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175 caratteri 16 febbraio 2012

Internet e diritto alloblio


di Leonardo Rubino

La memoria umana non fissa: cambia e risente della capacit biologica di ricordare e dimenticare; i ricordi remoti vengono dimenticati, per far posto a quelli pi recenti. I soggetti incapaci di dimenticare sono ossessionati dal passato. La memoria porta gli umani a perdere i dettagli (J. L. Borges) e li rende incapaci di ragionare, perch incapaci di filtrare le informazioni salienti. Grandi quantit di informazioni vengono declassificate e abbandonate, perch ritenute non rilevanti. Loblio biologico (oltre che necessario) utile per trattenere solo i ricordi preziosi, le memorie recenti. Daltronde la continua potatura di neuroni e sinapsi rende la mente flessibile e le conferisce grande capacit di adattamento. Nellantica Roma per i condannati per fatti molto gravi era prevista la dannatio memoriae: per impedirne il ricordo, il nome del condannato scompariva dalle iscrizioni, le immagini e le statue che lo raffiguravano venivano distrutte. Nellera della digitalizzazione la dannatio memoriaesi trasformata in dannatio ricordo, nella persistenza delle tracce di ogni persona. Infatti con i processi di digitalizzazione, la memorizzazione e lindicizzazione delle informazioni si perviene alla loro persistenza nel tempo. Che cosa diventa la persona quando viene consegnata alle banche dati e alle loro interconnessioni, ai motori di ricerca che rendono immediato laccesso a qualsiasi informazione, quando le viene negato il diritto di sottrarsi allo sguardo indesiderato, di ritirarsi in una zona dombra?(S. Rodot). Lindicizzazione delle informazioni ne consente la persistenza nel tempo. Il controllo dellinformazione permette il controllo sullindividuo, lindividuo a cui si riferisce linformazione. Si delinea cos lavvento di un futuro incapace di perdonare, perch non pu pi dimenticare(V.M. Schenbrger).

Scherzando (ma non troppo), si aggiunge infatti che Dio perdona e dimentica, la rete no (Viviane Reding, Vicepresidente Commissione UE). Sembra di poter richiamare il Panopticon, struttura ideata nel XVIII secolo per il controllo simultaneo a distanza di molti sorvegliati), emblema del potere invisibile in grado di controllare in modo permanente tutto e tutti, e strumento per dissociare la coppia vedere-essere visto. Chi vede non visto, chi non vede visto. Ma chi sorveglia il sorvegliante? (N. Bobbio). Si realizza cos una sorta di camera oscura, che consente di osservare (spiare) le persone senza essere visti. In questo contesto la visibilit una trappola. Il sorvegliato visto, ma non vede; (risulta cos) oggetto di una informazione, mai soggetto di una comunicazione, in una condizione di solitudine sequestrata e scrutata (M. Focault). Si crea quindi un rapporto asimmetrico comando-obbedienza: il principe tanto pi capace di farsi ubbidire quanto pi onniveggente, ed tanto pi capace di comandare quanto pi invisibile Colui che comanda tanto pi terribile quanto pi nascosto (il suddito sa che chi lo vede c, ma non sa esattamente dov); colui che deve ubbidire tanto pi docile quanto pi scrutabile e scrutato in ogni suo gesto, atto o parola(N. Bobbio).

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