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Ottobre/Novembre 2013

Anno XXVIII, Numero 1

Periodico degli studenti del Liceo Classico Maurolico


di Federica Fusco

LEditoriale

Ben ritrovati mauroliciani! Eccoci qua di nuovo insieme, anche noi, nalmente, siamo tornati sui vostri banchi. Ormai la scuola iniziata a pieno regime, e sono solo un ricordo le giornate di ozio estivo. I compiti, le prime interrogazioni hanno gi fatto rizzare i capelli sulla testa di qualcuno, e fuggire purtroppo qualcun altro. La nostra Preside, ormai come consuetudine vuole, non ha potuto avere un principio di anno scolastico sereno, perch ha gi dovuto probabilmente affrontare mille incombenze, da un lato gli alunni fuggitivi o dallaltro proprio non esistenti. E quindi si cerca in tutti i modi di apparire accoglienti, motivo per cui questanno, le prime sono state accolte con un rinfresco propiziatorio, scatenando linvidia degli alunni pi grandi. continua a pag. 3

Speciale Immigrazione pag. 5-10

Young Economy pag. 14-16

Che Guevara pag. 11

Occupazione e manifestazioni pag. 29

Sommario
Editoriale pag. 4 pag. 3 Speciale elezioni

Politically (s)correct
LItalia meta dei profughi Terraferma Le luci degli aeroporti Che Guevara pag. 7 pag. 9 pag. 5

Voci di Corridoio
Dalle 8 giornate all11 ottobre Uno per tutti, tutti per uno! Un inizio nuovo pag. 27 pag. 29 pag. 30 pag. 33 pag. 33 pag. 34 pag. 31

Tutti in cerca di salvezza

pag. 10 11 ottobre 2013 pag. 11 Spazio AUT Ipse Dixit

Intervista doppia Enzo-Giusy

Agri-cultura
Young Economy pag. 14 pag. 17 pag. 18 pag. 19 pag. 20 pag. 21 Le Tholos dei Nebrodi

Un goal per salvarci

Lo scopo della nostra esistenza Ricordi di vita passata La mia Australia

Angolo della Poesia


Ombre Calanti A Peppino pag. 24 pag. 25 pag. 26 pag. 24 Rosa rubicundior, lilio candidior Incantata Natura

Il giornale libero e democratico degli studenti del Liceo Classico F. Maurolico, dal 1986


Squadre di esperti stanno cercando i mostri che vagano allinterno della nostra scuola e che uccidono gli studenti; infatti, si ritiene che laura di terrore che aleggia intorno al nostro istituto sia giusticabile con la presenza di mostri a otto teste, che puniscono gli studenti inadempienti dopo aver loro fatto chiedere otto volte perdono. Parlando seriamente, linizio della scuola stato sicuramente carico di novit. Prima fra tutte, la notizia dellaccorpamento con il Liceo Scientico Galileo- Galilei. Il mauroliciano medio, forse, ancora si sta abituando a questa idea oppure sta semplicemente ignorando la cosa. Noi dal canto nostro stiamo provando, seppur con qualche difcolt, a cercare di iniziare una convivenza con i nostri compagni della provincia. Fa riettere, soprattutto gli studenti pi anziani, questa vicenda, poich sintomo di un notevole calo di iscrizioni e di un conseguente disinteresse nei confronti delle materie classiche, che sembrano sempre pi diventare superue nella nostra societ. Lontani gli anni in cui le prime classi erano tante e numerose. Ci non toglie che a i coraggiosi, che hanno scelto la cultura e il saper pensare, noi di Koin facciamo gli auguri per questo percorso che hanno appena iniziato. Se, da un lato, si vanno diffondendo sempre pi menefreghismo e apatia nei confronti della cultura, il nostro giornale si fa promotore di cultura e interessi nella piccola, ma non per questo poco valida realt scolastica. Per questo motivo allinterno troverete articoli riguardanti molteplici tematiche, fra cui ad esempio economia, losoa e fatti di attualit. Esiste infatti un Maurolico, che guarda al mondo e che comprende che la scuola, con i suoi piccoli screzi e i suoi piccoli problemi non altro che una realt ovattata, che funge da palestra per quella che poi fuori di qui sar la vera vita. Per questo non abbiamo potuto ignorare i cadaveri di Lampedusa, per questo scendiamo (o almeno dovremmo per questo motivo scendere) in piazza a manifestare e utilizziamo la scrittura per comunicare le nostre idee e i nostri pensieri su questo mondo sempre pi sbagliato. E anche per questo c Aula AUT, emblema di questa voglia di conoscere, di cambiare la societ con le idee. E proprio in periodo elettorale bisognerebbe avere ben presente ci, e sarebbe necessario evitare le solite liti, le solite beghe fra liste. Poich, ormai, siamo abituati a vedere spettacoli disdicevoli, siamo abituati alle malignit fra candidati. Ci che non dovrebbe essere diventato consuetudine ed diventato spesso alla base delle elezioni scolastiche. E invece necessario cambiare questo modo di fare politica, questo modo di intendere la competizione elettorale. Dobbiamo convincerci che in ogni idea di ogni lista c qualcosa da apprendere, c uno spunto per cambiare la SCUOLA e poi la SOCIETA. Chi capisce ci ha vinto, perch ha capito come si vive e che questa realt in cui viviamo non la vita, ma una preparazione ad essa. Nella speranza (chi di speranza vive, disperato muore?) che queste pagine le leggiate, che scriviate e soprattutto che non buttiate il giornale, dietro cui ci sono tanto lavoro e tanto amore. Se proprio non vi piace, diteci il perch e noi vi ascolteremo, poich alla base di questo giornalino non ci sono solo articoli, ma uno spirito DEMOCRATICO, che ci fa andare avanti e che ci fa mettere passione in ci che facciamo. E con questa alla prossima!

I grandi dolori sono quelli di cui noi stessi siamo la causa Sofocle-Edipo re Attraverso questa frase di Sofocle, noi direttivo e redazione di Koin, vogliamo nel nostro piccolo, ricordare i morti senza nome di Lampedusa. Morti che abbiamo un po tutti, a causa della nostra indierenza, sulla nostra coscienza e sulle nostre anime. Nella speranza che abbiano, ovunque siano, trovato la terra promessa , noi li ricordiamo.

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Elezioni della consulta provinciale: ecco i risultati!


Dario Morgante 3 D

Vince con 206 voti il candidato Luigi Genovese della lista Start

Giorno 30 Ottobre si sono svolte le elezioni per la rappresentanza dellorgano della consulta provinciale. Proponiamo quindi lintervista al neo-rappresentante Luigi Genovese, capolista della lista numero 3 Start, che ha vinto queste elezioni con ben 206 voti. Bene anche Luca Paleologo, rappresentante ad Interim con 74 voti. A Spadafora, invece, ha stravinto Christian Denaro con 311 voti, contro i 131 voti di Serena Buccoliero.
Innanzitutto complimenti per questo straordinario risultato. 206 voti singoli e 376 voti di lista sono davvero tanti. Grazie mille. Sono il frutto di tanto lavoro ed bello pensare che cos tanti ragazzi hanno posto la loro ducia in noi. Iniziamo parlando dellecologia, punto molto importante, che hanno proposto entrambe le liste. Che hai intenzione di fare? Bisogna necessariamente continuare il percorso di Paola Benvenga e di Alessandro Buono. Lidea quella di ampliare il progetto a tutte le scuole della citt e possibilmente della provincia. Purtroppo in alcuni istituti questa lodevole iniziativa non ha funzionato, non il caso del Maurolico, ma da soli si fa poco: quindi sicuramente bisogna ampliare questo progetto. E sul fronte della cultura? Sicuramente doveroso fare in modo che la popolazione studentesca si interessi maggiormente agli eventi culturali della nostra citt, come ad esempio la notte della cultura. Inoltre un obiettivo importantissimo quello di esportare il progetto Aula AUT in tutte le scuole della provincia. Ritengo da portavoce che il Maurolico deve essere ero di aver dato vita a questa fantastica iniziativa. Il primo progetto che attuerai quale sar? E quale credi siano i progetti pi importanti? Non credo ci siano progetti pi importanti e progetti meno importanti: cercher sicuramente di realizzarne il maggior numero possibile nel tempo a disposizione. La prima cosa che ho intenzione di attuare sicuramente la diffusione di uno statuto del comitato studentesco per fare in modo che tutti i comitati abbiano ununica legge. Sono gi in contatto con gli altri rappresentanti di consulta per attuare questa riforma, che porter diversi cambiamenti, come lintroduzione di nuove cariche. Ultima domanda. Forse la pi difcilie: come si pu dare maggiore importanza alla consulta? Bella domanda. Sicuramente lavorando, lavorando tanto e bene. Io personalmente cercher di far interessare gli studenti a ci che la consulta propone sia a livello cittadino sia a livello provinciale. Ritengo che questa carica non sia assolutamente di minor peso rispetto a quella di rappresentante distituto. Grazie mille Luigi e ancora compliment.

SCHEDA
IL VINCITORE

Luigi Genovese

206
voti

eletto con

Classe
V C

Lista COGITO ERGO PROTESTO (Spadafora) CHRISTIAN DENARO 311 SERENA BUCCOLIERO 131 Lista WE CARE (173 voti) MARIO RESTUCCIA 87 GIORGIO FERRARI VIRGINIA TRISCHITTA CARLO DE LEO 43 15 8

Risultati elezioni

Luigi stato due volte rappresentante distituto: la prima volta con 164 voti nellA.S. 2011/2012; la seconda con 134 voti nellanno scolastico 2012/2013. Inoltre nella.s. 2010/2011 stato il pi votato del ginnasio con 65 voti.

Lista START (376 voti) LUIGI GENOVESE 206 LUCA PALEOLOGO BIANCA SAVASTA ALESSANDRA GILIBERTO 74 47 49

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Immigrazione: ecco come si comporta lItalia, tu da che parte stai?

LItalia meta dei profughi del Medio Oriente


stono realt invivibili, dove gli atti di terrorismo crescono esponenzialmente di giorno in giorno e quelli che sono i diritti fondamentali delluomo vengono puntualmente calpestati se non del tutto ignorati. questo il caso di quei paesi che stanno praticamente dietro langolo, quelli del Medio Oriente, afitti da regimi dittatoriali e soggetti a continue guerre civili e persecuzioni. A farne le spese sono persone normali, che non rivedono loro stesse nellempiet dei loro governatori e che, colpevoli forse solo di desiderare qualcosa di meglio per loro stesse e per i loro cari, si costringono ad una scelta esasperata e sofferta: spendere il loro denaro per spingersi clandestinamente oltre la frontiera, verso quello spiraglio di luce che rappresenta lItalia. Si imbarcano quindi sulle cosiddette carrette del mare, barconi dalle condizioni riprovevoli, in condizioni sanitarie precarie e in mano a inafdabili scasti, con il rombo del motore che alimenta quella scarica di adrenalina che li pervade allidea di poter riuscire realmente a cambiare vita. Ma non certo cos facile passare inosservati quando numerose forze armate, Guardia Costiera, Guardia di Finanza e Marina Militare, sono puntuali nellinviare pattuglie navali e aeree ad ispezionare le calde acque al largo della Sicilia. Infatti, quando le imbarcazioni vengono intercettate e condotte al porto di Lampedusa, lisola pi vicina, i clandestini subiscono una prima identicazione tramite impronte digitali: quelli partiti al

Valentina Foti 4 F

Carissimi lettori di Koin, innanzitutto vorrei augurare un buon inizio anno a voi e al nostro giornale, perch possa prosperare e risultare gradito e interessante anche ai nuovi arrivati o, come ci piaceva tanto chiamarli e come noi stessi fummo a nostro tempo chiamati prima che la riforma ci uniformasse alle altre scuole, quartini. Detto questo, cambierei decisamente registro, avendo deciso di dedicare il mio contributo di questo numero ad una tristissima tematica che, volenti o nolenti, ci riguarda da vicino: limmigrazione. Per fortuna o purtroppo, la nostra penisola e nello specico la nostra isola si trovano in una posizione che da sempre stata oggetto di conquiste e punto di contatto ideale fra tutte le nazioni del mondo civilizzato, come ci insegnano i libri di storia. Custodiamo testimonianze di ogni sorta riguardo tutte le grandi potenze che ci hanno governato e le nostre terre conservano buona memoria dei grandi che le hanno calpestate. Poi i Borboni le hanno regalate a Garibaldi e via discorrendo, no a giungere alla (dis)unit dItalia e ai giorni nostri, anche se siamo riusciti a conservare nel corso degli anni quellimportanza geograca, pur se sotto aspetti ben diversi da quelli sovraelencati, no a giungere ad un clima di modesta serenit. Certamente non possiamo vantare una grande stabilit economica e quella sociale va a mio parere sgretolandosi, ma nonostante tutto ci sono paesi in cui sussi-

solo scopo di fare fortuna vengono immediatamente rimpatriati, a meno che non riescano a sfuggire ai suddetti controlli e a permanere clandestinamente in Italia; quelli che richiedono invece asilo politico vengono accolti, assistiti in strutture adibite a tale scopo e successivamente smistati in altri centri italiani. E qui il ciclo apparentemente si chiude. Ma la cronaca di questi ultimi giorni mi spinge ad aprire una dolorosa parentesi su quella che la realt: le speranze di arrivare a destinazione in vita sono scarse. Le imbarcazioni gi di per s malridotte e per giunta sovraffollate cedono, scoppiano incendi, il mare si ingrossa e notiziari e giornali sono costretti ad informarci ormai quotidianamente dellennesima tragedia. di pochissimi giorni fa infatti la notizia del barcone che in seguito ad un incendio naufragato al largo della spiaggia dei Conigli a Lampedusa intorno alle 6 di mattina. Proveniva dalla Libia e a bordo ospitava circa 500 persone, tra le quali bambini piccoli e donne incinte. I superstiti sono circa 150 e i cadaveri gi recuperati 300 (stando alla data di stesura dellarticolo) e si presume che allinterno della stiva del barcone affondato a 40 metri se ne trovino circa altri 100.

La suddetta legge che disciplina il fenomeno dellimmig razione la legge Bossi-Fini

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I primi soccorsi sono stati prestati da alcuni pescatori che rientravano da una battuta di pesca e che hanno lamentato il ritardo nellintervento dei soccorsi marittimi, grazie ai quali forse il bilancio delle vittime sarebbe stato inferiore. Ebbene, per una volta mi sento di difendere le autorit. Ho avuto loccasione di confrontarmi al riguardo con mio padre, il quale appartiene al corpo della Guardia di Finanza, e mi ha spiegato che sarebbe stato impossibile da parte delle Fiamme Gialle raggiungere il luogo dellincidente prima di quando realmente siano giunte (circa mezzora dopo la segnalazione) poich le unit navali presentano delle apparecchiature e dei motori che necessitano di almeno 30 minuti per entrare a regime e consentire una navigazione sicura agli operatori. Inoltre quello che molti non sanno che le forze dellordine operano sotto legida dellagenzia europea Frontex, che si occupa specicatamente della vigilanza delle frontiere marittime. Ad operare sono unit navali ed aeree di diversi paesi europei che hanno un campo dazione talmente vasto da rendere difcile alle volte mantenere sotto controllo lintera area marittima. Si tratta dunque dellennesima speculazione da parte di gente che pronta sempre e in ogni caso a puntare il dito contro coloro che tentano di svolgere il proprio lavoro al meglio. In ogni caso, a differenza di altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e che non permetterebbero a profughi di guerra nemmeno di presentarsi allorizzonte, il nostro offre da circa dieci anni una legge che li tutela sotto pi aspetti. La suddetta legge che di-

sciplina il fenomeno dellimmigrazione la legge Bossi-Fini, ampiamente criticata soprattutto in questi giorni dalle personalit politiche chiamate in causa. Questa viene considerata poco incisiva riguardo le pene da iniggere agli scasti e alcuni sono addirittura arrivati a dire che sostiene la clandestinit, invitando i profughi a venire qui in Italia con la promessa di aiuti e accoglienza, quando in realt lo Stato non riesce a sostenere una spesa pro capite giornaliera di circa 250 euro per il sostentamento e le cure mediche di queste persone nellattesa che ricevano i regolari permessi di soggiorno. giusto o sbagliato dunque inasprire i provvedimenti riguardo ai clandestini, e salvaguardare le casse dello Stato, oppure meglio continuare a lasciare tutto com (e non sarebbe lunico campo in cui lo Stato opta per questa soluzione) e salvaguardare apparentemente le nostre coscienze? Credo sia la domanda che in questi giorni alcuni esponenti delle pi importanti fazioni politiche italiane si sono posti esprimendosi in merito alla necessit di modicare tale legge al ne di regolamentare la permanenza dei profughi nel nostro Paese. Tale iniziativa andrebbe per praticamente contro lopinione dellUe, che, pur sostenendo strenuamente una politica di integrazione nei confronti degli stranieri che richiedono asilo politico, sembra aver voltato le spalle sia dal punto di vista morale sia dal punto di vista economico a quella che ormai sembra una problematica riguardante nemmeno pi lItalia, ma esclusivamente la Sicilia.


Terraferma

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Una vergogna che non accenna a nire

Salvatore Varrica 2 C

Pensavo davvero che una vergogna simile potesse succedere solo nei lm,e invece tutto vero, succede davvero. Sono quasi le cinque del mattino, quando due imbarcazioni clandestine vengono soccorse dalla Guardia Costiera e sbarcano nellisola di Lampedusa. Ma unaltra unit si aggiunge al convoglio e nel vano tentativo di segnalare la propria posizione e sbarcare al pi presto, vengono incendiate alcune coperte a bordo dello scafo. La barca, che trasporta oltre 500 persone di varie nazionalit, inizia a prendere fuoco e da qui parte il panico generale. Alcuni uomini si gettano in mare, annegando subito, altri restano sul barcone, che inizia a barcollare pericolosamente, no a rovesciarsi. Fin dallarrivo dei primi soccorsi, si comprende la grandezza di questa immane sciagura, vengono recuperati i primi sopravvissuti subito portati sullisola. Sono le prime ore del mattino e ancora nessuno si rende conto del terribile accaduto, no allarrivo delle prime salme che vengono stese sul molo Favaloro , che nelle ore successive ospiter le centinaia di cadaveri recuperati dal mare. Successivamente spostati in un hangar dove inizier anche la dolorosa identicazione dei corpi senza vita. Vengono contati circa 120 morti tra uomini, donne e bambini, ma la paura dei soccorritori, che presto si concretizza, il numero dei dispersi in mare che sarebbe intorno alle trecento/trecentocinquanta persone. E la pi grande strage nel Mediterraneo in numero di morti dal dopoguerra. Subito vengono mandati sommozzatori per cercare di recuperare altre vittime allinterno dello scafo,ormai affondato. Le indagini identicano un uomo 35enne, originario della Tunisia indicato come scasta, come possibile responsabile di tale tragedia. Solo poche ore dopo la notizia fa il giro dellEuropa e poi degli altri continenti, tra lo sgomento generale. Si levano subito cori indignati da parte di poli-

tici e autorit, le stesse che avrebbero dovuto gi da tempo porre rimedio ad una situazione inaccettabile, che non coinvolge solo il nostro Paese, ma lEuropa tutta, essendo lItalia frontiera continentale. LUnione Europea stessa deve farsi carico del problema immigrazione e non abbandonare il nostro Paese. Vergogna, una vergogna!. Cos commenta Papa Bergoglio la nuova strage degli innocenti, una vergogna, che colpisce le nostre coscienze, una vergogna che doveva essere evitata. Ma non certo lunico amareggiato a pronunciarsi: Anche l'Unione Europea sostenga la candidatura di Lampedusa per il Nobel della Pace. Non vi alcuna ragione per pensare che quanto accaduto ieri a Lampedusa sia l'ultima volta",dice il ministro dellInterno Angelino Alfano sullaccaduto mostrando rabbia. Parlano anche i superstiti:Sono passati 3 pescherecci e nessuno di loro ci ha soccorso afferma un sopravvissuto a poche ore dallinabissamento del barcone in cui viaggiava, sul quale poneva le proprie speranze per cominciare una nuova vita, dove stava per perderla insieme agli altri compagni. Il perch, i pescherecci non abbiano dato soccorso appare chiaro a tutti, cos si ritorna nalmente a discutere della cosiddetta Bossi-Fini, la legge che in Italia regola le politiche migratorie e occupazionali per gli stranieri. Questa legge discutibile, che ha ormai pi di 10 anni, stata spesso oggetto di critiche e proposte di abolizione o modica. Ma cos la legge Bossi-Fini? La legge n.189 del 30 luglio 2002 fu approvata dal Parlamento italiano durante la XIV Legislatura e prese il nome dai primi rmatari, Gianfranco Fini, al tempo leader di Alleanza Nazionale, e Umberto Bossi della Lega Nord, che erano allora vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro per le Riforme istituzionali e la Devoluzione. Mediante la suddetta legge in Italia pu entrare solo chi gi in possesso di un contratto di lavoro cos da ottenere un per-

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messo di soggiorno, ma, nel caso la persona diventasse disoccupata, dovr rientrare in patria. La legge, inoltre, aumenta da cinque a sei gli anni necessari di soggiorno in Italia per ottenere la carta di soggiorno, che permette la permanenza a tempo indeterminato (successivamente al recepimento di una direttiva europea, sono stati riportati a cinque). Per le persone che chiedono il permesso di soggiorno, ma anche per chi ne chiede il rinnovo, la legge haintrodotto lobbligo di rilevamento e registrazione delle impronte digitali. La Bossi-Fini prevede che le persone senza permesso di soggiorno ma con un documento di identit vengano espulse dal prefetto della Provincia dove vengono rintracciate. Lespulsione deve essere eseguita immediatamente con laccompagnamento alla frontiera da parte della forza pubblica. Se la persona anche senza documenti di identit verr portata in quelli che prima si chiamavano Centri di Permanenza Temporanea (CPT), poi deniti Centri di Identicazione ed Espulsione (CIE), per sessanta giorni, durante i quali si svolgeranno le pratiche per lidenticazione. Nel caso non venga identicato, al clandestino verr ordinato di lasciare lItalia entro tre giorni. Lo straniero espulso che rientra senza permesso commette un reato e viene detenuto in carcere. Riettiamoci un po su, riettiamo su questa legge che prevede lespulsione di chiunque venga in Italia per lavorare, per scappare dal proprio Paese e cominciare una nuova vita nel nostro, e non sia in possesso di un contratto di lavoro. Quindi se io fossi straniero e venissi qui in Italia per cercare lavoro, pur avendo un documento che mi identica alle autorit, sarei ben presto scacciato grazie alla suddetta legge. vero che esiste pure chi vuole entrare in Italia non avendo nessuna intenzione di lavorare, ma con tuttaltre ambizioni sarebbe riduttivo fare di ogni erba un fascio. C chi ha lasciato gli e famiglia nel Paese dorigine, un Paese dove magari regna la guerra, dove si sopravvive per miracolo e si muore di fame, per trovare una sistemazione qui in Italia o per continuare e raggiungere altri paesi europei. Per crearsi una nuova vita, per salvare le persone che si amano. Dopo che uno sda la morte e intraprende un viaggio estenuante nella speranza di sbarcare in Europa, qualora ci riuscisse, giusto rispedirlo in patria? C chi parla di spese per sfamare i clandestini. Ma spese di che? Spese che create voi perch li detenete nei sistemi carcerari invece di favorire loro un lavoro onesto che aiuti lintero Paese. Carceri, dove, invece di

padri di famiglia, dovrebbero esserci tanti criminali, ancora a piede libero nelle citt dove viviamo. Ma continuiamo cos, continuiamo a processare immigrati e spedirli in patria invece di processare maosi e spedirli in galera! A voi va bene cos? Siete sicuri che questo vi faccia comodo? In un Paese in cui devo ancora sopportare partiti politici che predicano il razzismo cos spudoratamente, Paese dove c ancora chi vede annegare un uomo e cambia rotta. A mio parere, il nostro innato senso di ospitalit gratica la nostra gente, che ha dimostrato in questa triste storia, amore e senso di uguaglianza pur in mezzo a problemi endemici per il popolo siciliano. difcile trovare una ricetta, un rimedio, ma credo che collaborando insieme agli stati dellUnione Europea e a quelli del bacino del Mediterraneo, si possa trovare una soluzione pacica e soprattutto denitiva. Unultima considerazione, i social network da ore riportano commenti inauditi, dove traspaiono odio razziale e intolleranza verso questa povera gente, commenti espressi magari da chi ha avuto un parente o una persona cara migrante nel secolo scorso; sono arrivato a leggere addirittura che noi, come popolo italiano, dovremo a questo punto pagare le spese per le bare ed una degna sepoltura.. a voi lultimo commento.

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Sognando un futuro pi giusto

Le luci degli aeroporti


fratelli. Poi avrebbero tolto ai militari le attrezzature di guerra, e li avrebbero riforniti di calce e mattoni, per ricostruire le nostre citt, i nostri templi, le nostre moschee, le nostre strade, le nostre piazze, le nostre case. E ci avrebbero mandato a pren-

Gregorio Scrima 2 C

Gerusalemme, 11-09-2030 Mi chiamo Khaled e ho trentadue anni. Ero ancora ragazzo quando nella mia terra, la Siria, scoppi la guerra mia casa eravacivile. Nella mia casa eravamo mo in sei: io, i miei due frain sei: io,madre i miei e i miei due telli, mia due fratelli, mia mor uccinonni. Mio padre madre e i bomba miei a mano in so da una due nonni. Mio una rivolta, strada, durante padre mor uc-che mia maun anno prima ciso d a u n a la decisione dre prendesse bomba a mano di scappare. Ma non si poin strada, teva andareduvia. Ci venne rante una rivoldetto che per il resto della ta, un an no nostra vita saremmo rimasti prima che mia a Damasco. Eravamo povem anon d r e potevamo p r e nri, pagare i desse la decieuro che ci avrebbero portati sione diinscapin salvo, Italia. pare. Ma non si poteva andare via. Ci venne detto che per il resto della nostra vita saremmo rimasti a Damasco. Eravamo poveri, non potevamo pagare i mille ottocento euro che ci avrebbero portati in salvo, in Italia. Dieci anni dopo, nita la guerra, da un paese dellovest vennero a dirci che cera un posto per noi a casa loro, che ci avrebbero accolti, dato un lavoro, che avrebbero venduto le loro armi e ci avrebbero vestito, sfamato, dato un posto dove abitare. Avrebbero venduto i loro aerei e le loro corazzate, e ci avrebbero costruito delle scuole dove avremmo imparato la loro cultura e dove noi avremmo insegnato la nostra, come

dere con degli aerei, senza farci pagare il biglietto, e avrebbero smontato le loro bombe atomiche, e ci avrebbero fatto lavorare nelle centrali nucleari, e con i soldi dei carri armati avrebbero curato le nostre malattie, ci avrebbero difeso, ci avrebbero abbracciato. Non ci sarebbe stata pi guerra per noi, n per nessun altro, non si sarebbero pi buttati soldi nella polvere da sparo, nessuno sarebbe pi tornato a casa con una gamba o un braccio solo, o chiuso in una cassetta di legno. Non ci sarebbe pi stata discriminazione, non ci avrebbero guardato male solo perch

vittime innocenti della crudelt di pochi. E dopo tanti anni anche per me lora di andare a vedere questa terra promessa, dove non conta che tu sia bianco, scuro,musulmano, ebreo o cristiano. Ove non conta quello che credi, quello che pensi e da che paese vieni. Conta che anche tu sei un uomo. E ora o dove vivi, casa dove hai qualcuno pronto ad accoglierti, qualcuno che ti ama, qualcuno che ti apprezza per quello che sei. Casa dove sei al sicuro. E adesso la mia casa, la casa di tutti, il mondo intero.

Mio padre mor ucciso da una bomba a mano in strada, durante una rivolta, un anno prima che mia madre prendesse la decisione di scappare.

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Tutti in cerca di salvezza
stata un incendio. I superstiti affermano di aver acceso una coperta arrivati in prossimit della riva, in modo da essere avvistati, ma non si sono accorti che sul ponte era presente della benzina, che in pochi istanti ha avvol-

Rischiare di morire per salvarsi: la dura legge dellimmigrazione


sognava aspettare una catastrofe del genere per attiOrmai si sa: da un bel po varsi. Anche se le soluzioni di tempo che Lampedusa non sono facili da trovare, diventata meta di sbarchi bisogna cercare di fare il clandestini provenienti dal possibile per questa povera Nord Africa. E stato addiritgente che ha fatto un ultimo tura costruito un centro di tentativo, ed ha scelto di accoglienza temporaneo, chiederci aiuto, e noi dove gli immigrati possiamo in dovere di acsono rifugiarsi nel breve Una vera e propria strage coglierli. Tutti noi, dal periodo di attesa che accaduta negli ultimi giorni... singolo peschereccio dura no al loro traallIstituzione pi imsferimento. La genportante, dobbiamo te, perseguitata per sentirli vicini ed ospimotivi politici, relitarli porgendogli il nogiosi o sociali, cerca stro aiuto, facilitando una via di fuga, piala loro integrazione in nica una follia in un modo sconosciuto. cerca di speranza, e Anche se questa sotrova rifugio su ci lamente una soluzione che gli pi vicino. t e m p o r a n e a . D oUna vera e propria vremmo attivarci infatti strage accaduta a migliorare le condinegli ultimi giorni, zioni dei loro paesi di esattamente il 3 otprovenienza, mettentobre. Un barcone do ne a questi moviclandestino di immenti di immigrazione migranti stava quasi causati dalla povert e per approdare sulle dalle disuguaglianze. I coste dellisola, nostri primi interventi quando divampa un potrebbero svolgersi in incendio, che fa queste terre con ponaufragare il trache leggi a favore dei sporto causando cittadini pi poveri, molte vittime. In toaiutando la loro intetale erano circa 500 to limbarcazione di amme, grazione, diminuendo il divale persone che viaggiavano scatenando il panico a borrio economico, sociale e culsulla nave, i morti nora sodo. Molti si sono gettati in turale tra ricchi e poveri. Tutti no 94, 151 i sopravvissuti, acqua, per cercare di salvari paesi del mondo dovrebbecon un totale di circa 250 si, ma con scarsi risultati. La ro aiutarsi tra di loro cercanpersone ancora disperse. tragedia stata sentita un do una soluzione afnch Molti i cadaveri ritrovati sulla po da tutti: anche lUnione questo sterminio di innocenti costa, di donne incinte, europea si sta mettendo in cessi. Perch siamo tutti frabambini e bambine. Tutti in moto per prendere dei provtelli. cerca di salvezza. La causa vedimenti. Tuttavia, non bidel naufragio si pensa sia
Futura Venuto 1 B

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siero, loro avranno vinto, e noi con loro se continueremo quel che loro hanno fatto. E la prima storia che voglio raccontarvi quella di un uomo che morto convinto che su questa terra "o si vince, o si muore". Dopo oltre quarant'anni dalla sua morte, possiamo affermare che lui ha vinto, e non mai morto. Quest'uomo il ben noto Ernesto Guevara detto "Che", nato in Argentina a Rosario, nel 1928 da una famiglia borghese. Fin dalla giovent, per via della sua agiata condizione economica, pu permettersi il lusso della Cultura, dello studio, si dedica oltre che allo studio scolastico anche alla lettura di romanzi e saggi, da Emilio Salgari, passando per Freud, Verne no a Russel e molti altri. Fin da subito si nota che il ragazzo stava diventando un rampollo aristocratico, cosa che sareb-

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Ernesto Rafael Guevara de la Serna - "Che"
be stata anche logica per via delle sue condizioni economiche agiate: i suoi amici erano i ragazzi delle case popolari, e nel 1951, a soli 23 anni, prima della Laurea in medicina, interrompe il suo corso di studi per partire alla volta dell'America Latina, in motocicletta, con il suo amico Alberto Granado. In questo viaggio, durato circa un anno, si avvicina tramite la lettura dei principali testi, alle teorie marxiste ed osservando con i suoi occhi le ingiustizie, le disparit economiche e lo sfruttamento al quale erano sottoposti i lavoratori ed i contadini del suo Continente, se ne convince sempre di pi, no a diventare un Rivoluzionario a tutti gli effetti. Nel 1953 consegue la Laurea in Medicina, e decide di ricominciare i suoi viaggi per l'America Latina lasciando nuovamente la sua famiglia - ed i suoi

Pasquale Andrea Calapso 5 G

Questo contributo vuole essere il primo di una -speriamo lunga- serie di articoli facenti parte di questa nuova rubrica volta a far conoscere le storie di uomini, vivendo come noi su questa stessa terra hanno passato la loro vita cercando di cambiarla. Punta a raccontare le loro vite in maniera, speriamo, interessante, avvincente, sapendo che purtroppo la Storia, nonostante sia importantissima nella formazione culturale di un uomo, spesso alla nostra et viene affrontata con difdenza e senza la giusta voglia di apprendere, probabilmente spesso proprio per via di come viene insegnata. Sento spesso dire che la "Storia inutile". Non sono proprio d'accordo. Uomini prima di noi hanno vissuto impiegando il loro tempo a combattere contro quel che erano le ingiustizie del loro tempo, certe volte fallendo, certe volte vincendo.. anche se, qualora noi studiamo ed apprendiamo le loro storie, questi uomini non hanno fallito, hanno vinto ed avranno vinto per sempre. P o t r a n n o e s s e re stati uccisi nella maniera pi brutale, accusati di chiss quali crimini, la loro scomoda memoria potr essere violentata dalle accuse pi infamanti, ma se noi conosciamo le loro opere ed il loro pen-

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Politically (s)correct
soldi - in Argentina, partendo alla volta di diversi paesi sudamericani, no a fare una prima esperienza di guerriglia rivoluzionaria in difesa del governo socialista del Guatemala, contro un colpo di stato organizzato e nanziato dagli Stati Uniti d'America, che riusc abbattendo il governo socialista legittimamente insediatosi. In questa occasione si convince infatti che gli U.S.A. erano una potenza imperialista, che mira a difendere i propri interessi economici tramite interventi militari nei paesi sovrani, mascherando i propri interessi con le parole d'ordine come "libert e democrazia". Di questa teoria se ne convincer poi in seguito, nell'esperienza della Rivoluzione Cubana. Infatti dal '55 al '56 ha modo di conoscere i fratelli Castro, Fidel e Raul, ed il resto del gruppo di rivoluzionari cubani, esiliati in Messico dal governo del dittatore Fulgencio Batista, appoggiato dagli Americani, che faceva vivere la popolazione in difcilissime condizioni economiche, tenendola nell'ignoranza (l'analfabetismo era intorno al 90% della popolazione) e limitando economicamente i servizi sanitari di base. Si unisce a questo gruppo di rivoluzionari che nel Dicembre del 1956 sbarcano a Cuba, per cercare di organizzare le masse contadine e lavoratrici cubane per abbattere il governo. Appena sbarcati li aspettano le truppe del dittatore, che decimano la squadriglia composta da circa 60 persone, riducendole a 12 (altre fonti dicono 17, probabilmente per via di qualche contadino che n da subito si un al gruppo). Dodici uomini, male armati, male equipaggiati, forti solo delle loro idee di giustizia, di libert, di parit sociale ottnibile solo tramite una rivoluzione. Infatti, dal 1956 al 1959, questi dodici uomini, girando per ogni campagna, per ogni citt, per ogni casa dell'isola di Cuba, ottennero un consenso da parte del popolo cubano che li porter rapidamente a diventare un esercito di migliaia di uomini. La forza delle idee invest i contadini ignoranti di Cuba, stanchi dei soprusi e di dover pagare quasi tutto quel che guadagnavano per fare arricchire ristrettissime cerchie di aristocratici e borghesi, che allegramente commerciavano con gli Stati Uniti d'America. La stessa forza delle idee che fece entrare vittoriosi Guevara e Fidel Castro a l'Havana, giorno 1 Gennaio del 1959. La stessa forza delle idee - in questo caso unita alla forza, purtroppo, delle armi - che il 16 Marzo del 1960 fece respingere l'attacco della "Baia dei Porci", dove oltre 1500 uomini, avversari della Rivoluzione Cubana pagati ed addestrati dalla CIA, vennero scontti e fatti prigionieri dal "Che" e dai combattenti della rivoluzione. Il Governo Cubano prese un assetto economico di tipo socialista, abbattendo l'analfabetismo che ora, secondo l'UNESCO, si attesta allo 0,2%, abbattendo la mortalit infantile, che sempre per l'UNESCO, ha il tasso pi basso in tutta l'America Latina. Il livello di frequentazione della Scuola elementare al 100%, quella media del 99,7%, ed il 100% dei cubani ha insegnamento, vitto

e alloggio nei "college" cubani totalmente gratuitamente. Come, del resto la sanit gratuita ad ogni livello, e Cuba ha il tasso di medici pi alto "per abitante" di tutto il mondo (590 ogni 100.000 abitanti). Porto questi dati per mostrare come l'azione rivoluzionaria del Che a Cuba sort gli effetti sperati, tant' che la Repubblica Socialista Cubana ancora in piedi, nonostante 54 anni di embargo commerciale da parte degli U.S.A. Ma al di l di ci, una persona normale, dopo aver rischiato la vita innumerevoli volte per un paese che non il proprio, avendo vinto la rivoluzione ed avendo ottenuto il posto di Ministro dell'Industria, si sarebbe ritirato ad una vita da uomo di Stato per il resto della vita.. o almeno cos potremmo pensare noi. Lui no. Nel 1965 tent di aiutare i rivoluzionari congolesi a sostegno di Patrice Lumumba, ma il tentativo fall per via della scarsa organizzazione dei guerriglieri congolesi e del loro estremo settarismo. Nonostante questo fallimento, si diresse verso la Bolivia intorno al 1967, per cercare di

Stupidi coloro che tentano di uccidere le idee con le armi, con le esecuzioni a sangue freddo. Le idee degli uomini vivono nei secoli...

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ripetere l'esperienza rivoluzionaria. Anche l il tentativo rivoluzionario ebbe molta difcolt ad attecchire, e le truppe governative (anch'esse, stranamente, appoggiate dagli USA) riuscirono a mettersi sulle tracce del Che e lo catturarono, dopo circa un mese di inseguimento insieme ai pochi rivoluzionari superstiti dalla repressione governativa, l'8 Ottobre del 1967. Dopo averlo catturato lo uccisero brutalmente ed a sangue freddo. Prima di morire, appena arriv il boia, disse: Lei venuto a uccidermi. Stia tranquillo, lei sta per uccidere un uomo. Stupidi coloro che tentano di uccidere le idee con le armi, con le esecuzioni a sangue freddo. Le idee degli uomini vivono nei secoli, ed anche quando la speranza sembra essere perduta, leggendo,

Politically (s)correct
scoprendo la forza di un' idea, la si pu trasmettere agli altri uomini che si trovano nelle proprie condizioni, e ricominciare a cambiare tutto, ricominciare a vincere, lasciando la nostra storia ai posteri, sperando che un giorno qualcuno, quando e dove ce ne sar bisogno, la possa far rivivere. Hasta la victoria sempre, comandante!

Chi lotta pu perdere, chi non lotta ha gi perso.


ERNESTO RAFAEL GUEVARA DE LA SERNA

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Young Economy: Economia tra i giovani!


Un nuovo progetto per lanno scolastico 2013\2014
settore o idee in mente. I nostri articoli potranno anche servire come fondamenta per chi volesse intraprendere unattivit o semplicemente volesse rendersi conto se sia capace di fare un piccolo progetto di marketing. Ed con estrema modestia che ho proposto, alla riunione della redazione del Koin di creare questa nuova sezione poich mi ritengo la persona adatta a realizzare unidea del genere. Infatti al momento possiedo un negozio online con tanto di gruppo, Facebook sia privato che aperto a tutti e una pagina fan. Mi occupo di organizzazione di vario genere di eventi (Concerti, Happy Hour, Disco Bar e discoteca). Nei prossimi artiAlessio Vetrano 4 D

Salve a tutti Mauroliciani, siete pronti per la nuova sezione del nostro caro Koin? Siamo lieti di presentarvi il nuovo progetto Young Economy: Economia Tra i Giovani. Il progetto nasce per dare pi esclusiva e innovazione in aggiunta alle gi molto care nostre sezioni del giornale scolastico preferito dagli studenti. Young Economy aprir le porte ad un nuovo modo di pensare n da giovani, con lo scopo di potersi proiettare verso nuove realt ed esperienze economiche, n da giovani, e dar la possibilit a tutti coloro che vorranno cimentarsi in un business o che gi hanno esperienza nel

coli mimpegner afnch gli argomenti ed i progetti siano di varia natura e provvisti di una sorta di guida con indicazioni, consigli e trucchetti del mestiere. Come nasce Young Economy? Data la mia esperienza, riettendoci sopra ho deciso di dar vita a questo progetto per condividere le mie esperienze e i miei consigli con tutti voi, con lintento di dare la possibilit anche ad un nuovo tipo di articolo dalla lettura pi leggera e curiosa. Inne invito tutti voi a leggere gli articoli della nuova sezione di contribuire attraverso idee, articoli e critiche positive o negative.Detto questo vi saluto e vi invito allinnovazione : Young Economy!

Primo articolo della nuova rubrica YOUNG ECONOMY


Alessio Vetrano 4 D

Come organizzare un evento


di amicizia molto profondo e inoltre un'attivit divertente e allo stesso tempo beneca per le nostre tasche nel caso in cui il nostro intento fosse di guadagnarci e riuscirci con il successo della serata, o semplicemente riuscire a creare un'atmosfera piacevole per divertirsi. Fare parte di un gruppo per non cos tanto semplice. Infatti fondamentale che tra i membri e amici vi siano valori solidi come il rispetto, la ducia, la serenit, la coerenza e la seriet. In un gruppo tutti

Organizzare un evento un impegno importante, faticoso, divertente, per coloro a cui piace, ma davvero molto impegnativo. Pertanto vi illustrer tramite una scaletta argomentativa le fasi dell'organizzazione di un evento: 1. La base pi importante in assoluto far parte di un gruppo o crearne uno. Infatti come molti di voi gi sanno, organizzare in solitudine, non solo fa male alla salute, ma anche molto triste. Fare parte di un gruppo porta a costruire un rapporto

hanno il diritto di dire la propria opinione ed importante decidere tutti insieme quale siano le decisioni migliori nel rispetto di ogni singolo membro e dell'andamento della serata. 2. Secondo passo, nonch fondamentale, scegliere la tipologia di evento. Tuttavia la scelta pu risultare complicata alle prime armi, poich esistono diversi tipi di evento: -Serata in discoteca, la pi diffusa in assoluto. Target musicale in base al locale (Electro House, Commerciale, House, Minimal,etc.)

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- H a p p y H o u r- A p e r i t i v o , evento che nel boom del suo andamento e sta caratterizzando quasi tutti i giorni della settimana, per eccellenza il gioved, il venerd e la domenica. Target musicale generalmente Disco Soft Bar e Deep House. -Concerto, evento molto ambito dagli organizzatori per il suo prestigio e la sua importanza nell'ovvio caso in cui l'ospite sia un'artista o una band di invidiata fama. -Eventi a tema, fanno parte anch'essi della prima categoria, ossia delle serate in discoteca e si differenziano in particolare Halloween, Natale e Carnevale. -Pomeriggi giovani, evento destinato ad un target di et tra i 12 e i 15 anni, per dare la possibilit anche ai pi piccoli che di norma non possono andare a ballare negli orari notturni. 3. Una scelta molto importante e allo stesso momento difcile il locale! Infatti per ottenere buoni risultati all'interno di un evento fondamentale prenotare un locale che abbia le caratteristiche giuste per il genere, la quantit e le esigenze dell'evento. Sicuramente

prendendo come esempio la nostra citt, potremo ben sapere che nel caso in cui si organizzasse un evento con pi di 1000 persone la scelta sarebbe molto ristretta tra Glam, Centro Multiculturale Ofcina e in alcuni casi una villa privata. Inoltre dopo aver scelto il locale, sar basilare prendere degli accordi con il proprietario. 4. La base di un evento quella di prendere degli accordi con la propriet del locale a cui siamo interessati afnch l'evento vada nel migliore dei modi. Prendere degli accordi consiste nel decidere se l'incasso della serata verr diviso in base ad una percentuale o verr pagato l'aftto del locale e le varie spese dal gruppo organizzativo stess. Scegliere il tipo d'accordo abbastanza semplice. Avremo infatti due possibilit: -La prima possibilit quella di organizzare un evento in un locale dove fondamentale prendere degli accordi in percentuale per riuscire a coprire le varie spese dello staff senza il rischio di "an-

dare sotto" con l'incasso. Dunque il locale sar molto daiuto nell'organizzazione dell'evento dal punto di vista burocratico. -La seconda possibilit quella di AFFITTARE il luogo in cui si vorr organizzare un evento nel caso in cui fosse una villa privata o un locale per svolgere un concerto. In questi casi consigliato afttare poich sar pi semplice gestire l'incasso e prevedere quale saranno le sorti di un evento. 5. Come pubblicizzare un evento? Bene, ovviamente per far s che un evento vada bene ci dobbiamo assicurare che venga ben pubblicizzato. Vi sono diversi metodi per sponsorizzare un evento, tra i pi utilizzati sono: - La creazione dellevento su Facebook, dove vengono specicate le caratteristiche dell'evento. - Invito di partecipazione cartaceo. - Locandine. - Condivisione evento su Facebook con relativo tag di amici. Inoltre ci saranno anche le varie

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voci di corridoio che aiuteranno ad assicurare che l'evento venga pubblicizzato. 6. Attrazioni e staff musicale sono tra le scelte pi importanti di un evento. Infatti stabilire un tema pu cambiare e dare la svolta ad un evento, come ad esempio succede nelle occasioni festive come Halloween e carnevale.Scegliere il Dj o i DJs una scelta che pu variare in base alla selezione musicale di un determinato tipo di evento, dal budget economico disponibile e dalla possibile disponibilit di un membro del gruppo che svolge come professione artistica tale carica. 7. Durante l'organizzazione di un evento si andr incontro a spese dello staff musicale, stampa di locandine, prevendite o inviti, gadgets per le varie tematiche e varie ed eventuali spese. 8. Cos' un PR? PR sta per Public Relations, ov-

vero degli amici o simpatizzanti dell'evento che collaboreranno con gli organizzatori per pubblicizzare e portare gente all'evento con un minimo di protto economico. La gura del PR sempre in via di sviluppo con il passare degli anni, ma nel mio caso preferisco evitare di usare questa abbreviazione che pu essere intesa come un atteggiamento di superiorit. Infatti io ritengo che non esistano PR ma amici e persone che fanno parte di un gruppo cui interesse sia divertirsi ed abbattere la monotonia della nostra citt. 9. Cos' la SELEZIONE? Vengono chiamate Selector le ragazze che fanno parte dello staff di un evento che si occupano durante l'ingresso a "selezionare" e determinare chi sia adatto ad entrare all'evento organizzato. A primo impatto potr sembrare "pregiudizio" e "discriminazione", ma se in un evento specicato che dovr esserci un determinato tipo di abbi-

gliamento questo deve essere rispettato. 10.Ultimo e importante consiglio stabilire una modalit d'ingresso che sia conveniente. Come tutti sapete esiste l'entrata in lista e l'entrata in un tavolo. L'entrata in lista assolutamente pi consigliata da me 10 con diritto d'ingresso e 1 consumazione/15 con diritto d'ingresso e 3 consumazioni. Per quanto riguarda l'entrata nel tavolo sicuramente la scelta migliore per un gruppo di amici che vuole avere comodit e servizio del locale. Concludendo, ecco a voi uno schema riassuntivo delle basi di un evento. -Gruppo organizzativo -Tipologia di evento -Locale -Accordi con il locale -Sponsorizzazione -Temistica -Staff musicale -Spese -Public Relations -Selector -Modalit d'ingresso Un caro saluto e un ringraziamento a tutti i lettori.

Organizzare un evento un impegno importante, faticoso, divertente, per coloro a cui piace, ma davvero molto impegnativo. Pertanto vi illustrer tramite una scaletta argomentativa le fasi dell'organizzazione di un evento

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Le Tholos dei Nebrodi


Misconosciuti tesori archeologici di casa nostra
Giovanni Altadonna 3 C

Che la Sicilia sia da sempre stata meta privilegiata dalla colonizzazione, per la sua felice ubicazione geograca e la sua stessa natura di isola, cosa nota. Forse un po meno dibattuto il fatto che una buona parte dellimmenso patrimonio archeologico della nostra Isola sia ancora da scoprire, sia nellambito dello scavo di nuovi siti, che approfondendo lo studio di quelli gi noti ma non valorizzati quanto meriterebbero per il loro valore storico-etno-antropologico.

In questa prospettiva mi sono proposto di fornire un breve excursus su uno di questi monumenti fantasma: la capanna a tholos dei Nebrodi orientali. Se putacaso vi trovaste a passare dalle parti di Floresta, Ucria, Raccuja, San Piero Patti o Montalbano Elicona, probabilmente avrete loccasione di osservare delle costruzioni in pietra di forma variabile, in genere a forma piramidale, a capanna o a campana: sono i cosiddetti cbburi (cos chiamati nel dialetto locale; dal latino cubescere, dormi-

re rannicchiati), antichi monumenti ascrivibili morfologicamente alle tholos micenee (ma che al contrario di queste non sono interrate), da cui il loro soprannome. Disseminati su unarea piuttosto vasta fra i centri abitati sopra citati, sui monti Nebrodi, fra 900 e 1400 m di quota, questi numerosi edici (ne esistono decine di forme diverse) presentano in effetti chiare afnit strutturali con altri monumenti analoghi nell area mediterranea: mi riferisco, oltre alle gi citate tombe a tholos di Micene, e solo per restare in territorio italiano, ai nuraghi sardi, ai dammusi della Sicilia sud-orientale e di Pantelleria, ai trulli pugliesi, alle caciare marchigiane e abruzzesi. Le principali caratteristiche del cubburo sono: la pseudocupola, la pianta circolare, lingresso basso e stretto, la disposizione delle pietre, che avviene in modo concentrico e senza l uso di malta. Almeno due di queste caratteristiche sono comuni con ognuna delle costruzioni simili di cui sopra. probabile che le diverse culture siano

Che la Sicilia sia da sempre stata meta privilegiata dalla colonizzazione cosa nota

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giunte indipendentemente a soluzioni architettoniche comuni sulla base di comuni esigenze. A questo punto viene spontaneo chiedersi: quale funzione hanno (avuto) i cubburi dei Nebrodi? Erano avamposti militari come alcuni nuraghi? Avevano la funzione di tombe come le tholos micenee? Erano rifugi agresti per i pastori locali come i trulli di Alberobello e le caciare dei Monti della Laga? Alla luce delle attuali conoscenze, lultima ipotesi sembra la pi attendibile, considerato anche che questi curiosi edici no a tempi recenti erano (e forse ancora sono) adibiti a pagliai e depositi di attrezzi agricoli. Ma

a quando risalgono questi curiosi edici? Varie ipotesi fanno risalire la costruzione dei primi esemplari ad un epoca molto remota, alcune ipotesi la collocano persino in et preistorica. Quel che certo che la tecnica costruttiva, rimasta pressoch invariata nell arco di millenni, ha permesso che molti di questi monumenti ci pervenissero praticamente intatti, e che molti cubburi venissero costruiti per esigenze agricole no ai primi anni del secolo scorso. E adesso la domanda logisticamente pi importante: cosa si fatto per promuovere questi monumenti, anche sotto il prolo della fruizione turistica?

Qualche convegno, pubblicit su vari siti web e la realizzazione di sentieri tematici, ma giudicare dallinteresse quasi nullo verso questi reperti di grande valore storico-sociale da parte dellopinione pubblica, direi che ci non sufciente. Sarebbero auspicabili iniziative da parte delle istituzioni competenti, e degli stessi comuni in cui ricadono i siti e, ovviamente, un cambiamento di mentalit che (ri)porti litaliano medio a considerare la cultura non un sinonimo di noia canicolare, ma di occasione per migliorarsi umanamente e, perch no, anche di arricchirsi, cosa che in Italia oggi non avviene.

Un goal per salvarci, un goal per domarli tutti


Il calcio: un modo per riscattarci in Europa e nel mondo
bianche, quasi a voler fermare la suggestione del candido pallone, indiscusso imperatore dei nostri cuori. Si, esatto, sto parlando della nazionale italiana di calcio. Da poco ci siamo qualicati ai mondiali del Brasile, dopo essere arrivati terzi alla Confederation cup. fantastico sapere che nel mondo ed in Europa siamo tra i primi in ambito calcistico. Germania, Francia, Olanda, messe nuovamente in ginocchio da coloro che ora vengono considerati deboli. La nostra nazione, non bella solo perch rappresenta una bandiera di cui possiamo vantarci; no, rappresenta anche la capacit di noi italiani di accettare laltro, senza considerare il colore della pelle o le origini. Basti pensare, infatti, a Balotelli ed El Shaarawy che, nonostante non siano italiani Antonio Bottari 3 B Una goccia di sudore. Una goccia di sudore scivola sul terreno in cui verr deciso il destino di una nazione. Undici guerrieri muniti di tacchetti e un numero dietro la schiena. Un numero che rimarr per sempre nella storia. Loro decideranno le sorti del nostro ormai defunto Paese. Un goal per permetterci di rialzare la testa. Se come eredi di Roma non siamo stati in grado di reclamare il nostro posto in Europa, cerchiamo una possibilit di riscatto sul campo da calcio. Un goal ci salver o, forse, render pi sopportabile la crisi che, giorno dopo giorno, stressa il portafoglio. Una magia antica che, da secoli, attraversa ogni generazione: una magia che avviene in un campo di erba verde, delineato da righe puri rappresentano forse meglio la nostra nazione, rispetto ad altri che noi consideriamo italiani doc. Non importa come sei e chi sei, ma conta come puoi far risplendere la nazione agli occhi del mondo. Perci consiglio di non abbatterci e di non arrenderci se qualche volta va male. Basta rialzarsi e riprendere a correre, seguendo quegli uomini che tentano ogni giorno di realizzare il nostro sogno: ritornare i numeri uno. Iniziando con la nazionale e magari, chi lo sa, anche il nostro governo tra un paio danni ci permetter di risplendere agli occhi del mondo. Mi concedo la licenza di modicare il sigillo di Federico Barbarossa, cio Roma caput mundi in Italia caput mundi.

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Lo scopo della nostra esistenza ikigai


Cosa nasconde una semplice parola
ambizioni. E quello di cui oggi la realt risente di pi proprio la mancanza di ducia da parte dei ragazzi, la forza, nell'affermare il proprio credo. Ci piace tutto pronto, facile e preconfezionato, ma non siamo superciali come molti adulti pensano. La verit che ognuno di noi viene terribilmente paralizzato dalla paura del fallimento, di non essere abbastanza, di deludere le aspettative. E fra un rischio di carattere e una certezza di massa, la scelta spesso ricade sulla pi facile fra le due. Ma noi, noi ragazzi, siamo molto pi che una scelta facile. Noi siamo la forza motrice di una generazione intera, la possibilit di rinascita del mondo di domani, o per non andare troppo lontano, della scuola di domani. Credete che sia pi alto il prezzo da pagare di un credo non accettato o doverlo rinnegare per far parte di qualcosa che in
Giulia Carnevale 5C

"Ikigai". <<Il motivo per cui ci alziamo la mattina, lo scopo della nostra esistenza>>. Come il giapponese riesca a racchiudere in cos poche sillabe uno dei motivi pi sentiti e critici per il genere umano, non so proprio: sei lettere e un dramma, anzi, pi che dramma, un labirinto per cui pochi trovano il proprio lo di Arianna. Siamo seri, come pu un adolescente, indeciso perno su cosa indossare la mattina a scuola, essere assolutamente certo di come volersi realizzare? La vita ci apre talmente tante strade alla nostra et, che perdere la vera rotta pi che plausibile. Ma la mancanza di certezze assolute non giustica affatto la mancanza di un credo. Il credo un tempio sacro in cui si racchiude la nostra identit, i nostri valori, le nostre speranze cariche di

realt non ci appartiene affatto? Il masochismo, che sembrava tanto una leggenda metropolitana, si consuma ogni giorno, ogni volta che ognuno di noi ha davanti qualcosa che lo disgusta e, invece di affrontarlo, abbassa lo sguardo, fa un respiro profondo e si cala nella parte. Quel respiro profondo, che rischia di essere la porta per la mediocrit, bisogna prenderlo per farsi coraggio e lottare per il proprio credo ogni volta che se ne ha l'occasione, perch anche vero che non sempre si ha la possibilit di poter cambiare la realt partendo da un respiro profondo. Ed anche vero che la realt si pu cambiare solo se prima ci si cerca e, con un po' di fortuna, ci si trova. Ma c come trovarsi senza un ideale?

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Ricordi di vita passata


Quando ci si ferma a ricordare
sciuto, e cerchi disperatamente quella cartuccia, che ti ricordava cos tanto la tua infanzia. Ma poi, quasi subdolamente, un ricordo orrendo ti balena in testa: l'avevi venduta a un mercatino dell'usato, per pochi spiccioli, sconoscendo completamente l'importanGiorgio Cardile 2 C

Hai presente quando, tanti anni fa, c'erano quei vecchi giochi dove il personaggio aveva le vite limitate? Le console erano pesanti e ingombranti, spesso si rompevano e i giochi a volte si bloccavano, ma tutta questa imperfezione aveva un suo fascino, e quel fascino ti aveva conquistato da bambino. Passavi ore davanti a quello schermo quadrato, che proiettava centinaia di colori, e dentro te proiettava personalit, emozioni, sentimenti, rabbia a volte. Ogni livello completato si faceva sempre pi dura, e tu ti impegnavi sempre pi, e poi c'era quel livello troppo difcile dove perdevi tutte le vite che ti erano rimaste, il livello ti faceva impazzire, sembrava fosse fatto apposta per non essere superato. E tu ti stancavi di provare, toglievi la cartuccia dalla console e ne mettevi un'altra, magari con un gioco pi semplice da nire. E nel frattempo quella cartuccia, buttata chiss dove, prendeva polvere, e col passare del tempo, te ne dimenticavi, e niva in uno di quei baratri senza tempo e spazio dove vanno a nire ci che dimentichiamo, ci che non siamo in grado di superare. Magari anni dopo sei cre-

preso cura di lei, in modo che non nisse pi nel baratro. Era una strana emozione, non saprei descriverla con precisione: eri felice per lei, che magari aveva un nuovo padrone migliore, ed era meglio che si stesse scordando di te, dopo il modo in cui l'avevi trattata.

za che aveva per te, e ora l'avevi perduta per sempre, ma magari era nelle mani di un bambino che l'avrebbe trattata meglio, si sarebbe

Disegno di Giorgio Cardile

Ne eri triste per, perch c' sempre stata per te, e tu te ne sei liberato in maniera cos meschina, che quasi meriti di fare questa ne.

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Storia di unavventura trans-continentale


Giulia Furnari 4 C

La mia Australia
che avrei poi chiamato casa e mi sono resa conto di essere del tutto sola, a migliaia di chilometri lontana da tutti quelli che mi volevano bene. In secondo luogo la cultura: ho vissuto con delle persone che sono cresciute in un ambiente diverso dal mio, e sono apparsa strana ai loro occhi per cose

Tra ventanni sarete pi delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite. (Mark Twain)

Mi chiamo Giulia, ho sedici anni e questestate ho vissuto in Australia. Ho sempre amato viaggiare, ma farlo da turista diverso, poich ci sono facce di una cultura che puoi conoscere solo attraverso unesperienza come la mia: le idee, le abitudini, il sistema educativo e scolastico, il modo di pensare, tutto ci che va oltre il conne del visitare un paese, e si acquisisce vivendolo. Come ero stata avvertita, anchio ho riscontrato delle difcolt. In primis, la solitudine: sono arrivata in quella

normalissime ai miei occhi, che solitamente faccio senza pensare, per abitudine. E inne, la lingua: ho dovuto spesso chiedere di ripetere a chi mi parlava, e mi sono pi volte ritrovata a interrompere

L A u s t r a l i a sempre stata il mio sogno, forse perch due giorni di viaggio devono portare davvero lontano

per dire aspeeeeeeetta, come si scrive questa parola? tirando fuori la mia adorata applicazione Dictionary. Ma, dopo un po di tempo, tutto migliorato. La solitudine si trasformata in indipendenza, e ho creato legami indissolubili con amici e con la mia famiglia ospitante. Mi sono resa conto che mi volevano davvero bene, e che la loro, anzi la nostra casa non sarebbe stata pi la stessa senza di me. Ho capito che non potevo mettere i cereali in una tazza se non volevo sembrare impazzita, dato che l la tazza adibita a quel beverone che loro osano chiamare caff. Dopo un paio di settimane mi sono inoltre resa conto che Dictionary poteva restare al sicuro nella mia tasca perch non ne avevo pi bisogno, nch un giorno, soddisfazione enorme, parlando con un ragazzo, nel nominare lItalia ho visto dipingersi sul suo volto la confusione seguita dalla sorpresa quando ho spiegato di essere una exchange studenti. LAustralia sempre stata il mio sogno, forse perch due giorni di viaggio devono portare davvero lontano. Lho vista per la prima volta allalba, dal nestrino di un aereo prima di atterrare a Sydney, e anche se sarebbero dovute trascorrere ancora alcune ore prima di arrivare a Canberra, dove io ho vissuto, ero gi in brillazione, preoccupata ed emozionatissima per lincontro con la mia famiglia.

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Poi stato tutto facile, ci siamo abbracciati e siamo andati a casa. Prima di arrivare ci siamo fermati su una collina a guardare il panorama, e ho subito notato di essere in un paese con una variet di animali impressionante: gli uccelli sugli alberi emettevano suoni particolarissimi, e unechidna, in genere animale timidissimo, ha iniziato a zampettare decisa dritta verso i miei piedi senza paura, quasi a volermi dare il benvenuto! Quella sera, prima di andare a dormire, ho alzato gli occhi verso il cielo, limmenso cielo australiano blu scuro, dove le stelle splendono e illuminano la notte. Ho subito notato la Croce del Sud, quella rappresentata sulla bandiera. Un cielo diverso, stelle diverse, e in quel momento ho realizzato di essere dallaltra parte del mondo. Altro impatto notevole stato con la scuola, veramente diversa: sono stata catapultata in una realt fatta di uniformi, armadietti, pranzi alla mensa, computer ovunque, balli scolastici e school busses, nei quali ci si siede con una vera e propria gerarchia (pi sei vecchio, pi in fondo puoi sedere: gli ultimi posti sono riservati ai seniors, coloro che frequentano il college, cio gli ultimi due anni). E gli studenti sono suddivisi in Case, come in Harry Potter! Ho passato le prime due settimane a perdermi tra i vari edici che costituivano il mio istituto, comprendente enormi campi da tennis, atletica, palestre (la pi piccola era quattro volte la pa-

lestra grande mauroliciana!), giardini, laboratori, cucine, mensa, una cappella e persino un recinto con deipolli! La giornata scolastica resa poco stressante da lunghi intervalli e pause pranzo, e il tempo in cui si studia abbastanza limitato, considerando che i test sono concentrati nellultima settimana di ogni term (dieci settimane di scuola) e gli orali sono pi presentazioni di ricerche o lavori di gruppo che interrogazioni. I singoli studenti scelgono le materie da studiare, e c un forte senso dorgoglio per lappartenenza alla propria scuola. Ma, ci che pi mi ha sbalordita, il rapporto professore-alunno, essendo io abituata a quello formale consueto in Italia: il modo di rivolgersi molto pi rilassato e diretto, e alcuni professori sono a tutti gli effetti amici degli alunni, che si condano con i loro magistri, raccontandogli i loro problemi e andando in cerca di consigli. Si viene a volte a creare un legame fortissimo: i miei insegnanti sono stati punti di riferimento durante la mia esperienza, persone che mi hanno dato ducia, graticazioni e mi hanno insegnato moltissimo. unesperienza che fa crescere sotto tanti punti di vista. Innanzitutto ti fa comprendere il rispetto nei confronti degli altri e delle loro diversit, che siano di cultura, religione, origini, colore della pelle, orientamento sessuale, specie nel paese dei canguri, uno dei pi multietnici al mondo. La sua popolazione comprende gli

aborigeni, purtroppo ormai malvisti dalla societ a causa del loro scarso grado di civilizzazione, e immigrati da oltre 200 paesi: i miei amici a scuola si meravigliavano di come io fossi tutta italiana mentre loro avevano spesso quattro nonni che per primi emigrarono in Australia, ognuno da un paese diverso. Ci che pi mi ha colpito del vivere australiano il rispetto delle regole, lordine e lorganizzazione, caratteristiche tipicamente poco riscontrabili negli italiani, e che mi ha infastidito ritrovare al ritorno. Il livello della vita, poi, molto pi alto rispetto allItalia: la famiglia tipo pu permettersi casa a due piani con giardino e piscina, casa sulla costa, e viaggio annuale (lEuropa la meta pi ambita!). Il lavoro c per tutti, e i giovani, di conseguenza, si possono permettere di sognare di pi rispetto a noi riguardo il loro futuro. La legge inoltre permette agli adolescenti di lavorare part-time dai 14 anni e guidare dai 16, e questo li rende molto pi indipendenti, maturi e coscienti del valore del danaro. Nel quinto continente esistono una ora e una fauna che non si trovano in nessunaltra parte del pianeta. I canguri si vedono tutti i giorni saltellare nelle colline di anco le strade, pi o meno con la frequenza con la quale noi vediamo qui i gatti: basti pensare che attualmente si contano 20 milioni di canguri, quasi uno per ogni abitante! Andando a passeggiare per i boschi si possono facilmente vedere

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Agri-cultura

koala, ornitorinchi, emu, wallaby, ma anche dingo, serpenti, ragni o insetti velenosi. Infatti, lAustralia il paese con il pi grande numero al mondo di animali che possono uccidere un uomo. Vicino alla costa, attenzione a coccodrilli, squali, meduse giganti o persino polipi e pesci velenosi, e nel deserto, al centro del paese, possibile trovare anche cammelli, varani, gechi, lucertole, scarafaggi e scorpioni. Insomma, quando dopo il ritorno ho trovato un ragnetto nel bagno mia madre si sorpresa nel vedermi scacciarlo con tranquillit piuttosto che fuggire urlante come avrei fatto prima di partire. Di questo viaggio mi resteranno per sempre nel cuore i miei amici, con cui mi sento molto spesso tuttora, ma soprattutto la mia famiglia, a cui sono rimasta incredibilmente legata, specie per

quanto riguarda mia sorella, che diventata per me come una sorella vera. Io ho scelto di partire anche per allontanarmi da questo paese dove niente sembra funzionare, da questa citt, dalle persone che ci vivono e dalla mentalit. Ma poi ho sentito uscire dalla mia bocca le parole Sono Italiana grondanti di orgoglio. Ho scoperto cosa vuol dire patriottismo, che per me non ha mai avuto una particolare importanza: sono diventata era del mio paese e delle mie origini, e non soltanto quando si parlava di cibo! E, udite udite, ho scoperto che il cuttigghio non unattivit tipica del messinese, ma tutti parlano di tutti ovunque! Inizialmente ho deciso di partire soprattutto per evadere. Ho scelto il luogo pi lontano dove potessi andare, ma poi ho capito che non importa quanto lontano tu vada, non puoi scappare da

te stesso, puoi solo cercare di cambiare, migliorarti, affrontare le tue paure. Quindi, a tutti coloro che non sono felici della loro vita consiglio di partire. A tutti coloro che vogliono migliorare la loro conoscenza di una lingua consiglio di partire, anche se il risultato potrebbe essere venir presi in giro dai vostri amici perch non ricordate litaliano al ritorno, come capitato a me! A tutti coloro che si sentono abbastanza maturi per abbandonare la loro vita e andare alla ricerca di loro stessi, o a coloro che desiderano maturare, consiglio di partire. Lo scambio culturale un modo per conoscere un'altra faccia del mondo, ma soprattutto voi stessi. Dovrete essere pronti a mettere in discussione le vostre certezze, ad abbandonare tutto e tutti. Ma ne vale la pena.

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Angolo della Poesia

LAngolo della Poesia


Ombre calanti La pesantezza la si avverte come un piombo. Fa scivolare le palpebre nell'oblio e nel buio dei pensieri. Si addensano pesanti, stanchi,veri. Presenti come l'aria, fragili come i respiri. Erika La Fauci 5G Rosa rubicundior, lilio candidior Rosso come il sangue Bianco come le ossa Rosso come la solitudine Bianco come il silenzio Rosso come i nervi di una belva Bianco come il cuore di un dio Rosso come l'odio che sgorga sciogliendoti Bianco come il dolore che ti agghiaccia Rosso come l'ombra che divora la notte Come un sospiro che trapassa la luna Splende di bianco, si spegne di rosso Giorgio Cardile 2 C

Disegno di Ludovica dAudino 2 D

Pensavo di poterci riuscire, Cadere davanti a tutti e risalire, Ma dopo aver girato tutto l'universo, Ora non so dove andare, con chi stare, La mia strada sembra non aver verso, Ma non mi tiro indietro sono ancora disposto ad amare. Alessio Vetrano 4 D

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A Peppino

Angolo della Poesia


cu nautra un cuteddu n appena r tagghiarisi lu pani p mettiri a cipudda, quannu trasunu senza tuppuliari ddu cristiani chi i coppoli in te mani addumannanu scusa ma un serva nenti, Tanu ci tira ninciuria a la matri chi i ci tenti. Intra o paisi si camina tuttassemi appressu a na bara china sulu ri nidea ca vucianu insemula a tutte le ure LA MAFIA UCCIDE IL SILENZIO PURE Chi succir !? Addumanna vuciannu, Don Tano Scusassi, Pippinu ci arr danno! Andrea Santoro 5 F

Notti funna un si virunu mancu li denti, passa luna ma iddu un sapi nenti, davanta li binari ci su ossa rutti pezzi cainne pari pari ma iddu si ni futti, viri na luci russa in menzu a li so resti quaiccuno attrova i mussa, pensa a so patri scacciatu ri nauto I cussa, ammazzatu! ra stissa malatia: n muntagna i mieidda i lurdia. Nasci lu suli n iunnata frisca chi sannava cucennu, lu ferroveri tira u frenu, tala, viri un pirtusu in ta lu tirrenu; lu ventu caimmu,

na nuttata chi ci ciucia rin capu, u canuscava gi i quannu era nicu, ca curreva rirennu in menzu a li cu, savvicina e iecca n vuci Sarricogghi Cinisi e sarricampa ri Terrasini puru lu mari. U suli cancia culuri unn nuimmali, u ventu ciucia ancora chianu in menzu a la scena ma supra a tieista ri so ma frisca un ran tifuni chi ci scumogghia li penseri e ci scafazza la iunnata, chiuri locchi un sicunnu e viri a so gghiu ammazzatu cu n pitrata. Scumpari un picciutteddu e Tano strinci cu n mano u giuinnali

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Angolo della Poesia


Incantata Natura
C un vicolo a sud lontano anni luce dal transito terreno un casale campagnolo e dintorno la Natura che dellumanit doggigiorno non ha tollerato il suo deterioramento. Tra vacillanti spighe di grano e ariose castit di silenzio verde volteggiano risplendenti le farfalle.

Oscillato dalla brezza il grano e suscitato il primo profumo di delizia si congedano i venti, le piogge, la neve e qualsivog lia ammutolisce. La Natura che si incontra a estremit del vicolo si esibisce diffondendo: colori, profumi, sapori. Percepisco a estremit del vicolo il sorriso del fanciullo sul prato che sta per frusciare un titolo: INCANTATA NATURA

Ylenia Crupi 1 A (Spadafora)

Foto di Gregorio Scrima 2 C

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Voci di Corridoio

Dalle Otto Giornate del Maurolico all'11 Ottobre 2013 Il lato rivoluzionario del Maurolico tra passato e presente
Pasquale Andrea Calapso 5G

Fin dall'anno scorso il nostro Liceo stato orgogliosamente l'avanguardia di tutti i licei messinesi nell'organizzazione delle varie proteste dell'Autunno caldo nella nostra citt. Lo possiamo dichiarare in maniera convinta, ma senza arroganza e superbia, poich un merito che ci stato attribuito anche dai ragazzi delle altre scuole, per via della nostra presenza in prima la in qualsiasi evento che coinvolgesse la popolazione studentesca riguardo le misure governative che si sono susseguite l'anno scorso. Faccio un excursus per coloro che sono entrati quest'anno, ed anche per chi

invece ha semplicemente piacere nel ricordare: La mobilitazione cominci giorno 12 Ottobre, quando scendemmo nelle strade in circa 3000 secondo le stime della Questura di Messina e dei giornalisti, per manifestare, parallelamente a tutte le altre citt d'Italia, il nostro sdegno nei confronti dell'ennesima misura governativa volta a tagliare fondi alla Scuola Pubblica: la Spending Review, che oltre ai tagli comport licenziamenti del personale ed abbassamento generale dei salari del personale scolastico. Purtroppo questa norma non fu abrogata, come del resto la Riforma Gelmini, di cui ancora paghiamo le conseguenze.

Tornammo poi in piazza giorno 14 Novembre, in un corteo di cui ricordo la testa di fronte al Tribunale in Via Tommaso Cannizzaro e la ne davanti al Palazzo della Provincia, accanto a piazza Antonello. Quella volta inondammo le strade della nostra citt (secondo la Questura ed i giornali eravamo 6000.. ed anche secondo me), sempre parallelamente al resto d'Italia, per manifestare contro il DDL Aprea, Decreto Legge che sostanzialmente avrebbe trasformato gli Istituti Pubblici in Enti Privati, svendendo i rifornimenti da parte dello Stato di luce, gas e materiali a compagnie private che avrebbero lucrato enormemente, con i

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Voci di Corridoio
soldi delle tasse dei cittadini, pagate per mantenere anche una scuola pubblica, che quel decreto avrebbe sostanzialmente in gran parte svenduto ai privati. Per via della gravit della Legge, in tutta Italia partirono le occupazioni, e la prima scuola ad occupare nella provincia di Messina fu proprio il Maurolico. Indimenticabile la riunione tra tutti i rappresentanti d'Istituto e di Consulta per decidere le sorti dell'occupazione delle nostre scuole.. appena arrivai trovai un Luigi Genovese, nostro rappresentante d'istituto che, dopo avermi salutato, mi disse "dunque che facciamo, lo occupiamo questo Maurolico?!" Ero al settimo cielo. Ma sorai sensazioni paradisiache quando, al termine della riunione, dopo ore di discorsi inutili da parte di diversi ragazzi che si opponevano all'occupazione delle scuole per i pi futili motivi (poi tutti rivelatisi falsi nella pratica, come immaginavamo), uno degli altri nostri rappresentanti, Pierbasilio Curr, si alz in piedi e tuon, con il dito puntato verso il tavolino dove vi erano seduti i principali oppositori dell'occupazione, "il Maurolico luned 26 occuper, voi fate quel che meglio credete!", al che se ne and, e noi dietro lui. Si dovrebbe scrivere un libro per descrivere le otto meravigliose giornate del Maurolico Occupato. Si respirava nell'aria felicit, amore, rabbia e voglia di cambiare, di divertirsi, di imparare in maniera diversa: organizzammo oltre 30 conferenze sui temi pi disparati: politica, economia, legalit, comunicazione, educazione sessuale, droghe leggere, storia, maa, storia

della Sicilia nonch cineforum ed altre attivit di diverso tipo, sia ludiche che culturali. A detta di tutti la migliore occupazione di tutta la citt, nonch la prima a scattare, ed a catena tutte le altre. Nei mesi successivi il Maurolico, dopo aver conosciuto l'Associazione Peppino Impastato in una delle suddette conferenze, insieme ad essa cre il progetto culturale autogestito "Aula Aut", con il quale in Aula Magna organizz diversi eventi culturali sulla scia di quelli dell'occupazione. A breve questo progetto culturale ricomincer al Maurolico, ed aprir i battenti in tante altre scuole della citt. Ma il nuovo progetto di cui volevo parlarvi avviandomi alla chiusura il "Movimento Studentesco Aut - Unione degli Studenti Messina": questo movimento studentesco (in collaborazione con l'Unione degli Studenti, sindacato studentesco nazionale) nasce dall'esperienza dell'Aula Aut e dal suo nucleo direttivo, allargandosi a tutti gli altri Istituti della citt; si occupa della diffusione delle tematiche riguardanti la Scuola Pubblica e le battaglie da condurre per farla rinascere come la desideriamo noi, e tutti gli altri studenti d'Italia. Si occupa poi dell'organizzazione di momenti di scambio culturale e di informazione, come di momenti di protesta e contestazione generale. Uno di questi stato il corteo di giorno 11 Ottobre: tutta l'Italia scesa in piazza per dire basta ai tagli alla Scuola Pubblica a vantaggio di quella privata, per dire no alla disparit di nanziamenti tra Nord e Sud, per opporsi alla disoccupazione giovanile che ha tocca-

to quest'anno il 39,1%, per proporre una legge al Diritto allo Studio in Sicilia, regione a statuto speciale e con un parlamento (Assemblea Regionale Sicilia) in grado di legiferare autonomamente da quello Nazionale (per fortuna) sull'Istruzione e sulla Sanit. Tramite questa legge vogliamo ssare un tetto minimo di nanziamenti che lo Stato obbligatoriamente deve inviare alla Regione Sicilia, e con i quali miglioreremmo la nostra disastrosa edilizia scolastica, nanzieremmo i corsi extracurriculari, potremmo istituire il comodato d'uso per i libri di testo ed un servizio di trasporti scolastico efciente per i ragazzi che abitano in provincia, tutte misure volte ad alleggerire le spese economiche di ogni studente e di migliorarne la vita scolastica, in un contesto economico nazionale disastroso, e sempre pi disastroso per i pi poveri e per la classe media. Queste sono state le nostre rivendicazioni, condivise dai ragazzi delle altre citt siciliane con cui siamo in contatto, e ci hanno portato ad inondare le strade della nostra citt giorno 11 Ottobre. Il Maurolico sempre in prima la, e dunque, ha aderito ufcialmente, come le altre scuole della citt ed anche quest'anno.. non faremo nemmeno un passo indietro!

Dunque che facciamo, lo occupiamo questo Maurolico?!

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Voci di Corridoio

Uno per tutti, tutti per uno! Quando le ragazze indossano i tacchetti
Chiara Conti Nibali 4 C

fatta che anche le ragazze siano riuscite in qualcosa

crediamo ancora di non aver fatto la scelta sbagliata, che chiamiamo "casa" queste quattro mura, che nonostante tutto sentiamo questo istituto nostro, "salvare" il Maurolico, dare un motivo ai ragazzi per iscriversi qui, per non emigrare in altre scuole alle prime difcolt, ma per andare avanti, per non abbandonare, per non gettare la spugna. Vivere il Maurolico come una grande fami-

Quando si fa qualcosa di nuovo o per la prima volta, quando si sperimenta, si ha sempre il timore di fallire, di non essere compresi. E, lo ammetto, quando mi venuto in mente di organizzare un torneo di calcio femminile per la scuola, ne avevo parecchio. Adesso che si conclusa questa settimana di fuoco e che anche l'evento di stamattina andato a buon ne, posso dire di essere realmente soddisfatta. Soddisfatta di aver riscontrato tanta voglia di partecipare, collaborare e rendersi utili da parte dei miei compagni; soddisfatta di aver realizzato qualcosa di diverso, di divertente, di coinvolgente; soddisfatta di aver messo lo sport in primo piano; soddis-

che normalmente non competere loro; soddisfatta di aver avuto la maturit (insieme chiaramente alle altre due organizzatrici, impeccabili!) di risolvere (quasi) ogni imprevisto; soddisfatta di aver messo da parte le "fazioni politiche" che in questi mesi di scuola hanno un'importanza (forse troppo) rilevante, per un unico obiettivo: il Maurolico e i suoi studenti. Sono convinta che per risollevarci dalla situazione di crisi in cui versa la nostra scuola di questi tempi, la soluzione migliore sia risvegliare lo spirito di appartenenza che nutriamo nei suoi confronti, la voglia di essere uniti e di collaborare, di fare ognuno qualcosa per essa. compito di tutti noi che

glia credo sia il primo passo per creare un ambiente accogliente, vivibile, amabile, e questo dipende da noi. Ognuno nel suo piccolo, con le sue idee, con le sue iniziative, ha non solo il diritto ma in questo periodo particolare anche il dovere di fare sentire la propria voce! Voglio concludere questa piccola riessione intanto con un sentito ringraziamento a tutte le persone che hanno reso possibile la riuscita del torneo di stamattina, prendendone parte con qualsiasi ruolo, e poi con un augurio speciale e tante raccomandazioni alla mia scuola e ai miei compagni. Ad maiora semper!

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Voci di Corridoio

Storia dei primi giorni di liceo


Emanuela Ruggieri 1 B

Un inizio nuovo

Ciao a tutti, il mio nome Emanuela e frequento il primo liceo. Probabilmente per voi sar triste ritornare sui banchi di scuola, ricominciare a studiare, affrontare le lezioni e (forse, non so ancora esattamente) le dure interrogazioni a cui siete stati sottoposti gli anni precedenti; ma da un altro punto di vista sono sicura che sarete felici di re-incontrare i vostri amici, rivivere le emozioni di gruppo e, in generale, RICOMINCIARE. Beh! Per me invece il contrario: nuovi compagni, nuove attivit ed esperienze, il tutto ovviamente accompagnato dalla conoscenza dei professori che ci sopporteranno (almeno quanto faremo noi con loro) per ben cinque anni, sperando che ogni cosa vada per il verso giusto. Ad ogni modo, per me come vivere unaltra vita, come leggere un libro di cui non immagino il contenuto o come andare a vedere un lm senza titolo e trama e sento che, in qualche modo, la protagonista e lautrice sono io e nessun altro e che solo io posso decidere cosa fare del mio domani, o meglio, del mio nale a sorpresa. Lidea di scrivere un articolo per questo giornalino mi venuta circa una settimana fa quando, con un gruppo di mie compagne di classe, ho deciso di partecipare alla prima riunione del Koin che da subito mi ha affascinato ed intrigato: non stato per niente come mi sarei immaginata, bens molto pi... impegnativo. Si

discusso di vari problemi e iniziative riguardanti la scuola e tutto ci mi ha fatto paragonare la redazione del giornale scolastico ad una societ in piccolo dove si prendono decisioni pi o meno importanti, ci si consulta e confronta ed inne si crea una vera e propria comunit. Da quel momento il desiderio di voler dare anche il mio contributo ma, al tempo stesso, il dilemma su quale argomento poter trattare; cos mi sono informata parecchio ed interessata a varie problematiche sociali o ad avvenimenti di particolare e attuale importanza ma sono arrivata alla conclusione che sarebbe stato preferibile scrivere qualcosa di un po pi personale, almeno per il mio primo articolo. Perci ho deciso di voler introdurre brevemente le mie impressioni e i miei pensieri sul Maurolico. Durante la mia prima settimana ero molto ansiosa e preoccupata, avevo paura di non incontrare persone con cui relazionarmi con serenit, di rimanere sola e di non trovarmi bene coi professori e temevo anche le nuove materie, ma poi ho stretto amicizia con i compagni e ho notato che provavamo tutti le stesse emozioni; conoscendo gli insegnanti, inoltre, mi sono resa conto che erano delle persone serene, pronte a dare a ciascun alunno ( odiscente, come un professore ha precisato) la giusta dose di sapere e voglia di migliorarsi. Dopo sono iniziati i veri compiti, le vere spiegazioni ed cambiato un po tutto perch oramai eravamo pronti e carichi per iniziare

un nuovo capitolo di studi (quello decisivo); abbiamo conosciuto cos anche il lato severo dei docenti cos come altre caratteristiche dei compagni. I rapporti miglioravano e ci siamo ritrovati ad essere come una grande famiglia che, durante la terza settimana, si estesa a tutto il liceo. Infatti abbiamo iniziato ad appassionarci agli studi classici e alle varie attivit che essa propone: dal greco (non so se una cosa strana o del tutto normale..) alle lezioni interessanti e coinvolgenti dei prof, no allAve Maria di Schubert che puntualmente ogni giorno alle 12:00 inizia a risuonare in tutta Messina permettendo di distrarci almeno per un po dalla lezione del giorno. Finalmente sto iniziando a sentirmi parte di qualcosa, di un gruppo ben pi esteso rispetto al solito, e questo mi fa molto piacere: mi piacciono i locali, la gente che li frequenta e che sempre disponibile a fare amicizia, perci sono contenta di avere scelto questa scuola fra le altre per poter migliorare e approfondire ulteriormente le mie conoscenze Forse queste mie idee cambieranno radicalmente fra una settimana o, addirittura, fra qualche giorno ma nora posso ritenermi soddisfatta e quando, ad esempio, mi chiedono che scuola frequento ed io rispondo Vado al liceo Classico F .Maurolico, non posso evitare di sentire dentro me unemozione strana ma piacevole, che penso si chiami orgoglio.

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Voci di Corridoio

Intervista doppia: Enzo - Giusy


Chiara Conti Nibali 4 C

Terribili leggende sui professori del Maurolico popolano Messina: mostri spietati, esseri senza cuore. Molti non osano pronunciare i loro nomi, altri rabbrividiscono al suono delle loro voci. Ai fortunati studenti sopravvissuti dedicata quest'intervista. No, le risposte non sono modicate e s, sono simpatici e divertenti cos come sembra! NOME: Vincenzo COGNOME: Caleca..ma se lo sai perch me lo chiedi?? LUOGO DI NASCITA: Messina La data non la chiediamo per rispetto... Ecco brava sorvoliamo! ORIENTAMENTO POLITICO: Sinistra ORIENTAMENTO RELIGIOSO: Nessuno, laico totale QUALI SONO I SUOI HOBBIES?: I miei hobbiesssss? Computer, leggere, televisione, sport zero, carte, stop. LE TRE COSE CHE AMA DI PI: Ma non me l'hai chiesto sopra?? I puzzles, leggere e chattare, mi piace molto chattare. QUAL LA SUA PROFESSIONE?: Insegnante IL VOTO PI BASSO CHE ABBIA MAI MESSO:2 IL VOTO PI ALTO CHE ABBIA MAI MESSO: 10 IL PIACERE PI GRANDE DEL SUO MESTIERE: (silenzio) quando i ragazzi riescono a superare il test d'inglese meglio di altri. ADESSO QUELLO REALE...: (ride) Quando i ragazzi riescono a superare il test d'inglese meglio di altri. PERCH HA DECISO DI SVOLGERE QUESTA PROFESSIONE?: Me lo sono sempre chiesto, diciamo perch mi piace stare a contatto con i giovani. SI MAI PENTITO DELLA SUA SCELTA?: S da quando ho saputo che da Abercrombie & Fitch cercano modelli!

IL "DISCIPULUS DIXIT" PI DIVERTENTE CHE ABBIA ASCOLTATO: "Per chi suona la campanella" L'ANEDDOTO CHE RACCONTA PI SPESSO AI SUOI ALUNNI: Un alunno a cui era stato detto "sit down" mi ha risposto "no prufessuri, down nun me l'avi a diri" PER COSA CREDE CHE GLI ALUNNI LA ADORINO?: Mi adorano?? PER COSA CREDE CHE GLI ALUNNI LA ODINO?: Non lo so, forse nei compiti in classe sono un po' seccante..... CHE VOTO SI DAREBBE COME PROFESSORE?: impossibile.. Io 8, notare la mia grande presunzione! Adesso ritorni giovane, e quindi studente, per un attimo... IL CANTANTE PREFERITO: Baglioni IL FILM PREFERITO: L'esorcista IL SOGNO NEL CASSETTO: Entrare in politica. IL VOTO PI BASSO CHE ABBIA MAI PRESO: 2 IL VOTO PI ALTO CHE ABBIA MAI PRESO: 10 LA MATERIA PREFERITA: Inglese LA MATERIA ODIATA: Matematica IL PROFESSORE PI TEMUTO: Sinceramente non ricordo, penso nessuno in particolare. COPIAVA O FACEVA COPIARE?: Facevo copiare! LA BRAVATA CHE NON POTR MAI DIMENTICARE: Durante un compito in classe di inglese praticamente abbiamo fatto tutti il tema uguale al mio.....

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Voci di Corridoio

VENIVA CONSIDERATO PI UNO "SNOBBINO" O UNO "ZALLO"?: Snobbino! SE VIVESSE ADESSO LA SUA ADOLESCENZA, SI ISCRIVEREBBE AL MAUROLICO?: Se ci fosse inglese s, ai miei tempi non c'era. L'INTERVISTA FINITA. COSA SI SENTE DI AUGURARE AGLI STUDENTI E ALLA SCUOLA?: Di resistere in questo momento di dicolt. NOME: Giuseppina COGNOME: De Mento
LUOGO DI NASCITA: Castroreale La data non la chiediamo per risp...: 10/ 06/1953 ORIENTAMENTO POLITICO: Destra ORIENTAMENTO RELIGIOSO: Profondamente cattolica QUALI SONO I SUOI HOBBIES?: Ballo, lavori a maglia e uncinetto, la lettura. LE TRE COSE CHE AMA DI PI: Il mare, la libert e l'indipendenza, che legata alla libert. QUAL LA SUA PROFESSIONE?: Insegnante IL VOTO PI BASSO CHE ABBIA MAI MESSO: 2 IL VOTO PI ALTO CHE ABBIA MAI MESSO:10 IL PIACERE PI GRANDE DEL SUO MESTIERE: Essere a contatto con i ragazzi. ADESSO QUELLO REALE...: Ricevere dai ragazzi la forza di andare avanti. PERCH HA DECISO DI SVOLGERE QUESTA PROFESSIONE?: Perch amo molto il contatto con gli altri e poi perch nell'animo, nonostante la tarda et, mi sono sempre sentita giovane. SI MAI PENTITO DELLA SUA SCELTA?: MAI. IL "DISCIPULUS DIXIT" PI DIVERTENTE CHE ABBIA ASCOLTATO: Un giorno ho detto ai ragazzi di prima: "Oggi parliamo

della I declinazione" e uno di loro ha alzato la mano: "Prof, mi scusi, ma sta spiegando?". Allora io ho risposto: "S, perch siete stanchi?", e lui : "No, perch pensavo non spiegasse mai!" L'ANEDDOTO CHE RACCONTA PI SPESSO AI SUOI ALUNNI: Le mie fanfaronate giovanili! PER COSA CREDE CHE GLI ALUNNI LA ADORINO?: Io mi auguro che mi adorino! Ma sicuramente per la mia coerenza. PER COSA CREDE CHE GLI ALUNNI LA ODINO?: Ahhh perch io sono molto rigida nelle materie che insegno! (ride) CHE VOTO SI DAREBBE COME PROFESSORE?: Dicile, diciamo un 8 dai.. Adesso ritorni giovane, e quindi studente, per un attimo... IL CANTANTE PREFERITO: Un tempo De Andr, oggi Jovanotti IL FILM PREFERITO: Via col vento IL SOGNO NEL CASSETTO: Fare la giornalista e girare tutto il mondo. IL VOTO PI BASSO CHE ABBIA MAI PRESO: Io? 4 in greco con Celesti! IL VOTO PI ALTO CHE ABBIA MAI PRESO: 10 LA MATERIA PREFERITA: Greco LA MATERIA ODIATA: Matematica IL PROFESSORE PI TEMUTO: Celesti COPIAVA O FACEVA COPIARE?: Nooo, facevo copiare! Madre Teresa di Calcutta ero! LA BRAVATA CHE NON POTR MAI DIMENTICARE: Eheh, l'aver messo la colla sulla sedia di Celesti che mi ha sospesa per due giorni! VENIVA CONSIDERATO PI UNO "SNOBBINO" O UNO "ZALLO"?: Mah, forse... Non so, diciamo snobbina. SE VIVESSE ADESSO LA SUA ADOLESCENZA, SI ISCRIVEREBBE AL MAUROLICO?: S, perch no? L'INTERVISTA FINITA. COSA SI SENTE DI AUGURARE AGLI STUDENTI E ALLA SCUOLA?: Di realizzare i loro sogni.

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Voci di Corridoio

Quella manifestazione che sa di rivoluzione


Dario Morgante 3 D

11 Ottobre 2013

4500 un numero enorme, immenso. 4500 un numero storico per una citt denita da troppi "morta". Una citt che lo specchio di quelle nuove generazioni imputate di avere troppi iPhone e pochi valori. E posso dire che quell'undici ottobre dalle 9:30 di mattina, non hanno manifestato 4500 automi urlanti. Quel giorno le strade di Messina non erano bloccate da alunni senza voglia di studiare. Quel giorno 4500 ragazzi avevano la consapevolezza di ci per cui manifestavano. E i motivi ormai li sappiamo quasi a memoria: lo Stato, invece di

nanziare la cultura e di conseguenza la scuola pubblica, stanzia da anni soldi per scuole private, che per costituzione non possono usufruire di soldi pubblici. Il Movimento AUT, neo movimento studentesco organizzatore del partecipatissimo evento, mira inoltre alla creazione di una legge al diritto allo studio regionale scritta dagli studenti, raccogliendo proposte e idee da ogni studente liceale o universitario della Sicilia. Insomma, grandi progetti che hanno portato in piazza tutte gli istituti superiori di Messina, il Galileo Galilei di Spadafora (a cui siamo accorpati da questanno) e il liceo Lucio Pic-

colo di capo dOrlando. Il Regio Liceo ha aperto il corteo mostrando una discreta partecipazione a quella che stata denita da molti media l'inizio della rivoluzione, come pi volte ha ripetuto Sonny Foschino, presidente dell'associazione Peppino Impastato, a Piazza Municipio dopo il corteo che si svolto senza intoppi. Hanno anche parlato il sindaco Renato Accorinti, ragazzi e professori del Nautico Caio Duillio, che si trovano senza banchi,sedie e addirittura senza aule, Pasquale Calapso e Luigi Genovese, ragazzi del nostro liceo.

Foto di Giuseppe Starrantino 2 D

Notizie dallAula AUTogestita


vimento AUT, di cui Pasquale Calapso, Emanuele Paleo logo (Maurolico) e Claudio libro (Bisazza) sono i portavoce eletti democraticamente dal movimento stesso, che unisce tutti gli istituti messinesi e della provincia, punta a diffondere il progetto Aula AUT e a creare una rete studentesca. Aula AUT nel frattempo sta mettendo piede nei restanti licei della nostra citt: il Nautico ha gi avuto la disponibilit da parte della dirigenza, mentre con il Bisazza, La Farina, Seguenza e Archimede gi iniziata una (speriamo) fruttuosa collaborazione. L'attivo inoltre invita tutti i ragazzi del Maurolico a proporre e dare idee per quella che la NOSTRA Aula autogestita.

Spazio AUT

Dopo la successione di eventi realizzati da Aula Aut da Marzo sino a Giugno, l'attivo sta lavorando per continuare il cammino di questo meraviglioso progetto. Con la creazione del mo-

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Voci di Corridoio

Prof. Caleca: Clarissa ricca nel senso come povera.

Prof.ssa Mazza: Mammut e babbut

Ipse Dixit
Prof.ssa Federico: Francis Bacon quello che tutti chiamano come Ciccio Pancetta. Prof.ssa Mazza: Alcuni adoravano Ges, altri All, Aqu Alunno: e solo la Repubblica Ceca non accett il patto. Prof.ssa Mazza: Certo, erano ciechi!

Prof. Caleca: Robinson Crusoe il primo autore importante dell'et augustea.

Prof. De Francesco: Ora siamo al Liceo, si scende in campo, adesso giochiamo contro la Spagna: vuoi stare in panchina o essere titolare?

Prof.ssa Gull: A Carnevale ci vestiamo da Quasar.

Prof. De Francesco: (entrando in classe) Bene, entriamo a Roma!

Alunno: Prof., cosa c? Prof.ssa Gull: Hai presente quel proverbio cinese? Non quello del ume ecco, pensa a quello.

Discipulus Dixit

3 D: Prof. disegna un cerchio perfetto. Alunno: arrivau giotta!

4 C: Prof. F.: Ragazzi in quest'opera viene rappresentata la decollazione di San Giovanni Alunno: Professoressa decollazione nel senso che vola?

La Redazione
Francesco Abbadessa Federica Fusco Dario Morgante Francesco Ravesi Mario Restuccia

Il Direttivo

4 C 5 E 3 D 5 E 5 F

I Redattori
Emanuela Ruggieri Futura Venuto Antonio Bottari Giorgio Cardile Gregorio Scrima Salvatore Varrica Giovanni Altadonna Chiara Conti Nibali Giulia Furnari Giulia Carnevale Alessio Vetrano Valentina Foti Andrea Santoro Pasquale Andrea Calapso Erika La Fauci Ylenia Crupi 1 B 1 B 3 B 2 C 2 C 2 C 3 C 4 C 4 C 5 C 4 D 4 F 5 F 5 G 5 G

Marea Mammano Giuliana Tanner Giorgio Cardile Gregorio Scrima Ludovica DAudino Giuseppe Starrantino
Virginia Gregorio Domenico Pino

Vignettisti e fotogra
2 A 1 B 2 C 2 C 2 D 2 D
5 E 5 F

1 A (Spadafora)

La testata della.s. 2013/2014 stata realizzata da Domenico Pino 5 F


Stampato presso Societ Cooperativa Spignolo a.r.l. - Via Maffei 8, Messina ME - Tel. 090 717340 - Fax 090 6415659

Koinografia

La rubrica grafica di Koin

Virginia Gregorio 5 E

Marea Mammano 2 A

Giuliana Tanner 1 B

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