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Agenzia provinciale per la protezione dellambiente e la tutela del lavoro Provincia Autonoma di Bolzano
INDICE INDICE
0 1 Indice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Copertina
Gestione aziendale orientata allambiente Perch? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Il percorso verso unofficina rispettosa dellambiente . . 6 Le autorizzazioni necessarie . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 . . . . . . . . . . . . . . . 12
2 3 4 5
5.1 5.2 5.3 5.4 5.5
6
6.1 6.2 6.3
. . . . . . . . . . 22
I principi base per la gestione delle sostanze pericolose . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 La gestione delle sostanze pericolose allinterno dellazienda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 Sostanze pericolose e loro manipolazione - Una guida . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
7
7.1 7.2 7.3
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
8
8.1 8.2 8.3 8.4 8.5
Impianti di lavaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38
Energia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Consumo idrico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Utilizzo di sostanze pericolose - detergenti Depurazione degli scarichi . . . . . . . . . . . . . Rifiuti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 38 40 41 42
Distributori di benzina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
Editore:
Agenzia Provinciale per la protezione dellambiente e la tutela del lavoro Provincia Autonoma di Bolzano via Amba Alagi 5 - 39100 Bolzano Ecoteam Consulting, Innsbruck / Bolzano dott.ssa Laura Brida, (EMC sas - Bolzano) dott.ssa Debora Predenz Agenzia Provinciale per la protezione dell ambiente e la tutela del lavoro via Amba Alagi 35 - 39100 Bolzano 0471 - 41 18 17 debora.predenz@provincia.bz.it Ufers Graphic Design - Bolzano Nova Grafica - Bolzano ottobre 2002 Revisione 1 del 15.10.2002
Autori:
Indirizzo di riferimento:
Negli ultimi anni per le aziende si sono moltiplicati gli obblighi in campo ambientale. Questo approccio normativo ha mostrato per i propri limiti: si arrivati quindi alla conclusione che lottimizzazione delle stutture organizzative contribuisce in modo essenziale al miglioramento degli effetti ambientali nelle aziende, pi della severit delle leggi. I problemi ambientali diventano in questo modo parte integrante della gestione aziendale. Ogni azienda definisce quindi degli obiettivi volontari, come in qualsiasi altro ambito, il cui raggiungimento viene controllato dallazienda stessa. In questo modo le aziende vengono chiamate alla responsabilit personale e ad un approccio preventivo nella tutela ambientale. Le norme di riferimento per questo nuovo approccio sono il Regolamento EMAS (Eco-Audit) e la norma ISO 14001. Senza voler per forza raggiungere una certificazione ambientale secondo le norme suddette, la gestione aziendale orientata allambiente non solo per le grandi aziende, ma anche per le piccole-medio imprese, unopportunit per integrare la tutela dellambiente in tutte le attvit aziendali. Lobiettivo di linee-guida infatti quello di mostrare ad officine meccaniche di piccole dimensione le possibilit pratiche per una gestione semplice, ma sistematica delle tematiche ambientali.
2 IL PERCORSO
2 Il percorso verso unofficina rispettosa dellambiente
Per poter capire quali sono i possibili ambiti di miglioramento, lazienda deve essere innanzitutto analizzata riguardo ai propri effetti ambientali e le proprie procedure organizzative. Una metodologia possibile, che stata realizzata nel progetto-pilota, viene rappresentata di seguito:
Per la prima analisi dei possibili punti deboli in campo ambientale sono quindi necessarie tre attivit:
1. Rilevazione dei dati ambientali: qui devono essere raccolti tutti i principali dati ambientali che vengono poi riassunti in un cosiddetto bilancio ambientale. Fonti di informazione possono essere ad es. le bollette della corrente e dellacqua, il registro di carico e scarico dei rifiuti ecc. Redigete il Vostro bilancio ambientale attraverso il modulo 1!
2 IL PERCORSO 2 IL
Il seguente esempio Vi pu essere di aiuto:
QUANTIT
COSTI IN LIT
VALUTAZIONE ABC
Materie prime Metalli (alluminio) Materiali di supporto (senza sostanze pericolose) Lubrificanti Refrigeranti Polvere (detergente) Energia Energia elettrica Gas Acqua Scarichi Rifiuti ( anche pericolosi ) Ferro vecchio Accumulatori Gomme Filtri dellolio Olio esausto Fanghi (residui del disoleatore) 3.000 kg 880 kg 1.400 kg 700 kg 3.000 l 1.000 l 900.000 423.000 1.050.000 - 360.000 C A B A A A 914 m3 457 m3 4.600.000 3.500.000 400.000 600.000 B B C A 20 kg 200 l 3 kg 400.000 1.300.000 60.000 C B B 400.000 C
2. Rilevazione di tutti gli impianti e dei loro effetti ambientali: Un ulteriore punto importante per un officina meccanica sono gli impianti ed i macchinari che vengono utilizzati in azienda. Per la prima analisi consigliabile rilevare tutti i macchinari e gli impianti esistenti e valutare la loro rilevanza per lambiente e la sicurezza. Queste informazioni rappresentano il punto di partenza per la pianificazione delle attivit di manutenzione. Valutate i Vostri impianti e macchinari attraverso il modulo 2! Il seguente esempio Vi pu essere di aiuto.
Energia (ENE), Scarichi (SCR), Rifiuti (RIF), Sostanze pericolose (SOP), Emissioni (EMI), Rumore (RM), Sicurezza del lavoro (SIL) A: molto rilevante; B: mediamente rilevante; C: nessuna rilevanza (+) nuovo, (0) accettabile, (-) vecchio, da sostituire
2 IL PERCORSO
Nr. 0 0 0 0 0 0 0 + + + 0 + 0 + 0 + A B C C A B B A A C C C A C A C C C B C B C B C A A C B C B B C B B C C C C C C B B B B C A B A A C C C C C B C C B C C C A B C C C A C C A B C C C C B C C C C C C B C C C C B C B B B C C C C C C C C C C C C C C A C C C A B B A B B B B A C B A C C C B
Tipologia
ENE
SCR
RIF
SOP
EMI
RM
SIL
Dati tecnici
Regolazione motori
Officina
Regolatore scartamento
- " -
Ponte elevatore
Max. 4.500 kg
- " -
Equilibratrice
- " -
Montatore pneumatici
- " -
Carica-batterie
- " -
Avvitatrice ad impulsi
- " -
Trapanatrice
- " -
Tornio
10
- " -
Sabbiatrice
11
- " -
Saldatori
12
Area lavaggio
Lavaggio componenti
13
Vaporizzatore
14
Impianti periferici
Compressore
250 p*V
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Aspirazione (emissioni)
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Serbatoi
2 x 15 m3 6 m3 potenza: 500 kW
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Disoleatore
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Impianto termico
2 IL PERCORSO 2 IL
3. Visita dellofficina: Attraverso una visita sul posto viene valutata la gestione ambientale esistente. Punto di riferimento per la valutazione sul posto sono le disposizioni legislative e lo standard tecnologico. Per agire in modo sistematico e non dimenticare tematiche importanti, opportuno utilizzare delle cosiddette checklist. Le checklist utilizzate nellambito del progetto (settori: tecnica e diritto) sono riportate in allegato. Valutate la Vostra azienda grazie alle relative checklist (Modulo 3)!
Dopo che sono stati raccolti i dati ambientali e le informazioni sugli impianti e macchinari esistenti ed stata effettuata una visita in loco sulla base delle checklist, si possono desumere i punti deboli e quindi i potenziali di miglioramento. Questi potenziali di miglioramento si potranno trovare in particolar modo nelle seguenti aree: Risparmio di materie prime, ad es. attraverso variazioni di processo, sistemi di dosaggio ecc. Sostituzione di sostanze problematiche per lambiente con prodotti pi compatibili Risparmio ovvero recupero o riutilizzo di rifiuti Miglioramento dei processi lavorativi attraverso cambiamenti organizzativi o piccoli investimenti
La realizzazione di tutte le misure non pu ovviamente avvenire dalloggi al domani. Lobiettivo piu` che altro quello di elaborare un programma, con il quale si possano pianificare le principali misure con tempistiche realistiche e realizzarle una dopo laltra. La realizzazione delle misure richiede un controllo continuo. Per il futuro questo significa in particolare valutare sempre le sostanze utilizzate e i processi aziendali per poter riconoscere potenziali di miglioramento.
Coinvolgere il personale
Fondamentale per la pianificazione e la realizzazione di cambiamenti il coinvolgimento del personale. I collaboratori sono coscienti di determinate possibilit di risparmio e possono spesso fornire buone idee. Soltanto idee che vengono pianificate e realizzate sul posto con i responsabili possono funzionare ed essere messe in pratica in azienda.
Nei capitoli seguenti verranno trattate le principali tematiche ambientali che riguardano le officine meccaniche, sia dal punto di vista tecnico, che legislativo. Verranno in particolar modo mostrate le possibilit di miglioramento ambientale che comportino anche un risparmio di costi.
Il documento pi importante, di cui unazienda deve disporre, la licenza duso. Essa viene emessa dal Comune competente secondo la seguente procedura:
Documentazione da fornire per le emissioni in atmosfera: - Descrizione degli impianti (aspirazione e impianto di verniciatura) - Descrizione del ciclo produttivo e delle materie prime e dei semilavorati utilizzati - Descrizione delle tecnologia utilizzata per evitare linquinamento dellaria - Indicazioni su quantit e qualit delle emissioni e dei punti di emissione Per gli scarichi si deve fornire una descrizione del disoleatore.
15 giorni prima della messa in esercizio degli impianti allAgenzia per lambiente, corredata di dichiarazione di conformit alle caratteristiche indicate nel progetto autorizzato.
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IMPORTANTE!
Controllate la Vostra licenza duso e la relativa relazione tecnica, che stata consegnata per la richiesta di autorizzazione! Bisogna fare attenzione che tutti gli impianti esistenti corrispondano ancora tutti allo stato al momento del collaudo e quindi alla relativa funzionalit. Allo stesso modo bisogna assicurarsi che non siano stati installati nuovi impianti o che non siano modificati i vecchi in modo rilevante.
Si deve ancora sottolineare che nellanno 2000 entrata in vigore la nuova legge provinciale sullaria (LP n. 8 vom 16.03.2000: Norme per la tutela della qualit dellaria). In base alle nuove disposizioni consigliabile controllare fino a che punto gli impianti esistenti corrispondano ancora ai limiti di legge. Questo potrebbe avvenire secondo la seguente procedura:
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4 LA MANUTENZIONE LA MANUTENZIONE
4 La manutenzione degli impianti
Gli impianti ed i macchinari devono essere utilizzati e controllati secondo le prescrizioni della licenza duso. Per la maggior parte degli impianti questo comporta leffettuazione di controlli e manutenzioni periodiche. Oltre a ci anche macchinari ed impianti non soggetti ad autorizzazione devono essere controllati tecnicamente e sottoposti a manutenzione. Nelle officine meccaniche vengono infatti utilizzati numerosi macchinari ed impianti che, in mancanza di manutenzione, non solo perdono la propria funzionalit, ma possono anche costituire un pericolo per luomo e lambiente. Per questo motivo particolarmente importante responsabilizzare il personale per leffettuazione della manutenzione, ovviamente se qualificati per farlo. In caso contrario devono essere incaricate ditte esterne. In particolare, grazie allentrata in vigore della "direttiva macchine" tutti i nuovi macchinari ed impianti (marcati CE) dispongono di libretti di manutenzione, nei quali il produttore definisce le attivit di manutenzione e la loro frequenza. Tali attivit di manutenzione devono essere effettuate e documentate negli intervalli prescritti. Senza la registrazione di tali attivit il produttore non risponde di eventuali malfunzionamenti dellimpianto.
IMPORTANTE!
Raccogliete per i principali impianti che avete elencato nella Vostra lista la documentazione fornita dal produttore. L troverete tutte le informazioni necessarie per poter pianificare al meglio le Vostre attivit di manutenzione.
Nelle pagine verranno presentate delle proposte su come organizzare la manutenzione in unazienda. La cosa pi importante agire in modo sistematico, identificando e pianificando prima le attivit di manutenzione e facendo registrare poi dal responsabile le attivit effettuate. In questa sede si propone di organizzare la documentazione su 2 piani: A) Programma annuale di manutenzione: Tutti gli impianti ed i macchinari con periodicit di manutenzione trimestrale o annuale vengono riassunti in un unico programma di manutenzione. Nello stesso documento verr registrata leffettuazione di tali attivit, indicando la data nella relativa casella. Determinate attivit di manutenzione, come ad es. per i serbatoi e per i mezzi anti-incendio, possono essere anche effettuate da ditte esterne. La relativa documentazione fornita deve essere archiviata come prova. Il seguente esempio pu esserVi di aiuto:
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4 LA MANUTENZIONE LA MANUTENZIONE
Macchinario / Attivit di manutenzione Ponti elevatori: lubrificazione, controllo visivo Impianto saldatura: Controllo visivo di tubi ed armature, controllo tenuta durante il cambio bombola Aspirazione impianto saldatura: Pulizia, controllo tenuta Aspirazione gas di scarico officina: Pulizia, controllo visivo, potenza di aspirazione Impianto di miscelazione: Pulizia ordinaria Impianto di lavaggio: Pulizia Aspirazione tornio: Pulizia, controllo tubazione, cambio filtri in caso di necessit Pulizia componenti: Cambio liquido e controllo visivo della corrosione: ogni 2 anni! Impianto termico: controllo interno del bruciatore Impianto termico: controllo esterno e misurazione da parte dello spazzacamino Disoleatore: Controllo visivo, manutenzione e svuotamente esterni dipendono da dimensioni ed utilizzo Altri macchinari: Pulizia in caso di necessit Cavi e spine di tutti gli apparecci elettrici: verificare Sistema aria compressa: Controllo visivo eventuali perdite Mezzia anti-incendio: verifica esterna Serbatoi: Controllo visivo eventuali perdite Serbatoi: revisione quinquennale di una ditta esterna Impianti di messa a terra: verifica esterna Paranchi: verifica esterna Redigete il Vostro programma annuale di manutenzione con il modulo 4! Fate particolare attenzione a rispettare la periodicit prevista dal produttore! B) Fogli di verifica per macchinari: qui vengono elencati singolarmente macchinari ed impianti che necessitano di attivit di manutenzione piu` frequenti (mensili o meno), ovvero piano di manutenzione per singolo macchinario. Le attivit di manutenzione indicate devono essere registrate come "fatte" dopo essere state eseguite. Qui non si tratta soltanto di attivit di manutenzione prescritte, ma anche di attivit che, attraverso uneffettuazione periodica, possono rappresentare un miglioramento, sia della funzionalit tecnica, che in campo ambientale o della sicurezza. Ci anche spesso connesso con un risparmio di costi. Esempio compressore: se le tubazioni e gli allacciamenti non tengono (perdita di aria), il consumo di energia cresce, come anche i costi. Una verifica periodica della tenuta di tubazioni ed allacciamenti quindi consigliabile. In allegato si trovano numerosi moduli come esempio. Le frequenze proposte per le singole attivit di manutenzione possono naturalmente essere cambiate ed adattate allazienda stessa. Si tratta di: Modulo Modulo Modulo Modulo Modulo 5: 6: 7: 8: 9: Programma Programma Programma Programma Programma annuale di manutenzione - Compressore annuale di manutenzione - Impianto di verniciatura annuale di manutenzione - Percorso per prove annuale di manutenzione - Raddrizzatrice di manutenzione - Ponte elevatore ANNO:________ trimestr 1 trimestr 2 trimestr 3 trimestr 4
Le registrazioni delle attivit di manutenzione effettuate devono essere archiviate, dato che esse in caso di incidente, possono essere utilizzate come liberatoria per le responsabilit! Infine si possono anche rilevare le riparazioni in un modulo separato, cosa che semplifica anche la rilevazione successiva ad es. dei costi di riparazione di impianti specifici. Un esempio per la registrazione delle riparazioni rappresentanto dal modulo 10.
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Evitare e gestire i rifiuti sicuramente una tematica importante, se non la pi importante in unofficina meccanica. Ogni giorno in azienda vengono prodotti rifiuti, il cui stoccaggio e smaltimento sono regolamentati severamente attraverso disposizioni legislative. Qui la direzione aziendale deve adottare alcune soluzioni tecnicoorganizzative che - una volta realizzate - rappresentano un miglioramento duraturo della situazione. Non da ultimo una manipolazione coscienziosa dei rifiuti sempre pi una questione di costi, dato che i costi di smaltimento aumentano continuamente.
Una moderna officina si dovr quindi preoccupare di introdurre una gestione efficiente dei rifiuti. Questa fa risparmiare costi, tutela lambiente e garantisce ordine e pulizia in azienda. Gli sforzi iniziali per arrivare ad una gestione moderna dei rifiuti vengono ripagati anche da una migliore immagine presso i clienti.
!
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3) SMALTIRE
Preferire lacquisto di materiali di supporto in contenitori di grandi dimensioni. Ottiminizzazione di processo: pulizia dei freni con acqua calda al posto di sostanze chimiche. Utilizzo di strofinacci riutilizzabili al posto dei rulli di carta da buttare spesso ancora utilizzati. Nelle apparecchiature da ufficio possono ad es. essere utilizzati toner ricaricabili. I fornitori sono sempre pi disposti a riprendere gli imballaggi del materiale fornito (coraggio di mercanteggiare!).
Rifiuti solidi urbani ed assimilabili e rifiuti speciali non pericolosi A causa della loro composizione sono da rispettare disposizioni particolari per lo stoccaggio ed il trasporto.
Per la manipolazione dei rifiuti vale fondamentalmente un divieto di miscelazione. Questo obbligo si riferisce in particolare ai rifiuti pericolosi, dato che si potrebbero causare reazioni pericolose o incendi e che se ne pregiudicherebbe comunque uno smaltimento compatibile con lambiente. Nel caso invece di materiali riciclabili verrebbe invece a mancare la possibilit di recupero del rifuto stesso.
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Parti metalliche, lattine pulite possono essere raccolte insieme; lalluminio dovrebbe essere raccolto separatamente
150101
Cartone, scatoloni
Parabrezza (auto)
Possono essere in parte riciclati come materiale o termicamente Contenitori puliti di liquidi e fogli estensibili Contengono metalli preziosi In particolare parti di materiali da imballaggio
Imballaggi in plastica
150102
160801 150103
Rifiuti non riciclabili ed industriali (rifiuti speciali non pericolosi) Rifiuti non differenziati 200301 Rifiuti urbani misti, incluso carta e adesivi sporchi di vernice, residui di vernici essiccati in diversi contenitori Se non esistono possibilt di riciclo Ufficio, vendite, area esterna, magazzino, distributore di benzina, diverse aree Ufficio, vendite, magazzino, diverse aree Officina
150106
Materiali filtranti
150203
160112
Officina
16
160113
Officina
160114 150202
Officina Officina
Veicoli inutilizzabili
160104
Officina
Rifiuti di sgrassaggio
110113
120301
In caso di utilizzo di sgrassanti o di sostanze aggressive Generalmente utilizzati integralmente Detergenti (ad es. detergenti senza solventi alogenati) Scarti di circuiti idraulici
140603
130105
Officina
Pastiglie freni
160111
Contenenti amianto
Officina
Filtri olio
160107
Officina
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Grazie ad un accordo siglato fra lUfficio Gestione Rifiuti, lAPA e la ditta Hafner nato il progetto "Sistema di raccolta e smaltimento computerizzato". Nellambito di tale progetto le aziende artigiane possono delegare a questa ditta di smaltimento, oltre al trasporto e lo smaltimento di rifiuti pericolosi, anche la tenuta del registro di carico e scarico e la dichiarazione dei rifiuti. Se siete interessati, chiedete informazioni allAssociazione Provinciale Artigiani!
Responsabilit: Registrazione: la tenuta ed il controllo del registro e la dichiarazione annuale dei rifiuti sono compiti della direzione o di una persona dellamministrazione. qui ogni reparto responsabile dei punti di raccolta allinterno della propria area. Indipendentemente dal reparto, una periodica ispezione di controllo da parte della persona incaricata pu spesso evitare un peggioramento della raccolta dei rifiuti.
Punti di raccolta:
Stoccaggio provvisorio: un responsabile deve controllare lo stoccaggio provvisorio dei rifiuti ed eventualmente segnalare mancanze di ordine o pulizia.
Passi per una raccolta ordinata dei rifiuti in azienda: 1. Definire i punti dove le diverse tipologie di rifiuti vengono prodotte 2. Elencare i punti di posizionamento dei contenitori di rifiuti
Qui importante prevedere degli adeguati contenitori per i rifiuti, tenendo conto che generalmente i contenitori standard di plastica per i rifiuti con una capacit fra 60 a 240 l dovrebbero essere sufficienti. Rifiuti particolari (pericolosi ed in particolare liquidi) devono essere portati immediatamente allo stoccaggio provvisorio. Molto utile sicuramente una semplice piantina, nella quale vengono rappresentati i punti di raccolta con lindicazione delle tipologie di rifiuti.
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Le seguenti foto mostrano lapplicazione pratica di un sistema di colori per la cernita dei rifiuti: A) sul posto di lavoro
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4. Costruire ed organizzare uno stoccaggio provvisorio dei rifiuti (vedi schema sottostante)
Esempio di schema per uno stoccaggio provvisorio di rifiuti
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Tenete una lista di smaltitori e richiedete offerte a concorrenti. Richiedete liscrizione allAlbo gestori (codice di rifiuti autorizzato!) Concordate i servizi accessori (documentazione, tenuta del registro)
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Le sostanze pericolose sono materiali e sostanze che possono essere pericolose per luomo e lambiente e che devono essere specificatamente contrassegnate (simbolo di pericolo). Per queste sostanze il produttore deve elaborare delle schede di sicurezza secondo uno standard europeo, che descrivono le relative caratteristiche delle sostanze e gli aspetti riguardanti la sicurezza e lambiente.
La Lista nera: ogni azienda dovrebbe valutare quali materiali non si vogliono avere in azienda. Questi sono da elencare in una semplice lista e da comunicare al personale. Spesso certe "bombe chimiche" sono le preferite da alcuni collaboratori!
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- Se e come le informazioni contenute nelle schede di sicurezza vengono trasmesse agli addetti (istruzioni ecc.):
- Come avvengono lacquisto, il trasporto interno ed il travaso. Redigete la Vostra lista delle sostanze pericolose con il modulo 11!
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Simboli di pericolo:
C = corrosivo;
nr. pr.
Consumo annuo
Simbolo di pericolo
Frasi R
Frasi S
Osservazioni / altro
224 kg
Si
Diluente
140 kg
Indurente
120 kg
magazzino, fornitura 1 x settimana magazzino, fornitura 1 x settimana magazzino, fornitura 1 x settimana magazzino max. 500 kg magazzino magazzino magazzino magazzino Si Si Si Si Si Si Si
Introdurre
190 kg
le indicazione delle
Solvente
700 l
schede di sicurezza!
3050 kg
Antigelo
10
Batterie
11
Detergenti
SICUREZZA DEI LAVORATORI: Il giusto utilizzo di sostanze pericolose deriva dalle frasi R ed S e dalla descrizione di queste frasi, che sono contenute nelle schede di sicurezza. Ai lavoratori che vengono a contatto con sostanze pericolose si deve fornire una copia relativa delle schede specifiche e devono essere spiegati i contenuti delle relative frasi R e S. In particolare si deve documentare la distribuzione di dispositivi di sicurezza individuali.
STOCCAGGIO DI SOSTANZE PERICOLOSE: Si deve fare particolare attenzione ad un corretto stoccaggio delle sostanze pericolose. Fondalmentalmente, per legge, possono essere stoccate sul luogo di utilizzo soltanto quelle quantit che devono essere utilizzate a breve (al massimo il relativo fabbisogno quotidiano). Esistono per buoni compromessi ad es. per lo stoccaggio di oli:
A causa della disposizione legislativa sopra citata sicuramente opportuno acquistare armadi di sicurezza o attrezzare uno specifico magazzino delle sostanze pericolose. Al riguardo esistono anche dei requisiti da rispettare. Nel caso in cui vengano stoccate sostanze pericolose per lacqua, le sostanze pericolose devono essere stoccate in vasche di contenimento e secondo le indicazioni delle schede di sicurezza: minimo 100% della capacit del contenitore pi grande o 50% della capacit di tutti i contenitori assieme.
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stoccaggio in regola
Se vengono stoccate sostanze infiammabili, sicuramente opportuno stoccare contemporamente meno di 500 litri di tali sostanze. Nel caso in cui infatti venga superato questo quantitativo necessario un collaudo anti-incendio del magazzino e devono essere rispettati i seguenti requisiti: sostanze infiammabili e non devono essere stoccate in luoghi separati; il magazzino deve essere suddiviso con pareti resistenti al fuoco; le porte devono essere anti-incendio; i ripiani, le pareti e la pavimentazione devono essere di materiale non infiammabile; il magazzino deve essere areato in modo adeguato; il pavimento deve avere una vasca di contenimento e non devono esserci pozzetti di raccolta; il magazzino deve essere adeguatamente segnalato e laccesso deve essere regolamentato. Dal punto di vista organizzativo sicuramente opportuno definire nella lista delle sostanze pericolose i luoghi di stoccaggio delle diverse sostanze pericolose. Concludendo si deve ancora accennare al fatto che anche i gas liquidi possono rappresentare un rischio per lazienda. anche previsto per legge che bombole di gas, sia durante lo stoccaggio che durante lutilizzo, debbano essere assicurate con una catena. Un buon esempio in tal senso:
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Simbolo di pericolo
facilmente infiammabile dannoso per la salute
Descrizione del pericolo Componenti, contenuti Frasi R: rischi specifici Frasi S: consigli per la sicurezza
Contiene: metanolo (2%), toluolo (20%), butanolo (30%) Istruzioni di pericolo: R 20/22 Nocivo per inalazione e ingestione R 11 Facilmente infiammabile Istruzioni di sicurezza: S2 Conservare fuori dalla portata dei bambini S7 Conservare il recipiente ben chiuso S16 Conservare lontano da fiamme e scintille. Non fumare. S24 Evitare il contatto con la pelle 25 e gli occhi S33 Evitare laccumulo di cariche elettrostatiche Produttore, importatore e distributore
Fonte, origine
CONTROLLO INTERNO: sicuramente opportuno effettuare almeno una volta al mese una ispezione interna dopo lorario di lavoro per valutare leffettivo stoccaggio delle sostanze pericolose. Questa attivit sicuramente coordinabile con la pulizia settimanale dellazienda. SegnateVi quindi i problemi rilevati e parlatene il luned successivo con il personale durante la riunione settimanale di pianificazione.
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Sostanze infiammabili
Durante la manipolazione di sostanze o preparati infiammabili non fumare non utilizzare fiamme libere. Non utilizzare in vicinanze di superfici calde (riscaldamento, fornello elettrico, ecc.). Tenere lontano da fonti dignizione. Predisporre mezzi di estinzione adatti (vedi indicazione etichetta). Utilizzare solamente in luoghi adeguatamente ventilati.
Sostanze comburenti O
Durante la manipolazione di queste sostanze indossare guanti e occhiali protettivi idonei oppure protezione del viso Conservare il recipiente ben chiuso in luogo adeguatamente ventilato, tenere lontano da fonti di calore e di ignizione. Durante la manipolazione di sostanze o preparati comburenti non fumare non utilizzare fiamme libere. Non utilizzare in vicinanze di superfici calde (riscaldamento, fornello elettrico, ecc.). Tenere lontano da fonti dignizione. Non permettere limmissione nel sistema fognario. Tenere lontano da sostanze infiammabili. Smaltire i rifiuti contenenti resti di questi preparati secondo le normative nazionali (consultare prima laddetto).
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Sostanze tossiche T
Conservare sotto chiave (box per veleni serrato). Tenere lontano dalla portata dei bambini. Conservare il recipiente ben chiuso in luogo adeguatamente ventilato Conservare lontano da alimenti, bevande o mangimi. Non mangiare, bere e fumare durante il lavoro. Non inalare polveri/vapori/gas. Evitare il contatto con la pelle. In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed abbondantemente. Smaltire i rifiuti e contenitori secondo le normative nazionali (consultare prima laddetto). Indossare abbigliamento, occhiali e guanti protettivi idonei. Togliere immediatamente indumenti sporchi o contaminati. In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile mostrargli letichetta). Non utilizzare in grandi superfici allinterno di aree di soggiorno
Nocivo Xn
Non inalare polveri/vapori/gas. Evitare il contatto con la pelle. Indossare abbigliamento, occhiali e guanti protettivi idonei. In caso di formazione di aerosol usare apparecchio respiratorio adatto. In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile mostrargli letichetta). Non utilizzare in grandi superfici allinterno di aree di soggiorno.
Corrosivo C
Tenere lontano dalla portata dei bambini. Non mangiare, bere e fumare durante il lavoro. Evitare il contatto con la pelle e gli occhi. In caso di contatto con la pelle lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua e consultare immediatamente il medico. Togliere immediatamente indumenti sporchi o contaminati. Indossare abbigliamento, occhiali e guanti protettivi idonei. Dopo ingestione consultare immediatamente il medico (se possibile mostrargli la confezione oppure letichetta).
Irritante Xi
Tenere lontano dalla portata dei bambini. Non mangiare, bere e fumare durante il lavoro. Non inalare polveri/vapori/gas. Evitare il contatto con la pelle e gli occhi. In caso di contatto con la pelle lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua e consultare immediatamente il medico. In caso di contatto con la pelle lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua e consultare immediatamente il medico. Indossare abbigliamento, occhiali e guanti protettivi idonei. Utilizzare solamente in luoghi adeguatamente ventilati.
Infettivo
Evitare il contatto con la pelle e gli occhi. Non inalare polveri/vapori/gas. Non mangiare, bere e fumare durante il lavoro. Conservare sotto chiave. Tenere lontano dalla portata dei bambini. Indossare abbigliamento e guanti protettivi idonei. Smaltire i rifiuti e contenitori secondo le normative nazionali (consultare prima laddetto).
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Danni cronici
Durante il lavoro indossare abbigliamento protettivo idoneo. In caso di formazione di aerosol usare apparecchio respiratorio adatto Utilizzare solamente in luoghi adeguatamente ventilati. Non utilizzare in grandi superfici allinterno di aree di soggiorno
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La figura sottostante mostra le principali problematiche ambientali connesse ad un impianto di verniciatura. Da essa si possono dedurre le seguenti tematiche principali da affrontare: lutilizzo di sostanze pericolose, le emissioni in atmosfera e i rifiuti connessi a tale utilizzo. Questa tematiche verranno affrontate nel dettaglio nei prossimi capitoli.
Levigatura
Miscelazione di vernici
Trattamento Scarichi
Stoccaggio rifiuti
Estratto da: Der Umweltbewusste Kfz-Betrieb. Bayerisches Staatsministerium fr Landesentwicklung und Umweltfragen, Deutsches Kraftfahrzeuggewerbe LV Bayern, 1996.
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7.1.2 Emissioni
RIDUZIONE GRAZIE AD UN MINORE CONSUMO DI VERNICI Lutilizzo di vernici a base di solvente problematico sia per chi effettua questo tipo di lavorazione che anche per il resto dellambiente, dato che a causa della alta pressione del vapore una buona parte dei solventi viene ceduta allambiente durante la verniciatura. Lutilizzo di pistole di verniciatura ad alta pressione con rendimento massimo del 35% provoca il cosiddetto overspray, ovvero la vernice che non raggiunge loggetto da verniciare. Questo overspray deve essere allontanato dallaria interna della cabina di verniciatura e smaltito a caro prezzo. In questo ambito altri tipi di pistole di verniciatura possono raggiungere una notevole riduzione delloverspray e della nebulizzazione del colore, come ad es. le High Volume Low Pressure e la pistola di verniciatura HVPL a nebulizzazione ridotta. In queste pistole la pressione dellaria del polverizzatore ridotta a 0.7 bar, il rendimento raggiunge circa il 50%. In questo senso esistono diversi sistemi per deviare laria nella pistola con la pressione desiderata: a) produzione di aria compressa in soffianti o turbine < 1 bar b) allacciamento alla rete di aria compressa (2,5 - 6 bar) con un regolatore di pressione prima della pistola c) allacciamento alla rete di aria compressa, ma riduzione della pressione allinterno della pistola La qualit della verniciatura con queste pistole di verniciatura momentaneamente uguale al sistema ad alta pressione, dato che il problema delle goccie troppo grosse stato risolto grazie ad un rimpicciolimento degli spruzzatori di colore. Per lutilizzo di questa tecnologia importante laddestramento delladdetto alla verniciatura, in modo che egli non venga ad es. fuorviato dal rumore ridotto ad applicare pi vernice.
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Pro
Diminizione delle emissioni di solventi. Se le emissioni di solventi non superano i 250 kg/anno non necessaria linstallazione di impianti di abbattimento. Levaporazione della vernice superficiale non necessaria.
Contra
Aggiornamento delladdetto alla verniciatura Minore consumo di vernici (1/3) La vernica ad acqua pi cara
Lutilizzo di vernici ad acqua comunque nellinsieme pi vantaggioso. Lasciugatura pu essere ridotta attraverso nuovi sistemi, come ad es. sistemi di soffiatura, allo stesso durata di quella delle vernici a solvente. Compatibilit tra la prima verniciatura e la riparazione Utilizzo di vernici ad acqua a 2 componenti per aumentare la resistenza al gelo e la conservabilit Scarsa resistenza al gelo e breve conservabilit delle vernici ad acqua Maggiore dispendio di tempo ed energia per lasciugatura
Riassumendo si pu sicuramente concludere che lutilizzo di vernici a base di acqua pi vantaggioso sia dal punto di vista ambientale che economico. Il cambiamento della tecnologia richiede sicuramente da parte degli utilizzatori la disponibilit a testare nuovi processi lavorativi per raggiungere la qualit ottimale.
7.1.4 Pulizia
Lutilizzzo di sostanze non pericolose per lambiente pu essere applicato anche nella pulizia delle apparecchiature di verniciatura. Anche qui dipende se la lavorazione viene effettuata con vernici a solvente o ad acqua. La pulizia di apparecchiature sporche di solventi avviene con diluenti nitrosi, cosa che provoca emissioni attraverso levaporazione del detergente. Lo smontaggio delle pistole prima della pulizia richiede molto lavoro. Un possibilit di miglioramento per lutilizzatore consiste anche di nuovo nellutilizzo di pistole HVLP, dato che esse devono essere smontate per la pulizia. Inoltre oggigiorno trovano gi spesso utilizzo impianti chiusi di pulizia, allinterno dei quali vengono preparati i solventi. Attraverso la distillazione la miscela di solventi viene pulita e pu quindi essere riutilizzata. Il rifiuto pastoso deve essere smaltito.
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7.2 Scarichi
Durante la verniciatura si producono scarichi, principalmente in caso di levigatura ad acqua. Questa tecnica viene comunque utilizzata sempre di meno, a parte in casi particolari prima della verniciatura finale. Nel caso della levigatura a secco, pi utilizzata, la polvere viene aspirata e quindi non finisce negli scarichi. Attraverso la levigatura ad acqua si vengono a trovare dei metalli pesanti negli scarichi. Questacqua non pu essere immessa nella canalizzazione. Gli allacciamenti della cabina di verniciatura alla canalizzazione dovrebbero quindi essere chiusi, in modo che non ci possano essere scarichi incontrollati nella canalizzazione. Eventuali scarichi ancora esistenti devono essere raccolti e smaltiti come rifiuti pericolosi. Se si lascia evaporare lacqua, si pu effettuare una pulizia a secco e si pu smaltire la vernice essiccata. Esistono cabine di verniciatura che sono attrezzate con un "pavimento ad acqua", nel quale vengono raccolte parti di vernice e polveri. Anche questacqua non pu essere immessa nella canalizzazione, ma deve essere smaltita periodicamente come rifiuto pericoloso, dove, attraverso levaporazione, il residuo pu essere ridotto notevolmente.
7.3 Rifiuti
La tabella seguente fornisce una quadro riassuntivo dei rifiuti che vengono tipicamente prodotti da un impianto di verniciatura e delle relative possibilit di riduzione, riciclaggio e smaltimento. Altri rifiuti, come stracci, carta pulita ed imballaggi, possono essere smaltiti assieme agli altri rifiuti dellofficina, suddivisi per tipologia. Tutti i rifiuti sono sottoposti agli obblighi legislativi indicati nel capitolo 5. Di seguito le principali tipologie di rifiuti per unimpianto di verniciatura:
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Tipologia di rifiuto
Riduzione
Riciclaggio / smaltimento
Materiali filtranti 110113 Utilizzo risparmioso, impianti di pulizia a circolo chiuso Contenitori a rendere Rifiuto pericoloso
150203
Imballaggi in metallo
150104
1) Misure di riduzione: Utilizzo di vernici a basso contenuto di solventi Utilizzo di vernici ad acqua Utilizzo di impianti di dosaggio Utilizzo di apparecchiature ad alto grado di efficacia
3) Misure di trattamento Utilizzo di impianti per labbattimento delle emissioni Trattamento dei rifiuti (esterno, vedi tabella precedente)
Ulteriori misure, come ad es. il riciclaggio di vernici attraverso lultrafiltrazione, vengono utilizzate nellindustria automobilistica, ma non sono economiche per unazienda che effettua riparazioni.
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Se lofficina meccanica possiede anche un impianto di lavaggio, devono essere valutati anche ulteriori effetti ambientali. Questi aspetti vengono rappresentati di seguito:
Di seguito verranno spiegate nel dettaglio le singole problematiche ambientali. La tabella specifica fornisce anche una visione dinsieme sulle diverse tipologie di impianti di lavaggio, le loro problematiche ambientali e soluzioni potenziali.
8.1 Energia
Per ridurre al massimo lutilizzo di energia, bisogna fare particolare attenzione ai valori di allacciamento. Tali valori vengono riportati nella relativa tabella. Unalternativa per la preparazione di acqua calda rappresentata dallenergia solare. A tal fine devono per essere presenti grandi superfici per linstallazione dei collettori, ad es. cappannoni con tetti piatti. Comunque anche su superfici piccole si possono installare collettori a vuoto che risparmiano spazio e sono molto efficienti. La loro redditivit per al momento ancora incerta a causa degli alti costi di acquisto.
Tabella: Riassunto delle principali tipologie di impianti di lavaggio, delle relative problematiche ambientali e dei potenziali di risoluzione
Deceratura
Lavaggi sottostanti
Lavaggi a monte
Lavaggi sottostanti
Lavaggio motori
Lavaggio componenti Nessuna indicazione Detergente a freddo Emulsioni stabili con valori alti di idrocarburi
Consumo idrico
200 l
Detergenti
Lavaggio ad alta pressione contenente tensioattivi Emulsioni stabili con in parte valori alti di idrocarburi
Scarichi
Particelle di sapone
Valore di allacciamento
30 kW
15 kW (Lavaggio self-service con due box) Riduzione della pressione a 60 bar per evitare la creazione di emulsioni stabili. Il lavaggio di parti e componenti deve essere effettuato solo da personale qualificato. Macchinari per il lavaggio di componenti (chiusi) Sistema separato degli scarichi, Impianti a circolo chiuso (ad es. impianti di flottazione)
Possibili soluzioni
Fare attenzione alla tipologia e alla precisione del dosaggio dei detergenti, nessun detergente particolare, sistemi di dosaggio, impianti di riciclo dellacqua, collettore fanghi dimensionato a sufficienza (>5000 l)
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Deceratura Con la deceratura vengono immessi negli scarichi cera, solventi e detergenti a freddo contenenti idrocarburi; in questo modo si creano nuovamente delle emulsioni. Gli scarichi della deceratura devono essere effettuati in modo separato. Anche in questo caso sono molto utili impianti a circolo chiuso, come ad es. impianti di flottazione.
Stoccaggio
Stoccaggio dei detergenti in vasche di contenimento (queste dovrebbero contenere perlomeno di volume pari al contenitore pi grande ivi stoccato) - vedi capitolo Gestione delle sostanze pericolose -
Utilizzo
Durante lutilizzo dei detergenti si devono indossare i dispositivi di protezione individuale richiesti dalla scheda di sicurezza - vedi capitolo Gestione delle sostanze pericolose La quantit di detergente deve essere mantenuta la minore possibile ed deve essere rispettato il dosaggio consigliato dal produttore. A tal fine possono essere utilizzati appositi sistemi di dosaggio. La pressione dellimpianto di lavaggio ad alta pressione deve essere limitato a 60 bar, la temperatura a 60C: grazie a ci si evita la creazione di emulsioni che possono poi compromettere la funzionalit del separatore.
Smaltimento Per smaltire in modo corretto le sostanze pericolose si devono svuotare completamente i contenitori. In questo modo essi possono essere smaltiti come ferro vecchio; in caso contrrario si tratta di rifiuti pericolosi (il cui smaltimento costa di pi). Sicuramente vantaggiosi sono i contenitori ricaricabili che vengono riportati indietro dal fornitore.
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Separatori Tutti gli scarichi inquinati con oli, grassi ecc. possono essere immessi nella canalizzazione soltanto dopo averli sottoposti a trattamento. A seconda del tipo di inquinamento devono essere utilizzate diverse tipologie di impianti: Scarichi inquinati dopo il lavaggio di automezzi
SI
NO
Un separatore sufficiente, ad es. separatore di liquidi leggeri (principio della forza di gravit) Separatori di coalescenza (filtri che assorbono e coalizzano i residui di oli) Intervallo di manutenzione e svuotamento dipendente dal dimensionamento e dalla quantit di scarichi
Impianti di trattamento degli scarichi Se a causa del tipo di lavaggio si creano delle emulsioni stabili (ad es. con lutilizzo > 60C e > 60 bar in combinazione con detergenti contenenti tensioattivi), gli scarichi vengono convogliati in impianti di trattamento degli scarichi. Possono essere utilizzati i seguenti impianti di trattamento:
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8.5 Rifiuti
Lo stoccaggio e lo smaltimento di rifiuti stato trattato nel capitolo 5. I seguenti rifiuti vengono prodotti in particolare dagli impianti di lavaggio:
Tipologia di rifiuto
Riduzione
Riciclaggio / smaltimento
-- (non pericoloso)
190810
--
140603
Tutti i contenitori devono essere ripuliti bene, consumare i detergenti Contenitori, contenitori riutilizzabili Fornitori di sistemi di riciclaggio per stracci di pulizia
150106
Ditta di smaltimento o restituzione al fornitore Se non viene utilizzato un sistema di riciclaggio, smaltimento con gli altri rifiuti dellofficina
150203
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Le officine meccaniche dispongono spesso anche di un distributore di benzina. Anche se il concessionario generalmente una compagnia petrolifera e questultima mette anche a disposizione lattrezzatura tecnica principale del distributore di benzina, il gestore ha comunque dei compiti cui adempiere, che sono connessi con problematiche ambientali.
Principali adempimenti legislativi in campo ambientale: Un distributore di benzina deve essere sottoposto annualmente ad una verifica tecnica funzionale, la cui documentazione deve essere archiviata. Questo riguarda in particolare anche il sistema di recupero dei vapori di benzina, che dalla fine di aprile 2000 deve essere installato in tutti i distributori di benzina. Questo sistema di captazione deve recuperare l 80% dei vapori di benzina che vengono provocati durante il rifornimento, cosa che deve essere confermata da un collaudo iniziale e da verifiche funzionali periodiche. Inoltre si deve fare particolare attenzione alla durata della concessione e alla licenza duso (come relativo capitolo). Sostanze pericolose e sicurezza: I carburanti distribuiti sono sostanze pericolose; in particolare la benzina mescolata al benzolo risulta essere una sostanza velenosa. Fate quindi attenzione, che presso le pompe di benzina sia presente un relativo cartello di pericolo. Inoltre per i serbatoi, generalmente sotterranei, si deve assicurare, che essi siano a doppia parete e che dispongano dei dispositivi di sicurezza periodicamente verificati, come ad es. un indicatore di livelo, una sicura di troppo pieno (durante il rifornimento) ed un sistema di rilevazione delle perdite. Il tema principale riguardante la sicurezza per sicuramente la prevenzione incendi, che prevede lesistenza di un piano anti-incendio attuale (ovvero che corrisponda ai rischi connessi con gli impianti esistenti). Il piano di allarme deve anche essere attuale ed accessibile. Da non dimenticare anche la revisione semestrale dei mezzi anti-incendio. Acqua / Scarichi I carburanti sono sostanze molto pericolose per le acque; quindi lareale del distributore di benzina deve rispondere a requisiti particolari: superficie asfaltata, allinterno della quale non possono esistere canali di scarico che si congiungano con la canalizzazione
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Energia: I distributori di benzina che sono stati costruiti da poco possono ottenere unilluminazione efficiente dellazienda con lampadine a risparmio energetico. I costi di acquisto sono in questo caso pi alti, ma sono comunque ammortizzabili nellarco di 8 fino a 12 mesi, grazie al minore consumo energetico.
Contaminazione del suolo: Un areale con un distributore di benzina esistente gi da tempo sicuramente una superficie da considerare problematica dal punto di vista della contaminazione del suolo. Non per ultimo a causa della mancanza di disposizioni legislative in merito, in unarea adibita a distributore di benzina molto probabile che sia avvenuta in passato una contaminazione di idrocarburi nel suolo sottostante (perdite dei serbatoi, rifornimenti non attenti, mancata protezione del suolo ecc.). Se i distributori di benzina vengono gestiti secondo le regole, non nascono sicuramente problemi di tipo ambientale. Il gestore dovrebbe per essere cosciente che in caso di rilevazione di contaminazioni delle acque superficiali o della falda nel circondario, ne viene ovviamente ricercata la causa. Anche in caso di vendita o chiusura del distributore di benzina questaspetto pu diventare rilevante. Esiste comunque il rischio che, in caso di richiesta di sondaggi esplorativi (carotaggi, analisi ecc.) e di risanamento (asportazione, trattamento del terreno, smaltimento), possano nascere elevati costi per il gestore.
AssicurateVi quindi gi oggi per il futuro che il Vostro distributore di benzina venga gestito in modo compatibile con lambiente. Provare a pensare se, a causa di situazioni particolari avvenute in passato, ci possa essere il sospetto di contaminazioni del suolo. Discutete con il Vostro esperto leventuale rischio esistente, sia dal punto di vista sia tecnico che finanziario
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