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U, recupero solo dopo l'estate


I mercati stanno gi scontando la possibile uscita della Grecia dalla moneta unica. Nuovi interventi monetali, e fiscali in zona Euro a partire da giugno e la buona e stabile ripresa delle societ Usa aiuteranno un recupero delle borse del Vecchio con l'arrivo dell'estate dovrebbero continente a partire dall'autunno, spiega Lars Schickentanz, presentarsi buone opportunit di responsabile Investimenti fondi comuni di Anima Sgr acquisto, a causa di nuovi interventi fiscali e monetari da parte delle autorit politiche. L'insieme di tutti questi fattori ha creato un quadro variegato e liquido, dove torneranno fasi di volatilit, che richiede un approccio tattico, improntato alla tempestivit d'azione. I fondi flessibili a ritorno assoluto, quindi, possono anche in questo momento rappresentare una soluzione di investimento valida. A partire da aprile abbiamo cominciato a ridurre su tutti i fondi l'esposizione netta azionaria, aumentando il settore telecomunicazioni, sanitario e dei beni di consumo primari, riducendo l'esposizione ciclica. In particolare, per il settore healthcare sono interessanti Sanofi Aventis e Bayer, mentre per il settore tecnologico, in Europa, fra le altre, Sap, societ che ha puntato sull'innovazione entrando in gioco per la tematica del cloud computer. Nel settore petrolifero, fra i titoli in portafoglio si possono citare Saipem, esempio di societ dai fondamentali forti nel lungo periodo. In settori pi difensivi, per esempio, vanno bene L'Oreal per l'esposizione ai paesi emergenti e per i nuovi prodotti, oltre a Unilever, per la forte esposizione ai mercati emergenti e per la possibilit di recupero sui margini. Infine risultano appetibili le agenzie che operano nel settore della comunicazione e information & communication technology come Wpp e Publicis per affrontare la tematica dei nuovi media, internet e mobile.

Lors Schickentanz responsabile Investimenti fondi comuni di Animo Sgr. La societ gestiva, a fine marzo, 36,3 miliardi di euro

erminati gli effetti del secondo piano di finanziamento a lungo termine della Banca centrale europea, compiici le elezioni in Francia, Grecia e Germania, nell'Eurozona tornata a regnare l'incertezza politica e di conseguenza l'attenzione dei mercati si nuovamente spostata sull'alto indebitamento dei paesi periferici e sulla scarsa crescita dell'Unione. In pi i risultati dei recenti appuntamenti elettorali hanno cambiato leggermente lo scenario: si passati da una richiesta di forte austerit fiscale a una richiesta di crescita. Tutto ci ha contribuito all'accentuazione della divergenza tra paesi core e periferici con una correzione significativa del 10% dai massimi di marzo. Dall'inizio dell'anno, infatti, si sono registrate performance molto differenti fra le borse europee: per fare solo qualche esempio, l'indice Dax della borsa tedesca risulta in rialzo del 9,3%, mentre l'indice Ftse Mib della borsa italiana e l'Ibex spagnolo sono in flessione rispettivamente del 7,6% e del 18,2%. In termini di crescita, tuttavia, se le pi recenti stime della Banca Mondiale parlano di una crescita del pii globale nell'ordine del 3-3,5% e a livello aggregato in Europa si sta assistendo a un momento di contrazione, va detto che anche a livello europeo ci sono luci e ombre, in quanto Germania, Olanda e Nord Europa presentano una situazione macro pi promettente rispetto

all'area periferica. Per quanto riguarda l'Italia restiamo convinti che gli effetti della liquidit introdotta da parte della Bce e delle riforme si potranno riflettere sull'economia reale solo nel lungo periodo e che i primi due trimestri saranno il punto minimo della congiuntura domestica. Ci attendiamo, nella parte centrale dell'anno, una fase di consolidamento e volatilit, mentre gli ultimi mesi del 2012 dovrebbero essere sostenuti da notizie congiunturali positive. A livello macroeconomico il tessuto americano quello che presenta le maggiori caratteristiche di sicurezza. Nella reporting season le societ hanno riferito buoni utili e questo fa pensare che l'attuale crescita del 2,5% sar sostenibile a breve e nei prossimi 2-3 anni. Il trend di apprezzamento del dollaro nei confronti dell'euro, pertanto, sembra destinato a continuare ancora per i prossimi mesi e resta valido il target a 1,26-1,28 dollari per euro. Al contrario, in Cina le sorprese rispetto alle aspettative sui dati economici sono peggiorate e il governo ha abbassato l'obiettivo di crescita per il 2012 al 7,5%. Per i mercati azionari, quindi, nel medio periodo la situazione politica instabile in Grecia rimane il maggior elemento di rischio, tanto che stanno gi anticipando una sua possibile uscita di scena dall'euro. L'orientamento in ottica strategica resta comunque positivo, ma solo
9_Patrimoni_Gmgrao 2012

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