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Bentornati mauroliciani! Nuovo giro, nuova corsa. Tra gli ultimi primi giorni di scuola ci sono stati anche i nuovi inizi, come ogni ciclo che si rispetti. Mentre qualcuno aspetta di tirare le somme, qualcun altro ha appena iniziato a contare e questanno pi di ogni altro offre spunti sui quali riettere. Questi primi mesi di scuola non saranno stati facili per i ginnasiali come non mai, dato che il Maurolico si trovato ad affrontare non poche novit. Inutile parlare anche qui dellaccesissimo dibattito sulla ne del coro che vedeva gemellato il nostro istituto al Seguenza , dato che questa decisione ha scatenato tante polemiche (ben vengano!) e gli articoli a riguardo non mancano. Larrivo della nuova Preside, Gaetana Crieleison, che dal buon Ninuzzo nora ha ereditato solo un po di rogne. La propaganda elettorale poi ha visto schierati agguerritissimi futuri leader che non si sono risparmiati mal celate frecciatine tra loro e riguardo alloperato degli ex rappresentanti. Anche questa politica, daltronde, e non sono mancati belle parole e bei programmi
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Sommario
Il Koin che Innova
Ipse Dixit Discipulus Dixit Saluti del preside Grasso Grazie, Preside!
pag. 4 pag. 5 pag. 5 pag. 6 pag. 7
Politically (s)correct
In nome di nostro Signore
I pro e i contro della manifestazione Quando manifestare? Il corteo della sera pag. 8 pag. 10 pag. 12 pag. 13
Agri-cultura
4 R to save the world
Maurobet Che cos la fortuna in realt?
pag. 14 pag. 16 pag. 17
Voci di Corridoio
Intervista immaginaria al Maurolico
pag. 28 Il primo giorno di scuola (che vorrei) pag. 29 Bambola: lettera ad una persona
pag. 29 Risultati Elezioni Fondo cassa studentesco pag. 30 pag. 30
Il giornale libero e democratico degli studenti del Liceo Classico F. Maurolico, dal 1986
Con la speranza, sempre, che le belle parole di lotta e di progresso non restino sui programmi colorati o urlate in un megafono. Un plauso va proprio al fatto di aver parlato della difcilissima situazione che lItalia si ritrova ad affrontare. Non importa se la solita lagna, nch se ne parla vuol dire che non tutto perduto. vero che, nch siamo qui dentro, possiamo illuderci che le nostre preoccupazioni pi gravi siano la temporanea inagibilit del cortile, il fastidio di non poter pi svolgere le assemblee nel cortile esterno della Mazzini, il lucchetto dei bagni e la perdita di una parte fondamentale della cultura scolastica che il coro. Ma questa specie di gabbia dorata ci fa dimenticare o non ci fa accorgere di quello che sta accadendo attorno, dellaria di rivolta che si respira e che dovrebbe riguardare tutti, gli studenti per primi. Non possibile permettere che chi sta sui banchi di scuola pensi di studiare per inerzia, che quando uscir di qui si ritrover con nulla in mano e gli sar preclusa ogni possibilit di riuscita, di riscatto. La scuola non forma i suoi allievi solo sulla base di nozioni che presto o tardi verranno dimenticate, non inutile, anche se la situazione attuale vorrebbe farci credere il contrario. Chiedere agli insegnanti del tempo per spiegare, per far aprire gli occhi e preparare i ragazzi ad affrontare con la forza della nostra et e con la mente aperta alle questioni della vita impossibile. Tempo non ce n, bisogna seguire il programma, ormai labbiamo imparato anche noi. Allora lancio un piccolo appello per darci la possibilit di organizzare delle riunioni, dei convegni, delle assemblee, tutto pur di non farci cogliere impreparati dalla protesta, dalla rivoluzione. Nessun riferimento al nome della lista candidata, ma lunica parola esatta per descrivere quello che sta accadendo. Chiamatelo crisi, rabbia, disoccupazione, omicidio della cultura e quindi della civilt, perdita di dignit. Dategli tutte le denizioni che volete, ma fate qualcosa. Ci serve soltanto la possibilit di capire, partendo dalla scuola, non da internet e dai giornali, ma dal luogo che nel bene e nel male per adesso ci riguarda. E dare la possibilit di parlare non soltanto ai rappresentanti, ma ai professori, al personale ATA, agli studenti, a chiunque abbia qualcosa da dire. Perch la rivolta non riguarda i privilegiati, non esiste pi la differenza tra chi ha le possibilit di informarsi e chi resta alloscuro e subisce le conseguenze delle decisioni altrui. La manifestazioni non devono essere svalutate dalla disinformazione, cos come andare a votare non signica fare il favore e decidere di non farlo non un atto di protesta valido. La protesta reale non lasciarsi scoraggiare, impegnarsi di pi. Einstein diceva che la crisi una benedizione, perch ci smuove dal letargo, ci obbliga a pensare pi a fondo, a guardare la realt per quello che . Parlava della creativit che solo le situazioni pi difcoltose possono innescare nelle coscienze. E della vera crisi, che la tragedia di non voler lottare per superarla. Condannava la pigrizia, la mancanza di stimoli, lincompetenza. Ed era solo il 1955. Oggi nel 2012 queste parole possono provocare sdegno o ammirazione, sicuramente non lasciano indifferenti. Perch parlano di noi, di ora. Anche degli studenti del Maurolico. Del Koin nel suo piccolissimo ma indispensabile spazio riservato alla libert di parola che, speriamo, non venga mai sottovalutato o incompreso ma difeso ed esaltato. Noi ce la metteremo tutta, e voi?
I vincitori di Koinccellenza per la.s. 2011/2012: Luigi Genovese Valeria Cascio Carlo Ciliberto Giuseppe DAndrea Arianna De Arcangelis Sophia Sorrenti Valerio Calabr Andrea Santoro Veronica Costantino Andrea Prestamburgo Domenico Pino Alfea Trimarchi Marco Riccardo Prof. Marina Mazza II F 2011/2012 Politically (s)correct Intervista
Agri-cultura (ex-aequo) Agri-cultura (ex-aequo) Poesie (ex-aequo) Poesie (ex-aequo) Voci di corridoio Vignetta Foto Miglior Ginnasiale Ipse Dixit Discipulus Dixit
Il Koin che Innova: che abbia inizio una "catastrofe"!
Simone Salvo III F Crisi economica, crisi politica in Europa e in Medio Oriente, crisi generalizzata dei costumi e della societ. Padrona assoluta dei notiziari e dei rotocalchi, crisi sembra essere la parola-chiave di questi anni 2000. Se ne parla per le strade, negli ufci e nelle scuole. Viola persino lintimit domestica, sedendosi a tavola con gli Italiani e rendendoci amaro ogni boccone. Ma se vero che nessun male viene per nuocere, allora forse anche alla crisi sar possibile dare una rilettura positiva. La soluzione, in tal senso, ci viene fornita dal signicato etimologico della stessa parola. Crisi e in questo ci viene in soccorso il Rocci- deriva dal greco , che nella sua prima accezione, assume il signicato di separare, discernere, ma al concetto di discernimento si accompagna anche il suo secondo signicato, quello di riessione e valutazione e, come sappiamo, solo da un approfondito momento di riessione pu scaturire il germoglio di una rinascita. A questo punto ci rendiamo conto come dei momenti di crisi siano indispensabili per il progresso dellumanit. E la Storia ce ne da ragione! Non esiste rioritura delleconomia o della cultura che non sia la diretta conseguenza di un periodo di grandi e pesanti sconvolgimenti. Introduciamo, allora, un altro concetto, quello di catastrofe, che non ha nulla a che vedere con il signicato attribuitogli dai moderni. Catastrofe (dal greco rovesciare) cambiamento radicale, cambio di direzione che affonda le sue radici proprio nella crisi e in una presa di consapevolezza. Ma allora le parole Crisi e Catastrofe non devono pi spaventarci. In tempi di recessione e generalizzato regresso come quelli che stiamo vivendo, una catastrofe diventa anzi auspicabile! E questa deve partire proprio dal discernimento, di ci che bene e ci che male, di ci che essenziale o di ci che vano, di ci che vorremmo o non vorremmo afdare in eredit al mondo del futuro. Nel malessere collettivo va trovata la forza propulsiva per un nuovo inizio; vanno gettate le basi di una nuova societ, che muova dagli errori del passato per tornare a plasmare un mondo a misura duomo. Ecco che la crisi si traduce in Innovazione. Innovazione con la I maiuscola, che non ha niente a che vedere con il progresso scientico e tecnologico degli ultimi decenni: questa una nta innovazione, che spesso e volentieri non tiene conto dei reali bisogni delluomo, ma mortica la sua dignit e opprime e vanica le sue facolt intellettuali. Luomo deve riprendere consapevolezza di s e del proprio ruolo nel mondo, riconoscere i propri limiti e riappropriarsi di ci che suo di diritto, ristabilire un rapporto autentico con le cose e con la Natura, facendo del Vero il suo primario oggetto di interesse e di ricerca. un processo questo che non guarda al futuro come necessario superamento del presente, ma come selezione e integrazione di tutto ci che, nella Storia dellUomo, viene riconosciuto positivo e costruttivo. Lungi dallessere semplice speculazione, dovr farsi opera concreta, un meccanismo dinamico di crescita, di cui noi giovani siamo chiamati a essere il carburante. Anche noi del Koin, nel nostro piccolo, vogliamo farci promotori dellInnovazione. Fin troppo comodo sarebbe, in tempi come questi, chiudersi a guscio in un mondo illusorio e colorato, restando inerti nella speranza che la tempesta nisca al pi presto. Ma il Koin tutto vuole essere eccetto che una Torre dAvorio o un Giardino Fiorito incantato ed imperturbabile. Volenti o nolenti, siamo parte di un mondo che va allo scatafascio e non possiamo semplicemente lasciar chiuse le nestre, per sfuggire alle intemperie. Lindifferenza per chi non crede di poter fare la differenza. Noi, invece, nel cambiamento crediamo davvero e per avviare una Rivoluzione culturale riteniamo fondamentale il ruolo dellInformazione, soprattutto a livello studentesco. Per questo non chiuderemo le porte al mondo della Politica, dellEconomia, della Societ, ma anzi ne faremo il nostro primario oggetto di interesse, sollecitando articoli, interviste e inchieste che risveglino le coscienze n troppo assopite degli studenti. Ma anche nel fare questo ci premureremo di non annoiare nessuno, bandendo barocchismi o discorsi articiosi. Parleremo forte e chiaro e in modo semplice e diretto, per puntare sempre al nocciolo e allessenziale del discorso. Semplicit sar la parola dordine, nei contenuti e nella nuova veste graca, snellita e ripulita da inutili fregi che la rendevano estremamente pesante alla lettura. Sempre nellottica di una lettura piacevole e riposante, valorizzeremo loriginalit e la creativit degli studenti, accettando molto volentieri, oltre ad articoli socialmente impegnati, anche qualsiasi forma di contributo fresco e divertente ci vogliate inviare. A tal proposito abbiamo gi avviato, con la collaborazione di alcuni redattori, alcune simpatiche sotto-rubriche interne come MauroBet, dove potrete attingere informazioni utili prima di giocarvi la schedina Domenicale! Daremo inoltre molto spazio alla fotograa, istituendo una apposita rubrica di foto da inserire in quarta di copertina (ultimissima pagina), per meglio sfruttare le pagine a colori. Tanti altri progetti, come mega-sondaggi, sono in fase di progettazione e tanti altri ancora potremo avviare sotto vostro suggerimento. Come potete vedere, le idee e limpegno non ci mancano affatto! Adesso, contiamo solo sul vostro supporto e sulla vostra collaborazione, per rendere lesperienza del Koin ancora pi piacevole, originale, ma soprattutto CATASTROFICA!!
Prof.ssa Vetr: Ragazzi, qualcuno di voi ha i messaggi gratis? G: Io prof ! Perch? Prof:.ssa Vetr: Puoi inviare un messaggio a mio glio? Chiedi gli se ha spento i piselli, se no mi va a fuoco la casa!! (...) Ah.. A volte invidio i maschi, loro non hanno problemi di piselli la mattina!
Prof. Macris: in verit quest'aula ha ben poco di un liceo, e questa classe ha ben poco di umano.
Alunno: Sar un successo! Prof.ssa Cacopardo: Come, scusa? Alunno: Un successo! Prof.ssa Cacopardo: Ah, avevo sentito solo la parte nale..
Prof. Macris: Caligola voleva far diventare senatore il suo cavallo...non siamo cos lontano da oggi, se pensiamo che il glio di Bossi diventato senatore...con tutto il rispetto per i cavalli!
Prof. Macris: in America C. Ha trovato il suo cowboy, P ha trovato solo una cow!
Ipse Dixit
II E Bembo vorrebbe che si scrivesse in trecentino orentesco II E Prof.: quale la paura di Sacripante? Che Angelica abbia dato la sua verginit Alunna: a tutti!
Discipulus Dixit
III A Alunno (in ritardo): prof., per farmi perdonare le ho portato la colazione! E se non accetta mi offendo! Prof.: certo che tu non sei proprio un'aquila Alunno: perch non ho le corna?
Alunna S. (dopo aver scambiato qualche parola con il suo ragazzo, si rivolge al professore per un chiarimento): AMOREEE. Ehm scusi, -professore-.
III F
Prof. : Provoc dissensi in seno alla Triplice Alleanza.. Alunno S. : Che non pot pi allattare!
G r a z i e, P r e s i d e !
Saluti da un ex docente
Prof. Raffaele Talotta Ricordo quel lontano settembre del 93, quando io incontrai, per la prima volta, al Liceo Scientico di Spadafora, il nostro Preside, Antonino Grasso. Mi colpirono subito due sue doti: laccoglienza e laffabilit, che permisero subito lapertura al dialogo. Fu quella, per me, unesperienza breve, di appena un anno, in quanto successivamente fui trasferito al Liceo Scientico Seguenza di ME. Dopo 11 anni, trasferito denitivamente al Liceo Classico Maurolico, ci rincontrammo ed ebbi modo, durante gli anni di insegnamento, di conoscere ed apprezzare meglio il suo operato. Mi rimasta impressa la disponibilit allascolto, quando si esponevano problematiche concernenti casi particolari di alunni, che richiedevano grande competenza e sensibilit per affrontarli, coinvolgendo anche i genitori. In particolare, il nostro Preside ci sollecitava a considerare gli obiettivi formativi, volti alla maturazione della personalit degli alunni. Si dava soprattutto grande rilevanza alla formazione della coscienza storica, attraverso il collegamento, nei vari contesti, del presente con la ricchissima eredit del nostro glorioso passato, dato lindirizzo umanistico del nostro Istituto. Ricordo i continui corsi di aggiornamento per adeguare la didattica alle esigenze innovative richieste dal nostro tempo in continua trasformazione. La scuola come una grande famiglia, ci viene insegnato dai classici. La famosa massima di Giovenale Maxima debetur puero reverentia (Sat. XIV,47), che esprime il rispetto massimo verso i fanciulli e gli allievi, nella fase formativa pi delicata, che segner, in maniera profonda, il resto della loro vita, potrebbe aprire benissimo un trattato di didattica. Mi sovviene, poi, quel detto di Quintiliano, efcacissimo in campo pedagogico, come il precedente,di non caricare le deboli menti degli allievi, ma di valutare le loro forze e, in modo particolare, ad intellectum audientis descendere, adeguarsi alla capacit di comprensione dei propri allievi (Inst. O. I, 2 -27-28). E che dire del monito dello stesso rivolto agli alunni di amare praeceptores suos non minus quam ipsa studia e di ritenerli parentes (genitori) non quidem corporum, sed mentium (I.O., II, 9, I). Queste citazioni non hanno uno scopo erudito, ma si vuole solo presentare loggetto di discussione ed approfondimento nelle riunioni con i colleghi, presiedute dal nostro Preside, tutti convinti dellattualit di questi princpi. Ed allora emerge dello stesso non solo la grande professionalit di dirigente, ma anche lelevata competenza e sensibilit pedagogica, unite alla profonda conoscenza dei classici, base fondamentale della nostra cultura. Purtroppo, labuntur anni (Or., od. II, 14), poich giunto, anche per lui, il momento di passare il suo compito ad un altro e di dedicarsi allotium degli studi. con grande nostalgia, velata di tristezza, che si lascia il luogo che ha dato signicato alla nostra vita e dove abbiamo profuso con entusiasmo ed impegno le nostre energie, dove stato dato il vigore della nostra giovinezza e maturit. Ma cosa importante? Avere formato la mente e lanimo di numerose generazioni di alunni, che saranno la societ di domani, nella famiglia e nella professione. Dunque, noi tutti, componenti della scuola, dureremo nel futuro. La nostra opera formativa ed intellettuale, proiettata in una prospettiva ampia, dar continui frutti, poich le innumerabilis annorum series et fuga temporum (Or., od. III, 30) non renderanno vani i nostri studi e fatiche. Noi saremo sempre presenti. Non questa la graticazione pi grande della nostra professione? In noi tutti, operatori della scuola, rimarranno il ricordo profondo della gura del nostro preside e laffetto e la stima, come per un grande amico. Egli fa parte della nostra vita. Lo ringraziamo per averci dimostrato comprensione dei nostri limiti e ducia nellafdarci compiti vari, in spirito di collaborazione, che non ci ha fatto sentire il peso della sua autorit, poich egli si sempre considerato uno di noi. Grazie, Preside! Un abbraccio affettuoso.
MESSINA 18VI2012 R. TALOTTA La sera di tale giorno, nellaula magna del nostro Liceo, si svolta la cerimonia in onore del Preside, Antonino Grasso, andato in pensione nel precedente anno scolastico.
Politically (s)correct
questo cambiare modalit di espressione pu essere utile e stimolante. Sicuramente nel condurre un programma di approfondimento (Gli Intoccabili su La7 ndr) si ha pi visibilit e di conseguenza si incide di pi, lanciando un messaggio che permane nelle menti delle persone. Non la stessa cosa, ad esempio, scrivere un libro, come faccio io, che risulta importante nel momento in cui io riesca a lasciare un segno che conduca al cambiamento e non semplicemente qualcosa a cui attingere in maniera occasionale. Detto questo, la televisione avr sempre dalla sua parte l'immagine, che coinvolge molto pi di un libro, anche se in Italia leggiamo veramente poco rispetto ad altri paesi. L'On. Maurizio Lupi, che abbiamo intervistato a Dicembre scorso, alla domanda riguardante la compravendita di deputa-
Politically (s)correct
perch, ntanto che vedi quello che vedono loro, andrai a solcare sentieri gi percorsi e quindi a imprimere il tuo passo su impronte gi lasciate da altri. Invece in Italia purtroppo l'informazione come il mare: ci sono livelli di mare dove ancora oggi ignoriamo i pesci che vi abitano, e ci accontentiamo dei pesci piccoli che vivono a pelo d'acqua. Abbiamo tanto da scoprire. Monsignor Paul Marcinkus, detto anche il banchiere di Dio, diceva: Non si pu governare la Chiesa con le Avemaria. Qual la sua opinione su questa frase? l'unica cosa giusta che ha detto. Lui era un lituano che ha trovato una sintesi perfetta con il papato di Giovanni Paolo II perch poi arrivava da Cicero, un sobborgo di Chicago abbastanza violento. Suo padre era l'autista di Al Capone, e il denaro e la violenza si sono coniugati perfettamente nel nuovo ponticato, poich Wojtyla stato colui che ha smosso la prima pietra del muro di Berlino, e quindi emblematico di una politica aggressiva nei confronti di quell'ideologia che aveva segnato la sua Polonia. Ma anche vero che ipotizzaee una Chiesa debole, senza una sua forza geo-politica, inimmaginabile, la realt diversa. La Santa Sede ha centosettanta nove sedi diplomatiche ed seconda solo agli Stati Uniti, e quindi ha una sua capillarit nel mondo.
ti ha detto che al di l dello scandalo l'informazione di oggi troppo orientata verso i lati oscuri del prossimo e la preoccupazione principale non pi la verit, ma abbattere il proprio avversario. Secondo lei c' questo problema nel giornalismo? Io credo che l'informazione partigiana ci sia stata effettivamente, e io ne ho anche fatto parte. Sicuramente stato un errore: mio innanzitutto per quello che ho potuto fare, ma credo anche che il mio lavoro sia comunque sotto gli occhi di tutti. L'on. Lupi dice delle cose che riguardano parte dell'informazione, in particolare la parte modesta. Anche qui al Sud ci sono tantissimi cronisti che, anzich
cercare faccende private di questa o quella persona, per dieci euro fanno articoli perch ci credono e lavorano sodo per raccogliere fonti. Questa la vera anima del giornalismo. Se dovesse dare delle linee guida a chi un giorno intraprender la carriera giornalistica, quali sarebbero? Il potere del giornalista il coraggio di cercare le notizie, di evitare le trappole come, ad esempio, pensare che una notizia possa far comodo a qualcuno o essere scomoda per qualcun altro, sentire il brivido lungo la schiena nel momento in cui si ha una notizia in mano. La regola madre quella di andare oltre il campo visivo dei tuoi colleghi,
Politically (s)correct
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signicativo nella prospettiva dellapprendimento per tutta la vita. Nellincertezza e mutevolezza degli scenari sociali e professionali la scuola deve svolgere un ruolo importante attraverso la realizzazione di percorsi formativi rispondenti alle inclinazioni degli studenti, ponendo particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversit e disabilit o svantaggio e alla valorizzazione dellunicit e della singolarit dellidentit personale e culturale di ogni singolo studente. La scuola perci deve essere in linea con i bisogni di una societ pluralistica, che chiede di integrare gli aspetti affettivi con quelli del pensiero e di fare conoscere il valore della cittadinanza e della democrazia ed esercitarne consapevolmente i diritti. La dimensione intellettuale, quindi, indispensabile per comprendere, giudicare, argomentare e chiarire i motivi delle proprie scelte e convinzioni che altrimenti sarebbero il risultato di un puro sentire irrazionale. Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettivit pi ampie (nazionale, europea, mondiale), svolgendo il compito di educare alla convivenza attraverso la valorizzazione delle diverse identit e radici culturali di ogni studente. Lo studente un individuo collocato in una molteplicit di contesti naturali, storici, sociali, culturali, antropologici per cui il principale compito dello Stato deve essere quello di investire sullIstruzione, piuttosto che effettuare tagli aziendali rischiando di essere semplice testimone del nostro tempo, ma storicamente responsabile sia nei confronti dei giovani, sia dei meno giovani. La spending review ha tagliato 200 milioni di euro alla Scuola pubblica causando la perdita di molti posti di lavoro e la formazione delle cos dette classi pollaio no a 40 alunni in aule che non possono accoglierne pi di 25, mettendo a rischio lincolumit e la sicurezza di docenti e studenti e compromettendo la qualit dellinsegnamento apprendimento. Una situazione, questa, di illegittimit nata dopo la razionalizzazione dellex ministro Gelmini, che ha depotenziato il sistema formativo mediante una riduzione dei nanziamenti sia alla Scuola sia allUniversit che non ha precedenti nella storia italiana, soprattutto al Sud dove tutto pi difcile. Mentre al Nord, paradossalmente data la situazio-
Politically (s)correct
ne di profonda crisi che stiamo vivendo, ci sono ancora grandi patrimoni e ricchezze per un cambiamento, al Sud lunica cosa che ci rimane la scuola, che se tornasse a funzionare potrebbe essere il volano per la nostra economia. Tagliare i fondi allistruzione e garantire, invece, lo scudo scale non certo una mossa azzeccata per una Nazione che intende puntare sui giovani. Questa regressione culturale mette in risalto la scarsa attenzione da parte del governo nel garantire alle future generazioni quelle risorse che rappresentano la base su cui costruire il futuro del Paese. Adesso pi che ma, la scuola, pi che una risorsa un settore da potenziare per un recupero della qualit del sistema formativo per ricostruire dalle fondamenta il nostro Paese, mentre per il Governo Monti rappresenta un fardello su cui intervenire per sanare il debito pubblico mediante una manovra nanziaria, la cos detta Legge di Stabilit che tutela gli interessi delle banche, delle multinazionali e degli speculatori, ma certamente non i diritti dei cittadini.
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italiani. Questa protesta si svolta di mattina e di conseguenza i ragazzi che hanno manifestato non sono entrati a scuola. Il 19 Ottobre, invece, si tenuta unaltra manifestazione, ma questa volta stata di pomeriggio, in modo da non saltare un giorno di scuola. Al corteo che si svolto nel pomeriggio, per, hanno partecipato molti meno ragazzi rispetto a quella precedente. In molti penseranno sicuramente che i ragazzi preferirebbero che le manifestazioni si svolgano di mattina per non entrare a scuola, ma non del tutto esatto. Logicamente ci saranno ragazzi che vanno alle manifestazioni solo per perdere un giorno di scuola, ma in molti non hanno partecipato alla manifestazione pomeridiana per svariati motivi: il pomeriggio spesso impegnato in attivit extracurriculari, quali corsi di lingua o sport, ma soprattutto vi il problema dei compiti che devono essere svolti per il giorno dopo. Infatti, il giorno seguente alla protesta che si svolta nel pomeriggio, i professori hanno dovuto giusticare per i compiti i ragazzi che hanno partecipato alla manifestazione, visto che la scuola in s vi aveva aderito. Quando manifestare? Il problema che si pone che si dovrebbe cercare di non organizzare solo manifestazioni pomeridiane, perch per i partecipanti signicherebbe rinunciare ad attivit extrascolastiche e non venire preparati il giorno dopo a scuola, salvo che non si passi la notte a studiare. Ma non fattibile nemmeno avere solo proteste che si svolgono durante lorario scolastico perch comporterebbe la perdita di troppe lezioni che si dovranno successivamente recuperare a casa. La soluzione migliore sarebbe farne alcune in orario scolastico ed altre nel pomeriggio, ancora poco interessato da manifestazioni.
Quando manifestare?
Giorgio Cardile IV C Recentemente in Italia c stata una serie di manifestazioni, riguardanti il problema della mancanza di fondi per la scuola che sarebbero necessari per comprare materiale nuovo come le lavagne interattive (LIM), banchi nuovi, sedie nuove e altre suppellettili utili alla scuola e soprattutto a noi ragazzi. Ma non si ferma soltanto qui il problema, si manifestato anche per il motivo che lorario di lavoro di un docente passa dalle 18 alle 24 ore, quindi 5 ore al giorno. Questo comporterebbe il licenziamento di un professore su tre, e inoltre gli insegnanti, lavorando di pi, sarebbero molto pi stressati e lavorerebbero in maniera peggiore. Per tutti questi motivi ci sono state in tutte le citt diItalia svariate manifestazioni che hanno coinvolto studenti e insegnanti. Gioved 12 Ottobre, infatti, si svolta una manifestazione alla quale hanno aderito tutti i licei
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Agri-cultura
Alessandro Buono III G Mario Restuccia II F Simone Salvo III F La natura non produce riuti, sono solo un 'invenzione umana. Questo il motto del Dott. Paul Connett, scienziato e Professore Emerito di Chimica e Tossicologia della St. Lawrence University di New York, ma prima di tutto impegnato attivista ambientale. Connett l'ideatore e realizzatore della strategia Zero Waste attiva gi in numerosi Paesi d'Europa e d'America e nalizzata al riutilizzo dei materiali riciclabili e all'azzeramento pressoch totale (99,9 %) di quelli non riutilizzabili entro il 2020. Zero Waste si basa su 4 semplici punti, il tetralogo delle 4 R: 1. REDUCE / riduci 2. RECYCLE / ricicla 3. REUSE / riutilizza 4. RECOVER / recupera Cui se ne aggiunge un quinto, non meno importante, Re-design, che fa leva sulla disponibilit delle aziende a progettare e realizzare prodotti eco-sostenibili.
Per raggiungere tali obiettivi occorre seguire 10 semplici passi (in foto), ma non facciamoci illusioni: non sar certo una passeggiata! necessario un impegno collettivo, che nasca dalla consapevolezza e si traduca in azione. Il 27 settembre scorso Connett ha presentato il progetto qui a Messina, a Palazzo Zanca, in un dibattito molto partecipato presieduto dal prof. Antonio Catalioto. L'incontro stato preceduto, al mattino, da una conferenza stampa di cui noi del Koin abbiamo approttato per porre qualche domanda al fondatore. Il video integrale lo potete trovare sulla nostra pagina Facebook o sul canale Youtube di Koin. Qui ci limitiamo a riportare sinteticamente le due domande e le relative risposte. Lei ha dedicato tutto il suo impegno verso l'ecologia e la sua scelta universitaria (laurea in Chimica Ambientale presso l'Universit di Cambridge) era gi nalizzata a questo scopo oppure la sua
passione per questa tematica dovuta a qualche esperienza particolare? In realt un interesse che ho sempre avuto, ma che si risvegliato negli anni '70 grazie alla lettura di due libri: uno Il piccolo e il bello di Schumacher Ernst e laltro I limiti alla crescita edito dal Club Rome. In realt, dopo i miei studi di chimica, sono diventato un professore e, quando nel 1985 fu progettato un inceneritore, da allora iniziai a lottare duramente contro questa proposta, perch come chimico e come cittadino ritengo che sia assolutamente stupido bruciare della materia; allora e ancora adesso lamento la mancanza di sicurezza degli inceneritori e credo invece che i soldi destinati alla costruzione degli inceneritori debbano essere utilizzati per la realizzazione di un futuro sostenibile. soltanto un cambio di impostazione, dal concetto di tossicit a quello di sostenibilit. Ritengo che per la realizzazione di Zero Waste sia necessario il coinvolgimento di tutti, quindi la colla-
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borazione sia dei cittadini che delle aziende. Una data importante per me fu il 1996, anno in cui per la prima volta venni in Italia e fui veramente contento di incontrare molte comunit locali che si battevano contro l'incenerimento; questa battaglia locale si man mano trasformata in una battaglia nazionale ed diventato il movimento Riuti Zero Italia. Devo ammettere che l'Italia uno dei paesi che porta avanti questa idea con pi passione: questo impegno testimoniato dal fatto che ben 92 comuni hanno aderito alla strategia Zero Waste, tra cui il comune di Napoli. A differenza della nostra citt abbiamo avviato a scuola un progetto di raccolta differenziata chiamato La Scuola che riduce, facendo una raccolta non porta a porta, ma classe a classe; le volevamo chiedere se ha qualche consiglio per migliorare ulteriormente la nostra raccolta? S, ho qualche consiglio da darvi: cercare di coinvolgere il pi possibile tutti i componenti della scuola e sensibilizzarli a questa tematica; inoltre vorrei sottolineare che Riuti Zero non un movimento ambientale, ma un modo diverso di fare politica. Voglio citare l'esempio di Beppe Grillo che da anni si fa portavoce di questo progetto. Questa iniziativa non solo pu essere una soluzione al problema riuti, ma una fonte di risorse e di posti di lavoro. La stessa vostra presenza in questa sala la metafora del cambiamento che deve avvenire nella politica italiana: non solo parole ma anche fatti. Il progetto del Prof. Paul Connett non affatto utopia, anzi potrebbe essere una valida via d'uscita: come potete infatti constatare affacciandovi alla nestra e guardando in strada, vedrete cassonetti traboccanti di spazzatura. Guardate un po' meglio quanto cartone e quanta plastica sono presenti fra quei riuti. Adesso considerate un'altra cosa: perch succede che le strade siano invase da riuti? Semplice! Il comune di Messina non ha i mezzi economici per sostenere la ditta (comunale) che si occupa del ritiro dei riuti e i dipendenti, non essendo pagati, giustamente scioperano. Dopo queste brevi considerazioni, vi poniamo questa domanda: perch, invece di ritenere la spazzatura un problema non lo consideriamo una risorsa?
Agri-cultura
Sottolineiamo la parola consideriamo, non per apparire moralisti, ma perch se questo cambio di visione deve avvenire, deve partire anche dal semplice cittadino. Purtroppo, per, il semplice cittadino abbattuto, sconfortato, afitto dalle precedenti esperienze governative, che non hanno portato ad alcun miglioramento, perci di fronte ad una nuova proposta o ad una nuova esperienza (il progetto di Connett gi avviato in numerosi comuni e in generale la raccolta differenziata ha dei risvolti positivi in altre citt) ha un atteggiamento disfattista. Secondo me, questa solo una blocco mentale, un antico proverbio recita: L'uomo fa pi attenzione ad un albero che cade piuttosto che ad una foresta che cresce. Il mio consiglio questo: crediamo in qualcosa, ricordiamoci di avere un briciolo di speranza, perch le cose possono cambiare. Concludo cinematogracamente citando una frase tratta dal lm Le ali della libert. La speranza una cosa buona, forse la migliore delle cose, e le cose buone non muoiono mai.
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Agri-cultura
Maurobet!
Beppe Signori, Cristiano Doni, Pippo Carobbio. (Alessio Micalizzi III G, Giovanni Inata e Roberto Sindoni VC) Un caloroso buongiorno a tutti dalla redazione di Maurobet, nuova rubrica nata dalla folle idea di tre ragazzi accomunati dalla medesima passione : le scommesse sportive. Questa rubrica si ripropone di dare dritte e consigli per le vostre giocate; non ci riteniamo profeti o indovini, pertanto giocate con moderazione. La colonna portante dei nostri pronostici il calcio, ma, sotto richiesta di voi lettori siamo disposti a trattare altri sport aggiuntivi. Passiamo allora in rassegna il primo evento: i capocannonieri stagionali. Per quanto riguarda la Serie A troviamo in vantaggio El Matador Cavani a 2.75, abbiamo trovato i degni rivali delluruguayano in Stevan Jovetic 8 e Miro Klose 12, senza escludere El Principe di Milano, Diego Milito la cui quota oscilla intorno all11, e il capocannoniere uscente,Tot Di Natale 21; pochi dubbi sulla Ligue 1 il cui capocannoniere sembra destinato a diventare lo svedese Zlatan Ibrahimovic 1.19; trasferiamoci in Spagna in cui troviamo unavvincente lotta fra titani : difatti saranno C.Ronaldo, Messi e Falcao a contendersi il titolo di Pichichi con le rispettive quote 2, 1.90,9 ; in Bundesliga le cose sono differenti :il croato Mandzukic si trova in testa alla classica e favorito a 2.75, seguito da Huntelaar 3.75 e Lewandowsky 12, occhio allimminente rientro di Mario Gomez, stella del Bayern quotato a 12; in Premier troviamo il favorito in Robin Van Persie 4 e i suoi principali avversari in Torres 7.50 e Suarez 11 senza dimenticarci dellattuale capocannoniere, Demba Ba 15. Pertanto la redazione consiglia Cavani-Ibra-V.Persie quota complessiva 13 per andare pi sul sicuro, per gli audaci JoveticMandzukic quota 22, la sorpresa Klose-C.Ronaldo-Ibra quota 28.50. Passiamo ai pronostici scudetto, una quadrupla di cui darsi vittoria campionato Juve- PsgBayern-Porto la cui quota complessiva oscilla intorno al 3.50, da provare Real non dare il giusto peso allo Shaktar1.88; nel gruppo F il Bayern Monaco favorito a 1.07 abbinabile alla sorpresa di questa edizione ovvero il BATE Borisov 2.50 sempre con un occhio di riguardo verso gli spagnoli del Valencia 1.40; nel gruppo G la sicurezza chiaramente il Barcellona, quota irrisoria 1.01 per gli uomini di Vilanova e la squadra abbinabile rappresentata dai portoghesi del Benca 1.55 , favoriti sugli scozzesi del Celtic; un'altra sicurezza la troviamo negli uomini di Sir Alex Ferguson, il suo Man. Utd infatti quotato ad appena 1.04, in corsa i portoghesi del Braga 1.95 avvantaggiati rispetto ai rumeni del Cluij 3.10 e ai turchi del Galatasaray 3.75, moltiplicando tutti i passaggi consigliati la quota osciller intorno ai 45. Restando in clima Champions va in scena lormai classico duello tra Cr7 e la Pulga, il fenomeno di Madeira attualmente favorito 2.50 mentre il leader del Barcellona lo segue a 2.75, occhio a V.Persie che segue a 9. Non solo calcio : per gli appassionati di politica, o per chi proprio non riesce a prendere una schedina in nessun modo il 6 Novembre 2012 andr in scena la sda Democratici- Repubblicani, rispettivamente capeggiati dal Presidente uscente Barack Obama 1.36 e Mitt Romney 2.90. Per questo numero tutto, speriamo di essere stati daiuto alle vostre schedine, giocate con criterio e siate responsabili, al prossimo numero.
Madrid-Galatasaray-B.Dortmun d quota 53, e PSV-SassuoloChelsea a 21.50. Andiamo nellEuropa che conta, in Champions League, nel gruppo A consigliamo la qualicazione di Porto e Psg rispettivamente 1.08 e 1.15; nel gruppo B Arsenal e Shalke sembrano dover passare senza problemi 1.02 e 1.19 ; pi complicato il gruppo C che vede favoriti Malaga e Milan 1.12 e 1.14 ma occhio allo Zenit di Spalletti 3.50; spettacolo nel gruppo D in cui al Real di Jos Mourinho 1.01 si possono abbinare B.Dortmund 1.72 e M.City 1.93; non dovrebbe essere un problema per Juve e Chelsea passare agli ottavi di nale 1.31 1.23 ma guai a
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Scopriamolo guardando oltre il nostro naso
Eugenia Di Giorgi III E Noi siamo fortunati, e non lo sappiamo. Passiamo la maggior parte del nostro tempo a lamentarci e a desiderare qualcosa che non abbiamo. Desideriamo che non ci sia scuola, che il nostro voto sia pi alto, che le persone ci diano importanza, che quella cosa cos bella e scintillante sia nostra. Desideriamo sempre pi di quanto abbiamo, molto di pi, troppo di pi. Io lo so perch sono cos: quello che ho non mi basta mai. In questa societ di caos il riettere come un optional, il pensare a cosa davvero importante e cosa pu davvero farci bene quasi impossibile. La consapevolezza che ci sono nel mondo persone che stanno peggio di noi, che devono lottare ogni giorno per andare avanti e sopravvivere difcile da acquisire. Questestate il mondo sportivo ha celebrato uno degli avvenimenti pi importanti dello sport: le Olimpiadi. Un evento importantissimo, che ha riunito popoli e nazioni in un unico grande evento che ha abbattuto barriere, conni e limiti linguistici. E poco dopo le Paralimpiadi, che hanno avuto relativamente meno risonanza ma che costituiscono per me un importante motivo di riessione. Ho assistito in due settimane di gare a prove di coraggio, uomini e donne con gravissimi limiti sici che hanno, attraverso lo sport, superato se stessi. Hanno vinto o perso, ma tutti, in entrambi i casi, hanno dimostrato quali realmente siano i limiti delluomo. Non sono la mancanza di un arto, la cecit o le difcolt di movimento; il principale limite umano il cervello, il non riuscire a concepire
sensazione, so che prima o poi passer, che domani potr svegliarmi meglio, potr scrollarmi di dosso i miei guai, ma se non posso fuggire, non posso fare nulla per liberarmi di un qualcosa di sgradevole allora con che forza di volont riesco ad andare avanti? Queste Paralimpiadi mi hanno dato modo di riettere su quanto io sia fortunata, su quanto io possa sperare per il futuro. Quel futuro che sembra solo un pozzo nero di crisi e perdita ma che anche il mondo in cui si dovr ricostruire tutto ci che si perso, partendo da quello che c in ogni persona prima ancora di quello che c nelle sue mani. Questestate ho conosciuto persone speciali e meravigliose che mi hanno insegnato a riettere di pi su quello che davvero mi serve e a spostare i miei limiti pi in l. Sono convinta che il coraggio per andare avanti e migliorare noi stessi sia in esempi come quelli degli atleti paraolimpici, uomini e donne che sperano in un futuro tutto ancora da costruire.
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Sogno Indiano
Immagina! La notte avvolta di nero sfavilla di occhi lucenti, sorride a un sogno leggero che vola e galleggia sui venti. Si posa, fragile foglia sullacqua, Smeraldo cristallino nella notte dIndia. Vedi? Piatto. Lucente lo specchio del ume increspato. Senti? Nelloscurit tranquilla un suono di legni leggeri
Halloween
Bestia di morte, anima di sangue, brucia di fuoco di notte in ogni istante. la sera buia di spiriti e fantasmi, canta insieme tra i fetidi miasmi. Questa Halloween nera di terrore, festeggia la paura senza timore. Giuseppe Denaro III F
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ca si i pigghia i sbaitti mura mura. Pi' non parrari r'a siccatura ca su i magistrati! Ca pari chi ca a giustizia su maritati e cu chiddi ca su veri galantuomini su sciarriati! Ma mi pari ca c' quaiccosa chi non quatra picch quannu su acchiamati sti cristiani alla ne ci vulissimu sempre isari i mani? Non li abbiamo messi noi su quelle poltrone? Certo, addivintaru divani se no i cucini e i frati stannu troppu stritti ma l'insegnamento mi pari chistu: a prossima vota all'elezione si mi trovu na lista ca non inquisita mi candido io e fazzu piazza pulita. Andrea Santoro II F
Haiku
Il mondo ama chi ha pace dentro s anche nel buio. Echi Ciechi
haiku tipo di componimento poetico giapponese che consiste di 17 sillabe, divise in gruppi di 5, 7 e 5, e che destinato a espressioni essenzialmente liriche.
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Uno dei risultati migliori del progetto sapere che Messina si mobilitata per non far mancare il suo aiuto, la sua partecipazione. Allo stesso modo non deve mancare la possibilit di far crescere e migliorare questiniziativa, contando soprattutto sulla presenza di futuri volontari pronti ad accogliere questa nuova sda. Non lasciamo che la mancanza di operosit che schiaccia questa splendida citt metta ne anche a quanto di pi bello e lodevole c ancora: i giovani e la loro voglia di agire.
Il Teatro Vittorio Emanuele chiuso: altro segno di una citt che muore.
Gregorio Scrima IV C Il Commissario designato dalla Regione....CHI LHA VISTO??-Teatro presidiato perch dirigenza inadeguata: sono le scritte appese dai dipendenti del teatro della nostra citt, il Vittorio Emanuele II, in occasione delloccupazione del 24 ottobre. C' stata una fatiscente gestione da parte della dirigenza dell'Ente e del suo Cda, hanno detto i principali sindacati. Effettivamente, ormai noto che gli stipendi degli orchestrali non vengono corrisposti da maggio e, secondo le ultime notizie, i circa 200.000 euro di fondi di cui il teatro disporrebbe al momento verrebbero utilizzati per due soli balletti e per un concerto sinfonico che, oltre tutto, non coinvolgerebbero lavoratori messinesi. Con questa somma, secondo molti musicisti, si sarebbe potuto completare il cartellone musicale. Adesso lunica speranza che il Commissario nominato dalla Regione, lavvocato Fulvio Cintioli, possa disporre dei mezzi necessari a condurre un dialogo tra i lavoratori e lEnte afnch Messina torni ad avere il suo teatro operativo. Oltre ai dipendenti, lintera citt paga questa situazione, restando privata di uno dei propri pi importanti centri culturali. Un altro segno, questo, di una Messina che muore, una Messina in cui la vera Notte della Cultura quella che si fa strada giorno dopo giorno, togliendo ai cittadini ogni opportunit artistica. Basti pensare a noi, studenti del Maurolico, e agli studenti del Seguenza , che ci siamo visti privati di una realt prestigiosa ormai da tempo radicata nella vita e nella tradizione dei nostri istituti, cio quella del famoso coro. Si sente parlare tanto e spesso di sviluppo, di proposte e di progetti riguardo alla nostra citt, primo tra tutti il Ponte sullo Stretto, ma non si pu parlare di sviluppo se non si parte dalla Cultura, dalle forme di espressione dellanimo, perch questo ci che rende veramente unico luomo: senza lanimo e la sensibilit, sarebbe come tanti altri esseri viventi che nascono, vivono, si radunano in colonie anche di milioni di individui, costruendo abitazioni grandiose, si riproducono e poi muoiono, senza lasciare traccia di s. Luomo, invece, dotato di creativit, di passione, di vena artistica, e chi ha la responsabilit dellamministrazione ha il dovere di garantire il valore Cultura tra i beni primari della societ. Non giusto che larte debba essere cancellata da una citt solo per problemi amministrati-vi. Messina sta gi soffrendo di un degrado avanzato, e la crisi del Teatro si aggiunge alla lista dei problemi che, lentamente, la stanno trascinando in un sonno profondo.
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Prof. Daniele Macris A Giardini-Naxos, nei giorni 22-29/9 si svolta la XIV rassegna di cultura classica Extramoenia, ideata e realizzata dalla prof.ssa Fulvia Toscano, docente di lettere presso il liceo scientico C. Caminiti di Giardini-Naxos, presidente della delegazione AICC della ridente cittadina ionica ed infaticabile animatrice di tutto il comprensorio. Ormai un appuntamento atteso e desiderato per limportanza, la profondit e loriginalit delle intuizioni della prof.ssa Toscano, che riesce a far entrare in contatto ed interagire energie e loni culturali di raro valore. Il tema di questanno stato Vedere greco: la Grecia necessaria, di grande e rovente attualit. Nel corso di due pomeriggi i proff. Daniele Macris, Bruno Tracl e Giuliana Gregorio hanno affrontato la visuale greca da diverse angolazioni,
in incontri molto partecipati ed interessanti. Il giorno 27 stato dedicato tutto al teatro comico, con gli importanti contributi di Dario Tomasello (Un. Di Messina) e Filippo Amoroso (Un. Di Palermo), mentre giorno 28 stato presentato dai proff. Torelli e De Salvo l interessante volume degli Atti di Extramoenia 2011. Giorno 29 c stata, in mattinata, una stimolante e vivace tavola rotonda su La Grecia necessaria, cui hanno preso parte i proff. Amoroso (Un. di Palermo), Cipriani (Un. di Foggia), Macris (Liceo Maurolico), Torelli (Un. di Perugia), Tusa (sovrintendente del Mare per la Sicilia), sapientemente coordinati dalla prof.ssa Maria Cannat (Un. di Messina). Le classi II e III A del Maurolico hanno seguito con interesse il dibattito, che ha fatto loro comprendere lattualit del mondo classico e la sua rilevanza nel cogliere gli aspetti della complessit del reale.
Il pomeriggio del 29 ha visto un commosso ricordo del pensatore e saggista Zolla, in presenza della vedova, prof.ssa Marchian. La sera del 29 una folta platea ha seguito la consegna dei premi Teocle ai proff. Amoroso, Cipriani, Torelli, Tusa, al dott. Carmelo Micalizzi, presidente della Comunit Ellenica dello Stretto, alla memoria di Zolla. In sala, a consegnare i premi, il prof. Cupaiuolo, il dott. Sergio Todesco. Una folta rappresentanza della Comunit ellenica dello Stretto ha partecipato alla cerimonia e al buffet offerto, dove stato possibile gustare le dolci specialit greche, galaktobureko, halvs e ravan. Una settimana di notevole interesse culturale che si propone, ancora una volta, come appuntamento fondamentale per ricordare e promuovere il ruolo della Sicilia nella civilt greca e mediterranea.
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Un vanto per entrambi i licei, sta per essere rovinato da decisioni dalla dubbia ragionevolezza
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Non si deve sottostare alle ingiustizie e allindifferenza che uccide qualunque cosa ed uno dei mali maggiori della societ
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a mio avviso restano comunque opinabili e molto pi simili ai litigi di due bambini che alle dispute tra istituti di spessore, non possono inuire su unattivit bella e formativa quale quella del coro . Dunque quello che dico io : non fermatevi, perch potranno impedirvi di cantare assieme a scuola forse, ma non fuori. Potranno non riconoscere questattivit come scolastica, ma questo secondario. Non smettete di cantare insieme: siete molto bravi e mi (e ci) fate emozionare. Siate la dimostrazione che i campanilismi e le accuse possono tenersele le autorit, che voi siete superiori a questo. Siate esempio di collaborazione costruttiva tra istituti, che alla ne non sono cos diversi. Inne, come recitava uno striscione, che purtroppo solo in pochi (quelli accorsi allevento) abbiamo potuto ammirare, durante la protesta: la nostra voce non si spezza come una noce.
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Voci di corridoio
Federica Fusco II E Innanzitutto Egregio Regio Liceo Maurolico, come sta andando questinizio danno? Potrebbe sicuramente andare meglio, un tempo linizio dellanno era un momento molto bello per me, vedevo i nuovi studenti camminare per i miei corridoi felici e spensierati. Questanno invece sono cos pochi che mi sento molto abbattuto per questo. Ma non crede alla n ne di essere superato, alla ne lei, con tutto il rispetto, ha 151 anni! Ma che corbellerie son queste! Io sono giovanissimo, se pensa che allinterno delle mie mura vengono insegnate lingue che venivano parlate migliaia di anni fa. Se io sono superato come dici tu, il latino,il greco dovrebbero essere inutili! E questo non glielo faccio dire, perch se ancora oggi leggendo, Seneca o Archiloco, uno studente si immedesima e si commuove, vuol dire che quello che scrivevano questi autori alla ne valido anche oggi nellepoca dei social network. Allora come spiega il calo delle iscrizioni e il disinteressa della societ nei confronti degli studi classici? semplice, mia cara, ragionare non pi di moda, o meglio ormai il ragionamento deve essere veloce,istantaneo. Perch perdere tempo per provare a capire, quando si pu avere tutto subito. Inoltre gli studiosi, di qualsiasi tipo, sono silenziosi o comunque sanno che c un momento della giornata in cui la conversazioneprincipalmente deve avvenire con il libro. Questo non pu essere concepito in una societ dove tutto deve essere spiegato, in una societ in cui
sti elettorali. Che cosa fastidiosa e che mancanza di rispetto nei miei confronti! Mi dispiace che lei abbia dovuto subire questo trattamento, cosa ne pensa invece del Koin? Io credo che il Koin sia una delle pi belle attivit che vengono fatte qui, ma ormai con il passare del tempo sta diventando quasi scontato che vi sia un giornale scolastico stampato ogni mese. Questo porta a un disinteresse, a mio avviso, da parte di molti nei confronti di unattivit cos importante, troppo spesso criticata. Questo non sa quanto mi fa male, avere un cosa cos bella e vedere che questo non capito da quasi nessuno. Comprendo la sua frustrazione. Le voglio fare unultima domanda cosa si sente di dire ai suoi alunni di quarto ginnasio? Sono felice che tu mi dia lopportunit di fare ci. Ai quartini voglio dire questo, ricordate che voi siete gli ultimi coraggiosi classicisti, che siete e sarete sempre pi merce rara, il cammino non sar semplice, n a scuola n tantomeno quando uscirete da qui. Infatti qui non imparerete nulla se non a pensare, e pensare in questa societ, a quanto pare, non redditizio. Ma non scoraggiatevi, non disperate perch voi dovete dimostrare che invece la cultura, la vostra cultura non solo utile, ma ha anche creato il mondo come noi lo conosciamo. Noi non ameremmo come amiamo, non mangeremmo come mangiamo se non lo avessero fatto prima di noi tanti e tanti altri. E con questo concludo senn rischio di dilungarmi, grazie mille per la possibilit che mi avete offerto.
il silenzio un male, in cui la comunicazione alla base della vita. Le persone silenziose divengono asociali, e spesso quindi gli stessi studiosi divengono asociali. Quindi lo studio inutile per questa societ? Al contrario, cara, lo studio sarebbe utilissimo per questa societ. Il problema che pochi lo capiscono, e che quelli che lo capiscono, vedi il governo, spesso per paura di quello che le menti pensanti possano fare lo osteggiano. Grazie mille per le sue parole,sono state dinsegnamento! Cambiamo argomento completamente e parliamo delle elezioni studentesche. Cosa ne pensa, Egregio Regio Liceo? Prego, come vedi noi giovinetti di 150 anni qualcosa ancora capiamo. Per quanto riguarda le elezioni studentesche, ho ascoltato con molta attenzione i punti dei candidati, devo dire che sono numerosi e impegnativi. Spero per tutti i miei studenti che vengano mantenuti o almeno che vi sia impegno da parte degli eletti nel provare a mantenerli. Certo una cosa te la devo proprio dire, non ho molto apprezzato come sono stato trattato. Il cortile, le porte dei bagni pieni di manife-
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Voci di corridoio
Il primo giorno di scuola (che vorrei)
Marco Riccardo I F La scuola iniziata gi da un po: le giornate sono sempre pi scure e cupe, il girone infernale di interrogazioni-spiegazioni-compiti sembra abbia messo piede nelle classi, lansia degli esami di Maturit inizia, forse, a farsi sentire, lemozione del liceo comincia un lento decadimento. La scuola iniziata gi da un po ed io speravo in un cambiamento: volevo credere che non ricominciasse tutto allo stesso modo, con il solito primo giorno di scuola. Ne desideravo uno diverso: in fondo, cosa c di sbagliato? Aspettavo che qualcuno mi desse un motivo per studiare ogni giorno. Aspettavo che qualcuno ignorasse, almeno un po, il programma e, anzich parlare di quello, mi facesse capire perch ha deciso di spendere la sua vita qui, tra queste pareti corrose dal passare del tempo. Aspettavo che non nominassero solamente il mio nome allappello e non mi domandassero sullestate, ma speravo vivamente che mi venissero vicino e, con un po daffetto, mi chiedessero se, dopo due anni, avessi capito chi fossi. Aspettavo che mi dicessero che tutto ci che imparo da loro ha un senso e che non sia solo tempo perso. Primo giorno di scuola: sembra il momento esatto per ripartire, per rinascere. Primo giorno di scuola: ne mancano solo altri 199.
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Voci di corridoio
Risultano eletti come componenti dellorgano di garanzia: Emanuele Paleologo II C Bianca Maria Milazzo V C
I Rappresentanti a.s. 2011/12 e i Rappresentanti ad interim a.s. 2012/13 Massimiliano Arrigo (ex III C) Luigi Genovese (II C) Pierbasilio Curr (III H) Arianna De Arcangelis (ex III H) Ferdinando Chimenz (III A) Ad interim Alessio Capone (I F) Ad interim
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La Redazione
Il Direttivo
Federica Bucolo Giulia De Luca Francesco Ravesi Mario Restuccia Simone Salvo III A III A II E II F III F
I Redattori
Valeria Stefanizzi Giorgio Cardile Gregorio Scrima Salvatore Varrica Giovanni Ionata Roberto Sindoni Francesco Abbadessa Cristina Trinchera Eleonora Samarelli Federica Fusco Giuseppe Genovese Eugenia Di Giorgi Sara Musciumarra III A IV C IV C IV C VC VC IC IV D VE II E II E III E IF Marco Riccardo Andrea Santoro Silvia Cavalli Giuseppe Denaro Adele Ferrara Alessandro Buono Giulia Larin
Alessio Micalizzi IF II F III F III F III F III G III G III G
Hanno collaborato: il Prof. Daniele Macris il Prof. Raffaele Talotta il gruppo letterario EchiCiechi lex alunno Valerio Calabr
Marta Amato Cristina Colluo Alessia Giuffrida Emanuela Ferrara Adele Campo Virginia Gregorio Caterina Marabello Domenico Pino
Vignettisti e fotogra
II A II A II B ID IE II E II E II F
Da questanno Koin ha una nuova rubrica! Inviateci le vostre foto e i vostri disegni, saranno pubblicati su questa pagina e alla ne dellanno concorreranno ad una sezione di Koinccellenza.
Koinografia
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