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Le funzioni dell’apparato digerente possono essere alterate, se non totalmente modificate, da una serie di aspetti
particolarmente importanti. Essi sono:
• Un’alimentazione scorretta;
• La presenza di patologie;
• La presenza di lesioni parietali ( ulcera).
L’alimentazione scorretta
L’adozione di regimi estremi, soprattutto durante l’infanzia,
può provocare uno stato di malnutrizione cronica, dovuta
all’assenza prolungata di una certa sostanza.
Le carenze nutrizionali possono provocare malattie. L’assenza
o l’impossibilità di assorbire la cobalamina, ad esempio,
generano l’anemia perniciosa. Altre patologie sono causate
dalla mancanza di sostanze minerali.
Vi è quindi la denutrizione, dovuta alla carenza di cibo, e
l’ipernutrizione, ovvero l’assunzione eccessiva di nutrienti. La
prima può portare al danneggiamento degli organi interni,
mentre la seconda al diabete, infarto del miocardio,
ipertensione arteriosa e altre patologie.
La presenza di un quantitativo eccessivo di vitamine
(Ipervitaminosi) può portare a disturbi dell’apparato
digerente.
I principali alimenti che contengono gli amminoacidi essenziali. Vi
sono diverse combinazioni disponibili anche ai vegetariani.
Le patologie dell’apparato digerente
Le patologie più comuni dell’apparato digerente sono:
• La celiachia, ovvero l’intolleranza al glutine. Essa ha basi genetiche e causa
l’infiammazione della mucosa intestinale. La cura consiste in una dieta priva di
glutine, componente proteico presente in molti cereali;
• Le intossicazioni alimentari, causate da tossine batteriche ( come il Clostridium
Botulinum);
• Le infezioni (Gastrite , enterite, colite);
• L’epatite e la pancreatite, ovvero le infiammazioni al fegato e al pancreas. Esse
sono dovute all’assunzione eccessiva di alcol;
• Il reflusso gastro-esofageo;
• La malattia di Crohn, particolare infiammazione;
• Il cancro del colon-retto.
L’ulcera gastrica