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Poste Italiane SpA - Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. n. 46 del 27/02/2004) art.

1, comma 1, DR/CBPA-SUD/CS/56/2006 valida dal 06/04/2006

luned 11 febbraio 2008

anno III numero 41


VARIABILE NUVOLOSO

meteoora
VARIABILE

VARIABILE

NUVOLOSO

CATANZARO

COSENZA

CROTONE

REGGIO

VIBO

La scommessa di Veltroni
quotidiano dinformazione regionale direttore paolo pollichieni 1,00
Ha scelto lUmbria Veltroni per iniziare la sua prima campagna elettorale da candidato premier e lanciare la rincorsa del Pd al Pdl. Siamo il nuovo e cambieremo il Paese, ha detto. Pi vicina lintesa con Idv. Nel centrodestra Storace si sfila.

Campagna al via: cambieremo il Paese. Verso lintesa con Idv


LE CANDIDATURE NELLA REGIONE

Pignataro dietro in lista Tommasi ai primi posti


> a pagina 3

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Il filo rosso Gatto-Saladino


Il presidente Despar usava il telefonino di una societ attenzionata dalla Dna
Il patron della Despar Gatto parlava di politica con Saladino, altro imprenditore al centro dellinchiesta Why not. Ci sono interi faldoni di intercettazioni telefoniche che riguardano, in particolare, alcuni numeri intestati alla Interservice srl, ubicata a Cosenza in via Monte San Michele. E una delle societ della galassia Gatto, che ritroveremo al centro della audizione-shock resa dal numero due della Dna Ledonne alla commissione parlamentare Antimafia.

Nei fondi 488 il collante tra i due imprenditori Laffossamento delle indagini in cui compare la ndrangheta

BRANCALEONE

Tentata rapina Reagisce: ferito


Ha reagito a un tentativo di rapina in casa ed stato picchiato e gambizzato. Mim Gustavo Iannopollo, 69 anni, commercialista in pensione, originario di Siderno, ma da tempo residente a Brancaleone, dove vive con la moglie, adesso ricoverato in ospedale, sotto osservazione. PAG.

C A L C I O

LInter vince al Cibali Infuriano le polemiche


SERIE C

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Nuove direttive, elisoccorso lumaca


La denuncia del 118 cosentino. Proteste dopo la morte di una donna
lanalisi

Crotone, brutto ko a Potenza Catanzaro, crisi senza fine Impresa Vigor: espugna Gela Vibonese-Cisco Roma: pari Sconcertante a Castrovillari Astorino picchia un giocatore Ira Rosarno per una svista S. Calogero, arbitro aggredito
DILETTANTI DILETTANTI SERIE C

Lo strumento della corretta gestione


alla legge finanziaria 2008 uno stimolo in pi per riorganizzare la rete dei controlli nella sanit calabrese. Loccasione per pervenire ad una corretta gestione del-

DI ETTORE JORIO

la relativa spesa e, con essa, determinare il debito pregresso (2001-2006). Ebbene s, perch dalla suddetta legge di bilancio dello Stato (...)

Ho informato lassessore alla Sanit e la Procura delleventuale ritardo negli interventi di gestione primaria dei soccorsi. Lo ha detto il responsabile del 118 cosentino, Burza, che ha denunciato la nuova organizzazione dellelisoccorso. Proprio ieri hanno protestato i familiari di una donna morta a Camigliatello.

> continua a pagina 4

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lora dellamore

LUNA ROSSA

di Pasquino

I QUADERNI DI CO

Il sermone
Nel suo sermone domenicale, Scalfari, ultimativo come un soprastante con i suoi dipendenti, distribuisce le carte, assegna i compiti, firma referti di decesso dei partiti politici minuscoli, e guida lormai libero Veltroni, gi antico prigioniero, alla conquista, veramente miracolosa, dei banchi dellopposizione. C qualcosa di nuovo oggi in Italia, e lo annuncia il vecchio Eugenio Scalfari.

Inviaci il tuo SMS per San Valentino al 346/1702448 Farai una gradita sorpresa

Il caso De Masi e lusura bancaria


> alle pagine 7, 8, 9 e 10

di Calabria Ora

i Quaderni
LUNED 11 febbraio 2008

lipocrisia

il sillogismo

contro

Il caso De Masi

n sillogismo nemmeno tanto complicato salver leconomia del Mezzogiorno dal cappio al collo rappresentato dallalto costo del denaro praticato dalle grandi banche del Centro-Nord? Infatti ruota tutto intorno ad un esercizio logico semplice semplice il corposo appello proposto dal sostituto procuratore generale di Reggio Calabria, Francesco Neri, contro la sentenza-beffa con cui il Tribunale di Palmi riuscito a passare alla storia per aver verificato il reato di usura in campo a 3 grossi istituti bancari senza riuscire o voler trovare, nella piramide composta da figure di vertici e funzionari locali, i responsabili dellazione criminale. Fanta-giustizia che fa essere quello del meccanico di Rizziconi Nino De Masi lunico caso di un imprenditore italiano che riuscito a smascherare, con tanto di relazione chiara della Banca dItalia e pronunciamento inequivocabile della Giustizia, il giochino usurario di chi pi chiede allo scopo di sfiancare e negare il diritto alla libera iniziativa economica per competere nel mercato. Data la premessa comunque certificata dai togati di questo tribunale del basso impero, ovvero che il delitto c e che da qualcuno stato commesso, ben si comprende la scelta dellorgano giurisdizionale competente per territorio di chiedere una sorta di prosecuzione dellinvestigazione, di un ritorno sulla scena del crimine in modo che, in nome del popolo italiano, chi ha colpa e dovrebbero essere in tanti tra mancati vigilanti, mandanti ed esecutori questa volta paghi. Il processo insomma, per la Procura presso la Corte dAppello, da rifare perch non sono fantasmi coloro che nei consigli damministrazione supportano la gestione delle banche, dettano regole, pretendono agi e controfirmano per lapplicazione degli interessi per il prestito del denaro; altrettanto reali, poi, sono gli impiegati che dietro gli sportelli rimandano al mittente le proteste di chi si accorge della straordinaria e continua esosit dei tassi e delle commissioni praticati. Il processo da rifare, scrive Neri, perch la sentenza soffre di carenza motivazionale e soprattutto affetta da carenze istruttorie inaccettabili. Dunque si ritorner a ridiscutere nelle aule di Tribunale della lotta aperta dal Davide calabrese contro il Golia dellalta finanza, in una fase dove non sono mancate le proposte dei magnati per chiudere in qualche modo la partita, offrendo una transazione che evitasse agli avvocati altri viaggi verso la Calabria e ai banchieri una nuova onta del Pretorio. Si torner a incrociare la sciabola tra i vivandieri del quartierino e un meridionalismo che non pu contare n su una politica forte, n su un Tribunale cazzuto, almeno stando a quello che il procuratore appellante afferma in alcuni passaggi delle 306 pagine del suo ricorso, con un pizzico di sana polemica sociologica e un forte richiamo alla profondit della funzione giurisdizionale. Contro la sentenza dellipocrisia e dellimpotenza, in cui un ruolo centrale per lassoluzione degli imputati lha avuto una relazione della Banca dItalia che da organo controllore ha finito col dimostrarsi notaio dellalterazione delle regole e del proprio sistema il procuratore si spinge finanche ad ammettere che le banche potrebbero diventare un collaboratore fondamentale per lacquisizione di patrimoni e per il riciclaggio di denari provenienti da operazioni illecite. Radiografia lucida di quel che sta capitando a De Masi che ha dato il preavviso della cassa integrazione ad una parte dei suoi dipendenti, vista anche la battaglia legale decennale che laspetta. Insomma, nellAppello proposto ce n abbastanza affinch la politica e limprenditoria sana di questa regione si occupino di questo caso, aldil degli annunci. Per decidere, fuori dalle aule dei tribunali, se e come tentare di far saltare il banco delle banche che strozzano. Agostino Pantano

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LUNED 11 febbraio 2008

Si riapra
I giudici dellAppello sentano, riaprendo listruttoria dibattimentale, gli ufficiali di polizia giudiziaria che, immotivatamente e illogicamente, i giudici di prime cure non hanno escusso nonostante il deserto probatorio delle difese. Pi che una richiesta, quasi una minacciosa invocazione questa che si legge a pagina 288 del ricorso in Appello presentato il 18 gennaio dal Sostituto procuratore generale Francesco Neri. In un processo nel bel mezzo reso orfano del Pm che aveva istruito laccusa, il magistrato Alberto Cianfarini che alla causa del secolo ha preferito laspettativa per una cattedra universitaria a Messina, non mancano infatti i misteri logici e gli interrogativi elementari che riguardano il lavoro della Corte. Che Neri, proprio in base al sillogismo che se c lusura la giustizia deve colpire i responsabili, passa al setaccio affondando la lama nelle pieghe della sentenza iper-moderata dellorgano giudicante presieduto dal togato reggino Vincenzo Giglio. Non che al magistrato appellante manchi il tatto per comprendere la difficile condizione di un piccolo Tribunale di fronte ad una storia cos grande, dibattuta da avvocati del calibro di Guido Calvi senatore e braccio legale della sinistra sin dai tempi del Pci ma evidente dalla lettura del nuovo fascicolo che Neri decide di non posare un attimo il bisturi nelle 306 pagine che comprendiano le sue richieste per riaprire il caso. Certamente sostiene il

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listruttoria
I misteri logici e gli interrogativi elementari di un Tribunale troppo moderato
magistrato il Tribunale stato molto prudente e ci comunque degno di considerazione e rispetto, ma di sicuro laver accertato lesistenza del reato di usura nella vicenda De Masi rappresenta un evoluzione dellintero sistema ed il raggiungimento di un traguardo veramente unico e storico. Insomma una pagina di giustizia giusta aperta solo per met, visto che il sostituto procuratore insiste riaffermando lincompletezza dellaccertamento nel misterioso senso di un elenco di testi in cui si sceglie di non far salire al pretorio chi aveva condotto indagini specifiche sulle responsabilit soggettive nel reato accertato. Lelenco testi preparato dal Pm e rifiutato dalla Corte per carenze formali, giustificando la scelta col fatto che accanto ai nomi degli investigatori da interrogare mancava la loro qualifica. Si chiede la riapertura dellistruttoria insiste Neri per sentire le testimonianze degli agenti di Pg indicati nella lista testi del Pm Cianfarini, che avevano svolto specifiche e mirate indaginie che, inopinatamente, non sono stati ammessi a testimoniare neanche quando il Pm dudienza Rocco Cosentino aveva chiesto la loro audizionestante la lacunosit, non sanata, della produzione documentale effettuata dagli imputati in loro favore, per come ammesso in sentenza dagli stessi giudici di Palmi nella loro sentenza. Non c solo il normale distinguo dei ruoli che emerge dal raffronto tra le conclusioni parziali dei giudici e larringa arrembante sociologica, politica, giuridica - con cui il Procuratore vorrebbe ottenere la riapertura del processo ma, soprattutto, una sorta di insistente ritorno ai conti che non tornano in una sentenza che non va a fondo. Si condivide losservazione dei giudici che le riforme (del sistema bancario, ndr) si fanno nella sede appropriata argomenta Neri ma innegabile che proprio detto sistema ha consentito agli imputati di fare usura e mettere allo sbaraglio un intero gruppo imprenditoriale. E allora perch se c un morto, non trovare un qualche omicida dentro ben 3 gruppi societari nei quali tutti non potevano non sapere o, comunque, potevano impedire quella che Neri definisce cooperazione delittuosa diventata sistema? ago. pan.

Lappello di Neri per la causa del secolo

Lassoluzione che pesa


A destra, Lombardo con Cianfarini Sopra i colossali macchinari dellazienda De Masi che lavora in tutta Europa In basso Antonino De Masi (supertestimone in quella che stata definita la causa del secolo) accanto ad alcune strumentazione della sua azienda la cui sede si trova a Gioia Tauro

lidentikit
Ma chi questimprenditore che Neri definisce onesto e coraggioso? Nino De Masi, figlio del meccanico Giuseppe che 52 anni fa part con una piccola officina per trattori, ha fondato un gruppo che ha ormai settori diversificati. Una serie di imprese, diverse delle quali con base operativa larea industriale di Gioia, per operare nel mercato internazionale con la

Un imprenditore onesto e coraggioso


Da una piccola officina per trattori a unazienda di caratura internazionale

La De Masi vanta un numero considerevole di dipendenti e addetti

vendita di macchine agricole brevettate. Il gruppo ruota prevalentemente intorno alla De Masi costruzioni Srl, nellarea industriale di Gioia e con capitale sociale di 4.950.400 euro, e la De Masi Spa. La prima opera con 58 addetti, mentre la

seconda ha 100 dipendenti. Oltre ad altre aziende sparse in Calabria, il gruppo ha fondato in Australia due aziende la De Masi Australasia e la De Masi Olives Groves. Recentemente limprenditore ha avviato una partnership con lassociazione antimafia Libera, firmando un protocollo dintesa per la donazione di alcune macchine agricole alla coop. Valle Del Marro.

Dalla Calabria allAustralia senza aver paura di denunciare brogli e ipocrisie

LUNED 11 febbraio 2008

Banche&usura, perch?
Credito al Sud, mafia e limiti della legge 488
Limiti della legge ex 488, politiche del credito al Sud e mafia. Tematiche che gi prese singolarmente affondano per intero nel dibattito sullo sviluppo (mancato) della Calabria; se poi, come nel caso del processo banche & usura, convergono tutte insieme, linteresse che il mix esploso nelle aule del tribunale di Palmi dovrebbe stuzzicare tra gli osservatori e i politici di quelli che fotografano il travaglio mortale e perenne di un Mezzogiorno che, in tal modo, si spiega perch continua ad ansimare. E nella versione che ne d il giudice Macr si capisce perch. Ma mentre il giochetto del finanziamento a fondo perduto dovrebbe essere andato in soffitta, almeno quello fin qui conosciuto che ha portato banche ed imprenditori senza quattrini a chiamare finanziamenti gli ex aiuti di Stato, rimane da far emergere il legame tra sistema del sono dei ritardi sulle tabelcredito e criminalit orga- le di marcia per lazienda, nizzata. Un obiettivo cultu- per le lungaggini burocratirale-economico a cui si che e per la lentezza delle consegna lAppello propo- cose italiane, il garante si fa sto da Macr, che salta lo sotto offrendo delle anticisteccato dello statico meri- pazioni che espongono i dionalismo del sottosvilup- tanti De Masi al rischio di po proponendo una lettura subire lusura, nel vortice che, se a padei tassi e gina 285 delle comIl mix esploso parla di missioni c r i m i n a l i nel tribunale scritte con con lo smo- di Palmi numerini king, in un piccoli sui p a r a g r a f o il travaglio cedolini. del ricorso del Mezzogiorno Credito afferma di a buon una situarendere zione insostenibile che non La istruttoria leggera e pu oltre essere ignorata, la certificazione disinvolta sia dalla politica locale, che rilasciata, a volte senza i reda quella nazionale ed eu- quisiti necessari dagli istiropea, ma soprattutto dalla tuti di credito attacca Nemagistratura. ri nel suo ricorso non Strozzini per lo Stato sicuramente una conseLa legge 488 ha fatto co- guenza della mancata pronoscere le banche agli aspi- fessionalit ma, piuttosto, ranti imprenditori calabre- del sistema di finanziasi. E per la prima istruttoria delle pratiche di accesso ai fondi che gli emuli di Bil Il tribunale di Palmi Gate o i nostalgici del vecchio assistenzialismo, entrano nelle filiali di una banca. Da un progetto industriale in cui il proponente pu ottenere fino al 90% della somma, nasce un rapporto perverso tra limpresa e la banca garante, sia che questa chiuda gli occhi ed esegua quella che Neri definisce istruttoria leggera, certificando patrimoni che limprenditore non ha - sia che il flusso di denaro avvenga in base a requisiti reali e trasparenti. Una simbiosi. Un patto tra lucro e sopravvivenza, che aggiunge zeri ai bilanci della banche e illude gli imprenditori di aver tastato i bottoni giusti. Se ci

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Le tappe della vicenda


GIUGNO 2006 Rinvio a giudizio del gip Indellicati OTTOBRE 2006 Inizia il processo davanti al Collegio del Tribunale di Palmi Il presidente Giglio d il via libera alla costituzione di parte civile alla Regione Calabria e ai Comuni di Gioia Tauro e Rosarno. Il gruppo De Masi difeso dallavvocato Saccomanno 13 MARZO 2007 Testimonia Antonino De Masi 24 APRILE 2007 Sono sentiti Geronzi e Abete 9 OTTOBRE 2007 Tocca a Marchiorello 8 NOVEMBRE 2007 Data della sentenza: il reato c ma sono tutti assolti

mento del quale sembrerebbe che si sono maggiormente avvantaggiate le banche operanti nello specifico settore. Questo purtroppo ci che emerge in modo sconvolgente dalla lettura della sentenza di Palmi. Posta cos, limprenditore pu essere complice (la propria razzia in cambio degli agi per le banche), o pu essere vittima e, in questo caso, dinanzi al pericolo di perdere il contributo, ha sottoscritto qualsiasi contratto di prestito, non fecendo caso ai costi. E se la banca presta soldi con interessi usurai per i soldi che lazienda dovr incassare dallo Stato, proprio tramite la banca, il sistema apre falle enormi, in cui la debolezza di chi vorrebbe investire sul serio, e magari ha gi costruito un capannone, in una re-

gione come la Calabria amplifica gli appetiti criminali. Lingegneria criminale Scrive Neri sul conto di De Masi: egli afferma, ho resisto alla mafia, non so se riuscir a resistere alle banche. Alla mafia a quanto pare ha effettivamente resistito, alle banche no!. E non un caso che il Sostituto procuratore citi questa che solo in parte sembra una provocazione, poich il riferimento alla ingegneria criminale serve per completare la descrizione dellultima tappa del processo di strangolamento. Loperazione di semplice esplicazione e porta a risultati strabilianti per le organizzazioni mafiose descrive Neri basta avere un funzionario compiacente e tutto fila liscio, con

enormi profitti e con la ce- diventate cosa loro. Lappello lere ripulitura del denaro Nel chiedere la riapertusporco. Le banche dapprima strozzano gli imprendi- ra del processo, Neri si potoriquesti, nel momento ne un problema etico pi in cui non hanno pi la for- generale. Ebbene conza di affrontare la pesante clude un sistema cos desituazione debitoria, ven- vastante, se non viene blocgono sottoposti alle istanze cato o contrastato in qualche modo, giudiziarie consentir per il recualla crimipero delle Il procuratore nalit orgas o m m e . Neri: De Masi nizzata di Limprendiha resistito occupare tore in quetutte le sta situazio- alla mafia ma aziende, di ne ha due non alle banche espandersi sole vie economicaduscita denuncia il magistrato del- mente riciclando il denaro la Procura generale di Reg- sporco e creando imperi gio chiudere la propria per arricchirsi e, comunattivit, con tutto quello que, per controllare totalche ne comporta, o accetta- mente il territorio. Speriare le offerte della criminali- mo che lAntistato, che sta t organizzata, che vengo- iniziando il percorso, se inno spesso sostenute da contrastato non divenga professionisti e persone al esso stesso Stato. ago. pan. di sopra di ogni sospetto,

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Il tribunale, gli imputati e le strane assoluzioni


di FRANCESCO ALTOMONTE Il Tribunale si troppo supinamente acquietato alle dichiarazioni degli imputati. Alla ricerca delle responsabilit soggettive, quelle che il Tribunale di Palmi, nella sua sentenza, non riuscito a definire. Una condotta che ha portato ad assolvere, secondo la ricostruzione operata nella richiesta dappello dal sostituto procuratore generale di Reggio Calabria Francesco Neri, i responsabili dellusura ai danni del De Masi e del suo gruppo. Per Neri, i presidenti di, Antonveneta, Bnl e Banco di Roma, non potevano non essere al corrente del superamento del tasso soglia e, quindi, dellusura che i loro istituti di credito stavano praticando al gruppo De Masi. Secondo il magistrato reggino, quindi, Cesare Geronzi, Luigi Abete e Dino Marchiorello erano colpevoli e per questo dovevano essere condannati. Lassunto da cui parte il magistrato reggino semplice: impossibile che venga provata lusura sia in sede dibattimentale, che nella sentenza, e si finisca per non riuscire a capire chi sono i colpevoli. I punti della decisione che non si possono condividere afferma a riguardo sono, certamente, quelli relativi alla individuazione delle responsabilit personali. Il procuratore aggiunto, come detto, va oltre il giudizio dato dal magistrato di Palmi e dalla Corte in sede di camera di consiglio. Mentre per i primi, infatti, nonostante fosse stato accertato lo sfondamento del tasso soglia, non si era riusciti a provare la responsabilit dei vertici degli istituti di credito, per Neri invece i vertici non potevano non sapere, cos come i direttori di filiale. Una convinzione a cui il magistrato arriva dopo unargomentata dissertazione. Con riferimento a quella che i presidenti dei consigli damministrazione delle societ per azioni della banca Antonveneta, della Bnl e della Banca di Roma, il Tribunale sostiene il procuratore si limitato a recepire le affermazioni degli imputati, senza per, approfondire laccertamento sulle funzioni del consiglio damministrazione e sulle decisioni che vengono assunte da questo. A tal fine il magistrato chiede la riapertura dellistruttoria dibattimentale, per avere la possibilit di sentire la testimonianza quegli agenti di polizia giudiziaria indicati nella lista testi del pm Alberto Cianfarini che aveva svolto specifiche e mirate indagini dirette ad individuare i responsabili dei reati contestati e commessi e che scrive Neri inopinatamente, non sono stati ammessi a testimoniare, neanche quando il pm Rocco Casentino (che ha sostitutivo nel marzo 2007 Cianfarini, ndr) aveva chiesto la loro audizione, stante la lacunosit, non sanata, della produzione documentale effettuata dagli imputati in loro favore e, peraltro, gi ammesso in sentenza dagli stessi giudizi di Palmi. Nel corso del dibattimento emerso che le banche sono gestite da un sistema informatico generale che stabilisce i tassi e calcola tutte le altre somme dovute ai clienti. Ebbene, chiede Neri, non tale sistema che segnala anche gli sconfinamenti e quantaltro di anomalo, che dovesse emergere nella gestione del rapporto?. Partendo da questa convinzione, il magistrato arriva a sostenere che, chiaramente, i dati sono fissati dalla Direzione generale e che i direttori generali, di certo, seguono le direttive del Cda e gli ordini del presidente. Le responsabilit dice affermata dalla sentenza non esclude certamente quella dei presidenti, visto che nessuna prova documentale certa e concreta stata acquisita dal Tribunale.

Le responsabilit soggettive
Il quadro difensivo volto, per il magistrato reggino, a lasciare tutto nel dubbio per evitare che si possa ritenere qualcuno responsabile. Non restano fuori dal quadro accusatorio i direttori di filiale. Per Neri, infatti, si in presenza di una cooperazione delittuosa, un sistema in cui avrebbero partecipato tutti sia nel dare disposizioni, e quindi il Cda e il presidente, sia nelleseguire, vale a dire il direttore generale e i sottoposti.

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Geronzi alluscita del tribunale di Palmi

Circolare o legge? Bisogna capire

a quando, nella gerarchia delle fonti del di- ne. Se non fossimo a confronto della potenza del sisteritto italiano, una circolare equiparata alla ma bancario, il problema, forse, i giudici non se lo salegge? E la domanda da cui parte il sostitu- rebbero neppure posto: di elementare conoscenza che to procuratore generale di Reggio Calabria una circolare non pu contrastare ed essere applicata al Francesco Neri, per capire cosa abbia spin- posto di una legge, con la sola eccezione di un eventuato il Tribunale di Palmi a porre la circolare ammini- le atto interpretativo della norma. Per il caso De Masi, strativa della Banca dItalia quale supporto fondamen- questultima ipotesi non pu esistere, in quanto la cirtale per accertare criteri diversi per il calcolo del tasso colare dice cosa completamente diversa e contrastante dinteresse. Anomalia, sottolinea il magistrato, che rispetto alle norma di legge. Ergo, sotto un primo non pu sicuramente trovare ingresso in un processo aspetto per la Procura evidente che lapplicazione delpenale. Quindi, altro punto della sentenza del tribuna- la circolare della Banca dItalia, nel caso di specie, le di Palmi non condivisa da Neri quella che riguarda contra legem, n una circolare pu mai superare la vala valorizzazione della circolare della Banca dItalia e lenza ed efficacia di due norme specifiche che regolano del metodo usato dal dottor Criscuolo, funzionario del- la materia. Essendo pacifico che per ritenere un fatto lo stesso istituto e perito del Tribunale. Listituto at- illecito argomenta il magistrato vi deve essere una tualmente guidato da Mario Draghi, per la Procura ge- precisa norma, nel caso di specie, esistono ben due nornerale di Reggio, non ha mai vigilato sulloperato delle me che ritengono lesistenza dellusura, allorquando vi sia il superamento dei tassi indicati. Il banche che hanno fatto ci che hanno Tribunale davanti ad alcune difficolt voluto. Quindici pagine delle motivagiuridiche ha ben pensato di omettere zioni che il magistrato di Reggio Cala- Neri analizza ogni valutazione e superare de plano bria allega alla richiesta dappello, sono lanomalia tali norma ritenendo pi opportuno pordedicate al contrasto sorto in sede penare la circolare amministrativa della Banle tra una circolare e le specifiche nor- della Banca me di legge, applicabili alla fattispecie dItalia nel calcolo ca dItalia quale supporto fondamentale per accertare criteri diversi per il calcolo per cui giudizio. Punto motivazionale del tasso dinteressi. Ma come ha sottoquesto totalmente omesso dal Tribunale degli interessi lineato pi volte Neri, una circolare amdi Palmi, pur in presenza di una precisa ministrativa dettata ai soli fini statistici normativa. In poche parole, la Procura sottolinea come per formare il tasso di interesse prati- non pu, sicuramente, superare delle specifiche norme cato dalle banche concorrono tutte le voci, con esclusio- di legge. Eppure il Tribunale incalza il sostituto prone di imposte e tasse. Prescrizioni sostanziate nellart. curatore generale ha ritenuto di accogliere le conclu644 del codice penale e nella legge 108/1996. Vi poi sioni della perizia redatta dal dottor Criscuolo, che ha una circolare della Banca dItalia scrive Neri emes- utilizzato nel calcolo del tasso le indicazioni della Bansa in via amministrativa e per questioni di rilevazione ca dItalia, certamente pi favorevole alle banche. Pur Istat, che prevede, invece, il calcolo separato della com- nella sua condotta dettata dalla prudenza, il Tribunale missione massimo scoperto. Ebbene, le banche hanno non ha potuto negare che la Commissione di massimo preso a base per calcolare il tasso dinteresse praticato scoperto debba essere rilevata ai fini dellesistenza o ed eliminando dal costo effettivo tutte le voci relative meno dellusura, utilizzando il criterio del CMS soglia e al CSM, alla valuta, alle spese, ecc.. Nel caso che ri- di considerare indebiti soltanto i casi di sforamento del guarda De Masi gli interessi sono stati calcolati trime- valore medio aumentato della met. Per concludere, si pu affermare che per la Procura stralmente rifacendosi alla circolare della Banca dItalia, e quindi praticando lanatocismo (interessi sugli in- generale, il Tribunale di Palmi ha avuto il merito di aveteressi, ndr), vietato dalla legge. Con tale operazione, re individuato lillecito e evidenziato lusura. Dallaltra, gli interessi sono aumentati sensibilmente, in quanto per, avrebbe tenuto in sede di valutazione finale un atdopo tre mesi diveniva capitale e, quindi, vi stato il teggiamento troppo prudente. Lusura bancaria calcolo, vietato, degli interessi su interessi. Giochet- scrive Neri infatti alla fine delle motivazioni stata to definito da Neri, che alle banche ha fruttato impor- certificata e attestata, ma non accettabile che possa lo ti rilevanti e che una nuova perizia collegiale dufficio, stesso giudice affermare che il reato non ha colpevoli. se disposta dai giudici dappello non mancher di quan- Questo il grave vizio logico-giuridico della sentenza impugnata che deve essere ribaltato con approfondita tificare. Il filo su cui muove il ragionamento del procuratore ed esaustiva istruttoria conseguente allinvocata riaperlo porta nuovamente al rapporto circolare-leggi e sulla tura dibattimentale. fr. al. poca decisione con cui la Corte ha affrontato la questio-

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