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E CITT...

Toledo

Copertina: La Alhambra. Granada

Granada. Veduta dellAlhambra

Ibiza

In un Paese dal carattere particolarmente marcato qual la Spagna, fitto di paesaggi, di climi, di ecosistemi, di tradizioni e di culture, logico presupporre che le sue citt siano un calco urbano di questa realt. Terra ambita dalle pi antiche civilt, di cui alcune si perdono nella notte dei tempi fino ai Tartesi e agli Iberici, i colonizzatori vi scopersero un clima benigno e unorografia di agevole accesso. Insediativisi, avviarono su queste antiche terre peninsulari battezzate col nomignolo di pelle di toro data la somiglianza con tale animale, attivit agricole e di sfruttamento dei giacimenti minerari e crearono una rete di canalizzazioni idriche che and estendendosi gradualmente allaumentare delle loro esigenze. Nelle vicinanze dei primi insediamenti fiorirono citt affascinanti di cui alcune sono andate via via evolvendo con il trascorrere del tempo fino ai giorni nostri. Un cos ricco tessuto di civilt e culture tuttora ravvisabile nelle vie e nei resti di numerosi centri urbani spagnoli. E, se la fisionomia ultrasecolare nonch millenaria di alcune citt rimasta apparentemente immutata, lungi dalle correnti postmoderne, levoluzione di altri centri urbani stata alquanto veloce, quasi fulminea, sulle ali dei trend attuali, tanto da erigersi a icone dellavanguardia culturale.

Se in alcune citt a regnare il silenzio e il fluire cadenzato del tempo, di altre seduce il ritmo vorticoso. Se in alcune, le pietre trasudano storia e leggenda, in altre, la presenza del cemento e del vetro rasenta la provocazione. Se in alcune, il ruggire del mare sbriglia la fantasia, altre vengono cullate da fiumi e giardini. Ed infine, se di alcune si anelano la luce e il vivido sfolgorio dei colori, di altre, affascinano la misteriosa bruma e lodore dellumidit.

Donostia-San Sebastin

DUE GRANDI CITT:

B
Barcellona. Casa Batll

ARCELLONA e Madrid, due grandi citt simili per estensione e rilievo, ma assai

diverse per carattere e fisionomia. La prima, capoluogo della Catalogna, la seconda, capitale della Spagna, entrambe sono fonti di ritmo, di talento e di creativit.

Madrid. Palazzo Reale

MADRID E BARCELLONA

Madrid
Citt conciliante e aperta. Frettolosa, moderna e, nel contempo, verace e popolare. Citt dallaria spiccatamente ottocentesca malgrado le origini medievali arabe, per meglio dire -, architettonicamente assai eclettica. Dal neoclassicismo, al neorinascimento passando dal neomudjar, il suo profilo viene modellato da numerose neo-tendenze. Malgrado tutto, vi fanno spicco essenzialmente mattoni a giorno, strutture lignee e coppi, opera di gente semplice e di una nobilt appena emergente nella vita sociale di allora. Una citt dallarchitettura umile, stipata e popolare nella Madrid unica e antica, quella Asburgica, quartiere ove si fondono armoniosamente chiese in stile mudjar, piazze, case popolari e palazzi, allinsegna di quella sobriet tipica del sec. XVII. Non lontano, la citt respira e viene foggiata dal suggestivo Palazzo Reale risalente al sec. XVIII, dalle nobili palazzine della Gran Va, dal Paseo del Prado e da quello di Recoletos. Madrid accoglie una della maggiori raccolte darte immaginabili. Arte allo stato puro quanto spilla dalle pareti secolari del Museo del Prado, dai luminosi saloni del Museo Thyssen-Bornemisza e dalla possente struttura

Madrid. Palazzo di Cristallo. Parco del Retiro

del Museo Nazionale Centro de Arte Reina Sofa. Onde controbilanciare lanarchico assetto urbanistico e leffervescenza che contraddistinguono tutte le grandi citt, Madrid vanta numerosi parchi e giardini: il Retiro, il Parque del Oeste, la Casa de Campo e molti altri. Pur se priva di una chiara identit, grazie alla forte capacit di sincretismo culturale di questa citt, tutti vi trovano spazio. I piccoli bar e le taverne tipiche con linconfondibile odore di olio e fumo -, si affiancano a locali pi giovani e vibranti, resi famosi dalla nota movida. Convivono madrileni e forestieri, loperetta e lheavy metal, Prez Galds e Almodvar, le case a ballatoio e larchitettura intelligente dellacciaio e del vetro.

Madrid. Caff

Madrid. Museo del Prado Barcellona. Plaza de Catalua

Barcelona. Moll de la Fusta

Barcellona
Di Barcellona colpisce lesclusivit, leleganza e la compattezza. Catalana verace, denota maggior timidezza e riservatezza dellanarchica e sfrenata Madrid. Elegante e sobria, lassetto urbanistico risponde a uno schema fatto di linee simmetriche la cui massima espressione La Diagonal, larteria che lattraversa per dieci chilometri, e lEnsanche . Il centro storico di questa citt portuale, cui buona parte del benessere si deve al traffico mediterraneo e commerciale, rappresentato dal quartiere gotico (barrio gtico) pullulante di vita, fatto di viuzze e di ombrose piazzette. Al centro, si erge la svettante e grigia cattedrale gotica che rivaleggia con lopera incompiuta di Gaud, la Sagrada Familia, eretta molto pi tardi. Nei pressi della cattedrale si estendono le Ramblas, brioso viale alberato pullulante di bar allaperto, di bancarelle di venditori ambulanti e dove regna incontrastata la scaltrezza urbana.

Barcellona. Plaza Real

Barcellona. La Sagrada Familia

Barcellona. Le Ramblas

Per poter apprezzare appieno la signorilit e laria borghese di Barcellona, bisogna spingersi fino al Paseo de Gracia e alle splendide palazzine costruite secondo i dettami dellart nouveau. Di fatto, larchitettura, il design e la pittura contemporanei costituiscono una delle maggiori attrazioni di questa citt traboccante di creativit: dal delirio colorato di Gaud al necoclassicismo dellarchitetto Bofill; dallingenuit di Mir allafricanismo di Barcel. Onde poter ospitare i Giochi Olimpici del 1992, la citt ha acquisito un volto nuovo ed stata dotata di edifici e di impianti anchessi nuovi che hanno fatto della zona marittima uno spazio per lo svago.

FRA MONTI E V LLI A


Girona. Scorcio della citt e del fiume Onyar

Girona. Rambla de la Libertad

Girona
Immersa fra monti e boschi e leggermente appartata dalla costa, sorge Girona, la pi settentrionale delle citt catalane. Fondata dagli Iberici e con una popolazione che si aggira sui 70.000 abitanti, il suo nucleo storico, intimistico e raccolto, carico della bellezza e della tradizione del bacino mediterraneo, conserva tuttora un tracciato tipicamente ispano-musulmano. Arroccata sulla sponda destra del fiume Onyar, con un intreccio di vie lastricate e case ermetiche, cinte da mura, al suo centro, spicca la Cattedrale, uno dei maggiori templi gotici della Catalogna, le cui volte celano un tesoro singolare. Nei suoi pressi, stretta fra un nugolo di suggestive dimore, si erge la chiesa di San Feli contraddistinta da quellamalgama di stili e sovrapposizioni storiche che modellano la citt stessa.

Pamplona

S
Saragozza. Basilica della Virgen del Pilar

ONO numerose le citt spagnole che rifuggendo da qualsiasi tipo di classificazione, forti del loro

assetto e del loro tracciato eclettici, incassate fra valli, ai piedi di monti
Girona. Fiume Onyar. Particolare delle case

oppure immerse nella meseta, si profilano quali accoglienti oasi urbane.

Girona

Saragozza
Capoluogo dellAragona, una citt popolosa e vivace, una grande urbe in perpetua effervescenza. La Sarakusta dei musulmani, che rivaleggiava in bellezza e splendore con Cordova e Toledo, fu in precedenza colonia romana ai tempi dellImperatore Augusto. Sulle rive dellEbro, fiume dalle abbondanti acque che la divide a met, sorge la celebre Cattedrale della Virgen del Pilar, emblema della citt. A ridosso della sua grandiosa e possente silhouette, si erge un altro edificio simbolico: la chiesa de La Seo, sovrastata da una torre campanaria ottagonale, il cui progetto venne eseguito a Roma dal Contini. La sua facciata di maggior fascino intreccio di mattoni e maioliche in stile mudjar rivolta verso il palazzo vescovile. Ma, forse, il tesoro Saragozza. Palazzo della Aljafera pi pregevole di questa citt, fatta di spazi e di piazze magniloquenti, il Palazzo della Aljafera denominato in passato Palazzo dellAllegria -, gioiello risalente allXI sec., fatto edificare per volont del sovrano musulmano Al Yafar, appassionato di arti e di scienze. Verso sud, unaltra citt rivaleggia con Saragozza in arte e in memoria storica: Teruel , scolpita secondo i canoni dellarte mudjar aragonese impiegando laterizi, coppi e maioliche dagli stessi musulmani che vi risiedettero sotto il dominio cristiano.

Saragozza. Puente de Piedra e Basilica della Virgen del Pilar

Teruel. Torre campanaria mudjar della Cattedrale

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Pamplona. Plaza del Castillo

Pamplona. Municipio

Pamplona. Cammino di ronda del Vescovo Barbazn

Pamplona
Lontana dalla desolazione paesaggistica di Saragozza e Teruel, Pamplona immersa in un ambiente umido, tipicamente settentrionale. Oltre a potervi ammirare suggestivi quartieri medievali, leggermente tortuosi e intricati e una mirabile cattedrale in stile gotico, vi si avverte uno spiccato senso del lieto vivere e della festa. Non invano, impazzisce a luglio, in occasione delle corse dei tori che si snodano nelle vie cittadine in onore di San Fermino. Da non mancare la degustazione di alcune delle pi pregiate produzioni vitivinicole. Posizionata in passato, in un punto strategico del Camino de Santiago, oggigiorno vive dellindustria e del terziario. Vari edifici e facciate in stile neoclassico fanno capolino nellaggrovigliato centro storico, tra cui la facciata della Cattedrale, opera di Ventura Rodrguez, la sede della Giunta Regionale della Navarra e lArchivio Reale e Generale che accoglie importanti documenti illustranti gli intrighi del Medioevo. Nei ritagli di tempo, la vita per ferve sulla Plaza del Castillo e nel Parco della Taconera, dove bambini e anziani, rallegrati dal cinguettio degli uccelli, si godono fino allultimo raggio di sole.

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CITT DEL LEVA N T E

I
Alicante. Tramonto

L biancore e la diafanit della luce del Mar Mediterraneo, il clima mite e un fare disinibito e vivace, sono i tratti distintivi delle citt che sorgono lungo il litorale levantino e che recano il segno indelebile della

cultura classica e della feconda influenza araba.


Ibiza

Murcia. Simulacro pasquale, opera di Salzillo

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Valencia. Mercato centrale

Palma di Maiorca

Aranci

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Valencia. Giardino botanico

Valencia. Cattedrale e Miguelete

Valencia
Lungo la costa sorge Valencia, tipica citt del Levante, lambita dalle tiepide acque del Mediterraneo e in cui si rispecchia la sua veloce e talvolta caotica crescita. Circondata da lagune saline e da fragranti aranceti - di cui lo scrittore Blasco Ibaez decant senza pari bellezza e quotidianit -, lantica attivit agricola e peschiera, oggi divenuta vocazione industriale, ne hanno fatto una citt ricca e prospera. Vasta e feconda nei verdi spazi che si stendono lungo le rive di quel che fu lalveo del fiume Turia, Valencia una citt luminosa, scintillante, amante del colore e delle feste, godereccia. Alla sua veloce crescita e al reticolo di nuovi collegamenti che oggigiorno ne agevolano laccesso pur se a scapito delle colture si contrappone un centro storico tanto suggestivo quanto sconosciuto. Oltrepassato lampio e abbiente assetto urbanistico della riva nord del Turia, ci si immerge in uno spazio compatto che sa di antico, talvolta monumentale, talaltra popolare e festosamente chiassoso. Dal quartiere Valencia. Fal di San Giuseppe del Carmen, pullulante di taverne e di grintosi locali per giovani, allo splendido mercato centrale. Dalla Plaza Redonda con i suoi mercatini, ai marmi levigati di Plaza de Manises il tutto frammisto a numerose chiese ed edifici civili in stile gotico, barocco e art nouveau, sotto lo sguardo del campanile ottagonale soprannominato Miguelete, risalente al sec. XIV.

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Alicante
Un po pi a sud, sorge Alicante, localit di rilievo della costa levantina. Anche qui la luce cristallina del Mar Mediterraneo la fa da padrona giorno dopo giorno mentre la mitezza del clima ne fa un rifugio perfetto per chi desidera riscaldare le proprie ossa arrugginite ai raggi del sole e rifuggire i rigori dellinverno. Funzionale e allegra, pur se priva di monumenti di spicco, Alicante la tipica citt ben attrezzata per il turismo e il tempo libero in riva al mare. Un ampio lungomare, un castello arabo che la rimira dallalto, la carezza della vegetazione lussureggiante, qualche via trafficata e qualche piazzetta come quella della Santsima Faz, in cui la vita scorre senza grosse preoccupazioni apparenti, costituiscono la principale attrazione che hanno portato il Marchese di Molns a definirla la miglior terra del mondo.

Alicante

Alicante. Explanada de Espaa

Paella

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Palma di Maior ca
Nel bel mezzo del Mediterraneo nelle cui acque si rimira, sorge Palma di Maiorca, capoluogo delle Isole Baleari, citt di enorme bellezza e dal ritmo cadenzato, che si snoda lungo il porticciolo di ragguardevoli dimensioni. Conserva prestigiose vestigia arabe, quali i prodigiosi bagni color verderame che trasudano storia, nonch gotiche come il patio di San Franesc, di cui Camus diceva ogniqualvolta lo visitava: Ogni giorno me ne andavo da quel chiostro come se fossi stato strappato a me stesso, immerso per un breve istante nel perdurare del mondo. San Franesc, ha inoltre il privilegio di accogliere, al di sotto di una delle sue cappelle, le spoglie del geniale mistico medievale, Ramn Llull, cui questa terra diede i natali. Quasi tutta la ricchezza monumentale di Palma accentrata attorno alla Plaza de la Almoina. Vi troviamo il sobrio Palazzo della Almudaina di nuovo, reminiscenze arabe e la Cattedrale le cui guglie si rispecchiano nelle acque del Mediterraneo. Chi volesse assaporare appieno lantica citt, popolare e marinara, dovr gironzolare per le stradine lastricate del quartiere del Puig de Sant Pere mentre chi desiderasse ammirarla in tranquilla contemplazione, dovr spingersi sin sulle rive del mare.
Palma di Maiorca. Bagni arabi

Regata nella baia di Palma

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Palma di Maiorca. La Cattedrale vista dalla baia

Ibiza

Ibiza
Unaltra citt delle Baleari condivide privilegi e bellezza mediterranea con Palma. Si tratta di Eivissa o lIbiza degli investitori e dei tour operator. Raramente una citt fu tanto ambita e contesa com avvenuto con questa avvenente perla marittima. Fondata dai Cartaginesi laddove sorgeva un insediamento fenicio, appartenne a romani, bizantini e ispano-musulmani e pur se questincantevole citt fece perdere la testa poi a normanni, ottomani e berberi, oggigiorno Ibiza non rivendica di certo il suo turbolento passato ma piuttosto il fatto di essere divenuta la mecca per i turisti di tutto il mondo nonch di essere assurta, negli anni Sessanta, a simbolo della facoltosa e vivace generazione dei figli dei fiori. Malgrado il notevole sviluppo dellindustria alberghiera e della fitta rete di collegamenti aerei internazionali, conserva tuttora intatto il fascino del suo azzimato assetto urbano che si spinge fino alle mura della citt fortificata di Dalt Vila, dichiarata Patrimonio Universale dellUmanit, un intreccio di dimore del sec. XVI che fanno amorevolmente da cornice alla Cattedrale. Di sapore pi popolare e in perpetua trasformazione, i quartieri di Santa Marina e di Sa Penya, colmi di scorci da scoprire, si stendono verso il porto.
Mallorca. Toro de Talap

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Murcia. Cattedrale

Murcia. Teatro Romea

Murcia
Di nuovo sulla terraferma, ecco fare capolino Murcia, la citt pi meridionale del Levante. Resta ormai ben poco delle origini arabe di questa citt chiassosa e industriosa, denominata in passato Mursiya e il cui fascino personale viene attualmente sottolineato dagli splendidi monumenti in stile barocco. Citt anchessa dallinnegabile profilo mediterraneo, ridente e verdeggiante, punteggiata da placide ed esuberanti piazzette, il suo fitto centro il luogo ideale per gustare una passeggiata nei ritagli di tempo. Le arterie principali sono la Trapera e la Platera dove scorre il traffico pedonale. Tuttavia, eccezion fatta per alcune chiese e alcuni palazzi dindubbio valore, il gioiello architettonico , senzombra di dubbio, la Cattedrale barocca, dindicibile bellezza. Anche il Museo Salzillo ove sono esposte le opere dellinsigne scultore di Murcia del sec. XVIII, sintetizza lo spirito di questa citt incline alla rappresentazione teatrale e alle immagini religiose.

Gastronomia

Murcia. Vista del Casin

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Cordova. Moschea

D A L L A N T I C H I T ALLA S PA G N A MUSULMANA

L
Granada. Danza nel quartiere Sacromonte

ANDALUSIA, lincantevole e fragrante Esperide dellAntichit, , al pari della vicina

Estremadura, un vero e proprio mosaico di citt ricche di storia e di tradizioni. Fenici, Cartaginesi, Greci, Romani, Visigoti, Arabi e Cristiani soggiacquero al fascino di queste terre ove la pietra, illuminata dalla luce tersa e teatrale, pare acquistare vita propria e dotare le genti di una particolare arte di vivere.

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Cadice. Municipio (Ayuntamiento)

Cadice. Scorcio della Cattedrale

Cadice
Inizieremo dalla citt pi spiccatamente atlantica e avventuriera: Cadice. Fondata per mano dei Fenici e protetta da unenorme baia dalle placide acque, nei pressi di questa citt chiamata allora Gadeira, situava Platone la mitica Atlantide. Successivamente, si sarebbe trasformata nella Gades romana, fiorente porto. Cadice dovr, tuttavia, attendere la scoperta dellAmerica per poter ritrovare i passati splendori grazie a Cristoforo Colombo che la scelse come porto di partenza della sua quarta spedizione. Festosa e felice, Cadice sinebria in occasione del Carnevale con unesplosione di colori e di esultanza. Il centro storico che si affaccia sul mare al riparo di un muro di cinta, ricorda con i suoi colori pastello le lontane Antille. Laspetto pomposo e laria coloniale di questa citt sono riconducibili ai tempi del commercio oltreoceano. Il suo fiore allocchiello senzaltro la Cattedrale, imponente edificio a facciata neoclassica, i cui lavori vennero avviati nei primi anni del sec. XVIII. A poca distanza, sovrastanti la Plaza de San Juan de Dios, centro nevralgico e febbrile, si ergono, anchessi sontuosi, il vecchio ospedale e il Municipio, insolito miscuglio di stili costituente il tratto distintivo della citt stessa.
Siviglia. Torre dellOro e fiume Guadalquivir

Cadice. Il carnevale

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Siviglia
Sita nellentroterra e cinta da un paesaggio ondulante, sorge la citt andalusa per antonomasia: Siviglia. Eleganza, drammaticit e colore paiono esserne gli attributi che meglio le si confanno. Divisa in due dal fiume Guadalquivir, deve la propria esistenza mitica a Ercole e lesistenza fisica ai Tartesi. A darle lustro, furono Isidoro de Sevilla, il re arabo Al-Mutamid nonch poeti del calibro di Fernando Villaln e Luis Cernuda. Magnificata oltre ogni dire, nel sec. XIII, Al-Saqundi la defin nei termini seguenti: Se qualcuno a Siviglia chiedesse del latte di uccello, vedrebbe esaudita la propria richiesta. Tra i tetti rossi spicca la Giralda, simbolo secolare della citt, minareto in stile almohade cos definito dal poeta Juan Ramn Jimnez: Che bellezza! tutto di carne rosa. Se, dal canto loro, gli arabi lasciarono in eredit a Siviglia alcuni dei palazzi pi incantevoli, dagli ebrei essa eredit due quartieri accoglienti e festosi: Santa Cruz e San Bartolom. Riconquistata la citt, venne eretta la Cattedrale il maggior tempio di tutta la Spagna instaurando un nuovo modo di avvicinarsi a Dio. Oggigiorno, Siviglia sinfervora ancora in occasione delle manifestazioni religiose e celebre la sua venerazione mariana che, ogni Settimana Santa, la tinge di rosso e di passione.
Siviglia. La Giralda

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Cordova. La moschea

Cordova. Patio nel quartiere ebraico

Cordova
Nel bel mezzo della campagna andalusa, sorge la serena citt di Cordova dalla pianta orizzontale. Dei suoi abitanti si dice che siano filosofi e pensatori e talvolta il peso della Storia pu opprimere. Oltrech romana e visigota, Cordova araba per antonomasia. Capitale del califfato degli Omeya e terra natale di filosofi di chiarissima fama quali Averroes e Maimonides, divenne, come proclamato dalla religiosa tedesca Hroswitha nel sec. X, ladorno del mondo. In centro, non lontano da dove scorre placido il fiume Guadalquivir, si erge la Moschea grande, uno dei tesori pi prestigiosi dellumanit, la cui sobriet esterna non lascia nemmeno lontanamente presagire il mirabile spettacolo interno delle sue arcate che, nella nota descrizione fatta da Tophile Gautier, assomigliano a un palmeto che germoglia spontaneamente dalla terra. Attorno alla moschea e alla fortezza-castello si stende una ragnatela di quartieri, posti luno di fianco allaltro: il quartiere ebreo, quelli di Santa Marina e di San Lorenzo, avvolti in quellaria andalusa cos tersa, cristallina e accogliente e ove il profumo dei gelsomini impregna i patio mentre le stradine si alternano a fresche piazzette. Tutto trasuda quiete e signorilit nel cuore di questa meravigliosa citt. Cordova stata dichiarata Citt Patrimonio dellUmanit dallUNESCO.

Granada
A gareggiare in bellezza con Cordova e Siviglia non rimane che Granada, citt orientale di enorme fascino, che sorge ai piedi della Sierra Nevada, cinta da una vallata la cui fertilit venne ampiamente magnificata dai cronisti medievali. Citt a vocazione ispano-musulmana, gioiello nazar di marcato stampo preziosista e decadente. Questincontestabile tesoro andaluso formato dal palazzo dellAlhambra, da Granada e dal quartiere dellAlbaycn, pare un quadro cubista punteggiato da case bianche, coppi rossi e cipressi svettanti. Dai belvedere dellAlbaycn, giusto dirimpetto, si scorge limponente profilo dellAlhambra, immersa nella vegetazione e che si staglia contro le vette innevate poste alle sue spalle. A separare la collina dellAlbaycn da quella dellAlhambra, sono le acque serpeggianti del fiume Darro che scorre tra una variopinta borgata. Entrambi lAlhambra e lAlbaycn sono stati dichiarati Patrimonio Mondiale dellUmanit. LAlhambra Cordova. Complesso esterno della moschea dice tutto di Granada, dei suoi poeti, dello zampillio incessante dellacqua, delle fredde notti stellate, delle maioliche che sintrecciano allinfinito, degli stucchi a filigrana raffigurante la volta celeste. In altre parole, lessenza della raffinatezza nazar. Dal canto suo, lAlbaycn, al pari del quartiere del Sacromonte, pur se dichiarato Patrimonio dellUmanit, non racchiude in s grandi patrimoni se non il senso dellautenticit, dei mestieri di sempre e dei modi affabili e spontanei. A nord di Granada, pur se appartati dai circuiti turistici pi battuti, sorgono beda e Baeza (Jan), Patrimonio Mondiale dellUmanit una vera delizia per gli occhi, un prodigio del Rinascimento nel cuore dellAndalusia che si consiglia di non mancare.

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Granada. Alhambra beda (Jan). Chiesa del Salvatore e Parador de Turismo

Granada. Quartiere dellAlbaycn

Malaga
Riparata da una baia dalle tiepide e placide acque, ecco Malaga, antica citt mediterranea per antonomasia. Antica, sebbene il suo assetto urbanistico un po impersonale non lo dia a vedere, e corteggiata da Fenici, i suoi fondatori, Greci, Romani, Bizantini e Arabi. Lintricata rete viaria, il fitto tessuto di case e palazzi, il chiassoso porto uno dei pi fiorenti della costa mediterranea -, tutto ci sovrastato da un centro storico particolarmente pittoresco e da una fortezza araba cinta da giardini. Non mancano poi la Cattedrale, possente edificio in stile rinascimentale e barocco, il castello di Gibralfaro e alcune taverne e cantine antiche. Gi negli annali medioevali se ne magnificavano la mitezza del clima e la dolcezza della vegetazione. Al-Malaki si esprimeva in questi termini: Malaga, dove ti attende unatmosfera tersa, luoghi che invitano alla siesta e un riposo che, come si soliti dire, giunge fino allanima. Sulle montagne circostanti, sorge come per incanto, la citt di Ronda raccolta in se stessa e che, appesa a uno strapiombo dellomonima zona montuosa, precipita verso il vuoto in un esercizio di vera temerariet.
Ronda (Malaga). Vista del precipizio

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Malaga. Veduta del porto

Melilla

Melilla
Anche Melilla sullaltra riva dello Stretto di Gibilterra, in piena costa africana e circondata dal Mediterraneo accomunata a queste citt da un passato prestigioso essendo stata uno dei maggiori empori cartaginesi e fenici e, rasa al suolo dai vandali, venne assoggettata al dominio dei visigoti e quindi dei musulmani. Teatro delle mitiche incursioni del guerriero del Riff, Abd elKrim, Melilla crogiolo di culture e di espressioni religiose. Infatti, allombra delle chiese, si ergono svettanti minareti mentre la silhouette delle palme e di alcuni edifici di sapore coloniale si staglia contro il mare blu. Il centro storico, posto in cima a un promontorio, racchiude un dedalo di ridenti vie strette, cinte da mura. E il porto, vero centro vitale, segna il palpitare dellallegria e delle attivit commerciali della citt.

Ceuta
Ceuta, la porta dAfrica, sorge sulla riva destra dello Stretto di Gibilterra, a soli ventidue chilometri dalle coste andaluse, su una penisola coronata dal Monte Hacho e unita al continente africano da un istmo. Le acque dellOceano Atlantico e del Mar Mediterraneo ne lambiscono altres il litorale. Cristiani, musulmani, ebrei e ind hanno fatto di Ceuta la citt delle quattro culture, dando prova di una convivenza e di un rispetto che hanno reso ancor pi grande questa citt a vocazione europea. Il punto centrale del patrimonio monumentale di Ceuta la Plaza de frica ove si ergono la Cattedrale, il santuario della patrona della citt e il Palazzo dellAssemblea. Nelle vicinanze, si possono ammirare le mura reali, fatte erigere nei secc. XVI e XVII a guisa di possenti elementi di difesa. Ceuta sede di sette musei di cui alcuni, come quello della Legione e dei Regolari (soldati regolari marocchini sotto lantico protettorato spagnolo) a evidente vocazione militare. Inoltre, nei pressi del porticciolo e del villaggio di pescatori, vanta uno spazioso centro per il tempo libero e il riposo, denominato Parco del Mediterraneo. In periferia, si avvicendano paesaggi naturali di enorme bellezza e valore ecologico, oltrech borghi pittoreschi come Benz, di cui si consiglia di degustare la cucina tradizionale locale, fortemente impregnata dei costumi nordafricani. Ceuta altres il luogo ideale per la pratica degli sport nautici e subacquei, nonch per lo shopping data la convenienza dei prezzi rispetto alla penisola.
Ceuta

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IL PESO DELLA ST ORIA

L
Segovia

entroterra della Penisola Iberica, contraddistinto talvolta da

unorografia scoscesa e impervia, punteggiato da citt monumentali, di cui molte sono state dichiarate Patrimonio dellUmanit, ove la Storia ha lasciato unimpronta singolare ravvisabile nella sovrapposizione di stili architettonici e ornamentali, armoniosamente intrecciati. Pur se cariche di pietre di valore incommensurabile, queste citt non sono per semplici testimonianze del tempo andato, essendo riuscite a mantenersi al passo con i tempi, con levoluzione sociale e culturale.
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Segovia

Segovia. Vita notturna

Segovia. Chiesa di San Esteban

Segovia
Dichiarata Patrimonio dellUmanit, una delle citt di maggior fascino della Spagna. Eretta allombra del suo acquedotto romano, prodigio dellingegneria idraulica ai tempi di Traiano, protende in tutta la sua variegata bellezza verso lalto, sino in cima a una collina ove sinnalza un palazzo-fortezza (Alczar) dal portamento elegante che scruta lorizzonte. Oltre allacquedotto, questa citt dallassetto urbanistico medievale, non eccessivamente stipata, conserva anche altre testimonianze in pietra tuttora visibili, simbolo degli splendori del passato. Larte romanica di cui Segovia particolarmente ricca, trova la sua massima espressione nelle chiese di San Martn e di San Esteban la cui torre campanaria, di transizione, si propone quale esempio di lavoro a intarsio e di snellezza malgrado lausterit caratterizzante questo stile. Lo stile gotico si pavoneggia nella Cattedrale, mirabile edificio i cui lavori vennero avviati nel 1522 alla guida di Gil de Hontan; lo stile plateresco ravvisabile nel Palazzo di Diego Enrquez; quello barocco nella chiesa di San Miguel ed, infine, lo stile herreriano nel Municipio. Chi fosse per alla ricerca del sapore quotidiano e popolare, dovr recarsi nel quartiere ebreo, nei caff e nei bar aperti nei porticati.

FOTO NUM. 63 Universidad de Salamanca

Segovia. Cattedrale e Plaza Mayor

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vila
Ai piedi della Sierra de Guadarrama, sorge la citt castigliana per antonomasia: vila. Per castigliana, sintendono i rigori della stagione invernale, la sobriet del suo assetto urbano e la severit delle sue forme. Dichiarata Patrimonio Mondiale dellUmanit, questa suggestiva citt trasuda ovunque serenit e mistero, quel mistero da cui scaturisce la spiritualit celata dalle pareti di conventi e monasteri, lasciata in eredit da una donna senza pari, Teresa di Ges, donna energica ed egregia al pari della sua citt. Il cammino della Santa, incancellabile nella memoria dei suoi concittadini, si pu seguire tuttoggi fuori dalle mura del centro storico, presso il monastero dellIncarnazione nonch in altri luoghi che essa fond o dove visse. La citt di vila non si lascia conquistare facilmente, come testimoniato dalle sue mura medioevali, la cui struttura ermetica interrotta soltanto dal campanile a vela del Carmine. Anche allinterno della citt, le chiese romaniche di casta fattezza si susseguono lun laltra, unitamente a dimore signorili dei secc. XVI e XVII e numerosi conventi. La Cattedrale interessante edificio difensivo in stile gotico-romanico accoglie la tomba in alabastro di Alonso de Madrigal, soprannominato il Tostado.

vila. Le mura

vila. Santuario di Nostra Signora di Sonsoles

vila. Veduta dai Quattro Pilastri

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Salamanca. Plaza Mayor

Cuenca. Veduta panoramica

Salamanca
Dichiarata Patrimonio Mondale dellUmanit, una citt ricca di colori e di palazzi in stile plateresco e barocco, ben lungi dallausterit medievale di vila. Carica di storia e di prosperit, una citt dai ritmi giovani e chiassosi e dal marcato carattere studentesco. Non invano Salamanca ha ospitato una delle prime universit spagnole. La fastosa Plaza de Anaya indubbiamente una delle pi belle dEuropa polarizza il fascino di questa citt, scolpita in pietra rosa che si accende di un rosso vermiglio al tramonto. Le due Cattedrali, una romanica di transizione, laltra gotico-rinascimentale e il Palazzo barocco di Anaya danno sulla piazza. Non lontano, si trova lUniversit, la cui facciata costituisce uno degli esempi di maggior bellezza dello stile plateresco. Vi si coltivarono alcuni prestigiosi esponenti dellintellighenzia del Siglo de Oro spagnolo quali Gngora, Ruiz de Alarcn e Caldern de la Barca. Un altro punto del centro urbano accoglie il cuore palpitante e trafficato della citt: la Plaza Mayor, espressione delleleganza ottocentesca che conserva, tra i porticati, alcuni caff in stile art nouveau tuttora aperti malgrado lincessante boom edilizio. Tra gli edifici pi emblematici di Salamanca, non vanno dimenticati la Casa de las Conchas (Casa delle Conchiglie) odierna biblioteca pubblica ove coltivare lintelletto e limponente seminario gesuita antistante la medesima.

Salamanca. Cattedrale Nuova

Salamanca. Medaglione rinascimentale

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Cuenca. Case sospese

Cuenca
Posta come per incanto in cima a un rilievo a forma di cuneo nel sud-est della Castiglia La Mancia, sospesa sullabisso e chiusa da due gole del fiume Jcar ove crescono pioppeti le cui tonalit cromatiche mutano al mutare delle stagioni, ecco profilarsi Cuenca. Pur se fondata dai romani, il suo assetto urbano stipato denota origini medioevali evolutesi nel tempo. oggi Patrimonio Mondiale dellUmanit. Laureola di questa citt tranquilla e fascinosa da cui lappellativo di citt stregata con cui nota ha ispirato numerosi artisti locali e ha dato i natali a scrittori e pittori di chiara fama, le cui opere sono esposte presso il Museo di Arte Astratta. Prospiciente la Plaza Mayor, la Cattedrale un tipico esempio del gotico normanno, poco comune in queste terre, al pari delle case a sette piani senza ascensore, sospese sulla gola del fiume Hucar o della lista interminabile di conventi, chiese e dimore signorili che abbelliscono questa citt afferrata alla propria memoria.

Cuenca. Museo di Arte Astratta

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Toledo
Con oltre duemila anni di Storia alle spalle, Toledo una ragnatela di monumenti, di stili architettonici e di leggende sussurrate. Ogni singolo concio, ogni singola trave e ogni singolo mattone ha qualcosa da confessare. Fondata dai romani, divenne pi tardi capitale visigota e centro musulmano di rilievo di cui conserva tuttora il tracciato per assurgere, poi, sotto il dominio cristiano, a capitale e sede della corte. Attualmente stata dichiarata Patrimonio dellUmanit. Tuttavia, la definizione che meglio le si conf, a suo dire, quella di capitale delle tre culture, in omaggio al periodo medievale in cui arabi, cristiani ed ebrei convissero fianco a fianco in un clima di tolleranza e di prosperit. Prosperit, giacch Toledo fu a lungo mecca delle scienze e delle lettere. La sua ricchezza artistica e archeologica tale da poter essere, talvolta, opprimente dovendo contemplarla, pertanto, dallesterno, dallaltra riva del fiume che la costringe in cima a un colle, esattamente come la vide e la interpret El Greco. Enumerarne le meraviglie quanto meno impegnativo perch tra la Cattedrale, lOspedale di Tavera, la Sinagoga del Transito, la Moschea di Bab al Mardm, la Chiesa di Santo Tom, il Municipio oppure il museo di Santa Croce scegliendone alcuni a caso la scelta davvero ardua.

Toledo. Panorama dal Parador de Turismo

Alcal de Henares. Universit

Toledo. El Greco: Sepoltura del Conte Orgaz

Alcal de Henares. Plaza de Cervantes Toledo. Quartiere ebreo

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Alcal de Henar es
In prossimit della capitale spagnola, sorge Alcal de Henares, ritenuta la prima citt universitaria pianificata al mondo che, forte del suo titolo di Patrimonio dellUmanit, vive un momento di ripresa culturale e turistica. La fondazione dellUniversit, voluta dal Cardinale Cisneros al volgere del XV sec., segna linizio del periodo di suo massimo splendore. Il successivo riassetto urbanistico d vita a una vera e propria citt universitaria, popolata di colegios menores, conventi e chiese. Del complesso universitario, si evidenziano il Colegio Mayor di San Ildefonso, il patio di Santo Toms de Villanueva e il Patio Trilnge cos detto per lantico insegnamento del latino, del greco e dellebraico -, oltre allAula Magna e alla Cappella. Persone illustri quali Antonio de Nebrija, padre della prima grammatica spagnola e della Bibbia poliglotta con testi a fronte in ebraico, latino, greco e aramaico ed altri insigni personaggi del Siglo de Oro tra cui Quevedo, Caldern de la Barca, Lope de Vega, Tirso de Molina, San Juan de la Cruz ecc., sostarono tra queste mura in veste di alunni o professori. per lautore del Don Chisciotte, Miguel de Cervantes, il massimo esponente di questa citt, ove egli nacque e trascorse la sua infanzia. La Calle Mayor, caratterizzata da portici e annoverata fra le vie pi lunghe e meglio conservate nel suo genere in Spagna, la Cattedrale Magistrale (ne esistono soltanto due al mondo), il Palazzo Arcivescovile, il Convento di San Bernardo e lOratorio di San Filippo Neri sono alcuni dei monumenti pi emblematici della citt.

Cceres. Palazzo dei Golfines

Cceres. Palazzo Moctezuma

Cceres. Plaza Mayor

Cceres
In Estremadura, terra di conquistatori e di aristocratici ambiziosi, sorge Cceres, anchessa dichiarata Patrimonio dellUmanit. Nel suo centro storico di origini almohade che conserva tuttora parte delle mura di cinta e delle torri difensive risalenti allepoca musulmana regnano il silenzio e la quiete pi assoluti tant vero che quasi nessuno osa violare la pace allesterno di monasteri e conventi, spezzata, di tanto in tanto, dal sordo crocidare delle cicogne in primavera. Immersa in una terra di lecci e di pascoli dallerba tenera, il centro storico di questa citt, di irreprensibile bellezza, venne edificato con le ricchezze doltremare giunte in Spagna dopo la scoperta del Nuovo Mondo. Correvano i secoli XV e XVI. Cceres fa comunque sfoggio di una leggiadria discreta, contraddistinta dallaria austera delle edificazioni difensive. Palazzi dalla facciata e dal nome altisonante come quello dei Toledo-Moctezuma, quello di Sols o di Ulloa; oppure templi della cristianit quali la Cattedrale di Santa Maria, la Chiesa di San Matteo oppure il Convento di Santo Domingo, sono nel contempo seduttori ed ermetici agli occhi del viandante. Oltrepassato lArco de la Estrella, fuori le mura, Cceres diventa chiassosa e si stipa attorno alle taverne della Plaza Mayor, al calore di un bicchiere di buon vino nostrano e di una tapa di prosciutto.

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V
Santiago de Compostela. Cattedrale. Prtico de la Gloria

UOLE la leggenda che le spoglie dellApostolo San Giacomo siano sepolte a

CITT IL

Santiago de Compostela da tempi immemorabili, in quel campo che si copr di una fine pioggia di stelle campus stellae , scoperto da Pelayo nel sec. IX. Da allora, la citt di Santiago de Compostela divenne luogo di pellegrinaggio per milioni di persone che vi approdavano da tutti gli angoli della Terra, spinte dal desiderio di redimersi dai propri peccati. Vennero stabiliti tre itinerari: quello principale detto Real Camino Francs,quello aragonese e un altro che si snodava lungo la costa.

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LUNGO CAMINO DE SANTIAGO

Santiago de Compostela. Parador Hotel Reyes Catlicos

Santiago de Compostela
Nel cuore della Galizia sorge Santiago de Compostela, citt dichiarata Patrimonio dellUmanit, luogo emblematico per il mondo cristiano medievale e tuttora meta di migliaia di pellegrini moderni di cui alcuni sono alla ricerca di spiritualit e di bellezze monumentali i pi. Pur se la leggenda vuole che sotto il lastricato dellimponente Cattedrale, riposino le spoglie dellApostolo, la facciata in stile churrigueresco dellObradoiro oppure la filigrana della Puerta de las Plateras sono motivi pi che sufficienti ad accendere fervorosi voti di ammirazione. Prospiciente la Plaza del Obradoiro, la Cattedrale attorniata da monumenti in stile romanico, barocco e neoclassico di una bellezza formale difficilmente ineguagliabile. Il centro storico poggia su oscuri portici e piazzette tranquille in cui risuona lo zampillio di qualche fontana e dove lo sguardo attento del viandante sapr scovare palazzi, chiese e conventi. Oltre a un passato onnipresente, i notevoli investimenti effettuati per ristrutturare il Camino de Santiago, hanno dotato questa citt di un nuovo profilo architettonico dinamico e innovatore nonch di uneffervescente vita culturale.

Santiago de Compostela. Cattedrale. Plaza del Obradoiro

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Lugo
Lungo il cammino di ritorno costiero, dobbligo una sosta in unaltra citt gallega, dalle reminiscenze celtiche e mitologiche: Lugo. Posta su un promontorio da dove domina la valle del Mio, nelle sue vie che si snodano nellantico spazio cinto da mura di foggia romana, si ravvisa quellaspetto caratteristico che soltanto il trascorrere del tempo conferisce alle pietre. Una cinta splendida, dichiarata Patrimonio dellUmanit, in cui si aprono dieci porte, consente laccesso a quel mondo antico e umido in cui la Cattedrale d vita a un complesso armonioso con intreccio di romanico, gotico, rinascimentale e barocco. Alle sue spalle, si erge il Palazzo vescovile, opera del sec. XVIII, dotato di un bel balcone e, un po pi lontano, la chiesa di San Francesco che, vuole la leggenda, sia stata fondata da San Francesco di Assisi al rientro da Santiago de Compostela. 114x62

Lugo. Municipio

Lugo. Mura di cinta

Lugo. Quartiere antico

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212x125

Oviedo. Cattedrale

Oviedo
Proseguiremo lungo la costa in direzione est per addentrarci nelle Asturie e sostare a Oviedo, il capoluogo, la celebre Vetusta di Clarn. Tappa dobbligo lungo il cammino costiero, vi si potranno ammirare alcuni degli esempi pi belli del preromanico, stile architettonico dichiarato Patrimonio dellUmanit nel 1985. Arte sobria e suggestiva, quasi eterea malgrado le sue linee ben definite, la cui massima espressione la chiesa di Santa Mara del Naranco, cos descritta dal cronista medievale Carballo: Opera massiccia e stabile; pare eterna e non per questo cessa di sfoggiare quella grande delicatezza, perfezione e armonia da molti magnificate. Pi che monumentale, se non fosse per la sua Cattedrale e qualche palazzo e convento eretti tra i secc. XV e XVIII, Oviedo una citt intimistica. Nel suo centro storico risuona il trambusto dei mercati allaperto, alcuni davvero pittoreschi come quello di Fontn e di Trascorrales, si scorgono vecchie dimore scalcinate trasudanti storie di vita privata e di umidit e si avverte lanimazione dei locali (chigre) ove ritemprare il corpo e lanima con un bicchiere di sidro e una fetta di cecina (simile alla bresaola) e un pezzo di formaggio nostrano.

Oviedo. Santa Mara del Naranco

Oviedo. Plaza Trascorrales

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Len. Parador Hotel San Marcos

Len
Di ritorno da Santiago, lungo il Camino Real Francssi giunger a Len. Citt dal clima estremo e di vita tranquilla, vanta un assetto urbanistico antico e insigni monumenti. Avvedutisi delle sue ricchezze minerarie, venne popolata dai romani. Il Medioevo vide fiorire il romanico basti contemplare quel prodigio davvero unico del Panteon Reale a San Isidoro mentre litinerario seguito nei pellegrinaggi diretti a Santiago de Compostela apport una buone dose di splendore e di notoriet. Ben presto vennero avviati i lavori di edificazione della Cattedrale, indubbiamente uno dei templi pi suggestivi del mondo cristiano, capolavoro del gotico francese, scevra di manierismi e le cui vetrate infiammano quanto accarezzano. Secoli pi tardi, il Rinascimento pone fine a un lungo periodo dindolenza culturale, dotando Len di quelledificio di straordinaria eleganza qual lantico Ospedale di San Marco. Culla di artisti e letterati, dalle sue viscere minerarie nacquero, in epoca moderna, esponenti di spicco dellanarcosindacalismo spagnolo quali Durruti, Pestaa e Abad de Santilln.

Len. Cattedrale Len. Casa della famiglia Botines. Opera di Gaud

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Logroo
In piena regione vitivinicola de La Rioja, Logroo il punto di raduno successivo per pellegrini e turisti. Immersa nel verde, cinta da vitigni e colture ortofrutticole voluttuose, produttrice di uno dei migliori vini al mondo, una citt prospera e gentile, assai affaccendata. Della sua antica funzione di tappa lungo litinerario che conduceva a Santiago de Compostela, testimonia la chiesa di Santiago el Real, conglomerato storico di vari stili architettonici. Una navata gotica del sec. XVI, un retablo in stile rinascimentale davvero ragguardevole e un portico barocco esemplificano alla perfezione tale mescolanza storica e culturale cos spesso forgiata nella pietra. Il portico accoglie una statua equestre di enormi proporzioni raffigurante lApostolo San Giacomo, intagliata per opera di Juan de Ran nel sec. XVII e che richiama tuttora lattenzione dei turisti. Altri edifici religiosi quali la Cattedrale, la Chiesa di San Bartolomeo e quella di Santa Mara del Palacio fanno da cornice a questa citt moderna e funzionale. Nelle vicinanze, ai piedi della Sierra de la Demanda, sorge un altro abitato di spicco del Camino de Santiago : Santo Domingo de la Calzada, dal pittoresco e stipato assetto urbanistico medievale.

Logroo. Cattedrale

Burgos

Burgos
Citt di origini castigliane, austera ed estrema, Burgos rappresenta la tappa successiva del Camino de Santiago su cui si poser lo sguardo del viandante. accomunata a Len dalla fama di cui gode la sua Cattedrale nonch dallimportanza quale punto di sosta lungo il Camino de Santiago . Circondata da terre sterili e impervie, accoglie monumenti di straordinario valore e significato risalenti sia al Medioevo che allepoca moderna. I numerosi ospedali, come quello del Rey eretto nel sec. XII e ristrutturato nel sec. XVI -, chiese e monasteri di spicco come quello de las Huelgas e di San Pedro de Cardea e, pi tardi, una cattedrale gotica di enormi proporzioni, dotarono la citt di uninfrastruttura pi che sufficiente per il benessere dei pellegrini. Burgos oggigiorno una citt tranquilla che si snoda lungo le rive del fiume Arlanzn e che si muove al ritmo cadenzato dellattualit.

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CITT DEL LIT RALE O SETTENTRIONALE

nord sorgono le citt pi nebulose e languide, citt a vocazione marinara, coperte di

leggendario verde, odoranti di salnitro e di pietre bagnate, e ove il colore spesso compensa tanto grigiore climatico.

Santander. Palacio de la Magdalena A Corua

Santander
Verso est, nella Regione della Cantabria, sorge unaltra citt, Santander, dallaria spigliata e borghese. Santander la citt ideale per esprimere con semplici parole il fascino delle cose, scrisse Azorn. Posta lungo una baia dove il mare padrone, si schiude sulle sue lunghe spiagge da dove si avr modo di contemplarla in tutta la sua bellezza. Dalla penisola della Magdalena, sovrastata dal palazzo dellUniversit Internazionale Menndez Pelayo, si raggiunge il lungomare Reina Victoria, tappezzato di fiori e di alberi di tamarindo. Pi in l, sorge El Sardinero, una delle zone residenziali pi esclusive della costa spagnola, pullulante di palazzine e sede di un Casin in stile neoclassico che denotano lagiatezza economica di una popolazione che si sempre ritenuta speciale.

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A Corua. Giardini di Mndez Nez

A Corua
A Corua una deliziosa citt portuaria di condizioni e fisionomia galleghe, dallalma atlantica e allegra al pari di poche altre. Le ampie vie e le bianche verande intente a rubare al cielo un po di luce, le conferiscono un carattere amabile. Dallalto di un promontorio, il faro di Ercole, di origini romane, segna i confini di un mare fecondo pur se spesso violento. Perch A Corua , innanzitutto, un popoloso porto di pesca e navale. Nel quartiere detto della Pescadera, su un istmo tra la spiaggia e il porto, si snodano le vie pi belle per unincantevole passeggiata ed accoglie il centro storico medievale, cinto da mura e fitto di chiese e case avite del sec. XVIII, come quella di Emilia Pardo Bazn, sede odierna di un museo.

Santander

A Corua

39

Bilbao
Chi diretto in Francia, simbatter nellaltra citt costiera di spicco: Bilbao. Pur se industriale e intensa e dai lineamenti duri, la sua gioia di vivere si diffonde ben oltre il centro fino alle spiagge come testimoniato anche dalla lussureggiante vegetazione. Oltre al chiquiteo e al tapeo nelle Siete Calles - il nucleo pi antico di Bilbao -, in questa citt la gastronomia trasforma in arte quanto sfiora. I lavori di rimaneggiamento effettuati di recente, hanno ridato lustro alla bellezza di alcuni edifici signorili rimasti nascosti fino a poco tempo fa sotto una coltre di fuliggine depositatavi dal grigiore industriale e climatico. I medesimi si propongono di trasformare la ra gioiello dellarcheologia industriale dimponente fisionomia in uno spazio per il tempo libero e la cultura come gi avvenuto per il Museo Guggenheim la cui creazione ha cambiato la prospettiva della citt.

Bilbao. Teatro Arriaga Bilbao. Municipio Bilbao. Guggenheim t

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Donostia-San Sebastin
San Sebastin , senzombra di dubbio, la citt basca di maggior fascino. Antica stazione balneare, emana quelleleganza aristocratica estiva, tipica degli inizi del secolo scorso. Si stende ad arco lungo il suggestivo litorale della Concha venendo chiusa, ad entrambe le estremit, da due monti verdeggianti: il monte Urguell e il monte Igueldo. Oltre alle dimore avite del sec. XIX e a qualche palazzo, conserva un porto di pesca popolare odorante di iodio e salnitro, su cui si alzano in volo i gabbiani. Donostia San Sebastin citt festosa e allegra, a vocazione universale, teatro di due dei principali festival europei del cinema e del jazz. Per poter comunque conoscerne appieno la vita quotidiana, occorrer fare un giro nelle taverne del centro storico, lasciandosi prendere la mano dal chiquiteo e degustando, ad esempio, delle sardine oppure unorata a la donostiarra.

Donostia-San Sebastin. Feste

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Donostia-San Sebastin. Il pettine dei venti opera di Chillida

Donostia-San Sebastin. Regate

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ROTTA VERSO IL NUOVO

ONTANE dalla terraferma, in pieno Oceano Atlantico, le Isole Fortunate lasciano intravedere

un aspetto alquanto diverso da quello peninsulare. Natura prodigiosamente bella ed endemica, tradizioni popolari nonch un clima e
Isole Canarie. Architettura isolana

una percezione delle cose nel segno dellindolenza. Nelle loro citt principali, che sorgono tutte in riva al mare, fiorirono le attivit commerciali e culturali avviate dai conquistatori spagnoli dopo la scoperta del Nuovo Mondo.
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Las Palmas de Gran Canaria. Casa di Cristoforo Colombo

MONDO
Las Palmas de Gran Canaria. Centro Atlantico dArte Moderna

Santa Cruz de Tenerife

Flora delle Isole Canarie

Santa Cruz de Tenerife. Parco di Garca Sanabria

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Las Palmas de Gran Canaria


Larcipelago delle Canarie si stende antistante la costa africana come uno spruzzo di mare. Las Palmas de Gran Canaria il capoluogo di Gran Canaria, una delle isole orientali, citt cresciuta in modo disordinato a seguito del boom turistico che interess queste zone negli anni Cinquanta ma che ha saputo conservare uno dei quartieri di maggiori rilievo dellintero arcipelago: quello di Vegueta. Come se fosse unisola in seno alla citt stessa, nelle sue vie in stile coloniale si respira unaria di pace e benessere, lungi dal trambusto delle zone commerciali. La luce atlantica, la brezza marina, la calce e la pietra basaltica che adornano le facciate di case, chiese e palazzi, danno vita a un piacevole insieme. Il Museo di Cristoforo Colombo, la Cattedrale e il Centro Atlantico dArte Moderna costituiscono alcuni suoi punti di maggior rilievo. Oltre questo quartiere, la citt si fa popolosa e vitale in Calle Triana, nel porto, sul lungomare de Las Canteras e in quei due parchi che le consentono non solo di respirare ma anche di dilettarsi alla loro ombra: San Telmo e Santa Catalina.
Las Palmas de Gran Canaria. Quartiere di Vegueta

Santa Cruz de T enerife


Tenerife rivaleggia in estensione e importanza con la vicina Gran Canaria. Non sono certo i motivi a mancarle. Il capoluogo, Santa Cruz de Tenerife, la tipica citt portuale e felice, baciata da un clima dolce come dolce il suo cuore. Le sue vie, dove si ravvisa un certo sapore creolo e coloniale, celano freschi patio e vi si scorgono balconi chiusi da gelosie in legno atte a mitigare la calura vespertina. Labbondante verde d vita a giardini rigogliosi come quello del parco comunale Garca Sanabria, in cui convivono palme delle Canarie e dracene centenarie, ficus e ogni sorta di piante subtropicali, rifugio di miriadi di uccelli. Alcuni austeri edifici in pietra, risalenti al sec. XVII, come il Palacio de la Carta oppure la Chiesa della Concezione, le conferiscono unaria raffinata mentre la vita cittadina e il punto di raduno dei suoi abitanti la Plaza de la Candelaria, nel quartiere marittimo.

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Panorama de Las Palmas de Gran Canaria

Cruz de Tenerife

San Sebastin de la Gomera

Santa Cruz de Tenerife. Carnevale

San Sebastin de la Gomera

San Sebastin de la Gomera


San Sebastin de la Gomera il capoluogo della pi occidentale di queste tre isole, quella che si allontana maggiormente dal continente africano per perdersi sulla rotta verso il Nuovo Mondo. Di dimensioni ridotte e placida, pare che il tempo vi si sia fermato riuscendo ella, come per incanto, a sottrarsi al logorio della vita moderna. Tra le sue case di color rosa, ne fa spicco una di color giallo quasi a voler proclamare ai quattro venti che in essa prese alloggio Cristoforo Colombo prima di iniziare una delle sue avventure oltreoceano. Inoltre, il 7 settembre del 1492, anno storico, il navigatore genovese si raccolse in preghiera nella Chiesa dellAssunzione prima di mollare gli ormeggi. Due torri fortificate, erette nei pressi della spiaggia simboleggiano anche la decadenza e lo splendore del sec. XV in cui la Spagna perdette uno dei suoi regni pi straordinari, quello di Granada, e giunse alla scoperta del continente americano.

45

Dati di rilievo
Prefisso telefonico internazionale 34 Ufficio Turismo TURESPAA www.spain.info PARADORES DE TURISMO Ufficio prenotazioni: Calle Requena, 3. 28013 Madrid 9 902 547 979 ) 902 525 432 www.parador.es TELEFONI UTILI Emergenze 9 112 Pronto Soccorso 9 061 Carabinieri 9 062 Polizia Nazionale 9 091 Vigili Urbani 9 092 Polizia Stradale 9 900 123 505 www.dgt.es AENA (Aeroporti Spagnoli e Navigazione Aerea) 9 902 404 704 www.aena.es Ferrovie. ADIF-RENFE 9 902 240 202 Info internazionali 9 902 243 402 www.renfe.es www.adif.es Informazione ai cittadini 9 010 PPTT 9 902 197 197 www.correos.es

Info Turismo Regioni


ANDALUSIA ARAGONA ASTURIE BALEARI CANARIE CANTABRIA CASTIGLIA-LA MANCIA CASTIGLIA-LEN CATALOGNA CEUTA ESTREMADURA GALIZIA LA RIOJA MADRID MELILLA MURCIA NAVARRA PAESI BASCHI REGIONE VALENCIA 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 901 902 902 971 928 901 925 902 934 856 924 902 941 902 952 902 848 943 902 200 020 477 000 300 202 177 150 293 698 111 112 287 180 203 030 849 900 200 560 008 343 200 432 291 260 100 007 680 480 101 070 420 420 481 166 123 212 www.andalucia.org www.turismodearagon.com www.infoasturias.com www.visitbalears.com www.turismodecanarias.com www.turismodecantabria.com www.castillalamancha.es www.turismocastillayleon.com www.gencat.net www.ceuta.es www.turismoextremadura.com www.turgalicia.es www.lariojaturismo.com www.turismomadrid.es www.melillaturismo.com www.murciaturistica.es www.turismo.navarra.es www.paisvascoturismo.net www.comunitatvalenciana.com

Uffici Spagnoli del Turismo allestero


ITALIA www.spain.info/it/tourspain Milano UFFICIO SPAGNOLO DEL TURISMO Va Broletto, 30. MILANO - 20121 9 3902/ 72 00 46 17 ) 3902/ 72 00 43 18 e-mail: milan@tourspain.es Roma UFFICIO SPAGNOLO DEL TURISMO Via del Mortaro, 19 - interno 5 ROMA-00187 9 3906/ 678 31 06 ) 3906/ 679 82 72 e-mail: roma@tourspain.es

Ambasciata a Madrid
Italia Lagasca, 98 9 915 776 529 ) 915 757 776

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Capitale Capoluogo di regione Capoluogo di provincia Patrimonio dellUmanit Regione

MADRID Mrida Len Crdoba CANTABRIA

Testo: Ins Elxpuru Traduzione: Raffaello Dal Col Lay-out grafico: ngel Bellido Stampa: EGESA D.L.: M. 37533-2007 NIPO: 704-07-109-9 Stampato in Spagna 5 edizione Fotografia: Archivo fotografico di Turespaa Pubblicato da:

Turespaa
Secretara de Estado de Turismo y Comercio Ministerio de Industria, Turismo y Comercio

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MINISTERIO DE INDUSTRIA, TURISMO Y COMERCIO

SECRETARA DE ESTADO DE TURISMO Y COMERCIO SECRETARA GENERAL DE TURISMO TURESPAA

COMUNIT EUROPEA Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale

IT

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