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I COLORANTI, GLI

STRUMENTI E I PROCESSI DI
TINTURA
NOBILITAZIONI E TRATTAMENTI
PRELIMINARI
Il tessuto prodotto da macchine e telai é
greggio, e non adatto alla
commercializzazione.È necessario sottoporlo ad
alcuni trattamenti in grado di conferirgli
personalità e particolarità . Tali trattamenti
di rifinitura sono definiti nobilitazioni.Le
nobilitazioni sono sono eseguite dalla aziende
specializzate che si occupano di specifici
trattamenti.
AUSILIARI

I pre -trattamenti fanno largo uso di


ausiliari, ossia prodotti chimici con il
preciso compito di preparare i tessuti per
render più agevoli le successive operazioni
di nobilitazione. Tra le principali categorie
di ausiliari,rivestono grande importanza i
mordenzanti che rendono possibili o
facilitano alcune nobilitazioni come la
tintura o la stampa. Serbatoio contenente ausiliari,
posti all’esterno di un’azienda
AUSILIARI PROPRIETÀ

AMMORBIDENTE Prodotto che migliora la mano


del prodotto favorendo anche
le successive cuciture
ANTISCHIUMA Prodotto che limita o elimina la
formazione di schiuma
IMBIDENTE Prodotto che, abbassando la
tensione superficiale del tessile, me
permette una rapida bagnatura.
LA PURGA
La purga è un'operazione di lavaggio eseguita sul tessile di partenza da
tutte le impurità, compiuta attraverso l'impiego di sostanze che
variano secondo la composizione fibrosa prevalente. La purga comprende
anche un lavaggio più tradizionale che può avvenire in acqua o a
secco,per eliminare alcuni tipi di impurità.La complessiva operazione
deve essere eseguita nel miglior dei modi,altrimenti potrebbe
comportare mancanza di omogeneità nelle nobilitazioni successive.
LA TINTURA
La tintura consiste nell’utilizzo di un
elemento,il colore che conferisce carattere e
personalità ai tessili trattati.Attraverso il
colore é possibile ideare e realizzare effetti
particolari e unici. I tessili tinti potranno
mostrare un aspetto gioioso e solare oppure
tetro o cupo.Nella scelta del colore é
determinante la previsione delle mode.Si può
eseguire la tintura in diversi stadi di
lavorazione di un tessile, a partire dalle fibre
e dai filati, sino ai tessuti e ai capi già
confezionati.
BAGNO DI COLORE
La tintura avviene tramite l'immersione del
tessile in un bagno di acqua e colore,
attraverso cui il colorante viene
trasferito dalla soluzione alle fibre,
distribuendosi uniformemente e fissandosi
stabilmente. Tale bagno può avvenire a
temperatura ambiente o essere tiepido,
caldo o molto caldo. Nelle fasi di
lavorazione si deve prestare molta
attenzione a non unire nello stesso
indumento filati o tessuti provenienti da
bagni diversi per- ché le differenze, che al
momento non sono sempre visibili,
PROGETTARE UNA BUONA TINTURA
Per ottenere una corretta tintura, sono necessarie
attente valutazioni e scelte ponderate che spaziano
dai materiali da nobilitare e da impiegare nel
trattamento, ai processi e alle macchine più adatte
alla specifica lavorazione.
È importante:
- valutare la composizione . fibrosa del tessuto;
- scegliere il colorante idoneo;
- determinare le quantità corrette di colorante da
utilizzare;
- identificare gli opportuni ausiliari;
-scegliere la macchina corretta per eseguire
l'operazione;
- scegliere un processo che presenti un buon rapporto
qualità-prezzo;
- determinare la corretta temperatura del bagno;
- determinare il necessario tempo di
immersione; - determinare la
VALUTARE IL BUON ESITO DELLA STADIO DI LAVORAZIONE
TINTURA
La tintura può essere eseguita in diversi
stadi della lavorazione dei prodotti tessili .
Per valutare la buona riuscita di una
É possibile tingere in :
tintura, é necessario allargare l’analisi -fibra o balla
anche a importanti elementi economici e - nastro
ambientali,non basta che il tessuto sia -pasta
tinto in maniera uniforme e che la tinta -filato
-pezza
corrisponda al campione iniziale .É infatti -capo
, molto importante , che i costi di Inoltre, é possibile applicare la tintura
lavorazione siano adeguati al risultato anche in momenti diversi della fase
ottenuto e che sostanze e procedure produttiva di un tessile, in tal caso si parla
di tintura incrociata o differenziale.
impiegate permettano la ripetizione su
larga scala della lavorazione stessa.
TINTURA IN FIBRA O IN BALLA Per
tintura in fibra s’intende la tintura
della fibra prima ancora che sia filata.
Il risultato è di qualità ma molto
costoso; per questo motivo, non si tinge
in fibra per ottenere tinte unite, ma
soltanto per produrre filati
particolari, come i mélange o i
bottonati. È possibile, specialmente per
la lana e le fibre sintetiche, eseguire la
tintura in balla, ossia sulle fibre
ancora “imballate".
TINTURA IN NASTRO Per
tintura in nastro (top) s’intende la
colorazione delle fibre pettinate di lana
che, avvolte su rocche perforate,
assumono l'aspetto di una corda dal
diametro di 25-35 cm: il nastro, appunto.
La tintura in nastro e un sistema più
economico di quello in fibra, poiché evita
di tingere quella parte di fibre, scartate
dalla pettinatura ( cascami), e che
possono essere, utilizzate in modi
differenti per il loro colore greggio
Tintura in pasta

La tintura in pasta è un procedimento di colorazione riservato alle fibre


chimiche, eseguito sulla pasta artificiale o sintetica, prima
dell’istruzione.
TINTURA IN FILATO
La tintura in filato, è eseguita sul filato. Si tingono i
filati quando si vogliono ottenere tessuti rigati o
quadrettati (in questi casi gli effetti sono
denominati “per nota di colore"). Il filato può essere
tinto avvolto su rocche perforate, dalla forma
conica o cilindrica, oppure in matasse; fra le due, la
tintura in matassa è più pregiata perché lascia il filo
più morbido e voluminoso.
Tintura in pezza (TP)

La tintura in pezza è eseguita dopo la tessitura, quando si sono già ottenute le pezze di tessuto. È un
sistema economico, in quanto, la colorazione in uno stadio finale del prodotto, facilita le previsioni e le
valutazioni sulle tendenze moda, limitando, di conseguenza la percentuale di invenduto. Quando i filati
sono piuttosto grossi, è possibile verificare la tintura in pezza sfilando il tessuto.

TINTURA IN CAPO

Per tintura in capo si intende la tintura sul capo già


confezionato, nata dall'esigenza di rifornire, in tempi
brevi, i negozi di abbigliamento con capi tinti nei colori
moda dell'ultimo momento. Si tinge in capo quando è
necessario cambiare il colore, non più adatto alla
moda, dei capi rimasti invenduti e rimetterli, così, sul
mercato.
La tintura in capo può essere impiegata anche per
conferire aspetto vissuto ai capi.
TINTURA INCROCIATA O DIFFERENZIALE (DD))

É possibile tingere i tessili anche in stadi differenti del loro


processo produttivo. In questo caso, si parla di tintura
incrociata ,tecnica tintoria che permette l'impiego di sistemi
differenti per produrre effetti particolari.Si parla di tintura
incrociata anche quando, per esempio, un tessuto con orditi
in cotone e trame in lana, è sottoposto a bagni di coloranti
diversi (ognuno adatto a una sola fibra), oppure è immerso
nello stesso bagno con i due tipi di coloranti in successione.
La tintura incrociata è alquanto creativa perché permette di
ottenere effetti inconsueti, tra i quali il conferimento al
tessuto di una patina di antico. La caratteristica
principale dei tessuti tinti con differential dyeing è la loro
iridescenza, tanto che essi vengono denominati cangianti.
I COLORANTI

Se l'elemento fondamentale della tintura è il colore, altrettanta


importanza rivestono i coloranti, particolari sostanze che trasmettono il
co- lore ai prodotti tessili. I coloranti si distinguono per origine (naturale o
sintetica), per le loro proprietà e per la ĉlasse tintoriale di appartenenza. I
coloranti usati per tingere sono stati per secoli esclusivamente di origine
naturale, ma con il passare del tempo solo stati quasi completamente
sostituiti da coloranti di origine sintetica, cioè chimica.
COLORANTI NATURALI

Dall'alba dei tempi gli uomini hanno


impiegato sostanze presenti in natura per
decorare se stessi, i loro indumenti e gli
oggetti. Per fare questo, si sono affidati alle
sostanze presenti in natura, dalle quali
ottenere i primitivi principi tintori. Le
tecniche si sono affinate nei secoli ma, con
l’introduzione dei coloranti sintetici, le
colorazioni naturali sono declinate, fino alla
quasi completa sostituzione.
COLORANTI NATURALI

Dall'alba dei tempi gli uomini hanno impiegato sostanze


presenti in natura per decorare se stessi, i loro
indumenti e gli oggetti. Per fare questo, si sono affidati
alle sostanze presenti in natura, dalle quali ottenere i
primitivi principi tintori. Le tecniche si sono affinate nei
secoli ma, con l’introduzione dei coloranti sintetici, le
colorazioni naturali sono declinate, fino alla quasi
completa sostituzione. I
coloranti di origine vegetale sono numerosi e derivano
da diverse parti delle piante, quali radici, fusto, foglie e
persino fiori e frutti, mentre è notevolmente inferiore il
numero di coloranti naturali di origine animale, ottenuti
principalmente da molluschi e insetti.
COLORANTI DI ORIGINE VEGETALE

ROBBIA Dalle sue radici si ottiene


il colore rosso turco, con
sfumature che possono
avvicinarsi all’arancione.

CURCUMA Dalle sue radici si ottiene


un colorante giallo, la
curcumina, impiegato
anche in cucina.

ZAFFERANO Dai suoi stimmi, seccati e


poi polverizzati, si ottiene
il colore giallo zafferano.
COLORANTI DI ORIGINE ANIMALE

MURICE COMUNE Dalla putrefazione al sole e


successiva lavorazione di questi
comuni molluschi, si ottiene il
rosso porpora.

COCCINIGLIA DEL CARMINIO Dalla sua essicazione e


polverizzazione si ottiene il rosso
carminio o di cocciniglia.

COCCINIGLIA Dalle uova deposte dalla


femmina di tale insetto, si ottiene
il colorante rosso charmed.
NATURALE NON É BIOLOGICO COLORANTI SINTETICI

L'impiego di coloranti naturali non I coloranti sintetici sono posti in


è sinonimo di tintura biologica. La commercio in polvere e sono riconosciuti
tintura con coloranti naturali, con un nome, un numero e una sigla: il
richiede molto spesso l'impiego di nome è di fantasia, ha valore commerciale
ausiliari, come i mordenzanti, o di e ogni azienda ne usa di propri, mentre il
numero indica il colore e la sigla le
specifici trattamenti per migliorare
eventuali sfumature o caratteristiche
il fissaggio del colore che possono
speciali. Sono preferibili ai coloranti
comportare lo scarico di sali
naturali, tra le principali perché hanno:
metallici (ferro, stagno, rame e -un costo minore;
alluminio) -una maggior permanenza del colore;
Al contrario, tingere biologico -una miglior uniformità del colore;
significa utilizzare ausiliari e -un approvvigionamento svincolato
coloranti biodegradabili e a basso dall'alternarsi delle stagioni e dal mutare
impatto ambientale. degli agenti atmosferici.
PROPRIETÀ DEI COLORANTI
AFFINITÀ: L'affinità consiste nella spontaneità del colorante a fissarsi su una fibra. Maggiore è tale
spontaneità, superiore è anche la facilità di tintura. Quando la fibra non ha affinità per un
colorante, è necessario sottoporla a un trattamento preliminare, in la fibra, vengono fissati alcuni
atomi metallici, in grado di "catturare" e trattenere il colorante.

POTERE COPRENTE:Il potere coprente consiste nella dose di colorante occorrente a coprire, una
data quantità di tessuto.

POTERE MIGRATORIO:Il potere migratorio consiste nella capacità di un colorante di migrare


attraverso la fibra, da un punto in eccesso a un punto in difetto, favor do l'uniformità della tinta. Si
tratta di un effetto il più delle volte positivo, in quanto, durante la migrazione, non si creano aloni,
ma può diventare negativo, un colore scuro può migrare su un colore chiaro, provocando effetti
indesiderati. SOLIDITÀ: Per solidità del colore di un tessile s'intende la capacità di mantenere,
nonostante l'uso e la manutenzione, il colore impartito. Si tratta dunque della capacità del colorante
di permanere sul tessile, anche quando è sottoposto all'azione di agenti chimici e fisici, come acqua,
detersivi, luce, calore e sudore.
LE CLASSI DI COLORANTI
I coloranti sono suddivisi in classi, ognuna contraddistinta da proprietà e
caratteristiche specifiche , con riferimento ,al grado di solidità e all’affinità
tintoriale .In ogni caso, é compito del tintore scegliere il colorante più adatto alla
tintura che sta per compiere; l’indicazione della classe é solo un aiuto per favorirne
il lavoro. É prevista una suddivisione delle classi in coloranti basici, acidi, diretti,
reattivi, al tino, dipersi, a pigmento.
COLORANTI DIRETTI
COLORANTI BASICI. COLORANTI ACIDI
I coloranti diretti o
I coloranti basici o cationici I coloranti acidi sono impiegati per la sostantivi presentano una
sono usati prevalentemente lana, la seta e le fibre poliammidiche. buona affinità per tutte le
per l'acrilica e le fibre Sono solubili in acqua e, quindi, fibre, anche se, sono usati
proteiche (lana e seta), ma tingono direttamente. Presentano una prevalentemente per
anche per le fibre vegetali, buona brillantezza dei toni, ma la cotone, lino e viscosa,
purché, in precedenza, solidità del colore è generalmente mentre più di rado per le
trattate con un mordenzante. scarsa. fibre sintetiche.
COLORANTI REATTIVI.
COLORANTI AL TINO COLORANTI DISPERSI
I coloranti reattivi si usano I coloranti al tino sono ideali per le
principalmente per le fibre fibre cellulosiche ma, talvolta, sono I coloranti dispersi sono
cellulosiche, sia naturali sia utilizzati anche per fibre proteiche (lana utilizzati in prevalenza per
artificiali. Per la loro e seta) e poliammide. Non sono la tintura del poliestere e
inizialmente solubili in acqua, ma lo del PBT Elité; per il primo
applicazione, sono necessari
diventano dopo opportuno trattamento. la tintura avviene, in
due bagni: il primo colorante e
Presentano colori macchine a pressione, a
il secondo stabilizzante. Questi
brillanti e vivaci, ma la gamma è 130 °C, mentre per il
coloranti presentano incompleta. secondo a 95 °C. Non si
particolare brillantezza buona La solidità é molto buona o ottima. sciolgono in acqua ma si
solidità. Il costo d’applicazione é abbastanza disperdono in essa,
elevato. andando a occupare
fisicamente gli spazi che
COLORANTI PIGMENTO
si creano all'inter delle
fibre sintetiche, quando
I coloranti a pigmento possono essere applicati a tutte le fibre.
queste superano il loro
Non sono dei veri e propri coloranti. Per usarli, è necessario
punto di transizione
preparare un'emulsione in cui sono presenti, oltre ai pigmenti, delle
vitrosa.
resine con funzione di collante; l'emulsione è applicata al tessuto e
portata ad alta temperatura per farla aderire (polimerizzare).
IDENTIFICAZIONE DEL COLORE E PROVE CAMPIONE

Quando il cliente indica un preciso colore per la tintura dei propri tessili, l'azienda di tintura deve
riuscire a replicarlo nel dettaglio. Tale replica e relativa verifica sono eseguiti all’interno dei laboratori
colore. Per analizzare un colore esistente e replicarlo alla perfezione,possono essere impiegati due diversi
strumenti: il colorimetro confronta l’intensità luminosa del campione e misurando la percentuale con
cui sono presenti in essa i tre colori primari ( giallo, rosso e blu), permette di ottenere l’identificazione
del colore. Lo spettrofotometro analizza la composizione chimica del campione.
LA PREPARAZIONE DEI
COLORANTI :LA CUCINA
COLORI. La
preparazione delle soluzioni coloranti
è eseguita nella "cucina colori dove
sono conservati coloranti e ausiliari,
in forma di polveri, liquidi o
granulari, prima di essere
trasformati in soluzioni liquide
semisolide. Nella cucina colore
tradizionale, prima tutto era svolto
manualmente ora queste condizioni
di lavoro sono migliorate
decisamente con l'introduzione di
cucine colori completamente
automatizzate.
I MACCHINARI PER LA TINTURA

La tintura necessita di macchinari specifici che possono


differenziarsi tra loro per diversi fattori, per esempio il
tipo di contatto tra bagno e prodotto da tingo (bagno in
movimento, tessile in movimento) o le condizioni
operative (a pressione atmosferica), ma che, sono
composti dagli stessi elementi principali: vasca di
tintura,recipiente per introdurre coloranti e ausiliari,
tubazioni per il trasporto del colorante e del liquido
esausto, sistemi di
livello,pompe,termometro,centrifuga,motore; quadro
elettrico,serpentine per il riscaldamento del bagno,
valvole di regolamentazione del flusso, valvole di riciclo,
sistema di programmazione.
APPARECCHIATURE PER TINGERE FIBRE E FILATI

Subbio= parte di un telaio da tessitura, i subbi sono due:

•quello posteriore che porta l’ordito

•quello anteriore che raccoglie il tessuto.

La tintura può avvenire in autoclave, matasse è dubbio.

LA TINTURA IN AUTOCLAVE = ci sono autoclavi , il filato si trova sulle


rocche ed é fermo,il bagno, invece , é in movimento , ed é adatta per tutte le
fibre.

LA TINTURA IN MATASSE= il filato si trova sulle matasse che sono ferme ,


il bagno é in movimento la tintura é eseguita con macchine a bracci.

LA TINTURA IN SUBBIO= il filato si trova sulle rocche , che sono ferme, il


bagno é in movimento , e tale tintura é eseguita dai siluri.
APPARECCHIATURE PER TINGERE CAPI CONFEZIONATI

Le macchine impiegate per tingere i capi già confezionati sono delle rotative, simili
per aspetto a grosse lavatrici industriali, munite di cestelli, in cui materiale da
tingere e bagno di colore si muovono entrambi per rotazione. Le dimensioni di tali
rotative variano in base al carico di prodotto da trattare. Per articoli molto delicati,
per esempio i collant, è sconsigliabile l'uso di rotative poiché potrebbero rovinare il
prodotto, creando pieghe o tirandone i fili; si fa, così,ad armadio con cassetti, e il
prodotto rimane fermo.
LA TINTURA DEI TESSUTI :LA PIÙ UTILIZZATA.

La maggior parte dei laboratori si occupa della tintura in pezza perché garantisce il miglior rapporto
qualità/prezzo. Le macchine usate in questa tipologia di tintura si possono suddividere in due grandi categorie,

- in corda, cioè con il tessuto raccolto in pieghe longitudinali, lunghe quanto tutta la pezza o più pezze unite;

- in largo, cioè con il tessuto disteso in tutta la sua larghezza, in modo da non formare pieghe.
TINTURA IN CORDA TINTURA IN LARGO TINTURA A FOULARD
Nella tintura in corda sono utilizzate
macchine denominate jet e overflow. Il Per i tessuti più delicati, é Una variante della tintura
ciclo di tintura si svolge preferibile la tintura in in largo è rappresentata
completamente al chiuso, con la largo, attraverso l’impiego dalla tintura a foulard,
presenza di apposite cappe per
di una macchina impiegata principalmente
denominata jitter. per quei tessuti che
l'aspirazione del vapore. Il tessuto è
Nella macchina jitter il formano facilmente delle
mantenuto in movimento così come il
prodotto tessile é in pieghe. Il tessuto, ben
bagno. La tintura in corda può movimento, mentre il allargato e teso, ossa nel
avvenire in modo discontinuo, quando bagno é fermo. bagno di colore è, subito
le singole pezze sono separate tra loro, C’é un sistema di chiusura dopo, viene spremuto e
oppure in modo continuo, se più pezze che impedisce la pressato attraverso
sono cucite insieme, legando la coda diffusione del vapore. appositi cilindri,
dell'una con la testa dell'altra. E generalmente in gomma
adatta per quasi tutte le fibre dura.
componenti sia tessuti a navetta, sia
tessuti a maglia. Tale tintura può
produrre su tessuti una leggera
impiumatura, risolvibile con
successiva cimatura.
TRATTAMENTI FINALI

Al termine del processo di tintura sono necessari trattamenti per fissare il colore, togliere quello in eccesso e
asciugarlo.

LAVAGGIO A UMIDO
VAPORISSAGGIO
IL passaggio successivo
L’operazione permette ai consiste nel lavaggio a umido
coloranti di penetrare grazie al quale é possibile
all’interno della fibra, eliminare il colorante in
grazie all’azione congiunta eccesso. L’eliminazione di tali
di calore e umidità sostanze non può avvenire a
freddo. Con il risciacquo e
l’eventuale aggiunta di
ammorbidenti, si ottiene anche
la mano desiderata.
ASCIUGATURA E STIRO ARROTOLATURA
L'asciugatura e lo stiro sono eseguiti sui
Al termine, il tessuto è arrotolato su tubi
tessuti in aperto, facendo ricorso a macchine
cavi di cartone e imballato con film
denominate rameuse. Prima di impiegare tali (pellicole) a chiusura termica. Sul tessuto
macchinari, è utile, soprattutto a livello imballato è applicata un'etichetta
economico, che dai tessuti sia già stata estratta riportante i parametri principali,
l'acqua in eccesso, attraverso il passaggio tra compreso il numero del bagno e il tipo di
cilindri spremitori o tramite centrifuga. Il nobilitazione subita. La pezza è, così,
processo di asciugatura non deve essere troppo pronta per la commercializzazione.
spinto e, deve essere attentamente controllato,
poiché ogni tipologia di fibra deve conservare la
propria naturale umidità. I
sistemi maggiormente impiegati per l'asciugatura
sono l'aria calda e i cilindri metallici riscaldati, a
cui si aggiungono, le radiazioni infrarosse e le
microonde ad alta frequenza. Per i tessuti di
maglieria tubolari, lo stiro si esegue in calandre.

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