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Software Libero

&
Formati dei Dati Aperti,
un'opportunità per tutti
di Paolo Pedaletti: Paolo.Pedaletti@OpenLabs.it
Copyright (c) 2005 Paolo Pedaletti

“First they ignore you,


then they laugh at you,
then they fight you,
then you win”

Mahatma Gandhi
Software Libero e Formati Aperti, un'opportunità per tutti Paolo Pedaletti

Indice
Introduzione ..................................................................................................... pag. 3
Definizione di “Software Libero” (Free Software) ........................................... pag. 4
Cosa NON è il Software Libero ........................................................................ pag. 5
Definizione di “Formato dei Dati Libero” ......................................................... pag. 5
Esempi di informazione libera sfruttabile commercialmente .......................... pag. 6
Possibilità di sfruttamento commerciale del Software Libero ......................... pag. 7
Vantaggi nello sviluppare Software Libero ...................................................... pag. 8
Software Libero, il valore è nella libertà .......................................................... pag. 8
Gli ostacoli al software/formato dati libero .................................................... pag. 10
Il vero problema ............................................................................................. pag. 13
Conclusione .................................................................................................... pag. 13
Linkografia ..................................................................................................... pag. 14
Addendum ....................................................................................................... pag. 15
Effetti sull'economia ................................................................................... pag. 15
Accessibilità dei dati ................................................................................... pag. 15
Where were you? ............................................................................................ pag. 16

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Software Libero e Formati Aperti, un'opportunità per tutti Paolo Pedaletti

Introduzione
Con questo documento cercherò di spiegare perché è opportuno e vantaggioso
sviluppare e utilizzare il Software Libero e i Formati dei Dati Aperti piuttosto che il
software proprietario e i formati dei dati chiusi.1

1 Effetti nefasti della mancanza di libertà :


• http://punto-informatico.it/1207373/PI/News/nessuno-tocchi-steve-jobs.aspx
Fa discutere la decisione di Apple di ritirare dai propri negozi tutti i libri pubblicati dalla
Wiley. Per colpa di una biografia non autorizzata del CEO pubblicata dalla nota casa editrice
• http://www.wired.com/cars/coolwheels/news/2006/08/71554
Giant Robot Imprisons Parked Cars

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Software Libero e Formati Aperti, un'opportunità per tutti Paolo Pedaletti

Definizione di “Software Libero” (Free Software)


Il Software Libero è quel software che viene distribuito con una licenza di utilizzo
che garantisce 4 libertà fondamentali:
1. Libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo
2. Libertà di studiare come funziona il programma e adattarlo alle
proprie necessità. L'accesso al codice sorgente ne è un
prerequisito
3. Libertà di ridistribuirlo
4. Libertà di migliorare il programma e distribuirne pubblicamente i
miglioramenti
L'accesso al codice sorgente ne è un prerequisito

Fig. 1: Schema generale delle relazioni esistenti tra le varie licenze software:
http://www.gnu.org/philosophy/categories.html

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Cosa NON è il Software Libero2


NON è una tecnologia
Una tecnologia si occupa dello studio dei processi produttivi, non di come devono
venire distribuiti i prodotti finali (con quale licenza).
NON è un modello di sviluppo
Un modello di sviluppo sono delle regole che descrivono come progettare e
scrivere un programma. Il Software Libero può essere sviluppato in molti modi
differenti (da un singolo individuo, da un gruppo di appassionati, da una ditta, da
persone che non si conoscono ne' si frequentano, in modo asincrono,
gerarchizzato, paritario, …).
Il modello di sviluppo non si occupa delle regole di utilizzo e delle libertà concesse
all'utente finale.

Definizione di “Formato dei Dati Libero”


Un formato di dati libero è un formato di dati che possiede le seguenti
caratteristiche:
1) pubblicato in modo che chiunque può leggerlo e studiarlo nella sua
completezza e
2) non è gravato da copyright, brevetti, marchi commerciali, o altre restrizioni
in modo che chiunque può usarlo senza costi aggiuntivi e per qualunque
scopo
E' disponibile un'approfondimento sul sito internet: http://www.standardaperti.it/

2 Capitolo aggiunto dopo la lettura del post di Francesco Potorti' su discussioni@softwarelibero.it


del 1/12/2010

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Esempi di informazione libera sfruttabile


commercialmente
Lo sfruttamento economico/commerciale dell'informazione libera non è una novità
dell'era informatica3:
• Le leggi sono liberamente accessibili (non sono liberamente modificabili),
non sono protette da copyright o brevetto, eppure gli avvocati riescono ad
ottenere discreti guadagni gestendo a nostro nome questa informazione
libera.
Perché? Perché pur avendo la possibilità di accedere liberamente a tutte le
leggi, decidiamo di usare un intermediario, che si fa pagare, per questo? Si
vivrebbe meglio in uno stato dove l'accesso alle leggi fosse ristretto ad un
numero limitato di persone?
• Le parole sono libere (e modificabili), non gratuite. I libri costano (e non
pago solo la carta) dando la possibilità agli scrittori (e non solo loro) di
guadagnare e vivere. Le loro opere sono protette dal diritto d'autore, non dal
brevetto.
Ci sarebbero più libri, o libri migliori se le parole venissero
brevettate/coperte da copyright?
• Le ricette di cucina solo libere (modificabili), non brevettate né sotto
copyright. Eppure esistono moltissime persone (cuochi) che vengono pagati
per utilizzare questa informazione a nostro beneficio.
Perché? Perché decidiamo di pagare qualcuno per produrre un prodotto che
avremmo potuto ottenere tranquillamente per conto nostro, autonomamente?
Mangeremmo meglio se le ricette venissero brevettate/coperte da copyright?
• Le note musicali sono libere (non modificabili), eppure i compositori
riescono a guadagnare ugualmente da un opportuno accostamento delle
note. Perché non ci produciamo per conto nostro l'informazione musicale di
cui abbiamo così tanto bisogno? Chi ce lo impedisce?
Le canzoni/musiche frutto del loro lavoro sono protette con il copyright, non
con il brevetto.
La verità è che non siamo tutti uguali4, non raggiungiamo tutti gli stessi risultati
pur potendo accedere tutti alle stesse informazioni.
Ma allora il “valore aggiunto” dove sta, se non è nell'informazione in sé?

3 Qualsiasi paragone ha dei limiti di validità, sono solo similitudini


4 Questo “mito” dell'uguaglianza universale ha origini industriali, quando i pezzi “perfetti” erano
tutti e solo quelli identici al campione originale, e una anche minima differenza era sinonimo di
difetto. Questo ragionamento applicato agli esseri umani è profondamente sbagliato. Siamo tutti
diversi (diverso non implica inferiore o superiore, ma solamente … unico), e questo è il nostro
principale punto di forza.

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Possibilità di sfruttamento commerciale del Software


Libero
Con il Software Libero non si vende una sequenza di byte, di istruzioni, ma si
vende l'assistenza, la consulenza, la documentazione, i corsi per l'utilizzo del
software, le certificazioni, il supporto, la personalizzazione, ...
Il “valore aggiunto” di una soluzione informatica
è nell'Essere Umano
che sa:
● scegliere
● installare
● configurare
● usare
● aggiornare e correggere
il software, facendolo diventare una soluzione ad un problema (scrivere una lettera
o fare dei calcoli).
Il software e l'hardware di per sé non sono una soluzione.
Il Software Libero si rende conto di questo e dice:
Lo sai fare autonomamente? Bene, auguri e buon viaggio...
Non lo sai fare? “Piacere, Paolo Pedaletti, 100€ all'ora”.
Il principale cambiamento che introduce il Software Libero
è spostare il "valore aggiunto"
dall'oggetto immmateriale
alla persona.
In questo modo c'è un forte potere contrattuale da entrambe le parti.
Il fornitore di soluzioni può farsi pagare quanto ritiene opportuno per il valore
aggiunto fornito.
Il cliente può scegliere il livello di qualità del fornitore di soluzioni, in base alle
proprie scelte, gusti, budget.
Non dipende più da un singolo fornitore, con tutte le conseguenze che ne derivano
(100€ sono troppi? Sei libero di rivolgerti a qualcun altro, più economico, ma si
spera con la stessa esperienza, efficienza e professionalità).
C'è Libertà di Scelta,
per Tutti.

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Vantaggi nello sviluppare Software Libero


Perché mai un programmatore dovrebbe trovare interessante/utile sviluppare
Software Libero?
Perché il guadagno è reciproco, sia per chi scrive che per chi utilizza Software
Libero.
La rilevazione e correzione degli inevitabili difetti di ogni software è un compito
pesante, noioso, e difficile per chi ha scritto il programma (come è pesante noioso
e difficile trovare gli errori di battitura per scrivere un testo).
E' più produttivo affidare questo compito ad altri.
Rilevare un problema è semplice ed immediato per chi usa tutti i giorni quel
software, cercare di correggerlo può essere molto istruttivo ed utile per uno che
vuole iniziare a programmare. Ma solo avendo a disposizione il sorgente è
possibile cercare di correggere gli errori.
Quindi il programmatore originale che rende libero il proprio software ha un
ritorno sia economico (come personalizzazione e istruzione all'uso del software)
che educativo (con i suggerimenti e le correzioni che possono essere introdotte nel
programma originale )
Si crea un naturale flusso di informazione bidirezionale,5
tra chi produce e chi utilizza Software Libero.

Software Libero, il valore è nella libertà


Il vantaggio del Software Libero non è solo nel fatto che non è anti-commerciale
(anzi!), ma nel fatto che è libero, appunto.
Non si creano monopoli, non si costringono i clienti a fare delle scelte non volute,
chi fornisce Software Libero ha l'opportunità di diffondere la propria soluzione
informatica nel modo più ampio possibile, creando un bacino di utenti che per un
uso professionale richiedono una assistenza dedicata, a pagamento.

Semplificando il discorso,
il monopolio dice “O io o nessun altro”,
il Software Libero dice “Se non io, qualcun altro”.

Per questo motivo il Software Libero massimizza le probabilità di


successo/sopravvivenza (massimizza, non garantisce, visto che nessuno può
garantire per certo nulla sul futuro)

5 … contrariamente ad altre licenze più permissive, come la licenza BSD, che permettono al
software nato libero di diventare chiuso/proprietario.

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Il monopolio è
in campo economico
quello che la dittatura è
in campo sociale:
una mancanza di libertà
di scelta. (punto)

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Gli ostacoli al software/formato dati libero


Contrariamente a quanto si possa pensare (o scrivere, anche su importanti siti di
riferimento6), l'ostacolo al Software Libero non è il software proprietario, chiuso.
I problemi nascono dai:
● brevetti sul software
● formato dei dati proprietari chiusi
perché questi strumenti impediscono al Software Libero di esistere / funzionare.
Per l'informazione (software, libri, musiche, ...) è più adatto, anzi perfetto il
copyright, non certo il brevetto.
La differenza tra copyright e brevetto consiste nel fatto che
● il copyright rende esclusiva una implementazione (un singolo programma, un
libro, una canzone),
● il brevetto un'idea, (una funzionalità, una trama di un racconto, una melodia)
Il brevetto funziona benissimo (funziona= raggiunge lo scopo per cui è stato
introdotto) per quanto riguarda la materia, mentre sarebbe (è) dannoso se
applicato all'informazione.
Il monopolio che deriva dal brevettare l'informazione è un eccesso di proprietà
privata, perché impedisce la concorrenza, al contrario del copyright.
Vorrei chiarire che quanto detto non ha alcuna attinenza con alcune ideologie di
moda nel passato. Considero la proprietà privata un valore irrinunciabile (è
“l'eccesso” a non essere giusto / opportuno).

6 http://www.gnu.org/philosophy/free-software-for-freedom.it.html

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L'equivoco nasce dall'errore di non considerare il fatto che la materia e


l'informazione hanno delle differenze intrinseche fondamentali:
● MATERIA: è necessariamente "localizzata"
Il Mio orologio è al Mio polso, e se "compare" al polso di qualcun altro,
necessariamente significa che è sparito dal mio
INFORMAZIONE: comunicare l'informazione in mio possesso non implica
che io la "dimentichi" (non necessariamente)
● MATERIA: non è facilmente duplicabile.
Il mio orologio di certo non è l'unico modello esistente al mondo, ma per
duplicarlo è necessaria una non trascurabile quantità di energia, materia
prima, lavoro e tempo
INFORMAZIONE: i programmi sono facilmente duplicabili con un consumo
di energia/materia/lavoro/tempo praticamente trascurabile
● MATERIA: è difficilmente modificabile / personalizzabile.
E' sufficiente considerare la propria automobile, e pensare di cambiare il
colore della carrozzeria o gli interni. Sono sicuramente spese notevoli (di
alcuni punti percentuali sul valore dell'auto)
INFORMAZIONE: i programmi sono facilmente modificabili /
personalizzabili.
Ovviamente bisogna avere una conoscenza (anche solo superficiale) del
linguaggio con cui è stato scritto il programma (avendo a disposizione i
sorgenti)
● MATERIA: trasportare materia da un posto all'altro costa, e molto. In
genere, il costo è direttamente proporzionale alla quantità di materia e alla
distanza da percorrere
INFORMAZIONE: è facilmente trasportabile e il costo del trasporto è
praticamente nullo, se non si considerano quantità di informazione
veramente notevoli (enciclopedie? biblioteche?)
● MATERIA: la velocità di trasporto / diffusione è molto lenta (comparata a
quella dell'informazione)
INFORMAZIONE; la velocità di trasporto / diffusione è molto elevata
(comparata con quella della materia)
Risulta evidente che
la maggior parte delle proprietà "naturali" della materia
sono ZAVORRA per l'informazione.7

7 Stefano Quintarelli: http://blog.quintarelli.it/blog/2011/07/il-mondo-nuovo.html


“La remunerazione dell’opera dell’ingegno è essenziale per lo sviluppo; io lo vedo come un fattore
di fiducia nel futuro perché le risorse immateriali sono illimitate, a differenza di materie prime
ed energia (che in particolare, in Italia, non abbiamo). Tutti noi cosiddetti “lavoratori della
conoscenza” abbiamo risorse illimitate su cui costruire: la nostra immaginazione e fantasia.”

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Quindi provenendo da una economia basata principalmente sullo scambio di


materia, c'è chi trova normale (ma solo per inerzia mentale) "appiccicare" le
vecchie proprietà al nuovo bene (l'informazione), mentre dall'altra parte c'è chi si
rende conto di questa inutile zavorra, e vorrebbe volentieri farne a meno.
Ma perché perseverare con vecchie tradizioni, se ora si può fare di meglio?
Perché trascinarsi i vecchi limiti, potendone fare a meno?

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Il vero problema
Il problema è solo apparentemente tecnico.
In realtà il problema è sociale e politico.
Stiamo digitalizzando sempre di più la nostra vita
● la nostra identità,
con la firma elettronica e la carta d'identità digitale
● la nostra attività,
con gli acquisti on-line e le transizioni bancarie on-line
Stiamo creando un nostro alter-ego digitale, che vive ed agisce a nostro nome nel
mondo digitale.
Chi controllerà il mondo digitale, controllerà anche ciò che potrà o non potrà fare
in nostro alter-ego digitale.
Chi controllerà il nostro alter-ego digitale, controllerà di riflesso, automaticamente
anche noi e la nostra vita reale8.
Per poter continuare ad avere le libertà che abbiamo noi da questa parte del
monitor (faticosamente ottenuta in passato), dobbiamo dare la possibilità al nostro
alter-ego digitale di godere delle stesse libertà, dall'altra parte del monitor.

Conclusione
Spero di aver chiarito cosa significa concretamente “Software Libero” e “Formati
di dati Aperti”, e aver dimostrato che è fondamentale continuare a garantire la
libertà di scelta che abbiamo guadagnato con tanta fatica nel mondo reale, anche
nel mondo digitale, verso cui stiamo andando.

Perché la Libertà di Scelta


in una Democrazia
è vitale.

©Paolo Pedaletti mercoledì 3 agosto 2011


paolo.pedaletti@openlabs.it

8 La “guerra” tra software/formato dei dati libero/proprietario è la versione aggiornata delle


guerre nei secoli scorsi tra le persone a favore della libertà (democrazia) e quelle contro
(monarchia/dittatura).
Meno sangue, stesso obiettivo.

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Linkografia
Link utili in ordine sparso:
Marco Fioretti: Cos'è più importante, l'alfabeto o la penna?
Marco Fioretti: How to turn into Free Software supporters people who couldn't
care less
Simone Aliprandi: http://www.standardaperti.it
Simone Aliprandi: http://www.copyleft-italia.it
Paolo Pedaletti: http://www.scribd.com/doc/932152/Software-Libero-una-
opportunita-per-tutti

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Addendum

Effetti sull'economia
L'utilizzo di formati di dati aperti permetterebbe la libera e pubblica circolazione
dei dati, comunemente detta OpenData9, dati che
• potrebbero essere analizzati, correlati e ripubblicati/venduti facendo
sviluppare un mercato ed una economia ad ora molto limitata
• permettere ai cittadini di essere informati/consapevoli degli effetti del loro
stile di vita e delle loro azioni.

Accessibilità dei dati10


Per quanto riguarda l'accessibilità dei dati su lungo periodo, bisogna distinguere
due problemi:
accessibilità hardware: il supporto fisico deve essere interrogabile, altrimenti pur
possedendolo non sono in grado di accedere alle informazioni contenute (chi
dispone di un lettore di floppy da 8 pollici o 5,1/4 ?)
accessibilità software: se il formato è aperto, significa che le sue specifiche
tecniche sono documentate pubblicamente e liberamente implementabili. Questo
permette di garantire l'accessibilità alle informazioni memorizzate in quel formato
per tempi molto lungi e senza alcun limite legale artificioso.

Questa caratteristica (di accessibilità ai dati senza vincoli per tempi lunghi) è
indispensabile per uno Stato (= un progetto a lungo termine, si spera...).11

9 http://it.wikipedia.org/wiki/Dati_aperti
http://en.wikipedia.org/wiki/Open_data
http://www.data.gov/
http://data.gov.uk/
http://www.datagov.it/

10 Obsolescenza digitale, Medioevo Digitale, Preservazione Digitale

11 http://www.pubbliaccesso.gov.it/biblioteca/manualistica/documentielettronici.htm

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Where were you?

I worry about my child


and the Internet all the time,
even though she's too young
to have logged on yet.
Here's what I worry about.
I worry that 10 or 15 years from
now, she will come to me and
say:
'Daddy, where were you
when they took freedom of the
press
away from the Internet?'”

Mike Godwin
Electronic Frontier Foundation
http://eff.org

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