Anno XXXVII
03.12.2015
Numero
659
PERIODICO DI ATTUALIT DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO VAS, SEGUSINO
Tassa pagata/Taxe Perue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL
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Quero (BL)
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IL TORNADO Sede: Via J. Kennedy - 32031 FENER (Belluno). DIRETTORE RESPONSABILE: Mauro Mazzocco. REDATTORI: Sandro Curto, Silvio Forcellini. COLLABORATORI: Alessandro Bagatella, Ivan Dal To, Gianni De Girardi, Antonio Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Silverio Frassetto, Ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Piero Piccolotto, Andrea Tolaini.
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E per tutta la vita questo ragazzino vi far laffronto di essere libero e felice
CENNI STORICI
Adesso per lo so: anchio ho scoperto il richiamo di quella guerra di popolo, combattuta a casa nostra, da gente
povera e di unaltra epoca ma, forse, migliore di noi oggi.
Sul nostro Grappa, a Cima Valderoa, sui Solaroli, sul Monte Pallone, alle Porte di Salton - per citare solo i luoghi a noi
pi vicini e familiari - si sono scritte pagine di storia dItalia ma anche e soprattutto di vita: ragazzi (perch tali erano)
del loro tempo per cui anchio ho provato uninfinita piet, un infinito rispetto, uninfinita ammirazione, come dice
Mario Silvestri - non uno storico, ma un appassionato molto preparato - nellintroduzione al suo libro Isonzo 1917.
Erano uomini qualsiasi, di ogni provenienza, molti di essi mediocri, alcuni superiori alla media, la grande maggioranza
umanit e basta. Li abbia mossi il senso del dovere, la fede in ideali anche sbagliati o, pi semplicemente, il timore di
punizioni e rappresaglie, per ciascuno di essi venne il momento che non ebbe paura.
Voglio proporvi il ricordo di qualcuno di loro, cercando di coglierne non tanto il valore militare, ma lo spessore umano,
il carattere e le passioni. Soprattutto cercando di delineare un collegamento con unaltra mia passione: lo sport. E
scopriremo, sotto la loro divisa di soldati quella - sorprendente - di calciatori !
Giuseppe Caimi, qualcuno avr gi sentito questo nome: eroica medaglia doro del Valderoa, capace dimmolare la
sua vita, lass, sulle nostre montagne. Era il 14 dicembre del 1917, uno delle tantissime vittime della battaglia
darresto, ferito gravemente sul campo per poi spirare dodici giorni dopo nellospedale di Ravenna, tra le braccia del
fratello, a sua volta ufficiale poi caduto meno di un anno dopo. Sappiamo che era tenente comandante del Plotone
Esploratori del Battaglione Feltre, gi autore di atti di grande valore, uno dei conquistatori del Monte Cauriol, capace di
guadagnarsi gi prima due medaglie dargento al valor militare.
Questo fu il soldato, ma per il resto chi era Giuseppe Caimi? Era un ragazzo grande e grosso, estroso, grande
estimatore dellaltro sesso, che fu calciatore, centrocampista dellInter, dove si alternava col grande Virgilio Fossati,
sostituendolo spesso degnamente. Cos lo ricorda Vittorio Pozzo - anchegli alpino e reduce - giornalista e allenatore
della Nazionale Campione del Mondo, uno che lo conosceva bene e lo apprezzava: Caimi sapeva giocare, quando
voleva! Era tutto istinto, scatti, impulso, improvvisazione, tratti di genio e di rilassamento. Una domenica faceva grandi
cose e laltra neanche si presentava alla partita, perch magari per strada aveva incontrato una bella donna Genio
e sregolatezza, Caimi era stato convocato per le Olimpiadi di Stoccolma del 1912, ma poi Pozzo, a malincuore, lo
lasci a casa, perch - si diceva - avrebbe apprezzato di pi le belle svedesi che le partite dellItalia.
Che personaggio Caimi ! Con la baldanza, lardore con cui affrontava la vita e gustava la giovinezza, seppe vivere il
suo dovere di soldato, mettendoci sempre tutto s stesso, senza riserve. Fino alla fine non pens a s stesso, ma solo
a vivere con entusiasmo quanto faceva, anche se questo, da ultimo, chiese in cambio la sua esistenza. Lo ricordiamo
citando qualche parola della motivazione della medaglia doro: Ufficiale di leggendario valore, teneva con pochi
superstiti, affascinati dal suo mirabile ardimento, una posizione montana di capitale importanza, riuscendo a
scompigliare con accanita lotta corpo a corpo le soverchianti forze che lo accerchiavano Cima Valderoa,
14.12.1917. La Gazzetta dello Sport cos volle celebrarne il ricordo: Caimi, il pi svogliato, il pi indifferente, il pi
bravo per dopo Fossati, caduto anche lui per la Patria.
Storie di soldati, ma che erano prima ragazzi, pieni di giovanile baldanza. Tanti furono i calciatori, gli sportman si
diceva allora, travolti nella fornace della Grande Guerra: ricordiamo Virgilio Fossati, grandissimo capitano della
CENNI STORICI
Nazionale, Biagio Goggio detto Gino, anche lui una simpatica canaglia e poi Eugenio Mosso - Grignolin:
soprannome ch tutto un programma ! - che dallArgentina venne a combattere per lItalia e che in Argentina ritorn, a
guerra finita. Lui si salv, come il popolare Ticozzelli, mito dellAlessandria, come Luigi Meneghetti del Novara, che
fugg avventurosamente dalla prigionia. Molti altri per no, non ce la fecero: Benigno Dalmazzo, Luigi Forlano,
laviatore Emilio Corbelli e suo fratello Mario, tutti della Juventus.
Addirittura tra i fondatori del Club che sar bianconero Enrico Canfari, uno dei ragazzi del liceo DAzeglio, il cui
entusiasmo port a diffondere in trincea il foglio Hurr Juventus , omaggio degli juventini di Torino ai loro compagni
sotto le armi. Enrico era un grande sportivo, prima giocatore, poi dirigente e addirittura arbitro, cadr sul San Michele,
- nel 1915 - dopo aver raggiunto Cima 4. La giovent, di cui portiamo il nome, ci pulsa appien negli animi e nel cuor,
sappiam gioir, ma pur sappiamo come di debba oprar nei campi dellonor canta il primo inno della Juventus: per quei
ragazzi non furono solo parole, non fu retorica. Lo dimostrarono nei fatti, sacrificando quella giovent ad un ideale in
cui credevano.
Una lezione a distanza di un secolo per noi, che siamo pi emancipati, sappiamo di pi, viviamo certo meglio ma che,
forse, non crediamo pi a niente.
(notizie tratte dal libro La migliore giovent di D.Ricci e D.Nardi)
COME ERAVAMO
La Polisportiva Tegorzo
prima parte - a cura di Silvio Forcellini
Dallarchivio del Tornado proponiamo di seguito alcune foto riguardanti la Polisportiva Tegorzo, la gloriosa societ
calcistica del Basso Feltrino nata agli inizi degli anni Settanta e che, a cavallo degli anni Ottanta (stagioni 1978/1979
e 1979/1980) disput due campionati di Seconda Categoria. Proprio a quel periodo si riferiscono le foto di alcuni
protagonisti. Nella prima fila, da sinistra, Giorgio Durighello, Alfredo Ongarelli, Ivo Zanella e Piero Scopel. Nella
seconda, sempre da sinistra, Gianni Zanella, Mario Spezia, Pergentino Dallo e Claudio Tonin.
CRONACA
organizza
CONCERTO
DI FINE ANNO
Con
dirigono:
NON MANCATE!
Ricambierete cosi, con la vostra presenza, limpegno che la S.C.A. (Schola Cantorum di Alano) profonde per
parrocchiani e cittadini alanesi.
CRONACA
rinnovo
abbonamenti
ATTUALIT
L'associazione Volontari
Antincendio Boschivo e
Protezione Civile del Comune di Quero Vas
Vi invita alla tradizionale
Programma:
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CRONACA
Maria Schievenin, vedova Dal Canton, di Quero, ha festeggiato al ristorante al Molin, di Alano di Piave, il suo 80 compleanno in compagnia di amici e parenti che lhanno stretta in un caldo e affettuoso abbraccio in questa bella occasione di festa. Nella foto la vediamo, al centro, felice assieme alle figlie Marvi (dietro di lei) e Michela (a dx guardando la
foto) e a tutti coloro che le si sono stretti attorno per festeggiare con lei il bel traguardo delle 80 primavere. Colgo l'occasione per inviare il nostro abbraccio alla sorella di mamma, zia Serafina che non ha potuto essere presente e un caro saluto alle cugine Viviana e Lauretta che si trovano a Savigliano (Cuneo) e a tutti i famigliari .
Michela
DOTT.SSA ELENA GALIANO
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA CONSULENTE PROFESSIONALE PSICO-EDUCATIVA
Iscrizione Ordine Psicologi del Veneto nr. 4242 anno 2003
Mi occupo di:
Consulenze professionali psico-educative per promuovere il benessere tra genitori e figli
Sostegno psicologico e psicoterapia per persone adulte
Consulenze nella gestione di patologie legate allinvecchiamento
Indirizzo studio:
Alano di Piave (BL) - Via Moirans en Montagne nr. 11
Contatti:
www.psicologiapsicoterapiagenitorialita.com
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AUSER
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CRONACA
Ricordato il 4 novembre
di Silvio Forcellini
Fedele all'appuntamento, la sezione alanese della Associazione Combattenti e Reduci, in collaborazione con i comuni di Alano e di Quero Vas e
le associazioni d'arma locali, ha voluto ricordare anche quest'anno la data del 4 novembre 1918, che segn la fine dei primo conflitto mondiale.
Nelle foto, la deposizione di una corona d'alloro al monumento ai caduti di Fener, dove sono ricordati tutti i caduti e i
dispersi della frazione nel corso della Prima Guerra Mondiale (1915-1918), della Campagna d'Africa (1935-1936) e
della Seconda Guerra Mondiale (1940-1945) con i rappresentanti delle varie associazioni intervenuti. Nel corso della
mattinata di domenica 8 novembre i presenti hanno assistito alla messa nella chiesa parrocchiale di Alano, cui sono
seguiti lalzabandiera e la deposizione di una corona al monumento ai caduti di via Brigata Re e il pranzo sociale
presso il ristorante pizzeria Al Molin. Scopo dell'iniziativa, che ha toccato tutti i monumenti del Comune (due a Fener,
uno a Campo, uno a Colmirano, tre nel capoluogo), infatti quello di non dimenticare il sacrificio dei nostri caduti civili
e militari di tutte le guerre. La manifestazione stata accompagnata dalla Banda Cittadina di Alano di Piave con, in
particolare, le note de Il Silenzio che sono echeggiate ad ogni tappa.
LETTERE AL TORNADO
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CRONACA
SCOPA ALLASSO
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ATTUALIT
CALCIO
Concerto
di
Chiesa Parrocchiale
di
Quero
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LETTERE AL TORNADO
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LETTERE AL TORNADO
Usare solo legna naturale ben secca, lideale sarebbe utilizzare legna di due anni. Se possibile stoccare la quantit giornaliera di legna in ambiente riscaldato.
In un buon apparecchio, acceso correttamente e utilizzando legna ben secca, i fumi diventano invisibili dopo circa 15 minuti,
se il fumo persiste significa che ci sono dei problemi.
Anche la canna fumaria va pulita annualmente. In provincia di Trento, ad esempio, i cittadini sono tenuti a comunicare al
comune lavvenuta pulizia della canna fumaria; in provincia di Bolzano le norme sono ancora pi stringenti ed obbligano i possessori
di stufe a far eseguire la pulizia da personale specializzato!
Ciao Nadia,
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Daniel Franzoia,
cercatore di funghi
di Alessandro Bagatella
Daniel Franzoia si presenta agli amici de ll Tornado come piccolo cercatore di funghi. Nei giorni scorsi Daniel, di Quero, assieme al nonno si recato nei boschi alla ricerca di funghi ed ha avuto questa bella sorpresa,
riuscendo a vedere prima del nonno questi stupendi chiodini che proponiamo in foto.
Quale sar il lavoro di Daniel da grande? Fare occhiali o cercatore di funghi?
Intanto lasciamolo crescere, poi si vedr!
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ATTUALIT
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Artigiani e Commercianti
di Luigino Collavo
Quando incominciai ad uscire dalla Val delle Novaie, quasi in fondo Col de Bet,
per frequentare le scuole elementari, il mio problema pi grande non era la strada
in s lunga, o che non mi piacesse andare a scuola, ma guarda caso era
lincontrare lAngelina. Ricordo che quando si arriva alla fontana che sta
allincrocio con via F.lli Durighello, il mio sguardo correva istintivamente verso il
portico dei Smania per vedere se puntualmente la donna fosse stata l impalata
con le mani sui fianchi e con quegli occhi belli ma fendenti.
Molte volte mi sono chiesto, anche dopo molto tempo, il perch di quella sua
costanza ed arrivai alle seguenti tre supposizioni e cio: che stesse l quasi tutta la
mattina per avere le novit in esclusiva della giornata che stava incominciando;
oppure che stesse l per godersi quel passaggio di decine e decine di marmocchi
che si recavano a scuola; ed infine, che stesse l per divertirsi ad apostrofarmi,
essendo io un po vergognoso e timido, e a mettermi nel sacco con la storia di
Piereto bel Piereto, buttami gi un pereto, che me bagne questa boca, che me file
questa stopa...; di certo che io cercavo di sgattaiolare via alla svelta e con la
coda dellocchio controllavo che la donna non mi facesse qualche tiro mancino.
Scampato a questo pericolo, mimbattevo in quella vetrata ove faceva il fabbro il
Moro Borela ed anche qui non cera tanto da curiosare perch, se la luna non era
delle migliori, questo sbucava da sotto il portico col martello in mano e per noi ragazzetti era pi che sufficiente per
iniziare a scappar via di corsa.
Il resto del percorso era tranquillo e si arrivava a scuola con qualche minuto danticipo, il tempo sufficiente per giocare
un po a bandiera, l davanti alle lapidi dei caduti, e si gridava contenti, mancando incoscientemente di rispetto a quei
nomi scolpiti sulle lastre di marmo e poste l in alto per ricordare ai posteri quanti sono stati travolti dalla bufera della
guerra. Li ricordo ora, col suffragio cristiano e con loro ricordo anche Agnese. La sua lapide di graniglia si trova sul
versante nord della chiesa di San Pietro, raffigura delle rose cadenti su di una bara aperta e cos recita: Fiore di
giovinezza e di bont dal turbine della guerra travolto, giace qui la salma di Agnese Mazzier uccisa nella casa paterna
in un tragico scontro fra due pattuglie il 21 novembre 1917.
Riprendendo il filo del discorso, ricordo che, se il tempo era bello, mi piaceva tanto, con altri, mettermi sulle finestre
dove i Pasquai lavoravano la pasta per il pane. Ricordo quei due davanzali di pietra bianca e pulita; pulita anche con i
nostri gomiti che fungevano da strofinaccio. Ricordo quellimpastatrice instancabile, quel quadro grande appeso alla
parete ove spiccava la scritta: Premiato panificio.
Ricordo Pasquale che, nonostante let, in poco tempo improvvisava uninfinit di forme di pane che poi
ordinatamente allineava su quelle mensoline lungo le pareti per la lievitazione; quei cornetti appena collocati parevano
noci, poi, sotto la spinta del lievito e del fuoco diventavano soffici pani. Ricordo quel Martin Conte, inserviente di casa,
che pareva preoccupato solo di maturare i contributi per la pensione del domani; lo ricordo perch passava di casa in
casa, lungo le valli, una o due volte alla settimana con due ceste di vimini piene di pane fresco e croccante; non credo
poi di fargli torto, al Martin, se mi permetto di dire che facevano spicco i suoi piedi aperti fatti a papera.
A questo punto, visto che gi ho descritto alcuni commercianti e artigiani del paese, non credo sia male passare in
rassegna quelli chi mi sono rimasti impressi nella memoria e che ancora non ho menzionato.
Il Moro Borela era noto per la sua esperienza nelle tempere dellacciaio, mentre i Rodela erano quelli che sapevano
fare le ali alle mosche, per cos dire, o meglio, gente con grande abilit e considerati ottimi orologiai. E che dire poi
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ATTUALIT
della Nana de Martin? Quella donna ci sapeva fare sopra quel bancone e come si sapeva ben destreggiare tra carne,
coltelli e bilancia!
Appena pi gi ecco il Caff Speranza, dove si diceva si bevesse il miglior brul della provincia. Sar stato per quei
pentolini di terracotta, roba che a dir poco avr avuto cento anni, tutti incerottati che cera da domandarsi come
facessero a stare assieme, per sempre pronti sul fornello. Nelle domeniche invernali, specie dopo la Messa grande,
la gente si pigiava in quel locale per sorseggiare un bicchiere di brul e per mandar via quel freddo che aveva
sopportato in chiesa.
Scendendo ancora si arrivava alla bottega di Toni Agrizzi dove si udiva incessante il fruscio di forgia ed il battere del
martello sul metallo incandescente e sullincudine.
Ancor pi gi la falegnameria dei Luna, specializzata, se ben ricordo, in serramenti e da cui si udivano rumori continui
di macchinari al lavoro. Ricordo quel Tilio dei Beli che camminava in strada esibendosi nel portare tavole, porte,
balconi, tutto sulla testa: pesi di trenta, quaranta chili sulla testa senza laiuto delle mani! E ancora Giacomo Dal
Canton: ancora oggi si vedono in paese i mobili in noce usciti dalle sue capaci mani e, se pur sono passati
sessantanni, paiono ancora nuovi!
Che dire di Bortol Sachetin? Ricordo che quando arrivavi sulla porta con un paio di scarpe rotte, s e no che ti
guardasse in faccia. Ma quando indossavi un paio di scarponi nuovi fatti da lui, per anni non avevi pi problemi di
calzature. Addetta agli onori di casa era la Soffi.
L vicino il panificio dei Sesari: che profumo usciva da quel locale!
E Pelegrin, sofferente di asma, ci sopportava sempre volentieri su quella finestra, lui che non aveva figli, pensava
certamente che dove ci sono bambini c vita. Lo ricordo seduto di fronte al camino con davanti il banchetto da lavoro
con relative mercanzie. Spesso era attorniato dagli apprendisti che pi frequentemente erano: Ciano, al Ceo, Nato,
Milio, Nando, Giovanin e Menico.
Gli artigiani che ho citato non sono certamente tutti, ma sono quelli che hanno lasciato un ricordo nella mia mente, ed
ora, che con il filo dei discorso sono rimasto in piazza, mi torna anche il ricordo di una famiglia che, pur non facendo
parte degli artigiani, aveva un qualcosa di interessante per noi ragazzi. Si tratta dellAndrea e della Maria Busatto,
vecchietti che, in tutti e due, avranno avuto centonovantanni. Lei, di origine agordina, ai suoi tempi doveva essere
stata una donna alquanto avvenente e a sentirla pareva fosse stata balia a servizio della Casa Reale quasi tutta la
vita, mentre lui vi era a servizio come cameriere. Abitavano dove oggigiorno il signor Agrizzi ha il locale di barbiere.
Ricordo che dalla finestra al pianterreno, verso la piazza, si vedeva una saletta che proseguiva poi verso la cucina.
Nel periodo estivo, quando questa finestra era spalancata, noi marmocchi, passando, vi infilavamo la testa ammirando
lo spettacolo di quadretti e quadrettini con i ritratti dei componenti della famiglia reale, saranno stati una cinquantina,
appesi l con tanta maestria e religiosit. Rumorosamente ci collocavamo l sulla porta della cucina e a quel punto si
presentava, con in testa una specie di cuffia da notte e miope al 90%, lAndrea, con la sua persona quasi invisibile,
stinto ed affumicato fino alle ossa, visto che il camino non tirava, tanto che anche le pareti della stanza erano quasi
nere. La Maria gironzolava e anche lei emanava un odor di fumo che avrebbe potuto portare un orbo a Padova senza
il pericolo che si perdesse!
POESIA
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ATTUALIT
CRONACA
no Gilberto Dal Pos, nativo di Quero e nostro fedele abbonato, parenti e amici. Alla loro
gioia si unisce la madrina Raffaela che ci segnala la notizia.
e la laurea a Venezia
di Alex Berton
(s.for.) Venerd 13 novembre (foto a destra), allUniversit veneziana di Ca Foscari (Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali), il vassese Alex Berton, figlio di Vito e Luigina, si
laureato in Conservazione e gestione dei beni e delle attivit culturali. Complimenti!
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ATTUALIT
Dopo aver costruito la grande arca per salvare gli animali dal diluvio
universale, No passa quaranta giorni tra piogge e tempeste e tutto
viene sommerso dallacqua.
Poi una colomba, e lannuncio della salvezza. Ma cosa porta nel
becco? Un ramo dulivo?
No, un albero di Natale, con le sue luci sfavillanti! E poi? Cosa
succeder?
Uno straordinario racconto, come un regalo per stare insieme in
famiglia nei giorni di festa.
Domenica 27 dicembre
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RASSEGNA STAMPA
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RASSEGNA STAMPA
la di uno strumento che al giorno doggi sempre pi indispensabile nell'insegnamento. Anche la ex dirigente Gina Doro si
detta contenta di essere stata invitata allevento durante il quale - ha sottolineato - abbiamo potuto dire grazie alla famiglia Andreazza per il gesto che ci ha commosso e lasciati senza parole perch la prima volta che succede una cosa del
genere, almeno nella nostra scuola. Ogni volta che questa lavagna si illuminer - ha concluso Doro - sar come se Luca
fosse qui con noi.
da Il Gazzettino del 12 novembre 2015
I cittadini ne discutono con il sindaco che elenca tutti i progetti previsti per larea
SCHIEVENIN. Amministratori e cittadini a confronto luned sera a Schievenin nel salone della casa per ferie al Borgo dove si sono incontrati in una settantina, (circa la met soltanto i residenti) per parlare dei problemi e delle prospettive della
bella vallata attraversata dal torrente Tegorzo. Per quasi tre ore il sindaco Bruno Zanolla, con gli assessori Alberto Coppe e
Cristina Dalla Rosa, ha affrontato varie tematiche. Non sono mancati i toni accesi anche se apparso evidente che spesso i
diverbi erano figli di divergenze di vedute politiche pi che di vere e proprie critiche. Il primo cittadino ha esordito con un
lungo preambolo su quanto la sua amministrazione riuscita a fare per i cittadini come, ad esempio, la scelta di non far pagare la Tasi. Una scelta - ha spiegato Zanolla - che ha permesso di far restare nelle tasche dei cittadini oltre 300mila euro. Anche sul futuro Zanolla ha calcato la mano elencando i molti interventi gi finanziati che partiranno a breve, come la
realizzazione della nuova palestra da 1 milione di euro o, pi specifico per la frazione, il rifacimento del ponte del borgo con
una spesa di 300mila euro e i tanti interventi sulle strade montane. Ma la discussione si accesa soprattutto sulla decisione
di investire i 750mila euro provenienti dai fondi Brancher sull'ampliamento e il rilancio proprio della ex scuola ora casa per
ferie attraverso la pubblicazione di un bando di manifestazione di interesse aperto a tutti. Stessa procedura prevista per la
gestione dellarea pic-nic che sar pure essa oggetto di intervento di riqualificazione sia interna che esterna con
lampliamento del chiosco e la realizzazione di un ampio parcheggio per 40 auto. I dibattiti accesi hanno riguardato in particolare la scelta caduta sulla casa per ferie piuttosto che su altri stabili o le paventate indiscrezioni sulla possibile istituzione
di una limitazione del traffico automobilistico verso il fondovalle. L'ex consigliere di minoranza Vittorio Alberti che risiede
a Schievenin ha rilanciato la sua perplessit gi molte volte oggetto di discussioni nei consigli comunali. Continua a mancare una visione dinsieme, ha detto, sostenendo che ogni progetto fine a s stesso e spesso discordante o non legato
con altri messi in atto contemporaneamente. Nel complesso tanta carne al fuoco che nella visione dellassessore Dalla Rosa porteranno Schievenin, che per le sue caratteristiche ne ha pieno diritto, a divenire un'area di grande ricezione turistica.
da Il Gazzettino del 18 novembre 2015
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RASSEGNA STAMPA
Comuni che hanno fatto la fusione. Questultima sembra possa essere accolta, a detta del consigliere di minoranza del Pd
Antonio Mondin. Durante il consiglio, poi stata approvata la convenzione tra il Comune e la Pro loco di Quero. Il sodalizio,
a seguito della scadenza del magazzino e delle cucine che si trovano a lato degli impianti sportivi in via To, ha chiesto di
poter introdurre alcune modifiche alla convenzione. In particolare - spiega l'assessore all'associazionismo Alberto Coppe abbiamo concordato di prolungare la convenzione da biennale a decennale. Inoltre, in caso di prestito della struttura ad altre
associazioni, il contributo economico passer da 27 a 35 euro, questo perch gli anni passano, la struttura stata rinnovata
con alcuni lavori di ammodernamento, per cui giusto alzare la simbolica richiesta economica. Un passaggio piuttosto
tecnico, poi, stato quello sulla rinegoziazione dei prestiti concessi dalla cassa depositi e prestiti: lAmministrazione del
Basso Feltrino ha deciso di rinegoziarne 26, con un guadagno annuo di 40mila euro, che non un guadagno - commenta il
sindaco - ma semplicemente si andr a spendere di meno.
da Il Gazzettino del 20 novembre 2015
CRONACA
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ATTUALIT
CRONACA
Per la classe
1957
(M.M.) Insolita cena organizzata
dai coscritti del 1957 di Alano di
Piave e Quero Vas, che hanno
accolto linvito della trattoria da
Ismene di Maser per provare un
men cominciando dal digestivo.
Un percorso al contrario che si
dimostrato piacevole e anche, in
qualche modo, originale, che ha
saputo soddisfare comunque le
aspettative dei coscritti. A qualcuno
sar forse venuto il dubbio di
essere un po reversi, rafforzato
dallipotesi di provare la prossima
volta lesperienza sensoriale della
cena al buio.
In foto: i coscritti a fine cena, dopo
lantipasto.
La foto di copertina
ASTERISCO
Foto di copertina realizzata dal nostro lettore Roberto Collavo di Alano di Piave, che cos ce la commenta: "la foto l'ho
scattata il 18 novembre, alle ore 11.00, durante un sopralluogo a Malga Piz per i lavori di ampliamento che si stanno
per compiere. Ritrae quella che dovrebbe essere la vallata di Alano di Piave, nascosta dal mare di nuvole. Quello che
si vede spuntare in primo piano Pianezze. La foto stata scattata con un comune smartphone Motorola!". Dai metadati sappiamo che il telefono il Moto G, il cui comparto fotografico si fatto apprezzare. Questo il giudizio tecnico
espresso da un sito di recensioni: ottima la fotocamera da 8 megapixel che permette al Motorola Moto G 2014 XT\068
di scattare foto con una risoluzione di 3264x2448 pixel e di registrare video alla risoluzione di 1280x720 pixel. Lo scatto avvenuto alle 11.09.50 per la precisione, con nr. F=2, ISO=80. Grazie a Roberto per aver condiviso con tutti i lettori de Il Tornado questo bel panorama.
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LETTERE AL TORNADO
Le foto, di Angelo Ceccotto e Silvio Forcellini, mettono in risalto i lavori di avanzamento della pavimentazione nonch la
posa dellultima pietra innaffiata con il prosecco.
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LETTERE AL TORNADO
Carissimi lettori, voglio allacciarmi all'ampio servizio pubblicato alle pagg.. 20,21 e 22 del numero 657, non per controbattere quanto scritto, ma bens per integrare con altri dati e commenti ci che non stato scritto, in modo tale da offrirvi una pi ampia visione del tema e di conseguenza una analisi pi obiettiva. Ma questa IDEOLOGIA GENDER c' o
non c'? Certo che c' ed ha gi fatto parecchi danni. Pertanto, a difesa di chi viene bersagliato da questa nuova forma
di indottrinamento, si formato uno schieramento di persone che cerca di contenerne l'avanzata. I punti che ivi tratter
sono sostanzialmente questi:
1. Che cos' l'IDEOLOGIA GENDER,
2. Chi la sta promulgando,
3. Chi la sostiene (forze politiche ed associazioni)
4. Chi la contrasta (forze politiche ed associazioni)
5. A chi viene trasmessa.
6. Considerazioni.
1. che cos' l'IDEOLOGIA GENDER. Questa ideologia o teoria vorrebbe sostituire l'identit sessuale biologica
MASCHIO/FEMMINA con una identit di GENERE IDEOLOGICA variabile. In parole povere, l'essere umano non pi
definito dai propri attributi sessuali anatomico-biologici ma pu diventare ci che in quel momento si sente di essere,
indipendentemente dal sesso con il quale nato.
2. chi la sta promulgando. Per quanto concerne il nostro paese (l'Italia) la divulgazione opera delle associazioni
LGTBQ (lesbian,gay, bisexual,transgendered, questioning (neutro). Il significato della sigla lo trovate a questo link:
www.tempi.it/non-solo-gay-e-lesbiche-il-mondo-nuovo-del-gender-non-... Non so con quali caratteristiche ci si possa
immaginare neutri, o si uno o l'altra.
3. chi la sostiene (forze politiche ed associazioni). Le istanze LGBT sono state fortemente sostenute ufficialmente
presso la Corte Suprema degli Stati Uniti da 278 imprese private. Tra queste, ci sono i giganti digitali Apple, Google,
Facebook, Amazon, Microsoft, Adobe, eBay, Intel, Oracle, Twitter Occorre aggiungere ancora molte grandi imprese
in altri settori: Goldman Sachs, Johnson & Johnson, Nike, CBS, Starbucks e anche Disney. Queste aziende si prendono cos cura della propria immagine: Jane Schacter, docente di diritto delluniversit di Stanford, osserva che per queste aziende sostenere il matrimonio gay un modo di dire: siamo il futuro. Pi profondamente, gli appassionati di
mercantilismo sembrano interessati in unesplosione delle strutture familiari, sulla base dellalterit sessuale.
Lideologia omosessualista con tutte le sue varianti il movimento dellaffermazione estrema dellindividuo, demiurgo
di se stesso e consumatore insaziabile. La famiglia vista come un bastione che perpetua gli stereotipi, i valori tradizionali, la solidariet del gruppo, il prestigio dellautorit: come tale deve essere sottoposta allazione decisa dei riformatori sociali, sulla guida da esperti della liberazione individuale. Per chi vuole vendere sempre il nuovo, leffimero,
lindividualismo e lisolamento dellindividuo, il movimento perpetuo e la distruzione dei parametri di riferimento sono
condizioni pi favorevoli. Tuttavia lalleanza del neo-capitalismo e dei diritti gay non altro che un fatto ideologico di
particolare tornaconto economico nel breve termine, legato allattivismo personale di una manciata di grandi patroni
che mostrano la propria omosessualit o latteggiamento gay-friendly. La frase Gay marriage is good for business (il
matrimonio gay fa bene agli affari) anchessa ideologica, tuttaltro che accettata da molti tra economisti, imprenditori
ed esperti del settore. In Italia ci pensano PD, SEL e M5S. Tra i parlamentari del PD ci sono degli esponenti che si
stanno attivando con dei specifici disegni di legge per proteggere i loro nuovi beniamini, vedi l'on. Ivan Scalfarotto
(http://www.lamanifpourtous.it/sitehome/comunicati-stampa/unioni-civilimanif-pour-tous-da-scalfarotto-goffo-tentativoricattatorio-rispetti-il-confronto-politico/) e le sen. Cirinn (http://www.lamanifpourtous.it/sitehome/in-evidenza/sondaggiconfermano-italiani-contrari-al-ddl-cirinna/) e Fedeli.
4. chi la contrasta (forze politiche ed associazioni). Chi ha a cuore la famiglia naturale (art.29 della Costituzione
Italiana) ed il diritto dei bambini ad avere una mamma ed un pap non pu certamente accettare l'invadenza di questa
assurda teoria. Come forze politiche ci sono quelle di Centro, come l'NCD, Lega Nord, Fratelli d'Italia ed Area Popolare
che tengono d'occhio e frenano i DDL che arrivano nelle aule parlamentari, con l'aggiunta di altri parlamentari che trasversalmente
ed a volte in contrasto con le linee del proprio partito danno il loro
contributo alla lotta. Dal fronte associazioni, si formato il
COMITATO DIFENDIAMO I NOSTRI FIGLI che raggruppando
esponenti di varie associazioni familiari ha formato un gruppo di
esperti che studia e controlla la situazione
(http://www.difendiamoinostrifigli.it/comitato.html).
Vi suggerisco di seguire il link di seguito con l'intervento del dr.
Massimo Gandolfini Portavoce del Comitato:
https://www.youtube.com/watch?v=g2bBMlbdQiY.
Questo Comitato stato il promotore ed organizzatore dell'evento
che il 20 giugno c.a. che ha portato a Roma, in Piazza Giovanni
Laterano oltre un milione di persone che hanno testimoniato con la
propria presenza, quanto sia preziosa la FAMIGLIA ed i loro FIGLI.
Ha da poco costituito il la Commissione Scientifica per la Famiglia (http://www.commissionefamiglia.it/wpcontent/uploads/COMUNICATO-STAMPA_2015_10_21_CostituzioneCommissioneScFamiglia.pdf)
La Commissione apartitica. I membri della Commissione sono professionisti selezionati in base alla comprovata conoscenza nella propria area disciplinare, nonch alla loro adesione alle finalit del gruppo. da tenere presente che la
Chiesa Cattolica con in testa Papa Francesco si espresso ripetutamente contro l'IDEOLOGIA GENDER in particolare
durante l'intervista sull'aereo che lo riportava a casa dopo il suo viaggio in Argentina. Vedi il video:
https://www.youtube.com/watch?v=Rl4nudTT-dk.
5. A chi viene trasmessa. Alla fine del gennaio 2014 l'avv. Gianfranco Amato, Presidente dell'Associazione Giuristi
per la Vita, entra in possesso dei 3 opuscoli che portano il logo dell'UNAR intitolati Educare alla diversit a scuola. A
tale proposito vanno fatte 2 precisazioni, la prima: i libretti erano 3 perch destinati rispettivamente alle elementari,
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LETTERE AL TORNADO
medie e superiori. La seconda: l'UNAR, Ufficio Antidiscriminazione Razziale, un organismo del Dipartimento delle
Pari Opportunit presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ossia una struttura governativa. Questo l'inizio del libro Gender (D)Istruzione Le nuove forme d'indottrinamento nelle scuole italiane nel quale l'avv.Amato ha raccontato con dovizia di date e particolari il metodo con cui esponenti delle associazioni LGBTQ promuovono la loro teoria. Il
libro di 190 pagg. stato presentato a Belluno presso la sala Teatro Giovanni XXIII il 12 maggio scorso su invito del
sottoscritto come Responsabile bellunese de LA MANIF POUR TOUS, associazione che
ha il compito di informare genitori ed educatori sulla realt dell'IDEOLOGIA GENDER. Se
visionate il link sottostante trovate il vario materiale informativo messo a disposizione di coloro che desiderano approfondire il tema,
(http://www.lamanifpourtous.it/sitehome/materiale-informativo/).
6. Considerazioni. A questo punto credo di aver contribuito a recare il giusto apporto di notizie, che volutamente o no, sono state ignorate, e che tirare in ballo, con nome e cognome, le insegnanti del
nostro Istituto Comprensivo sia soltanto semplice sentimentalismo.
Non voglio nemmeno supporre che siano cos estremiste da lasciar
entrare nelle nostre scuole esponenti delle associazioni succitate
per impartire ai nostri bimbi storie costruite appositamente per far
passare come naturale ci che di naturale non . Spero inoltre che
anche in futuro, magari con l'ingresso di altre insegnanti in sostituzione di coloro che andranno in pensione, ci non accada. Riaffermo infine l'importanza dell'art. 30 della Costituzione Italiana che assegna ai genitori il diritto/dovere nell'educazione, istruzione e mantenimento dei propri figli, consigliando ai genitori stessi di far valere questa importante assegnazione e di vigilare sui propri
figli con la dovuta attenzione, usando in maniera oculata gli strumenti che la legislazione attuale mette a
loro disposizione, come ad esempio la scelta dei propri rappresentanti negli Organi Collegiali della
scuola.
A cura di Roberto Forcellini Responsabile de LA MANIF POUR TOUS Belluno
JUDO
Nonostante si presentasse come una gara a caratura regionale, hanno partecipato anche societ del
Trentino, Friuli e Lombardia per un totale di quasi 60 club, di queste solo le prime cinque classificate
sono state premiate.
A.S.D. JUDO ALANO DI PIAVE | Palestra Comunale in Via Don P. Codemo | Tel. 0439 779457 | Cell. 348 0447706
32
ASTERISCO
Attenti bambini ai
giocattoli pericolosi!
di Alessandro Bagatella
Un mio amico di Quero (S.M.) in mezzo alle masserizie di casa ha ritrovato questa pagina del Corriere
dei Piccoli, di cui non conosciamo lanno di edizione.
Vediamo per che sono messi in risalto oggetti che
in realt sono ordigni pericolosi, che si intimava di
non toccare, avvertendo, in caso di ritrovamento, i
carabinieri pronti allintervento di disinnesco.
Negli anni scorsi, dopo la guerra, tanti sono stati i
giovani morti a causa di scoppio di ordigni bellici inesplosi, cos come i cosiddetti recuperanti.
Quindi, in ricordo di coloro che sono morti, ripropongo questa vecchia pagina del Corriere dei Piccoli, indirizzando un monito ai giovani e adulti che non conoscono queste armi: se ne trovate, non toccatele e
avvisate i carabinieri che faranno intervenire gli artificieri.
CRONACA
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anche un garage e/o una cantina.
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VIVAIO - PIANT E
di Mondin Duilio