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LESPOSIZIONE ALLOCCHIO PLANETARIO I fenomeni descritti nei precedenti articoli risultano ulteriormente amplificati, in una sorte di Panopticon capovolto, nei casi in cui tutti scrutano luno che si espone volontariamente allocchio planetario(S. Rodot), mentre ogni pretesa dintimit suscita diffidenza (cosavr da nascondere?) (C. Formenti). Interrogativi angoscianti sorgono poi a voler dar credito a talune spocchiose affermazioni, secondo le quali lo sviluppo delle nuove tecnologie renderebbe ineluttabile avere zero privacy, perch si tratterebbe solo una preoccupazione del vecchio mondo (M. Zuckerberg, Facebook, e E. Williams, Twitter), e quindi nientaltro che unanticaglia da rottamare. Una funzione strategica svolta dagli aggregatori di informazioni (comunemente chiamati motori di ricerca, tipo Google), a proposito dei quali si pone per il problema dellattendibilit delle fonti e della mobilit del confine (limes nellaccezione latina), ossia dellarea di contatto e di reciproca influenza e sovrapposizione tra verit-verosimiglianza-falsit delle notizie. Occorre anche considerare che i motori di ricerca memorizzano ogni accesso realizzato a un qualunque sito, da quali luoghi sono partite le interrogazioni e quando queste sono avvenute.

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25 luglio 2012 1.526 caraterri

LA TUTELA DEL CORPO ELETTRONICO


A distanza di ben otto secoli dalla prima codificazione del principio dellhabeas corpus integrum (sancito nel 1215 nellambito della Magna Charta) lintegrit e intangibilit del corpo in senso fisico, si pone ora il problema della tutela della intangibilit del corpo elettronicodi ogni individuo, ossia delle informazioni che lo riguardano, indipendentemente dal fatto che rientrino o meno nella categoria dei dati sensibili. Un problema estremamente delicato e complesso, che non pu essere lasciato alla volont unilaterale dei colossi mondiali di raccolta e aggregazione di informazioni. Tra i possibili (e auspicabili) meccanismi di tutela si segnala la proposta di conferire una scadenza alle informazioni, un limite temporale oltre il quale le stesse non possano pi essere utilizzate (n, ovviamente, rimanere presenti nelle memorie dei motori di ricerca). Si tratta, in altri termini, di garantire il diritto a rendere silenziosi i chips(S. Rodot). Di converso, per, la persistenza digitale, con la negazione del diritto alloblio, pu talvolta rappresentare paradossalmente una garanzia di trasparenza: la sopravvivenza dei dati nella cosiddetta memoria cache dei motori di ricerca consente di misurare infatti la coerenza storica di un soggetto attraverso il monitoraggio-scansione delle performances, con la valutazione di ci che stato detto e fatto nel corso del tempo. Il prodotto di tale impietosa vivisezione del passato contribuisce a determinare la web reputation dello stesso soggetto.

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