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Amnesty International per la Birmania

NON SUCCEDE QUI MA SUCCEDE ORA!

NON ABBANDONIAMO CHI SI BATTE PER I SUOI DIRITTI SOLO PERCHE ABITA LONTANO DA NOI

Cosa Amnesty International

E unorganizzazione non governativa indipendente, una comunit globale di difensori dei diritti umani, fondata nel 1961 dallavvocato inglese Peter Benenson. Conta attualmente quasi due milioni di soci, sostenitori e donatori in pi di 140 paesi. La Sezione Italiana di Amnesty, costituitasi nel 1975, conta oltre 80.000 soci.

La visione di Amnesty International quella di un mondo dove i diritti sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e dagli altri documenti sulla protezione internazionale siano riconosciuti, garantiti e tutelati.

Cosa vuole

Cosa fa

Amnesty svolge ricerche e azioni per prevenire e far cessare gravi abusi dei diritti allintegrit fisica e mentale, alla libert di coscienza e di espressione e alla libert dalla discriminazione. Denuncia gli abusi commessi dai gruppi di opposizione, assiste i richiedenti asilo politico, sostiene la responsabilit sociale delle imprese e si batte per un trattato internazionale sul commercio di armi.

La Birmania (Burma o Myanmar)


Si ringrazia il sito http://www.atacama.it/atacama_bir mania/birmania_localita.htm

La Birmania il Paese pi vasto del Sud-Est asiatico: misura 676.552 kmq ( grande il doppio della Germania) ed popolata da circa 46 milioni di abitanti. E divisa a met in tutta la sua estensione dall Irrawaddy, fiume che sgorga dal Tibet e sfocia nell Oceano Indiano, dopo un percorso di 2.000 chilometri. Il suo territorio molto vario, e comprende colline, ampie pianure nell area centrale, montagne al nord, fra cui ricordiamo Hkakabo Razi, che con i suoi 5882 m risulta essere il monte pi alto del Sud-Est asiatico.

I villaggi e le pagode sono sorti naturalmente nelle zone pi ospitali, e particolarmente nelle pianure e lungo il corso del fiume Irrawaddy. Il fiume gode infatti di grande fertilit dalla fonte alla foce e proprio per questo ospita pi dei due terzi dellintera popolazione del Paese. Il clima presenta notevoli diversit fra nord e sud: nellarea settentrionale, dove i monti Pegu si propongono come unefficace barriera ai Monsoni, le precipitazioni si limitano ai 600 mm anni; nellarea meridionale la pioggia raggiunge invece i 3.000 mm lanno.

I due diversi regimi pluviali creano condizioni diversificate sia a livello di habitat naturale che di tradizioni agricole. Nelle zone di alta montagna prevalgono le estensioni di conifere e querce (la vegetazione tipica delle zone temperate), mentre in quelle pi a sud dominano la foresta tropicale e la giungla con varie essenze: bamb, mango, palme, piante resinose. Dal punto di vista agricolo, occorre ricordare che nei territori del sud si coltiva quasi esclusivamente riso, mentre al nord prevalgono le colture di miglio, sesamo, cotone, legumi.

Assai ricca e varia la fauna: nel corso della nostra vacanza potremmo facilmente avvistare in varie aree del territorio scimmie, bufali e buoi selvatici. Le foreste accolgono invece tigri, leopardi, cervi, daini, sciacalli e orsi tibetani. Si potranno ammirare rinoceronti e alligatori, in compagnia di qualche elefante, lungo i corsi dacqua. Nelle aree tropicali vivono piccoli e coloratissimi pappagalli. Loceano Indiano, infine, ospita unampia variet di pesci e crostacei. Solo recentemente il Paese si aperto al turismo ed oggi visitabile per gran parte del suo territorio.

YANGON
YANGON ,ex Rangoon, capitale della Birmania dal 1885, si trova sul fiume Yangon a 30 km dal Mar delle Andamane. Abitata da circa 5 milioni di abitanti, una citt ricca di contrasti e colori. I grandi viali alberati a 3 corsie, relativamente poco trafficati, vanno restringendosi nella zona del centro dove negli stretti ed affollati vicoli tra risci, biciclette, case da t e mercatini, vive una moltitudine di gente di razze diverse, dagli indiani dalla pelle scura ai cinesi dai visi chiari, e tutti convivono pacificamente con i loro diversi usi e costumi. Alla moschea affiancata la pagoda, alla chiesa cattolica il tempio hind. I bei palazzi in stile vittoriano del centro, le ville coloniali, i palazzi cinesi a Chinatown, il porto fluviale, ed i 2 idilliaci laghi rigogliosi di vegetazione tropicale, contribuiscono a dare unatmosfera tutta particolare alla citt rendendola una della capitali pi affascinanti del sud-est asiatico.

SHWE DAGON PAGODA (tempio buddista)

Bagan
BAGAN: immaginate una pianura di circa 40 km quadrati dove sorgono pi di 2000 tra templi e pagode, di diverse fogge grandi ed imponenti, o piccoli ed aggraziati, solitari o raggruppati. A sfondo di questo fantastico scenario il placido e possente Irrawaddy. Questa lo spettacolo che offre ai visitatori Bagan, una delle meraviglie del mondo, e sicuramente una delle localit pi importanti di tutta lAsia. Durante il periodo in cui Bagan fu capitale del Paese, dal sec. 11 fino al 14 vi fu un grande fervore religioso che port alledificazione di quasi 5000 templi. Purtroppo molti furono distrutti durante un terremoto che colp questa area nel 1975. Oggi si calcola che ne rimangano circa 2000, molti in buono stato, mentre alcuni conservano anche importanti affreschi allinterno.

Il clima secco e arido ha certamente contribuito a preservare gli antichi templi. Uno dei templi pi suggestivi e amati dai turisti Ananda risalente al 1100, voluto dal re Kyanzittha. Costruito con bianche guglie a voler simboleggiare le montagne Himalayane, ospita allinterno 4 statue di Buddha in piedi, alte 9 metri. La pagoda Shwezigon, dallo stupa dorato, anche molto importante perch il prototipo architettonico di tutte le successive pagode in Birmania. Il tempio Gubyaukgyi in stile indiano, la pagoda di Manuha con le 3 statue di Buddha seduto enormi che sembrano imprigionate in stanze troppo strette, sono altri importanti monumenti da visitare.

Storia
(Wikipedia) I britannici fecero nel 1886 della Birmania una provincia dell'India con capitale Rangoon. Lasociet cambi drasticamente, alterata dalla fine della monarchia e dalla separazione fra stato e religione. Tra il 1900 e il 1945 si verificarono proteste contro gli inglesi da parte di studenti e monaci buddisti. Dopo la Seconda Guerra Mondiale crebbe la popolarit del generale Aung San e dai socialisti, che fu infine confermata quando vinse nell'aprile 1947 le elezioni dell'assemblea costituente. Il generale Ne Win organizz un colpo di stato il 2 marzo1962, fondando uno stato socialista guidato da un 'Concilio rivoluzionario' di generali dell'esercito.[10]

Appena dopo che Ne Win si impossess il potere, avvenne una pacifica rivolta nell'Universit di Rangoon soppressa attraverso l'uccisione oltre 100 studenti il 7 giugno 1962. Il giorno dopo, l'esercito fece saltare in aria la sede dell'unione degli studenti. A Rangoon furono arrestati centinaia di politici, sia di destra che di sinistra. Tutte le forme di opposizione furono bandite il 28 marzo 1964.

Nellestate del 1988 migliaia di persone scesero in piazza per protestare contro 26 anni di governo militare e contro la sua politica economica. Lesercito reag con estrema violenza aprendo il fuoco sulla folla inerme. Tra i caduti durante le dimostrazioni e quelli prelevati dalle loro abitazioni e uccisi nei giorni seguenti, i morti furono circa 3000.

Tentativi di protesta

Le elezioni del 1990

Nel maggio del 1990 si svolsero le elezioni politiche in un clima di pesanti intimidazioni da parte dei militari, che avevano arrestato la maggior parte dei leader politici e dei candidati dellopposizione, fra cui la stessa Aung San Suu Kyi, figlia del gen. Aung San, considerato leroe dellindipendenza birmana, esponente pi autorevole del fronte di opposizione politica e premio Nobel per la Pace.

La Lega nazionale per la democrazia (Nld) ottenne l80% dei voti, ma al nuovo Parlamento non venne mai consentito di riunirsi; Aung San Suu Kyi venne messa agli arresti domiciliari e numerosi parlamentari, oltre a quelli che al momento delle elezioni si trovavano gi in carcere o agli arresti domiciliari, furono arrestati e poi condannati per alto tradimento o per complicit in alto tradimento.

Lopposizione ridotta al silenzio

Il generale Than Shwe, capo della giunta militare birmana

Liberata dopo 20 anni


Il 18 novembre 2010, grazie anche alle pressioni del presidente Obama sul governo cinese, da sempre amico della giunta militare, stata liberata tra lesultanza dei suoi sostenitori.

Risorse
Scambi commerciali, armi, energia nucleare e investimenti nelle infrastrutture sono alcuni dei campi in cui lex Birmania continua a rafforzare i rapporti con i potenti vicini di casa, affamati delle sue ricchezze naturali e interessati a controllarne zone di fondamentale importanza strategica. Il sottosuolo birmano abbonda in riserve di petrolio e gas, che insieme al legname pregiato (teak) e alle pietre preziose (rubini) costituiscono le risorse principali delleconomia locale. I suoi porti, inoltre, rappresentano un passaggio cruciale per il controllo dellOceano indiano.

(www.lettera43.it/articolo/2129/alleatidella-dittatura.htm )

Poveri nonostante le risorse (Wikipedia)


L'Economia della Birmania, soffrendo una conduzione incompetente e anni di ristagno e isolamento, una delle peggiori al mondo, Questo perch dopo il colpo di stato del 1962, il governo militare introdusse un piano economico chiamato Via Birmana al Socialismo, sotto il quale il regime nazionalizz tutte le industrie fuorch l'agricoltura. Nel 1989, il governo birmano cominci a decentralizzare il controllo economico. Fin adesso ha liberalizzato solamente alcuni settori dell'economia.[4] Il governo controlla rigidamente le industrie lucrative, come di gemme, petrolio e la selvicoltura. Questi settori sono stati recentemente occupati da corporazioni straniere, che si sono associate con il governo al fine di guadagnare l'accesso alle risorse naturali birmane.

Recentemente, sia Cina che India hanno tentato di fortificare i legami con il governo per benefici economici. Molte nazioni, inclusi gli Stati Uniti d'America, il Canada e l'Unione Europea, hanno imposto sanzioni commerciali sul Myanmar. Gli investimenti stranieri provengono principalmente da Cina, Singapore, Corea del Sud, India e Thailandia.[6]

Il maggior prodotto agricolo il riso che copre circa il 60% dell'area totale coltivata nel paese. Il riso risulta il 97% della produzione di cibo per peso. La mancanza di manodopera istruita pesa per lo sviluppo di una tecnologia avanzata, uno dei problemi dell'economia birmana[10] 1.1

La carenza di energia comune in tutto il paese, inclusa la ex capitale Rangoon. La Birmania anche il secondo produttore mondiale di oppio, rispondendo all'8% della produzione mondiale e anche di narcotizzanti, incluse le Anfetamine[8] Le principali industrie sono tessili, del legno, di gemme, di metalli, petrolifere e di gas naturale.

Oltretutto un altro serio problema dell'economia birmana l'inflazione. Nell'aprile 2007, la Lega Nazionale per la Democrazia ha organizzato una conferenza sullo stato economico. Si concluse che la forte inflazione stesse impedendo fortemente la crescita. I prezzi dei prodotti base sono saliti dal 30 al 60 per cento da quando il regime militare promosse un aumento di salario per i politici nel aprile 2006 disse Soe Win, il mediatore del congresso L'inflazione anche correlata alla corruzione. Myint Thein, un portavoce del NDL, aggiunse: L'inflazione la critica origine dell'attuale crisi economica..[11]

Principale sponsor del regime del generalissimo Than Shwe Pechino, che lavora con i militari birmani perch il Paese progredisca verso una forma di dittatura civile, in cui elezioni farsa legittimino il potere dellesercito, vero padre padrone del Paese.

Il principio di non ingerenza negli affari interni di unaltra nazione, che regola la politica estera cinese, garantisce al Dragone il facile ingresso al mercato birmano. Il principale settore di cooperazione col Myanamr quello delle importazioni di materie prime: legno, gas e petrolio. In cambio, le societ cinesi assicurano lo sviluppo delle infrastrutture. Uno dei progetti maggiori stata la costruzione della diga TaSang, la pi alta del Sud-Est asiatico. In programma c anche la costruzione di vari porti sulla costa birmana

Amici occidentali
Lamicizia con la dittatura dei generali non dispiace neppure a Russia e Corea del Nord. A differenza dei cinesi, Mosca non esporta merci verso il Myanmar, ma fornisce Mig e kalashnikov, elicotteri e mine. Ma gli alleati dei generali birmani potrebbero avere anche passaporti occidentali. Secondo Organizzazioni non governative come la Earth Rights International, le multinazionali Total e Chevron, che operano in Myanmar, avrebbero sostenuto la dittatura birmana sfruttando il lavoro forzato della popolazione, nascondendo omicidi e abusi, e arricchendo le casse dei militari

Dopo il 1990

LA POLITICA REPRESSIVA
Negli anni successivi il governo birmano si distinto per la sua politica repressiva, rivolta soprattutto contro le espressioni di dissenso e nei confronti della popolazione civile appartenente alle numerose minoranze etniche.

I PRIGIONIERI POLITICI
Attualmente il numero dei prigionieri politici sembra pi che duplicato. Fra le persone arrestate nelle ultime settimane figurano numerosi monaci, esponenti politici e personaggi dello spettacolo fra cui il comico pi famoso del paese, Nargar, reo di aver applaudito e nutrito i monaci in protesta.

Il lavoro forzato
Il lavoro forzato pratica comune in Myanmar. Vi sono sottoposti prigionieri politici e comuni, insieme a persone appartenenti alle minoranze etniche. AI teme che la pratica del lavoro forzato faciliti violazioni dei diritti umani quali la tortura, trattamenti crudeli, disumani e degradanti ed esecuzioni extragiudiziali. Inoltre, a Myanmar il lavoro forzato si macchia anche dell'aggravante della detenzione arbitraria, perch i civili vengono presi con la forza dai militari per essere impiegati come lavoratori non retribuiti ed effettivamente detenuti fino a quando l'esercito non li solleva dai loro compiti.

La persecuzione delle minoranze etniche


La popolazione civile delle zone abitate da minoranze etniche subisce da anni gravi violazioni dei diritti umani. Gli abitanti di interi villaggi subiscono feroci rappresaglie e rischiano continuamente di venire arrestati e obbligati a prestare la loro opera come portatori o come operai nei cantieri per la costruzione di strade, quando non vengono addirittura utilizzati come scudi umani. Le condizioni di lavoro, secondo numerose denunce, sono quasi sempre ai limiti della sopportabilit. Molte persone, fra cui donne e bambini, ridotti allo stremo delle forze dopo essere stati utilizzati praticamente come schiavi da parte dei soldati, sono state uccise perch non segnalassero la posizione dellesercito ai ribelli.

La protesta dei monaci del 2007


Nel 2007, moltissimi monaci, indignati per le misere condizioni in cui deve vivere la popolazione, solidarizzarono con gli oppositori del regime che denunciavano gli abusi del regime militare. Diedero luogo a imponenti manifestazioni di protesta marciando pacificamente nelle strade delle principali citt. Come accaduto o molti laici, sono stati attaccati molto duramente e massacrati dallesercito.

La mobilitazione dei monaci

La mobilitazione dei monaci non una novit: i religiosi furono gi in prima linea nella guerra di liberazione coloniale e, soprattutto, nelle proteste del 1988. A scendere in piazza a fianco dei manifestanti stata la parte pi progressista dei monaci buddisti, un gran numero dei quali si trova nella fascia det tra i venti e i trenta anni. Le loro richieste erano la diminuzione dei prezzi dei generi di prima necessit e il rilascio dei prigionieri politici.

All'origine della protesta scoppiata nel mese di agosto cera stato un aumento vertiginoso del prezzo del gas, col conseguente raddoppio del costo dei trasporti, e di molti generi di prima necessit. A causa di una politica di forti spese militari, il paese si trova infatti a fronteggiare una crisi economica senza precedenti, nonostante le numerose risorse fra cui il legno teak pi pregiato del mondo, pietre preziose e giacimenti di petrolio e soprattutto di gas.
La crescita delle spese militari in Birmania dal 1965 al 2000

Cosa accaduto

In basso: la morte di un cronista giapponese

La massiccia presenza militare nelle strade di Myanmar insieme agli arresti indiscriminati degli ultimi giorni hanno messo in allarme la comunit internazionale. Numerose testimonianze riferiscono di sparizioni, uccisioni brutali e rastrellamenti, tuttavia rimane estremamente difficile conoscere con esattezza la portata della repressione, i nomi delle vittime e dove sono trattenuti i prigionieri a causa delle deliberate e generalizzate interruzioni da parte della giunta delle comunicazioni via internet o telefono. L'esercito ha l'ordine di distruggere qualsiasi tipo di immagine o video riguardanti la protesta e di punire con l'arresto chi diffonde immagini.

Durante i rastrellamenti non sono stati risparmiati neppure i monasteri e numerosi monaci sono fra le persone di cui non si sa pi nulla. Amnesty International ipotizza che nella sola ex capitale Yangon gli arrestati siano circa un migliaio, la maggior parte dei quali sono monaci. Ma anche nelle altre citt il numero dei fermi sembra essere molto elevato. A questi prigionieri si aggiungono le 150 persone arrestate durante il mese di agosto, fra le quali spiccano numerose personalit dellNld e altri attivisti pro-democrazia.

Cosa chiede Amnesty


Il rispetto del diritto di manifestare pacificamente, manifestando le
proprie preoccupazioni per la repressione in atto, per le condizioni dei prigionieri politici e pi in generale per la preoccupante situazione dei diritti umani in Myanmar.

al governo di Myanmar, di porre fine alla repressione dei dimostranti delle


scorse settimane; rilasciare i prigionieri di coscienza, tra cui Aung San Suu Kyi che si trova agli arresti domiciliari da quasi 12 anni; rispettare il diritto fondamentale di libera espressione e di protesta pacifica; far cessare le numerose violazioni dei diritti umani ampiamente documentate da Amnesty International nel corso degli anni.

al Consiglio di sicurezza dellOnu, di imporre immediatamente a livello


internazionale un embargo totale e obbligatorio sulle armi;

al Consiglio Onu per i diritti umani, di esercitare pressione sulle autorit di


Myanmar per ottenere la fine della repressione,

a paesi come Cina, Russia, Serbia, Ucraina e India, di sospendere


ogni fornitura di armi

ai membri dellAssociazione delle nazioni del sud-est asiatico (Asean) che mantengono buone relazioni con Myanmar, di fare pressioni
sulle autorit birmane per scongiurare una repressione violenta e sanguinosa e perch vengano risolti i persistenti problemi i materia di diritti umani.

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