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http://www.mfn.unipmn.it/~ramello/ 1
Temperatura
• Osservazione qualitativa del ‘grado di caldo’:
termoscopio di Galileo
• Primi termometri basati sulla dilatazione di liquidi
(acqua, alcool, mercurio)
• Come fissare una scala di riferimento ?
p = 1 atm Réaumur Fahrenheit (1686- Celsius
(1731) 1736) (1742)
Ghiaccio 0 32 0
fondente
Acqua bollente 80 212 100
Inizialmente Lavoisier si
mantiene equidistante tra la
teoria del fluido calorico e
quella del moto molecolare,
in seguito sia lui sia
Laplace,
seguiti da Fourier,
sviluppano la teoria del
fluido calorico (calorique) 5
Lavoisier
• Lavoisier era essenzialmente un chimico, diede il nome agli
elementi ossigeno, azoto e idrogeno (elementi studiati anche da
Priestley e Cavendish), invento’ la moderna nomenclatura in
chimica
• La sua attivita’ scientifica fu sostenuta dalla moglie che lo
aiutava nelle traduzioni dall’inglese e preparava le illustrazioni
dei suoi libri
• Divenne Fermier General (esattore delle imposte) per assicurarsi
un buon reddito e continuare i suoi studi
• Purtroppo questo incarico gli sara’ fatale durante la Rivoluzione
Francese: venne condannato a morte e ghigliottinato nel 1794
(commento di Lagrange: è bastato un attimo per tagliare questa
testa, ma non basteranno cento anni per crearne una simile)
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Calore = forza motrice
• Tre settori industriali alla fine del 1600 sentono il
bisogno di nuove sorgenti di forza motrice:
1. Minerario: miniere superficiali di carbone esaurite, occorre
pompare via acqua da miniere profonde
2. Tessile: sviluppo dei telai meccanici
3. Metallurgico: servono mantici per insufflare aria nei forni, e
magli per lavorare i pezzi vapore che
condensa
• Una prima risposta viene dalla pompa a vapore
(T. Savery, ingegnere militare, 1698) che sfrutta la pressione
atmosferica (pressione atmosferica e vuoto sono una scoperta
del secolo XVII) per sollevare acqua
fino a circa 25 m
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Prime macchine termiche
• Macchina di T.
Newcomen del 1712
(livello artigianale)
• Faceva 12 corse al
minuto
• Per ogni corsa, 45 l di
acqua venivano
sollevati per 46 m di
dislivello
• Potenza = 4 kW
• Motore Panda 900:
29 kW 8
Come funzionava ?
1. Prima immissione di
vapore nel cilindro
(l’aria esce dal
beccuccio h)
2. Getto di acqua freddda
dal serbatoio u: il
vapore condensa, il
pistone scende
3. Immissione di vapore
nel cilindro, il pistone
sale
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Rendimento del ciclo Diesel
Fase del ciclo calore assorbito (+) o lavoro fatto (+) o
ceduto (-) dal gas subito (-) dal gas
AB (accensione) +ncp(TB-TA) +p(VB-VA)
isobara
BC (espansione) 0 +ncv(TB-TC)
adiabatica rev.
CD (scarico) -ncv(TC-TD) 0
isocora
DA (compressione) 0 -ncv(TA-TD)
adiabatica rev.
η = 1-[(1/rE)γ-(1/rC)γ]/γ[(1/rE)-(1/rC)]
γ = cp/cv = 3/2 (aria)
rE = VC/VB (rapporto di espansione)
rC = VC/VA (rapporto di compressione)
Rendimento teorico: η = 64%
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Primo e secondo principio della T.D.
Nella seconda metà del 1800 vengono (ri-)formulati ed accettati i due
principi della Termodinamica.
1) Conservazione dell’energia anche in presenza di scambi di
calore e/o lavoro, concetto di energia interna U:
∆ U = Q −W
(J.P. Joule misura l’equivalente meccanico della caloria; R.
Mayer – medico – e H. Helmholtz – fisiologo – enunciano il
principio di conservazione dell’energia, influenzati dalla
filosofia della natura / forza vitale)
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Due percorsi diversi
• Termodinamica: pochi principi • Meccanica statistica: tentativo di
generali, applicabili a una grande calcolare le proprietà
varietà di situazioni di equilibrio macroscopiche con un modello
microscopico
• Risultati indipendenti dalle • Primo esempio: teoria cinetica dei
caratteristiche particolari delle gas
sostanze • Per ogni nuovo sistema va fatta
• Risultati generali rimangono una nuova analisi
validi anche con la Meccanica • Crisi di fine 1800: paradossi di
Quantistica Loschmidt e Zermelo, problema
dei calori specifici dei gas (risolto
con lo sviluppo della Meccanica
Carnot, Kelvin, Clausius Quantistica)
m<v2> è proporzionale a T
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Difficoltà: calori specifici dei gas
• Per i gas monoatomici (He, Ne, Ar, Kr, …) la teoria cinetica riproduce
bene i dati sperimentali dei calori specifici molari:
CV = 3/2 R, γ = CP/CV = 5/3 = 1.667 (teoria cinetica)
• L’estensione ai gas biatomici, basata sull’equipartizione: <Ecin.> = 1/2
·kT per grado di libertà, e contando i gradi di liberta’ di traslazione (3
direz.), rotazione (2 assi) e vibrazione (1 cin. + 1 pot.) prevede:
CV = 7/2 R, γ = CP/CV = 9/7 = 1.286 (teoria cinetica)
in disaccordo con i dati sperimentali:
Gas H2 H2 O2 HI Br2 I2
Temp. (°C) -240 100 100 100 300 185
γ 1.667 1.404 1.399 1.40 1.32 1.30
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(Ri-)nasce l’entropia
• Nel ciclo di Carnot gli scambi di calore Q1 e Q2 sono collegati da: |
Q1|/T1=|Q2|/T2 (lord Kelvin lo dimostrò con le proprietà dei gas
perfetti + 1° principio della termodinamica: ∆ U=Q-W)
• Questa relazione vale per ogni ciclo reversibile tra due sorgenti a
temperature T1 e T2 (si può usare per definire T2, fissata T1):
Per tutti i cicli:
T2
Q2 η = W/|Q2| = 1-|Q1|/|Q2|
W=Q2-Q1 Per il ciclo di Carnot:
Q1
T1 ηREV = 1-T1/T2
La quantità S=Q/T (calore scambiato con la sorgente T in un ciclo
reversibile, diviso T: si misura in J/K) fu introdotta da R. Clausius
(1854); lo stesso Clausius la chiamò entropia (1865), dalla parola
greca che significa cambiamento.
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Se T1 = 1K, allora Q1 = S1·(1K) e’ numericamente uguale a S1.
Entropia e ciclo di Carnot
• Possiamo calcolare la variazione di entropia ∆ S di un sistema in una qualsiasi
trasformazione reversibile dallo stato a allo stato b: il risultato non dipende dal percorso
scelto, l’entropia S e’ una funzione di stato
∆ S(sist.)+∆ S(amb.)=0
solo per T = 273.15 K
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Si può violare il II principio ?
• Cerchiamo di produrre lavoro
utilizzando una sola sorgente di
calore a T costante (T1=T2 in
fig.)
• Riuscirà la nostra macchina a
sollevare l’insetto ?
• Il nottolino deve avere una
molla di richiamo e uno
smorzatore, se no
rimbalzerebbe sulla ruota
dentata
• Il nottolino ha un moto di agitazione termica e può alzarsi casualmente
quando le pale fanno girare la ruota in senso inverso
• All’equilibrio (T1=T2) gli scatti nei due sensi si bilanciano !
• Se T1>T2 il sistema funziona come previsto (e non viola il II principio)
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Collegamento T.D. – M.S.
• E’ possibile seguire a livello microscopico i movimenti
di tutte le molecole (1019 in un mg di gas) ?
• No, pero’ e’ possibile determinare il comportamento
piu’ probabile del sistema con le tecniche della
Meccanica Statistica
• E’ cosi’ possibile calcolare le poche grandezze
macroscopiche necessarie per la descrizione
termodinamica (cioe’ macroscopica): pressione,
volume, temperatura, energia, entropia
• Per comprendere la logica della Meccanica Statistica e’
indispensabile chiarire il concetto di Probabilita’
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Probabilità
• Il concetto di probabilità nasce con l’analisi dei giochi
d’azzardo, per cercare di ridurre l’incertezza
• La definizione classica di probabilità è quella di Laplace:
P(evento) = (N. casi favorevoli) / (N. casi possibili)
Lancio moneta: P(testa) = 1/2, P(croce) = 1/2
Lancio dado: P(1) = P(2) = … = P(6) = 1/6
• Una delle prime regole del calcolo è che, se due eventi sono
indipendenti, P(A e B) = P(A)·P(B) (la probabilita’ di ottenere
“testa” e “2” simultaneamente e’ 1/2·1/6 = 1/12)
• Un esempio di risultato del calcolo: in un gran numero di lanci
di due dadi, i lanci con punteggio totale 3 saranno circa 1/18.
• Nel caso del gas, l’ipotesi è che il sistema attraversi prima o poi
tutti i microstati che sono compatibili con la sua energia totale:
quindi spenderà più tempo nei MACROstati più probabili
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Equilibrio a livello microscopico
• Un litro di acqua fredda in equilibrio a 10 °C costituisce un macrostato
(identificato da p, V, T)
• Dal punto di vista microscopico un litro di acqua fredda è un’espressione
molto ambigua: può corrispondere a un gran numero di microstati (=
elenco delle posizioni e velocità di tutte le molecole), indichiamo questo
numero con W
• Boltzmann trovò il modo di misurare questa ambiguità: dimostrò che il
macrostato di equilibrio per un sistema isolato doveva corrispondere a
quello di massima probabilità, Prob. = W / W0 (W0 è il numero totale di
microstati a disposizione del sistema)
• Per un sistema costituito da più sottosistemi A, B, C, … debolmente
interagenti il numero di microstati a disposizione è dato da un prodotto: W
= WA·WB·WC·…
• Lo stesso vale per la probabilità: P = PA·PB·PC·…
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Entropia e numero di microstati
• Come viene raggiunto l’equilibrio termodinamico in un sistema
isolato che parte da una condizione di non equilibrio ?
k N-k
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L’esperimento
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Confronto teoria-esperimento
• Contiamo quante volte si presentano i casi di 0,1,2, …, 10 dischi
nella metà di sinistra, cioè determiniamo le frequenze di questi 11 casi
• Confrontiamo con la previsione teorica basata sul calcolo
delle probabilità: previsione della frequenza di k = 34 · Prob(k)
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Valutiamo le probabilità
• N=10 molecole: contiamo i microstati con k molecole nella
metà di sinistra di un volume V
• Numero totale = W0 = 2N ; P(0) = W(0)/W0 = 1/2N = 1/1024
• P(1) = W(1)/W0 = N/2N = 10/1024 k! = k(k-1)(k-2)·…·2·1
• P(k) = W(k)/W0 = N!/[k!(N-k)!]/2N
• W(5) =(N/2+1)·(N/2+2)·…·(N)/[1·2·3·…·N/2] = 6·7·8·9·10/1·2·3·4·5 =
252
k 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
verde
blu
Entropy 39
Paradosso di Loschmidt
• Leggi della meccanica classica reversibili (invarianti per
scambio t ↔ -t), come possono generare irreversibilità ?
t0
t0+2∆
È possibile in natura questa t
fluttuazione gigante tra gli
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istanti t0+∆ t e t0+2∆ t ?
Paradosso di Zermelo
• Si basa sul teorema di ricorrenza di Poincarè:
un sistema isolato e confinato in uno spazio finito ritorna infinite
volte in uno stato arbitrariamente vicino a quello iniziale
• Zermelo fece osservare che questo era incompatibile con il
principio di aumento dell’entropia
• Sorprendente analogia con la teoria (mito ?) dell’eterno ritorno
di Nietzsche (La Gaia Scienza, Così parlò Zarathustra: 1882-
1884)
• E’ realmente applicabile a un sistema macroscopico ?
• Boltzmann calcolò che il tempo di ricorrenza per 1 cm3 di gas
era superiore a 1010 anni: 10 miliardi di anni, l’ordine di
grandezza dell’età dell’Universo nella teoria del Big Bang.
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Difesa della meccanica statistica
• Uno dei punti cruciali è il grado di controllo delle condizioni iniziali,
che non può mai essere assoluto per sistemi a molti corpi:
– Per un sistema di palle da biliardo, la presenza di una persona in
più in sala modifica l’evoluzione in modo percettibile dopo soli 9
urti (M. Berry, 1978)
– Per un gas in condizioni standard, l’interazione gravitazionale di
un elettrone (m=9·10−31 kg) posto a 1010 anni-luce modifica
l’evoluzione microscopica dopo 56 urti (M. Berry, 1978)
• Maxwell: “E’ un principio metafisico che le medesime cause
producano le medesime conseguenze (…) questo non serve a molto
in un mondo come questo in cui le stesse cause non si riproducono
mai e niente avviene due volte.”
• Boltzmann: “Se si rompe un piatto è inutile aspettare che esso
possa aggiustarsi da solo.” 42
Boltzmann rimane solo
• Scienziati autorevoli erano avversi alla teoria
molecolare e all’ipotesi atomica:
– Mach (filosofo della scienza), Ostwald (chimico)
– lo stesso lord Kelvin (termodinamico classico)
• Maxwell muore nel 1879, Clausius nel 1888
• Boltzmann scrive nel 1898: “Sarebbe una grande tragedia
per la scienza se la teoria dei gas cadesse temporaneamente
nell’oblio a causa di un transitorio atteggiamento di ostilità
verso di essa, come avvenne per esempio per la teoria
ondulatoria, abbandonata a causa dell’ostilità di Newton.
Sono consapevole di essere solo un individuo che lotta
debolmente contro la corrente del tempo. Tuttavia è ancora
in mio potere dare contributi tali che, quando la teoria dei
gas risorgerà, non occorrerà riscoprire troppe cose.”
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Un motivo in più per
visitare Vienna ?
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Gli atomi esistono
• Robert Brown (botanico) nel 1827 osservò al microscopio il moto
irregolare di granuli di polline (diametro ca. 5 µ m) in acqua e trovò
lo stesso fenomeno per sospensioni inorganiche
• Oggi sappiamo che le molecole sono circa 10000 volte più piccole
delle particelle di polline
• Albert Einstein nel 1905 elaborò una teoria statistica del moto
browniano che prevedeva l’allontanamento quadratico medio <∆ x2>
di una particella dalla posizione iniziale in un tempo ∆ t:
<∆ x2> = 2 D ∆ t (D dipende da temperatura e viscosità)
• J.B. Perrin (1908) verificò la teoria di Einstein, osservando i moti e
la distribuzione stazionaria di particelle di gommaresina in
sospensione in una colonna di liquido: misurò per la prima volta la
massa delle molecole del fluido e quindi il numero di Avogadro (NA)
con precisione dello 0.3%. 45
Esempio di moto browniano
• Traiettoria di una particella di diametro 2 µ m
registrata ogni 1/30 s per 24 s (inizio=rosso, fine=blu)
0.5 µ m
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Progressi della T.D. nel sec. XX
• M. Planck (1900): formula quantistica per la densità spettrale
della radiazione di corpo nero
• A. Einstein (1907), P. Debye (1912): teoria del calore
specifico dei solidi
• Bose, Eistein (1924): Distribuzione di probabilità quantistica
per i fotoni ➨ laser
• Fermi, Dirac (1926): Distribuzione di probabilità quantistica
per gli elettroni ➨ elettronica
• Transizioni di fase, superfluidità, superconduttività
• Fisica della basse temperature: mK (1935), µ K (1960), nK
• Modelli di stelle ordinarie e stelle di neutroni (1926-39+…)
• Cosmologia del Big Bang, radiazione di fondo a 2.7 K
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Colore e Temperatura
Il massimo dello spettro di emissione si sposta a
lunghezze d’onda minori (IR → rosso → violetto →
ultravioletto) all’aumentare della temperatura
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Basse Temperature
Record ottenuti con diversi
sistemi fisici:
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Modello fisico del Sole
Ingredienti del modello: densità in superficie: 0.1 kg/m3
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Sviluppi più recenti della T.D.
• Termodinamica di non equilibrio: ampliamento a nuovi
fenomeni (ad es. oscillazioni chimiche in fase liquida),
auto-organizzazione (ad es. instabilità di Rayleigh-Benard)
Strato sottile di fluido sottoposto
a differenza di temperatura
Celle convettive a
struttura esagonale
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Letture consigliate – I
• A. Prat Bastai, Calore, Materia e Moto, Zanichelli
1981
• E. Bellone, Le leggi della termodinamica da Boyle a
Boltzmann, Loescher
• C. H. Bennett, Demons, Engines and the Second
Law, Scientific American, November 1987, p. 88
[trad. it. Le Scienze, Gennaio 1988]
• P. W. Atkins, Il secondo principio, Zanichelli 1988
• R. P. Feynman et al., La fisica di Feynman, Volume I,
Parte 2, Inter European Editions (bilingue),
Amsterdam 1975 → termodinamica: capitoli 39-46
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Letture consigliate – II
• E. Schrödinger, Scienza e umanesimo. Che cos’è la
vita (1945), Sansoni Ed. Nuova 1978
• J. Monod, Il caso e la necessità, Mondadori 1970
• I. Prigogine e I. Stengers, La nuova alleanza.
Metamorfosi della scienza (1979), Einaudi 1981
• I. Prigogine, Dall’essere al divenire (1980), Einaudi
1986
• G. Falk, Entropy, a resurrection of caloric – a look
at the history of thermodynamics, Eur. J. Phys. 6
(1985) 108
• D. Ruelle, Caso e Caos, Bollati Boringhieri 1992
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