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abbastanza efficace
Approccio farmacologico:
farmacologico
benzodiazepine ipnotiche
ipnotici non benzodiazepinici
benzodiazepine ansiolitiche
antidepressivi
altri psicofarmaci
Benzodiazepine ipnotiche o ansiolitiche: differenze
farmacocinetiche e non f.dinamiche
A emivita lunga (T/2> 24 h) (flurazepam, diazepam,
ketazolam), breve (T/2 < 6h) (triazolam), intermedia
T/2 = 6-24 h) (lorazepam, nitrazepam,
flunitrazepam, temazepam)
- in
i rischio di dipendenza alternativa
verso droghe o alcol
- in anziani con problemi medici e
psichiatrici
- in pazienti con ansia cronica o disforici
- in pazienti con attacchi di panico
- in pazienti psicotici cronici
ANSIA
Curva di
Yerkes-
Dodson
Ansia:
meccanismo adattativo in pericolo, ipervigilanza,
reazioni neurovegetative e muscolari di difesa
Ansia generalizzata:
in condizioni di non stress, lamentela verbale, effetti
somatici e autonomi (agitazione, irrequietezza,
tachicardia, disturbi g.i.) interferenza con normale
attività
Attacco di panico:
breve episodio d’ansia intollerabile, perdita controllo
pensiero, sintomi neurovegetativi (sudorazione,
tachicardia, dolore torace, tremori, soffocamento)
Ansia fobica:
da circostanze specifiche (spazi aperti o chiusi, ragni,
serpenti..)
Farmaco/Reazione avversa
ACE-inibitori: mania, ansia, allucinazioni, depressione, psicosi
Anticolinergici: confusione mentale, perdita di memoria,
disorientamento
FANS: depressione, psicosi, confusione mentale, ansia
Antistaminici anti-H1: sedazione, sonnolenza, disorientamento
Antistaminici anti-H2: delirium, mania, depressione, incubi
Beta-bloccanti: depressione, incubi, stato confusionale
Ca-antagonisti: depressione, delirium, confusione mentale, psicosi
Claritromicina: mania
Clonidina: depressione, allucinazioni, psicosi, stato confusionale
Corticosteroidi: psicosi, delirium, mania, depressione
Digossina: stato confusionale, allucinazioni
Fluorchinoloni: confusione mentale, psicosi, depressione,
allucinazioni, mania
Interferone: depressione, psicosi
Interleuchina2: confusione mentale, allucinazioni
Isoniazide: psicosi, allucinazioni, mania
Metildopa: depressione, disturbi mnesici, incubi, mania
Metoclopramide: depressione, ansia, mania
Propafenone: agitazione, delirium, disorientamento
Teofillina: ansia, iperattività (dose-dipendente)
Trimetoprim-sulfametossazolo: delirium, depressione,
allucinazioni
LE BENZODIAZEPINE
Farmacocinetica:
Vie somministrazione: p.o, i.m., i.v.
Assorbimento: quasi completo da tratto g.i.,
velocità dipende da proprietà chimico-fisiche
Assorbimento dopo somministrazione i.m. meno
rapido e completo (precipitazione per
cristallizzazione)
Legame a proteine plasmatiche alto
Attraversamento BEE buono
Metabolismo epatico per ossido-riduzione
(metaboliti attivi, spesso T/2 lungo) e per
glucurono-coniugazione
Eliminazione renale
a) b. a lunga durata azione: T/2>24 h
b) b. a breve durata azione: T/2 5-24h
c) b. a brevissima durata azione: T/2<4h
Effetti indesiderati:
Sintomi astinenza:
- ansia, insonnia, tremori, convulsioni, stato
confusionale in anziani
- ipersensibilità sensoriale con alterazione
percezione suoni e stimoli sensoriali
Dipendenza dipende da:
1. Durata trattamento
2. Dose
3. Farmacocinetica
4. Antagonista flumazenil si usa in rianimazione
contro effetti depressivi e per facilitare
risveglio da anestesia indotta con
benzodiazepine
I BARBITURICI
A lungo T/2: fenobarbitale (4gg), anticonvulsivante
A breve T/2: amobarbitale e pentobarbitale (20-
50h), preanestesia, intervista psichiatrica, astinenza
da fenobarbitale, ipnotico-sedativo
A brevissimo T/2: pentotal (!0h), anestesia i.v.
Tolleranza crociata e auto per induzione enzimatica
Dipendenza solo se emivita breve
Astinenza a sospensione, convulsioni, agitazione,
ansia, ipertermia
Terapia sostitutiva con barbiturico a lunga emivita e
poi scalaggio dosi
Tossicità
Curva dose-risposta ripida, scarsa maneggevolezza,
depressione respiratoria, ipotermia, coma
Alcalinizzare urine, vomito o lavanda gastrica
Farmaci antidepressivi
L’uso del termine depressione per connotare una
sindrome psichiatrica è stato utilizzato per la prima
volta negli anni ’20 dallo psichiatra tedesco Meyer.
La depressione è una sindrome molto eterogenea,
con sintomatologia complessa, a volte
misconosciuta sia dal medico che dal paziente, a
volte troppo facilmente diagnosticata.
I casi adeguatamente diagnosticati rispondono
bene al trattamento farmacologico
Bisogna ricordare l’importanza anche del
trattamento psicoterapeutico di sostegno
Depressione non è “demoralizzazione” ma una
condizione patologica che colpisce il 7-15% degli
uomini e il 13-28 % delle donne durante la vita!
Una classificazione delle sindromi depressive si
basa sulla presunta origine della malattia e
distingue:
• Depressione reattiva, si presenta in risposta ad
una disgrazie o ad una malattia, o un lutto
• Depressione endogena o maggiore, intesa come
incapacità costitutiva di trarre piacere dagli
eventi e di affrontare i comuni fatti della vita
• Depressione associata a stati maniacali,
sindrome maniaco-depressiva.
DEPRESSIONE
6
Settimane di
trattamento con
antidepressivi 4
0
Effetti sinaptici Effetti collaterali Effetti terapeutici
ore - giorni ore - giorni 4 - 6 settimane
Percorso che seguono le vie nervose alterate durante la depressione,
cioè quelle che utilizzano come neurotrasmettitori la NA (verde) e/o la 5-
HT (rosso). Sono rappresentate anche le funzioni che esse controllano
(la collocazione anatomica non è precisa). Alcune sono controllate dalla
sola NA, altre dalla sola 5-HT, altre da entrambe
Sintomi controllati dai sistemi monoaminergici
Noradrenalina Serotonina
Ansia
Attenzione Irritabilità Impulsività
Ideazione suicidaria
Umore, Emotività
Funzioni
Cognitive Sonno, Appetito
Motivazione
Funzioni sessuali
Energia
Aggressività
Aggressività
Attività psicomotoria
Euforia
Dopamina
Depressione: Strategie farmacologiche e farmaci in uso
Depressione secondaria o reattiva in conseguenza a situazioni
psichiche o mediche; lutto complicato se > 6 mesi; psicoterapia e
farmacoterapia
DISTURBI DI PANICO Gli antidepressivi sono usati in genere nei disturbi di panico
e nelle fobie; la clomipramina è autorizzata per gli stati fobici e ossessivi; la
paroxetina è autorizzata per il trattamento della fobia sociale.
“Maternity blues”
blues ovvero una depressione di media
gravità che può presentarsi entro la prima settimana dal
parto e si risolve spontaneamente entro il primo mese.
•Cianosi
•Tachicardia
•Ipotonia
•Letargia o irritabilità
•Ritenzione urinaria
•Midriasi persistente
Disturbo bipolare (sindrome maniaco depressiva):
Strategie farmacologiche e farmaci in uso
• Sali di litio: effetto sul turnover dell'inositolfosfato e interazione con i sistemi recettoriali che
usano come secondo messaggero il fosfatidil inositolo.
• Il litio (concentrazione plasmatica tra 0.8 e 1.2 mEq/l) è attivo nei pazienti con crisi bipolari
(maniaco-depressive); nel mantenimento la litiemia deve essere mantenuta tra 0.6 e 0.8 mEq/l,
controllando periodicamente i livelli serici dello ione.
• Effetti collaterali:
• Disturbi a carico del SNC, (tremore, atassia, iperattività motoria, confusione mentale)
• Anomalie della funzione tiroidea
• Alterazioni della funzionalità renale
• Edemi
• Depressione del nodo seno-atriale
DATI STATISTICI
Prevalenza 0,5 - 2 % abitanti
Incidenza 20- 70 casi/ 100.000
50 milioni di pazienti nel mondo
Tipi di Epilessie:
Epilessie o Accessi Parziali:
Parziali interessano
piccole aree dell’SNC, sono limitatamente
estese e non determinano contrazioni tonico-
cloniche ma soltanto contrazioni muscolari
involontarie con esperienze sensoriali
anomale, della durata di pochi secondi.
Epilessie o Accessi Generalizzati:
Generalizzati
SCELTA
SPIAZZAMENTO
Effetti collaterali
• sedazione
• nistagmo, atassia, vertigini
• reazioni psicotiche
• raramente: rash, tossicità midollare
Meccanismo d’azione
• analogo a quello del fenobarbitale
Interazioni: Riduz. della conc. degli altri antiepilettici (tranne la fenitoina)
IDANTOINE: fenitoina o difenilidantoina
1938, ricerca di analoghi non sedativi del fenobarbitale
Usi terapeutici (orale, e.v)
• crisi parziali
• crisi tonico-cloniche generalizzate
• stato epilettico (i. v.)
• non indicata per le assenze!
Effetti collaterali
• iperplasia gengivale (20%)
• sedazione inferiore a quella da fenobarbitale
• nistagmo, diplopia, atassia, vertigini
• raramente: rash cutanei, discrasie ematiche
Meccanismo d’azione
• blocca i canali Na+
• blocco selettivo della scarica neuronale ad alta frequenza; non interferisce con la scarica
neuronale fisiologica
IMINOSTILBENI: carbamazepina
1960: nevralgia del trigemino 1974: efficacia antiepilettica (orale)
Usi terapeutici
farmaco di prima scelta per:
• crisi parziali
• crisi tonico-cloniche generalizzate
• non indicata per le assenze!
Effetti collaterali
• sonnolenza inferiore a quella da fenitoina
• vertigini, atassia, diplopia
• rash cutanei
• discrasie ematiche (rare)
Meccanismo d’azione
• “fenitoino-simile” di blocco dei canali Na +
Interazioni: con fenitoina
OXCARBAZEPINA
(orale)
Usi terapeutici
• convulsioni miocloniche
• assenze epilettiche
• spasmi infantili
Effetti collaterali
• sedazione
• rallentamento psicomotorio
• amnesia
• alterazioni comportamentali (infanzia)
• tolleranza e dipendenza!
Meccanismo d’azione: potenziamento della trasmissione gabaergica tramite interazione
allosterica con il recettore GABA A
BENZODIAZEPINE
(orale)
Usi terapeutici
• crisi parziali e tonico-cloniche generalizzate
• assenze
Effetti collaterali
• aumento di peso
• dispepsia, nausea
• epatopatia, in rari casi epatite fulminante
controllare la funzionalità epatica!
Meccanismi d’azione
• stimolo della sintesi e/ o inibizione della degradazione di GABA
• blocco “fenitoino- simile” dei canali Na+
• inibizione di canali al Ca2+ e riduzione del rilascio di glutammato
Effetti collaterali
• anoressia, nausea, vomito
• sonnolenza o euforia
• rare reazioni idiosincrasiche
Meccanismo d’azione
• sopprime gli spikes dei neuroni talamici in un circuito talamo-corticale coinvolto nella
genesi delle assenze epilettiche
TIAGABINA (orale)
Inibitore irreversibile del trasportatore del GABA, blocca il reuptake del neurotrasmettitore
a livello neuronale e gliale, aumentandone la disponibilità sinaptica.
Indicato nelle crisi parziali refrattarie ad altri farmaci.
Effetti collaterali di tipo neurologico (vertigini).
FELBAMATO
Antagonizza l’attività dei recettori NMDA interagendo in modo allosterico con il sito
della glicina. Altri meccanismi d’azione: inibisce i canali al Na + e al Ca 2+ tipo L,
riducendo il rilascio di glutamato.
Ha un ampio spettro di attività antiepilettica.
Provoca perdita di peso; possibile tossicità epatica o ematologica.
LAMOTRIGINA (orale)
Blocca i canali al Na + e inibisce il rilascio di glutamato, anche tramite l’inibizione di
canali al Ca 2+ tipo N e P.
Lo spettro di efficacia antiepilettica sembra essere più ampio di quello di fenitoina e
carbamazepina (attiva anche sulle assenze).
Può causare vomito e rashes: importante aumentare gradualmente le dosi.
TOPIRAMATO (orale)
Sono descritti diversi possibili meccanismi: blocco di canali al Na + e al Ca 2+ ,
blocco dei recettori AMPA/ kainato, facilitazione GABAergica.
Ha quindi un ampio spettro di attività antiepilettica.
Provoca perdita di peso e alterazioni cognitive insidiose; ben tollerato.
GABAPENTIN (orale)
strutturalmente simile al GABA, che non interagisce con i recettori GABA ma si lega a siti
specifici nel SNC (canali al Ca 2+ tipo L: modula in senso inibitorio l’apertura dei canali al
Ca 2+).
Potenzia l’inibizione GABAergica, stimolando la sintesi e/o inibendo il metabolismo del
GABA?
Efficace nelle crisi parziali, anche secondariamente generalizzate.
Ha pochi effetti collaterali e scarse interazioni farmacologiche.
I nuovi farmaci antiepilettici sono, per ora, più costosi e meno studiati
di quelli tradizionali:
• riservarli alle forme resistenti ad altre terapie
CONCLUSIONI
L’epilessia è una patologia a forte impatto sociale che richiede un
approccio globale di tutti i suoi aspetti.
Il soggetto epilettico può avere forti incidenze e ripercussioni sull’ambiente
circostante. Sono in atto normative di legge che preservano questi
soggetti per evitare situazioni rischiose per il paziente e la comunità,
soprattutto nell’ambito lavorativo
Possono dare:
Effetti avversi sul SNC: allucinazioni, sonnolenza
atassia
Effetti avversi su SNP: secchezza fauci, costipazione,
visione indistinta, ritenzione urinaria, vasodilatazione,
tachicardia, costipazione
MAO DA COMT
Ac.diidrossifenilacetico 3-metossitiramina
COMT MAO
Ac. omovanillico
Amantadina e memantadina, antivirale A,
impiego simile ad anticolinergici ma efficaci
anche per rigidità e bradicinesia,
1.inibitore della ricaptazione DA o promotore
del rilascio
2.antagonista dell’r-glutammato