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Per completare linsieme degli strumenti della contabilit direzionale..... e non solo
Corso di Ragioneria
FINALITA
Contabilit generale
Testi di utile consultazione -Cinquini L., Strumenti per lanalisi dei costi, vol.I, Giappichelli,Torino, 1997 - Brusa L., Sistemi manageriali di programmazione e controllo, Giuffr, Milano, 2000, cap.3-4 - Bastia P., Sistemi di pianificazione e controllo, Il mulino, Bologna, 2008
Corso di Programmazione e controllo , a.a. 2011-2012 Prof. Katia Corsi
Esiste la possibilit di sostenere 2 prove intermedie, rispettivamente alla fine del primo modulo (novembre) e alla fine del secondo (gennaio)
Le due prove intermedie sono compiti che constano di una parte tecnica e di alcune domande a risposta multipla e/o aperte
Per sostenere la seconda prova, necessario aver superato con esito positivo (almeno 18) la prima prova Chi supera positivamente la prima prova,ma non la seconda, oppure non sostiene la seconda prova intermedia, dovr sostenere una prova orale sugli argomenti del secondo modulo, nella prima sessione di esami (entro febbraio), pena la decadenza della prima prova intermedia Chi supera le due prove intermedie pu decidere di verbalizzare il voto derivante dalla media aritmetica oppure sostenere la prova orale
PARTE GENERALE
CAP. 1 5 - 6
DECISIONE
AZIONE
RISULTATO
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LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA PROCESSO DI DEFINIZIONE E IMPLEMENTAZIONE DELLA STRATEGIA Il processo attraverso il quale si decidono oggi le azioni da intraprendere per raggiungere gli obiettivi di domani
La pianificazione, cio, il disegno del futuro desiderato e delle modalit atte a determinarlo
IL CONTROLLO DI GESTIONE
attraverso cui la direzione aziendale verifica che la gestione si stia svolgendo in modo coordinato e coerente con gli obiettivi formulati in sede di pianificazione, nonch nel rispetto di criteri di efficacia, efficienza ed economicit, al fine di consentire il perdurare dellimpresa nel tempo
IL CONTROLLO DI GESTIONE
MODELLO DI ANTHONY
PIANIFICAZIONE/GESTIONE STRATEGICA
CONTROLLO OPERATIVO/ESECUTIVO
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CONTROLLO DI GESTIONE
CONTROLLO DI GESTIONE
CONTROLLO INTERNO
CONTROLLO
1) In funzione del momento in cui si verifica il controllo: EX ANTE - CONCOMITANTE - EX POST 2) In funzione del livello organizzativo: STRATEGICO - DIREZIONALE - OPERATIVO
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STRATEGICA
Controllo strategico
DIREZIONALE
Controllo direzionale
OPERATIVA
Controllo operativo
Alla luce dei diversi, e spesso divergenti, interessi degli stakeholders al controllo pu essere attribuita anche una FUNZIONE POLITICA e una FUNZIONE SOCIALE
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BENEFICI del controllo di gestione Contribuisce ad affermare una cultura meritocratica, cio basata sui risultati e sul merito individuale Valenza motivazionale Valenza comunicativa Determina un processo di apprendimento su strategie, obiettivi, responsabilit, processi interni e comportamenti del mercato e dei competitori
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Lattenzione e limpegno dei dipendenti si indirizza sulle variabili oggetto di specifica misurazione
Si utilizzano trucchetti contabili per mostrare risultati maggiormente in linea con gli obiettivi Si possono determinare elevati livelli di stress e di competizione interna, con riduzione dello spirito di gruppo e una eccessiva enfasi sulle misurazioni
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CONTROLLO DI GESTIONE
CONTROLLO DI GESTIONE
CONTROLLO DI GESTIONE
Gli strumenti di controllo non sono dispositivi meramente tecnici ed asettici, ma devono essere contestualizzati alla realt aziendale in cui vengono implementati ed essere coerenti con la sua cultura
Si possono individuare:
Dimensione materiale
Dimensione immateriale
del controllo
CONTROLLO DI GESTIONE
LA DIMENSIONE MATERIALE DEL CONTROLLO
Processo
Componente statica
Componente dinamica
CONTROLLO DI GESTIONE
LA DIMENSIONE IMMATERIALE DEL CONTROLLO
CONTROLLO DI GESTIONE
LE DIMENSIONI DEL CONTROLLO Fattori interni: cultura, istituzioni, stakeholders, corporate governance, struttura organizzativa etc. Fattori esterni: contesto, mercato finanziario, stakeholders, regolamentazione, competitori etc.
Dimensione Materiale
Dimensione Immateriale
Benefici/Distorsioni
CONTROLLO DI GESTIONE
GLI ATTORI DEL CONTROLLO
STRUTTURA
ORGANIZZATIVA
Obiettivi
PROCESSO DI CONTROLLO
Risultati
STRUTTURA TECNICOINFORMATIVA
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
RUOLI
RELAZIONI
RESPONSABILITA
Definizione di:
ORGANI
COMPITI RELAZIONI e COORDINAMENTO tra gli organi
Assegnazione di OBIETTIVI agli organi e verifica del loro raggiungimento (PARAMETRI DI CONTROLLO)
Individuare variabili di controllo e obiettivi per ciascun organo coerenti con le strategie dellimpresa e con il sistema di autorit-responsabilit
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Struttura plurifunzionale
Centro di costo Centro di spesa Centro di ricavo Centro di profitto Centro di investimento
Struttura multidivisionale
Struttura a matrice
Direzione Produzione
Direzione Amministraz.
Direzioni Acquisti
Direzione Commerciale
Reparto A
Serv.Acquisti Materie Prime Serv. Acquisti Impianti Serv.Acquisti Materiali vari Serv. Acquisti Imballaggi
Serv. Ricerche di Mercato Servizio Vendite Serv. Pubblicit e Promozione Serv.Sviluppo Nuovi Prodotti
Reparto B
Reparto C
Reparto D
Divisione Prodotto A
Divisione Prodotto B
Divisione Prodotto C
Divisione Internazionale
PROGETTO 2
PROGETTO 3
PxQxs=C
PARAMETRI DI CONTROLLO
Costi dei fattori produttivi Coefficienti dimpiego
OBIETTIVO
Minimizzare i costi sostenuti
PARAMETRI DI CONTROLLO
Limite di spesa
OBIETTIVO
Utilizzare in modo efficace le risorse disponibili per fruire servizi di qualit
PxQ=R
PARAMETRI DI CONTROLLO
Prezzi applicati Quantit vendute
OBIETTIVO
Massimizzare i ricavi
OBIETTIVO
Massimizzare il risultato economico differenziale
PARAMETRI DI CONTROLLO
Indici di redditivit
OBIETTIVO
Massimizzare la redditivit
STRUTTURA INFORMATIVA
CONTABILITA DIREZIONALE
SISTEMA DI REPORTING
STRUMENTI ICT
Contabilit generale
Contabilit analitica
Sistema di reporting
Struttura
Vari sono gli elementi che determinano la struttura del rapporto di gestione: il contenuto; larticolazione; la forma;
la frequenza;
la tempestivit.
RILEVANZA
SELETTIVITA
TEMPESTIVITA VERIFICABILITA
ACCURATEZZA
IL PROCESSO DI CONTROLLO
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
PROCESSO DI CONTROLLO
MECCANISM
STILE DI CONTROLLO
I OPERATIVI
Obiettivi
Risultati
STRUTTURA INFORMATIVOCONTABILE
IL PROCESSO DI CONTROLLO
LE FUNZIONI TRADIZIONALMENTE ASSOCIATE AL BUDGET
Integrazione informativa
Formalizzazione degli obiettivi con funzione motivante interna Misurazione dei risultati Analisi degli scostamenti risultati su obiettivi
IL PROCESSO DI CONTROLLO
LO STILE DI CONTROLLO
CONTROLLO AMMINISTRATIVO
CONTROLLO SOCIALE
IL PROCESSO DI CONTROLLO
LO STILE DI CONTROLLO
Modo con cui avviene la FORMULAZIONE degli OBIETTIVI e dei PROGRAMMI la VALUTAZIONE dei RISULTATI la scelta degli INTERVENTI CORRETTIVI Grado di partecipazione dei subordinati Grado di difficolt degli obiettivi Modo di valutare le prestazioni
IL PROCESSO DI CONTROLLO
LO STILE DI CONTROLLO COERENZA TRA LO STILE DEL CONTROLLO E GLI ELEMENTI DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E INFORMATIVA
IL PROCESSO DI CONTROLLO
MECCANISMI OPERATIVI
Controllo post-azione (Feed-back e analisi degli scostamenti) Controllo in corso di marcia (Feedforward e modelli predittivi)
IL PROCESSO DI CONTROLLO
PROCESSO DI FEED-BACK
budget
co.ge/co.an.
reporting
Azioni correttive
IL PROCESSO DI CONTROLLO
PROCESSO DI FEED-FORWARD
MODELLO PREDITTIVO
CONFRONTO TRA OBIETTIVI E RISULTATI PREVISTI
IL PROCESSO DI CONTROLLO
LE AZIONI CORRETTIVE NEL PROCESSO DI CONTROLLO
1 . Sul sistema operativo: premi / punizioni - modifiche sullo svolgimento delle operazioni - modifiche sullutilizzazione delle risorse 2 . Sul sistema di pianificazione: budget, forecast & planning - ridefinizione degli obiettivi - adeguamento delle risorse da attribuire 3 . Sul sistema di consuntivazione - verifiche sulattendibilit dei dati - adattamento / sviluppo del sistema informativo-contabile