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7 OTTOBRE 2009
c)
PRIVATIZZAZIONE DEL PUBBLICO IMPIEGO D.Lgs. 29/1993 innova profondamente il rapporto di lavoro del pubblico impiego: 1. Estensione delle norme di diritto privato al rapporto di pubblico impiego.
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Separazione tra compito di indirizzo politico-amministrativo e compiti di organizzazione e gestione degli uffici.
Ampliamento della competenza e del rilievo della contrattazione collettiva, individuazione dellorgano apposito ARAN, deputato a rappresentare la P.A. in sede negoziale, ed i criteri per la rappresentanza sindacale ai fini della contrattazione.
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La contrattazione collettiva
Lart. 40 del D.Lgs. 165/2001 stabilisce che la contrattazione collettiva si svolge su tutte le materie attinenti al rapporto di lavoro e le relazioni sindacali e si sviluppa su due livelli: 1. Contratti nazionali collettivi di comparto; 2. Contratti integrativi.
I contratti collettivi di comparto riguardano settori omogenei o affini nel pubblico impiego, determinati con appositi accordi tra ARAN e confederazioni sindacali maggiormente rappresentative.Le pubbliche amministrazione stipulano invece i contratti collettivi integrativi solo sulle materie ed entro i limiti prefissati dai contratti di comparto che si pongono come fonte normativa di grado superiore, da premettere che i contratti integrativi possono avere ambiti territoriali o riguardare pi amministrazioni. La difformit delle norme del contratto integrativo con le direttive del contratto di comparto viene sanzionato con la nullit del norme del contratto di secondo livello.
Ai contratti collettivi nazionali di comparto riservata in via esclusiva ex art. 45 D.lgs. 165/2001 la competenza in materia di trattamento economico dei pubblici dipendenti.
Contraenti contrattazione pubblica I soggetti che partecipano alla realizzazione dei CCNL inerenti al lavoro pubblico sono:
1. ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale della pubblica amministrazione): novit introdotta prima dallart.50 del D.lgs. 29/93 e ripresa dallart. 46 D.lgs. 165/2001, lARAN un organismo dotato di personalit di diritto pubblico e di autonomia organizzativa e contabile che ha la rappresentanza legale delle P.A. ed esercita a livello nazionale ogni attivit relativa alle relazioni sindacali, alla negoziazione dei contratti collettivi ed assistenza alle P.A. ai fini dellapplicazione dei contratti collettivi. I sindacati maggiormente rappresentativi: interlocutori negoziali a rappresentanza dei lavoratori .Da osservare che rispetto alla contrattazione nel settore privato nel settore pubblico si applicano dei criteri oggettivi di accertamento della rappresentanza sindacale . Pertanto , ai fini dellammissione alla stipula e/o rinnovo le organizzazione sindacali debbono avere nel comparto considerato una rappresentatitivit non inferiore al 5% , considerando la media tra il dato associativo e quello elettorale.
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I contratti diventano efficaci trascorso il cinquantesimo giorno dalla sottoscrizione dellipotesi daccordo, che trasmessa dallARAN , corredato della prescritta relazione tecnica, al comitato di settore entro 3 giorni dalla predetta sottoscrizione (comma 7, art. 47 del D.lgs. 165/2001 novellato dallart. 1, comma 548, L296/2006) Il contratto collettivo, una volta sottoscritto, ha efficacia erga omnes , la vincolativit dellaccordo per la P.A. sancita dallart. 40 del D.lgs. 165/2001, mentre lart. 45 impone che la p.a. debba garantire ai propri dipendenti trattamenti non inferiori a quelli previsti dai CCNL.
Fonti del rapporto di lavoro dei dipendenti degli enti locali 1. Legislazione nazionale: D.lgs. 165/2001 , T.U.E.L. , Codice civile ed alcune leggi del settore come la L. 146/90 (sciopero).
2. Contrattazione nazionale di comparto:per la disciplina del rapporto di lavoro (classificazione del personale, funzioni , retribuzione , etc) 3. Fonti normative locali: statuto, regolamenti di organizzazione, ordine di servizi ed uffici , e tutto quanto ricomprende gli aspetti del rapporto di lavoro (orari , gestione del personale, etc.)
4. Contrattazione integrativa: decentrata a livello di ogni singolo ente che disciplina aspetti di dettaglio del rapporto di lavoro.
5. Contrattazione individuale: valida per alcune figure professionali come i dirigenti per specificare in dettaglio alcune attivit del proprio incarico
Costituzione del rapporto di lavoro Il rapporto di lavoro si costituisce mediante contratto individuale (art. 35, D.lgs. 165/2001) Elementi essenziali da indicare nel contratto:
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Tipologia del rapporto di lavoro; Data di inizio del rapporto di lavoro; Qualifica di inquadramento professionale e livello retributivo iniziale; Mansioni corrispondenti allassunzione iniziale; Durata del periodo di prova (2 mesi per A1-B1 , 6 mesi per altre qualifiche); Sede di destinazione dellattivit lavorativa; Termine finale, in caso di rapporto a tempo determinato; Nel caso di rapporto a tempo parziale, larticolazione dellorario di lavoro assegnata.
CATEGORIA B: Appartengono a questa categoria i lavoratori che svolgono attivit caratterizzate da : Buone conoscenze specialistiche (la base teorica di conoscenze acquisibile con la scuola dellobbligo generalmente accompagnato da corsi di formazione specialistici) ed un grado di esperienza discreto; Contenuto di tipo operativo con responsabilit di risultati parziali rispetto a pi ampi processi produttivi/amministrativi; Discreta complessit dei problemi da affrontare e discreta ampiezza delle soluzioni possibili; Relazioni organizzative interne di tipo semplice anche tra pi soggetti interagenti, relazioni esterne (con altre istituzioni) di tipo indiretto e formale. Relazioni con gli utenti di natura diretta.
Approfondite conoscenze mono specialistiche (la base teorica di conoscenze acquisibile con la scuola superiore) e un grado di esperienza pluriennale, con necessit di aggiornamento;
Contenuto di concetto con responsabilit di risultati relativi a specifici processi produttivi/amministrativi; Media complessit dei problemi da affrontare basata su modelli esterni predefiniti e significativa ampiezza delle soluzioni possibili; Relazioni organizzative interne anche di natura negoziale ed anche con posizioni organizzative al di fuori delle unit organizzative di appartenenza, relazioni esterne (con altre istituzioni) anche di tipo diretto. Relazioni con gli utenti di natura diretta, anche complesse, e negoziale . CATEGORIA D:Appartengono a questa categoria i lavoratori che svolgono attivit caratterizzate da : Elevate conoscenze pluri-specialistiche (la base teorica di conoscenze acquisibile con la laurea breve o il diploma di laurea) ed un grado di esperienza pluriennale, con frequente necessit di aggiornamento; Contenuto di tipo tecnico, gestionale o direttivo con responsabilit di risultati relativi ad importanti e diversi processi produttivi/amministrativi;
Elevata complessit dei problemi da affrontare basata su modelli teorici non immediatamente utilizzabili ed elevata ampiezza delle soluzioni possibili;
Relazioni organizzative interne di natura negoziale e complessa, gestite anche tra unit organizzative diverse da quella di appartenenza, relazioni esterne (con altre istituzioni) di tipo diretto anche con rappresentanza istituzionale. Relazioni con gli utenti di natura diretta, anche complesse, e negoziale.
retribuzione Lart. 28 del CCNL 6/7/1995 ha definito la struttura della retribuzione del personale delle amministrazioni del comparto:
TRATTAMENTO FONDAMENTALE:
a)
b) c) d)
Stipendio tabellare;
Retribuzione individuale di anzianit: dal 1986 tale voce congelata , e per i nuovi assunti fusa nello stipendio, Indennit integrativa speciale: reintegra il potere dacquisto della retribuzione; Livello economico differenziato: collocazione nella posizione economica interna alla categoria professionale dappartenenza.
TRATTAMENTO ACCESSORIO: a) b) c) d) Compensi per il lavoro straordinario; Compensi per la produttiva collettiva e per il miglioramento dei servizi; Premi per la qualit delle prestazioni individuali; Indennit speciali.
Sono da aggiungere inoltre gli assegni per il nucleo familiare al personale ove spettante.Voce a parte, di natura non retributiva, il buono pasto , strumento che lamministrazione utilizza quale indennizzo verso il dipendente per la mancata predisposizione del servizio mensa, per i soggetti che prestano un orario di lavoro superiore a 6 ore e che debbono trattenersi il pomeriggio in ufficio.
retribuzione
Dal CCNL del 1995 in avanti le contrattazione collettive hanno inquadrato e suddiviso in categorie la struttura della retribuzione, si riporta la suddivisione indicata allart. 10 del CCNL 9/5/2006 :
1. RETRIBUZIONE MENSILE:composta dal valore economico mensile previsto per la posizione iniziale di ogni categoria (A1,B1,C1,D1) nonch per le posizioni daccesso B3 e D3 e dallindennit integrativa speciale (atta a reintegrare il potere dacquisto della retribuzione) conglobata dallart. 29,comma 3, CCNL 22/1/2004. RETRIBUZIONE BASE MENSILE:costituita dal valore della retribuzione mensile di cui al n. 1 ,dagli incrementi economici derivanti dalle progressioni economiche nella categoria, dagli assegni personali non riassorbibili di cui allart. 29,comma 4, CCNL 22/1/2004 nonch da altri assegni personali riassorbibili. RETRIBUZIONE INDIVIDUALE MENSILE: che costituita dalla retribuzione al n. 2, dalla retribuzione individuale di anzianit, dalla eventuale retribuzione di posizione, e da altri eventuali assegni personali a carattere continuativo e non riassorbibile. RETRIBUZIONE GLOBALE DI FATTO:mensile o annuale che si forma dallimporto della retribuzione individuale per 12 mensilit cui si aggiunge il rateo della 13 mensilit nonch limporto annuo della retribuzione variabile e delle indennit contrattuali percepite nel mese o anno di riferimento, ivi compresa lindennit di comparto ex art. 43 del CCNL 22/1/2004.
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Ferie e permessi
In base a quanto prevede lart. 36 della Costituzione: il lavoratore ha diritto a ferie annuali e non pu rinunziarvi pertanto il lavoratore ha diritto secondo i CCNL a :
32 gg (28 gg in caso di distribuzione dellorario settimanale in 5 giorni) ridotto a 30gg (o, rispettivamente , 26 gg)per i dipendenti neo-assunti fino a quando non maturano 3 anni in servizio ; 4 giorni a tutti i dipendenti per festivit soppresse.
I permessi brevi: sono permessi retribuiti e fruibili per motivi personali e familiari per un limite di 36 ore
annue.
Assenze
Il dipendente assente per malattia ha :
Obbligo di tempestive comunicazioni allufficio di appartenenza; Obbligo di spedire o far recapitare entro 2 gg il certificato medico;
Obbligo di avvisare lamministrazione qualora durante la malattia dimori in luogo diverso dalla propria residenza per particolari motivi;
Obbligo di permanere nel domicilio durante le fasce di reperibilit compresi festivi per sottoporsi ad eventuale controllo medico; Il dipendente ha diritto alla conservazione del posto purch questa non superi i 18 mesi cumulando lassenza degli ultimi 3 anni, al termine di questo periodo , o dietro pronuncia di inidoneit permanente lamministrazione pu risolvere il rapporto di lavoro.
Il periodo intercorrente la data presunta e la data effettiva , se avviene oltre la data presunta.
Per tutto il periodo di congedo per maternit o paternit spetta un indennit giornaliera pari all80% della retribuzione. I congedi operano anche in caso di adozione od affidamento per un massimo di 5 mesi. Durante i primi 8 anni di vita del bambino lart. 32 del D.lgs. 165/2001 riconosce un congedo per un periodo massimo di 10 mesi fruibile alternativamente dal padre o dalla madre.
La madre lavoratrice , trascorso il periodo di astensione obbligatoria, pu mantenersi in congedo per un periodo continuativo o frazionato per massimo 6 mesi.
Tale opportunit concessa anche al padre lavoratore,dalla nascita del figlio, anch egli per non pi di 6 mesi. Qualora vi sia un solo genitore il periodo continuativo o frazionato per massimo di 10 mesi. Durante il primo anno di vita alla madre lavoratrice sono concessi 2 periodi di riposo retribuiti anche cumulabili durante la giornata della durata di 1 ora ciascuna , durante la quale la madre pu uscire dallazienda (cd. Permessi per allattamento).
E fatto esplicito divieto assoluto di licenziamento della lavoratrice nonch della sospensione dal lavoro dallinizio della gravidanza fino al compimento di 1 anno di et del bambino
Laspettativa
Sono previste per il lavoratore delle ipotesi di sospensione dal lavoro:
per servizio militare;
Responsabilit disciplinare
SANZIONI DISCIPLINARI Il potere disciplinare riconosciuto al datore di lavoro dal-l'art. 2116 del codice civile, secondo il quale l'inosservanza del dovere di diligenza, obbedienza e fedelt espone il lavoratore all'applicazione del provvedimento disciplinare.
Tipologia delle sanzioni. Nel rispetto dell'iter procedimentale, la sanzione viene irrogata nel rispetto del principio della proporzionalit, cio in relazione alla gravit dell'infrazione commessa. I contratti prevedono le seguenti sanzioni: rimprovero verbale; rimprovero scritto (censura); multa di importo non superiore a quattro ore di retribuzione; sospensione dal lavoro e dalla retribuzione fino ad un massimo di dieci giorni; licenziamento con preavviso; licenziamento senza preavviso . Con il consenso dell'interessato la sanzione pu essere ridotta, ma in questo caso non pu pi essere impugnata.
Affissione del codice disciplinare. Anzitutto si precisa che per codice disciplinare non si intende il codice di comportamento di cui al DM del 28.11.2000 che deve essere consegnato al lavoratore neo assunto, bens il sistema sanzionatorio previsto dai contratti di lavoro. Il codice disciplinare deve essere affisso in un luogo accessibile a tutti. Non sono ammesse altre forme di pubblicit del codice(fino allapplicazione della L.15/2009) ci significa, secondo una giurisprudenza ormai consolidata, che l'eventuale provvedimento disciplinare preso nei confronti di un dipendente in assenza dell'affissione del codice, da ritenersi inefficace. Applicazione della sanzione. Per i provvedimenti disciplinari superiori al rimprovero verbale, il termine di cinque giorni prima di irrorare la sanzione deve intendersi come tassativo nel senso che se viene comminata prima, anche se il lavoratore ha presentato le proprie giustificazioni il giorno stesso della contestazione degli addebiti, nulla.
La contestazione. Nel pubblico impiego, quando la sanzione da applicare sia la censura o il rimprovero scritto, questa viene irrogata dal dirigente responsabile della struttura nella quale il dipendente lavora. Per le sanzioni pi gravi deve il compito spetta all'ufficio competente che ogni amministrazione, in rapporto al proprio ordinamento, tenuta a costituire. Il Dirigente segnala l'infrazione all'ufficio competente, dandone contestuale informazione al lavoratore, da cui dipende la contestazione dell'addebito al lavoratore, l'istruttoria e l'applicazione della sanzione. I provvedimenti disciplinari diversi dal rimprovero verbale, devono essere contestati al lavoratore esclusivamente (pena la nullit) per scritto. I Contratti di lavoro dei Comparti pubblici prevedono che la contestazione scritta dell'addebito debba avere carattere di tempestivit, e, comunque, non oltre 20 giorni da quando l'ufficio competente venuto a conoscenza del fatto. Ricevuta la lettera di contestazione il lavoratore deve presentare le proprie giustificazioni entro e non oltre 5 giorni. Difesa. Il lavoratore interessato deve essere sentito a sua difesa, facendosi assistere da un rappresentate della organizzazione sindacale a cui aderisce o conferisce mandato ovvero da un procuratore. Trascorsi inutilmente 15 giorni dalla convocazione per la difesa, la sanzione viene applicata nei successivi 15 giorni. Per la difesa il dipendente pu accedere agli atti che lo riguardano e che in possesso dell'amministrazione, oppure pu conferire mandato al suo difensore. In tutti i casi il procedimento disciplinare si deve concludere entro 120 giorni dalla data della contestazione, se ci non avviene il procedimento si estingue. L'ufficio competente pu, se lo ritiene, determinare un non luogo a procedere, comunicandolo all'interessato. Criteri generali di applicazione delle sanzioni. Le sanzioni inferte possono essere esclusivamente quelle contemplate nel codice disciplinare contrattualmente definito, sono nulle eventuali deliberazioni delle amministrazioni che dovessero prevedere altre tipologie di infrazione e relativa sanzione. Nell'irrogare la sanzione si tiene conto: del grado di disservizio o di pericolo provocato dalla negligenza, imprudenza e imperizia, tenuto conto anche della prevedibilit dell'evento; della responsabilit derivante dalla posizione ricoperta; dell'eventuale sussistenza di circostanze aggravanti o attenuanti;
del concorso nella mancanza di pi lavoratori in accordo tra di loro; del comportamento complessivo del lavoratore, avuto riguardo dei precedenti disciplinari nel biennio precedente; del comportamento verso gli utenti. Nell'ipotesi di pi mancanze della stessa natura nell'arco del biennio di riferimento, applicata la sanzione di maggiore entit prevista per quella infrazione. L'arbitro unico. Con l'accordo del 27 luglio 2000 sono stata disciplinata la conciliazione e l'arbitrato prevista dai contratti collettivi. In particolare stata istituita la figura dell'arbitro unico. Con l'entrata in vigore dell'accordo viene meno la possibilit di impugnare la sanzione disciplinare davanti al collegio di conciliazione. La richiesta di ricorso all'arbitro unico vincolante per l'amministrazione, salvo che l'impugnazione abbia per oggetto una sanzione risolutiva del rapporto di lavoro. Soltanto il ricorrente, in caso di mancato accordo sulla designazione dell'arbitro, ha la facolt di rinunciare all'espletamento della procedura. Anche nel caso di ricorso all'arbitro unico la sanzione rimane sospesa fino alla definizione della controversia.
MERITO, INCENTIVI E PREMI Larticolo 5 prevede che saranno introdotti nellorganizzazione delle pubbliche amministrazioni concreti strumenti di valorizzazione del merito e metodi di incentivazione della produttivit e della qualit della prestazione lavorativa, secondo le modalit attuative stabilite dalla contrattazione collettiva, e che saranno stabilite percentuali minime di risorse da destinare al merito e alla produttivit, previa misurazione secondo criteri oggettivi del contributo e del rendimento del singolo dipendente pubblico. SANZIONI DISCIPLINARI E RESPONSABILITA' DEI PUBBLICI DIPENDENTI Larticolo 7 prevede che saranno razionalizzati i tempi di conclusione dei procedimenti disciplinari e che verranno previsti meccanismi rigorosi per lesercizio dei controlli medici durante il periodo di assenza per malattia del dipendente. Al fine di favorire la massima conoscibilit del codice disciplinare prevista lequipollenza tra la affissione del codice disciplinare allingresso della sede di lavoro e la sua pubblicazione nel sito web dell'amministrazione. Si prevede inoltre la definizione della tipologia delle infrazioni pi gravi che comportano la sanzione del licenziamento. Infine, una modifica introdotta dalla Camera prevede che il dipendente pubblico, ad eccezione di determinate categorie, in relazione alla specificit di compiti ad esse attribuiti, sar identificabile tramite un cartellino di riconoscimento; ci garantir maggiore trasparenza nei rapporti fra amministrazione e cittadino-utente. EFFICIENZA DELLAZIONE AMMINISTRATIVA In base al nuovo articolo 10 introdotto dalla Camera, le relazioni predisposte dai Ministri sullo stato della spesa, dellefficienza nellallocazione delle risorse danno conto, con riferimento allanno solare precedente, degli elementi informativi e di valutazione individuati con apposita direttiva emanata dal Ministro per l'attuazione del programma di Governo, su proposta del Comitato tecnico scientifico per il controllo strategico nelle amministrazioni dello Stato. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da emanare - sentito il Ministro dellEconomia e delle Finanze - entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono individuate le misure idonee a rafforzare lautonomia e ad accrescere le capacit di analisi conoscitiva e valutativa dei servizi per il controllo interno, nellambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.