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Corriere del Mezzogiorno Sabato 19 Maggio 2012

Primo Piano

NA

Occupazione La crisi

Fine della pax: i sindacati rompono con Caldoro, de Magistris e Cesaro


A giugno manifestazione a Napoli. Lira del sindaco, la Provincia accusa: I problemi del lavoro affrontati ogni giorno. E la Regione invita al dialogo
NAPOLI Non se la prendono col governo ma con gli enti locali. Il tema del lavoro (che non c') in Campania agita gli animi di Cgil, Cisl e Uil che in una nota attaccano duramente il governatore Caldoro, il sindaco de Magistris e il presidente della Provincia di Napoli, Cesaro. Siamo stanchi, dicono le organizzazioni e sindacali, del riformismo del nulla del presidente della Regione, del populismo inconcludente del sindaco e della latitanza della Provincia. Un attacco senza se e senza ma che, soprattutto nel caso del sindaco de Magistris, assume i contorni della prima volta. Infatti mai, finora sebbene Cgil, Cisl e Uil avessero gi strappato in occasione della manifestazione sul lavoro organizzata a novembre scorso alla Stazione Marittima, con i tre sindacati che disertarono la riunione sera consumata una frattura cos forte col primo cittadino napoletano. Di fronte a questa crisi profonda che colpisce fortemente tutti i settori con gravi ricadute sulloccupazione e sul tessuto produttivo di Napoli e provincia, Federico Libertino, Gianpiero Tipaldi ed Anna Rea, segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Napoli, dicono basta allinerzia e allinefficienza della politica e delle istituzioni, denunciandone la quasi totale assenza di confronto. La posizione, che s trasformata in tanto di documento, emersa durante lincontro coi vertici di Cgil, Cisl e Uil per continuare la messa a punto della piattaforma di mobilitazione che vede i sindacati impegnati, gi da un mese, in iniziative sul territorio per il riscatto ed il rilancio

Se De Luca non si allinea

di ANGELO AGRIPPA
Stefano Caldoro sa bene che il suo slancio ecumenico, guarnito di invocazioni responsabili, si sarebbe arrestato dinanzi alla caparbiet polemica del sindaco di Salerno, Enzo De Luca. Questultimo, dalla sua consueta tribuna tv, tornato ad attaccare la Regione. Lha accusata di encefalogramma piatto. Per poi affondare il colpo sul salernitano assessore regionale allambiente, Giovanni Romano, al contempo anche sindaco e presidente del consorzio aeroporto, il quale aeroporto a sua volta un'altra dimostrazione di una politica che produce solo fumo. La replica toccata ovviamente a Romano: In campagna elettorale De Luca non ha mai voluto confrontarsi con Caldoro. sempre scappato dal confronto, fin dai tempi del Pci. Si dir: solite dispute territoriali. Ma non cos. Il richiamo alla responsabilit, per Caldoro, non un semplice refrain. una necessit. E sapere che trover sempre il De Luca ostinato di questi giorni non gli far dormire sonni tranquilli nei prossimi mesi, annunciati roventi sotto il profilo della tensione sociale. Non basta una esortazione istituzionale o definire irresponsabile chi non si accoda per persuadere i pi resistenti come De Luca. Chi dissente va convinto, non bastano le richieste di soccorso. Per non dire (peggio) gli anatemi.

Le accuse dei confederali

del riformismo del nulla del populismo Stanchi Stanchi


del presidente della Regione
di Napoli e della Campania diventata oramai "Sud del Sud". Non c' un settore uscito indenne dalla crisi, non si contano pi le ore di cassa integrazione dei nostri lavoratori, il ragionamento fatto da Libertino, Tipaldi e Rea, le percentuali su disoccupazione, consumi e Pil sono la testimonianza di una politica del rigore che non ci lascer uscire dal tunnel della crisi. Abbiamo bisogno aggiungono di decisioni per la crescita e lo sviluppo dei nostri territori, attraverso il rilancio degli investimenti pub-

della latitanza Stanchi


della Provincia di Napoli
sordine sociale, Luigi Cesaro, che ricorda come quotidianamente affrontiamo problematiche del lavoro e laccusa di latitanza che mi si rivolge ingiusta e infondata. Dallo staff di Caldoro fanno sapere che in tutti i tavoli il presidente ha sempre invitato alla responsabilit e che quindi nessuno pu tirarsi fuori, nessuno pu sottrarsi ai problemi. Evidentemente, per, Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di rompere la pax.

inconcludente del sindaco

blici ed una occupazione di qualit. Il documento si conclude con una serie di appuntamenti di protesta: il 2 giugno, quando si terr la manifestazione nazionale con la partecipazione dei segretari nazionali, Camusso, Bonanni ed Angeletti, a Roma; l11 giugno, con lAttivo dei delegati di Cgil, Cisl e Uil Napoli in preparazione di una grande manifestazione prevista per la fine del mese nel capoluogo partenopeo. Inviperito per questattacco, Luigi de Magistris, che formalmente ha evitato di replicare. Dal suo staff

hanno per spiegato che il primo cittadino ritiene le parole dei sindacati false e irresponsabili. Chi sta vicino al primo cittadino racconta anche che lex pm si ritenga un ingiusto bersaglio di Cgil, Cisl e Uil avendo preso a cuore la questione lavoro pur essendo questa materia del governo ma, soprattutto, in assenza di proposte precise dal fronte sindacale. Parla invece di pericolosa deriva che pu facilmente essere strumentalizzata anche da chi non ha ben presente il senso dello Stato ed anzi interessato al di-

Paolo Cuozzo
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