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Unità 7 | La rinascita dell’impero

Lezione 13

L’IMPERO
CAROLINGIO

M. Lunari – M.R. Maccio, Luoghi e civiltà, volume 2 © Zanichelli editore 2018


L’ascesa dei Franchi

• Dal 481 al 511, guidati dal re Clodoveo, i Franchi occuparono la Gallia.

• Nel 496 Clodoveo si convertì al cattolicesimo, seguito dai suoi sudditi.

• Fu abolito il divieto di matrimoni misti e nell’esercito furono ammessi i


discendenti dei latini.

• L’integrazione tra le due etnie diede luogo a un’aristocrazia gallo-franca che


rafforzò il regno.

• L’usanza dei re franchi di spartire i possedimenti tra i propri figli portò


però alla divisione del regno.

M. Lunari – M.R. Maccio, Luoghi e civiltà, volume 2 © Zanichelli editore 2018


I regni merovingi alla fine del VII secolo
• Alla morte di Clodoveo, si
formarono i regni di Austrasia,
Neustria, Aquitania e Borgogna.

• I regni erano formalmente


governati dai Merovingi, i
discendenti di Clodoveo.

• Di fatto il potere era nelle mani


dell’aristocrazia e dei maestri
di palazzo, incaricati
dell’amministrazione del
regno.
• In Austrasia erano maestri di
palazzo i Pipinidi, in seguito noti
anche come Carolingi.
I Pipinidi

Pipino di Heristal sconfisse gli eserciti di Neustria e Borgogna,


(ca. 640-714) annettendole all’Austrasia.

Carlo Martello estese i confini del regno conquistando


(ca. 690-741) l’Aquitania, la Turingia e l’Alemannia.

nel 732 a Poitiers sconfisse gli Arabi,


arrestandone l’avanzata in Europa.

La vittoria di Poitiers diede enorme prestigio ai


Pipinidi e permise loro di presentarsi come
difensori della fede.

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I Pipinidi
Pipino il Breve (714-768) estromise il fratello Carlomanno e concentrò il
potere nelle proprie mani.

Il legittimo sovrano era però Childerico III, discendente di Clodoveo.

Nel 751, con l’appoggio del papato, Pipino depose Childerico e si fece
incoronare re, assieme ai figli Carlomanno e Carlo, poi detto Magno, il
Grande.

La cerimonia si svolse in Chiesa e Pipino e i suoi figli


furono unti con l’olio sacro.

Tre anni dopo l’incoronazione venne ripetuta a Roma davanti a Stefano II.

M. Lunari – M.R. Maccio, Luoghi e civiltà, volume 2 © Zanichelli editore 2018


I Pipinidi e il papato
Perché il papato
Perché aveva bisogno di un alleato che lo
accettò di trasferire la
difendesse dai Longobardi.
corona regia a Pipino?

Perché i Franchi si erano da tempo


Perché il papato scelse
convertiti al cattolicesimo e i Pipinidi, grazie
di allearsi proprio coi
alla vittoria di Poitiers, apparivano come i
Franchi?
difensori della fede.

Perché Pipino aveva Perché la Chiesa, rappresentante di Dio in


bisogno dell’alleanza terra, era l’unico potere che poteva
col papato? autorizzare la detronizzazione di Childerico.

Perché Pipino si fece


incoronare in Chiesa e Perché in questo modo diede al suo potere
si fece ungere con una connotazione religiosa.
l’olio sacro?
M. Lunari – M.R. Maccio, Luoghi e civiltà, volume 2 © Zanichelli editore 2018
La fine del regno longobardo

• In Italia, Il re longobardo Astolfo conquistò Ferrara e Ravenna e


minacciò i territori del papato. Il papa poteva però contare sui suoi nuovi
alleati: i Franchi.

• Nel 754 e nel 756 Pipino effettuò due spedizioni contro i Longobardi.
Ravenna e Ferrara, sottratte ai Longobardi, furono consegnate al papa.

• Con questo atto si completava la formazione dello Stato della Chiesa.

• Dopo la morte di Astolfo (756) e l’incoronazione di Desiderio, tra Franchi


e Longobardi fu stipulata una pace sancita dal matrimonio dei figli di
Pipino con due principesse longobarde (Ermengarda e Gerberga).

M. Lunari – M.R. Maccio, Luoghi e civiltà, volume 2 © Zanichelli editore 2018


La fine del regno longobardo

• Alla morte di Pipino (768), il regno fu diviso tra i suoi figli Carlo e
Carlomanno, ma questo morì nel 771.

• Dal 771 all’814 Carlo Magno fu l’unico re dei Franchi: proseguì la


politica di conquista del padre ed espanse i domini del regno.

• Carlo Magno ripudiò Ermengarda, annullando l’accordo con Desiderio,


e nel 773 attaccò il regno longobardo.

• Carlo Magno sconfisse l’esercito longobardo e nel 774 ottenne la resa


di Pavia: aveva così fine la dominazione longobarda in Italia.

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Carlo Magno: le conquiste

A nord: guerre contro


Sassoni e Frisoni con
lunghe campagne
militari e seguente
conversione forzata
al cristianesimo.

A sud-ovest: una prima spedizione nella A est: conquista della Baviera e della
penisola iberica fallì; nell’801 venne conquistata Carinzia, occupate dai Bavari; gli
la zona fra i Pirenei e l’Ebro, dove si formò la Avari furono convertiti a forza al
marca ispanica. cristianesimo.
Carlo Magno: la rinascita dell’Impero
• Alla fine dell’VIII secolo, i domini di Carlo Magno si estendevano dalle
coste del Mediterraneo a quelle del Mare del Nord.
• Il vuoto di potere lasciato dalla fine dell’Impero romano era stato
colmato; mancava solo un riconoscimento ufficiale.
• Nel dicembre 800 Carlo Magno riportò a Roma papa Leone III, rifugiatosi
presso di lui dopo alcune accuse mossegli dalla nobiltà romana.

• Il 25 dicembre Leone III incoronò Carlo Magno imperatore, riconoscendo


ufficialmente la sua opera di unificazione politica e di difesa del papato.
Carlo Magno riceve la corona
imperiale in una miniatura del
XV secolo.
(Parigi, Biblioteca Nazionale)

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Un impero romano?

• A differenza di quello romano, l’impero carolingio era un impero


continentale il cui baricentro non si trovava lungo le sponde del
Mediterraneo, ma nell’Europa centrale.
• L’impero carolingio aveva il suo fondamento nella religione cristiana, ecco
perché, dall’XI secolo, l’impero fu ribattezzato Sacro romano impero.

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L’organizzazione dell’Impero carolingio
La Cancelleria imperiale emanava i decreti imperiali, detti capitolari.

L’impero fu diviso in centinaia di circoscrizioni territoriali:

Contee, affidate ad
Ducati, affidati ad un
un conte che
Marche affidate ad duca: erano le
riscuoteva le
un marchese: erano regioni più ampie,
imposte,
le zone di confine, abitate da gruppi
amministrava la
più esposte al etnici e poco inclini
giustizia, manteneva
pericolo di attacchi. ad accettare il
l’ordine pubblico e la
dominio franco.
difesa militare.

L’operato di conti, marchesi e duchi era controllato da funzionari della corte


imperiale, detti missi dominici.
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Una rinascita culturale
L’impero carolingio necessitava di funzionari colti e istruiti

per rispondere a questa esigenza Carlo Magno

favorì la formazione incoraggiò, per


fondò presso
di scriptoria e di facilitare la
Aquisgrana la
scuole presso i comunicazione,
Scuola Palatina,
monasteri, con una l’utilizzo della
frequentata dai più
particolare minuscola carolina,
importanti uomini di
attenzione per lo un nuovo stile di
cultura del tempo.
studio del latino. scrittura più leggibile.

Per questo fervore culturale gli storici hanno parlato


di rinascita carolingia.
M. Lunari – M.R. Maccio, Luoghi e civiltà, volume 2 © Zanichelli editore 2018
Il vassallaggio
• Conti, duchi e marchesi venivano scelti fra l’aristocrazia franca, di cui i
Carolingi seppero assicurarsi la fedeltà attraverso il vassallaggio.
• Il vassallaggio era un nuovo tipo di rapporto, ignoto alla giurisprudenza
romana, che legava su base personale un signore a un vassallo (vasso).

• La cerimonia che creava il legame


vassallatico era detta omaggio.

• Signore e vassallo si promettevano fedeltà


giurando sul Vangelo o su una reliquia.

• Il legame che si creava era sacro,


indissolubile e basato sulla fedeltà reciproca,
quindi non ereditabile.

Il giuramento di fedeltà dei vassalli davanti


al re in una miniatura spagnola del XIV secolo.
(Madrid, Biblioteca Nazionale)
M. Lunari – M.R. Maccio, Luoghi e civiltà, volume 2 © Zanichelli editore 2018
Il vassallaggio
si impegna a difendere il
Il signore vasso e ad assicurargli il
mantenimento.

si impegna a prestare aiuto e


consiglio al signore: ossia
Il vasso
combattere al suo fianco e
fornirgli il proprio consiglio
nelle questioni di governo
quando richiesto.

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Il vassallaggio: il feudo
• Il signore deve assicurare al vasso il mantenimento
• Il signore affida al vasso delle terre (dette feudo) perché le coltivi.
• Le terre restano di proprietà del signore.

• Alla morte del signore o del vasso le terre tornano al signore o ai suoi
eredi. Spesso ciò non avverrà e i feudi tenderanno a diventare ereditari.
Contadini ala lavoro nei campi.
(Firenze, Biblioteca Riccardiana)

M. Lunari – M.R. Maccio, Luoghi e civiltà, volume 2 © Zanichelli editore 2018


Il vassallaggio
Il vassallaggio legava il signore e il vasso
Cosa vuol dire che il
attraverso la fedeltà: non era un rapporto
vassallaggio era un
impersonale come quello che lega il
rapporto personale?
magistrato allo stato.

Il vassallaggio era No, perché era basato sulla reciproca


trasmissibile agli eredi? fedeltà tra vasso e signore.

No. Le terre del erano affidate al vasso


Il vasso poteva
perché le coltivasse. Solo in un secondo
esercitare i poteri
tempo i vassi inizieranno ad esercitarvi i
pubblici sul feudo?
poteri pubblici.

M. Lunari – M.R. Maccio, Luoghi e civiltà, volume 2 © Zanichelli editore 2018

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