Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Premessa
La parola muratura indica tecniche assai diverse per tipo e forma dei materiali e per modalit costruttive. L esame Lesame delle tipologie di murature storiche rende evidente la variet di sistemi costruttivi che si raccoglie sotto il termine muratura. muratura .
Anche la muratura moderna vede una notevole variet di tipologie, che possono avere caratteristiche strutturali notevolmente diverse: t tt li t l t di muratura semplice, muratura armata, muratura intelaiata (o confinata)
500
130
120
394
170 160 175 80 230 80 425
170
Y04
Y05
Y10
100
160
70
210
175
280
115
200
14 47
X05
3 375
100
139
168
192 30
137
477
50
X04
180 80 200 140
X05
145
100
395
80
1144
1320
512
Y03
140
100
1123
Y07
954
Y02
96
150
Y04
Y09
140
Y01
X01
X02
140
225
Y06
187
135
X03
X04
X11
X12
X13
X14
elementi resistenti ( (blocchi, mattoni, conci) , , ) generalmente di forma parallelepipeda (esistono anche forme particolari)
+
Malta (sabbia+legante+acqua)
+
elementi in pietra i t
prestazioni meccaniche
durabilit
resistenza al fuoco
- le strutture orizzontali (solai, coperture, architravi) tradizionalmente erano in legno o erano strutture ad arco o a volta, oggi vengono spesso realizzate con elementi armati (c.a. (c a o strutture miste) o acciaio o legno - esistono alcuni problemi p la resistenza alle forze orizzontali p per (vento, sisma)
La resistenza dei muri a forze agenti nel piano del muro molto maggiore rispetto a quella rispetto a forze agenti ortogonalmente al piano, e quindi maggiore la loro efficacia come elementi di controventamento Concezione strutturale a sistema scatolare
Classificazione di schemi strutturali in merito alla disposizione dei muri e allorditura d i solai i relazione alle di ll dit dei l i in l i ll dimensioni d ll difi i i i delledificio:
cellulare
si noti lorditura prevalente dei solai, e il fatto che sono presenti, in quanto necessari per la stabilit alle azioni orizzontali anche muri trasversali orizzontali,
Nota:
I muri portanti fungono da controvento in direzione parallela alla lunghezza, in modo tanto pi efficace quanto pi sono lunghi in pianta. La stabilit alle azioni orizzontali richiede muri disposti secondo almeno due direzioni ortogonali. La capacit dei muri di resistere alle azioni orizzontali favorevolmente influenzata dalla presenza di forze verticali stabilizzanti (in particolare per i muri non armati). Si riconosce quindi che lo schema cellulare, in cui tutti i muri strutturali hanno funzione portante e di controventamento, quello pi efficiente dal punto di vista statico, e che meglio realizza un effettivo comportamento di tipo scatolare. p p
Questo concetto ripreso dalle normative, specificando che per quanto possibile tutti i muri devono avere funzione portante e di controventamento. t t t
Inoltre, un cordolo continuo in c.a. consente di collegare longitudinalmente muri di controvento complanari, consentendo la ridistribuzione delle azioni orizzontali fra di essi e conferendo maggiore i i iperstaticit e stabilit al sistema resistente. t ti it t bilit l i t i t t
Nota: parte di queste funzioni erano e sono tuttora svolte negli edifici storici dalle catene con capochiave, parallele ed adiacenti ai muri perimetrali. Le catene tuttavia sono collegate alle pareti solamente in alcuni punti e non sono dotate di rigidezza flessionale.
2 t b0 3 12 cm
h h0 t/2
Le prescrizioni in figura valgono per i tre orizzontamenti pi alti. Per ogni piano sottostante, ai tre pi alti, larmatura longitudinale va aumentata di 2 cm2 . Per pi di 6 piani, min longitudinale = 14 mm, min staffe = 8 mm,
PIANTA
Nota: il DM 20/11/87 prescriveva che incatenamenti di sezione adeguata (almeno 4 cm2 per ogni campo di solaio) vanno disposti ortogonalmente allorditura dei solai quando la luce del solaio supera i 4.5 m. Il DM08 non riporta prescrizioni specifiche, ma dice di adottare opportuni accorgimenti sotto forma di tiranti esterni al solaio o elementi di armatura inseriti nel solaio.
Inoltre necessario che i muri rispettino degli spessori minimi per non inficiare minimi, le ipotesi di calcolo che verrano esposte pi avanti.
Nota:
In generale, una buona concezione strutturale ed una corretta realizzazione dei dettagli strutturali (la cosiddetta regola darte) garantisce un comportamento strutturale soddisfacente nella maggior parte dei casi. Questo principio giustifica la sostanziale stabilit di strutture costruite nel passato, b t ben prima che esistessero i moderni modelli analitici d lli i h i t d i d lli liti i dellingegneria i strutturale. Ci riconosciuto dalle normative che nel caso di edifici con particolari normative, che, caratteristiche di regolarit geometrica, di altezza massima e di sezione muraria complessiva, e nel rispetto di alcune regole costruttive, consentono di applicare regole di verifica estremamente semplificate omettendo di fatto lanalisi semplificate, l analisi strutturale (regole per costruzioni semplici).
con F area complessiva dei fori passanti e profondi non passanti, A area lorda della faccia delimitata dal suo perimetro, f area media della sezione normale di un foro. In base al D.M. 20/11/87 dovevano essere rispettati anche dei valori minimi per lo spessore dei setti, mentre le NTC 2008 non indicano nessun valore minimo per lo spessore dei setti. Gli elementi possono essere rettificati sulla superificie di posa. Leggermente pi articolata la classificazione dellEurocodice 6 (CEN ENV 1996).
ELEMENTISEMIPIENI
Blocchitradizionali
sp. 25-38 cm
BloccoconisolanteIntegrato
BlocchiInnovativi: BloccoPreassemblato
Bloccoadincastrorettificato
sp. 40 cm
sp. 20 cm
sp. 25-45 cm
ELEMENTIFORATI
Blocchitradizionali
sp. 25-40 cm
BloccoconisolanteIntegrato
BlocchiInnovativi: BloccoadincastroBloccoadincastrorettificato
sp. 24-31 cm
sp. 25-45 cm
sp. 25-45 cm
Malte di composizione diversa (anche con eventuali additivi) possono essere considerate equivalenti a quelle indicate come M1, M2, M3, M4 in base alla resistenza media a compressione della malta, che deve rispettivamente essere maggiore di 12 N/mm2, 8 N/mm2, 5 N/mm2, 2.5 N/mm2 . LEurocodice 6 e le recenti Norme Tecniche del 2008 prevedono la classificazione delle malte secondo la resistenza media a compressione, indicando la classe con una M seguita dal valore della resistenza in N/mm2. Le classi di resistenza della normativa italiana sarebbero quindi definite, secondo lEurocodice 6, nellordine come M12, M8, M5, M2.5. Eurocodice 6 cita anche due aspetti importanti: durabilit e aderenza tra blocchi e malta Attenzione: le caratteristiche della malta possono essere fortemente influenzate dalleventuale adsorbimento dellacqua di impasto da parte degli elementi (gli elementi devono essere inumiditi prima della posa in opera).
2) Malta a composizione prescritta Le classi di malte a composizione prescritta sono definite in rapporto alla composizione in volume secondo la tabella seguente:
Tipologie di Giunto Verticale: giunto verticale riempito (con blocchi lisci); giunto verticale parzialmente riempito (con blocchi con tasca di dimensione almeno pari al 40% dello spessore del blocco, EC6); Blocco con tasca giunto verticale a secco (con blocchi ad incastro). Tipologie di Giunto Orizzontale: g u to o a e d spessore tra 5 ; giunto normale di spesso e t a 5 e 15 mm; giunto sottile di spessore tra 0,5 e 3 mm (con blocchi rettificati).
Blocco ad Incastro
Possibile esempio:
Attenzione a: protezione dalla corrosione -distanze minime dal bordo esterno (ricoprimento) -composizione opportuna d ll malte i i t delle lt -spessori minimi dellintonaco -in ambienti molto aggressivi pu essere richiesto l i bi ti lt i i i hi t luso di acciai zincati o i i i ti inossidabili
TECNICHE COSTRUTTIVE MODERNE: MURATURA ARMATA - continua Particolari costruttivi (NTC 08) 08) La resistenza a compressione minima richiesta per la malta 10 MPa Le barre di armatura dovranno essere esclusivamente del tipo ad aderenza migliorata e dovranno dovranno essere ancorate in modo adeguato alle estremit mediante piegature attorno alle barre verticali. In alternativa potranno essere utilizzate per le armature orizzontali utilizzate, orizzontali, armature a traliccio o conformate in modo da garantire adeguata aderenza ed ancoraggio. Dovr essere garantita una adeguata protezione dell'armatura nei confronti della corrosione. Non potranno essere usate barre di diametro inferiore a 5 mm. o pot a o esse e ba e d d a et o e o e Qualora larmatura sia utilizzata per aumentare la resistenza nel piano, o sia richiesta armatura al taglio, la percentuale di armatura orizzontale, calcolata rispetto allarea lorda della muratura non potr essere inferiore all area muratura, allo 0.04 %, n superiore allo 0.5%.
TECNICHE COSTRUTTIVE MODERNE: MURATURA ARMATA - continua Particolari costruttivi (NTC 08) ( ) Larmatura verticale dovr essere collocata in apposite cavit o recessi, di dimensioni opportune (si suggerisce che in ciascuno di essi risulti inscrivibile un cilindro di almeno 6 cm di diametro) diametro). Armature verticali con sezione complessiva non inferiore a 200 mm2 dovranno essere collocate a ciascuna estremit di ogni parete portante, ad ogni intersezione tra pareti portanti, in corrispondenza di ogni apertura e comunque ad interasse non superiore a 4 m. La percentuale di armatura verticale, calcolata rispetto allarea lorda della muratura, non , p , potr essere inferiore allo 0.05 %, n superiore allo 1.0%. Le sovrapposizioni devono garantire la continuit nella trasmissione degli sforzi di trazione in modo che lo snervamento dell'armatura abbia luogo trazione, dell armatura prima che venga meno la resistenza della giunzione. In mancanza di dati sperimentali relativi alla tecnologia usata, la lunghezza di sovrapposizione deve essere di almeno 60 di d l diametri. ti Parapetti ed elementi di collegamento tra pareti diverse dovranno essere ben collegati alle pareti adiacenti, garantendo la continuit dellarmatura g p g orizzontale e, ove possibile, di quella verticale.
Particolareincrocio murature
Corsopari C i
Corsodispari C di i
REALIZZAZIONE DELLANGOLO
LE ARMATURE ORIZZONTALI
il centro di massa (CM) d supponiamo agisca lla fforza di i t (CM): dove i i dinerzia
generata dal sisma; il centro di rigidezza (CR): baricentro delle forze di taglio agenti negli elementi resistenti, quando si applica una traslazione rigida al piano.
Se S i solai sono rigidi nel piano, l ff tt d ll f l i i idi l i leffetto delle forze orizzontali su un generico i t li i piano della struttura quello di farlo traslare e ruotare orizzontalmente come un corpo rigido rispetto al piano sottostante. Se S il centro di massa ed il centro di rigidezza coincidono, il movimento d l t d t i id i id i t del piano sar puramente traslatorio.
Se S il centro di massa ed il centro di rigidezza non coincidono, f forza agente (F) e forza ( ) f resistente (V) non possono equilibrarsi senza che nasca anche un momento (M) e quindi venga anche indotta una rotazione relativa del piano. Ci comporta sia un aumento della forza di taglio su alcuni elementi resistenti sia ulteriori spostamenti di interpiano che possono diventare eccessivi. La minimizzazione della distanza tra centro di massa e di centro di rigidezza risulta essere un aspetto di fondamentale importanza per evitare effetti torsionali sfavorevoli e quindi eccessive deformazioni eccessi e deforma ioni degli elementi pi lontani dal centro di rigidezza con conseguente richiesta non uniforme di deformazione. Per quanto riguarda i metodi di analisi, la regolarit in pianta permette lanalisi mediante modelli piani, mentre la presenza di eccentricit tra centro di massa e di rigidezza rende necessaria la modellazione tridimensionale della struttura.
CR
Fi
CM
Caratteristiche generali delle costruzioni Regolarit degli edifici (par. 7.2.2) (par 7 2 2)
Un edificio regolare in pianta se tutte le seguenti condizioni sono rispettate: a) la configurazione in pianta compatta e approssimativamente simmetrica rispetto a due direzioni ortogonali, in relazione alla distribuzione di masse e rigidezze; b) il rapporto tra i lati di un rettangolo in cui ledificio risulta inscritto inferiore a 4; c) nessuna dimensione di eventuali rientri o sporgenze supera il 25 % della dimensione totale delledificio nella corrispondente direzione;
d) i solai possono essere considerati infinitamente rigidi nel loro piano rispetto agli elementi verticali e sufficientemente resistenti.
Favorevole
Fi CM=CR pareti
Fi CM CR nucleo
CR CM
M V
nucleo
CM=CR CM=CR
CR CM
CR CM
Sfavorevole
Favorevole
g)
h)
Edifici in muratura portante in zona 4: classificazione sismica del territorio nazionale (OPCM 3519, 2006) ( , )
OPCM 3519, 2006
Edifici in muratura portante in zona 4: classificazione sismica del territorio nazionale (OPCM 3519 2006) 3519,
Vaste aree Italiane sono classificate Zona sismica 4.
Piemonte Lombardia Trentino Alto Adige
Veneto
Emilia Romagna
Materiali
Prescrizioni dal 4.5.2.2 NTC 2008
Elementi artificiali in laterizio: laterizio normale o alleggerito in pasta (migliori caratteristiche di isolamento termico) dotati f i ( ti li d t ti di fori (verticali o orizzontali) di alleggerimento i t li) ll i t e/o di presa e/o per lalloggiamento di armature (muratura armata)
La normativa distingue gli elementi in categorie in base alla loro foratura (orientamento e percentuale). Per il laterizio definisce tre classi per uso strutturale:
elementi pieni: elementi semipieni: elementi forati: F/A 15% 15% < F/A 45% 45% < F/A 55% e e e f 9 cm2 f 12 cm2 f 15 cm2
con F area complessiva dei fori passanti e profondi non passanti, A area lorda della faccia delimitata dal suo perimetro, f area media della sezione normale di un foro. Se A > 300 cm2 , sono consentiti fori di dimensioni maggiori. Devono essere rispettati anche dei valori minimi per lo spessore dei setti. Valori correnti delle resistenze caratteristiche per elementi portanti in laterizio: da 2-3 N/mm2 per blocchi in laterizio alleggerito con percentuale di foratura prossima al 50-55 % fino a 30-50 N/mm2 per blocchi semipieni
Comportamento scatolare dinsieme della struttura; p Snellezze della parete: =h0/t 20 Le pareti murarie resistenti alle azioni orizzontali devono avere L 0.3 H, 0.3H, altrimenti risultano essere resistenti solo alle forze verticali.
sp. 25-38 sp 25 38 cm
sp. 30-40 sp 30 40 cm
sp. sp 20 cm
sp. sp 40 cm
sp. 25-40 cm
sp. 25-45 cm
sp. 25-45 cm
sp. 24-31 cm
la percentuale volumetrica degli eventuali vuoti non sia superiore al 45% del volume totale
del blocco (blocchi semipieni);
gli eventuali setti disposti parallelamente al piano del muro siano continui e rettilinei; le g p p p
uniche interruzioni ammesse sono in corrispondenza dei fori di presa o per l'alloggiamento delle armature; fbk 5 N/mm la resistenza caratteristica a rottura nella direzione portante (fbk) non sia inferiore a 5 0 MPa calcolata 5.0 MPa, sullarea al lordo delle forature; perpendicolare a quella portante, nel piano di sviluppo della parete ( fbk ), calcolata nello stesso modo, non sia inferiore a 1.5 MPa.
La
malta di allettamento dovr avere resistenza media non inferiore a 5 MPa e i giunti verticali dovranno essere riempiti con malta. L'utilizzo di materiali o tipologie murarie aventi caratteristiche diverse rispetto a quanto sopra specificato deve essere autorizzato preventivamente dal Servizio Tecnico Centrale, su parere del Cons. Sup. LL. PP.. Sono ammesse murature realizzate con elementi artificiali o elementi in pietra squadrata. E consentito utilizzare la muratura di pietra non squadrata o la muratura listata o in pietra solo nei siti ricadenti in zona 4.
Blocco liscio
Blocco ad incastro con tasca (tasca di malta con tasca > 40% sp. blocco)
Blocco rettificato ad incastro con tasca (tasca di malta con tasca > 40% sp. blocco)
Al di sopra di ogni apertura deve essere realizzato un architrave resistente a flessione efficacemente ammorsato alla muratura.
Regole di dettaglio Costruzioni in muratura armata (par 7 8 5 2 NTC 2008) (par. 7.8.5.2,
Quanto indicato al punto 7.8.2 per la muratura ordinaria si applica anche alla muratura armata con le seguenti eccezioni e le pertinenti prescrizioni di cui al par armata, par. 4.5.7. Gli architravi soprastanti le aperture possono essere realizzati in muratura armata. Le barre di armatura dovranno essere esclusivamente del tipo ad aderenza migliorata e dovranno essere ancorate in modo adeguato alle estremit mediante p g piegature attorno alle barre verticali. In alternativa potranno essere utilizzate, per le p ,p armature orizzontali, armature a traliccio o conformate in modo da garantire adeguata aderenza ed ancoraggio. La percentuale di armatura orizzontale calcolata rispetto allarea lorda della orizzontale, all area muratura, non potr essere inferiore allo 0.04 %, n superiore allo 0.5%. Parapetti ed elementi di collegamento tra pareti diverse dovranno essere ben collegati alle pareti adiacenti, garantendo la continuit dellarmatura orizzontale e, ove possibile, di quella verticale. Agli incroci delle pareti perimetrali possibile derogare dal requisito di avere su entrambe le pareti zone di parete muraria di lunghezza non inferiore a 1 m.
ANALISI E VERIFICHE DI SICUREZZA PER AZIONI NON SISMICHE EDIFICI DI NUOVA COSTRUZIONE: PAR. 4.5 NTC 2008
Analisi strutturali generalmente su modelli elastici e lineari
Modelli a mensole oppure Modello a telaio equivalente oppure Modelli ad elementi finiti bidimensionali (es. modelli a shell)
OPPURE, ove le condizioni lo permettono Verifiche semplificate (Par. 4.5.6.4): Verifiche alle tensioni ammissibili
Tale paragrafo risulta impropriamente intitolato
- Analisi e verifica sotto carichi verticali - A li i e verifica sotto carichi orizzontali (vento, sisma) Analisi ifi i hi i li ( i )
e N
es = es1 + es2
e s1 =
N1 d1 i N1 + N 2
i
i 2 i 2 i
es 2
dovuta alle eccentricit delle reazioni dei solai
N d = N +N
1 i
i 2
Le eccentricit sono da considerarsi positive o negative a seconda del segno del momento che generano. Eccentricit d2 delle reazioni dappoggio dei solai: diverse situazioni possibili. pp gg ( prefabbricati), si pu ipotizzare una distribuzione ), p p Nel caso di solai in appoggio di estremit (es. p triangolare della reazione dappoggio (caso a), oppure, ammettendo una plasticizzazione locale nella zona di contatto, una distribuzione uniforme (caso b).
Per solai in appoggio di continuit si pu assumere in via approssimata che leccentricit della reazione sia spostata in direzione della luce di solaio maggiore e sia pari al 5% della differenza delle due luci adiacenti di solaio (questa assunzione diventa molto penalizzante per differenze di luce elevate). )
Eccentricit accidentale ea dovuta a tolleranze di esecuzione (posizionamento di solai e muri difetti di verticalit e planarit della parete difettosa confezione dei letti di malta) muri, parete, malta), convenzionalmente pari ad una frazione dellaltezza interna di piano h (ea= h/200) Le L eccentricit es ed ea si combinano nel modo pi sfavorevole, venendo a d fi i una t i it d i bi l d i f l d definire e1 = | es| + | ea | che relativa alla sezione superiore del muro.
Le sezioni intermedie del muro sono soggette alleffetto delleventuale pressione o depressione del vento. Secondo lo schema dellarticolazione, la sezione in cui il momento dovuto al vento massimo quella a met altezza:
Mv h
q h2 Mv = 8
q
Leccentricit associata al momento flettente Mv valutata come: ev = Mv / N dove N lazione normale nella relativa sezione di verifica (se si trascura il peso proprio del muro, N a met altezza pari alla N in sommit).
e1 N
Mv
e1/2
e2
| e1 /2 |
| ev |
I valori delle eccentricit cos ricavati (e1 ed e2 ), si utilizzano, unitamente alla snellezza efficace, per la valutazione del coefficiente di riduzione della resistenza .
Nd fd A dove f d =
fk
Questo metodo approssimato in una certa misura giustifica lasserzione che si trova nelle normative, i cui si afferma che l azioni orizzontali si di t ib i ti in i i ff h le i i i t li i distribuiscono t l pareti i proporzione tra le ti in i alla loro rigidezza ed alla loro distribuzione planimetrica
(a) ( )
(b)
il grado di accoppiamento influenza in modo notevole lentit dei momenti flettenti nei montanti murari
(c)
Verifica a pressoflessione (continua) Secondo lEurocodice 6 la verifica alle tensioni normali viene condotta con riferimento al l Eurocodice carico verticale per unit di lunghezza NSd NRd = fd t in cui compare solo il coefficiente di riduzione dovuto alle eccentricit trasversali e lo spessore t del muro. Leffetto della pressoflessione nel piano, ovvero della eccentricit longitudinale del carico verticale, dovr quindi essere considerato nel calcolo del carico verticale per unit di lunghezza NSd , considerando la muratura non reagente a trazione trazione. Limpostazione dellEurocodice 6 ammessa anche dalla Circolare 2009.
Verifica a taglio La verifica a taglio consiste nel verificare che lazione tagliante di calcolo VSd sia minore della resistenza di calcolo del muro VRd . Secondo un approccio comune, nel caso di murature non armate la resistenza pari alla resistenza media della zona compressa, la cui estensione calcolata supponendo la muratura non reagente a trazione e assumendo una opportuna l i d legge sforzi-deformazioni f id f i i in compressione. La normativa italiana consente di ipotizzare una variazione lineare delle compressioni lungo l sezione. l la i
M=N el
Come gi visto, detta el leccentricit longitudinale dellazione assiale, larea reagente data da:
Aeff=tl(3/2 - 3el/l) = A (con = 1 per el l/6) ( ) ( ) La verifica a taglio allo stato limite ultimo diventa quindi: q indi VSd VRd = A fvd
l el x=l
f vd =
f vk
f vk ,lim
m
Un approccio sostanzialmente analogo g viene seguito dallEurocodice 6
media =
Nd Nd = A l t
ANALISI E VERIFICHE DI SICUREZZA PER AZIONI SISMICHE EDIFICI DI NUOVA COSTRUZIONE: PAR. 7.8 NTC 2008
1) MODELLI GLOBALI (RISPOSTA NEL PIANO DELLE PARETI)
Analisi strutturali su modelli elastici e lineari o non lineari
Modelli a mensole oppure pp Modello a telaio equivalente Modelli ad elementi finiti bidimensionali (es. modelli a shell)
Verifiche d s cu e a a o S U e a o S e c e di sicurezza allo SLU allo SLD (a a s stat c e non lineari) (analisi statiche o ea )
Verifiche globali sulla curva di capacit Forza-Spostamento
OPPURE, ove le condizioni lo permettono VERIFICHE SEMPLIFICATE (PAR. 7.1.8.9): COSTRUZIONE SEMPLICE
1) MODELLI GLOBALI )
Metodi M t di di analisi li i
1) 2) 3) 4) Analisi statica lineare Analisi dinamica modale Analisi statica non lineare Analisi dinamica non lineare
SLV SLC Azione sismica (ordinate spettrali) ) Modello lineare elastico della struttura Sollecitazioni (forze interne) e spostamenti/ deformazioni SLO SLD
Verifiche di deformabilit
Sd [g]
0.100 0.080 0.060 0.040 0.020 0.000 0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 4
Se [g]
0.250 0.200 0.150 0.100 0.050 0.000 0 0.5 05 1 1.5 15 2 2.5 25 3 3.5 35 4
T [s]
T [s]
N29 85 N25
90
N41 86 N37 64
91 87
N53
SLV SLC
N55 59
59N51 N55
Verifiche di resistenza
N31 57 N27 83
N43 89 58 64 N39
65
N49
N31 57
N43 58 63
84
65
62
N21
N27 N33 62 54 55
88
N32 42
N39
49N45 63
N44
N51 50
43 44
N56
56
N40
N23 81
n16
54 60 N23 60
N28 N35 55
61
39
82
47
56N47
48
N52
N35 n17 61 53
40
N47
41
51 n10 51 n10
52 n11
N24
52 n11 36
45
N36 n12
53 n12
46
N48
37
38
n7
n8
n9
MODELLI A MENSOLE
F3
i M3 i T3
F2
G1 G2 G3 G4
F1
maschio
nodo d
RAPPORTO DI SOVRARESISTENZA
Forza alla base-Spostamento
1800 1600 1400 1200 Forza [KN] 1000 800 600 400 200 0 0
Fy
TETTO Bilineare Fel Fy F
Fel
0.02
0.03
La forza Fy di snervamento del sistema elasto-plastico equivalente ben maggiore della la forza Fel corrispondente al limite elastico (rottura del primo muro). Il fattore di sovraresistenza pari al p ( p ) p rapporto Fy/Fel .
V Sd V
= 2Mu / l
V S d V t = h tf vd 0
V
V Y03 3 V 1 Y11
Y01
Y02
V Y05 Y13 X04 V V X05 V CM CR Fx 0.3Fy X14 V X13 V Y12 Y14 V X16 V X15 V V V
Y04
V Y08
V Y16
Y06
Y10
Y09 Y15
X08 V
X09 V V
X18 V V
X17 V V
V
X06 V X07 V Y07
EQUILIBRIO ALLA TRASLAZIONE ED EQUILIBRIO ALLA ROTAZIONE RISPETTATI (Il modulo e la posizione della forza risultante di piano restino invariati)
Metodi M t di di analisi li i
1) 2) 3) 4) Analisi statica lineare Analisi dinamica modale Analisi statica non lineare Analisi dinamica non lineare
Modello strutturale 3D
N31 57 N27 83
N43 89 58 64 N39
65
N55 59
59N51
N31 57
N43 58 63
84
65
N55
62
N21
N27 N33 62
N32
N39
42
54
55
88
N45 49 63
N44
N51 50
43
56
N40
N23 81
n16
54
N28 N35 55
60
N23 60
61
39
82
47
56N47
48
N52
m = m
i i i
*
N32 42
i 2
2
N28
49
N44 43
50 44
N56
47
N40
48
N52
N35 n17 61 53
40
N47
41
51 n10
52 n11
N24 45
51 n10
52 n11 36
N36 n12
53 n12 37
46
N48
( m ) m=m = m
i i i 2 i
39
40
41
N24
45
N36
46
N48
38
n7
n8
n9
D = d/ A = V/ m
36
37
38
n7
n8
n9
Dmax = (1 + ( q * 1) TC / T *) Dy
(Fajfar, (F jf 1999)
D [cm]
0.1 0 0.20 0.30 0.40 0.50 0.60 0.70 0.80
Approssimazione bilineare
0.00
2) MODELLI LOCALI )
Z altezza del baricentro dellelemento rispetto alla fondazione H altezza totale delledificio Ta il primo periodo di vibrazione dellelemento non strutturale nella direzione considerata, considerata valutato anche in modo approssimato T1 il primo periodo di vibrazione della struttura nella direzione considerata
Wa = p g t l hm
Forza risultante orizzontale da applicare alla parete valutata li ll t l t t con Z quota del baricentro del muro rispetto alla base delledificio:
solaio
Fa = Wa Sa / qa
Forza orizzontale per unit di superficie:
solaio
Fa w= hm l
Coefficiente M di riduzione del momento resistente per effetti del secondo ordine p (Morandi et al., 2008)
N lt f u
6.0 % 6.5 %
6.0 % 6.5 %
6.5 % 7.0 %
implicitamente inteso che il numero di piani delledificio semplice non pu essere superiore a 3 per edifici in muratura ordinaria ed a 4 per edifici in muratura armata.
in cui: N il carico totale alla base del piano considerato; A larea totale dei muri portanti (ai fini dei carichi verticali) allo stesso piano; fk la resistenza caratteristica a compressione in direzione verticale della muratura. t Il dimensionamento delle fondazioni pu essere effettuato in modo semplificato tenendo conto delle tensioni normali medie e delle sollecitazioni sismiche globali determinate con lanalisi statica lineare.
320
320
Y01
Y02
Y11
Y03
480
120
120
Y10 480
Y10
190
190
Y13
100
100
100
100
470
120
250
90
350
350
Y06
Y08
Y16
375
180
130 Y0 07
390
X06 130 90
X07 130
X16 130 90
X15 130
375
X08
X18
Y14
90
1230
300
300
X14
90 0
375
X11
X12
X13
X14
225 150 530 1125 80 140
135
Y05 Y10
140
210
Y04 Y09
115
238
170
90
90
135
485 80
Y07
130
80
255
100 0
Y03
X06 Y02
X07
X08
X09
X10
115
Y06
408
Y08
50
100 0
Y01
X01
X05
145
100
395
80
85
100