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la restaurazione il congresso di vienna e la santa alleanza gli obbiettivi del congresso con il trattato di parigi del 1814 era

stata decisa la pace tra le potenze della coalizione e la Fracia, la quale era stata sconfitta. Nonostante ci vi erano ancora molti problemi da risolvere: a tale scopo si riunirono a Vienna i rappresentanti di tutti gli stati europei; le decisioni realmente importanti vennero comunque prese da quattro persone: il primo ministro austriaco Metternich, il ministro degli esteri inglese Castlereagh, il primo ministro prussiano Hardenberg e lo zar russo Alessandro l. I sovrani e i ministri degli stati europei minori trattarono questioni secondarie rispetto a quelle trattate dagli stai pi importanti. I tre ministri e lo zar ebbero contrasti su due punti: da una parte vi erano le richieste territoriali e politiche dei vincitori, dall'altra vi era l'esigenza di proteggere un sistema in grado di frenare l'egemonia francese e di creare un equilibrio tra tutte le potenze. la questione polacca e sassone se l'inghilterra e l'austria erano soddisfatte dei loro domini e poteri, la russia e la prussia proponeva delle richieste che divennero per il congresso il principale problema da risolvere: Alessandro l chiedeva che il granducato di Varsavia fosse elevato a regno di Polonia, del quale egli voleva diventare il re; il primo ministro prussiano voleva che la Sassionia divenisse parte della Prussia. Queste richieste furono respinte dall'Austria e dall'Inghilterra poich non rispettavano il principio di equilibrio; la questione venne ripresa e poi sospesa e poi ripresa nel 1815 quando il ministro degli esteri francesi talleyrand riusc ad entrare a far parte del gruppo dei quattro protagonisti. Il ministro francese si alle con l'Inghilterra e l'Austria in modo da placare i conflitti che si stavano evolvendo agli inizi del congresso; quaesta nuova mossa sblocc la situazione: la Prussia ottenne solamente met della Sassonia; del regno di Polonia venne estratta solo la Posnania; la Francia venne riammessa nel gruppo delle grandi potenze. la nuova geografia politica dell'Europa e dell'Italia una volta risolti i problemi pi gravi nel 1815 venne firmato il trattato di Vienna. Questo era caratterizzato da tre elementi: al principio dell'equilibrio e al tentativo di frenare l'egemonia francese, si era aggiunto il principio di Talleyrand di restaurare il principio della leggittimit, secondo il quale potevano salire al trono solo gli appartenenti alle dinastie esistenti nel 1792. Il muro di difesta della Francia era costituito da: Paesi Bassi, Savoia e Liguria, Svizzera, Prussia, confederazione germanica formata da 35 stati e 4 citt libere. L'Italia fu suddivisa in 8 stati: il regno di Sardegna, il regno Lombardoveneto, il ducato di Parma, il ducato di Modena, il granducato di Toscana, lo

stato di Lucca (comprendeva anche il ducato di Massa e Carrara), lo stato della Chiesa e il regno delle due Sicilie. la santa alleanza e il sistema dei congressi i ministri e i sovrani si preparavano a difendere con la forza tutte le decisioni prese dal congresso. Nel settembre 1815 la Russia la Prussia e l'Austria firmarono il trattato della Santa Alleanza. tale patto era stato proposto dallo zar Alessandro l il quale stava attraversando un periodo molto religioso, per cui riteneva che un patto basato sulla religione cristiana fosse l'unica soluzione per assicurare ai popoli il giusto governo. il patto impegnava i tre a prestarsi nella difesa reciproca contro chiunque tentasse di minacciare l'ordine costituito, in questo modo immergeva tra i singoli stati il diritto d'intervento. successivamente aderirono al patto tutti gli stati europei, eccetto l'inghilterra e lo stato della chiesa. contemporaneamente a questo trattato, venne stipulata la quadruplice alleanza tra austria, prussia russi a e inchilterra: tale alleanza aveva come scopo quello di dare tranquillit e prosperit alle nazioni per il mantenimento della pace in europa. la questione della nazionalit e le dottrine liberali l'equilibrio instabile dell'Europa legittimista

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