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fotovoltaici, dopo avere per anni discettato di naturalizzazione, piante autoctone ecc. E questo viene ufficialmente definito Procedura di verifica (screening) per la prosecuzione dellattivit estrattiva....e variante al ripristino finale...; chiaro no? E una prospettiva assai poco allegra per un territorio che di cave ne ha gi autorizzato 280 ettari e confina con Longastrino che ha il record per ettari di fotovoltaico, ben 110. Che tutto questo consenta di centrare gli obiettivi, forzatamente ambiziosi, del Piano Territoriale Regionale, cio: non solo accrescere la qualit e lefficienza del sistema territoriale e garantire la qualificazione e valorizzazione delle risorse sociali e ambientali ma anche assicurare la coesione sociale certamente frutto della non comune abilit retorica dellestensore del progetto di cava. Sul quale, fatte queste nostre osservazioni, ci riserviamo di esprimere il giudizio a posteriori. Come faremo per i complessivi 564 ettari di cave previste per Filo (tra Filo dArgenta e di Alfonsine). Unultima questione va sollevata. In base alla normativa regionale, per i progetti che hanno effetti sul territorio lamministrazione dovrebbe adottare misure adeguate di comunicazione. Prevede infatti che gli atti debbano essere esposti negli albi ufficiali degli enti per periodi di tempo fiscali. Poi aggiunge che le amministrazioni possono (e il verbo gi mette in sospetto) adottare tutti gli strumenti ritenuti opportuni per mettere in condizione i cittadini che volessero presentare osservazioni di poterlo fare entro i termini prescritti. Nel nostro caso tale comunicazione deve essere stata fatta con la mano sinistra se la stessa Consulta di Filo dAlfonsine, trascorse da tempo le scadenze di legge, dichiara di esserne del tutto alloscuro. Delle due una: o la Consulta viene tenuta alloscuro, o connivente. Invitiamo pertanto la Pubblica Amministrazione, a tutti i suoi livelli, a dire pane al pane e vino al vino, evitando infingimenti e furbizie. Anche questo potrebbe, nel suo piccolo, contribuire a ridare credibilit ad istituzioni che ne hanno sempre pi bisogno. Francesco Pertegato e Daniele Alberti (referenti per Argenta di Salviamo il paesaggio).