione e la grinta per dominare il palcoscenico e con esse un modo genuino per divertirci. Amiamo la musica e grazie ad essa abbiamo avuto modo di fare questa esperienza che inevitabilmente, nel bene o nel male, ci ha segnati. E proprio per questo non ci arrendiamo! Non la diamo per vinta alla prima preside di turno! Tutti noi coristi, ex coristi, studenti e docenti di entrambi i licei, e coloro che ci hanno sempre seguito e appoggiato, ci stiamo mobilitando per cambiare la situazione! Noi tutti, contando sul vostro appoggio, su quello delle vostre famiglie e dei docenti tutti, speriamo di riottenere ci che CI SPETTA DI DIRITTO! Abbiamo bisogno della nostra famiglia, abbiamo bisogno della nostra musica, e la scuola ha bisogno DI NOI!

Un vanto per entrambi i licei, sta per essere rovinato da decisioni dalla dubbia ragionevolezza

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Speciale Coro Maurolico-Seguenza

La vicenda del coro vista da unalunna qualunque


Non facciamoci intrappolare in una rete di gretti campanilismi.
coro. Credo che questa questione riguardi non soltanto tutti i coristi, di cui comunque cera una vasta rappresentanza, ma tutti gli studenti delle due scuole, e che il disinteresse verso quello che sta accadendo sia segno di scarsa intelligenza oltre che di totale insensibilit. Personalmente non riesco proprio a capacitarmi di quello che sta accadendo. So che di questo si gi parlato e tanto se ne parler anche tra le pagine del Koin, ma sento di dovermi esprimere a riguardo. Il nostro amato coro, cari studenti, sta soccombendo sotto il peso dellingiustizia, schiacciato da gretti campanilismi senza senso portati avanti, ed questo che mi lascia davvero interdetta, dalle autorit delle scuole. A causa di questi particolarismi, sono scaturite molte voci di accusa verso il nostro liceo che, essendo assolutamente insensate, dimostrano soltanto una sorta di campagna denigratoria nei confronti dellistituto, volta a farlo odiare dal maggior numero di persone, cos da archiviare per sempre anche la questione del coro. Non voglio alimentare polemiche, tuttavia mi sembra doveroso avvertire la rispettabile sig.na Diletta di Bartolo, autrice di un intervento su Blog 34, che per scagliare accuse di ingente portata servono le fonti. Quindi gradirei che lei potesse gentilmente venire al nostro liceo, cos magari potremo prendere un t nella nostra enorme sala ping-pong (per chi non lo sapesse, secondo la sig.na stato deciso di cacciare alcune classi del Seguenza che usavano il Maurolico come succursale per adibire unaula a questo scopo) e, adagiandoci su una poltrona di questa sala (INESISilvia Cavalli III F Sapete, mi stato chiesto di fare ironia sulla questione dello scioglimento del coro MaurolicoSeguenza, ma francamente non mi possibile. Non riesco proprio a scherzare dopo aver visto un gruppo di ragazzi cantare senza essere diretti da nessuno in un cortile, dove gli insegnanti passavano, giravano la testa per leggere gli striscioni e, con gli occhi bassi, tiravano dritto. E soprattutto non riesco a ridere delle lacrime di alcuni di questi ragazzi che, durante lesecuzione di alcuni brani, ho distintamente visto piangere. Un pianto di consapevolezza e amarezza, perch nessuno li ascoltava davvero: il pianto di chi crede in quello che fa ed succube di uningiustizia, una trappola senza via di fuga. Soprattutto mi riesce difcile ridere se un insegnante sostiene che, quando ha alzato la mano per votare di rompere per sempre la collaborazione con il Maurolico, distruggendo il coro, non ha capito per cosa stesse votando. Aveva per udito qualcosa come: sarebbe schizofrenico continuare una collaborazione con questo istituto, visto i dissidi che si sono creati. pi o meno questo il resoconto dellultima protesta tenutasi il 23 ottobre dalle 15:00 nel cortile antistante lentrata del liceo Seguenza, al cui interno si svolgeva contemporaneamente il consiglio distituto. Devo proprio dirlo: non che mi aspettassi chiss quale afuenza in questo ultimo tentativo di far sentire le nostre ragioni, ma vedere che eravamo poco pi di 25 persone mi ha deluso, e lo dico come studentessa di questo liceo che ha sempre apprezzato il nostro STENTE) potr ben spiegarmi le sicuramente autorevolissime fonti da cui ha attinto per scrivere che i nanziamenti del coro rimasero nelle esclusive mani del Maurolico (lo sa, la sig.na, che il coro ha acquistato degli strumenti musicali con i premi vinti agli ultimi concorsi?), che il Seguenza subisce soprusi dal nostro liceo e, soprattutto che il Maurolico, lo scorso anno, pretese di trasferire come pacchi postali alcuni alunni del Seguenza nel proprio istituto. Il documento a cui mi sto riferendo, secondo le ultime notizie, giunto alle mani della prof. Crieleison dopo essere stato protocollato. E comunque, al di l di questo, io invito fermamente gli alunni di entrambi i licei a non scagliare pi accuse che, nella maggior parte dei casi, sono infondate e fanno solo male allimmagine di chi le pronuncia. La via da perseguire sicuramente quella della distensione e della pace. Ci che invece davvero scandaloso che un altro documento, sicuramente di maggiore rilevanza e spessore, stato totalmente ignorato. Parlo di un documento stilato da Sonia Mangraviti, ex allieva del Seguenza ed ex membro del coro, nonch direttore del celebre coro a cappella I Mirabili, che riporta delle interessanti osservazioni tecniche. In esso sta

Non si deve sottostare alle ingiustizie e allindifferenza che uccide qualunque cosa ed uno dei mali maggiori della societ

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Speciale Coro Maurolico-Seguenza


scritto ad esempio che, se si creassero due cori distinti, questi non soltanto sarebbero numericamente molto inferiori del coro Maurolico-Seguenza, ma anche impiegherebbero, nella migliore delle ipotesi, anni per tornare agli alti livelli del precedente. Per non parlare del fatto che non sempre progetti corali hanno avuto fortuna in altri istituti ( il caso dell Archimede). Vi invito a leggere questo documento reperibile nel gruppo Facebook Let me live. Nonostante il documento sia stato sottoscritto da personaggi del calibro di G. Mirabile, ex direttore del coro, G. Mignemi, docente al conservatorio di musica V. Bellini di Palermo, P. Veleno, docente al conservatorio Luisa DAnnunzio di Pescara, L. Amati, didattica della musica e direttore artistico dellassociazione culturale Steps, esso stato totalmente ignorato e la sua autrice denita da un insegnate una immensa delusione, specialmente perch ha diretto il coro Maurolico-Seguenza durante la protesta del 19 in sostituzione del direttore ufciale. Per non parlare delle voci malevole del giorno seguente, che riportavano lepisodio narrando di insulti di questa giovane verso le autorit del Seguenza , cosa ovviamente falsa. Scusate veramente se mi sono permessa di scrivere questo, spero solo che nessuno se ne senta offeso. Tuttavia, avendo appreso dagli studi che sto facendo che giusto lottare per le buone cause, che non si deve sottostare alle ingiustizie e che lindifferenza uccide qualunque cosa ed uno dei mali maggiori della societ, ho dovuto esprimere la mia visione delle cose. Spero solo che noi alunni, spesso pi saggi e meno manipolabili di quanto possiamo apparire, non ci facciamo inuenzare dalle maldicenze, non ricadiamo in un turbine inutile di accuse reciproche, come qualcuno vorrebbe. Tutti i motivi che dividono i licei Maurolico e Seguenza , che

a mio avviso restano comunque opinabili e molto pi simili ai litigi di due bambini che alle dispute tra istituti di spessore, non possono inuire su unattivit bella e formativa quale quella del coro . Dunque quello che dico io : non fermatevi, perch potranno impedirvi di cantare assieme a scuola forse, ma non fuori. Potranno non riconoscere questattivit come scolastica, ma questo secondario. Non smettete di cantare insieme: siete molto bravi e mi (e ci) fate emozionare. Siate la dimostrazione che i campanilismi e le accuse possono tenersele le autorit, che voi siete superiori a questo. Siate esempio di collaborazione costruttiva tra istituti, che alla ne non sono cos diversi. Inne, come recitava uno striscione, che purtroppo solo in pochi (quelli accorsi allevento) abbiamo potuto ammirare, durante la protesta: la nostra voce non si spezza come una noce.

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Speciale Coro Maurolico-Seguenza

Non un addio, ma un arrivederci


Francesco Abbadessa I C Avete presente quei lm, nei quali la tipica scena da ashback un ambiente illuminato da una luce diafana, personaggi che si comportano in modo apparentemente naturale pur compiendo ogni azione ad una velocit assurdamente lenta e suoni ovattati e distorti. Sono queste le immagini che scorrono nella mia mente mentre cerco di riempire questa pagina bianca; forse, una delle pagine pi dolorose e difcili da scrivere e da raccontare. Vedo i soprani che provano insistentemente la loro parte, sento i bassi la cui poderosa voce supera qualsiasi insonorizzazione, i contralti la cui popolazione nel giro di 10 minuti va da due a venti componenti, e i tenori che si arrampicano sulle cime pi alte e inesplorate del pentagramma. Vedo tutto ci e nel frattempo le lacrime rigano il mio volto; Lo so, chi mi conosce sa che mi piace dare adito ai sentimentalismi. Ma se penso che i protagonisti della nostra storia oggi erano riuniti per combattere lingiustizia pi grande, la privazione di una famiglia, con la solo arma del canto non per fare la guerra, non per addossare le colpe, non per individuare un capro espiatorio, ma semplicemente per affermare la propria fraternit, la propria amicizia, la propria passione per la musica ed il canto, mi commuovo no alle lacrime. La festa della musica del trenta Ottobre non stata una semplice manifestazione musicale: stata molto di pi; Su quel piccolo palco si sono avvicendate le emozioni di generazioni di coristi, dai meno ai pi recenti; hanno riecheggiato numerosi brani che hanno divertito,commosso e perch no anche annoiato; si sono susseguite le voci di maestri e personalit legate ormai in modo inscindibile al coro. Recitava un titolo Mille voci, una sola anima, ed effettivamente anche stavolta non siamo stati smentiti; E poi unaltra volta insieme, sul palco sotto i riettori, tenendoci per mano come se fossimo un tuttuno per cantare Fix you: la stanchezza tanta, ma la voglia di cantare e pi forte, e tremiamo in un attimo quel momento unico e irripetibile che nessuno si sarebbe augurato nisse termina come era iniziato e tra gli applausi i nostri sguardi si incontrano, felici ma allo stesso tempo smarriti. Non possibile che quello sia stato lultimo momento di magia del coro MaurolicoSeguenza , lultima esibizione, lultimo momento insieme La ne di qualcosa sempre linizio di qualcosaltro pi bello, divertente, avventuroso. Il Coro si chiude sulla carta, ma le nostre idee non possono essere cancellate, non devono essere cancellate, noi saremo autori del nostro futuro. Ora osserviamo laula musica, nella quale almeno un quarto dei mauroliciani non mai entrato, cadente, polverosa; essa semplicemente il simbolo dello scempio di cui il coro stato vittima come anche la nostra stessa citt che n troppo stata martoriata in tale ambito. Il perch di tutto ci di poco conto: diceva Tolstoj: Secondo noi posteri, che non siamo n storici n affascinati dal processo delle indagini, e che quindi possiamo considerare gli avvenimenti con il semplice buon senso non offuscato in alcun modo, i motivi di questa guerra ci appaiono in numero incalcolabile. A mano a mano che ci addentriamo nella ricerca delle cause, tanto pi numerose esse ci appaiono; ogni causa presa isolatamente od ogni serie di cause ci si presentano tutte ugualmente giuste se considerate in s e per s oppure tutte ugualmente false, perch insignicanti, se paragonate all'enormit dell'avvenimento; ugualmente false perch insufcienti a produrre, senza la partecipazione di tutte le altre cause concomitanti, quanto accaduto. In conclusione, la lotta non nita, la salita non terminata anzi appena iniziata, serbiamo nel nostro cuore le lacrime di oggi e trasformiamole nella nuova forza per ricreare questo coro, per ricomporre questa famiglia, per rivederci ancora, perch questo non sia un addio. Nel frattempo rimanga impressa nella nostra mente e nei nostri cuori quella sinergia e armonia di voci che a voce unanime gridava/cantava: LET ME LIVE.

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Voci di corridoio
Federica Fusco II E Innanzitutto Egregio Regio Liceo Maurolico, come sta andando questinizio danno? Potrebbe sicuramente andare meglio, un tempo linizio dellanno era un momento molto bello per me, vedevo i nuovi studenti camminare per i miei corridoi felici e spensierati. Questanno invece sono cos pochi che mi sento molto abbattuto per questo. Ma non crede alla n ne di essere superato, alla ne lei, con tutto il rispetto, ha 151 anni! Ma che corbellerie son queste! Io sono giovanissimo, se pensa che allinterno delle mie mura vengono insegnate lingue che venivano parlate migliaia di anni fa. Se io sono superato come dici tu, il latino,il greco dovrebbero essere inutili! E questo non glielo faccio dire, perch se ancora oggi leggendo, Seneca o Archiloco, uno studente si immedesima e si commuove, vuol dire che quello che scrivevano questi autori alla ne valido anche oggi nellepoca dei social network. Allora come spiega il calo delle iscrizioni e il disinteressa della societ nei confronti degli studi classici? semplice, mia cara, ragionare non pi di moda, o meglio ormai il ragionamento deve essere veloce,istantaneo. Perch perdere tempo per provare a capire, quando si pu avere tutto subito. Inoltre gli studiosi, di qualsiasi tipo, sono silenziosi o comunque sanno che c un momento della giornata in cui la conversazioneprincipalmente deve avvenire con il libro. Questo non pu essere concepito in una societ dove tutto deve essere spiegato, in una societ in cui

sti elettorali. Che cosa fastidiosa e che mancanza di rispetto nei miei confronti! Mi dispiace che lei abbia dovuto subire questo trattamento, cosa ne pensa invece del Koin? Io credo che il Koin sia una delle pi belle attivit che vengono fatte qui, ma ormai con il passare del tempo sta diventando quasi scontato che vi sia un giornale scolastico stampato ogni mese. Questo porta a un disinteresse, a mio avviso, da parte di molti nei confronti di unattivit cos importante, troppo spesso criticata. Questo non sa quanto mi fa male, avere un cosa cos bella e vedere che questo non capito da quasi nessuno. Comprendo la sua frustrazione. Le voglio fare unultima domanda cosa si sente di dire ai suoi alunni di quarto ginnasio? Sono felice che tu mi dia lopportunit di fare ci. Ai quartini voglio dire questo, ricordate che voi siete gli ultimi coraggiosi classicisti, che siete e sarete sempre pi merce rara, il cammino non sar semplice, n a scuola n tantomeno quando uscirete da qui. Infatti qui non imparerete nulla se non a pensare, e pensare in questa societ, a quanto pare, non redditizio. Ma non scoraggiatevi, non disperate perch voi dovete dimostrare che invece la cultura, la vostra cultura non solo utile, ma ha anche creato il mondo come noi lo conosciamo. Noi non ameremmo come amiamo, non mangeremmo come mangiamo se non lo avessero fatto prima di noi tanti e tanti altri. E con questo concludo senn rischio di dilungarmi, grazie mille per la possibilit che mi avete offerto.

Intervista immaginaria al Maurolico

il silenzio un male, in cui la comunicazione alla base della vita. Le persone silenziose divengono asociali, e spesso quindi gli stessi studiosi divengono asociali. Quindi lo studio inutile per questa societ? Al contrario, cara, lo studio sarebbe utilissimo per questa societ. Il problema che pochi lo capiscono, e che quelli che lo capiscono, vedi il governo, spesso per paura di quello che le menti pensanti possano fare lo osteggiano. Grazie mille per le sue parole,sono state dinsegnamento! Cambiamo argomento completamente e parliamo delle elezioni studentesche. Cosa ne pensa, Egregio Regio Liceo? Prego, come vedi noi giovinetti di 150 anni qualcosa ancora capiamo. Per quanto riguarda le elezioni studentesche, ho ascoltato con molta attenzione i punti dei candidati, devo dire che sono numerosi e impegnativi. Spero per tutti i miei studenti che vengano mantenuti o almeno che vi sia impegno da parte degli eletti nel provare a mantenerli. Certo una cosa te la devo proprio dire, non ho molto apprezzato come sono stato trattato. Il cortile, le porte dei bagni pieni di manife-

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Voci di corridoio
Il primo giorno di scuola (che vorrei)

Marco Riccardo I F La scuola iniziata gi da un po: le giornate sono sempre pi scure e cupe, il girone infernale di interrogazioni-spiegazioni-compiti sembra abbia messo piede nelle classi, lansia degli esami di Maturit inizia, forse, a farsi sentire, lemozione del liceo comincia un lento decadimento. La scuola iniziata gi da un po ed io speravo in un cambiamento: volevo credere che non ricominciasse tutto allo stesso modo, con il solito primo giorno di scuola. Ne desideravo uno diverso: in fondo, cosa c di sbagliato? Aspettavo che qualcuno mi desse un motivo per studiare ogni giorno. Aspettavo che qualcuno ignorasse, almeno un po, il programma e, anzich parlare di quello, mi facesse capire perch ha deciso di spendere la sua vita qui, tra queste pareti corrose dal passare del tempo. Aspettavo che non nominassero solamente il mio nome allappello e non mi domandassero sullestate, ma speravo vivamente che mi venissero vicino e, con un po daffetto, mi chiedessero se, dopo due anni, avessi capito chi fossi. Aspettavo che mi dicessero che tutto ci che imparo da loro ha un senso e che non sia solo tempo perso. Primo giorno di scuola: sembra il momento esatto per ripartire, per rinascere. Primo giorno di scuola: ne mancano solo altri 199.

Bambola: lettera ad una persona


Eleonora Samarelli V E Sei una bambola. Sei come una bella proporzionata e zuccherosa bambola. Occhi azzurri, capelli biondi, sorriso smagliante dipinto in faccia. Sei una bambola, con quei tuoi modi di fare, quella mania di apparire bene, quei tacchi a spillo, quelle occhiate eloquenti che rivolgi ai ragazzi. Ma rimani bambola. Rimani bambola quando sei tu stessa a parlare e a far crollare tutti i castelli di carta che la gente si costruita su di te solo con un tocco, uno solo, della tua arroganza, sicurezza, ignoranza. Sei ignorante. Parli di cose che non sai, dai giudizi che non capisci, spieghi lezioni che non hai vissuto. Bambola. Bambola nella tua vita fatta di quotidianit, bambola nel tuo equilibrio, bambola nella tua omert. E non c bambola che assomigli a te. Sei unica e sola. Non provi veri sentimenti, non vivi divertendoti, non rompi mai la tua catena di equilibrio. Non eccedi mai. Resti l, immobile, dove ti hanno lasciato i tuoi padroni, dove proclami la tua indipendenza. Non sei libera. N quando parli, n quando consigli, n quando spieghi. Bambola. Privata della propria libert, della propria cultura personale. Bambola. E bambola resterai, nch non ti coglier qualcuno che esplicitamente ti dir che non sai niente di niente del mondo, della vita. E a quel punto non potrai replicare e ti renderai conto di quante cose n tu n io n Dio stesso sa. Ma non accadr mai. Perci resti bambola. Resti burattino nelle mani dei tuoi padroni. E resti cos per sempre.

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Voci di corridoio

Risultati Elezioni per i Rappresentanti dIstituto


Lista n 1 We care Curr Denaro Zavettieri Maisano Anselmo Sindona Sciliberto Maceli 193 105 55 23 23 25 12 70 Lista n 2 School in Acti ion Capobianco Natoli Calderone Liossis Ravesi Giliberto Morgante Salamone 96 26 37 11 24 9 10 9 Lista n 3 A.L.T.: Revolut tion Genovese Chimenz Calogero Palmeri Conti Nibali Nicosia Musolino Panta 134 89 21 44 51 25 16 30 Lista n 4 To be right t Vetrano DAmico Mancuso Calapso Turano DUrso Calderonio Pollicino 19 8 34 40 12 21 15 8

Risultano eletti come componenti dellorgano di garanzia: Emanuele Paleologo II C Bianca Maria Milazzo V C

Il direttivo si scusa per eventuali errori nel conteggio dei voti

Rendiconto semestrale fondo cassa studentesco


15/06/2012 Festa distituto Meridien Data la scarsa afuenza alla festa, abbiamo dovuto attingere al Fondo Cassa per pagare i seguenti servizi: 360 Autobus (Giuntabus), da aggiungere a quelli pagati dagli studenti, per un totale di 3058 450 Consolle, di cui 100 per il vocalist e 350 per i Dj (Gabry B, Arcovito e Maniaci) 175 Panini di cena Totale spese aggiuntive da Fondocassa: 360 + 450 + 175 = 985 Totale Fondo Cassa prima della festa: 1052 Al totale aggiungiamo le rimanenze della Festa (soldi ricavati dalle prevendite): 1052 + 300 = 1352 Al totale sottraiamo le spese aggiuntive di cui sopra: 1352 - 985 = 367 Totale Fondo Cassa dopo della festa: 367 18/10/12 Acquisto attrezzature manifestazione 19/10 Spese affrontate: 15 Striscioni 6 Bombolette 49 Megafono e batterie Totale spese: 70 Al totale del Fondo cassa sottraiamo le spese: 367 70 = 297

TOTALE ATTUALE FONDO CASSA: 297

I Rappresentanti a.s. 2011/12 e i Rappresentanti ad interim a.s. 2012/13 Massimiliano Arrigo (ex III C) Luigi Genovese (II C) Pierbasilio Curr (III H) Arianna De Arcangelis (ex III H) Ferdinando Chimenz (III A) Ad interim Alessio Capone (I F) Ad interim

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La Redazione
Il Direttivo
Federica Bucolo Giulia De Luca Francesco Ravesi Mario Restuccia Simone Salvo III A III A II E II F III F

I Redattori
Valeria Stefanizzi Giorgio Cardile Gregorio Scrima Salvatore Varrica Giovanni Ionata Roberto Sindoni Francesco Abbadessa Cristina Trinchera Eleonora Samarelli Federica Fusco Giuseppe Genovese Eugenia Di Giorgi Sara Musciumarra III A IV C IV C IV C VC VC IC IV D VE II E II E III E IF Marco Riccardo Andrea Santoro Silvia Cavalli Giuseppe Denaro Adele Ferrara Alessandro Buono Giulia Larin Alessio Micalizzi IF II F III F III F III F III G III G III G

Hanno collaborato: il Prof. Daniele Macris il Prof. Raffaele Talotta il gruppo letterario EchiCiechi lex alunno Valerio Calabr

Marta Amato Cristina Colluo Alessia Giuffrida Emanuela Ferrara Adele Campo Virginia Gregorio Caterina Marabello Domenico Pino

Vignettisti e fotogra
II A II A II B ID IE II E II E II F

La testata della.s. 2012/2013 stata realizzata da Francesco Sorrenti II F


Le altre testate che hanno partecipato al concorso sono disponibili sulla pagina facebook.com/koinemaurolico Stampato presso Societ Cooperativa Spignolo a.r.l. - Via Maffei 8, Messina ME - Tel. 090 717340 - Fax 090 6415659

Da questanno Koin ha una nuova rubrica! Inviateci le vostre foto e i vostri disegni, saranno pubblicati su questa pagina e alla ne dellanno concorreranno ad una sezione di Koinccellenza.

Koinografia

I candidati di questanno - foto di Virginia Gregorio II E

Un momento della cerimonia di Koinccellenza - foto di Francesco Ravesi II E

Invia articoli, poesie, recensioni, foto, ipse dixit e discipulus dixit al nostro indirizzo email:

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