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INFORMAZIONE E

LIBERTA’:
EDUCAZIONE ALLA
CITTADINANZA
DIGITALE
COMPITO DI EDUCAZIONE CIVICA

ROSSI FEDERICA 3°F


LA COSTITUZIONE
DI INTERNET
Nel 2015 una commissione di
studio della Camera dei
Deputati,  la Commissione per i
diritti e i doveri in Internet,
ha  redatto la Carta dei
diritti di Internet, un
documento che dà  un fondamento
costituzionale ai princìpi e ai
diritti connessi alla 
dimensione virtuale e, in
generale, alla nostra “vita
online”.
SOCIETA’ DIGITALE E
In molte regioni del mondo la connessione è
garantita solo nelle grandi città,  oppure la
DIGITAL DIVIDE
popolazione non ha gli strumenti per accedervi o
non possiede  competenze sufficienti per navigare
online. Questa disomogeneità  nell’accesso alle
tecnologie digitali è chiamata “digital divide”
(cioè  divario digitale).  

I cittadini “offline”, detti anche analfabeti


digitali, sono tagliati fuori dai  servizi e dalle
informazioni, e hanno quindi così minori
opportunità di studio, lavoro. 

Secondo l’ONU, l’accesso a Internet è considerato


un vero e proprio  diritto umano, necessario per
garantire lo sviluppo dell’individuo all’interno 
di un mondo sempre più digitalizzato.
INFORMAZIONE E LIBERTA’
• ARTICOLO 1
Sono garantiti in Internet i diritti fondamentali di ogni persona
riconosciuti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani delle Nazioni
Unite, dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea,dalle
costituzioni nazionali e dalle dichiarazioni internazionali in materia. Che
si tratti di carta stampata o di pagine virtuali, la sostanza non cambia:
l’informazione deve essere libera.

• ARTICOLO 2
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la
parola, lo  scritto e ogni altro mezzo di diffusione.  La stampa non può
essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Sono vietate le pubblicazioni a
stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni  contrarie al buon
costume. La legge stabilisce provvedimentiadeguati a prevenire e a  reprimere
le violazioni.
È strumento di controllo con il quale
un’autorità limita la  libertà di
espressione e la diffusione di
informazioni, idee e opinioni per
mantenere la stabilità politica e
religiosa dello  Stato. Internet
LA CENSURA
viene censurato applicando dei filtri
che bloccano i  contenuti considerati
pericolosi, come quelli relativi a
tematiche  sociali, nonché notizie e
opinioni riguardanti conflitti e
sicurezza. 

Da uno studio che analizza il


rapporto tra censura e Internet nei
vari  Paesi del mondo è emerso che i
Paesi più “digitalmente repressivi” 
sono la Corea del Nord, la Cina, e a
pari merito Russia, Iran e 
Turkmenistan.
IL RISPETTO
SUL WEB
Per comunicare sul web non basta farsi capire; è
necessario essere efficaci,  non annoiare chi ci legge,
non dilungarci e soprattutto, rispettare le regole del 
“luogo” in cui ci troviamo (mail, chat, social network
ecc.).   Saper comunicare online non è un talento
innato, ma una competenza che si  apprende con il tempo
e soprattutto con l’esercizio.  È bene conoscere la
netiquette, (parola composta da network, “rete” ed 
étiquette, “buona educazione”), che rappresenta
l’insieme delle regole di buona  educazione da
rispettare nella comunicazione in rete. Il cyberspazio
è diverso dal mondo reale, ma è abitato dalle stesse
persone. Le parole violente o aggressive si riversano su
persone in carne ed ossa, che ovviamente ne soffrono.
Alcuni studi hanno dimostrato che su Internet siamo più
disinibiti, coraggiosi e feroci; protetti dall’anonimato
e da uno schermo, dimentichiamo che dall’altra parte ci
sono persone reali.
TERENZIO
Della vita di Terenzio abbiamo poche notizie attendibili.
Una biografia fu scritta da Svetonio, di seguito ripresa
dal grammatico Elio Donato, corredata da un commento alle
sue commedie. Fu originario di Cartagine in Africa e fu
condotto schiavo a Roma in giovane età. Il suo nome era
semplicemente Publius Afer. Era al servizio del
senatore Terenzio Lucano, il quale si occupò della
sua educazione e lo affrancò. Divenuto liberto, come
consueto, prese il nome del suo ex-padrone.   

Era un giovane brillante e fu accolto con favore


dell’aristocrazia romana: ebbe come amici Furio Filo, Gaio
Lelio e Scipione l’Emiliano esponenti del Circolo degli
Scipioni, che era promotore della cultura filoellenica.   
Negli Adelphoe viene trattato il tema
dell’educazione. Terenzio affronta

IL questo tema attraversi una coppia di


fratelli, Micione e Demea, e i due
figli di quest’ultimo, Sifone e

RELATIVISMO
Eschino; il primo di loro era stato
allevato dal padre, mentre il secondo
è stato adottato da Micione e quindi

ETICO DI
è stato educato da lui. Demea e
Micione hanno idee e caratteri
differenti. I contrasti tra i due
cominciano dall’inizio dell’opera.

TERENZIO Terenzio in questa opera introdusse


il relativismo etico secondo il quale
ogni cosa è relativa e quindi in
questo caso il buon educatore deve
adattarsi ad ogni esigenza.

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