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Leonardo Maesano
Leonardo Maesano
Esperto in Gestione Finanziaria
programmi di Cooperazione allo Sviluppo
Formatore / Consulente
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INTERESSI INTERESSI
INTERESSI
STRATEGICI LEGATI ALLA
COMMERCIALI
e GEOPOLITICI SICUREZZA
POSIZIONAMENTO TRASFORMARE IL PVS FAVORIRE LA
POLITICO IN AREE IN UNA SUCCURSALE STABILITA MILITARE
SOTTOSVILUPPATE PER LE IMPRESE NAZ. DELLAREA, IN
DEL MONDO ES. (DELOCALIZZAZIONE) RELAZIONE AGLI
PARTNERSHIP E/O IN UNA FONTE INTERESSI ECONOMICI E
POLITICA NEL STABILE DI POLITICI DEL PAESE
CONTESTO DELLA APPROVVIGIONAMENTO DONATORE
GUERRA FREDDA DI MATERIE PRIME
Prevalenti negli anni Prevalenti negli anni Prevalenti post 1989 e 11/9
60-70 - 80; linteresse si sposta la cooperazione si lega a
responsabilit storica verso le aree emergenti processi di stabilizzazione
verso le ex-colonie dei PVS (es. Sahel->Cina) e ricostruzione
post-conflitto
LA NASCITA DELLA POLITICA DI COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
COORDINAMENTO TRA
I MOLTEPLICI ATTORI
Il moltiplicarsi dei soggetti coinvolti nella
INTERESSI
?
politica di cooperazione allo sviluppo ( ONG,
GEOPOLITICI E sindacati, imprese, Regioni e gli Enti locali,
Governi) implica un ampio sforzo di
COMERCIALI concertazione e coordinamento. Il rischio di
NAZIONALI polverizzazione degli interventi, della loro
sovrapposizione e scarsa integrazione degli
stessi costituisce un problema di grande
importanza
DIMENSIONE ECONOMICA
Reddito > soglia di povert (Potere dacquisto)
SOSTENIBILE
Soddisfazione dei bisogni anche
delle successive generazioni
SVILUPPO ECO-COMPATIBILE
Tutela della biosfera e dellambiente naturale
SVILUPPO UMANO
salute, istruzione, libert di azione e di espressione,
condizione della donna
(ISU - UNDP, Annual Report)
NUOVE
in
TECNOLOGIE LOCALE/PARTECIPATIVO
Partecipazione, coinvolgimento, capacity building,
creazione di ricchezza comunitaria (autosviluppo)
EVOLUZIONE E COMPLESSITA DEL CONCETTO DI SVILUPPO
COOPERAZIONE
COOPERAZIONE
GOVERNATIVA
NON GOVERNATIVA
(APS)
Settore
ONG Privato
Imprese
Governi Istituzioni
Nazionali ed sovranazionali
in Volontariato
Enti locali e multilaterali
Associazionismo
LA COOPERAZIONE GOVERNATIVA
DEFINIZIONE E ATTORI
LE FORME DI INTERVENTO
I CANALI OPERATIVI
in
SISTEMA INT.LE DELLAPS
LA COOPERAZIONE GOVERNATIVA
GOVERNI PVS
NAZIONALI ASSISTENZA TECNICA
FORMAZIONE
AUTONOMIE RISORSE FINANZIARIE
REGIONALI ISTITUZIONI
in MULTILATERALI
LOCALI
LA COOPERAZIONE GOVERNATIVA
CREDITI PROMOZIONE
DONO (GRANT)
DAIUTO INVESTIMENTI PVS
laiuto fornito senza sono concessioni di prestiti Per promuovere gli
obbligo di restituzione a condizioni agevolate investimenti nei PVS, la
o pagamento di (contengono un elemento a Cooperazione Governativa
interessi. Pu avvenire dono che li differenzia dai ricorre a :
in valuta, sotto forma di finanziamenti di carattere
beni di consumo o commerciale) per il GARANZIE: concesse dai Paesi
investimento, o come finanziamento di uno donatori (o dalle istituzioni
servizi (prestazioni di specifico progetto finanziarie) ad investitori e
personale tecnico, studi e daiuto, in genere relativo finanziatori;
progettazioni). Gli aiuti a grandi lavori civili o
umanitari e demergenza infrastrutture produttive. I CREDITI AGEVOLATI:
sono sempre a titolo di crediti misti impiegano concessi dai Paesi donatori agli
doni. congiuntamente investitori degli stessi Paesi;
finanziamenti di APS (doni
e/o crediti di aiuto) con VENTURE CAPITAL:
finanziamenti di carattere lassunzione diretta con fondi di
commerciale aiuto di una quota di capitale di
rischio di imprese nei PVS.
LA COOPERAZIONE GOVERNATIVA
SISTEMA EC GRUPPO
(Bilancio UE, NAZIONI UNITE
Fondo Sviluppo Europeo (Agenzie, Programmi
Banca Europea ed Organi)
Investimenti) UNPD, FAO, OMS,
UNHCR, PAM,
UNICEF, ecc.)
ISTITUZIONI
GRUPPO BANCA
FINANZIARIE GOVERNI
(Banche regionali MONDIALE
di sviluppo Asia, AL, NAZIONALI e (IBRD, IDA, IFC, MIGA)
Africa. IFAD, BERS) AUTONOMIE
LOCALI
MAE/DGCS Struttura funzionale
Il sistema degli Aiuti Esterni dellUnione Europea
STORIA IN PILLOLE: Trattato UE di Roma (1957) / Convenzione di Yaound (1963)
Convenzione di Lom (1975) / Accordo di Cotonou (2000) / MDG (2000)
DG Allargamento
responsabile delle relazioni con i PECO (Paesi dell'Europa Centrale ed Orientale)
e del processo di allargamento in generale. Gestisce il programma PHARE;
DG Sviluppo
responsabile delle relazioni con i Paesi ACP e di tutte le strategie di sostegno ai
PVS. Gestisce il Fondo Europeo di Sviluppo (cio l'apposito fondo per la
cooperazione con i Paesi ACP, che costituisce una dotazione finanziaria aggiuntiva
rispetto a quella del bilancio comunitario). Inoltre gestisce, attraverso l'ufficio
EuropeAid, la linea sulla cooperazione decentrata;
Ufficio ECHO
L'ufficio della Commissione europea per l'Aiuto Umanitario istituito nel 1992,
gestisce gli aiuti umanitari d'emergenza;
LA COOPERAZIONE DECENTRATA
LA COOPERAZIONE DECENTRATA
Rappresentano le
Comunit e le loro
istanze
Provincia di Napoli
Possono
rafforzare le
omologhe
Possono
istituzioni che
fare sistema LE nei PVS sono
favorendo
linterazione AUTONOMIE preposte
allerogazione
di pi soggetti LOCALI degli stessi
complementari
servizi ai
cittadini
Promuovono le
eccellenze del loro
territorio
LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
PROGRAMMI
PROGRAMMI IN
QUADRO:
AFFIDAMENTO
-in gestione diretta
DIRETTO
- affidati ad Organismi
(CONVENZIONI)
Internazionali
in
LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
1. COSA SONO?
Sono ORGANISMI PRIVATI e senza SCOPO di
LUCRO indipendenti dai Governi e dalle loro politiche.
Si costituiscono per perseguire gli obiettivi di carattere
sociale, politico, religioso determinati dalla propria base
sociale dai segmenti di SOCIETA CIVILE che le
sostengono e che vi trovano rappresentanza.
COOPERAZIONE
COOPERAZIONE
GOVERNATIVA PROGETTI NON GOVERNATIVA
(APS)
Governi
Nazionali ed ONG Settore
Enti locali Privato
Imprese
Istituzioni
sovranazionali
in e multilaterali Volontariato
Associazionismo
IL PROGETTO NELLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
PROGETTO
Una o pi serie di azioni organiche finalizzate al
conseguimento di un obiettivo dato e verificabile in un
tempo dato e con risorse finanziarie definite
R
APS
Settore Privato
ONG, organismi O (Obiettivo specifico)
esecutori
PROGETTO
IL PROGETTO NELLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
SETTORI DINTERVENTO
SANITA EDUCAZIONE
INFRASTRUTTURE
e
RICOSTRUZIONE
FORMAZIONE
LAVORO (AGR) SICUREZZA
TUTELA ALIMENTARE
AMBIENTALE
IL PROGETTO NELLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
EMERGENZA EDUCAZIONE
SVILUPPO ALLO SVILUPPO
AIUTI UMANITARI
TEMPISTICA r
FINANZIATORI E TIPOLOGIE
APS
(Governo Italiano, Comunit
Europea, Sistema ONU,
Cooperazione Decentrata)
100% 50-80%
(esecutore) Cooperazione
Progetti
non-governativa
100% Autofinanziati
(ONG)
IL PROGETTO NELLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
IL DOCUMENTO DI PROGETTO r
DESCRIZIONE
DELLINIZIATIVA IL/I
E DELLE RISORSE PARTNER
NECESSARIE LOCALE/I
IL PROGETTO: IL PIANO FINANZIARIO
Eventuali Valorizzazioni
di struttura (Imprevisti)
dellONG
IL CICLO
IL CICLODI VITA DEL
DI PROGETTO PROGETTO
Quadro di sintesi
Programmazione
Individuazione dei progetti da studiare.
Comprende: consultazione con i
beneficiari per analizzarne i problemi e
identificare soluzioni possibili.
Valutazione Identificazione
Implementazione Formulazione
Sviluppo
Sviluppodellidea progettuale ed analisi
dellidea
della sua fattibilit
progettuale e sostenibilit. Si
ed analisi
decide se stendere una proposta.
della sua fattibilit e
sostenibilit. Si decide se
stendere una proposta.
Finanziamento
Presentazione
Presentazione della proposta
della alle autorit
proposta
finanziatrici.
alle autorit Segue valutazione
finanziatrici. ed
eventuale
Segue approvazione.
valutazione ed
eventuale approvazione.