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La rivisitazione del passato consente di illuminare le ragioni storiche e culturali che pesano sul ruolo svolto dalla donna

nella nascita, nello sviluppo e nellaffermazione della professione infermieristica cos come oggi intesa. La storia di ci che oggi definiamo convenzionalmente assistenza infermieristica inizia ancor prima delle pi antiche civilt mesopotamiche o egiziane e continua attraverso i secoli.

Nella guerra di Crimea fu invitata a reclutare un corpo di infermiere ben addestrate per guidarle allOspedale militare di Scutari.

Lei accetta lincarico ed il 21 ottobre 1854 parte per la Turchia accompagnata da 39 infermiere dai lei stessa selezionate.

Nonostante le innumerevoli difficolt da lei incontrate, la Nightingale ottenne prestigiosi risultati.

I primi interventi furono mirati a migliorare le condizioni igieniche ritenute responsabili della maggior parte delle morti.

Il vitto dei ricoverati fu migliorato, le corsie rese abitabili, aperti nuovi servizi igienici, fornito un nuovo vestiario adeguato e sufficiente e si provvedeva alle pulizie.

Fu aperta una nuova lavanderia, nella quale si usavano caldaie per far bollire lacqua.

Al termine della guerra la Nightingale torn in patria dove fu accolta da vera eroina.

Con 45.000 sterline avute in compenso per lopera brillantemente prestata in Crimea la Nightingale fece sorgere annessa allospedale St. Thomas di Londra, la prima scuola per infermiere della storia.

Si trattava di una struttura autonoma, riservata alle sole donne.

La durata del corso era di un anno e venne fortemente contestata dai medici che ritenevano lungo ed inutile tale percorso.

In Italia bisogna attendere il 1896 quando su iniziative della principessa Adelaide Antici, si istituisse a Napoli la scuola della Croce Azzurra, affidata allinfermiera Grace Baxter formatasi come tale allUniversit di John Hopkins di Baltimora.

Nel 1864 nasce la CROCE ROSSA INTERNAZIONALE, in occasione di una convenzione dove partecipano sedici paesi.

Lesigenza di questa fondazione viene evidenziata da Henry Dunant che con la scrittura di un libro, scuote lopinione pubblica.

Dunant nel 1901 riceve il premio nobel per la pace e devolve tutto il premio alla societ fondata.

Nel 1910 vengono fondate le scuole regina Elena, presso lospedale civile di Trieste e presso il policlinico Umberto I di Roma.

A catena nascono altre scuole che sono fondate tutte da allieve della Nightingale, ma nel nostro paese non vi sono ancora normative che stabiliscono regole e programmi.

Si ha lesigenza di una tutela della categoria.

Dopo numerose vicissitudini avviene la formale istituzione dellassociazione S. Camillo De Lellis fra infermieri ed infermiere dellospedale San Marco sotto legidia dellUfficio del Lavoro.

Il 15 agosto1925 viene emanato il Regio Decreto Legge n. 1832, convertito nella Legge n. 562 il 18 marzo 1926, in cui viene prevista l'istituzione delle Scuole Convitto professionali per infermiere, di durata triennale, a cui si pu accedere con il titolo di quinta elementare. L'obiettivo della Legge 562 non solo quello di formare adeguatamente personale di assistenza sanitaria, ma, con la formazione dei quadri dirigenti dellassistenza infermieristica, si prevede la sostituzione graduale dei posti di caposala con personale diplomato.

L'abilitazione alle funzioni direttive (caposala), prevede un certificato di abilitazione conseguibile con un anno di studi complementare, ma tale certificato solo un titolo preferenziale, in quanto non considerato obbligatorio in ambito ospedaliero, mentre considerato tale per ricoprire incarichi di direzione nelle scuole convitto. Il 29 luglio 1933 viene emanato il R.D. 1703 per listituzione e lorganizzazione delle prime scuole e dei corsi per infermiere professionali e per assistenti sanitarie vigilatrici.

Le mansioni delle infermiere saranno successivamente definite e regolamentate con il R.D. 2 maggio 1940, n. 1310, e nello stesso decreto verranno istituiti i corsi per infermieri generici, figure di supporto alle infermiere professionali.

Nascono numerose associazioni di infermiere. Finalit di tutte queste associazioni, quella di promuovere e favorire il continuo miglioramento culturale e professionale degli iscritti, innalzare il livello qualitativo dellassistenza e dei servizi sanitari, come pure dello status degli infermieri, promuovendo norme legislative ed iniziative di ricerca.

Il 22 luglio del 1946, viene costituita lO.M.S., istituzione di sanit pubblica dellO.N.U., i cui scopi sono quelli di programmare ed attuare una politica sanitaria mondiale, finalizzata al miglioramento ed allelevazione del livello delle condizioni igienico-sanitarie e sociali di tutti i popoli.

Nel suo atto costitutivo si dichiara che il possesso del migliore stato di salute raggiungibile costituisce uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano

In Italia, nel 1947 viene approvata e promulgata la Costituzione della Repubblica Italiana, che entra in vigore il primo gennaio del 1948.

Lart. 32 sancisce il diritto alla salute, come diritto fondamentale del cittadino: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dellindividuo e interesse della collettivit, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno pu essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non pu in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana
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D.P.R. 5 aprile 1950, n. 221 (1). Approvazione del regolamento per la esecuzione del decreto legislativo 13 settembre 1946, n. 233, sulla ricostituzione degli Ordini delle professioni sanitarie e per la disciplina dell'esercizio delle professioni stesse. Il 29 ottobre 1954 viene emanata la legge 1049 sulla Istituzione dei Collegi delle infermiere professionali, delle assistenti sanitarie visitatrici e delle vigilatrici d'infanzia.

Nel 1958, con la L. 13 maggio, n. 296, viene istituito il Ministero della Sanit, e si concretizza sempre pi la consapevolezza del diritto alla salute come diritto del cittadino

Nel Piano quinquennale di sviluppo economico 1965-69 del Ministro del Bilancio, il socialista Giolitti, incorporato il piano Berlinguer, che prevede un Servizio Sanitario Nazionale, articolato sul territorio in Unit Sanitarie Locali, che, introducendo il principio della sicurezza sociale, svolge attivit igienico-preventiva e di difesa ambientale. Il S.S.N., articolato in livelli comunale, provinciale e regionale, finanziato dallo Stato con i contributi dei cittadini, proporzionalmente alla loro capacit economica.

Dal campo internazionale, intanto, un forte impulso alle riforme in campo sanitario viene dato dalla XXX Assemblea Mondiale della Sanit, tenuta dallOMS nel maggio del 1977, in cui viene presentato il Progetto salute per tutti nellanno 2000, con 38 obiettivi specifici, e nel 1978 dalla Conferenza internazionale sullassistenza sanitaria di base, tenuta ad Alma-Ata, congiuntamente dallOMS e dallUNICEF.

Il 22 dicembre 1978 viene emanata la legge 833 in cui la salute diviene obbligo dello Stato, che se ne fa garante riguardo a tutti i cittadini con lintento di: Perseguire lelevazione dello stato di benessere della persona e della collettivit;

Generalizzazione dei trattamenti sanitari a tutta la popolazione;


Superamento degli squilibri territoriali delle condizioni socio- sanitarie del Paese.

Sempre nel 1978 viene creato il codice deontologico col quale linfermiere si impegna nei confronti del cittadino a fornire unassistenza di qualit. I diritti del malato sono i doveri dellinfermiere

Viene approvato il Decreto Delegato per la Sanit, n. 502 il 23 dicembre 1992, su delega della legge 23 ottobre 1992, n. 421 Riordino della disciplina in materia sanitaria.

La 502 segna anche un passo avanti nella definizione del percorso formativo degli infermieri, che potranno accedere ai corsi professionali solo dopo aver conseguito un diploma quinquennale.

Il 7 dicembre 1993, viene emanato il D.L.vo 517, contenente modifiche al 502, che limita la possibilit di azione delle assicurazioni sanitarie al solo mercato delle polizze integrative escludendo la possibilit di competizione tra sistemi diversi.

Date le continue riforme delle riforme dallesigenza di definire la professione infermieristica nasce il profilo professionale dellinfermiere che inquadra le figura. E il decreto del 14 settembre 1994 n739.

Decreto ministeriale, 24 luglio 1996 Gazzetta Ufficiale 14 ottobre 1996, n. 241 Suppl. ord. n. 168 Approvazione della Tabella XVIII-ter recante gli ordinamenti didattici universitari dei Corsi di diploma universitario dellarea sanitaria, in adeguamento dellarticolo 9 della legge 19 novembre 1990, n. 341

Legge 42 del 26/2/99 (G.U. 2/3/99) che abolisce il mansionario liberando linfermiere da un gabbia e dandogli maggiore autonomia decisionale.

LINFERMIERE DIVENTA PROFESSIONISTA!!!

Sempre in questo mese viene definito il nuovo codice deontologico.

La legge 251/2000 porta due grandi novit:

il ruolo dirigenziale; attivazione di uno specifico corso di laurea in Scienze Infermieristiche;

Il futuro della professione:

La ricerca ormai una realt.

Nuove prospettive e nuovi orizzonti.

Nella nostra societ la storia dellassistenza infermieristica viene di norma strettamente correlata, da un lato alla storia delle istituzioni ospedaliere, dallaltro, a quella degli ordini religiosi. La Chiesa si appropria del potere di decidere chi pu essere assistito; le pratiche mediche sono appannaggio dei monaci, abati, sacerdoti e chierici; la scienza medica rimane per lungo tempo sottomessa alla Chiesa.

Si parte dagli albori del Cristianesimo quando, lorganizzazione sanitaria attiva sia in Oriente che in Occidente e contempla figure diverse, generalmente senza una netta distinzione tra cure mediche ed infermieristiche.

Proprio laffermarsi del Cristianesimo diede vita, sulla spinta dellimpulso caritativo, ad un intervento costituito da diaconi e diaconesse che operavano in vari ambiti.

Nel Medioevo, si costituirono associazioni che in seguito diedero luogo alla formazione di ordini religiosi operanti in Italia ma anche in Europa. Intorno ai secoli XI e XII vi fu un forte impulso alla costruzione di ospedali, anche se si ben lontani dalla concezione moderna di nosocomio, e la costruzione di centri attivi sugli itinerari di guerra.
Parallelamente si assisteva ad una progressiva laicizzazione dellassistenza.

Il periodo a cavallo tra la fine del XV secolo e gli inizi del XVII fu caratterizzato sostanzialmente dallo scadimento delle prestazioni assistenziali sempre pi affidate a personale laico senza alcuna esperienza, non motivato ed in cerca solo di una occupazione che garantisse lo stretto necessario.
In questo periodo specialmente linfermiera vista come donna di malaffare non colta che si occupa dei malati a volte soltanto per non finire in prigione. Molte erano le ex prostitute o povera gente reclutata tra le classi sociali inferiori.

Al passaggio epocale da un mondo religioso ad una realt mondana, tra il Medioevo e Rinascimento, laspetto caritatevole dellassistenza venne ad integrarsi con laspetto tecnico. Colei che assisteva doveva essere sottomessa al potere delle persone che detenevano il sapere.
Questa concezione determina una grave lacuna che verr colmata, anche se parzialmente, soltanto nel XIX secolo con la nascita delle prime scuole per infermiere.

Per moltissimo tempo chi presta cure dovr farlo in assoluta povert materiale e senza alcun riconoscimento economico e le donne consacrate sono al servizio di Dio. Per tale ragione tutte le spese sanitarie supportate dalle prime strutture ospedaliere venivano coperte dalle offerte e dalle donazioni dei benefattori.

Tutto ci rimane invariato fino alla fine del XIX secolo, addirittura fino alla met del XX in Italia

Ad inizio dellottocento Carlo Alberto uno dei promotori sostanziali allingresso dellesperienza Vincenziana assistenziale in Italia.

Questa esperienza segna la storia dellassistenza in Italia.

Dopo il Rinascimento, da una parte cambia la fisionomia dei destinatari dellassistenza, cio gli infermi e, dallaltra quella di coloro che prestano lassistenza, vale a dire i cosiddetti infirmari;

In realt si tratta ancora di inservienti donne o uomini laici, senza alcuna istruzione, reclutati nelle fasce sociali pi basse ai quali viene dato un esiguo compenso per un lavoro al quale attribuito uno scarso valore.

Nel settecento cambia lo scenario culturale:

Le concezioni illuministiche investono anche il settore dellassistenza.

Alla carit cristiana si tende a sostituire una solidariet laica fondata sulla ragione. Si afferma che questa dimostra la naturale eguaglianza di tutti gli uomini.

Dopo la rivoluzione francese resta almeno acquisito in Europa il concetto che lassistenza sanitaria e sociale un diritto la cui tutela compete allo Stato.

In Italia bisogna per attendere il 1890 prima che una legge stabilisca il controllo dello stato sugli enti di assistenza e beneficenza.

Si cominciano a studiare nuove soluzioni, anche architettoniche, per garantire luoghi pi idonei di ricovero ai malati ed avr presto inizio la costruzione dei primi Ospedali a padiglioni.

Le pi forti trasformazioni si hanno per con lavvento dellindustrializzazione.

In questera cos tecnologicamente avanzata, dove gli infermieri dimenticano di avere un rapporto con un altro essere umano, cambia il modo di vivere e di pensare.

Anche la medicina si arricchisce di nuove conoscenze e tecniche ed il medico avverte la necessit di delegare ad una sua aiutante pratiche assistenziali prima da lui svolte direttamente.

Non un caso che la professione infermieristica prenda corpo proprio nell800, proprio in Inghilterra, culla dellindustrializzazione, e proprio grazie ad una donna:

Chi in cuor suo pensa: ora sono uninfermiera provetta; ho imparato tutto ci che vi da imparare, non sa e non sapr mai cosa significhi essere infermiera e ha gi fatto un passo indietro poich la presunzione non pu esistere in una vera infermiera pi che una toppa di stoffa nuova possa reggere in un abito logoro, ed una buona infermiera deve sempre dire che ogni giorno le apporti delle nuove conoscenze e delle nuove esperienze. (Florence Nightingale, lettera alle infermiere, Londra 1872).

Nasce a Firenze nel 1820 da famiglia molto ricca.

Si dedica alla lettura di libri di medicina e sullassistenza sanitaria dedicando qualche tempo alla visita degli Ospedali a Londra.

Inizia a gestire un istituto per signore malate nel 1853 e questo il suo primo impiego ( non retribuito).

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