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Epicureismo

Epicuro (341 a.c.-270 a.c.)


• nasce a Samo

• accostamento alla filosofia platonica e democritea

• a 18 anni ad Atene per completare servizio militare

• insegna a Mitilene e Lampsaco

• 307/306 a .c. fondazione del Giardino ad Atene


La formazione filosofica di Epicuro
• avversione per Platone, per quanto riguarda la metafisica e la gnoseologia
• Avversione Aristotele, considerato un platonico
• ripudio della seconda navigazione
• critica alla dottrina delle idee
• critica all’astronomia, alla geometria
• recupero della sensazione come criterio di verità
• materialismo
• ripresa dell’atomismo
• ripresa della filosofia socratica come cura dell’anima
• etica
Il Giardino
La scuola di Epicuro ha sede in un edificio con giardino, fuori Atene ed è
aperta a tutti, uomini e donne.
Nel Giardino si insegna:
• la realtà è conoscibile dall’intelligenza dell’uomo
• nel reale la felicità è raggiungibile
• la felicità è mancanza di dolore
• per raggiungere la felicità uomo ha bisogno di se stesso e non delle
ricchezze e dello stato
La filosofia epicurea
• canonica, elaborazione del canone (regola) con cui
riconosciamo la verità

• fisica, analisi della costituzione del reale

• etica, il fine dell’uomo ovvero la felicità


La canonica
I criteri di verità
• la sensazione come criterio di verità

• le prolessi sono criterio di verità in quanto rappresentazioni,


mentali delle cose derivanti dall’esperienza

• i sentimenti di piacere e dolore sono criteri di verità in


quanto derivano dalle sensazioni
La sensazione
• la sensazione ha una validità oggettiva
• la sensazione è un’affezione, passiva,
• la sensazione è prodotta da qualcosa, come effetto e
corrisponde all’oggetto che l’ha determinata
• la sensazione è vera e garantita dalla struttura atomica
della realtà
• la sensazione è arazionale, non si autroproduce, ma è
prodotta da altro
Le prolessi
• le prolessi o anticipazioni sono rappresentazioni mentali delle cose
• le prolessi sono le immagini delle cose percepite e formatesi
attraverso il ripetersi delle percezioni e la loro conservazione nella
memoria
• la nostra mente è un foglio bianco e attraverso le sensazioni
immagazziniamo le stesse, con la memoria possiamo anticipare
l’immagine della cosa

• i nomi si riferiscono alle prolessi

• il linguaggio è portatore di verità


I sentimenti di piacere e di dolore

• i sentimenti di piacere e di dolore sono sensi interni


• i sentimenti di piacere e di dolore sono discriminanti per il
vero dal falso
• i sentimenti di piacere e di dolore sono discriminanti per il
bene e il male
L’opinione può essere vera o falsa
La fisica epicurea
• la fisica epicurea riprende il problema dell’essere e del
divenire dei filosofi pluralisti
• la realtà è un tutto caratterizzato da corpi e vuoto
• il vuoto è natura intangibile
• i corpi sono composti da atomi in moto nel vuoto
• la realtà è infinita come totalità
Gli atomi
• i corpi sono composti o semplici assolutamente indivisibili
• i corpi indivisibili sono gli atomi
• gli atomi in moto nel vuoto
• le caratteristiche degli atomi sono: peso, figura (disposizione
spaziale) e grandezza
• teoria dei minimi: gli atomi hanno un limite in grandezza e in
piccolezza
• il clinamen, la declinazione del moto degli atomi per favorire
l’unione e le cose
La fisica epicurea
• infiniti mondi
• anima formata da atomi più leggeri, ignei, aereiformi,
ventosi
• l’anima è mortale
• Materialismo e meccanicismo
• assenza di determinismo, casualità nel cosmo
epicureo
La conoscenza sensibile
Dalle cose si propagano immagini o simulacri che ne
riproducono le fattezze, penetrando in noi producono
non solo le sensazioni ma anche il pensiero.
Le sensazioni sono vere.
Il pensiero può essere vero o falso.
L’etica
La filosofia morale, a partire da Socrate, si propone di
individuare l’essenza dell’uomo, la sua peculiare areté (virtù),il
suo bene specifico e il suo modo di vivere per raggiungere il
bene che lo rende felice.
La felicità consiste nella realizzazione dell’essenza dell’uomo,
la virtù permette di raggiungere tale scopo.
Epicuro concorda con questa impostazione, ma per lui il bene
risiede nel piacere.
Il piacere è il vero bene naturale.
L’etica edonistica
• il bene è piacere
• la felicità è intesa come piacere
• il vero piacere è quello catastematico, inteso come assenza di
dolore
• il piacere è inteso come aponia (assenza di dolore fisico)
• il piacere è inteso come atarassia (assenza di turbamento
dell’anima)
I piaceri
• piaceri naturali e necessari legati alla conservazione
della vita dell’individuo
• piaceri naturali ma non necessari variazioni superflue
dei piaceri naturali
• piaceri non naturali e non necessari ovvero ricchezze,
onori e gloria
Il quadrifarmaco

• non dobbiamo avere paura degli dei

• non dobbiamo avere paura della morte

• il piacere è facilmente raggiungibile

• il male se è breve, è passeggero; se è duraturo, porta alla


morte

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