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Ulisse

Dal Canzoniere di Umberto Saba


Lettura:
Ulisse estratto da L'Attimo Fuggente, Rai
voce narrante: Neri Marcorè

Nella mia giovinezza ho navigato


lungo le coste dalmate. Isolotti COMPOSIZIONE E PUBBLICAZIONE
a fior d'onda emergevano, ove raro Ulisse è la poesia conclusiva
un uccello sostava intento a prede, della raccolta Mediterranee.
coperti d'alghe, scivolosi, al sole Pubblicata nel 1946, Saba la
belli come smeraldi. Quando l'alta
inserisce nel Canzoniere del
marea e la notte li annullava, vele
sottovento sbandavano più al largo,
1948.
per fuggirne l'insidia. Oggi il mio regno
è quella terra di nessuno. Il porto Ulisse è una lirica di tredici
accende ad altri i suoi lumi; me al largo endecasillabi sciolti in
sospinge ancora il non domato spirito, un’unica strofa.
e della vita il doloroso amore.
Ulisse
PARAFRASI
Nella mia giovinezza ho navigato
lungo le coste dalmate. Isolotti Nella mia giovinezza ho navigato lungo le coste
a fior d'onda emergevano, ove raro della Dalmazia.
Dal mare affioravano isolotti coperti di alghe,
un uccello sostava intento a prede,
scivolosi, che per il loro verde parevano
coperti d'alghe, scivolosi, al sole smeraldi, dove raramente si poggiava un
belli come smeraldi. Quando l'alta qualche uccello in cerca di cibo. E quando l'alta
marea e la notte sembravano coprirli, le vele ci
marea e la notte li annullava, vele
portavano al largo, in mare aperto, per sfuggire
sottovento sbandavano più al largo, al pericolo. Oggi il mio regno è quella terra dove
per fuggirne l'insidia. Oggi il mio regno nessuno vuole andare. Il porto con le sue luci
attira molti naviganti, ma non me perché il mio
è quella terra di nessuno. Il porto
spirito indomato e l'amore per la vita, anche se
accende ad altri i suoi lumi; me al largo procura dolore, mi sospinge ancora più al largo.
sospinge ancora il non domato spirito,
e della vita il doloroso amore.

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