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INTERVISTA
GIORNALEdelPOPOLO
tellettuale, troppo lontano dallesperienza vissuta, il suo fondamento era ben lontano dallessere lincontro personale con Ges e lesperienza della sequela. Certo questo rapporto ha sempre luogo nella devozione personale, ma questa non mai semplicemente una devozione individuale, solitaria. Per esempio, in Irlanda c, per motivi storici, una mancanza di formazione alla Parola di Dio: non usiamo la Bibbia come avviene nelle altre Chiese, e c un devozionalismo che induce le persone a scegliere quella parte della tradizione che pi aggrada loro. E soprattutto c il fatto che troppo a lungo la Chiesa ha avuto una posizione talmente dominante nella societ irlandese, che molte delle riflessioni sul rinnovamento finiscono col focalizzarsi su ci che esterno alla Chiesa e non su quello che realmente essenziale. Bisogna che avvenga un rinnovamento molto, molto radicale. Ora stiamo andando
gresso importantissima: lentusiasmo delle altre Chiese per questo che in s un evento della Chiesa cattolica, stato molto impressionante. Ad esempio, la mia amicizia con lArcivescovo anglicano di Dublino Mons. Michael Jackson, con il quale si sviluppata unintensa collaborazione nella preparazione. Le Chiese protestanti hanno la stessa nostra difficolt nel trasmettere ai giovani la fede, e sono grate di potersi appoggiare a noi. Cos come noi siamo grati della loro presenza.
Nellomelia che ha pronunciato dopo la pubblicazione del Cloyne Report sugli abusi sessuali ha parlato della sua rabbia, e di come fosse possibile che la fiducia riposta dalle vittime nel pentimento espresso dalla Chiesa potesse sentirsi tradita. Il Papa ha detto che allorigine di questa tragedia c stata unapplicazione arbitraria del diritto canonico Il Papa ha detto anche che uno dei motivi che ha portato al logoramento della disciplina nella Chiesa stata una falsa concezione della misericordia: io come vescovo ho una responsabilit precisa sia nei confronti dei sacerdoti, sia nei confronti dei pi piccoli, delle vittime. Si deve avere s misericordia per chi abusa, ma non si pu lasciarlo in prossimit di bambini, perch il rischio di recidiva altissimo; queste persone devono essere tolte da un contesto che consentirebbe loro di nuocere di nuovo. Su questo il diritto canonico era debole. Qui al Congresso sono presenti delle persone che sono state vittime di abusi. Non vogliono essere identificate pubblicamente come tali, ma sono qui, noi accompagniamo il loro cammino, fanno parte del nostro cammino, facciamo questo cammino insieme.
INTERVISTA
un fede incrollabile. Decisi a portare avanti la gravidanza, rinunciano alle cure contro il cancro per il bene di Francesco. Dopo la nascita del piccolo Chiara si sottopone a un intervento chirurgico radicale e poi ai successivi cicli di chemio e radioterapia. Ma la diagnosi arriva presto: ormai in fase terminale. Il buon Dio le regala un anno di vita accanto a Francesco e al marito, durante il quale combatte la malattia serena, lieta, fino ad arrivare ad ammettere: Forse la guarigione in fondo non la voglio: un marito felice e un bambino sereno senza la mamma rappresentano una testimonianza pi grande rispetto ad una donna che ha superato una malattia. Una testimonianza che potrebbe salvare tante persone. E cos stato. Poco prima di morire, lo scorso 13 giugno, dice al parroco: Siamo qua con le lanterne acce-
no due parole che descrivono questa scelta: eroismo e sacrificio. Il termine eroismo ha nella sua radice il riferimento alleros, allamore, e questa decisione, cos sofferta e impegnativa, si pu solo comprendere dentro un legame appassionato che porta con s il senso della responsabilit. Perch quando si genera qualcuno si stabilisce unimplicita promessa: mi prender cura di te affinch tu possa esistere e crescere. E se per mantenere questa promessa bisogna rinunciare per sempre a qualcosa che pure importante, perch c un rapporto di causa ed effetto tra la rinuncia e il mantenere questa promessa, si ha appunto il sacrificio. Come bioeticista penso che la scelta di Chiara ci permetta di comprendere che il senso della vita a volte deve essere affermato accettando la morte. Che valore ha la scelta di portare a termine due gravidanze pur sapendo che entrambi i figli sarebbero morti? Questa domanda importante, perch mette in luce un fatto: abbiamo dimenticato il senso dellaccompagnamento del morente. Portare a termine una gravidanza anche quando la patologia del figlio in grembo non gli permetter di vedere la luce significa proprio questo: rifiutarsi di diventare causa della morte, attraverso un aborto procurato, e fare compagnia al proprio figlio fino allultimo, offrendogli la sofferta presenza di un amore materno. Chi ha conosciuto lesperienza delle madri che hanno offerto il loro grembo come ultima dimora di un figlio che stato ucciso da una patologia in fase prenatale sa che, a differenza di quanto pensano astratti osservatori esterni, questa decisione permette anche alla madre di dare un senso al proprio immenso dolore.
(G.P.)