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Elaborazione e integrazione nel SNC
Funzione Funzione
sensitiva del effettrice
SNC del SNC
Cuore
Movimento del
Recettori sensoriali Ghiandole
muscolo scheletrico
Muscolo liscio
In un sistema sensoriale, un recettore sensoriale è una
struttura specializzata che riconosce uno stimolo
specifico che proviene dall’esterno o dall’interno
dell’organismo. In risposta allo stimolo il recettore
sensoriale inizia la trasduzione sensoriale dando
origine a potenziali graduati e a potenziali d’azione
nella stessa cellula o in cellule vicine.
I sistemi sensoriali codificano per 4 aspetti di uno
stimolo:
A. Tipo (modalità)
B. Intensità
C. Provenienza
D. Durata
Neurone II ordine
Recettore
Organizzazione
Organizzazione del
del sistema
sistema nervoso
nervoso
Il sistema nervoso è diviso in
Sistema nervoso centrale (SNC): comprende cervello
e midollo spinale
Sistema nervoso periferico (SNP)
Il SNP comprende:
Neuroni sensoriali: veicolano le informazioni al SNC
(vie afferenti)
Neuroni motori: inviano stimoli ai muscoli e alle
ghiandole che sono gli organi effettori (vie efferenti)
Il SNP comprende 12 paia di nervi cranici e 31 paia
di nervi spinali ed è suddiviso in:
sistema nervoso somatico
sistema nervoso autonomo
Peripheral
Nervo Tipo Funzione
Sensoriale: sensazioni
V Trigemino Misto gustative e facciali
Motorio: masticazione
VI Abducente Motorio Movimenti dell’occhio
Sensoriale: gusto
VII Facciale Misto Motorio: muscoli facciali e
ghiandole salivari
Sensoriale: gusto
IX Glossofaringeo Misto
Motorio: deglutizione
Nervo principale del
X Vago Misto
parasimpatico
Corrente di recettore
Potenziale di recettore
Rilascio di mediatore
dalla cellula recettrice
Frequenza di impulsi
(gusto, vista, udito)
modulata nell’assone delle
cellule recettrici
(olfatto, tattile) Frequenza di impulsi modulata
nell’assone del neurone
afferente
L’intervallo di valori entro cui un sistema sensoriale
lavora prende il nome di AMBITO DINAMICO. Un
sistema lavora cioè fra un minimo stimolo riconoscibile
e un valore massimo oltre il quale il sistema è saturo.
Ma quale relazione esiste fra intensità dello stimolo e
risposta del recettore, cioè ampiezza del potenziale di
recettore?
Vediamo cosa dice la legge di Weber-Fechner.
It is mainly founded on experiments where persons were given
two nearly identical stimuli (for example, two similar weights)
and tested whether they could notice a difference between
them. It was found that the smallest noticeable difference was
roughly proportional to the intensity of the stimulus . Ie, if a
person could consistently feel that a 110 g weight was heavier
than a 100 g weight, he could also feel that 1100 g was more
than 1000 g.
Since a constant relative difference in the intensity corresponds
to a constant absolute difference in the logarithm of the
intensity, Weber and Fechner suggested that R is proportional
to the logarithm of S:
R = k log (S/S0)
Fra gli stimoli 100 e 110 la differenza è 10
Fra gli stimoli 1000 e 1100 la differenza è 100
Se applichiamo il logaritmo si ha:
Log110 – Log100 = Log1100 – Log1000
Log110/100=Log1100/1000
Il vantaggio di una relazione logaritmica è che tale
relazione espande la risposta del sistema quando l’intensità
dello stimolo è bassa e comprime invece la risposta per
intensità di stimolo elevate. Il risultato è un’espansione
dell’ambito dinamico del sistema.