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Dipartimento Di ingegneria Civile, Design, Edilizia

ed Ambiente

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria


Civile ed Ambientale

EFFETTO DELLA CORROSIONE SUL


COMPORTAMENTO SISMICO DELLE STRUTTURE
IN CEMENTO ARMATO

Relatore: Prof. Ing. Massimiliano FERRAIOLI


Correlatore: Prof. Ing. Alessandro PALERMO
Allievo: Francesco PUGLIESE
Matricola: A93/028
FINO ALLA FINE DEGLI ANNI 70 SI RITENEVA CHE LE STRUTTURE IN
CALCESTRUZZO ARMATO FOSSERO INTRINSECAMENTE DUREVOLI ANCHE SE
COSTRUITE SENZA PARTICOLARE CURA ED ESPOSTE ANCHE AD AMBIENTI
NORMALMENTE AGGRESSIVI NEI CONFRONTI DELLE STRUTTURE IN
CEMENTO ARMATO. IN ANNI PIÙ RECENTI DI FRONTE ALL'AUMENTARE DEI
CASI DI DEGRADO, AI PROBLEMI E AI RISCHI CONSEGUENTI NEI CONFRONTI
DI COSE E, SOPRATTUTTO DI PERSONE, AI COSTI DI MANUTENZIONE E DI
RIPRISTINO, LA PROSPETTIVA È DRASTICAMENTE CAMBIATA

Il calcestruzzo può subire


CHIMICO processi di degrado che FISICO
possono essere distinti:

MECCANICO DIFETTI
LA CORROSIONE DELLE ARMATURE
La corrosione è un processo di natura elettrochimica. E come tutti i processi
Effetti della corrosione
elettrochimici per potersi produrre richiede la presenza di un elettrolita. Nel
su ual'elettrolita
caso del calcestruzzo parete èinla soluzione presente nei suoi pori capillari
calcestruzzo
che è sostanzialmente unaarmato
soluzione di idrossido di sodio e di potassio

Effetti della
corrosione su un
edificio
CORROSIONE DA CARBONATAZIONE

Quando l’anidride carbonica penetra nel calcestruzzo si avvia il processo di carbonatazione ovvero
la trasformazione della calce in carbonato di calcio:

𝐂𝐎𝟐 + 𝐂𝐚(𝐎𝐇)𝟐 → 𝐂𝐚𝐂𝐎𝟑 + 𝐇𝟐 𝐎


La reazione di carbonatazione ovviamente inizia della superficie esterna del calcestruzzo per poi
penetrare all’interno con una legge del tipo:
𝒙=𝒌 𝒕
x= penetrazione(mm)
K=1 se x=8mm in 50 anni; K=10 se x=40mm in 15 anni
t= tempo espresso in anni
CORROSIONE DA CARBONATAZIONE

Gli effetti della corrosione per


carbonatazione sono estesi ad
una porzione importante
dell’elemento in c.a. così come
mostrato nelle foto
CORROSIONE DA CLORURI

La corrosione indotta da cloruri è molto più aggressiva rispetto quella dovuta


a carbonatazione; la corrosione da cloruri risulta rilevante in due casi
particolari:
• Negli edifici eretti in prossimità delle zone costiere, in particolare nelle zone
di bagna-asciuga o alle zone esposte a spruzzi di acqua marina in quanto si
trova anche l’aria umida necessaria per alimentare il processo corrosivo;
• Nelle strutture viarie quali viadotti, autostrade, aeroporti soprattutto
montani, a causa dei sali disgelanti distribuiti per rimuovere il ghiaccio dalle
pavimentazioni nei periodi invernali.
CORROSIONE DA CLORURI
I cloruri provenienti dell’esterno Particolare del processo di
penetrano nel calcestruzzo e, una volta corrosione da cloruri su un
raggiunta l’armatura, provocano la sua solaio
de passivazione se presenti in quantità
superiore alla soglia critica; tipicamente Particolare del processo di
questa soglia critica si aggira intorno al corrosione da cloruri su di
0,4%-1% rispetto al peso in cemento un pilastro

Particolare del processo di


corrosione da cloruri sulle
armature
CARATTERIZZAZIONE DELLA
CORROSIONE DELLE ARMATURE
La corrosione è divisa in due modalità:

ˑ CORROSIONE UNIFORME:
Nel calcestruzzo carbonatato, in assenza di
rilevanti tenori di cloruri, la corrosione si sviluppa
in modo uniforme sulla barra di armatura.
La dimensione dell’area di barra rimanente in
funzione della profondità di corrosione x(t) è
calcolata come: Per tener conto se la corrosione avviene in
entrambi i lati oppure da una parte sola,
Saetta(1999) propose una grandezza n, la
quale era pari a 1 se la corrosione avveniva
solo da una parte, pari a 2 se avveniva da
entrambi i lati:
CARATTERIZZAZIONE DELLA
CORROSIONE DELLE ARMATURE
La corrosione è divisa in due modalità:

ˑ CORROSIONE LOCALIZZATA: Da una serie di analisi sperimentali è stato possibile


ricavare il fattore di pitting in funzione del
La corrosione dovuta al pitting è un processo
diametro della barra da rinforzo
elettrochimico ed è in particolar modo dovuta alla
penetrazione dei cloruri nel conglomerato, per questo va
valuta in maniera differente a quanto fatto per la
corrosione uniforme. Il problema principale è
determinare la massima profondità raggiunta dall’attacco
per pitting. Si è cercato di determinare sperimentalmente
il rapporto R, chiamato fattore di pitting, tra il valore
medio e quello massimo di penetrazione dell’attacco:

(Kaveh Andisheh, Allan Scott, e Alessandro Palermo,2014)


CARATTERIZZAZIONE DELLA
CORROSIONE DELLE ARMATURE
La corrosione è divisa in due modalità:

ˑ CORROSIONE LOCALIZZATA:
La massima profondità del pit p(t) è calcolata
come segue:

La riduzione dell’area dell’armatura è calcolata A) riduzione area barra dovuta alla corrosione uniforme;
come segue: B) Riduzione dell’area della barra dovuta al pit con
Melchers;
C) Riduzione dell’area della barra dovuta al pit con
Rodriguez
EFFETTI DELLA CORROSIONE SULLE
ARMATURE
RIDUZIONE DELLA DUTTILITÀ DELLE BARRE
La corrosione dei ferri di armatura influenza anche la duttilità delle barre stesse. Risultati sperimentali
hanno mostrato che la deformazione ultima della barra tende a decresce all’aumentare del livello di
corrosione e all’aumentare della perdita in peso delle barre, conducendo ad un comportamento che si
sposta dalla duttilità alla fragilità.

Riduzione della duttilità in funzione del


Effetti della corrosione sulla deformazione ultima.
livello di carico e del livello di corrosione
EFFETTI DELLA CORROSIONE SULLE
ARMATURE
RIDUZIONE DELLA PROPRIETÀ MECCANICHE
Un studio sperimentale fu effettuato per analizzare la capacità residua delle barre da rinforzo
corrose attraverso le tecniche del “accelerated and simulated corrosIon test”. Un totale di 108 barre
da rinforzo per una lunghezza di 45 cm furono fabbricate, di cui 87 corrose e 21 non corrose, 78 barre
singole e 30 inserite nel calcestruzzo.

Campioni considerati Variazione delle proprietà meccaniche


EFFETTI DELLA CORROSIONE SULLE
ARMATURE
RIDUZIONE DELLA PROPRIETÀ MECCANICHE
Un studio sperimentale più approfondito fu effettuato nel 2014 da Kaveh Andisheh, Allan Scott, e
Alessandro Palermo, i quali furono in grado di mettere insieme tutti una serie di dati, per portare in conto
della riduzione di duttilità, riduzione del modulo elastico, riduzione della tensione di snervamento ed ultima,
in funzione del livello di corrosione. Da questi studi furono realizzati dei grafici che mettessero in relazione
le grandezze prima citate con l’area di armatura corrosa

Variazione della deformazione ultima e del modulo elastico Variazione delle tensioni di snervamento ed ultime
EFFETTI DELLA CORROSIONE SULLE
CALCESTRUZZO
Anche se il danno diretto derivante dalla perdita di sezione di armatura è il più rilevante, può diventare
rilevante il degrado indiretto subito dal calcestruzzo. Molti dei problemi legati allo sviluppo di fessure
longitudinali ed al distacco del copriferro. La fessurazione del calcestruzzo deve essere tenuta in conto
anche prima del distacco e quindi prima della riduzione della sezione resistente. Un metodo per considerare
l’effetto della fessurazione è quello di ridurre la resistenza a compressione del calcestruzzo

(Kaveh Andisheh, Allan Scott, e Alessandro Palermo,2014)


EFFETTI DELLA CORROSIONE
SULL’ADERENZA
Vi sono numerosi lavori sperimentali, che mostrano come la corrosione possa produrre effetti
significativi sull’aderenza tra le barre di armatura ed il calcestruzzo. Le prove sperimentali
condotte in merito al problema dell’aderenza in presenza di corrosione delle armature hanno
messo in evidenza che la resistenza di aderenza varia qualitativamente come indicato nel grafico
EFFETTI DELLA CORROSIONE
SULL’ADERENZA
Uno studio sperimentale fu effettuato presso il
laboratorio dell’Università di Tor Vergata, per valutare
l’influenza della corrosione sul legame di aderenza.
Furono realizzati 20 campioni di lunghezza pari a
150mm rinforzati con barre da 12 mm B450C.
PROGRAMMA SPERIMENTALE DEL PROCESSO DI
CORROSIONE DI TRAVI IN CEMENTO ARMATO ESPOSTE A
CORROSIONE NATURALE (RAOUL FRANCOIS INAMULLAH
KHAN VU HIEP DANG)
Nel 1984 fu effettuata una campagna sperimentale sull’effetto della corrosione su travi in cemento
armato in un laboratorio di Tolosa. Furono realizzate 72 travi, di cui 36 esposte alla corrosione,
altre 36 non esposte alla corrosione. Le travi avevano dimensioni di 3000 mm – 280 mm –
150mm. Furono esposte a corrosione naturale.
PROGRAMMA SPERIMENTALE DEL PROCESSO DI
CORROSIONE DI TRAVI IN CEMENTO ARMATO ESPOSTE A
CORROSIONE NATURALE (RAOUL FRANCOIS INAMULLAH
KHAN VU HIEP DANG)
Le travi furono analizzate in tempi diversi
Sistema di fessurazione a 14 anni
Sistema di fessurazione a 6 anni

Sistema di fessurazione a 23 anni


PROGRAMMA SPERIMENTALE DEL PROCESSO DI
CORROSIONE DI TRAVI IN CEMENTO ARMATO ESPOSTE A
CORROSIONE NATURALE (RAOUL FRANCOIS INAMULLAH
KHAN VU HIEP DANG)
Risultati
MODELLAZIONE
Dai risultati sperimentali e dai modelli di degrado di cui si è discusso, si vogliono ricavare
relazioni utili per la modellazione del degrado all’interno della formulazione ad elementi
finiti di trave. Si utilizzerà come parametro di danneggiamento globale, il rapporto tra la
penetrazione raggiunta dalla corrosione x ed il diametro iniziale delle barre 𝐷0:

CORROSIONE UNIFORME CORROSIONE LOCALIZZATA


VALIDAZIONE ANALISI
STRUTTURALE
Per verificare la capacità del metodo presentato e del programma di cogliere in modo corretto
il comportamento strutturale, si sviluppa un esempio riportato nel bollettino del CEB N°93
del 1973. Per il calcestruzzo si considera un diagramma parabola-rettangolo con una
resistenza a compressione pari a 20MPa, mentre per l’acciaio si considera un legame
costitutivo EPP, con tensione di snervamento pari a 450MPa
Il calcolo viene eseguito in controllo spostamento, si imposta
un valore di spostamento e si ricava quel valore di H in grado
di stabile equilibrio e congruenza per la struttura in esame
CASO STUDIO

Il telaio in esame è composto da 5 piani e 3 campate. Ogni


interpiano misura 3.5 metri, mentre le campate sono di
lunghezza pari a 5 m. Tale telaio appartiene ad un solaio in
pianta di 10x10 m. Le travi hanno dimensioni di 30x50m
mentre i pilastri hanno dimensioni 30x35m. L’armatura
delle travi consiste in 4Φ18 inferiori e 4 Φ 14 superiori per
la trave all’ultimo piano, 4 Φ16 inferiori e 4 Φ14 superiori
per le travi di interpiano. Di contro i pilastri sono armati in
maniera simmetrica fino al secondo piano con 4 Φ18, 4
Φ16 fino all’ultimo piano. Il calcestruzzo ha una resistenza
a compressione di 35 MPa, mentre l’acciaio Feb38k ha una
tensione di snervamento pari a 375MPa ed un modulo
elastico di 210GPa. Per il calcestruzzo viene modellato con
un diagramma tensione-deformazione parabola rettangolo,
mentre per l’acciaio si considera un legame elasto-plastico
perfetto.
CASO STUDIO
ANALISI PUSHOVER
È un analisi statica non lineare che permette la stima più realistica del comportamento di una
struttura in campo non lineare. Questa analisi comprende due aspetti fondamentali:
1) determinazione di un legame forza-spostamento
2) valutazione dello spostamento massimo raggiunto dalla struttura a fronte di un evento sismico
CASO STUDIO
Si considera l’effetto della corrosione. Il calcolo è immediato:
CASO STUDIO
Il caso presentato mostra l’effetto della corrosione a diversi livelli sui pilastri del primo e del secondo piano:
CASO STUDIO
Il caso presentato mostra l’effetto della corrosione a diversi livelli su tutte le travi:

Dalla curva pushover in figura è possibile notare


come il caso della corrosione per le travi è molto
più gravoso rispetto a quello dei pilastri, in
quanto la riduzione del Carico H(kN) è del 30%
con un livello di danneggiamento pari al 10%.
Ancor di più nel caso di un danno pari al 50% il
meccanismo si forma a carichi verticali.
PERFORMANCE SISMICA
In questa fase risulta essere importante su come la corrosione influenza la performance
sismica delle strutture. Infatti grazie alla trasformazione della curva pushover in un sistema
SDOF (Single Degree of Freedom), è possibile analizzare la perdita di duttilità del telaio
esposto alla corrosione, la riduzione del fattore di sicurezza della struttura e le riduzioni in
termini di rapporto domanda/capacità sismica.
PERFORMANCE SISMICA
Scelto un qualunque spettro di risposta dalle NTC 2008, è possibile dal sistema SDOF
equivalente, ricavare i rapporti domanda/capacità, la duttilità del telaio ed i fattori di sicurezza

Caso del telaio non


esposto alla corrosione
PERFORMANCE SISMICA
Scelto un qualunque spettro di risposta dalle NTC 2008, è possibile dal sistema SDOF
equivalente, ricavare i rapporti domanda/capacità, la duttilità del telaio ed i fattori di sicurezza

Caso del telaio esposto


alla corrosione con un
fattore di danneggiamento
pari al 30%
PERFORMANCE SISMICA
Scelto un qualunque spettro di risposta dalle NTC 2008, è possibile dal sistema SDOF
equivalente, ricavare i rapporti domanda/capacità, la duttilità del telaio ed i fattori di sicurezza

Come mostrato nel grafico del sistema SDOF equivalente, la duttilità del sistema si riduce a causa del processo di corrosione

La riduzione di duttilità è pari al 76%


PERFORMANCE SISMICA
Scelto un qualunque spettro di risposta dalle NTC 2008, è possibile dal sistema SDOF
equivalente, ricavare i rapporti domanda/capacità, la duttilità del telaio ed i fattori di sicurezza

Telaio non corroso Telaio corroso

Come mostrato nel grafico del sistema SDOF equivalente, il fattore d sicurezza si riduce del 28.8% nel
caso del SLV, 33.1% nel caso dello SLC.
CONCLUSIONI
- Il modello ha permesso di analizzare la riduzione di tutte le caratteristiche della struttura
- Bisogna capire meglio la modellazione del processo di corrosione
- La sollecitazione tagliante in questo caso non è stata considerata
- Il confinamento del calcestruzzo è un altro aspetto da portare in conto
- Modelli in scala con corrosione naturale
- La corrosione non è un fattore da trascurare, perché in questo caso gli indici di danno sono stati
imposti all’interno del programma, ma basta pensare che se la penetrazione della corrosione è di 0,5
mm/anno che si ottiene:

𝑚𝑚 𝑥 𝑥
penetrazione= 0,5 𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑠𝑒 δ = = 0,3 x=0,3x18mm=5,4mm = 11 𝑎𝑛𝑛𝑖
Φ0 𝑝𝑒𝑛𝑒𝑡𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒
GRAZIE PER LA CORTESE
ATTENZIONE

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