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E
Pag.

Introduzione.................................................3

Capitolo Primo Aspetti generali del Venezuela......................7


1.1 Aspetti geografici ed economici................................7 1.2 Aspetti storici..........................................................10 1.3 La popolazione........................................................31 1.3.1 Caratteri generali .........................................31 1.3.2 Caratteristiche etniche...................................36 1.3.3 Distribuzione territoriale della popolazione....40

Capitolo Secondo Evoluzione demografica in Venezuela..........52


2.1 Natalit, mortalit e speranza di vita alla nascita ...52 2.2 Le fasi della transizione demografica (1873-2001). 64 2.3 La conclusione del processo transizionale...............74

Capitolo Terzo

I fenomeni migratori in Venezuela...............77


3.1 Le migrazioni internazionali ...................................77 3.1.1 Limmigrazione in Venezuela..........................77 3.1.2 Lemigrazione dal Venezuela .........................82 3.2 La migrazione interna.............................................86

Conclusioni.................................................... ............ 130 Bibliografia...............................................133

Introduzione

In

questa

tesi,

prima del sua

si

far

una il e

breve suo poi

introduzione

storica la

Venezuela, storia recente,

posizionamento,

successivamente si entrer nel vivo dellargomento analizzando la sua situazione demografica da vari punti di vista: prima analizzeremo la quantit di popolazione rurale e urbana nel paese e le sue cause; in secondo luogo, utilizzeremo per la Teoria il della livello di transizione sviluppo

demografica,

vedere

demografico del modello venezuelano; poi analizzeremo le migrazioni internazionali del Venezuela, tanto in termini di immigrazione di stranieri al Venezuela, come in termini del fenomeno pi recente che sta

coinvolgendo il paese che quello della emigrazione verso l'estero di venezuelani, che coinvolge

principalmente gli Stati Uniti, l'Europa, l'Australia; poi successivamente faremo un analisi suddiviso in periodi

storici della migrazione interna al paese, cio degli spostamenti di popolazione all'interno dello stesso che beneficiano alcuni stati e danneggiano altri facendoli perdere popolazione . Tutti basati su dati ufficiali dellINE istituto di ricerca demografica ufficiale del governo del Venezuela, e su studi di autorevoli

demografi che hanno fatto un attento analisi sulla situazione demografica e sulla evoluzione demografica del paese. Tra gli obiettivi che si propone questa tesi possiamo sottolineare: 1) Un analisi del Venezuela come paese, ubicazione, storia, origine e collocazione all'interno dell'America del Sud. 2) L'analisi della popolazione del Venezuela, la sua composizione, tanto per classi di et, come anche la sua conformazione etnica e la sua distribuzione nel territorio nazionale.

3)

Un analisi sulla transizione demografica del esaminando tanto la transizione

Venezuela,

dell'Intero paese, come quella dei singoli stati, per analizzare il livello di avanzamento della demografia del Venezuela. 4) Un analisi sulle migrazioni internazionali del

Venezuela, prima studiando la sua posizione di paese di accoglienza di immigrati, fenomeno che ha il Venezuela per diversi anni; e

caratterizzato

successivamente analizzando il nuovo fenomeno che si presenta per quanto riguarda all'ambito delle migrazioni , che quello delle uscite in massa dal paese per raggiungere nuovi destini, concentrati soprattutto negli Stati Uniti , Europa (Spagna come principale met) ed Australia, questo dovuto alla recente instabilit politica e crisi economica, che fa si che lo stato venezuelano sia percepito dai sui abitanti come uno stato insicuro e senza futuro

lavorativo, e che li spinge a migrare verso paesi ritenuti pi consoni per lo sviluppo personale, tanto lavorativo come dello stile di vita. 5) Un altro argomento che analizzeremo quello delle migrazioni interne del paese, che fanno si che alcuni stati guadagnino popolazione mentre altri la perdono, quindi faremmo un resoconto della

dinamica dei movimenti interni del Venezuela tra stati. Tutti questi studi sono fatti traendo fonte da dati ufficiali realizzati nel paese, da lavori di tesi delle diverse universit presenti nel territorio. Basati sui dati dei Censimenti, fino all'ultimo avvenuto nel 2001.

Primo capitolo Aspetti Generali del Venezuela 1.1) Aspetti geografici ed economici La Republica Bolivariana de Venezuela1 (Dora in poi Venezuela) situata nellestremo

settentrione del cono Sudamericano, strutturata in 23 Stati e un distretto federale (Distrito Capital),

delimitata a Nord dal Mar dei Caraibi2, a est confina con la Guyana , a sud con il Brasile, ad ovest con la Colombia. Il Venezuela si estende su una superficie

terrestre totale di 916.445 km2, comprensiva della parte continentale dellisola di Margarita e delle

Dipendenze federali venezuelane; a livello territoriale, bene sottolineare che il Venezuela ha una storica controversia con la Guyana su una superficie di circa 159.500 Km2 chiamata Guayana Esequiba3 (territorio attualmente amministrato dalla Guyana) situata lungo il
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Prima Repubblica de Venezuela , in seguito al referendum approvativo della nuova Costituzione del dicembre del 1999, rinominata Republica Bolivariana de Venezuela.
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Nome dato in onore della trib indigena dei Caribes. Territorio amministrato come proprio dalla Guyana.

confine orientale, attualmente considerata parte della Guyana Esequiba, bench il Venezuela lo indichi come Zona en Reclamacin 4.

Fig 1.1.1 Mapa Politico del Venezuela Fonte : Instituto Geogrfico de Venezuela Simn Bolvar

Per Venezuela designata questa zona come Zona en reclamacin.

Il Venezuela considerato un paese di sviluppo medio avendo uneconomia basata principalmente sulla estrazione, raffinazione e commercializzazione del petrolio e di risorse minerarie. LAgricoltura riveste

ormai una scarsa importanza, mentre lindustria ha avuto soprattutto negli ultimi decenni uno sviluppo di nicchia essendo in gran parte ancora focalizzata

nellassemblaggio e nel montaggio . Attualmente i maggiori centri industriali del paese li troviamo negli stati Aragua, Zulia, Amazonas,

Carabobo e Bolivar. Lindustria principale rimane quella della

lavorazione del Petrolio, localizzata nello Stato Zulia; quella delle lavorazione del ferro e dellalluminio situate negli stati Amazonas e Bolivar; mentre i centri

industriali e commerciali, sono situati principalmente Aragua e Carabobo.

Le principali citt del Venezuela sono attualmente: Caracas, nonch capitale del Venezuela,

Maracaibo,Valencia , Maracay e Barquisimeto, le quali assorbono approssimativamente il 66% della

popolazione del paese. 1.2) Aspetti storici Venezuela fu scoperta da Cristoforo Colombo nel suo terzo viaggio, il 2 agosto 1498, quando approd alla foce del fiume Orinoco . Era la prima volta che gli spagnoli approdavano nel continente americano. In effetti, nel primo viaggio erano sbarcati all'Isola di Santo Domingo e nel secondo, a quella di Porto Rico. Colombo prosegu il suo terzo viaggio passando per il Golfo di Paria e costeggiandolo pass vicino all'Isola Margarita, dove vide le prime perle,

successivamente segu il suo viaggio verso il Nord. La conquista fu il periodo successivo alla scoperta e dur fino alla met del secolo XVII. Gli spagnoli

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avevano due grandi motivi per dominare questo nuovo mondo che avevano scoperto: Il primo, un motivo "nobile" quello della evangelizzazione, che consisteva nella conversione degli aborigeni al cristianesimo che inoltre dovevano ubbidire al Papa e ai Re di Spagna; Il secondo motivo, un poco meno nobile, era quello di procurarsi ricchezze, particolarmente oro e perle. Gli indigeni offrirono molta resistenza all'intento spagnolo di conquistarli, uno dei pi intrepidi fu Guaicaipuro, il capo (Cacique) della trib Caribe. Nella loro lotta contro gli spagnoli, gli indigeni distrussero qualche borgo costruito dai conquistatori e causarono nonostante il fallimento di qualche da spedizione, Diego di

Guaicaipuro fu

catturato

Losada, lo stesso che qualche mese pi tardi, il 25 luglio 1567 arrivando a una valle, decise di fondare una citt che chiam Santiago de Len de Caracas.

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A differenza di Messico o Per, che possedevano molte ricchezze (oro e argento), le provincie che costituivano Venezuela non erano molto importanti per la Spagna. Cinque provincie (Venezuela, Cuman, Mrida , Maracaibo, Margarita e Guayana) dipendevano prima da Santo Domingo e posteriormente da Santa Fe de Bogot, che dopo fu ascesa a dignit di Vicereame (come Messico e Per). La coltivazione pi importante nel periodo

coloniale fu il cacao. A partire dal 1620 e per i successivi due secoli, fu il prodotto d'esportazione pi importante di Venezuela. Per coltivarlo arrivarono molto emigranti dalla Spagna ed in particolare dalle isole Canarie. Pi tardi, nella necessit di pi personale per coltivarlo, portarono schiavi negri dall'Africa. Le stesse navi che li portavano venivano caricate con cacao per esportarlo a Messico. Questo traffico di cacao

naturalmente era illegale e obblig alla Corona a

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propiziare

la

creazione

della

Reale

Compagnia

Guipuzcoana.

Fig.1.2.1. Provincie del Venezuela in epoca coloniale Il movimento pre-indipendentista pi importante fu quello di Francisco de Miranda. Dopo aver

partecipato all'indipendenza degli Stati Uniti e di aver partecipato alla rivoluzione francese, Miranda (L'unico

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americano che figura nell'arco di trionfo di Parigi), con l'appoggio d'Inghilterra e degli Stati Uniti, parte da New York, nel gennaio del 1806, con la nave Leander, accompagnato da 200 uomini in due navi ancora. Lo sbarco nella costa venezuelana non fu possibile realizzarlo, perch le navi spagnole, che custodivano i porti, iniziarono una battaglia navale durante la quale Miranda perdette due delle sue navi, e dovette fuggire a Trinidad. Con l'aiuto del governatore dell'isola, organizza una seconda escursione che riesce a sbarcare il 3 agosto nella Vela di Coro. Per Miranda non riceve l'appoggio dei coloni, molti del quali non avevano fiducia in lui immaginando che era un agente inglese. Miranda abbandon il paese e ritorn a Inghilterra. L'indipendenza di Venezuela si inizia in Caracas il 19 aprile 1810, quando un gruppo di creoli di Caracas, approfitta, come scusa, che in Spagna stava regnando

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un francese, per convocare una riunione del Consiglio Comunale e proclamare un governo proprio fino a che Fernando VII riassuma il trono di Spagna. Il Capitano Generale, Vincenzo Emparn, non stava d'accordo con questa decisione. Dalla finestra del palazzo municipale domanda alla popolazione che si era riunita nella Piazza Maggiore (ora Piazza Bolivar) se voleva che seguisse comandando. La moltitudine, istigata dal Presbitero Jos Corts de Madariaga che le fece segno, rispose: "NO", Emparn proclam che in questo caso neanche lui voleva comandare, rinunci e ritorn in Spagna con i suoi collaboratori. Era l'inizio dell'indipendenza di

Venezuela. Il 5 luglio 1811, i membri della Societ Patriottica, convinsero tutti i congressisti meno uno, di dichiarare la indipendenza di Venezuela, dimenticandosi dei diritti di Fernando VII. Questo determin la fondazione dello Stato Venezuelano.

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Miranda, che intanto aveva ricevuto il grado di Generalissimo e poteri assoluti per difendere la nuova patria, fu sconfitto e non ebbe altra scelta che arrendersi in San Matteo il 25 luglio 1812. Firm un armistizio, che non fu rispettato da Monteverde, che ordin recluderlo mentre si preparava per partire per l'estero. Ugualmente, ordin uccidere a migliaia di persone aderenti alla causa patriottica (quelli che appoggiavano l'indipendenza), includendo donne e

bambini. Miranda mor nel carcere della Carraca, in Spagna, il 24 luglio 1816. A causa di questi fatti era deceduta prematuramente la Prima Repubblica. Simn Bolvar, aveva avuto l'incarico di difendere Puerto Cabello, per fracass e dovette fuggire a Cartagena, dove scrisse il Manifesto di Cartagena, iniziandosi a profilare come un grande statista ed anche uno stratega. Con questo manifesto ebbe l'appoggio del Congresso della Nuova Granada e ottenne aiuti

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materiali e umani per iniziare quella che si chiam La Campagna Ammirabile, che si inizi con l'occupazione di San Antonio del Tchira il 1 marzo 1813 e termin con la entrata trionfale in Caracas il 7 agosto 1813. Con l'entrata di Bolivar a Caracas, rimaneva istituita una nuova repubblica, che controllava tutte le provincie meno Guyana e Maracaibo. Per, a la settimana di essere arrivato dovette partire per lottare contro Monteverde che si era rifugiato in Puerto Cabello. In settembre i realisti ricevono rinforzi dalla Spagna. Per gli esiti militari dei patrioti continuarono durante il 1813, forzando a Monteverde a fuggire dal paese. Un nuovo evento fu determinante per la caduta di questa giovane repubblica, la scesa in campo di un altro comandante realista spagnolo, Jos Toms Boves, che con la sua conduzione e la promessa di dare ricchezza

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ai bianchi, form un poderoso esercito di abitanti di colore delle pianure. Dopo varie vittorie, Boves si stava avvicinando a Caracas. Quello che segu fu panico. La crudelt di Boves era leggendaria e la popolazione di Caracas, assieme a quella che era fuggita dalle altre parti del paese, emigr verso oriente. Raccontano che in questa fuga morirono pi persone che nel terremoto. Quello che segu fu una serie di battaglie fino al 1817 nelle quali non v'era un chiaro vincitore, ma gli

indipendentisti riuscirono a conquistare la Guayana e Margarita, tuttavia solo il 24 giugno 1821, quando si guerreggia la battaglia di Carabobo, dove un esercito comandato da Simn Bolivar vince a Miguel de La Torre, che si consolida l'indipendenza del Venezuela. A Partire da quel momento, rimanevano solamente

qualche posizione isolata spagnola che furono distrutte da Bermdez in Cuman (ottobre 1821),

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dall'ammiraglio

Padilla

nella

battaglia

navale

di

Maracaibo (24 luglio 1823) e da Antonio Jos Pez, con la cattura del forte di Puerto Cabello, l'otto novembre 1823. Venezuela era un paese completamente

indipendente. Nell'anno 1830 successero vari eventi che

determinarono la fase finale dell'indipendenza: La morte di Sucre e Bolivar, la separazione di Venezuela dalla Grande Colombia, la adozione della nuova

costituzione del 1830. Nel 1831, Jos assunse Antonio la Pez, eroe Questo

dell'indipendenza,

presidenza.

sarebbe stato il suo primo mandato ed anche l'inizio di una serie di cambiamenti nel potere, da un comandante ad un altro. Questo periodo si conosce come il "Caudillismo".

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Fra il 1859 ed il 1863, scoppi in Venezuela una specie di guerra civile, denominata guerra federale. Da un lato c'erano i conservatori e dall'altro i federalisti o liberali. I conservatori appartenevano alla oligarchia (li chiamavano anche i "mantuanos") e non desideravano ne credevano nella uguaglianza, perch preferivano mantenere i loro privilegi. I Federali, dalla loro parte, guidati da Ezequiel Zamora, Antonio Guzmn Blanco e Juan Crisstomo Falcn, cercavano la elezione popolare e la caduta dell'oligarchia. Al vincere, questi ultimi, nel 1863, mediante un decreto il "decreto di garanzie", consacrarono vari diritti che oggigiorno si considerano naturali, come il diritto alla vita, a la propriet e alla inviolabilit della dimora familiare Dal 1870 fino al 1887 resse a Venezuela il Generale Antonio Guzmn Blanco. Govern per tre periodi che si chiamarono: settenne (7 anni - 1870 1877), il Quinquennio (5 anni - 1879 - 1884) e

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l'acclamazione o biennio (1886 - 1887). Durante la presidenza di Guzmn Blanco si trasformarono le citt e in particolare Caracas nella quale si edificarono, fra altre opere, il Campidoglio, la Piazza Bolivar, il Teatro Municipale ed il Panteon Nazionale dove riposano i resti degli eroi nazionali. Miglior anche la infrastruttura delle comunicazioni (Strada Caracas-Valencia), si

costruirono i porti di La Guaira e Puerto Cabello, strade ferrate. A questo lungo periodo di governo ne succede uno di instabilit politica, fino a che il Tachirense Cipriano Castro non si impadron del potere. Partendo dalla Colombia alla testa di 60 uomini e arrivando a Caracas, il 22 ottobre 1899, che Prima dopo aver effettuato la vari

combattimenti, restauratrice".

denominarono lo

"Rivoluzione Presidente

nominarono

provvisorio, fino a che modificando la costituzione nel 1904 nominato Presidente per il periodo 1904-1911. Il

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Vice Presidente era Jun Vincente Gmez, anche lui del Tchira, uno dei generali che formava parte dei 60 uomini che avevano accompagnato a Cipriano Castro nell'impresa. Gmez in varie opportunit si incaric della presidenza mentre Castro si assentava dal Paese; pero, in una di queste opportunit, quando Cipriano Castro si trovava in Parigi, Jun Vicente Gmez prese il potere, proibendo la entrata al paese al suo antico capo. Questo successe il 19 dicembre 1908. Aveva

consumato il colpo di stato che lo manterrebbe nel potere per 27 anni, fino alla sua morte accaduta nel dicembre del 1935. La opposizione a Gmez fu

brutalmente repressa. Con tutto ci, nell'universit Centrale, gli studenti, capitanati da Jvito Villalba e Rmulo Betancourt, nel febbraio del 1928 sostennero un discorso, provocarono scioperi e disturbi, che furono

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repressi dai militari. Questo quella che si conobbe come la generazione del 28. Durante il periodo di Gmez ebbe inizio lo sviluppo della Industria Petrolifera Venezuelana. Molti lavoratori del campo emigrarono verso le zone petrolifere, dove pi facilmente trovavano lavoro. Alcuni degli aspetti positivi che ebbe questo periodo fu precisamente il favoreggiamento delle inversioni straniere (in

particolare nel settore petrolifero), che permise a Venezuela lo sviluppo degli idrocarburi che possiede tuttoggi, e il pagamento del debito esterno che gravava sul paese (anche se a un costo molto rilevante). Con la morte di Gmez, il 17 dicembre 1935, termina una delle dittature pi ferree de la storia del paese e culmina anche il periodo che abbiamo chiamato "Caudillismo" democrazia. Il per iniziare la transizione Lpez verso la

Generale

Eleazar

Contreras,

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Ministro della Guerra e Marina, fu incaricato della presidenza alla fine del periodo di Gmez, il 19 aprile 1936. Nelle elezioni presidenziali convocate risult

eletto lui stesso, per il periodo 1936-1943, per egli sollecit la modifica della costituzione per accorciare il periodo a 5 anni, cio fino al 1941. Nel 1941 assunse il potere un altro Generale, Isaia Medina Angarita che propizi la una apertura per

democratica,

modificando

costituzione

permettere la creazione di partiti politici considerati, fino a questo momento, "rivoluzionari" e stabilendo il suffragio universale e diretto per i deputati, anche se non ancora per la presidenza. Durante il periodo di governo di Medina Angariata non vi furono arresti a politici, neanche esilio o perseguitati, con tutto ci, Medina fu deposto il 18 ottobre 1945 per una Giunta di Governo, presieduta da Rmulo Betancourt e con la partecipazione di diversi ufficiali dell'esercito.

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La Giunta di Governo dur 3 anni nelle sue funzioni, fino a che modific la costituzione e si convoc a elezioni generali dirette, risultando eletto lo scrittore Rmulo Gallegos. Ma dur poco tempo nel potere, gi che fu diroccato pochi mesi dopo, al finale del 1948, per una Giunta di Governo presieduta da Carlo Delgado Chalbaud che assunse la presidenza provvisoria. Dopo due anni il presidente fu sequestrato e assassinato, assumendo il potere Germn Surez Flamerich. Nel 1952 si realizzarono elezioni che vinse il candidato dell'opposizione Jvito Villalba. Per, si produsse un frode elettorale, e Marcos Prez Jimenez assunse il potere fino al 1958, quando dovette fuggire dal paese, per il malcontento nazionale. Al fuggire dal Venezuela il 23 gennaio 1958 il dittatore Marcos Prez Jimenez, si form una Giunta di Governo, presieduta dal ammiraglio Wolfang Larrazabal che promise la realizzazione di elezioni libere prima di

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finalizzare

l'anno.

In

queste

elezioni,

un

sociale

democratico, Rmulo Betancoourt, risult il vincente. Il suo stato un periodo di governo abbastanza

tumultuoso per la esistenza della guerriglia di sinistra. Soffr un attentato contro la sua vita dal quale sal solamente con qualche scottatura. Al governo di Rmulo Betancourt segu quello di Raul Leoni, del suo stesso partito, che istitu un Governo di "amplia base" con la partecipazione, nel suo Gabinetto, di

rappresentanti dei vari partiti. Durante il suo governo ebbe inizio il processo di pacificazione che concluse il suo successore, il Democratico Cristiano Rafael Caldera. Rafael Caldera firm la "Legge della restituzione", primo passo verso la nazionalizzazione dell'industria petrolifera, nella quale si stabiliva che nel 1983, si restituivano tutte le concessioni petrolifere che erano state concesse a le imprese petrolifere straniere. Alla fine del suo periodo di governo, accadde un evento che

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avrebbe

inciso

profondamente

sulla

societ

venezuelana nei prossimi anni: Nell'ottobre del 1973, a conseguenza della "guerra dei sei giorni" fra Israele e Egitto, i paesi arabi realizzarono un embargo petrolifero che caus l'alza del prezzo del petrolio che pass dai 3$ il barile a 14 $ il barile, triplicando lattivo del bilancio della nazione da 14 a 42 mille milioni di bolivar. Carlos Andrs Prez (CAP) si incontr con un problema che pochi governanti nel mondo avevano tenuto: Che fare con tanti soldi? Ci che sembra incredibile che a tutto il caudale di ingresso

addizionale che ricevette CAP per l'incremento del prezzo del petrolio, si aggiunse un enorme

indebitamento causato dalle grandi inversioni che avrebbero dovuto fare di Venezuela un "grande paese". durante questo periodo di governo che si promulg la "Legge che riserva allo Stato l'industria e la

commercializzazione degli idrocarburi", mediante il

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quale, si statizzava" il petrolio, a partire del 1 gennaio 1976. Nei periodi seguenti, sotto la presidenza di Lus Herrera Campins e Jaime Lusinchi s'inizi un forte processo inflazionare che ancor oggi non si fermato, s'inizi la fuga dei capitali ed una forte recessione economica che provoc la prima svalutazione della moneta nazionale, il Bolivar, stabile da molti anni. Fu il chiamato "venerd nero" (18 febbraio 1983) che i venezuelani di questa epoca ricordano come la fine della prosperit e l'inizio di una crisi che ancora perdura. Al terminare del governo di Jaime Lusinchi, le riserve internazionali del paese stavano in uno dei livelli pi bassi della storia, fatto che obblig al prossimo presidente, Carlos Andrs Prez a prendere serie e forti misure, che si chiamarono "Il pacchetto di misure economiche". Fra queste misure vi era la eliminazione del regime di cambio differenziale che stava vigente da

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5 anni, la eliminazione delle restrizioni sulla tassa di interessi, la eliminazione dei sussidi e il controllo dei prezzi, ugualmente l'aumento del prezzo dei

combustibili. Pochi giorni dopo, il 27 e il 28 febbraio, si produsse un fatto che mai si era visto in Venezuela da molti anni: una esplosione sociale di grande

proporzione, durante la quale si presentarono disturbi e saccheggi da parte di una turba che distruggeva tutto ci che incontrava nel suo cammino, tanto in Caracas come nelle aree vicine di Guarenas, Guatire, La Guaira, Catia la Mar e nelle valli del Tuy. Il governo si vide obbligato a reprimere questi disturbi mediante

l'intervento dell'esercito e sospendere le garanzie costituzionali, lasciando un numeroso saldo di morti. quello che si conosce come il "Caracazo". Posteriormente vi furono vari intenti di colpi di stato: Il 4 febbraio, un gruppo di ufficiali, intent appoderarsi del potere. Francisco Arias Crdenas riusc

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ad

ottenere

il

controllo

totale

dello

Stato

Zulia,

arrestando il governatore, Oswaldo lvarez Paz. Un altro ribelle, Hugo Chvez Fras, che aveva l'incarico di occupare la citt capitale fu arrestato, e davanti alla cineprese della televisione del paese, assumendo con molto valore la responsabilit del successo, dichiar che "per adesso" dovevano sospendere l'intento di

cambiare la direzione del paese. Qualche mese pi tardi il 27 ed il 28 novembre, si produsse un nuovo intento da altri ufficiali, Gruber Odreman e Visconti, che fall, dovendo fuggire al Per. Nel 1993, la pressione politica contro il governo segui aumentando e Carlos Andrs Prez fu

progressivamente perdendo l'appoggio del popolo ed anche del suo partito, e nel secondo trimestre di quest'anno, si inizi un giudizio contro di lui per uso improprio della partita segreta, fatto che condusse alla

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sua

destituzione

appena

pochi

mesi

prima

che

terminasse il suo mandato presidenziale. Lo storiografo Ramn J. Velasquez fu nominato presidente interino, fino a quando si elesse, mediante elezioni popolari, il prossimo presidente, Rafael Caldera. Nei primi anni il suo governo fu di tendenza "populista", ritornando a ristabilire il controllo di prezzi e non aumentando il prezzo dei combustibili, che stava arrivando a un livello tanto basso essendo quasi il pi economico del mondo, arrivandosi a vendere al prezzo di costo di produzione aumentato da quello del

trasporto, ci vuol dire con perdita. Nella seconda parte del suo governo, apport un cambio radicale con la chiamata "Agenda Venezuela". Nel dicembre del 1998, successe un fenomeno elettorale impensabile qualche anno prima. I due principali partiti AD e Copey non ricevettero nemmeno il 5% dei voti. Ugo Chvez, candidato del Movimento V

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Repubblica (MVR), vinceva ampiamente le elezioni sopra l'ex governatore dello Stato Carabobo, Enrique Salas Rmer, che aveva fondato un movimento politico denominato "Progetto Venezuela". Al arrivare alla presidenza, Hugo Chvez convoc A un referendum per la modificazione della Costituzione (che risult positivo). Posteriormente si elesse una Assemblea Costituzione Venezuela" la Costituente della quale per redigere la nuova di altro

"Repubblica fu

Bolivariana in un

approvata

referendum, aprendo un nuovo capitolo nella storia di Venezuela (Arias, 2000).

1.3) La popolazione 1.3.1) Caratteri generali La popolazione del Venezuela conta attualmente circa 28.411.048 abitanti, una popolazione

32

prevalentemente giovane, anche se in base agli ultimi dati si osserva un progressivo stessa. Per fare unanalisi pi chiara su quello che stato levoluzione della popolazione del Venezuela e dei sui cambiamenti nel tempo, prender in considerazione i dati dei Censimenti5 e col aiuto delle piramidi della invecchiamento della

popolazione (o piramidi dellet)6 illustrer in maniera pi completa la sua composizione e la sua evoluzione. Per realizzare ci, prender in considerazione i

Censimenti dal 1950 al 2001, illustrando cosi i fatti pi tipici che hanno caratterizzato il Venezuela nei tempi pi recenti.
5

Censimento: il censimento ha lo scopo, in genere con riferimento ad un dato istante, di accertare la consistenza numerica e la distribuzione territoriale delle unit di rilevazione (famiglie, convivenze e relativi componenti) e quello di rilevare i principali caratteri strutturali (sesso, et, stato civile, professione, etc.) delle persone che la costituiscono. Il censimento un rilevazione diretta, universale simultanea e periodica. ( Di Comite, Chiassino,2004). 6 Piramide delle et: con il nome piramide delle et viene usualmente indicato un particolare tipo di rappresentazione grafica ove le et od anche gli anni di nascitafigurano su di un asse verticale che bipartisce il grafico e poggia su di un asse orizzontale. Per ciascun sesso, la consistenza numerica (assoluta o relativa) della popolazione appartenente ad una determinata classe di et (annuale o pluriennale) Lampiezza di ciascun rettangolo funzione di tre fattori diversi e cio: a) la dimensione di partenza delle relative generazioni; b) lintensit delleliminazione per causa di morte, relativamente allintervallo che va dalla nascita sino allet considerata; c) lintensit ( in entrata e/o in uscita) dei flussi migratori, che concernono le anzidette generazioni ( Di Comite, Chiassino, 2004).

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Se confrontiamo la piramide della popolazione del Venezuela

totale

nellanno 1950 con quella dellanno

2001, possiamo osservare che si sono prodotti dei cambiamenti notevoli. Cosi, fra il 1950 e il 1961, le

piramidi si caratterizzano per avere un ampia base, pero gi nella piramide del 1971 si comincer a notare una certa riduzione della base, la quale sembra quasi voler anticipare lulteriore riduzione della base che si presenter nella piramide del 1981 con un aumento

invece nei gruppi che rappresentano la popolazione adulta, fenomeno che risulta molto pi evidente nella piramide nel 1990 e ancora pi in quella del 2001, nella quale (piramide del 2001) si pu diminuzione del gruppo 0-4 anni, gi apprezzare la rispetto a quello

immediatamente superiore, ragione per cui la tendenza futura del Venezuela una perdita graduale della condizione giovane della sua popolazione, presentando un aumento nella popolazione adulta o anziana, ma

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soprattutto adulta, con un conseguente invecchiamento della popolazione.

La

diminuzione delle

delle

dimensioni

delle

basi

piramidi,

evidenziata pocanzi ubbidisce ai bassi tassi di natalit.


Se torniamo indietro ha 48 anni fa,

possiamo osservare che a partire dal 1961 comincia la diminuzione dei tassi di natalit; il che spiega la continua diminuzione della classe 0-4 che si presenta.

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85 y ms 80-84 75-79 70-74 65-69 60-64 55-59 50-54 45-49 40-44 35-39 30-34 25-29 20-24 15-19 10-14 05-09 00-04

1971

85 y ms 80-84 75-79 70-74 65-69 60-64 55-59 50-54 45-49 40-44 35-39 30-34 25-29 20-24 15-19 10-14 05-09 00-04

1981

10
85 y ms 80-84 75-79 70-74 65-69 60-64 55-59 50-54 45-49 40-44 35-39 30-34 25-29 20-24 15-19 10-14 05-09 00-04

10
85 y ms 80-84 75-79 70-74 65-69 60-64 55-59 50-54 45-49 40-44 35-39 30-34 25-29 20-24 15-19 10-14 05-09 00-04

10

10

1990

2001

10

10

10

10

Fig. 1.3.1. Piramidi della popolazione del Venezuela La struttura per et della popolazione

Venezuela sempre stata identificata allesterno, dalla sua composizione eminentemente giovane, realt che stata confermata dai dati fino al 1971, con una popolazione giovanile che

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comprendeva qualcosa in

pi del 50% della

popolazione totale, e anche se nel 1981 queste proporzioni riguardanti la popolazione rimassero

inalterate, la popolazione adulta arrivo a rappresentare nel suddetto periodo il 43,4 % e quella anziana riusc ad arrivare a comporre pi del 5% della popolazione totale. Nel successivo censimento del 1990, si osserva se comparato con il precedente del 1981, un riduzione del 6,6% della popolazione giovane e un aumento del 6,2% della popolazione adulta e del 13,2% della

popolazione anziana; tendenza che continua fino a quando nel 2001 la popolazione giovani si riduce del 10%, mentre la popolazione adulta e anziana

rispettivamente

aumentano del 8 % e del 16,7%,

rispetto ai dati del 1990. Per la prima volta, nel 2001, la percentuale della popolazione adulta supera quella dei

giovani, mentre la percentuale della popolazione

37

anziana,

raggiunge

il

suo

massimo

rappresentando il 7 % della popolazione totale. Per quanto riguarda la ripartizione per sessi, tra il 1950 e il 2001, la percentuale della

popolazione anziana femminile

supera quella

maschile, cosa che in questo caso in stretta connessione con la supermortalit maschile,

superando la donna alluomo nella sopravvivenza. Nel 1950 i maschi giovani e adulti superano la percentuale di femmine, mentre che nel 1961 maschi e femmine sono quasi in eguale proporzione. Nel 1971 e nel 1981 la popolazione giovane maschile supera quella

femminile a differenza della popolazione in et adulta nella quale si osserva che maschi e femmine hanno

quasi la stessa proporzione rispetto alla popolazione totale. Successivamente nel 1990 e nel 2001 la popolazione giovane maschile si trover ad essere in proporzione superiore a quella femminile, mentre nella

38

popolazione adulta la incidenza si inverte

essendo la

popolazione femminile maggiore di quella maschile. 1.3.2) Caratteristiche etniche: Passiamo ad analizzare la composizione etnica

del Venezuela, in questa si osserva che la sua popolazione composta in gran parte da meticci nati dallincrocio delle razze indigene, sia coi bianchi di origine generalmente ispanica, che con i creoli ed

africani. Sono presenti nel paese anche molti europei (Spagnoli, Italiani, Portoghesi) ed i loro discendenti, mentre gli indigeni allo stato puro e gli asiatici, rappresentano una parte numericamente trascurabile della popolazione. Dal punto di vista etnico, Venezuela un paese con un ampia diversit di razze e di culture . Per quanto riguarda le rilevazioni di carattere etnico, in Venezuela non sono state effettuate, ora come ora, rilevazioni ufficiali riguardante la etnia

39

indigena, le popolazioni indigene sono state censite esclusivamente sulla base delle rispettive lingue

autoctone duso. Si ritiene che circa i 2/3 della popolazione venezuelana siano mestizos o (pi

raramente) mulatos, nati dalla fusione secolare fra bianchi e indios (i meticci) o fra bianchi e

afrovenezuelani (i mulatti). Per di pi, non manca la fusione fra afrovenezuelani e indios i c.d. Zambos. La componente blanca, piuttosto esigua in tempo coloniale e nel primo secolo di indipendenza, stata

potentemente rafforzata a partire dagli anni 40 del secolo scorso, con larrivo di circa 980.000 europei che nella maggior parte si stanziarono definitivamente nel paese. Secondo alcune rilevazioni di carattere non ufficiale (dati del 2005) i blancos costituiscono 1/5 dellintera popolazione, gruppo formato

soprattutto da immigrati e figli di immigrati di origine

40

europea, tanto di migrazioni recenti, quanto da creoli di vecchia ascendenza ispanica. Durante linizio degli anni 40 del secolo scorso, i primi a immigrare in Venezuela, furono alcune

migliaia di esuli della Guerra civile Spagnola (provenienti generalmente dalla Francia o da altri paesi latinoamericani che li avevano inizialmente accolti). Vi seguirono gli Italiani nel Secondo dopoguerra (a partire del 1947 circa) insieme ad un gran numero di iberici (di origine galiziana e portoghese soprattutto) e ad un limitato numero di francesi, tedeschi, europei dellest, tra altri. Ancora oggi, il peso

delle comunit europee in Venezuela , sia sotto il profilo demografico che economico, piuttosto considerevole. Fra queste, spiccano le presenze spagnola, italiana e portoghese. Gli dell1 % Indios sul rappresentano della invece meno (circa

totale

popolazione

41

178.000 secondo i dati del censimento del 2001), va ancora una volta sottolineato, che il termine di Indio ha una valenza, nei rilevamenti statistici, di carattere culturale e linguistico in particolare, non razziale. La popolazione afrovenezuelana allo stato puro o semipuro, costituisce un gruppo etnico molto pi numeroso di quello Indio il 10 (gli %

afrovenezuelani

rappresenterebbero

secondo alcune rilevazioni di carattere non ufficiale del 2005), concentrato per lo pi nelle zone costiere, fra cui larea di Barlovento nello Stato Miranda) . Per concludere, bisogna mettere in evidenza, che a livello demografico, il Venezuela presenta una peculiarit di rilievo, il paese caratterizzato da sfaccettature tipicamente andine per quanto

riguarda la distribuzione della popolazione nel suo territorio, si nota infatti nella peculiare distribuzione della popolazione: circa il 70 % dei

42

venezuelani vive a ridosso della costa caraibica, ovverosia in meno di della superficie totale del paese. opportuno sottolineare che la peculiare distribuzione della popolazione stata molto influenzata dalla venezuelana scoperta del

petrolio quale pilastro delleconomia del paese, con lo sfruttamento del petrolio, infatti, si scateneranno la migrazioni interne dalle aree rurali ai centri urbani, causando labbandono dei campi, il sovraffollamento delle citt, e creando forte disuguaglianza dei servizi pubblici nelle diverse zone e lo sviluppo di una selvaggia pianificazione urbana. 1.3.3) Distribuzione territoriale della popolazione La struttura demografica della popolazione o la sua classificazione in popolazione rurale e urbana (intendendo per questultima la popolazione

concentrata in centri con 2 500 o pi abitanti), presento per molti anni un dominio assoluto della

43

componente rurale a discapito di quella urbana. Nonostante questo, in anni recenti si osserva che

questa situazione si modificata considerevolmente. In effetti, mentre nel 1936, di un popolazione totale di 3 364 347 abitanti, il 71,6% di questi faceva parte della popolazione rurale7, il 28,4% restante (cio meno di un milione di abitanti) faceva parte della popolazione urbana. Nel 1950, su una popolazione totale di 5 034 838 abitanti, nonostante le proporzioni tendano ad un equilibrio, tuttavia presente ancora un leggero predominio della popolazione rurale con un 53,7%. Questo significa, che in 14 anni, mentre la popolazione urbana esperimentava un aumento del 63% con riduceva la

rispetto alla popolazione totale, la rurale

sua partecipazione a questo totale in un 25 % (Ramos, 1993; 2003 A). Sar a partire dal 1996, quando la componente urbana superer la componente

Per questa si intende, la popolazione dispersa nel territorio o concentrata in centri di meno di 2 500 abitanti (Ramos, 2005).

44

rurale8. Cosi troviamo,che, di una popolazione totale di 7 523 999 abitanti, il 62,6% rurale. Sarebbe a dire che, urbana e il 37,4% 4 707 192

abitanti

conformano la popolazione urbana compongono invece quella rurale.

e che 2 816 808

Questo vuol dire che in 25 anni, che vanno dal 1936 al 1961, mentre la popolazione urbana

aumentava in un 120,4%, la rurale

diminuiva in un

47,8%. Per il 1990, di una popolazione totale di 18 105 265 abitanti, la urbana raggiunge il 84,1% (15 227 740 abitanti) e quella rurale il 15,9% (2 877 525 abitanti), cosi in 54 anni la popolazione urbana aumentata del 196,1%, in contrasto con quella rurale che invece diminuisce del 77,8% nello stesso periodo di tempo. I bruschi cambiamenti della struttura geografica della popolazione, che secondo quanto osservato in precedenza, favoriscono laumento della

popolazione urbana e la diminuzione di quella


8

Urbanesimo: il fenomeno per cui la popolazione di un centro urbano tende a crescere soprattutto per effetto delle migrazioni (Di Comite, Chiassino, 2004).

45

rurale,

si

spiegano con i

attraverso fenomeni

la di

stretta mobilit

connessione

geografica della popolazione dovuti allimpatto del modello economico minerario esportatore, che modernizzo le attivit economiche, creando nuovi centri attrattori per le popolazioni. Attraverso lutilizzazione del criterio di Densit della popolazione, si arriva a verificare che come si

evidenziava in precedenza, unalta proporzione della popolazione del paese si concentra in una piccola parte della superficie dello stesso. Questo spazio o concentrazione si conosce da tempo con il nome di Franja NorteCosteroAndina, che al 1936 comprendeva il 65% della popolazione in solo il 10 % del territorio. La densit media era di 24,1 Abitanti/ km2. Undici stati conformavano allora detta Franja : Distrito Federal, Aragua,

46

Carabobo,

Miranda,

Mrida,

Tchira,

Trujillo,

Lara, Sucre, Yaracuy y Nueva Esparta. Ancora nel 1961 la popolazione mantenne questa conformazione, con lincorporazione alla suddetta Franja degli stati Portuguesa, Falcn y Zulia, concentrandosi in essa il 80,5% della popolazione, cio, pi di sei milioni di abitanti, con una densit media di 33,5 abitanti/km2, in quello che rappresenta circa il 20% del territorio nazionale, situazione che

continua anche nel 1990. Tuttavia, attualmente, si osserva la conformazione di un blocco senza soluzione di continuit, a Nord dellasse fluviale Apure Orinoco, per questo attualmente si pu affermare che in questa Franja si trova il 90% della popolazione nazionale

ricoprendo il 34% della superficie territoriale nazionale, con una densit media di 53,7% abitanti/km2. Per quanto riguarda il popolamento e lo spopolamento delle zone rurali (Ramos, 1993;

47

2005) si arriva a stabilire che fra i periodi 1936 1941 e 19501961 si verifica un aumento

sostenuto dellarea di spopolamento al tempo stesso che si osserva una riduzione del

popolamento delle zone rurali, almeno fino al periodo che va dal 1971al 1998. Cosi nel periodo 19361941 lo spopolamento delle zone rurali ricopriva il 6,5% della superficie del paese, per aumentare

successivamente al 41% nel periodo 19501961 e continuare il suo aumento al 52,5% per il periodo 19711981. Successivamente, nel periodo 1981-1990, la

suddetta area, diminuisce fino ad arrivare al 13,7%, nel quale un debole popolamento rurale ricopre il 82,2% della superficie del territorio. da evidenziare, come nel periodo dal 1936 al 1941, di 486 424 abitanti di cui aumentata la popolazione nazionale, la componente rurale sia

aumenta del 52,7%, mentre la popolazione urbana sia

48

aumenta del 47,3%. Questo significa che per ogni 100 abitanti di cui aumenta la popolazione totale, la rurale attrae 53 e la urbana 47 abitanti; tuttavia a partire del periodo 1941- al 1950 la popolazione urbana sar quella che pi avr beneficio della popolazione nazionale. Finalmente, se osserviamo il periodo che va dal 1936 al 1990 si noter che quasi tutto laumento che ha avuto la popolazione nazionale andato ha beneficio della popolazione urbana, aumentandola del 96,8%, mentre la popolazione rurale aumenter solo del 3,2%. Le differenze di distribuzione spaziale nel processo di urbanizzazione diversit del processo corrispondono alle di sviluppo della dellaumento

occupazione, osservandosi cosi che le entit o gli stati con alto livello di urbanizzazione

corrispondono a quelli dove si ha avuto una grande concentrazione di investimenti

49

provenienti

dallestero

dove

si

trovano

maggiori capitali e guadagni finanziari per il paese, soprattutto quelli che riguardano le

attivit petrolifere. Cosi in base ai tempi e agli sviluppi economici del paese, si possono osservare diverse fasi di sviluppo del processo di

urbanizzazione : 1) Prima fase

che ha luogo

prima dellanno 1950 e comprende stati o entit di tradizione urbana come il Distrito Federal ,Aragua, Carabobo e Zulia; 2) Seconda fase che va dal 1950 al 1971 e comprende gli stati Miranda, Esparta Gurico, Tchira, Bolvar e Nueva

e le entit che conformano la zona del paese (Falcn, Lara,

centro-occidentale

Portuguesa e Yaracuy) e Nord-est (Anzotegui, Monagas e Sucre); 3) Terza fase che comincia nel 1971 e va fino al 1981 negli stati Amazonas,

50

Apure, Barinas, Cojedes, Delta Amacuro, Mrida e Trujillo. Il processo di ridistribuzione della popolazione venezuelana, il quale evidenziato dalla particolare distribuzione spaziale della stesso, il quale si svolto in tempi molto brevi, ci induce ad evidenziare un altro fenomeno che ha contribuito alla ridistribuzione e al processo di urbanizzazione del paese : migrazioni interne. Se andiamo a ricercare i motivi della peculiare distribuzione della popolazione nel territorio e delle le

trasformazioni della popolazione da principalmente rurale a urbana, storici e bisogna che negli anche ultimi sulla ricercare secoli gli

avvenimenti caratterizzato

hanno

influito

conformazione

demografica territoriale: tra questi fattori possiamo senza ombra di dubbio enunciare lavvenimento del petrolio nelle prime decadi del XX secolo il quale

51

marca un punto cruciale nelle storia recente del Venezuela, cio lavvento del modello economico minerario-esportatore che avr delle grandi

conseguenze a livello di migrazioni interne, e che si sostituir al modello economico precedente del

Venezuela, cio lagrario-esportatore . Intanto agli inizi del XX secolo, le condizioni socioeconomiche della popolazione, la quale era

eminentemente rurale, erano molto precarie, e solo dopo il 1935 (dovuto anche alla morte del dittatore

Juan Vicente Gomez) cominciano coi primi segni di cambiamento politico anche le prime mutazioni delle condizioni della popolazione venezuelana. In tal modo comprensibile come il modello economico minerarioesportatore ebbe un grande

impatto nella economia nazionale impatto rese possibile

e come questo

la mobilit dei contadini

dallambito rurale, per catapultarli ai centri urbani

52

consolidati o in via di consolidamento e convertirli cosi in lavoratori salariati. Durante la transizione politica (successiva alla morte di Gomez nel 1935) si realizzano opere di infrastruttura, che saranno le basi di una iniziativa a favore della salute pubblica nella lotta contro la malaria e cominceranno per migliorare ampie le campagne di

vaccinazione

condizioni

della

popolazione e la sua salute. La medicina preventiva comincer a guadagnarsi spazio rispetto alla medicina curativa, con la conseguenza che

accentuer la diminuzione della mortalit seppur continuer elevata la natalit. Venezuela

comincia cosi la sua transizione demografica9, che comporter un forte aumento della

popolazione e laumento della Speranza di vita.

Teoria della Transizione demografica: tutti i demografi , qualsiasi sia la loro formazione appaiono sostanzialmente concordi sulla seguente formulazione del Demeny (1968) sulla transizione demografica : nelle societ tradizionali la fecondit e la mortalit sono alte. Nelle societ moderne,. La fecondit e la mortalit sono basse. Nel mezzo vi la transizione demografica (Di Comite, Chiassino , 2004).

53

Nell'ultimo

censimento

eseguito,

quello

per

l'appunto del 2001, per quanto riguarda la popolazione rurale ed urbana del Venezuela, osserviamo che i valori cambiano, il totale della popolazione rurale al 2001 era di 2.672.453 abitanti distribuiti irregolarmente in tutto il territorio nazionale, tra cui le principali zone con popolazione rurale risultano Lara, Gurico, Anzotegui, Monagas. Per quanto riguarda la popolazione urbana abbiamo che questa raggiunge la cifra di 20.381.757 abitanti distribuiti principalmente in Miranda, Carabobo, Zulia, Distrito Capital, cio distribuiti nelle entit

federali dove si ritrovano le principali industrie del paese, dove c' la maggiore possibilit di lavoro e di guadagno. Comunque come si osserva dai dati il Venezuela un paese con un altissimo tasso di urbanizzazione rispetto alla popolazione rurale che raggiunge solo 2.672.453 milioni in tutto il territorio, questo si pu attribuire al fatto che le

54

principali Venezuela

attivit si

economiche quasi

attuali

del

ritrovano

totalmente

nell'industria del Petroleo, e nella siderurgica, essendo queste collocate nelle grandi citt,

questo aiuta all'urbanizzazione del paese, ed inoltre il declino del Venezuela come produttore di beni provenienti dall'agricoltura a fatto si che la popolazione abbandonase le campagne per recarsi nelle citt alla ricerca di lavoro. Poi inoltre con il sistema dei latifondi, non permette lo svilupparsi di piccole attivit agricole a

conduzione famigliare, questo comporta quindi una ulteriore migrazione verso le citt alla ricerca di lavoro.

55

Tav. 1.3.3.1. Popolazione Urbana Censimento

2001

Secondo Capitolo Evoluzione Demografica in Venezuela

56

2.1) Natalit, mortalit e speranza di vita alla nascita Tra i diversi cambiamenti strutturali demografici che si sono verificati in Venezuela, rilevante

osservare, come il paese si stia incamminando verso un progressivo invecchiamento

demografico, in specifico bisogna osservare i cambiamenti del trentennio 1971-2001, nel quale spicca considerevolmente la riduzione della

popolazione giovane (0-19 anni det), ed il conseguente progressivo invecchiamento della popolazione, che ha tra le maggiori cause,

ovviamente, una pi elevata speranza di vita alla nascita e una fecondit in netto ribasso. Al 1961, il tasso di fecondit totale 10 era abbastanza
10

elevato

(6,7

figli/donna).

Sin,

Tasso lordo di riproduzione totale o indice sintetico di fecondit (dizione francese) o tasso di fecondit totale (dizione inglese): se si hanno i quozienti annuali di fecondit per lintero intervallo di et feconda (15-49 anni) riferiti ad una donna, effettuandone la somma si ha il numero medio dei figli che una donna avr in tutto della sua et feconda, posto che in ipotesi di popolazione chiusa e di assenza di eliminazione mortuaria essa sia soggetta alla legge di fecondit osservata; Kuczynski (Di Comite , Chiassino , 2004).

57

dallora, la riproduttivit venezuelana inizia a diminuire anche se, al 1971, si osserva un livello ancora abbastanza per far alto s (attorno che la ai 5,4

figli/donna)

popolazione

mantenga un ritmo di crescita accelerato (De Palma, 2009). opportuno segnalare, tra laltro, che

gli elevati livelli riproduttivi degli anni 60 e 70 sono stati determinati da importanti fattori che

vanno al di l, sia dellaumento della proporzione della donne in et feconda, sia della diminuzione della mortalit in generale (specie infantile), ma laumento della fecondit sarebbe anche legato alla scomparsa di molteplici casi di sterilit legati a malattie infettive e di trasmissione sessuale (De Palma, 2009). Anche se si riscontra agli inizi degli anni 80 un TFT elevato, al 2001, la riproduttivit venezuelana raggiungendo si contrae i circa 2,7 del 40%, A

pertanto

figli/donna.

58

determinare questo forte calo della fecondit11, si riscontrano non solo i fattori e legati dei il

allurbanizzazione, contraccettivi, ma

allistruzione anche, e

alluso

soprattutto,

depauperamento economico sociale del paese (De Palma, 2009). Se poi si analizzano i dati relativi alla riproduttivit degli stati federali venezuelani, si riscontra che agli inizi degli anni 80 i TFT del Distritto Federal (2,9) e di Miranda (3,2) erano gli unici al di sotto della quota 4 figli/donna. E sebbene, allepoca, la riproduttivit

venezuelana si aggirasse attorno ai 4,8 figli/donna, numerose erano le aree che sfioravano o superavano i 5,5 figli/donna (Sucre, Apure, Amazonas, Delta

Amacuro, Portughesa, Monagas , Barinas e Yaracuy) (Di Palma , 2009).

11

Fecondit: la capacit riproduttiva di una popolazione in un dato intervallo di tempo. La fecondit viene misurata dai: Quozienti di natalit, Quoziente di fecondit (Di Comite , Chiassino, 2004).

59

Nel giro di un quarto di secolo (1981-2006) per, si osserva una notevole diminuzione della fecondit: presentando tutti gli stati una

diminuzione di circa 2 figli/donna.

Attualmente,

nel Distritto Federal e negli stati Miranda e Vargas osserviamo una riproduttivit che ruota attorno al livello di sostituzione (2,1 figli/donna); a questi valori si avvicinano gli stati Aragua (2,3), Carabobo e Nueva Esparta (2,4 per entrambi). Le altre principali aree del paese, perlopi, presentano una fecondit che si aggira attorno alla media nazionale (2,6), e soltanto alcune zone tra le pi depresse ed emarginate del paese presentano un TFT al di sopra dei 3 figli/donna: Barinas (3,3) , Amazonas (3,3) , Apure (4,2) e Delta Amacuro (5,3) (De Palma, 2009).

60

Daltro canto, un fenomeno molto rilevante quello delle mamme bambine, che ha

mantenuto ritmi sostenuti, tanto da far si che, ora come ora, la questione venga considerata come una delle piaghe sociali del paese. Secondo i risultati della Encuesta Nacional de Poblacin y Famiglia (Enpofam) realizzata nel 1998, poco pi del 15% delle donne tra i 15 e i 19 anni det, aveva gi almeno un figlio (De Palma , 2009). Inoltre , negli anni tra il 1977 e il 1998, il peso della fecondit di questa classe det su quella totale, era passato dal 12% al 18% (Enpofam, 2001; De Palma 2009). Inoltre si osserva una forte influenza delle

condiciones de vida

in questo fenomeno,

infatti, ad avere un figlio prima di compiere 20 anni det, era solo il 16,8% delle donne no in contrasto, la stessa situazione

pobres;

61

coinvolgeva

il

43,4%

delle

donne

pobres

(Enpofam ,2001; De Palma 2009).

Fecondit (TFT) del Venezuela e dei suoi stati federali 1981,2001,2006 Area Venezuela Distrito Capital Aragua Miranda Vargas Carabobo Tchira Nueva Esparta Lara Mrida Anzotegui Falcn Bolvar Zulia Trujillo Cojedes Gurico Yaracuy Sucre Monagas Portuguesa Barinas Amazonas Delta Amacuro Apure 1981 4,8 2,9 3,9 3,2 n.d. 4,1 4,8 4,6 4,9 4,5 5 5,1 5,2 4,1 5,2 5,3 5,1 5,5 6,2 5,8 5,5 5,9 6,0 6,1 6,1 2001 2,8 2,1 2,4 2,3 2,3 2,5 2,9 2,6 2,7 2,8 2,8 2,9 2,8 3,1 2,9 3,1 3,3 3,2 3,2 3,3 3,1 3,5 3,8 5,7 4,5 2006 2,6 2,0 2,3 2,1 2,2 2,4 2,7 2,4 2,6 2,7 2,7 2,8 2,7 2,9 2,8 2,9 3,2 3,0 3,1 3,1 3,0 3,3 3,5 5,3 4,2

1 I dati del 2006 sono stime dell'Ine su Censimento 2001 2 Il dato del 1981si riferisce all'allora Distrito Federal: dal 1999 scisso in Distrito Capital e Stato federale Vargas Fonti: Dati del 1981 di Lpez y Bidegain; dati 2001-2006 dell'Ine ( Di Palma, 2009)

Tav. 2.1.1. Fecondit (TFT) del Venezuela e dei i suoi stati federali

62

In tempi recenti, precisamente al 2002, in base alle statistiche del Ministerio de Salud y Desarrollo Social, il 21,4% delle nascite complessive avvenute in quel anno interessava ragazze tra i 15 e i 19 anni di et (MSDS, 2004; De Palma , 2009). In realt, tutte le donne in et feconda sono responsabili della diminuzione della fecondit venezuelana, sebbene, il contributo di ciascuna e ben differenziato secondo let. Dal 77 al 98, il quoziente adolescenti di fecondit (specifico)12 delle

diminuito di circa il 40%; quello

della classe 20-34 anni det attorno al 60%; quello Over 35 oltre il 70% (Freitez, 2005 ; De Palma 2009). Invece notevolmente accresciuta la

speranza di vita alla nascita.

Si pensi che al

1941, la vita media della popolazione era di circa


12

Quozienti di fecondit specifica per et: essendo nota la distribuzione dei nati vivi secondo let della madre al parto e quella delle donne in et feconda secondo let, si pu ottenere il quoziente di fecondit relativo allet x, x+s, cio Qf (x, x+s), dividendo i nativi vivi da donne in et x, x+s, Nv(x, x+s), per le donne della stessa et F x, x+s (Di Comite, Chiassino, 2004).

63

40 anni (39,2 per i maschi; 40,7 per le femmine), al 1971, invece raggiungeva i 66 anni det (63,4 i maschi; 68,3% per le femmine) (De Palma, 2009). Inoltre questa situazione rispecchia la significativa

diminuzione del quoziente (grezzo) di mortalit13: se nel 1941, tale indicatore si aggirava intorno al 21,1, al 1971, era scesa al 6,6. La mortalit infantile nel 1940 sfiorava il 200 (precisamente , era del 181,4) , al 1971, superava di poco il 49 (Cicred, 1974, De Palma 2009). Attualmente, la vita media alla nascita della popolazione venezuelana di 73,4 anni, mentre, la mortalit infantile ha raggiunto livelli che aggirano attorno il 17 (De Palma, 2009). Anche se la mortalit infantile appare

notevolmente diminuita, non deve sottovalutarsi il fatto che, tuttavia al nuovo millennio, alcuni stati, tra cui lAmazonas
13

il

Delta

Amacuro

presentavano

Quoziente (grezzo) di mortalit: il viene dato dal rapporto tra ammontare dei decessi verificatisi in un intervallo di tempo , e ammontare medio della popolazione(Di Comite, Chiassino, 2004)

64

presentano quote di oltre il 30. Inoltre, ad oggi, sono numerosi i territori che denotano livelli che superano o sfiorano il 20. Inoltre anche le aree socio-economiche pi avanzate, non sono immuni a questa situazione, si osserva cosi: nel Distrito Capital una mortalit infantile del 14,4, in Miranda del 15,4, in Vargas del 16,3, in Aragua del 16,1, in Carabobo del 16,8 e nel Zulia del 19,7 (De Palma, 2009). Tuttavia per, si cela dietro

allabbassamento della mortalit infantile14 un innalzamento della mortalit dopo il primo mese di vita (ovverosia, dei decessi 1-11 mesi per cause esogene) (De Palma, 2009). La causa di questo fenomeno il ritorno di alcune cause di morte prevenibili anemie, (polmonite, malattie inefficienza infettive e

nutrizionale,

parassitarie), che sono conseguenza diretta del


14

Mortalit Infantile: in senso lato riguarda i decessi avvenuti nei primi cinque anni di vita; in senso stretto, invece, riguarda solo i decessi verificatisi nel primo anno di vita. Le statistiche ufficiali sulla mortalit infantile si riferiscono, di solito, alla mortalit nel primo anno di vita ed a tale mortalit che ci si riferisce allorquando si parla di mortalit infantile senza altre specificazioni (Di Comite, Chiassino, 2004).

65

deteriorarsi

delle

condizioni

di

vita

della

popolazione e, dunque, della disattenzione alla salute (Freitez, 2005; De Palma 2009). Questa situazione inoltre particolarmente sentita nelle zone pi oppresse del paese, nonch, nei casi di estrema povert e/o di bassa istruzione (De Palma, 2009).

66

Speranza di vita e Mortalit infantile del Venezuela e dei i suoi Stati 2001-2006 Area Speranza di vita alla nascita 2001 2006 72,5 73,4 74,2 75,1 65,6 66,4 71,6 72,5 68,6 69,2 73,4 74,0 69,4 70,1 72,2 72,6 72,0 69,4 68,8 65,6 65,0 72,6 72,0 72,6 71,0 71,8 72,4 73,2 71,2 71,8 73,6 74,5 70,6 71,1 73,8 74,4 70,4 71,0 69,7 70,4 69,8 70,5 69,6 70,3 74,1 75 69,7 70,5 70,9 71,8

Venezuela Distrito Capital Amazonas Anzotegui Apure Aragua Barinas Bolvar Carabobo Cojedes Delta Amacuro Falcn Gurico Lara Mrida Miranda Monagas Nueva Esparta Portuguesa Sucre Tchira Trujillo Vargas Yaracuy Zulia

Mortalit Infantile (% 2001 2006 18,8 16,5 16,0 14,4 38,0 34,5 18,6 16,8 29,9 26,9 17,8 16,1 26,0 23,4 18,5 16,7 18,6 16,8 26,1 23,5 33,9 30,6 20,7 18,7 19,0 17,2 18,1 16,3 20,0 18,1 17 15,4 21,6 19,5 17,4 15,7 21,6 19,5 22,1 19,8 21,9 19,7 23,1 20,8 18,1 16,3 23,3 21,0 21,9 19,7

o)

I dati del 2006 sono stime dell'Ine su Censimento 2001; Fonti: Dati dell'Ine ( Di Palma 2009)

Tav. 2.1.2. Speranza di vita e Mortalit infantile del Venezuela e dei suoi stati

Inoltre la crisi economica iniziata negli anni 80 e successivamente aggravatasi, poi, nel corso degli anni 90, si via via protratta fino ai nostri giorni, causando sempre maggiori disaggi nella popolazione, peggiorando le loro condizioni di

67

vita, ed aumentando la povert nellintero paese, crisi che peraltro ha colpito e colpisce non solo le classi sociali pi basse ma soprattutto le classi sociali medie, impedendo cosi uno sviluppo. In questo capitolo verr analizzata levoluzione della popolazione attraverso la teoria della Transizione Demografica15, si osserva che la crescita della popolazione fu abbastanza del XX secolo, lenta fino agli inizi a guadagnare

cominciando

importanza quantitativa solo a partire del 1930 per poi proseguire la sua crescita dopo il 1950.

La lenta crescita della popolazione negli ultimi anni del 800 e nei primi del 900, era dovuta alle difficili condizioni del paese nellepoca del

Caudillismo:

la forte

incidenza di malattie

infettive, larretratezza della medicina curativa e preventiva, lo scarso aumento della popolazione
15

La Teoria della transizione demografica: Seconda la sintetica formulazione di Demeny (1968): nelle societ tradizionali la fecondit e la mortalit sono alte. Nelle societ moderne, la fecondit e la mortalit sono basse. Nel mezzo, vi la transizione demografica (Di Comite, Chiassino, 2004).

68

dovuto agli alti tassi di natalit e mortalit e lisolamento geografico tra le diverse regioni per la mancanza di mezzi di comunicazione adeguati (Ramos,1993; 2003 A; 2005). In effetti, la crescita della popolazione

venezuelana molto lenta, a cavallo dei due secoli scorsi, basti pensare che dal censimento del 1873 al censimento del 1936 la popolazione passata da 1.732.411 abitanti a 3.364.347

dunque vi stato un aumento assoluto della popolazione di solo 1.631.936 abitanti. Se ora

osserviamo il cambiamento nella popolazione dal 1936 al 1950, laumento (assoluto) della stessa molto simile alla cifra del periodo precedente, aumento ottenuto in un margine di tempo

inferiore di circa di tempo rispetto al periodo precedente, ossia in 14 anni. Tra il 1950 e il 1971 la popolazione passa da 5.034.838 abitanti a

69

10.721.522, con un aumento (assoluto) della popolazione possiamo popolazione di 5.686.684 per ad abitanti. lanno Come la suo

osservare riuscita

1971 il

aumentare

numero qualcosa in pi di 6 volte rispetto ai primi dati del 1873, e tra il 1971 e il 1990 la popolazione cresce da 10.721.522 abitanti a 18.105.265 , trovando cosi laumento assoluto in 7.383.743 abitanti in solo 19 anni. Al Censimento del 2001 si riscontrano

23.054.210 abitanti, per cui la popolazione registro un aumento (assoluto) rispetto al ultimo censimento di 4.948.945 abitanti in soli 11 anni. In conclusione, in meno di 130 anni, la popolazione venezuelana, se bene riuscita ad aumentare il numero in qualcosa in pi di 13 volte, rispetto al suo numero alla fine del XIX secolo, non fu se non fino agli anni 30 e

70

soprattutto dopo gli anni 50 del XX secolo, quando la stessa riusc ad aumentare

considerevolmente il suo ammontare. 2.2) Le fasi della transizione demografica (18732001) Analizziamo ora le diverse fasi che ha

attraversato la popolazione venezuelana, del processo di Transizione Demografica : A) 1873- 1920: corrisponde allepoca del modello

economico agrario esportatore, inquadrato nel caudillismo con una popolazione maggiormente rurale, con scarsa mobilit geografica dovuta a

una produzione di carattere semifeudale. Questa fase demografica si caratterizza per una evoluzione molto lenta della popolazione, la cui crescita media annuale esperimenta una diminuzione molto pronunciata al

passare da 2.0% nel periodo dal 1873-1881 a 0.4% nel

71

periodo dal 1891-1920.

La crescita media annua di

questo periodo sar del 0.8%. interessante focalizzarsi sul fatto che in questo periodo la popolazione nazionale si evolve da 1.732.411 abitanti nel 1873 a 2.479.525 nel 1920. In altre parole, in 47 anni appena si ottenne un aumento assoluto di 747.114 abitanti. La speranza di vita alla nascita si aggirava attorno ai 30 anni. Inoltre il Venezuela era caratterizzata da un alta tassa di natalit e mortalit, con scarso controllo sulle malattie, soprattutto, infettive. La natalit media si aggirava
Aumento assoluto della popolazione nelle diverse fasi Crescita media annuale % 0,8 1,9 3,3 2,8

Fase A B C D

Periodo 1873-1920 1920-1936 1936-1961 1961-2001

Aumento Assoluto 747 114 884 822 4 159 652 15 530 211

Durata delle fasi in anni 47 16 25 40

attorno al 31.3, la mortalit 21.3. In tal modo si spiegano meglio i motivi della lenta crescita della popolazione venezuelana .

72

Tav.2.2.1. Aumento assoluto della popolazione nelle diverse fasi


A)

1920 -1936: del

corrisponde agli ultimi In questa fase

anni

caudillismo.

leconomia si basa sul modello minerario esportatore, grandi periodo e contrassegnato malattie da

epidemie

infettivo-

contagiose. In questo momento della storia venezuelana, comincia a svilupparsi il

fenomeno delle migrazioni interne, le quali per quanto limitate, cominceranno ad avere sempre maggior importanza. Cosi possiamo osservare che: mentre i movimenti migratori verso linterno (interior) del paese erano di 95.944 unit fino al 1920, nel 1936 diventano di 376.047 unit. Inoltre si osserva una maggiore dinamicit della mobilit

territoriale della popolazione rispetto a quello

73

precedente, grazie anche ad un alto tasso di natalit e ad un tasso di mortalit che a decrescere (anche se

cominciare

mantiene comunque

livelli elevati). La

popolazione cosi riesce a duplicarsi rispetto al 1873 (dati dei censimenti dal 1873 al 2001) .
Venezuela
50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0
19501955 19601965 19701975 19801985 19901995 20002005 20102015 20202025 20302035 20402045

Quozienti grezzi di natalit

Quozienti grezzi di mortalit

Fig.2.2.1 Venezuela

Transizione

demografica

del

74

Venezuela: Evoluzione dei quozienti di natalit e mortalit dal 1891 al 2000 Anni Qn (ogni1000 abitanti) Qm (ogni 1000 abitanti) 1891 36,2 23,2 1920 26,3 19,4 1926 30,7 22,2 1936 32,2 17,4 1941 35,3 16,4 1950 42,6 10,9 1961 45,3 7,3 1971 41,3 7,0 1981 34,7 5,6 1990 29,9 4,7 2000 22,5 4,3 Fonte: Oswaldo Ramos Ojeda. Mrida 1993

Tav.2.2.2. Venezuela: Evoluzione dei quozienti di natalit e di mortalit

Tav.2.2.3. Statistiche Demografiche

75

La speranza di vita alla nascita oscilla tra i 34 e i 38 anni di un (in questo ritardo periodo), segno e

inequivocabile

politico-sociale

demografico. Come si pu osservare la natalit e la mortalit mostrano ancora dei valori elevati, rispettivamente 29,7 e 19,7 per mille abitanti, e la crescita della popolazione rimane ancora scarsa nei 16 anni di questa fase 1,0%. Limpatto dellattivit di estrazione di petrolio nella economia tradizionale, crea una crisi nel settore agricolo, promuovendo la sua

decomposizione e dissoluzione, sradicando, la popolazione rurale dai campi. Il flusso intenso di

manodopera agricola verso le zone urbane creato da questo nuovo tipo di economia basata sul Petrolio e le crescenti risorse che affluiscono nelle zone urbane, creando nuovi nuclei di lavoro capitalista (cio lavoro stipendiato), portano la societ agricola verso una crisi

76

irreversibile. Scompare cosi il legame del contadino alla terra e il quale viene spinto dal nuovo modello economico verso i nuclei urbani (Purroy, 1982). C) 1936 1961: questa fase caratterizzata da: instabilit politica; consolidazione delleconomia petrolifera; abbandono della popolazione rurale delle campagne; alla violento fine di processo questa di

urbanizzazione

periodo;

modernizzazione della medicina tanto preventiva come curativa; modernizzazione delleconomia; aumento del dinamismo nella crescita della

popolazione (la quale aumenter di 4 volte il suo valore); alta natalit e diminuzione

considerevole della mortalit, che comporter un elevata crescita della popolazione. La popolazione passa da 3.364.347 nel 1936 a 7.523.999 nel 1961.

Il Venezuela inizia cosi propria transizione

pienamente

la

77

demografica , inoltre le migrazioni interne


passano dai 376.047 del 1936 a 1.532.523 nel 1961, passando cosi il coefficiente di migrazioni interne dal 11,3 a 21,9% (Ramos , 1997). Alla fine di questa fase la popolazione eminentemente giovane. D) fase 1961 2001: questa fase caratterizzata da una relativa stabilit politica; dallaumento dallaumento della delle

industrializzazione;

migrazioni interne verso le zone interne del paese, passando le suddette migrazioni dal 1.532.523 del 1961 ai 3.863.845 del 1990 per arrivare ai 5.127.087 del 2001 (INE 2002). A cominciare dal 1961 si osserva una lenta diminuzione della natalit, con un tasso che se per il 1961 pari a 45,3, nel 1981 diminuir a 34,7 e che successivamente nel 2000 sar pari a 22,5. Cominciando cosi a modificarsi la composizione

78

caratteristica

della

popolazione

preminentemente giovane del Venezuela. Intanto la mortalit continua la sua

diminuzione, permettendo cosi la crescita della popolazione . La popolazione passa da 7.523.999 abitanti nel 1961 a 23.054.210 nel 2001, il paese cosi esperimenta una crescita assoluta in quei 40 anni di 15.530.221 abitanti, la maggior parte dei quali sar assorbito dai centri urbani. La speranza di vita alla nascita raggiunger lintervallo tra i 61 e i 73 anni (Pez Celis , 1978; INE , 2001). intravedersi Alla fine di questa fase, comincia a un lento invecchiamento della

popolazione, il che molto probabilmente in base agli analisi di esperti porter Venezuela nei prossimi 25 o 30 anni, verso un regime

demografico moderato o evoluto, caratterizzato

79

per tassi di natalit e di mortalit bassi e una bassa crescita della popolazione. Quando questi fattori si verificheranno, la popolazione venezuelana comincer a esperimentare un invecchiamento, che

senza dubbi porter ad un leggero aumento del Tasso grezzo di mortalit. E) fase 2002 2011: questa fase caratterizzata dall'instabilit politica, dalla crisi economica e dai conflitti politici interni al paese. La speranza di vita alla nascita passa da 72,64 anni nel 2002 a 74,30 anni nel 2011, grazie allaumentare della medicina preventiva ed al

diminuire delle condizioni negative per la salute. Nello specifico per quanto riguarda gli uomini passera da 69,77 anni per il 2002 a 71,40 anni nel 2011; per quanto riguarda le donne noteremo che

passera da 75,69 anni nel 2002 a 77,37 anni; cosi come si pu osservare si presenta un

80

invecchiamento della popolazione venezuelana dovuto allaumento della esperanza di vita alla nascita. Per quanto riguarda la fecondit notiamo che questa diminuisce col passare degli anni, questa

era pari a 2,76 figli per donna nel 2002, e raggiunge i 2,45 figli per donna nel 2011, quindi come si pu osservare questa in costante diminuzione, avvicinando cosi la

transizione demografica del venezuela verso valori bassi tanto di natalit come di

mortalit, ed aumentando le prospettive di vita per i singoli cittadini.


Inoltre in questo periodo si osserva una

diminuzione della mortalit infantile che passa da 18,14 %o nel 2002 a 14,78 %o nel 2011. Ora andiamoci ad occupare della Transizione Demografica del Venezuela nei singoli stati, che

81

come si osserver non omogenea. Si sono suddivisi gli stati in base al livello nella transizione

demografica, cosi troviamo gli stati in Transizione avanzata: qui troviamo il Distrito Capital, Aragua, Carabobo, Miranda, Nueva Esparta, Lara, Tchira y Vargas, si caratterizzano per presentare basse tasse di natalit 17-21,9 %o, e livelli di mortalit ridotti, 6-10%o; stati in Piena Transizione: qui

troviamo Anzotegui, Bolvar, Cojedes, Falcn, Gurico, Mrida, Monagas, Portuguesa, Sucre, Trujillo, Yaracuy e Zulia, le cui tasse di natalit raggiungono valori relativamente bassi: 22-

25,9%o, e le tasse di mortalit sono egualmente basse: meno di 6%o, e per ultimo troviamo gli stati in Transizione moderata: che sono Barinas, Apure, Delta Amacuro e Amazonas, che presentano tasse di natalit relativamente alte: 26-36%o, e livelli moderati di mortalit: 6-10%o.

82

2.3) La conclusione del processo transizionale La storia demografica del Venezuela, in base ai dati analizzati, passata, nel corso di un secolo, attraverso due delle tre fasi di cui composta la transizione demografica:

La

fase

pre-

transizionale, e la fase Transizionale od anche detta della rivoluzione demografica. Per il


resto, gi alla fine della decada degli anni 90 comincia ad osservarsi una diminuzione

importante della fecondit, della natalit e della mortalit. Come si detto in precedenza, stata un insieme di fattori sfavorevoli, che ha motivato che in passato la crescita della popolazione Venezuela fosse ritardata e molto lenta, e fosse necessario aspettare molto tempo perch la stessa riuscisse a duplicarsi. Per questo, importante sottolineare che appena la influenza di questi fattori negativi fu cessata la crescita

83

della

popolazione la

fu

costante crescita ed

ed

elevata,

collocandosi

sua

evoluzione

allinterno della transizione demografica, che ha permesso un grande aumento della popolazione, processo questo che comincer ad esperimentare dei cambiamenti gi dagli inizi del 1960 con un diminuzione della crescita della popolazione, ci sono i futuro molto

cossich gi alla fine del XX secolo presupposti e le della basi per un

invecchiamento

popolazione,

che

probabilmente nel corso dei prossimi 25 o 30 anni, sar una realt (Ramos, 2005).

84

Terzo Capitolo I fenomeni migratori in Venezuela 3.1) Le migrazioni internazionali 3.1.1) Limmigrazioni in Venezuela Il Boom della migrazione straniera nel

Venezuela, recente. In realt, a partire della seconda met del XX secolo prende quando maggiore

limmigrazione

straniera

importanza, passando da 47.704 nel 1941 a 194.145 nel 1950, anno in cui la proporzione degli

immigrati rispetto alla popolazione venezuelana raggiunge il 3,9%, essendo lammontare della

popolazione di quel anno pari a 5.034.838 abitanti (Ramos, 1993; 2003 A). Successivamente, nel Censimento del 1961, si registra una popolazione straniera pari a

461.584, equivalente al 6,1% della popolazione totale, che quel anno contava 7.523.999 abitanti. La

85

proporzione popolazione

di totale

immigranti del

rispetto

alla

Venezuela,

continuo

essendo molto importante negli anni seguenti, infatti nel Censimento del 1971 gli immigranti

raggiungono la cifra di 596.455 (5,6% della popolazione totale); gli immigranti erano 1.074.629 nel 1981, cio il 7,4% della popolazione, questi provenivano

principalmente da: Spagna, Italia, Colombia e Portogallo; successivamente nel Censimento del 1990, il totale degli immigrati raggiunge 1.025.894, cio il 5,7% della popolazione totale del Venezuela (Ramos, 1993); successivamente diminuisce, pero lammontare nel di

stranieri

registrandosi

2001

1.014.318 stranieri, che rappresentano il 4,4% della popolazione venezuelana (INE, 2001; 2003). Andando ad analizzare le principali cause della

migrazione europea verso il Venezuela, troviamo diversi motivi, nel caso della migrazione spagnola,

86

dovuta principalmente alla guerra civile nel paese del 1936-1939, che lascio il paese in una situazione economica devastata. Per quanto riguarda il resto degli europei venuti dovuta in Venezuela, questa alle

migrazione conseguenze

principalmente guerra

della

seconda

mondiale

(1939-1945), che porto molti europei ad emigrare verso America in generale e nel nostro caso specifico verso Venezuela. Fino alla fine degli anni 60 si presento il maggior ingresso di immigranti in Venezuela, anche se successivamente continua comunque l'ingresso di immigranti nel paese pero in numero minore. Una grande influenza nell'ingresso di

immigranti nel paese l'avuta il cambiamento della legge sulla migrazione avenuta nel 1936, prima di questa data la migrazione era selettiva, bisognava

87

compiere dei requisiti specifici

per poter entrare al

paese, ma nel 1936 si comincio una nuova politica di migrazione chiamata puertas abiertas ( porte aperte) . Cosi grazie a questa legge, le persone che venivano da Spagna, Italia, Portogallo ed il resto di Europa solo dovevano avere dei requisiti minimi. Questa politica migratoria pero fini nel 1958. Un attrattore molto grande verso il paese fu il Boom del petrolio, che porto a vedere il paese come una nazione di crescita continua e di grandi opportunit. Poi in questo periodo il paese aveva bisogno di manodopera qualificata, cosa che gli emigrati europei potevano offrire molto bene, anche se ci fu molta migrazione con livello superiore di studi che contribuirono

notevolmente allo sviluppo culturale del paese.

88

Secondo il censimento della popolazione europea del 1950, in Venezuela c'erano 43 938 italiani, 37 887 spagnoli e 10 790 portoghesi. Per il 1955 Spagna e Italia occupano la percentuale piu alta di stranieri in Venezuela con 37,2% e 34,3% rispettivamente. Nel 1958 Spagna raggiunge il 41,2%, mentre la percentuale di italiani diminuisce ad un 16,2%, questo dovuto alla caduta del regime di Marcos Prez Gimnez, con i quali gli italiani erano stati in stretto contatto, soprattutto nella costruzione e modernizzazione del paese, quindi per paura delle reazioni che si sarebbero potute scatenare hanno deciso di abbandonare il paese (Ramrez, 2004). Comunque l'emigrazione

dall'Europa era cosi elevata che si arrivati a considerare che il 5% della popolazione fosse europea (Krispin, 2006). Le politiche migratorie del Venezuela hanno subito molte modifiche, ma le principali per le

89

quali si sono avute le maggiori ondate di migranti sono la Ley de Inmigracin y Colonizacin del 1936 (in questa legge si stabilisce che l'ingresso deve essere di razza bianca blanquear el pas per far evoluzionare la popolazione) la quale ha subito una riforma nel 1937, e la Ley de Extranjeros del 1937. Il 26 agosto del 1938 fu creato Instituto Tecnico de Inmigracin y Colonizacin , il quale era incaricato di coordinare ed sviluppare tutto lo relazionato alla immigrazione. Questo istituto

poteva comperare delle terre da dare agli immigrati per la coltivazione, grazie a questa istituzione molti

stranieri entrarono nel paese. Nel 1946 si crea la Comisin Nacional de Inmigracin dove si sono stabilite le normative per l'immigrazione di Spagnoli, Italiani e

Portoghesi.

90

Durante il governo dittatoriale di Marcos Prez Gimnez, c' stato il maggior afflusso di stranieri a Venezuela, questo governo si incarico di tenere le porte aperte agli europei , sopratutto quelli pi qualificati. Nel 1957 la data in cui entrano il maggior numero di immigrati al paese, principalmente Spagnoli, Italiani e Portoghesi. Quando finisce il governo di Prez Gimnez, si pone fine alla politica di Puertas abiertas ( porta aperte) che era stata la principale causa del grande flusso di immigranti al Venezuela. Dopo questi anni, l'arrivo di immigranti al paese fu diminuendo, con l'ingresso nella filiera degli immigranti di popolazioni di altri stati

latinoamericani.

3.1.2) Lemigrazione dal Venezuela

91

Il fenomeno della emigrazione verso lestero di venezuelani, un fenomeno al quanto recente, essendosi caratterizzato il Venezuela in passato per essere un paese di accoglienza, cio di tassi di migrazione positivi. I principali paesi di destino della

immigrazione , sono gli Estati Uniti dAmerica e la Spagna . Anche se non ci sono dei dati ufficiali del governo venezuelano per analizzare il fenomeno. Tuttavia possiamo osservare che il

fenomeno migratorio comincia a partire dalla fine degli anni 80 nel cosidetto Venerdi nero durante la presidenza di Luis Herrera Campins, in questo periodo si osservano i primi forti movimenti di capitali verso lestero dovuti alla svalutazione della moneta venezuelana (Bolvar). Durante la seconda presidenza di Carlos Andrs Prez, si producono diverse situazioni che

92

portano ad un ulteriore ondata di emigrazione verso lestero, el Caracazo del 1989 e

successivamente il tentativo fallito di colpo di stato realizzato da Hugo Chvez Fras e Visconti, cosi si origina forte una di , ondata di emigrazione che temevano presente.

allestero restare nel

venezuelani per

paese

linstabilit

Successivamente durante il governo Caldera si produce il Crash finanziario il che fa si che si crei un ulteriore ondata di emigrazione dal Venezuela, e fa che la medesima cominci a registrare saldi migratori negativi. Con larrivo
di Hugo Chvez al potere questa tendenza

aumenta, anche se non disponiamo di dati certi della quantit del fenomeno. Negli analisi tuttavia si osservano 2 motivi principali per lemigrazione: quelli esterni; per quanto quelli interni, e riguarda i primi,

93

troviamo la ricerca

della diversit culturale,

motivi professionali e di studio; per quanto riguarda i secondi, troviamo la ricerca di un posto di lavoro, la insicurezza che li porta ad uscire dal paese. Tra le fasce di et che pi emigrano verso lestero, troviamo i pi giovani, soprattutto della fascia 20-28 anni, con la conseguente, fuga di cervelli verso lestero, visto che la maggior parte di loro istruita, e soprattutto nellambito scientifico. Tra i principali destini della emigrazione

venezuelana abbiamo : 1. Estati Uniti 2. Spagna 3. Resto di Europa occidentale Australia 4. altre destinazioni ed

94

Negli Stati Uniti dAmerica, la principale regione dove si trovano i venezuelani in Florida; invece per quanto riguarda la migrazione verso lEuropa, questa eterogenea e dipende

soprattutto dal paese di origine primario degli antenati della i famiglia tentano dellinteressato di chiedere la alla loro

emigrazione,

quali

nazionalit di origine familiare, cio nonni venuti dallEuropa, ed ora nipoti nati in Venezuela che tentano di tornare in Europa (Navarro Prez, 2008). Il principale motivo che porta i venezuelani ad emigrare verso l'estero, la ricerca di una lavoro stabile che riempia le sue aspettative di vita e di carriera, purtroppo molte volte nei paesi ai quali si trasferiscono devo accettare di lavorare in condizioni inferiori rispetto alla loro qualifica, e molto volte essendo sottopagati.

95

Ora si sta osservando in Venezuela il fenomeno della c.d. fuga dei cervelli, cio la emigrazione di popolazione altamente qualificata a livello

professionale, fenomeno questo che va impoverendo le risorse del paese dal punto di vista intelettuale. Questo dovuto alla difficile situazione tanto politica, come economica e di sicurezza che vive il paese in questi momenti, a cominciare dagli anni '80, il che a portato a forte flussi di migrazione verso l'estero di venezuelani molto qualificati. 3.2) La migrazione interna Il comportamento del processo migratorio, come fenomeno socio-economico, che ha una data

espressione temporale ed spaziale, non pu scindersi dalla evoluzione storica, economica, politica e sociale della nazione, perch il fenomeno migratorio16 non che il riflesso dei cambiamenti che nei suddetti aspetti
16

Migrazione: con il termine migrazione si indica ogni spostamento di individui o gruppi di individui da un territorio ad un altro : secondo luso corrente trattasi, quindi, di Mobilit territoriale. (Di Comite, Chiassino, 2004).

96

ha esperimentato il paese, e che hanno cosi influenzato la crescita ed i movimenti della popolazione. Allo stesso modo, la crescente importanza della

mobilit geografica interna, non pu neanche scindersi dalla azione del capitalismo e del sub capitalismo nello spazio nazionale, data

linfluenza che questi esercitano sullallocazione delle principali attivit economiche sul territorio. In effetti il Subcapitalismo genera concentrazione e dispersione, sia nellambito economico, demografico, spaziale e culturale, costituendosi cosi un modello che stato chiamato Polos de desarrollo, che scatena forze centripete e centrifughe (Maza Zavala, 1980). Queste forze sono le responsabili della generazione di flussi migratori interni17 tra aree di immigrazione netta e di emigrazione netta, fenomeno che si nellepoca Agrarioesportatora ed

minimizza
17

Migrazioni interne: se il trasferimento avviene allinterno dellambito territoriale di riferimento e, quindi, non comporta alcuna modificazione nellammontare della popolazione di questo (Di Comite, Chiassino, 2004).

97

acquisisce invece un grande dinamismo quando si gi inoltrati nella fase minerario esportatora fino a raggiunger lapice nel periodo dal 1971 al 1981. Secondo interstatali, Ramos che (1997), i flussi migratori per che

richiamano

lattenzione

laumento costante del numero di migranti

evolve da 545.726 nel 1941 a 2.313.537 nel 1971 a 3.863.260 nel 1990, si sono caratterizzati per un movimento dal sud-est al centro-nord come

tendenza dominante di spostamento e dal nordest e dal sud verso il centro nord. Fino agli anni 70 unalta proporzione di questi flussi migratori era assimilata cosi dal distrito federal di

convertendosi

nellentit

privilegiata

questa migrazione. Altri flussi considerazione, generati negli

da tenere in stati di Los

Andes (Estados Andinos , cio Mrida, Tchira y trujillo) e in alcune zone centro-occidentali (cio

98

gli stati,

falcn e lara),

si sono sviluppati con Zulia (Estado facevano la sua

movimenti migratori verso Zulia), al contempo come poli che

apparizione

dattrazione

secondari

altri Stati come Miranda, Carabobo e Aragua nel centro-nord; per quanto riguarda Portuguesa e

Barinas i flussi migratori di questi erano diretti principalmente verso occidente, Anzotegui,

Monagas y Delta Amacuro parte nord-orientale del

migrarono verso la paese, e Bolvar e

Amazonas migrarono verso lo stesso sud. I flussi migratori fino al 1941 Come si detto in precedenza, il movimento migratorio registrato nel censimento del 1941 era di 545 726 abitanti. Come si era osservato in precedenza, otto stati sono stati le principali mete di detti flussi migratori18 con una migrazione verso di loro pari 350
18

I flussi migratori: tenuto conto che qualsiasi movimento migratorio interessa un luogo di origine ed uno di accoglimento, si parla di emigrazione allorch il fenomeno viene analizzato nellottica del luogo di origine e di immigrazione allorch lo stesso fenomeno viene considerato dal punto di vista del luogo di accoglimento (Di Comite, Chiassino, 2004).

99

845 migranti, cio una percentuale del 9,1 %. Da altro canto, questi stati sono protagonisti anche di flussi in uscita (emigrati) per un totale di 93 347 abitanti che corrisponde al 2,4%, tuttavia il saldo migratorio delle stesse si chiude in positivo con 257 498 abitanti.

Questo per quanto riguarda le aree di immigrazione, cio per cosi dire gli attrattori per le migrazione nel paese.

Movimento migratorio negli stati federali dell'area di immigrazione netta Censimento 1941 Stato % Immigrazione % Emigrazione % Saldo Migratorio

Distrito Federal 10,9 170 505 Zulia 4,0 67 636 Carabobo 0,5 37 133 Portuguesa 1,5 27 142 Monagas 1,0 27 006 Barinas 0,4 12 658 Delta Amacuro 0,4 8 091 Amazonas 0,0 674 Totale 18,7 350 845 Fonte: Direccion General de Estadistica. IX Censo General

4,4 20 944 0,6 149 561 1,8 12 307 0,4 55,33 1 29 949 0,9 7 184 0,7 6 134 0,1 21 008 0,7 13 272 0,5 13 734 0,3 7 432 0,2 5 226 0,2 2 848 0,1 5 243 0,0 461 0,0 213 9,1 93 347 2,8 257 498 de poblacion por entidad federal ( 1961), Caracas.

Tav.3.3.1. Movimento migratorio negli stati federali

100

I flussi migratori che hanno come destinazione il Distrito Federal totalizzando la sono quelli di maggior magnitudine cifra di 170 505 migranti, per

comprendere il 4,4%, procedenti da tutte le zone del paese, tra le quali la principale sar Miranda con 54 781 migranti, Aragua con 18 786 e Carabobo con 13 603 per un totale di 87.170 migranti che

rappresentano poco pi della met della cifra innanzi detta. Seguono altri sette stati che contribuiscono

con 52 237 migranti, corrispondenti al 1,4%, e flussi che oscillano tra un massimo di 9 050 ad un minimo di 5 457; detti stati sono Sucre, Tchira, Anzotegui, Trujillo y Yaracuy. Lara, Gurico,

Successivamente

troviamo altri sette stati che contribuiscono al flusso migratorio con 27 984 migranti (0,7%) qui troviamo

Mrida, Zulia, Nueva Esparta, Bolvar, Falcn, Apure e Monagas. I restanti Cinque stati contribuiscono con

101

soltanto 3 114 migranti (Cojedes, Barinas, Portuguesa, Delta Amacuro e Amazonia). Nonostante la sua attrattiva, come destinazione per i flussi migratori, il Distrito Federal occupa il

secondo posto nella classifica dei flussi in uscita (cio flussi di emigrazione) con 27 944 emigranti, tuttavia, dispone di un saldo migratorio positivo di 149 561 abitanti. I flussi migratori diretti verso lo Estado Zulia Di

totalizzano 67 636 migranti componendo 1,8%. questo totale, sei sono gli stati che pi

hanno

contribuito allo stesso con un 91,5% e inviando 61 910 migranti, tra i quali spiccano Falcn con 23 396, Trujillo con 18 318 e Mrida con 6 245. Gli altri tre stati che pi hanno contribuito a questo flusso migratorio sono Lara, Nueva Esparta e Tchira, i cui flussi individuali in uscita superano i 4 500 migranti. In contrapposizione, i flussi in uscita di Zulia sono di 12 307 emigranti,

102

concludendo con un saldo migratorio positivo di 55 329 abitanti. Dentro larea di immigrazione netta, lo stato Carabobo si distingue per avere flussi in entrata di 37 133 migranti, dei quali provengono da sei stati tra i quali il primo lo stato Yaracuy dagli stati con 9 349, seguito

Cojedes e Aragua con pi di 4 400 migranti

in uscita ciascuno, i migranti provengono anche dagli stati Lara e Falcn con flussi che superano i 3 500

migranti e altri 2 200 migranti circa provengo dal Distrito Federal. In contrasto, con la sua capacita

attrattiva, Carabobo occupa il primo posto dei flussi in uscita tra i diversi stati con un totale di emigranti pari a 29 949 abitanti. Tuttavia dispone di un saldo migratorio positivo di 7 814 abitanti. Il quarto posto tra gli stati meta di migrazione loccupano gli stati Portuguesa e Monagas che hanno avuto dei flussi in entrata di circa 27 000 migranti

103

ciascuno. Il primo Stato dagli stati

dispone di flussi procedenti Trujillo (6 115

Lara (15 955 migranti),

migranti), Barinas (1 420 migranti) e Yaracuy (1 212 migranti), che nellinsieme contribuiscono con il 91,0 % del totale; mentre il secondo stato innanzi menzionato ottiene il 93,3 % dei flussi in entrata dagli stati Sucre (16 805 migranti), Anzotegui (4 300 migranti), Nueva Esparta migranti) (1 703 migranti), e Bolvar (1 011 Delta Amacuro (1 340 migranti). Tuttavia,

Portuguesa ha un numero minore di flussi in uscita e dispone di un saldo migratorio positivo di 21 008 abitanti, mentre Monagas ha un saldo in uscita

maggiore e dispone di un saldo migratorio positivo ma di entit inferiore pari a 13 734 abitanti. Finalmente, gli stati Amazonas, nonostante Barinas, Delta Amacuro facciano parte dellarea e di

immigrazione netta, sono gli stati meno attrattivi per quanto riguarda la migrazione in entrata verso questi

104

stati, la quale raggiunge per il primo stato nominato 12 658 abitanti, per il secondo 8 091 e 674 per il terzo. Comunque bisogna notare che i flussi migratori con destinazione verso Barinas provengono per un 78,1% dagli stati confinanti il medesimo cio Trujillo, Mrida, Apure Amacuro vicini e Guarico; i flussi in entrata verso Delta

provengono anchessi da stati confinanti o cio provengono da Monagas,

per un 92,0%

Nueva Esparta, Sucre e Bolvar; mentre per quanto riguarda i flussi in entrata dello stato Amazonas questi provengono per un 62, 0% dagli stati vicini Apure. In conclusione, mentre otto stati si disputeranno la preferenza di 350 845 immigranti ed espelleranno 93 347 emigranti per un saldo migratorio positivo che nel suo insieme somma 257 498 abitanti, i quindici stati restanti hanno movimenti solo in uscita essendo abbandonati dalle popolazioni native per un totale di Bolvar e

105

452 379 abitanti contro un potere attrattivo dei medesimi stati che ammonta soltanto a 194 881 migranti creandosi cosi un saldo migratorio negativo

che ammonta a 257 498 abitanti. In altre parole, dei quindici stati che compongono larea di emigrazione netta, quelli che presentano maggiori flussi in uscita sono Miranda con 63 806 emigranti, Lara con 48 964 emigranti, Trujillo con 44 949 emigranti, Falcn con 39 502, Sucre con 36 569, Aragua con 32 036, Nueva Esparta con 30 115 e Gurico con 29 025 emigranti. Questo significa che di ogni 100 abitanti che fino al 1941 avevano lasciato il luogo della sua nascita, 72 di questi 100 erano emigrati dagli otto stati innanzi menzionati. I flussi migratori fino al 1990 Linformazione statistica riflessa dal censimento del 1990 viene ad essere la culminazione del processo migratorio, ragione per la quale i 3 863 260 migranti

106

che fino a quel momento si sono dislocati nel territorio dei diversi stati federali costituiscono il 100 % essendo questo il totale presso come punto di riferimento per
M ovim ento m igratorio negli s tati federali dell'area di im m igrazione netta Cens im ento 1990 S tato % Im m igrazione % E m igraz ione % S aldo m igratorio

M iranda 40,8 691 123 Carabobo 23,8 465 209 A ragua 18,3 389 797 B olvar 11,4 243 773 A nz otegui 0,2 173 469 P ortugues a 2,1 115 224 B arinas 1,9 107 849 Nueva E sparta 0,9 61 695 Cojedes 0,3 43 944 A m az onas 0,3 9 096 Totale 100 2 301 179 Fonte: OCE I. E l Cens o 90 en V enezuela. XII Cens o

17,9 131 095 3,5 560 028 12 138 360 3,7 326 849 10,1 137 882 4 251 915 6,3 86 423 2,4 157 350 4,5 170 354 4,3 3 115 3 85 869 2 29 355 2,8 82 064 2,1 25 785 1,6 49 505 1,2 12 190 1,1 40 179 0,8 3 765 0,2 4 993 0 4 103 59,5 926 724 24 1 374 455 de P oblac ion y V ivienda (21-10-1990), Carac as , 1993 (Ram os O.2005)

lanalisi

retrospettivo

della

realt

del

fenomeno

migratorio nel corso del XX secolo.

Tav. 3.3.2. Movimento migratorio negli stati federali Se si esaminano i movimenti dei migranti in base agli spostamenti nei principali stati che fanno parte dellarea di migrazione netta, si osserva quanto segue (Ramos, 1997) :

107

1)Laumento

assoluto

della

popolazione

migrante al censimento del 1990 di appena 293 959 abitanti del dei rispetto questo ai dati del alla della

Censimento diminuzione

1981,

dovuto

movimenti

migratori

popolazione. Si osserva inoltre che il valore del coefficiente di migrazione presenta una

diminuzione, con valori simili a quelli che ventanni fa presentava il fenomeno, con un 22,9%. 2)Si osserva inoltre che lo stato Zulia non fa pi parte dellarea di immigrazione netta. Questo stato che aveva raggiunto il secondo posto come attrattore per la migrazione nei

censimenti di 1941,1950 e 1961, aveva gi presentato una prima contrazione nel

censimento di 1971

scendendo alla quarta

posizione come met di migrazione, occupando

108

questo posto insieme allo stato Aragua; nel successivo censimento del 1981 aumenta la sua attrattiva come met di migrazione

occupando il terzo posto insieme allo stato Bolvar. Tuttavia possiamo concludere che

Zulia presenta una perdita di attrattiva per i migranti, di conseguenza osserviamo che

entrer a far parte della zona di emigrazione netta. 3)Troviamo Anzotegui, lintegrazione la e riapparizione per la stati prima Nueva dello volta Esparta stato c e

degli

Cojedes, tra gli stati che fanno parte dellarea di immigrazione netta. 4)Larea di massima attrazione per le

migrazioni si colloca nella zona Centro-Nord del paese, con la partecipazione attiva dello stato Miranda che si rinsalda come principale met

109

di questi flussi, seguito dagli stati Carabobo e Aragua che occupano la seconda e la terza

posizione come met per le migrazioni interne. Questi tre stati polarizzano 1 546 129

immigranti che rappresentano il 67,2% del totale dei migranti nellarea di immigrazione netta. Larea di immigrazione netta comprende dieci stati federali che hanno accolto 2 301 179 migranti Nonostante quanto detto in

che equivale al 59,5%.

precedenza, i movimenti di emigrazione provenienti dalle stesse dieci entit innanzi dette hanno portato ad un movimento in uscita di 926 724 abitanti per un 24,0%. Di conseguenza, il saldo migratorio di 1 374 455 abitanti che costituiscono il 100%. Tra gli stati o entit di immigrazione netta che hanno ricevuto i maggiori flussi di migrazione in entrata figurano, in primo luogo, lo stato Miranda con 691 123

110

immigranti, mobilizzati in grandi gruppi di migrazione procedenti da sud-ovest, occidente, centro-nord,

nordest e sud del paese. I flussi maggiori provengono dal Distrito Federal che contribuisce con il 52,4% del totale di migranti, mentre gli stati di sudovest

contribuiscono con un 17,6%, gli stati occidentali con un 6,3%, e i restanti stati del centro-nord con un 5,0% sommando questo ultimo gruppo di stati un 28,9%. Gli stati che forniscono la maggior quantit di migranti a Miranda sono: tra quelli di Los Andes Tchira, Trujillo, Mrida e Barinas abbiamo

con un 13,5%; tra

quelli Centro-occidentali abbiamo Lara, Falcn, Yaracuy e Portuguesa con 5,6%; tra quelli doccidente abbiamo Zulia con un 4,8% e per quanto riguarda il restante

Centro-Nord abbiamo Aragua, Carabobo e Cojedes con il 5,0%. Frattanto, il Nord-est contribuisce inviando il 13,1% dei migranti con una partecipazione molto importante degli stati Sucre (5,9%), Anzotegui (3,6%)

111

e Monagas (2,8%), mentre il 5,6% corrisponde ai flussi provenienti dal sud del paese nel quale distaccano per quantit di migranti coinvolti nei flussi migratori I flussi

Gurico con il 3,2% e Bolvar con il 1,5%.

migratori in uscita, dal suo canto, sono aumentati a 131 095 emigranti che in proporzione di quasi un 75% si

sono diretti a stati vicini principalmente al Distrito Federal (46,0%) e ad Aragua (20,5%). Il saldo

migratorio ha raggiunto la cifra di 560 028 abitanti che rappresentano il 40,8% del totale raggiunto dellarea di immigrazione netta. Questa volta larea di emigrazione netta

comprende 13 stati federali caratterizzato da un alto potere repulsivo che contribuisce alla espulsione della popolazione nativa per un totale di 2 936 536 abitanti, confronto ad un flusso in entrata di 1 562 081 immigranti che lascia un saldo migratorio negativo di -1 374 455 abitanti.

112

Alla fine del processo, lo stato Carabobo riuscito a posizionarsi secondo, incorporando nel suo territorio 465 209 immigranti, sud-ovest dei quali il 54,7% proviene da

ed ovest del paese, cio pi precisamente

da: centro-occidente con il 32,1% (Flcon, Yaracuy, Lara e Portuguesa), poi troviamo Los Andes con il 15,2% (Tchira, Trujillo, Mrida e Barinas) e infine troviamo il Zulia con il 7,4%. Altri flussi, come quello del centronord totalizzano il 31,5% tra i quali i principali sono i provenienti dal Distrito Federal (15,3%), Aragua (9,6%) e Cojedes (4,5%). Seguono a questi i flussi provenienti dal Sud, per un totale del 7,0%, in principal modo i provenienti da Gurico (3,7%), Apure (1,8%) e Bolvar (1,5%); concludiamo con i flussi migratori provenienti da Nor-est che contribuiscono con un 6,8% (Anzotegui 2,6%, Sucre 2,2% e Monagas 1,3%). Per quanto riguarda i flussi migratori in uscita, questi hanno raggiunto la somma di 138 360 emigranti, i quali hanno

113

preferito migrare verso stati vicini per un 53,2% distribuiti nella seguente forma: 23,0% verso Aragua, 10,4% verso Cojedes, 10,0% verso Falcn, 7,6% verso Yaracuy e un 2,2% verso Gurico. La restante parte della zone centro-nord ha assorbito il 21,3% del totale (11,9% per il Distrito Federal e 9,4 % per Miranda), mentre la restante parte del centro-occidente ha accolto il 7,3 % dei flussi (Lara il 4,6% e Portuguesa il 2,7%). I flussi di minore importanza si sono diretti

verso Los Andes (5,7%), a Nord-est (4,8%) e al Zulia (3,9%). Cosi rapportando i flussi in entrata con i flussi in uscita, risultato un saldo migratorio di 326 849

abitanti che rappresentano il 23,8% del totale ottenuto dallarea di immigrazione netta. Per quanto riguarda i flussi migratori con

destinazione allo stato Aragua, hanno raggiunto un totale di 389 797 abitanti, dei quali il 42,6% proviene dalla zone centro-norte del paese, principalmente dal

114

Distrito federal Miranda (6,9%)

(26,3%), da Carabobo (8,2%), da e Cojedes (1,2%). Questi flussi

sommano 165 951 immigranti. Seguono, gli stati sudoccidentali, centro-occidentale, occidentali (Los Andes e il Zulia) che insieme contribuiscono con un 29,1%. Analizzandolo pi dettagliatamente troviamo che i flussi provenienti da Los Andes coinvolgono Tchira con un 6%, Trujillo con un 3,2%, Mrida con un 2,8% e Barinas con un 1,6%; quelli provenienti dalla zona centrooccidentale riguardano principalmente Lara con un 3,6%, Yaracuy con un 3,2%, Falcn con un 2,6% e

Portuguesa con un 1,5%. Tutti questi flussi sommano un totale di 113 304 migranti. Altri flussi di rilevante importanza sono quelli provenienti da Sud con un 19,5% sul totale dei flussi in entrata. Per concludere bisogna menzionare i flussi provenienti da Nord-est che contribuiscono con un 8,8%. In conclusione questo stato

115

detiene il terzo posto nella classifica delle aree che fanno parte dellarea di immigrazione netta. I flussi in uscita dallo stato Aragua raggiungono la cifra di 137 882 emigranti, che si sono diretti per un 72,2% a stati vicini, soprattutto a Carabobo che recepisce il 32,4% dei flussi in uscita, seguito dal

Distrito Federal con un 16,2%, Miranda con un 14,7% e Gurico con un 8,9%per un totale in valori assoluti di 99 534 abitanti. Successivamente troviamo i flussi in uscita verso centro-occidente ed occidente in proporzione del 10,1%, qui tra i principali stati che ricevono i flussi troviamo Lara che ne accoglie il 3,1%, seguito da Zulia con un 2,3%, e con un 2 % ciascuno troviamo Yaracuy, Portuguesa e Falcn. Seguono a questi, i flussi con direzione nord-est come che segue: comprendono 2,9% con il 5,7%

scomponibili

direzione

Anzotegui, e circa l1% per ciascuno degli stati Nueva Esparta, Monagas e Sucre. Per finalizzare troviamo i

116

flussi diretti verso la zona sud-occidentale del paese che totalizzano il 5,0 %, dei quali Tchira assorbe l1,7%, Brinas il 1,4%, Mrida l1,2% e Trujillo lo 0,7%. Si conclude cosi con un saldo migratorio che ammonta a 251 915 abitanti, cio il 18,3% del totale conseguito dallarea di immigrazione netta. La quarta posizione occupata dallo stato Bolvar, i cui flussi in entrata totalizzano 243 773 immigranti, dei quali il 48,8% provengono da stati vicini, tra i quali assumono particolare importanza i flussi provenienti da Monagas per un 21,7%, Anzotegui per un 17,7%, Delta Amacuro per un 4,6% e Gurico per un 3,1%. I restanti stati del Nord-est del paese contribuiscono inviando un 24,3% provenienti per la maggior parte dallo stato

Sucre ( 22,9%); mentre per quanto riguarda la zona centro-norte del paese, la stessa contribuisce con un 15,5% ai suddetti flussi, risultando in prima fila il Distrito Federal con un 10,6% di migranti inviati,

117

seguito

dagli

stati

Aragua,

Carabobo

Miranda

contribuendo ciascuno di essi con qualcosa in pi del 1,0%. parte Daltra parte, i flussi che hanno origine dalla sud-occidentale un 11,4%, ed occidentale del paese

totalizzano

specificamente

provenienti

principalmente da Zulia che contribuisce per un 3,8%, Tchira per un 2,0%, Mrida per un 1,1% e Lara per un 1,1%. Per quanto riguarda i flussi in uscita dallo stato Bolvar, questi raggiungono la cifra di 86 423 emigranti, dei quali il 45,4% si diretto verso la zona centro-norte del paese con la seguente distribuzione: 17,3% al Distrito Federal, 12,1% a Miranda, 8,2% a Carabobo e 7,5% ad Aragua. Nel frattempo altri flussi si sono diretti ad altri stati vicini che hanno ricevuto il 38,8% del totale dei flussi in uscita, con Anzotegui che riceve il maggior numero di bolivarenses recependo il 20,2%, seguito da Monagas che riceve il 8,1%, Delta Amacuro

118

con il 3,9%, Amazonas con il

3,1% e Gurico con il

2,7%. I flussi minori si sono diretti verso la zona sudoccidentale ed occidentale del paese (9,7%) e verso nord-est (6,1%). Il saldo migratorio totalizza 157 350 abitanti, corrispondendo questo all11,4% dellarea di immigrazione netta. Lultima volta che lo stato Anzotegui faceva parte dellarea di immigrazione netta era nel 1961, quando occupava il quarto posto insieme ad Aragua e del totale

Carabobo. Nel 1990, dopo quasi trenta anni, si conquistato il quinto posto conquistando flussi migratori in entrata per un totale di 173 469 immigranti, che per un 68,6% proviene da stati vicini, tra i quali come primo figura Sucre contribuendo con il 26,9%, seguito da Monagas con un 14,4%, successivamente troviamo Bolvar con un 10,1%, Nueva Esparta con un 7,2%, Gurico con il 7,1% e Miranda con il 2,9% che tradotto in valori assoluti significa 118 853 migranti. Altri flussi

119

invece provengono dal centro-norte per un ammontare di 35 256 migranti che equivalgono al 20,3% del totale. Tra questi flussi risalta particolarmente quello

proveniente dal Distrito Federal con un 16,1%, seguito da Aragua con un 2,3% e Carabobo con un 1,8%. I

flussi di minor entit provengono dal sud-occidente e dal occidente del paese con le seguenti proporzioni: 3,5% da Los Andes, 3,3% da Zulia e il 2,5% dalla zona centro-occidentale. Le restanti zone del paese hanno contribuito (Amazonas, Apure e Delta Amacuro) con l1,8%. La precariet del posizionamento di Anzotegui nel contesto dellarea di immigrazione netta viene messa in risalto dal peso tuttora importante delle migrazioni in uscita dallo stesso, emigrazioni che raggiungono i 170 354 abitanti. Il 59,4% di questi emigrato negli stati vicini, tra i quali distaccano Bolvar che ha ricevuto il 25,4% degli emigrati, seguito da

120

Miranda che ne ha accolti 14,5%, successivamente troviamo Monagas con un 6,5% di accoglienza, mentre che Gurico, Sucre e Nueva Esparta si spartiscono il

restante 13%. Come conseguenza di questo, abbiamo per questo stato un saldo migratorio che appena

raggiunge la cifra di 3 115 abitanti, cio un 2,0% del totale dellarea di Immigrazione netta. Gli stati Portuguesa e Barinas si situano nella sesta posizione allinterno dellarea di immigrazione netta. Cominciando dallo Stato Portuguesa si osserva che i flussi migratori con destinazione allo stesso raggiungono la cifra di 115 224 abitanti provenienti, per un 65,8% da stati vicini, in primo luogo troviamo Lara che contribuisce ai flussi con un 35,6% del totale. Seguono Trujillo con un 12,4%, Barinas con un 11,1%, Cojedes con un 3,7% e Yaracuy con un 3,0%, cifre queste che in numeri assoluti equivalgono a 75 853 a

immigranti. Nel frattempo, il centro-nord partecipa

121

questi flussi per un 12,5% ( 14 369 immigranti ) dove nuovamente il Distrito Federal collabora con un 6,2%, Carabobo con un 3,2%, Aragua con un 2,1% e Miranda con un 1,0%. Per quanto riguarda il centro-occidente e occidente (Falcn e Zulia) contribuiscono con il 10,0%, corrispondendo alla restante zona di Los Andes (Mrida e Tchira) il 6,0%. Le restanti zone del paese

contribuiscono con un 5,7% del totale. Per quanto riguarda invece i flussi in uscita, questi hanno raggiunto la cifra di 85 869 emigranti, i quali per un 49,0% hanno scelto stati vicini, specialmente Lara che riceve il 24,1%, Barinas il 13,9%, Cojedes il 6,3%, Yaracuy il 2,9 % e Trujillo il 1,8%. Altri, per un 39,1% si sono diretti al centro-norte distribuendosi come segue: 14,9% per Carabobo, 11,1% per il Distrito Federal, 7,0% per Aragua e un 6,1% per Miranda. Le restanti zone di centro-occidente ed occidente ricevono il 3,5%, parte di Los Andes il 3,0%, nord-est il 1,9% e le restanti zone del

122

paese recepiscono il 3,5%. Il saldo migratori si colloca in 29 355 abitanti cio il 2,1% dellarea di immigrazione netta. Per quanto riguarda lo Stato Barinas,

limmigrazione ha raggiunto la cifra di 107 849 abitanti e come in passato il 76,8% della immigrazione

proviene dagli stati vicini, cio, da Los Andes e da Los LLanos. Per quanto riguarda Los Andes, questa zona contribuisce con un 45,7% dei flussi distribuito come segue: 25,4% dallo Stato Tchira, 13,2% da Mrida e il 7,1% da Trujillo; per quanto riguarda invece la zona di Los LLanos questa contribuisce ai flussi con un 31,1%, distribuiti come segue: Apure con un 17,3%, seguito da Portuguesa con un 11,1%, Gurico con l1,7% e Cojedes con il 1,0%. Altri flussi provengono dalla zona centronorte del paese, esattamente l11,1% secondo la seguente distribuzione: 6,3% dal Distrito Federal, 2,3% da Carabobo, 1,7% da Aragua e il 0,8% da Miranda. Nel

123

frattempo i flussi provenienti da Occidente sommano l8,1%, con al primo posto Lara con il 4,5%, seguito da Zulia con il 2,6% e da Falcn con l1,0%. Le restanti zone del paese contribuiscono ai flussi con il 4,0%. In opposizione ai flussi in entrata, i flussi in uscita hanno totalizzato 82 064 emigranti, che hanno scelto principalmente due luoghi verso i quali si sono diretti i flussi. In primo luogo i flussi si sono diretti verso stati vicini che riceveranno il 43,9% di detti flussi: il 31,8% si diretto verso Los Llanos, tra queste il principale attrattivo Portuguesa che riceve il 15,6% dei suddetti flussi. Successivamente segue Apure con un 7,7%, Gurico 5,9% e Cojedes 2,6%. Il restante 12,1% corrisponde ai flussi verso Los Andes, tra queste la principale meta Tchira che attrae il 6,6%, Mrida con il 4,6% e Trujillo con il 0,9%. In secondo luogo troviamo la zona centro-norte che ricever flussi per il 40,9%, al suo interno principale met Carabobo ricevendo il

124

15,2%. Gli altri flussi si dirigono verso il Distrito Federal per un 11,1%, Aragua 7,6% e Miranda 7,0%. Altri flussi si dirigono verso il resto della zona occidentale del paese in proporzione del 9,1%, allo stato Lara il 5,3%, Zulia il 2,0% e Falcn per l1,8%. Nonostante questo, il saldo migratorio riesce ad ottenere la cifra di 25 785 abitanti per un 1,9% del totale della zona di

immigrazione netta. Dopo di far parte per molti decenni dellarea di emigrazione netta, lo Stato Nueva Esparta si inaugura come spazio che comincia a far parte dellarea di immigrazione netta, disponendo di 61 695 immigranti, e contando con flussi in uscita che totalizzano 49 505 emigranti, per raggiungere un saldo migratorio pari a 12 190 abitanti, che significa il 0,9% del totale

dellarea di immigrazione netta. Nel caso particolare di questo stato, sono gli stati vicini che contribuiranno il 51,8% degli immigrati, con principale provenienza da

125

Sucre con un 32,0%, Anzotegui con un 10,8%, Monagas con un 6,6%, per concludere con Miranda con un 2,3%. In complemento a questi flussi, abbiamo quelli provenienti da centro-nord per un totale del 27,5% e in minor misura provenienti da Zulia per un 6,5%. Soltanto queste tre entit si sono incaricate di inviare a Nueva Esparta il 85,8% del flusso totale di immigranti. Per

quanto riguarda i flussi in uscita, i 49 505 abitanti che hanno emigrato da questo stato , si sono diretti per un 48,6% a stati vicini: 25,3% a Anzotegui, 11,2% a Sucre, 8,3% a Mirando e il 3,8% a Monagas. E per un 28,0% si sono diretti ai restanti stati del centro-nord

nella seguente misura: 19,1% verso il Distrito Federal, 5,1% verso Carabobo e per un 3,8% verso Aragua. Inoltre lo stato Zulia riceve l8,2% dei suddetti flussi, il che significa che queste tre aree assorbiscono l84,8% dei flussi in uscita. Risultando cosi il Saldo migratorio pari 12 190 abitanti.

126

Lo Stato Cojedes nellarea di

si attualmente integrato netta, grazie alla

immigrazione

combinazione di un volume di 43 944 immigranti con 40 179 emigranti dando cosi per la prima volta un saldo migratorio positivo pari a 3 765 abitanti, trovandosi cosi nella ottava posizione nellarea di immigrazione netta. I flussi migratori provengono per un 67,2% da stati vicini e per un 15,6% dai restanti stati del centro-nord. In altre parole, l82,8% dei flussi migratori totali che hanno come destinazione Cojedes, si sono originati in nove stati federali vicini allo stesso. Cosi troviamo che tra gli stati vicini spiccano Carabobo e Portuguesa che inviano il 32,8% e il 12,3% rispettivamente. Seguono Yaracuy con un 8,0%, Lara con un 5,6%, Barinas con un 4,9% e Gurico con un 3,6%. Per quanto riguarda le restanti zone del centro-nord distaccano il Distritto Federal e lo stato Aragua con flussi verso Cojedes pari a 8,1% e 5,7% nello stesso ordine, per concludere con Mirando

127

che contribuisce con l1,8%. Le restanti zone del paese, contribuiscono con un 17,2% dei flussi totali di

immigrazione (Ramos, 1997) . In realt, la presenza dello stato Cojedes nellarea di immigrazione netta di carattere transitorio, e molto dipender dal volume delle emigrazioni, soprattutto se si considera che questo stato si trova al margine della crescita economica che si verificata nella sua zona di appartenenza (centro-nord). Possibilmente a questo si deve il fatto che la emigrazione di questo stato ha preferito per un 72,7% gli stati vicini e per un 21,4% le restanti zone del centro-nord. Nonostante, conviene chiarire che del 72,7% degli emigranti che si sono diretti verso gli stati vicini , il 52,6% (21.147 emigranti) si sono diretti allo stato Carabobo. Tra i restanti stati vicini, spiccano Portuguesa che assorbisce il 10,6% dei flussi, Barinas, Gurico e Lara che percepiscono tra il 2,9% e il 2,3% di detti flussi. Tra le entit del centro-

128

nord spicca Aragua che recepisce l11,4%. Questo vuol dire che il 94,1% dei flussi in uscita da Cojedes si sono diretti principalmente, in primo luogo agli stati vicini e in secondo luogo ai restanti stati del centro-nord; pero comunque i principali flussi si sono diretti verso tre stati in particolare, cio, Carabobo (52,6%), Aragua (11,4%) e Portuguesa (10,6%). Cosi il saldo migratorio di Cojedes pari a 3.765 abitanti (Ramos, 2005). Per ultimo troviamo nellarea di immigrazione netta lo stato Amazonas, che ha sempre occupato lultimo posto allinterno di questarea, questo grazie ad un leggero predominio del suo potere dattrazione rispetto a quello di repulsione. In effetti, questa entit ha avuto 9.096 immigranti, dei quali il 56,0% proviene dagli stati vicini Bolvar (29,1%) e Apure (26,9%), contro un 17,1% proveniente dal centro-nord il 7,9% da nordest. Allo stesso modo, i flussi in uscita si sono diretti per un 39,5% al centro-nord e per un 32,9% ai vicini stati

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Bolvar (25,0%) e Apure (7,9%) e in circa del 10,0% al nord-est. Il saldo migratorio pari a 4.103 abitanti. In conclusione, nel 1990 un totale di dieci stati federali formeranno larea di immigrazione netta,

assorbendo 2.301.179 immigranti e speleranno 926.724 abitanti, riporteranno cosi un saldo migratorio pari a 1.374.455 abitanti, cio 100%, che indica che si arrivati alla fine del processo migratorio. Si osserva inoltre, che il processo di emigrazione, ha riguardato i 13 stati restanti, che si sono visti costretti a subire flussi migratori in uscita, pari a 2.936.536 abitanti, di fronte ai flussi in entrata pari a 1,562,081, il che fa si che questi abbiano un saldo migratorio negativo di -1.374.455

abitanti. Tra gli stati che presentano maggiori flussi in uscita troviamo in primo luogo il Distrito Federal con un flusso in uscita di circa 780.000 abitanti, seguito da altri sei stati i cui flussi in uscita fluttuano da un massimo di 300.000 ad un minimo di 208.000 abitanti. Detti stati

130

sono: Sucre, Tchira, Trujillo, Falcn, Lara e Zulia. Un altro gruppo composto da cinque stati,ha avuto flussi migratori che fluttuano da un massimo di 165.200 e un

Saldi Migratori negativi al 1990 Stato Sucre Distrito Federal Tachira Trujillo Falcon Monagas Guarico Merida Apure Lara Fonte: Ramos O, 2005 Immigrazione 54 621 550 864 75 222 47 811 64 621 85 615 75 234 96 776 30 685 161 079 Emigrazione 299 629 779 644 269 094 220 865 210 545 163 063 151 922 165 164 89 505 207 771 Saldo migratorio 245 008 228 780 193 872 173 054 145 924 77 448 76 688 70 388 58 820 46 692

Tav.3.3.3. Saldi Migratori negativi al 1990

minimo di 89.500 abitanti, i quali sono Mrida, Monagas, Gurico, Apure e Yaracuy. In fine troviamo, Delta Amacuro con una emigrazione di quasi 26.000

131

abitanti. Di questi stati, quelli che registrarono fino agli anni 90 i saldi migratori negativi di maggior rilievo sono i seguenti (Ramos, 1997):

Questi dieci stati insieme, hanno come totale 2.557.202 di emigranti, il che significa che per ogni avevano emigrato, 87

100 abitanti che fino al 1990 provenivano da questi stati.

Sulla la base dei dati della Tabella precedente, si arriva alle seguenti conclusioni (Ramos,1997): 1)Gli stati che guadagnano popolazione durante tutto il periodo innanzi considerato sono:

Amazonas, Carabobo, Barinas e Portuguesa. 2)Gli stati che guadagnano popolazione per gran parte del periodo considerato, ma la perdono verso la fine dello stesso. questo il caso dello stato Zulia e del Distrito Federal. Il primo guadagna popolazione tra il 1941 e il

132

1981 e perde popolazione nel 1990. Lultimo guadagna popolazione tra il 1941 e il 1971 e perde popolazione a partire dal 1981. 3)Stati che guadagnano popolazione allinizio del periodo, ma perdono popolazione verso la fine dello stesso, come succede con Monagas, che guadagna popolazione tra il 1941 e il 1961, per poi aggiungersi alle aree di emigrazione netta attorno al 1971, e il Delta Amacuro che guadagna popolazione tra il 1941 e il 1950, e ne perde a partire del 1961. 4)Stati che perdono popolazione allinizio del periodo e cominciano a guadagnarne alla fine dello stesso periodo. Questo il caso dello stato Aragua, che perde popolazione nel 1941 e guadagna popolazione a partire dal 1950, mentre per quanto riguarda Bolvar e Miranda, abbiamo che questi perdono popolazione tra il

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1941 e il 1950, per poi guadagnare popolazione dal 1961 in poi. 5)Stati che perdono popolazione durante quasi tutto il periodo e guadagnano popolazione solo nel ultimo periodo, questo il caso di Cojedes e Nueva Esparta. 6)Stati che perdono popolazione durante tutto il periodo considerato, e sono sempre stati parte dellarea di emigrazione netta. questo il caso di nove stati che costituiscono larea con maggiore forza ripulsiva di tutto il paese, cio: Mrida, Tchira, Trujillo, Falcn, Lara, Yaracuy, Apure, Gurico e Sucre. Tra questi, quelli che hanno avuto il maggior numero di emigrati sono: Trujillo, Falcn, Sucre e Tchira. 7)Con un comportamento totalmente diverso dagli altri stati, troviamo Anzotegui, presenta fluttuazioni costanti, che e

perdendo

134

guadagnando popolazione ad intervalli.

Cosi

troviamo che perde poca popolazione nel 1941 (-1,9%), per poi guadagnare tra il 1950 e il 1961, 1971 e perdere di nuovo popolazione tra il e il 1981, per poi tornare

successivamente a guadagnare popolazione in entrata nel 1990. Si osserva che alliniziare la decada degli anni 80, cambiano sia lorientazione, sia la magnitudine dei flussi migratori, innanzitutto troviamo che gli stati Miranda, Carabobo e Aragua cominceranno ad

aumentare sempre di pi il suo potere di attrattori della popolazione, cominciando cosi a competere da questo punto di vista con il Distrito Federal, il quale come si osservato in precedenza alla fine di questo periodo uscir dallarea come di stato immigrazione netta, essendo da

sostituito

maggiormente

attrattivo

Miranda, che attrae a se i flussi provenienti da nord-est,

135

sud-occidente e sud del paese, che in tempi passati avevano preferenza per il Distrito Federal. Allinizio dellultima decade del XX secolo, il

diverso orientamento dei flussi migratori e la diversa distribuzione e importanza degli stessi, si osserva che: 1) perdono rilievo il Distrito Federal e lo stato Zulia come attrattori di popolazione; 2) si consolida lo stato Miranda come polarizzatore dei flussi nazionali; 3) il rafforzamento degli stati Carabobo ed Aragua, come stato di attrazione secondario (cio subito dopo

Miranda) allinterno dellarea di immigrazione netta; 4) il rafforzamento dello stato Bolvar come area di principale attrazione per i flussi migratori provenienti dal nord-est e dal centro del paese; 5) il risorgere di Anzotegui come attrattore principale per gli stati vicini allo stesso (cio Sucre, Distrito Federal, Mirando, Bolvar e Gurico); 6) la resistenza degli stati Portuguesa e Barinas allinterno dellarea di immigrazione netta

136

,come attrattori per i flussi migratori; 7) lincorporazione degli stati Nueva Esparta e Cojedes nellarea di immigrazione netta (Ramos, 1997). Emerge da questa analisi, che la distribuzione spaziale della popolazione venezuelana risponde,

principalmente, alle logiche delle politiche economiche applicate nazionale. Migrazioni interne dal 1990 al 2001 Tra le entit che guadagnano maggior numero di popolazione in questo periodo si trovano Miranda, Carabobo e Aragua, prendendo il 60% dei flussi migratori dal 1990 al 2001. Il fatto che queste 3 entit conservino attrattivo dal punto di vista delle migrazioni, si pu ricollegare al fatto che hanno raggiunto un dal governo venezuelano sul territorio

elevato grado di sviluppo socio-economico, nonostante la crisi generale che si presenta in Venezuela in questi anni.

137

Daltra parte , le entit secondarie che ricevono i flussi migratori in questo periodo sono: Bolvar e Nueva Esparta, raggiungendo il 24 % e il 26% rispettivamente dei flussi migratori interni al Venezuela. Tra le entit che hanno un flusso migratorio negativo (in uscita) troviamo: Distrito Capital, Zulia, Sucre, Portuguesa, Lara, Tchira e Trujillo. In sintesi, la scarsa mobilit territoriale di questo periodo, dovuta alla grande crisi economica che colpisce il paese in questo periodo, essendo beneficiari di popolazione, solo le entit che riescono a mantenere uno sviluppo socio-economico alto come Anzotegui e Monagas, che risultano tra le principali mete dei saldi migratori positivi . Dal 1996 al 2001 , 1.025.259 abitanti hanno cambiato il loro luogo di residenza, che equivale a una mobilitazione annuale pari a 205.052 abitanti e

rappresenta il 5,1% della popolazione nazionale.

138

Il fenomeno migratorio recente, ubica lo stato Amazonas come lentit con il maggior tasso di immigrazione positiva , il che significa che di ogni 100 abitanti, 14 provengo da altri stati del paese. Tuttavia bisogna specificare che il 36% delle persone che si sono trasferite in Amazonas, precedentemente provenivano dallo stato Bolvar. Lo seguono in ordine di importanza, per quanto riguarda le migrazioni positive , lo stato Monagas, Nueva Esparta, Anzotegui e Miranda, con tassi da 11% e 9,3%, 8,6%, 8,2% e 7,9% rispettivamente. Gli stati Zulia e Sucre, si distinguono per essere delle entit di destinazione con i minori tassi di immigrazione , pi di 3 punti sotto la media nazionale (6%). Tra le entit maggiori come flusso migratorio negativo (espulsore) vengo in evidenza: Distrito Capital, Bolvar. Sucre e

139

Cosi troviamo che il Distrito Capital, tra i principali stati che presentano flussi in uscita con 276.032 emigranti, questo flusso rappresenta il 27% del totale dei flussi in uscita del paese in questo periodo. Le entit federali che hanno il maggiore tasso di migrazione negativo sono: Distrito Federal, Apure, Sucre, Gurico, Delta Amacuro, tra altri. Dobbiamo segnalare la situazione dello stato Vargas, che dagli eventi del 1999 (alluvione) si verificato come il maggiore espulsore di popolazione del Venezuela, di questo periodo. La maggior parte della popolazione uscita da Vargas, si sono trasferiti in altri stati del Venezuela, principalmente negli stati Miranda, Aragua, Distrito Capital e Carabobo. Il principale punto dattrazione per le migrazioni interne nel paese si presenta tra gli stati orientali del paese. Principalmente troviamo Nueva Esparta,

Monagas e Anzotegui, che acquistano 6 abitanti per

140

ogni 100. La motivazione del potenziale di attrazione di queste zone del paese e dovuto soprattutto alla presenza di imprese petrolifere che garantiscono posti di lavoro e prosperit economica . Mentre per quanto riguarda il posizionamento di Nueva Esparta

relazionato con lo sviluppo del turismo, e lo sviluppo economico conseguenza dello stesso. Tra le zone di migrazione positiva, troviamo Cojedes al sesto posto, questo dovuto allo sviluppo economico conseguenza della industria agropecuaria e della industria in generale che ha un grande sviluppo in questo stato. Tra gli stati che hanno saldi migratori negativi, cio in uscita , troviamo: Distrito Capital, Apure, Sucre, Gurico, Tchira, Trujillo, Zulia, Portuguesa e Falcn. Per approfondire questa tendenza parleremo dello Stato Vargas, nel quale di ogni 100 abitanti, 16 abbandonano lo stato,questo in seguito alla catastrofe naturale che

141

ha avuto luogo in questo stato, lalluvione che si verificato in questo stato, e che ha lasciato molte persone senza casa. Il secondo stato del quale

approfondiremo lo stato Bolvar, il quale nel periodo che va dal 1996 al 2001, perde popolazione per un totale di 9 abitanti per ogni 100; questa una novit visto che la prima volta che lo stato Bolvar si trova nella situazione di saldo migratorio negativo, cio con la perdita di popolazione. Questo dovuto a che la crisi economica che colpisce il Venezuela in questo perodo colpisce profondamente tutte le industrie trovano nello stato Bolvar, creando che si crisi

delle

allinterno delle singole imprese. Nel perodo che va dal 1996 al 2001, la quantit di abitanti che si spostano di uno stato allaltro raggiunge i 205 052 annualmente, come media, raggiungendo il 5,1% della popolazione che si mobilita da uno stato allaltro della popolazione totale del paese.

142

Comunque si osserva in questo perodo, rispetto al precedente una diminuzione della mobilit della

popolazione allinterno del paese. Tra le classi di et che migrano maggiormente allinterno di Venezuela, troviamo la classe dai 15 ai 34 anni, principalmente troviamo la classe dei 20 ai 24 anni. La motivazione della maggiore movilit in queste classi di et relazionato al fatto che si cerca maggiormente un lavoro stabile e anche per motivi di studio. Dal punto di vista della istruzione, si osserva che questa maggiore tra le persone che si mobilitano allinterno del paese, cio i migranti, che tra i no migranti, raggiungendo la maggior parte dei migranti il grado di laurea universitaria (Garca Pereiro, 2006).

143

144

Conclusione

Dopo

un

attento

analisi

delle

dinamica

demografica del Venezuela, si pu osservare che la popolazione prevalentemente giovane, che pero tuttavia il Venezuela sta avanzando nel modello di transizione demografica, presentando una basa

natalit, insieme ad una basa mortalit che porter allinvecchiamento della sua popolazione; dal punto di vista della quantit di popolazione rurale ed urbana esistente nel paese, si pu osservare che il Venezuela un paese per lo pi urbanizzato, questo dovuto allabbandono delle campagne da parte dei cittadini per dedicarsi allindustria, principalmente a quella

petrolifera, il che a prodotto un aumento elevato dei livelli di urbanizzazione la quantit nel di paese, e ridotto rurale

notevolmente

popolazione

esistente, questo a portato ad un altro fenomeno , cio

145

quello della concentrazione della popolazione nelle citt con maggiore attivit industriale, tanto petrolifera come siderurgica, lasciando vaste zone del paese

praticamente spopolate, fenomeno che riguarda molto da vicino il fenomeno delle migrazioni interne che segue principalmente il fattore di sviluppo economico nei diversi stati del Venezuela. Inoltre ultimamente dovuta alla forte crisi politica presentata dal paese a preso il via un altro fenomeno che sta coinvolgendo grandi parti della popolazione che quello delle migrazioni allestero, principalmente a Nord America, ed Europa; dovuto alla forte instabilit tanto economica come politica del paese. Cosi vista tutta la sua situazione demografica, possiamo concludere che il Venezuela si avvicina al compimento della sua transizione demografica, con un progressivo invecchiamento della sua popolazione; e che vasta zone del paese dovuto alle migrazioni interne

146

restano in pratica disabitate dovute alle particolari condizioni economiche e dellindustria presenti sul territorio, portando ad un aumento del tasso di

urbanizzazione, rispetto alla popolazione rurale che resta scarsa. Inoltre si osserva che i maggiori

movimenti migratori, vengo realizzati dalla popolazione giovane, cio che si trovano nella classi di et che vanno dai 20 hai 34 anni principalmente, e che il motivo che gli spinge a ci e principalmente la ricerca di posti di lavoro stabili, e la ricerca di sicurezza, questo vale tanto per gli spostamenti che vengono realizzati

all'interno del paese come per quelli che vengono realizzati verso l'estero.

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