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Corso di Laurea in Infermieristica

Polo Didattico PoliclinicoUmberto I


Corso A

Infezioni Vie Urinarie


Prof Piero LETIZIA
Infezioni delle vie urinarie

Nellambito delle visite ambulatoriali

Le infezioni delle vie urinarie (IVU) sono


molto frequenti, seconde solo alle infezioni
respiratorie
Le Infezioni delle vie urinarie
(IVU)

In base alla localizzazione anatomica si


distinguono in:
Basse
uretriti
cistiti
prostatiti
Alte
pielonefriti
ascessi renali
ascessi pararenali
Le infezioni delle vie urinarie si
possono distinguere

IVU non complicate


sono quelle pi frequenti nel sesso femminile
con prognosi quasi sempre favorevole;

IVU complicate
(rapporto M/F=1/1) in cui spesso alla base
presente unalterazione anatomo-funzionale delle vie
urinarie, calcoli,
cateterismo protratto ecc con persistenza dello
stesso microorganismo
I batteri possono infettare le
vie urinarie per
Via ascendente: possibile risalita dei
batteri dalluretra fino a vescica e rene

Via ematogena: localizzazione renale in


corso di batteriemie, sepsi, endocarditi
stafilococciche
IVU Fattori di rischio

Capacit dei batteri di aderire all'urotelio tramite pili o fimbrie


con cui prendono contatto con le cellule uroteliali consentendo il legame tra
adesine batteriche (glicoproteine) e recettori specifici sulle cellule uroteliali
(glicolipidi con oligosaccaridi).

Riduzione dei fattori di protezione:


- Glicosaminoglicani (GAGS) prodotti dall'epitelio uroteliale e inglobati nei
proteoglicani, formano una barriera che ricopre l'epitelio impedendo
l'adesione batterica.

- Proteina di Tamm-Horsfall, capace di legare le fimbrie di tipo I


presenti sulla superficie batterica impedendo cos che si leghino ai recettori
mucosi e quindi favorendo l'eliminazione dei batteri con la minzione.

- Immunoglobuline secretorie, in massima parte IgA ma anche IgG e


IgM.
IVU - Fattori predisponenti
nella donna

Uretra di piccole dimensioni


Attivit sessuale (microtraumi al meato
uretrale)
Gravidanza, parto, aborti
Alterazioni flora batterica da uso di
antibiotici
Et ( post-menopausa )
IVU - Fattori predisponenti
nelluomo

Iperplasia prostatica
IVU - Fattori predisponenti
In entrambi i sessi

Indagini strumentali
Urolitiasi
Anomalie anatomiche/funzionali che non
permettono efficace svuotamento della
vescica
Patologie sistemiche (ad es. Diabete mellito,
Reflusso vescicoureterale
Etiologia

Nella maggior parte dei casi batteri Gram


negativi
E. coli = 80% delle IVU non complicate
Proteus associato a calcolosi
Klebsiella associato a calcolosi
Enterobacter
Serratia
Pseudomonas
Etiologia

Cocchi Gram positivi


Staphylococcus saprophyticus
Enterococci occasionalmente
Staphylococcus aureus
Sintomi delle infezioni delle vie
urinarie

Ascesso perinefrico . Pielonefrite acuta


Tremito Febbre
Dolore lombare Malessere
Perdita di peso Nausea
Sudori notturni Vomito
Dolore addominale

Infezione delle basse vie urinarie


Disuria
Pollachiuria
Ematuria
Urina torbida
Nicturia
Dolore soprapubico
Stranguria
Urgenza urinaria
Diagnosi di IVU

Anamnesi
Esame obiettivo
Esami di laboratorio
Esame del sedimento urinario
Urinocoltura
Antibiogramma per terapia antibiotica mirata
Indici di flogosi
Esami strumentali
Ecografia, TC, urografia, agobiopsia renale
Uretriti

Etiologia: gonococciche e non gonococciche


(C. trachomatis, U. urealyticum, Mycoplasma)

Quadro clinico: disuria, pollachiuria, stranguria,


secrezioni biancastre mucose

Diagnosi su tampone uretrale: esame microscopico

NECESSITA DI TRATTARE ANCHE IL PARTNER!


Cistiti

Spesso associate ad uretriti


Eziopatogenesi:
Generalmente batterica, pi rare forme virali o
da miceti.
Flora batterica intestinale, risalendo il tratto
urinario; via ematica e/o linfatica.
E.Coli ( fimbriati nel 70-95 % dei casi),
Klebsiella, Stafilococco, Enterobacter.
Cistiti

Quadro clinico

Disuria, stranguria, pollachiuria, dolore o


senso di tensione in sede sovrapubica
Sintomi sistemici per lo pi assenti
Febbre, se presente, modesta
In caso di puntate febbrili elevate e
improvvise, sospettare pielonefrite!
Cistiti

Diagnosi
Esame del sedimento urinario
Urinocoltura
Urinocoltura

Indagine fondamentale per la diagnosi

Altrettanto importante raccogliere e conservare


correttamente il campione di urine da analizzare
Raccogliere le urine (mitto intermedio) della prima
minzione del mattino o almeno tre ore dopo lultima
minzione in un contenitore sterile

Lavare accuratamente i genitali


Emettere la prima parte delle urine senza raccoglierla.
Raccogliere direttamente nel recipiente sterile la
seconda parte
Urinocoltura

La batteriuria definita significativa se


>100.000 UFC/ml
Batteriuria asintomatica definisce la
batteriuria significativa in un paziente
asintomatico
Terapia Cistiti

Terapia non specifica: idratazione, acidificazione del pH


urinario (?)
Terapia specifica:
Se episodio singolo e isolato, instaurare terapia o sulla
base dellABG o empirica considerando i patogeni pi
comuni

In caso di recidive, eseguire sempre urinocoltura con


ABG e impostare terapia mirata
IVU in gravidanza

Molto frequenti le batteriurie asintomatiche, che solo in minima parte


possono evolvere in pielonefriti
Etiologia: enterobatteri o cocchi Gram positivi
Quadro clinico: assente, ma pu comparire infezione sintomatica e
batteriemia
Diagnosi: come per cistiti e pielonefriti; monitorizzare le pazienti
effettuando urinocolture 1-2 settimane dopo la fine della terapia e
successivamente a cadenza mensile fino al termine della gravidanza.
Terapia: la risoluzione spontanea della batteriuria asintomatica nella
gravida rara, si rende necessario effettuare una terapia antibiotica con un
ciclo di sette giorni di amoxicillina, possibilmente associata allacido
clavulanico, di una cefalosporina orale di II o III generazione o, in caso di
allergia alle -lattamine, di nitrofurantoina.
Pielonefriti

Patologie che interessano contemporaneamente


la pelvi e il parenchima renale
Mono- o bilaterali
Acute o croniche
Causate dalla diffusione al rene di processi
infettivi recidivanti delle basse vie urinarie
Raramente da diffusione ematogena
Pielonefriti

Etiologia
Batteri:
Pi frequenti: Enterobacteriaceae
Raramente: Cocchi Gram positivi
Possibile etiologia tubercolare
Rari: miceti del genere Candida
Pielonefriti

Quadro clinico
Forma acuta
Febbre elevata preceduta da brivido
Malessere generale
Senso di peso lombare e allangolo
costovertebrale
Pielonefriti

Quadro clinico
Forma cronica
Pu seguire una pielonefrite acuta o rilevarsi
come tale, come espressione di precedenti
infezioni asintomatiche
Febbricola, astenia, dimagrimento,
anemizzazione
A volte dolori lombari e disturbi minzionali
Pielonefriti

Esami di laboratorio

Forma acuta
Esame delle urine: batteriuria, piuria, cilindruria e modesta
proteinuria
Modesto aumento della creatinina sierica, riduzione del
filtrato glomerulare e della capacit di concentrazione
Forma cronica
Esame delle urine: batteriuria, piuria, cilindruria e modesta
proteinuria
Progressivi segni di insufficienza renale
Pielonefriti

Diagnosi
Diagnosi clinica possibile solo se
quadro conclamato
Urinocoltura
Ecografia, Urografia, test di funzionalit
renale, TC
Agobiopsia renale esame risolutivo
Pielonefriti

Terapia
Antibioticoterapia in base allantibiogramma
(fluorochinoloni, aminopenicilline)
Preferibilmente per via endovenosa
Durata: almeno 2 settimane
Nelle forme croniche spesso necessaria la
terapia chirurgica per eliminare le cause
allorigine della cronicizzazione
IVU associate a catetere
urinario

10-15% dei pazienti ospedalizzati


portatori di
catetere sviluppa batteriuria
Rischio di infezione 3-5% per giorno di
cateterizzazione
Elevato rischio di resistenza antibiotiche
Prevenzione e precauzioni
Un'accurata e quotidiana igiene perineale, utilizzando dei detergenti
neutri, con movimenti che vanno dalla vagina l'ano e mai il contrario poich si
rischierebbe di trasportare materiale fecale all'interno e quindi l'innesco di un infezione
urinaria.
L'utilizzo ripetuto di biancheria intima costituita da materiale sintetico o
pantaloni troppo aderenti evitano la normale traspirazione dei tessuti e quindi
facilitano la proliferazione dei stafilococchi cutanei che da "commensali" (cio organismi
normalmente presenti nel corpo umano) diventano patogeni.
L'utilizzo di contraccettivi meccanici (diaframmi, creme spermicide, spirali, ecc.)
possono essere dei facili veicoli d'infezioni, per esempio il posizionamento con le mani
non perfettamente pulite. Un altro dispositivo veicolo d'infezione, ampiamente diffuso,
l'assorbente interno che deve essere cambiato frequentemente e sempre rimosso
durante la notte.
L'impiego diffuso di lavande vaginali deve essere ridotto a non pi di una
a settimana. Si dimostrato che un utilizzo eccessivo di lavande interne determina un
abbassamento dell'acidit naturale della vagina rendendo la via pi facile ad eventuali
batteri patogeni.
In quei soggetti sessualmente attivi opportuno urinare prima e
soprattutto dopo il rapporto sessuale, poich il flusso urinario facilita il trasporto
verso l'esterno di eventuali batteri depositati durante il rapporto.
Nelle donne, durante il ciclo mestruale opportuno intensificare l'igiene
personale in modo da evitare la proliferazione batterica ed una eventuale risalita
facilitata in questo periodo.

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