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SEXTING

“sex” (sesso) + “texting” (pubblicare testo).


Sexting - definizione
L’invio e/o la ricezione e/o la condivisione di
testi, video o immagini sessualmente esplicite o
inerenti la sessualità.

Spesso sono realizzate con il telefonino, e


vengono diffuse attraverso il telefonino stesso o
attraverso siti, e-mail, chat.
SI DISTINGUE
• sexting primario: è il protagonista
dell'immagine a diffondere la foto a terzi

• sexting secondario: la diffusione a terzi


avviene ad opera di una persona distinta da
quella ripresa nell'immagine
PERCHE’?
• esplorazione ed espressione della
sessualità/amore
• ricerca di attenzione e apprezzamento
• il fatto di essere nella solitudine della propria
camera, fa sentire i ragazzi/le ragazze
protetti/e rispetto all’esplorazione della
propria sessualità, che avviene quindi in modo
disinibito.
Scattare una foto in posa sensuale e inviarla al
proprio fidanzato è diventata una moda

Non si tiene conto del fatto che


• le foto vengono conservate su un dispositivo
digitale
• le foto sono nelle mani altrui
RISCHI INCALCOLABILI
• Revenge porn – (es.un fidanzato che, quando i
rapporti si deteriorano, comunque rimane in
possesso delle foto, e che potrebbe diffonderle
per “vendicarsi” )
I rapporti cambiano!

• La diffusione anche se partita per semplice


«scherzo», non tiene conto della pervasività
(nessun limite alla diffusione) e della persistenza
(il materiale può restare on line per anni)
Le conseguenze psicologiche sulla vittima possono essere devastanti

• diminuzione dell’autostima della vittima


• insorgenza di episodi depressivi o di sintomi
ansiosi
• paura
• frustrazione
• problemi scolastici e/o familiari
• autolesionismo - suicidio
Amanda Michelle Todd era nata a Port Coquitlam il 27 novembre 1996. [4]

Al momento della sua morte, frequentava la decima classe corrispondente alla seconda
superiore

Al secondo anno di scuola media, Amanda si divertiva a fare nuove conoscenze tramite
una video chat. Durante una conversazione, si fotografò per un estraneo il seno nudo.
L'individuo l'avrebbe poi ricattata, minacciando di mostrare la sua foto in topless ai suoi
amici a meno che lei non si fosse mostrata di nuovo.

All'alba del Natale successivo, la polizia bussò a casa sua alle 4:00 del mattino, informando
la famiglia Todd che una foto di Amanda in topless stava circolando on line. Amanda ne fu
traumatizzata, manifestando ansia, depressione acuta e attacchi di panico. La sua famiglia
cercò invano di aiutarla, trasferendosi. La ragazza iniziò a fare uso di alcool e droghe, con
pesanti attacchi di ansia

Un anno dopo il ricattatore si fece nuovamente vivo: creò un falso profilo Facebook di
Amanda, usando la sua fotografia in topless, facendo scoprire la vicenda ai nuovi
compagni di classe, nella sua nuova scuola..

Sei mesi più tardi ulteriori messaggi offensivi furono pubblicati sui social network. Il suo
stato mentale peggiorò, trascinandola nella spirale dell'autolesionismo. Nonostante
prendesse anti-depressivi e consultasse uno psicologo, ebbe un'overdose di medicinali e
trascorse due giorni in ospedale.
Conseguenze di ordine legale
Il sexting è legale se le parti coinvolte
sono maggiorenni e consenzienti.

MA
Legale non significa non rischioso
L'invio di tali materiali a soggetti
non consenzienti può configurare
il reato di:
molestie o stalking.
Art. 660.
Molestia o disturbo alle persone si configura
quando «chiunque, in un luogo pubblico o
aperto al pubblico, o col mezzo del telefono,
per petulanza o per altro biasimevole motivo,
reca a taluno molestia o disturbo. Il reato è
punito con l’arresto fino a sei mesi o con
l’ammenda fino a euro 516»
Art. 612-bis. (1)
Atti persecutori - Stalking
Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da sei mesi a
cinque anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da
cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un
fondato timore per l'incolumita' propria o di un prossimo congiunto o di persona al
medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le
proprie abitudini di vita.

La pena è aumentata se il fatto è commesso dal coniuge, anche separato o


divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona
offesa ovvero se il fatto è commesso attraverso strumenti informatici o telematici.

La pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso a danno di un minore,


di una donna in stato di gravidanza o di una persona con disabilità di cui all'articolo 3
della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero con armi o da persona travisata.
Il delitto è punito a querela della persona offesa. Il termine per la proposizione della
querela è di sei mesi. La remissione della querela può essere soltanto processuale.
La querela è comunque irrevocabile se il fatto è stato commesso mediante minacce
reiterate nei modi di cui all'articolo 612, secondo comma.

Si procede tuttavia d'ufficio se il fatto è commesso nei confronti di un minore o di


una persona con disabilità
La Cassazione (sez. VI, sent. n. 32404/2010) ha
infatti sostenuto che integra il reato di atti
persecutori (stalking):

«…il reiterato invio alla vittima di sms o di


messaggi di posta elettronica o postati sui cd.
social networks, nonché la divulgazione su questi
ultimi, di filmati ritraenti rapporti sessuali
intrattenuti dall’autore del reato con la
medesima vittima…
Nel caso in cui siano ritratti minori,
inviare le foto a terzi può configurare
il reato di distribuzione di materiale
pedopornografico

Il solo conservare tali foto nel


proprio dispositivo può configurare il
reato di possesso di materiale
pedopornografico.
“Art. 600 ter … chiunque, al di fuori delle ipotesi di
cui al primo e al secondo comma, con qualsiasi
mezzo, anche per via telematica, distribuisce,
divulga, diffonde o pubblicizza il materiale
pornografico di cui al primo comma, ovvero
distribuisce o divulga notizie o informazioni
finalizzate all’adescamento o allo sfruttamento
sessuale di minori degli anni diciotto, è punito con la
reclusione da uno a cinque anni e con la multa da
euro 2.582 a euro 51.645“.
Art. 600-quater.
Detenzione di materiale pornografico. Chiunque, al di
fuori delle ipotesi previste dall'articolo 600-ter,
consapevolmente si procura o detiene materiale
pornografico realizzato utilizzando minori degli anni
diciotto, è punito con la reclusione fino a tre anni e con
la multa non inferiore a euro 1.549.

La pena è aumentata in misura non eccedente i due


terzi ove il materiale detenuto sia di ingente quantità.
Art. 600-quater.1.
Pornografia virtuale. (1)
Le disposizioni di cui agli articoli 600-ter e 600-quater si
applicano anche quando il materiale pornografico
rappresenta immagini virtuali realizzate utilizzando
immagini di minori degli anni diciotto o parti di esse, ma la
pena è diminuita di un terzo.

Per immagini virtuali si intendono immagini realizzate con


tecniche di elaborazione grafica non associate in tutto o in
parte a situazioni reali, la cui qualità di rappresentazione fa
apparire come vere situazioni non reali.

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