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In tutti i versetti che riportiamo è presente, nell'originale greco, cheír, "mano". Il termine non ricorre solo
in Flp e in Tt. Nel corpus paulinum, la sua presenza è più marcata in 1Cor, 1Tm e quindi in Gal e Col.
La mano serve a Paolo per scrivere, per lavorare e mantenersi, per salutare amici e nemici, per imporle e
per guarire.
Nei testi che riportiamo, e che suggeriamo di leggere nel loro contesto biblico, oltre che storico (questo
contesto è sempre ricavabile dai testi stessi, se riesaminati a partire da almeno 5 domande circa: chi (i
personaggi), che cosa (il significato, il tema), dove, quando, e perché – delle mani nei testi di Paolo),
evidenziamo anche parole spesso correlate a cheír, un vocabolo utilizzato sia al singolare che al plurale.
10,21 ,
in ROMANI Invece riguardo a Israele dice Per tutto il giorno stesi le mie mani a un popolo che disubbidiva e
si ribellava.
in 1CORINTI 4,12
e fatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo;
12,15
,
Se il piede dicesse «Siccome io non sono mano, non appartengo al corpo», non per questo non farebbe parte del
21 , , 16,21
corpo. E l'occhio non può dire alla mano «Non ho bisogno di te»; né la testa ai piedi «Non ho bisogno di voi».
Il saluto è di mia mano, di Paolo.
in 2CORINTI 11,33
ma da una finestra fui calato per il muro in una cesta e così sfuggii dalle sue mani.
in GALATI 3,19 E allora, perché la legge? Essa fu aggiunta a motivo delle trasgressioni, finché non giungesse il seme
6,11
oggetto della promessa, promulgata per mezzo di angeli, tramite un mediatore. Notate con che grossi caratteri vi
scrivo di mia mano.
in EFESINI 4,28 Chi era solito rubare, non rubi più; piuttosto si preoccupi di produrre con le sue mani ciò che è buono
e così soccorrere chi si trova in necessità.
2,11
in COLOSSESI in lui inoltre siete stati circoncisi di una circoncisione non operata dall'uomo, ma nella spoliazione
4,18
del corpo carnale, nella circoncisione del Cristo. Il saluto è di mia propria mano, di me, Paolo. Ricordatevi delle mie
catene. La grazia sia con voi.
in 1TESSALONICESI 4,11
a studiarvi di vivere tranquilli, ad attendere ai propri negozi, lavorare con le vostre mani,
come vi abbiamo raccomandato,
in 2TESSALONICESI 3,17
Il saluto è di mia mano, di Paolo; questo è il sigillo di tutte le lettere. Così io scrivo.
in 1TIMOTEO 2,8
Voglio, pertanto, che gli uomini preghino in ogni luogo, innalzando verso il cielo mani pure, senza
4,14
collera e spirito di contesa. Non trascurare il carisma che è in te e che ti fu dato per mezzo della profezia insieme
5,22
all'imposizione delle mani dei presbiteri. Non imporre a nessuno le mani troppo affrettatamente, per non renderti
partecipe degli altrui peccati. Consèrvati puro.
in 2TIMOTEO 1,6
Per questo motivo, ti esorto a ravvivare il carisma di Dio, che è in te per l'imposizione delle mie
mani.
1,19 ,
in FILEMONE Io, Paolo, scrivo ciò di mia mano pagherò io personalmente. Ma non ti dico che devi a me anche
te stesso.
Commento patristico
San Girolamo (347-420), sacerdote, traduttore della Bibbia, dottore della Chiesa nel Commento al vangelo
di Marco, (2 ; PLS 2, 125s) si riferisce alla mano di Gesù nella guarigione della suocera di Pietro.
«Gesù, accostatosi, la sollevò prendendola per mano». Infatti questa malata non poteva sollevarsi da sola;
costretta a letto, non poteva venire incontro a Gesù. Ma il medico misericordioso si avvicina lui al letto.
Colui che aveva portato una pecora malata sulle sue spalle (Lc 15,5) avanza ora verso questo letto... Si
avvicina sempre di più, per guarire maggiormente. Notate bene ciò che sta scritto... «Avresti potuto senza
dubbio vernirmi incontro, avresti dovuto accogliermi sulla soglia della tua casa; ma allora la guarigione
sarebbe resultata non tanto della mia misericordia quanto della tua volontà. Poiché una febbre ti prostra e
ti impedisce di levarti, vengo io». «La sollevò». Siccome lei non poteva risollevarsi da sola, la solleva il
Signore. «La sollevò predendola per mano». Quando Pietro era in pericolo in mare, nel momento in cui stava
per annegare, anche lui è stato preso per mano, e si sollevò... Che bella manifestazione di amicizia e di
affetto per quella malata! La risolleva prendendola per mano; la sua mano guarisce la mano della malata.
Prende questa mano come l'avrebbe fatto un medico, sente il polso e valuta la gravità della febbre, colui che
è al tempo stesso medico e rimedio. Gesù la tocca, e la febbre scompare. Speriamo che tocchi la nostra
mano affinché i nostri atti siano purificati. Che entri a casa nostra, solleviamoci finalmente dal nostro letto,
non rimaniamo coricati. Gesù sta al nostra capezzale e noi rimaniamo coricati? Sù, in piedi!... «In mezzo a
voi sta uno che voi non conoscete» (Gv 1,26); «Il Regno di Dio è in mezzo a voi» (Lc 17,21). Abbiamo fede, e
vedremo Gesù presente in mezzo a noi.
Sintesi
Nella sua missione ad gentes e non solo, Paolo ha usato molto le mani per funzioni diverse e importanti;
anche per parlare, in pubblico, soprattutto e per scrivere ai lontani; o per trasmettere poteri buoni, o
Spirito e la stessa guarigione da infermità. Paolo usa le mani per Dio e per gli altri, lavorando molto per
mantenersi e potersi dedicare tutto a tutti, senza diventare di peso per alcuno. Le sue mani gli sono servite
per essere autonomo, libero e generoso nella missione del Vangelo, dono gratuito alle nazioni.