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G.

Pugliese, corso di Fisica II-2nda parte


Facolt di Ingegneria, Foggia
1
Grandezze Fisiche dirette)
Una grandezza fisica ha significato se e solo se
possibile misurarla.
Pertanto occorre definire:
un campione
un metodo di misura per confrontare la grandezza con
il campione.

Inoltre il campione deve essere:
Riproducibile ed invariabile
Nel 1960 fu istituito il Sistema Internazionale SI

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Sistema Internazionale SI
7 grandezze fondamentali
Lunghezza [L] metri (m)
Massa [M] kilogrammi (kg)
Tempo [T], secondi (s)
Corrente elettrica ampere (A)
Temperatura kelvin (K)
Intensit luminosa candele (cd)
Quantit di materia moli (mol)
Pi due supplementari
Angolo radianti (rad)
Angolo solido steradianti (sr)
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SI multipli e sottomultipli
deca 10 da
hetto 100 h
kilo 10
3
k
Mega 10
6
M
Giga 10
9
G
Tera 10
12
T
Peta 10
15
P
Esa 10
18
E
deci 10
-1
d
centi 10
-2
c
milli 10
-3
m
micro 10
-6

nano 10
-9
n
pico 10
-12
p
femto 10
-15
f
atto 10
-18
a

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Unit di misura della lunghezza
Il metro ha cambiato diverse volta definizione nel corso
della sua esistenza
Rivoluzione francese (nascita)
1 m = 1/40000000 parte del meridiano terrestre passante per Parigi
1889
1 m = distanza tra due tacche di una sbarra di platino-iridio
1960
1 m =1650763.73 lunghezze donda della luce rossa arancione
emessa da una lampada di
86
Kr
1983
1 m = distanza percorsa dalla luce nel vuoto in un intervallo di
tempo pari a 1/(299792458) secondi
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Unit di misura della masse e del tempo
Tempo: il secondo 1 s = 1/86400 del giorno solare medio
Prima del 1960 il campione tempo era definito in termini del giorno
solare medio in riferimento allanno 1900.

1967 utilizzando un orologio atomico il secondo ridefinito come il
tempo richiesto ad un atomo di cesio-133 per compiere:
9192631770 oscillazioni
Massa: il chilogrammo
Il campione del kg conservato allInternational Bureau di Pesi e
Misure di Servres: costituito da un cilindro di platino iridio e
mantenuto ad una temperatura di 0 C.
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Grandezze Fisiche indirette
Le unit di misura di tutte le altre grandezze fisiche sono derivate
da quelle fondamentali attraverso relazioni che legano ciascuna
grandezza a quelle fondamentali.
Per esempio la relazione che lega la velocit allo spazio percorso
ed al tempo impiegato data da
v =
d
At
Lunit di misura della velocit sar (SI): m/s
La scelta tra grandezza fondamentale o derivata ARBITRARIA
equazione dimensionale [v]=[d][At]
-1
=[L][T]
-1

sempre utile effettuare lanalisi dimensionale dellespressione
ottenuta!!!
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Altre grandezze derivate
aree
Triangolo: 1/2 base x altezza
Parallelogramma: base x altezza
Cerchio: p x raggio al quadrato
Le dimensioni [S] = [L
2
]
Lunit di misura il m
2
.
Il campione: un quadrato di lato 1 m.
Volumi
Parallelepipedo:Area di base x altezza
Sfera: 4/3 p x raggio al cubo
Le dimensioni [V] = [L
3
]
Lunit di misura il m
3
.
Il campione: un cubo di spigolo 1 m.
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Richiami di trigonometria
u
x
y
r
u =
r
senu =
y
r
cosu =
x
r
tanu =
y
x
=
senu
cosu
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Relazioni trigonometriche
sen
2
u +cos
2
u =1
sen o | ( ) = senocos| cososen|
cos o | ( ) = cosocos| senosen|
Meno utilizzate:
cos 2o ( ) = cos
2
o sen
2
o
sen 2o ( ) = 2senocoso

coso = cos
2
o
2
sen
2
o
2
seno = 2sen
o
2
cos
o
2
Formule di
bisezione
Formule di
prostaferesi
seno +sen| = 2sen
o +|
2
cos
o |
2
seno sen| = 2sen
o |
2
cos
o + |
2
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Sistema di Riferimento
Def. di Punto Materiale: punto geometrico dotato di massa

Per lo studio del moto di un punto materiale necessario
poter localizzare il punto nello spazio e nel tempo, ossia misurare le
posizioni assunte in istanti successivi di tempo.

Occorre definire: una unit di misura per le lunghezze o distanze, un
istante, anchesso convenzionale, rispetto al quale misurare i tempi e
lunit di misura.


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Sistema di Riferimento su una retta
Per individuare la posizione di un punto P su una retta occorre fissare:
Un punto di riferimento: lorigine O
Un verso di percorrenza: retta orientata
Unit di misura delle lunghezze
La posizione x di P sar data dalla distanza P dallorigine O con il
segno + se il verso di percorrenza del segmento OP concorde al verso
fissato; con il segno se il verso opposto.
Corrispondenza biunivoca e continua fra i punti della retta e linsieme
dei numeri reali relativi
O P P
x= - PO x= PO
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Moto rettilineo del punto materiale
Descriviamo il moto di corpo lanciato verso lalto con velocit iniziale v
0
= 2 m/s da una
altezza di 1 m. :
fissiamo il sistema lasse y) di riferimento: ossia lorigine, il verso e lunit di
misura.
Utilizziamo un orologio ed una scala graduata per misurare la posizione occupata dal
corpo ad intervalli di tempo successivi

O
Y
1 m
T s

1
Posizione
m

2,95
3 6,56
5 9,78
7 12,60
9 15,03
11 17,07
13 18,72
15 19,98
17 20,84
19 21,31
21 21,39
23 21,08
25 20,38
27 19,28
29 17,79
31 15,91
33 13,64
35 10,98
37 7,92
39 4,47
41 0,63
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Diagramma orario:
Riportiamo i tempi sullasse delle ascisse ed
i valori di y sullasse delle ordinate
I punti rappresentano le misure

Il grafico orario pu essere rappresentato
mediante una espressione matematica





La curva solo uninterpolazione!!

Diagramma e legge orario
s in t
cm in y
t t ct bt a y
2 2
8 , 9
2
1
2 1 + = + + =
0
500
1000
1500
2000
2500
0 10 20 30 40 50
TEMPO s
y

c
m
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Spostamento e percorso effettuato
0
500
1000
1500
2000
2500
0 10 20 30 40 50
TEMPO s
y

c
m
t iniziale
t finale
y iniziale
y finale
Consideriamo listante t
iniziale
e t
finale


spostamento totale Ay = y
finale
y
iniziale

percorso effettuato invece la lunghezza del tratto effettivamente percorso.
Ay
Ay > 0 il moto
avviene nella direzione
positiva dellasse y

Ay < 0 il moto
avviene nella direzione
negativa dellasse y

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Velocit media
1 2
1 2
v
t t
y y
t
y o spostament
m

=
A
A
=
Definiamo velocit media: nellintervallo At
m/s
Non dipende dal particolare percorso
seguito
pu essere sia negativa che positiva a
seconda del segno dello spostamento
la pendenza della retta che congiunge
P
inziale
a P
finale


la descrizione del moto
insoddisfacente vedi la posizione
occupata in t
intermedio
!!

0
500
1000
1500
2000
2500
0 10 20 30 40 50
TEMPO s
y

c
m
y iniziale
y finale
t iniziale
t finale
t intermedio
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Velocit istantanea
0
500
1000
1500
2000
2500
0 10 20 30 40 50
TEMPO s
y

c
m
Vorremmo definire la velocit di un punto
materiale ad un certo istante t
1
in P:

Riduciamo gli intervalli di tempo At scelti
per calcolare la velocit media.
Quanto pi si riduce lampiezza degli
intervalli di tempo tanto migliore la
descrizione del moto!
Al limite per At 0 la pendenza della retta
congiungente P
finale
-P
iniziale
approssima la
tangente la curva in P

Si def. Velocit istantanea in P
P
( )
( ) ( )
t
t y t t y
t
t
y
A
A +
A
=
1 1
1
lim
0
v
t
1

At
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Velocit istantanea
( )
( ) ( )
t
t y t t y
t
t
y
A
A +
A
=
1 1
1
lim
0
v
Rapporto incrementale
Corrisponde al valore della derivata rispetto a t della funzione y(t) allistante t
1
( )
( ) ( )
1
1 1
1
lim
0
v
t
y
dt
dy
t
t y t t y
t
t =
A
A +
A
=
Ripetendo loperazione per tutti gli istanti di tempo nellintervallo considerato

( )
( )
dt
t dy
t
y
= v derivata rispetto al tempo della funzione y(t)
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Velocit istantanea
Nel moto che stiamo trattando
la pendenza del grafico orario, e quindi la
velocit, non costante;
costruiamo il grafico della velocit
decresce linearmente con il tempo

t = 0 v = v
0

v > 0 il punto si muove nella direzione y
positiva;
v = 0 y massima
v < 0 si muove nella direzione y negativa
-250
-200
-150
-100
-50
0
50
100
150
200
250
0 10 20 30 40 50
TEMPO s
v

c
m
/
s
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Accelerazione media ed istantanea
Se la velocit del corpo varia ci si pu chiedere con che rapidit varia:
accelerazione media nellintervallo di tempo t
finale
t
iniziale:


[L][T]
-2
m/s
2



laccelerazione istantanea:


ricordando la definizione di derivata





iniziale finale
yiniziale yfinale y
ym
t t t
a

=
A
A
=
v v v
t
t t t
t
t a
y y
t t y
A
A +
=
A
A
=
A A
) ( v ) ( v
lim
v
lim ) (
1 1
0 0 1
1
) ( v
) (
1
t t
y
y
dt
t d
t a
=
=
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Ripetendo loperazione di limite per tutti gli istanti di tempo si determina la funzione
accelerazione.


costante negativa


In generale

a > 0 la velocit cresce nella direzione positiva delle y positive
a = 0 quando la velocit massima
a < 0 quando la velocit nella direzione delle y positive decresce

Accelerazione istantanea
-12
-10
-8
-6
-4
-2
0
0 10 20 30 40 50
TEMPO s
a

c
m
/
s
2
dt
t d
t a
y
y
) ( v
) ( =
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Riassumendo
Conoscendo la legge oraria: x(t) la posizione in funzione del tempo



Possiamo calcolarci la velocit: v
x
(t) la velocit in funzione del tempo
v
x
(t) =
dx(t)
dt
E quindi laccelerazione: a
x
(t) laccelerazione in funzione del tempo
a
x
(t) =
dv
x
(t)
dt
Combinando le due espressioni:
a
x
(t) =
dv
x
(t)
dt
=
d
dt
dx(t)
dt
|
\
|
.
=
d
2
x(t)
dt
2
Laccelerazione la derivata seconda
della funzione x(t) rispetto al tempo
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Moto unidimensionale con a costante
iniziale finale
yiniziale yfinale y
y ym
t t t
a a

=
A
A
= =
v v v
t
v
a
y
0
v
=
t a
y
+ =
0
v v
Prendiamo: t
i
= 0 e t
f
= t
v
i
= v
0
e v
f
= v
Se v funzione lineare di t
2
v v
v
0
+
=
m
iniziale finale
iniziale finale
m
t t
y y

= v
t
y y
m
0
v

=
( )
2
0 0 0
2
1
v v v
2
1
at t y y + = + =
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Grandezze scalari e vettoriali
Massa
Tempo
Temperatura
Pressione
Posizione lungo un asse
(linea)
Volume
Lavoro
Energia
Posizione nel piano
Posizione nello spazio
Velocit
Accelerazione
Forza
Quantit di moto
Impulso
Momento della quantit di
moto

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