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Sistema di gestione ambientale semplificato per officine meccaniche

Come rispettare lambiente e risparmiare denaro

Collana no. 9 Revisione 1 del 15.10.2002

Agenzia provinciale per la protezione dellambiente e la tutela del lavoro Provincia Autonoma di Bolzano

INDICE INDICE
0 1 Indice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Copertina

Gestione aziendale orientata allambiente Perch? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Il percorso verso unofficina rispettosa dellambiente . . 6 Le autorizzazioni necessarie . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 . . . . . . . . . . . . . . . 12

2 3 4 5
5.1 5.2 5.3 5.4 5.5

La manutenzione degli impianti

La gestione dei rifiuti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14


I principi base della gestione dei rifiuti . . . . Tipologie di rifiuti nelle officine meccaniche Obblighi di registrazione . . . . . . . . . . . . . . Cernita dei rifiuti allinterno dellazienda . . . Gestione degli smaltitori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 15 17 18 21

6
6.1 6.2 6.3

La gestione delle sostanze pericolose

. . . . . . . . . . 22

I principi base per la gestione delle sostanze pericolose . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 La gestione delle sostanze pericolose allinterno dellazienda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 Sostanze pericolose e loro manipolazione - Una guida . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

7
7.1 7.2 7.3

Impianti di ver niciatura

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31

Sostanze pericolose - Emissioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 Scarichi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 Rifiuti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35

8
8.1 8.2 8.3 8.4 8.5

Impianti di lavaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38
Energia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Consumo idrico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Utilizzo di sostanze pericolose - detergenti Depurazione degli scarichi . . . . . . . . . . . . . Rifiuti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 38 40 41 42

Distributori di benzina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43

INDICE / IMPRESSUM INDICE IMPRESSUM


Moduli
Modulo 1: Modulo 2: Modulo 3: Modulo 4: Modulo 5: Modulo 6: Modulo 7: Modulo 8: Modulo 9: Modulo 10: Modulo 11: Bilancio ambientale Lista dei macchinari e degli impianti Checklist sulla gestione ambientale esistente Programma di manutenzione Programma annuale di manutenzione - Compressore Programma annuale di manutenzione - Impianto di verniciatura Programma annuale di manutenzione - Percorso per prove Programma annuale di manutenzione - Raddrizzatrice Programma di manutenzione - Ponte elevatore Lista delle riparazioni Lista delle sostanze pericolose

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Agenzia Provinciale per la protezione dellambiente e la tutela del lavoro Provincia Autonoma di Bolzano via Amba Alagi 5 - 39100 Bolzano Ecoteam Consulting, Innsbruck / Bolzano dott.ssa Laura Brida, (EMC sas - Bolzano) dott.ssa Debora Predenz Agenzia Provinciale per la protezione dell ambiente e la tutela del lavoro via Amba Alagi 35 - 39100 Bolzano 0471 - 41 18 17 debora.predenz@provincia.bz.it Ufers Graphic Design - Bolzano Nova Grafica - Bolzano ottobre 2002 Revisione 1 del 15.10.2002

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1 GESTIONE AZIENDALE GESTIONE AZIENDALE


1 Gestione aziendale orientata allambiente Perch?

Negli ultimi anni per le aziende si sono moltiplicati gli obblighi in campo ambientale. Questo approccio normativo ha mostrato per i propri limiti: si arrivati quindi alla conclusione che lottimizzazione delle stutture organizzative contribuisce in modo essenziale al miglioramento degli effetti ambientali nelle aziende, pi della severit delle leggi. I problemi ambientali diventano in questo modo parte integrante della gestione aziendale. Ogni azienda definisce quindi degli obiettivi volontari, come in qualsiasi altro ambito, il cui raggiungimento viene controllato dallazienda stessa. In questo modo le aziende vengono chiamate alla responsabilit personale e ad un approccio preventivo nella tutela ambientale. Le norme di riferimento per questo nuovo approccio sono il Regolamento EMAS (Eco-Audit) e la norma ISO 14001. Senza voler per forza raggiungere una certificazione ambientale secondo le norme suddette, la gestione aziendale orientata allambiente non solo per le grandi aziende, ma anche per le piccole-medio imprese, unopportunit per integrare la tutela dellambiente in tutte le attvit aziendali. Lobiettivo di linee-guida infatti quello di mostrare ad officine meccaniche di piccole dimensione le possibilit pratiche per una gestione semplice, ma sistematica delle tematiche ambientali.

Quali sono gli effetti ambientali delle officine meccaniche?

1 GESTIONE AZIENDALE AZIENDALE


Gli effetti ambientali di unofficina meccanica sono chiari a chiunque lavori in questo settore. Queste lineeguida presentano dei metodi molto semplici per rispettare gli obblighi legislativi nei diversi ambiti e migliorare gli effetti ambientali stessi.

Quali sono i principali vantaggi di una gestione ambientale?


1) Riduzione dei rischi grazie alla certezza del diritto (Conoscenza di tutti gli obblighi e delle disponizioni legislative in questo campo) 2) Procedure piu` efficienti in azienda (piu` trasparenza) 3) Miglioramento della competitivit (migliore immagine) 4) Miglioramento dellorganizzazione e della comunicazione 5) Risparmio di risorse e riduzione delle emissioni 6) Diminuzione dei costi A lungo termine la tutela ambientale rende in ogni caso. Se si guardano gli effetti ambientali di unofficina meccanica, subito chiaro che una riduzione degli stessi spesso connessa ad un risparmio dei costi. Se viene consumata meno acqua o meno energia elettrica o vengono utilizzate con piu` cautela le sostanze pericolose necessarie, si riducono automaticamente i costi. Per ottenere un certo risparmio di costi, sono magari necessari inizialmente degli investimenti che per si ammortizzano presto grazie ai risparmi ottenuti nel consumo delle risorse.

2 IL PERCORSO
2 Il percorso verso unofficina rispettosa dellambiente

Per poter capire quali sono i possibili ambiti di miglioramento, lazienda deve essere innanzitutto analizzata riguardo ai propri effetti ambientali e le proprie procedure organizzative. Una metodologia possibile, che stata realizzata nel progetto-pilota, viene rappresentata di seguito:

Per la prima analisi dei possibili punti deboli in campo ambientale sono quindi necessarie tre attivit:

1. Rilevazione dei dati ambientali: qui devono essere raccolti tutti i principali dati ambientali che vengono poi riassunti in un cosiddetto bilancio ambientale. Fonti di informazione possono essere ad es. le bollette della corrente e dellacqua, il registro di carico e scarico dei rifiuti ecc. Redigete il Vostro bilancio ambientale attraverso il modulo 1!

2 IL PERCORSO 2 IL
Il seguente esempio Vi pu essere di aiuto:

Bilancio ambientale - Azienda ESEMPIO


Valutazione: A: grande rilevanza ambientale B: media rilevanza ambientale C: nessuna rilevanza ambientale

FLUSSI DI MATERIA ED ENERGIA (ANNUALI)

QUANTIT

COSTI IN LIT

VALUTAZIONE ABC

Materie prime Metalli (alluminio) Materiali di supporto (senza sostanze pericolose) Lubrificanti Refrigeranti Polvere (detergente) Energia Energia elettrica Gas Acqua Scarichi Rifiuti ( anche pericolosi ) Ferro vecchio Accumulatori Gomme Filtri dellolio Olio esausto Fanghi (residui del disoleatore) 3.000 kg 880 kg 1.400 kg 700 kg 3.000 l 1.000 l 900.000 423.000 1.050.000 - 360.000 C A B A A A 914 m3 457 m3 4.600.000 3.500.000 400.000 600.000 B B C A 20 kg 200 l 3 kg 400.000 1.300.000 60.000 C B B 400.000 C

2. Rilevazione di tutti gli impianti e dei loro effetti ambientali: Un ulteriore punto importante per un officina meccanica sono gli impianti ed i macchinari che vengono utilizzati in azienda. Per la prima analisi consigliabile rilevare tutti i macchinari e gli impianti esistenti e valutare la loro rilevanza per lambiente e la sicurezza. Queste informazioni rappresentano il punto di partenza per la pianificazione delle attivit di manutenzione. Valutate i Vostri impianti e macchinari attraverso il modulo 2! Il seguente esempio Vi pu essere di aiuto.

Lista impianti / macchinari con valutazione tecnica

Criteri: Valutazione: Standard tecnologico:

Energia (ENE), Scarichi (SCR), Rifiuti (RIF), Sostanze pericolose (SOP), Emissioni (EMI), Rumore (RM), Sicurezza del lavoro (SIL) A: molto rilevante; B: mediamente rilevante; C: nessuna rilevanza (+) nuovo, (0) accettabile, (-) vecchio, da sostituire

2 IL PERCORSO

Nr. 0 0 0 0 0 0 0 + + + 0 + 0 + 0 + A B C C A B B A A C C C A C A C C C B C B C B C A A C B C B B C B B C C C C C C B B B B C A B A A C C C C C B C C B C C C A B C C C A C C A B C C C C B C C C C C C B C C C C B C B B B C C C C C C C C C C C C C C A C C C A B B A B B B B A C B A C C C B

Attivit di lavoro / Processo

Tipologia

Standard tecn. (+/0/-)

ENE

SCR

RIF

SOP

EMI

RM

SIL

Dati tecnici

Regolazione motori

App. misurazione gas scarico

Officina

Regolatore scartamento

- " -

Ponte elevatore

Max. 4.500 kg

- " -

Equilibratrice

- " -

Montatore pneumatici

- " -

Carica-batterie

- " -

Avvitatrice ad impulsi

- " -

Trapanatrice

- " -

Tornio

10

- " -

Sabbiatrice

11

- " -

Saldatori

12

Area lavaggio

Lavaggio componenti

13

Vaporizzatore

14

Impianti periferici

Compressore

250 p*V

15

Aspirazione (emissioni)

16

Serbatoi

2 x 15 m3 6 m3 potenza: 500 kW

17

Disoleatore

18

Impianto termico

2 IL PERCORSO 2 IL
3. Visita dellofficina: Attraverso una visita sul posto viene valutata la gestione ambientale esistente. Punto di riferimento per la valutazione sul posto sono le disposizioni legislative e lo standard tecnologico. Per agire in modo sistematico e non dimenticare tematiche importanti, opportuno utilizzare delle cosiddette checklist. Le checklist utilizzate nellambito del progetto (settori: tecnica e diritto) sono riportate in allegato. Valutate la Vostra azienda grazie alle relative checklist (Modulo 3)!

Dopo che sono stati raccolti i dati ambientali e le informazioni sugli impianti e macchinari esistenti ed stata effettuata una visita in loco sulla base delle checklist, si possono desumere i punti deboli e quindi i potenziali di miglioramento. Questi potenziali di miglioramento si potranno trovare in particolar modo nelle seguenti aree: Risparmio di materie prime, ad es. attraverso variazioni di processo, sistemi di dosaggio ecc. Sostituzione di sostanze problematiche per lambiente con prodotti pi compatibili Risparmio ovvero recupero o riutilizzo di rifiuti Miglioramento dei processi lavorativi attraverso cambiamenti organizzativi o piccoli investimenti

La realizzazione di tutte le misure non pu ovviamente avvenire dalloggi al domani. Lobiettivo piu` che altro quello di elaborare un programma, con il quale si possano pianificare le principali misure con tempistiche realistiche e realizzarle una dopo laltra. La realizzazione delle misure richiede un controllo continuo. Per il futuro questo significa in particolare valutare sempre le sostanze utilizzate e i processi aziendali per poter riconoscere potenziali di miglioramento.

Coinvolgere il personale
Fondamentale per la pianificazione e la realizzazione di cambiamenti il coinvolgimento del personale. I collaboratori sono coscienti di determinate possibilit di risparmio e possono spesso fornire buone idee. Soltanto idee che vengono pianificate e realizzate sul posto con i responsabili possono funzionare ed essere messe in pratica in azienda.

Nei capitoli seguenti verranno trattate le principali tematiche ambientali che riguardano le officine meccaniche, sia dal punto di vista tecnico, che legislativo. Verranno in particolar modo mostrate le possibilit di miglioramento ambientale che comportino anche un risparmio di costi.

3 LE AUTORIZZAZIONI NECESSARIE LE AUTORIZZAZIONI NECESSARIE


3 Le autorizzazioni necessarie

Il documento pi importante, di cui unazienda deve disporre, la licenza duso. Essa viene emessa dal Comune competente secondo la seguente procedura:

Documentazione da fornire per le emissioni in atmosfera: - Descrizione degli impianti (aspirazione e impianto di verniciatura) - Descrizione del ciclo produttivo e delle materie prime e dei semilavorati utilizzati - Descrizione delle tecnologia utilizzata per evitare linquinamento dellaria - Indicazioni su quantit e qualit delle emissioni e dei punti di emissione Per gli scarichi si deve fornire una descrizione del disoleatore.

15 giorni prima della messa in esercizio degli impianti allAgenzia per lambiente, corredata di dichiarazione di conformit alle caratteristiche indicate nel progetto autorizzato.

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3 LE AUTORIZZAZIONI NECESSARIE 3 LE AUTORIZZAZIONI


Questa procedure viene applicata sia per la costruzione di nuove aziende che per la modifica sostanziale di impianti esistenti. Per lemanazione della licenza duso si deve quindi consegnare una descrizione tecnica di tutti gli impianti di rilevanza ambientale (impianti di aspirazione, di verniciatura, di lavaggio, disoleatore ecc.). Questa relazione tecnica diviene poi il punto di riferimento per costruire gli impianti e per garantire in futuro la funzionalit degli stessi.

IMPORTANTE!
Controllate la Vostra licenza duso e la relativa relazione tecnica, che stata consegnata per la richiesta di autorizzazione! Bisogna fare attenzione che tutti gli impianti esistenti corrispondano ancora tutti allo stato al momento del collaudo e quindi alla relativa funzionalit. Allo stesso modo bisogna assicurarsi che non siano stati installati nuovi impianti o che non siano modificati i vecchi in modo rilevante.

Si deve ancora sottolineare che nellanno 2000 entrata in vigore la nuova legge provinciale sullaria (LP n. 8 vom 16.03.2000: Norme per la tutela della qualit dellaria). In base alle nuove disposizioni consigliabile controllare fino a che punto gli impianti esistenti corrispondano ancora ai limiti di legge. Questo potrebbe avvenire secondo la seguente procedura:

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4 LA MANUTENZIONE LA MANUTENZIONE
4 La manutenzione degli impianti

Gli impianti ed i macchinari devono essere utilizzati e controllati secondo le prescrizioni della licenza duso. Per la maggior parte degli impianti questo comporta leffettuazione di controlli e manutenzioni periodiche. Oltre a ci anche macchinari ed impianti non soggetti ad autorizzazione devono essere controllati tecnicamente e sottoposti a manutenzione. Nelle officine meccaniche vengono infatti utilizzati numerosi macchinari ed impianti che, in mancanza di manutenzione, non solo perdono la propria funzionalit, ma possono anche costituire un pericolo per luomo e lambiente. Per questo motivo particolarmente importante responsabilizzare il personale per leffettuazione della manutenzione, ovviamente se qualificati per farlo. In caso contrario devono essere incaricate ditte esterne. In particolare, grazie allentrata in vigore della "direttiva macchine" tutti i nuovi macchinari ed impianti (marcati CE) dispongono di libretti di manutenzione, nei quali il produttore definisce le attivit di manutenzione e la loro frequenza. Tali attivit di manutenzione devono essere effettuate e documentate negli intervalli prescritti. Senza la registrazione di tali attivit il produttore non risponde di eventuali malfunzionamenti dellimpianto.

IMPORTANTE!
Raccogliete per i principali impianti che avete elencato nella Vostra lista la documentazione fornita dal produttore. L troverete tutte le informazioni necessarie per poter pianificare al meglio le Vostre attivit di manutenzione.

Nelle pagine verranno presentate delle proposte su come organizzare la manutenzione in unazienda. La cosa pi importante agire in modo sistematico, identificando e pianificando prima le attivit di manutenzione e facendo registrare poi dal responsabile le attivit effettuate. In questa sede si propone di organizzare la documentazione su 2 piani: A) Programma annuale di manutenzione: Tutti gli impianti ed i macchinari con periodicit di manutenzione trimestrale o annuale vengono riassunti in un unico programma di manutenzione. Nello stesso documento verr registrata leffettuazione di tali attivit, indicando la data nella relativa casella. Determinate attivit di manutenzione, come ad es. per i serbatoi e per i mezzi anti-incendio, possono essere anche effettuate da ditte esterne. La relativa documentazione fornita deve essere archiviata come prova. Il seguente esempio pu esserVi di aiuto:

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4 LA MANUTENZIONE LA MANUTENZIONE
Macchinario / Attivit di manutenzione Ponti elevatori: lubrificazione, controllo visivo Impianto saldatura: Controllo visivo di tubi ed armature, controllo tenuta durante il cambio bombola Aspirazione impianto saldatura: Pulizia, controllo tenuta Aspirazione gas di scarico officina: Pulizia, controllo visivo, potenza di aspirazione Impianto di miscelazione: Pulizia ordinaria Impianto di lavaggio: Pulizia Aspirazione tornio: Pulizia, controllo tubazione, cambio filtri in caso di necessit Pulizia componenti: Cambio liquido e controllo visivo della corrosione: ogni 2 anni! Impianto termico: controllo interno del bruciatore Impianto termico: controllo esterno e misurazione da parte dello spazzacamino Disoleatore: Controllo visivo, manutenzione e svuotamente esterni dipendono da dimensioni ed utilizzo Altri macchinari: Pulizia in caso di necessit Cavi e spine di tutti gli apparecci elettrici: verificare Sistema aria compressa: Controllo visivo eventuali perdite Mezzia anti-incendio: verifica esterna Serbatoi: Controllo visivo eventuali perdite Serbatoi: revisione quinquennale di una ditta esterna Impianti di messa a terra: verifica esterna Paranchi: verifica esterna Redigete il Vostro programma annuale di manutenzione con il modulo 4! Fate particolare attenzione a rispettare la periodicit prevista dal produttore! B) Fogli di verifica per macchinari: qui vengono elencati singolarmente macchinari ed impianti che necessitano di attivit di manutenzione piu` frequenti (mensili o meno), ovvero piano di manutenzione per singolo macchinario. Le attivit di manutenzione indicate devono essere registrate come "fatte" dopo essere state eseguite. Qui non si tratta soltanto di attivit di manutenzione prescritte, ma anche di attivit che, attraverso uneffettuazione periodica, possono rappresentare un miglioramento, sia della funzionalit tecnica, che in campo ambientale o della sicurezza. Ci anche spesso connesso con un risparmio di costi. Esempio compressore: se le tubazioni e gli allacciamenti non tengono (perdita di aria), il consumo di energia cresce, come anche i costi. Una verifica periodica della tenuta di tubazioni ed allacciamenti quindi consigliabile. In allegato si trovano numerosi moduli come esempio. Le frequenze proposte per le singole attivit di manutenzione possono naturalmente essere cambiate ed adattate allazienda stessa. Si tratta di: Modulo Modulo Modulo Modulo Modulo 5: 6: 7: 8: 9: Programma Programma Programma Programma Programma annuale di manutenzione - Compressore annuale di manutenzione - Impianto di verniciatura annuale di manutenzione - Percorso per prove annuale di manutenzione - Raddrizzatrice di manutenzione - Ponte elevatore ANNO:________ trimestr 1 trimestr 2 trimestr 3 trimestr 4

Le registrazioni delle attivit di manutenzione effettuate devono essere archiviate, dato che esse in caso di incidente, possono essere utilizzate come liberatoria per le responsabilit! Infine si possono anche rilevare le riparazioni in un modulo separato, cosa che semplifica anche la rilevazione successiva ad es. dei costi di riparazione di impianti specifici. Un esempio per la registrazione delle riparazioni rappresentanto dal modulo 10.

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5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI LA GESTIONE DEI RIFIUTI


5 La gestione dei rifiuti

Evitare e gestire i rifiuti sicuramente una tematica importante, se non la pi importante in unofficina meccanica. Ogni giorno in azienda vengono prodotti rifiuti, il cui stoccaggio e smaltimento sono regolamentati severamente attraverso disposizioni legislative. Qui la direzione aziendale deve adottare alcune soluzioni tecnicoorganizzative che - una volta realizzate - rappresentano un miglioramento duraturo della situazione. Non da ultimo una manipolazione coscienziosa dei rifiuti sempre pi una questione di costi, dato che i costi di smaltimento aumentano continuamente.

Una moderna officina si dovr quindi preoccupare di introdurre una gestione efficiente dei rifiuti. Questa fa risparmiare costi, tutela lambiente e garantisce ordine e pulizia in azienda. Gli sforzi iniziali per arrivare ad una gestione moderna dei rifiuti vengono ripagati anche da una migliore immagine presso i clienti.

5.1 I principi base della gestione dei rifiuti


Se si pensa allo smaltimento gi nel momento dellacquisto, si risolve una parte del problema dei rifiuti. Proprio qui si possono ottenere vantaggi in termini di costi, dato che verrebbe a mancare il dispendio di risorse per la raccolta, lo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti. Vale quindi il principio: 1) EVITARE 2) DIMINUIRE CERNENDO E RICICLANDO

!
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3) SMALTIRE

Possibilit di evitare rifiuti in unofficina:

Preferire lacquisto di materiali di supporto in contenitori di grandi dimensioni. Ottiminizzazione di processo: pulizia dei freni con acqua calda al posto di sostanze chimiche. Utilizzo di strofinacci riutilizzabili al posto dei rulli di carta da buttare spesso ancora utilizzati. Nelle apparecchiature da ufficio possono ad es. essere utilizzati toner ricaricabili. I fornitori sono sempre pi disposti a riprendere gli imballaggi del materiale fornito (coraggio di mercanteggiare!).

5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI 5 GESTIONE DEI RIFIUTI


Non tutti i rifiuti si possono evitare. risaputo che "non si fanno frittate senza rompere le uova". Quindi in azienda si producono rifiuti di diversa composizione in diverse attivit. Una parte di tali rifiuti recuperabile, il resto deve essere smaltito secondo le disposizioni di legge. Lordine di grandezza dei materiali residui che possono essere mandati al riciclo dipende dalle possibilit stesse di riciclaggio, ma anche dallorganizzazione aziendale interna. Si devono quindi garantire una cernita delle diverse tipologie di rifiuti nelle aree in cui essi vengono prodotti, lutilizzo di contenitori adeguati, linformazione degli addetti e la gestione di uno stoccaggio provvisorio ordinato. Con questo tipo di organizzazione dei rifiuti anche lo smaltimento dei rifiuti non riciclabili e dei rifiuti pericolosi risulta pi semplice e meno dispendioso. Contemporaneamente una gestione pi sistematica contribuisce a semplificare la gestione del registro di carico e scarico e la redazione della dichiarazione dei rifiuti.

5.2 Tipologie di rifiuti nelle officine meccaniche


Il Catalogo Europeo dei Rifiuti distingue le diverse categorie di rifiuti attraverso un codice a sei cifre. Per la gestione dei rifiuti sicuramente adeguata una distinzione in tre gruppi principali, dato che qui si differenziano le vie di smaltimento.

RIFIUTI RICICLABILI RIFIUTI NON RICICLABILI RIFIUTI PERICOLOSI

Rifiuti e materiali riciclabili

Rifiuti solidi urbani ed assimilabili e rifiuti speciali non pericolosi A causa della loro composizione sono da rispettare disposizioni particolari per lo stoccaggio ed il trasporto.

Per la manipolazione dei rifiuti vale fondamentalmente un divieto di miscelazione. Questo obbligo si riferisce in particolare ai rifiuti pericolosi, dato che si potrebbero causare reazioni pericolose o incendi e che se ne pregiudicherebbe comunque uno smaltimento compatibile con lambiente. Nel caso invece di materiali riciclabili verrebbe invece a mancare la possibilit di recupero del rifuto stesso.

I principali rifiuti di unofficina meccanica:

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5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI LA GESTIONE DEI RIFIUTI


Tipologie di rifiuti Rifiuti riciclabili Oli esauriti 130204 Post consumo clorurati Officina Codice UE Descrizione Dove vengono prodotti?

Metalli: - apparecchi fuori uso - Ferro e acciaio - Alluminio - Rame

160214 170405 170402 170401

Parti metalliche, lattine pulite possono essere raccolte insieme; lalluminio dovrebbe essere raccolto separatamente

Officina, carrozzeria, magazzino

Imballaggi in cartone e carta Vetro Contenitori di vetro Pneumatici fuori uso

150101

Cartone, scatoloni

Ufficio, magazzino Magazzino Officina Altri settori Officina, distributore

170202 150107 160103

Parabrezza (auto)

Possono essere in parte riciclati come materiale o termicamente Contenitori puliti di liquidi e fogli estensibili Contengono metalli preziosi In particolare parti di materiali da imballaggio

Imballaggi in plastica

150102

Reparto vendite, magazzino, officina Officina Magazzino

Catalizzatori esauriti Imballaggi in legno

160801 150103

Rifiuti non riciclabili ed industriali (rifiuti speciali non pericolosi) Rifiuti non differenziati 200301 Rifiuti urbani misti, incluso carta e adesivi sporchi di vernice, residui di vernici essiccati in diversi contenitori Se non esistono possibilt di riciclo Ufficio, vendite, area esterna, magazzino, distributore di benzina, diverse aree Ufficio, vendite, magazzino, diverse aree Officina

Imballaggi in materiali misti

150106

Materiali filtranti

150203

Stracci, indumenti protettivi

Pastiglie per freni

160112

Diversi da pastiglie per freni contenenti amianto

Officina

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5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI 5 GESTIONE DEI RIFIUTI


Tipologie di rifiuti Rifiuti pericolosi Batterie al piombo 160601 Accumulatori al piombo contengono acido solforico Olio speciale che non deve essere mescolato con altri oli esausti Contengono sostanze pericolose Contaminati da sostanze pericolose Officina Codice UE Descrizione Dove vengono prodotti?

Liquidi (oli) per freni

160113

Officina

Liquidi antigelo Materiali filtranti

160114 150202

Officina Officina

Veicoli inutilizzabili

160104

Veicoli tali quali

Officina

Rifiuti di sgrassaggio

110113

Contenenti sostanze pericolose

Officina, carrozzeria, impianto di lavaggio Impianto di lavaggio

Soluzione acquose di lavaggio Altri solventi e miscele di solventi

120301

In caso di utilizzo di sgrassanti o di sostanze aggressive Generalmente utilizzati integralmente Detergenti (ad es. detergenti senza solventi alogenati) Scarti di circuiti idraulici

140603

Impianto di lavaggio pezzi meccanici

Emulsioni non clorurate

130105

Officina

Pastiglie freni

160111

Contenenti amianto

Officina

Filtri olio

160107

Da preparare separatamente, dato che possono essere recuperate delle parti

Officina

5.3 Obblighi di registrazione


Sono prescritti per legge: Registro di carico e scarico (vidimato): Introdurre periodicamente (almeno settimanalmente) i rifiuti prodotti come carico nello stoccaggio provvissorio (non vale per i rifiuti assimilabili agli urbani). Introdurre lo scarico dei rifiuti al momento della consegna degli stessi allo smaltitore Formulari di identificazione: Questi formulari devono essere compilati alla consegna dei rifiuti (non per quelli conferiti al servizio pubblico); una copia rimane in azienda, entro tre mesi lo smaltitore deve rispedire una seconda copia controfirmata che deve essere archiviata assieme alla prima copia. MUD (Modulo unico di dichiarazione): la dichiarazione annuale dei rifiuti deve essere redatta entro aprile di ogni anno e consegnata allautorit competente.

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5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI LA GESTIONE DEI RIFIUTI

Grazie ad un accordo siglato fra lUfficio Gestione Rifiuti, lAPA e la ditta Hafner nato il progetto "Sistema di raccolta e smaltimento computerizzato". Nellambito di tale progetto le aziende artigiane possono delegare a questa ditta di smaltimento, oltre al trasporto e lo smaltimento di rifiuti pericolosi, anche la tenuta del registro di carico e scarico e la dichiarazione dei rifiuti. Se siete interessati, chiedete informazioni allAssociazione Provinciale Artigiani!

5.4 Cernita dei rifiuti allinterno dellazienda


Attraverso una chiara "logistica dei rifiuti" interna allazienda si deve garantire che: 1. Venga effettuata una chiara cernita delle diverse tipologie di rifiuti 2. Le quantit di rifiuti non riutilizzati si riduca al minimo e che vengano quindi "guadagnate" frazioni di rifiuti riciclabili Presupposto per una buona cernita e rilevazione dei rifiuti in azienda un sistema di separazione dei rifiuti chiaro e ben riconoscibile. Lo spazio necessario deve essere discusso con il personale che deve essere istruito e sensibilizzato ripetutamente. Affinch tutto possa funzionare al meglio si devono definire chiare responsabilit.

Responsabilit: Registrazione: la tenuta ed il controllo del registro e la dichiarazione annuale dei rifiuti sono compiti della direzione o di una persona dellamministrazione. qui ogni reparto responsabile dei punti di raccolta allinterno della propria area. Indipendentemente dal reparto, una periodica ispezione di controllo da parte della persona incaricata pu spesso evitare un peggioramento della raccolta dei rifiuti.

Punti di raccolta:

Stoccaggio provvisorio: un responsabile deve controllare lo stoccaggio provvisorio dei rifiuti ed eventualmente segnalare mancanze di ordine o pulizia.

Passi per una raccolta ordinata dei rifiuti in azienda: 1. Definire i punti dove le diverse tipologie di rifiuti vengono prodotte 2. Elencare i punti di posizionamento dei contenitori di rifiuti
Qui importante prevedere degli adeguati contenitori per i rifiuti, tenendo conto che generalmente i contenitori standard di plastica per i rifiuti con una capacit fra 60 a 240 l dovrebbero essere sufficienti. Rifiuti particolari (pericolosi ed in particolare liquidi) devono essere portati immediatamente allo stoccaggio provvisorio. Molto utile sicuramente una semplice piantina, nella quale vengono rappresentati i punti di raccolta con lindicazione delle tipologie di rifiuti.

3. Contrassegnare i contenitori con un codice di colori


Un chiaro contrassegno della tipologia di rifiuti sul contenitore pu fare miracoli ed aiuta a far diventare "quotidianit" una buona cernita dei rifiuti. Lesperienza pratica insegna che anche un codice di colori pu essere utile per semplificare agli addetti la cernita dei rifiuti, ad es.:

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5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI 5 GESTIONE DEI RIFIUTI


Nero: Giallo: Verde: Blu: Bianco: Rosso: rifiuti non recuperabili carta vetro metallo plastica rifiuti pericolosi e rifiuti particolari (contenenti oli)

Officina meccanica IL NOSTRO SISTEMA DI CERNITA DEI RIFIUTI

Le seguenti foto mostrano lapplicazione pratica di un sistema di colori per la cernita dei rifiuti: A) sul posto di lavoro

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5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI LA GESTIONE DEI RIFIUTI


B) nellarea esterna

4. Costruire ed organizzare uno stoccaggio provvisorio dei rifiuti (vedi schema sottostante)
Esempio di schema per uno stoccaggio provvisorio di rifiuti

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5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI 5 GESTIONE DEI RIFIUTI


Di seguito un deposito di rifiuti effettuato correttamente.

5.5 Gestione degli smaltitori


Le ditte di smaltimento sono partner e "fornitori" di un servizio che acquista sempre pi importanza e che per influisce sempre di pi sui costi in azienda. Scegliete quindi il Vostro partner di smaltimento secondo criteri qualitativi e richiedete un buon servizio. Per concludere ancora alcuni suggerimenti importanti per uno smaltimento senza problemi:

Tenete una lista di smaltitori e richiedete offerte a concorrenti. Richiedete liscrizione allAlbo gestori (codice di rifiuti autorizzato!) Concordate i servizi accessori (documentazione, tenuta del registro)

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6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE LA GESTIONE DELLE


6 La gestione delle sostanze pericolose

Le sostanze pericolose sono materiali e sostanze che possono essere pericolose per luomo e lambiente e che devono essere specificatamente contrassegnate (simbolo di pericolo). Per queste sostanze il produttore deve elaborare delle schede di sicurezza secondo uno standard europeo, che descrivono le relative caratteristiche delle sostanze e gli aspetti riguardanti la sicurezza e lambiente.

6.1 I principi base per la gestione delle sostanze pericolose


ACQUISTO: Con un po di attenzione nellacquisto, la problematica legata allo stoccaggio e alla manipolazione di sostanze pericolose pu essere limitata notevolmente. I tempi in cui i prodotti alternativi pi ecologici significavano una peggiore qualit sono ormai lontani. Anche i prezzi sono generalmente confrontabili e lutilizzo comporta alla lunga meno problemi e dispendio di risorse. Conviene comunque chiedere sempre alle ditte produttici i nuovi prodotti pi ecologici!

Possibilit di azione nellacquisto di sostanze pericolose:


Minor utilizzo possibile di detergenti speciali Utilizzare prodotti concentrati per ridurre anche il trasporto al minimo possibile Confezioni ricaricabili, imballaggi ecologici, grandi contenitori Verificare la concentrazione di utilizzo Acquistare possibilmente solventi acquosi Fare attenzione alla compatibilit dei detergenti con il separatore al fine di evitarne in seguito problemi di funzionalit Richiedere la schede di sicurezza in caso di acquisto di nuovi prodotti

La Lista nera: ogni azienda dovrebbe valutare quali materiali non si vogliono avere in azienda. Questi sono da elencare in una semplice lista e da comunicare al personale. Spesso certe "bombe chimiche" sono le preferite da alcuni collaboratori!

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6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE 6 PERICOLOSE


UTILIZZO: Nellutilizzo di sostanze pericolose si deve porre particolare attenzione che: - I dispositivi di protezione indicati nelle schede di sicurezza siano utilizzati durante la manipolazione delle sostanze pericolose. - La quantit della sostanza pericolosa utilizzata deveessere la minore possibile e devono essere rispettate le dosi consigliate dal produttore. utile quindi utilizzare dei sistemi di dosaggio. SMALTIMENTO: Per un corretto smaltimento delle sostanze pericolose i contenitori devono essere svuotati completamente. In questo modo i contenitori possono essere smaltiti come ferro vecchio, altrimenti sono rifiuti pericolosi (il cui smaltimento pi costoso). Opzione: Contenitori ricaricabili che vengono ritirati dal fornitore.

6.2 La gestione delle sostanze pericolose allinterno dellazienda


Per gestire in modo sistematico in azienda le sostanze pericolose, si devono seguire i seguenti punti: RILEVAZIONE: sicuramente molto utile avere una lista sempre aggiornata delle sostanze pericolose (pag. 25) stoccate. Questo avviene attraverso la redazione della "Lista delle sostanze pericolose". La raccolta di queste informazioni sulle sostanze pericolose serve soprattutto a valutare: - Se per ogni sostanza pericolosa utilizzata in azienda esite una scheda di sicurezza attuale e secondo quali modalit essa viene archiviata;

- Se e come le informazioni contenute nelle schede di sicurezza vengono trasmesse agli addetti (istruzioni ecc.):

- Se il personale utilizza anche i relativi dispotivi di protezione individuale;

- Come queste sostanze pericolose vengono stoccate durante e prima dellutilizzo;

- Come avvengono lacquisto, il trasporto interno ed il travaso. Redigete la Vostra lista delle sostanze pericolose con il modulo 11!

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6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE LA GESTIONE DELLE

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Esempio di lista delle sostanze pericolose:


Xi = irritante; O = infiammabile F = facilmente infiammabile

Simboli di pericolo:

C = corrosivo;

nr. pr.

Descrizione (nome commerciale)

Consumo annuo

Area di stoccaggio / requisiti

Scheda di sicurezza presente

Simbolo di pericolo

Frasi R

Frasi S

Osservazioni / altro

Vernice per auto

224 kg

Magazzino cabina, fornitura 1 x settimana magazzino, fornitura 1 x settimana Si Si

Si

Diluente

140 kg

Indurente

120 kg

magazzino, fornitura 1 x settimana magazzino, fornitura 1 x settimana magazzino, fornitura 1 x settimana magazzino max. 500 kg magazzino magazzino magazzino magazzino Si Si Si Si Si Si Si

Introdurre

Massa per mano di fondo

190 kg

le indicazione delle

Solvente

700 l

schede di sicurezza!

7 370 kg 60 l 60 Stck 120 l

Olio per motore

3050 kg

Antigelo

Liquido per freni

10

Batterie

11

Detergenti

6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE 6 PERICOLOSE


SCHEDE DI SICUREZZA: Le schede di sicurezza devono sempre accompagnare i prodotti acquistati. Il fornitori ha il compito di adempiere a questo obbligo e di garantire lattualit delle schede di sicurezza. sicuramente opportuno archiviare le schede di sicurezza arrivate in un raccoglitore specifico. Le schede di sicurezza non pi attuali devono invece essere eliminate.

SICUREZZA DEI LAVORATORI: Il giusto utilizzo di sostanze pericolose deriva dalle frasi R ed S e dalla descrizione di queste frasi, che sono contenute nelle schede di sicurezza. Ai lavoratori che vengono a contatto con sostanze pericolose si deve fornire una copia relativa delle schede specifiche e devono essere spiegati i contenuti delle relative frasi R e S. In particolare si deve documentare la distribuzione di dispositivi di sicurezza individuali.

STOCCAGGIO DI SOSTANZE PERICOLOSE: Si deve fare particolare attenzione ad un corretto stoccaggio delle sostanze pericolose. Fondalmentalmente, per legge, possono essere stoccate sul luogo di utilizzo soltanto quelle quantit che devono essere utilizzate a breve (al massimo il relativo fabbisogno quotidiano). Esistono per buoni compromessi ad es. per lo stoccaggio di oli:

A causa della disposizione legislativa sopra citata sicuramente opportuno acquistare armadi di sicurezza o attrezzare uno specifico magazzino delle sostanze pericolose. Al riguardo esistono anche dei requisiti da rispettare. Nel caso in cui vengano stoccate sostanze pericolose per lacqua, le sostanze pericolose devono essere stoccate in vasche di contenimento e secondo le indicazioni delle schede di sicurezza: minimo 100% della capacit del contenitore pi grande o 50% della capacit di tutti i contenitori assieme.

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6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE LA GESTIONE DELLE

stoccaggio in regola

stoccaggio non in regola

Se vengono stoccate sostanze infiammabili, sicuramente opportuno stoccare contemporamente meno di 500 litri di tali sostanze. Nel caso in cui infatti venga superato questo quantitativo necessario un collaudo anti-incendio del magazzino e devono essere rispettati i seguenti requisiti: sostanze infiammabili e non devono essere stoccate in luoghi separati; il magazzino deve essere suddiviso con pareti resistenti al fuoco; le porte devono essere anti-incendio; i ripiani, le pareti e la pavimentazione devono essere di materiale non infiammabile; il magazzino deve essere areato in modo adeguato; il pavimento deve avere una vasca di contenimento e non devono esserci pozzetti di raccolta; il magazzino deve essere adeguatamente segnalato e laccesso deve essere regolamentato. Dal punto di vista organizzativo sicuramente opportuno definire nella lista delle sostanze pericolose i luoghi di stoccaggio delle diverse sostanze pericolose. Concludendo si deve ancora accennare al fatto che anche i gas liquidi possono rappresentare un rischio per lazienda. anche previsto per legge che bombole di gas, sia durante lo stoccaggio che durante lutilizzo, debbano essere assicurate con una catena. Un buon esempio in tal senso:

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6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE 6 PERICOLOSE


MARCATURA: Sia le sostanze pericolose che i rifiuti pericolosi devono essere contrassegnati in ogni fase di attivit (stoccaggio, trasporto interno, utilizzo in produzione). Questo avviene attraverso lutilizzo dei contenitori originali che sono contrassegnati. In casi eccezionali, quando si utilizzano altri contenitori, si deve comunque garantire che le seguenti informazioni siano presenti sul contenitore: descrizione univoca dei contenuti simbolo di pericolo istruzioni di pericolo descrizione ed eventuale codice del rifiuto (in caso di rifiuti pericolose)

Esempio di marcatura: Diluente di alcol F Xn Nome commerciale

Simbolo di pericolo
facilmente infiammabile dannoso per la salute

Descrizione del pericolo Componenti, contenuti Frasi R: rischi specifici Frasi S: consigli per la sicurezza

Contiene: metanolo (2%), toluolo (20%), butanolo (30%) Istruzioni di pericolo: R 20/22 Nocivo per inalazione e ingestione R 11 Facilmente infiammabile Istruzioni di sicurezza: S2 Conservare fuori dalla portata dei bambini S7 Conservare il recipiente ben chiuso S16 Conservare lontano da fiamme e scintille. Non fumare. S24 Evitare il contatto con la pelle 25 e gli occhi S33 Evitare laccumulo di cariche elettrostatiche Produttore, importatore e distributore

Fonte, origine

CONTROLLO INTERNO: sicuramente opportuno effettuare almeno una volta al mese una ispezione interna dopo lorario di lavoro per valutare leffettivo stoccaggio delle sostanze pericolose. Questa attivit sicuramente coordinabile con la pulizia settimanale dellazienda. SegnateVi quindi i problemi rilevati e parlatene il luned successivo con il personale durante la riunione settimanale di pianificazione.

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6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE LA GESTIONE DELLE


6.3 Foglio informativo sui preparati pericolosi e la loro manipolazione
Sostanze esplosive E
Conservare il recipiente ben chiuso in luogo adeguatamente ventilato, tenere lontano da fonti di calore e di ignizione. Durante la manipolazione di queste sostanze indossare guanti e occhiali protettivi idonei oppure protezione del viso. Smaltire i rifiuti secondo le normative nazionali (consultare prima laddetto). Durante la manipolazione di sostanze o preparati esplosivi non fumare non utilizzare fiamme libere. Non utilizzare in vicinanze di superfici calde (riscaldamento, fornello elettrico, ecc.). Tenere lontano da fonti dignizione. Evitare lurto e lo sfregamento.

Sostanze estremamente/altamente infiammabili F+


Conservare il recipiente ben chiuso in luogo adeguatamente ventilato, tenere lontano da fonti di calore e di ignizione. Durante la manipolazione di queste sostanze indossare guanti e occhiali protettivi idonei oppure protezione del viso. Non permettere limmissione nel sistema fognario; rischio di esplosione! Prendere misure di prevenzione contro cariche elettrostatiche (messa a terra ecc.) Utilizzare solamente in luoghi adeguatamente ventilati. Durante la manipolazione di sostanze o preparati estremamente infiammabili non fumare non utilizzare fiamme libere. Non utilizzare in vicinanze di superfici calde (riscaldamento, fornello elettrico, ecc.). Tenere lontano da fonti dignizione.

Sostanze infiammabili
Durante la manipolazione di sostanze o preparati infiammabili non fumare non utilizzare fiamme libere. Non utilizzare in vicinanze di superfici calde (riscaldamento, fornello elettrico, ecc.). Tenere lontano da fonti dignizione. Predisporre mezzi di estinzione adatti (vedi indicazione etichetta). Utilizzare solamente in luoghi adeguatamente ventilati.

Sostanze facilmente infiammabili F


Durante la manipolazione di queste sostanze indossare guanti e occhiali protettivi idonei oppure protezione del viso. Conservare il recipiente ben chiuso in luogo adeguatamente ventilato, tenere lontano da fonti di calore e di ignizione. Non permettere limmissione nel sistema fognario. Utilizzare solamente in luoghi adeguatamente ventilati. Durante la manipolazione di sostanze o preparati facilmente infiammabili non fumare non utilizzare fiamme libere. Non utilizzare in vicinanze di superfici calde (riscaldamento, fornello elettrico, ecc.). Tenere lontano da fonti dignizione. Predisporre mezzi di estinzione adatti (vedi indicazione etichetta).

Sostanze comburenti O
Durante la manipolazione di queste sostanze indossare guanti e occhiali protettivi idonei oppure protezione del viso Conservare il recipiente ben chiuso in luogo adeguatamente ventilato, tenere lontano da fonti di calore e di ignizione. Durante la manipolazione di sostanze o preparati comburenti non fumare non utilizzare fiamme libere. Non utilizzare in vicinanze di superfici calde (riscaldamento, fornello elettrico, ecc.). Tenere lontano da fonti dignizione. Non permettere limmissione nel sistema fognario. Tenere lontano da sostanze infiammabili. Smaltire i rifiuti contenenti resti di questi preparati secondo le normative nazionali (consultare prima laddetto).

Sostanze altamente tossiche T+


Conservare sotto chiave (box per veleni serrato). Conservare lontano da alimenti, bevande o mangimi. Non mangiare, bere e fumare durante il lavoro. Evitare il contatto con la pelle, occhi e mucosa. Non inalare polveri/vapori/gas. Smaltire i rifiuti e contenitori secondo le normative nazionali (consultare prima laddetto). Indossare abbigliamento, occhiali e guanti protettivi idonei. Ventilare bene oppure usare apparecchio respiratorio adatto. In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile mostrargli letichetta). Conservare il recipiente ben chiuso in luogo adeguatamente ventilato. Non utilizzare in grandi superfici allinterno di aree di soggiorno Togliere immediatamente indumenti sporchi o contaminati. Tenere lontano dalla portata dei bambini. Lavare le mani abbondantemente dopo aver lavorato con la sostanza.

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6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE 6 PERICOLOSE

Sostanze tossiche T
Conservare sotto chiave (box per veleni serrato). Tenere lontano dalla portata dei bambini. Conservare il recipiente ben chiuso in luogo adeguatamente ventilato Conservare lontano da alimenti, bevande o mangimi. Non mangiare, bere e fumare durante il lavoro. Non inalare polveri/vapori/gas. Evitare il contatto con la pelle. In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed abbondantemente. Smaltire i rifiuti e contenitori secondo le normative nazionali (consultare prima laddetto). Indossare abbigliamento, occhiali e guanti protettivi idonei. Togliere immediatamente indumenti sporchi o contaminati. In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile mostrargli letichetta). Non utilizzare in grandi superfici allinterno di aree di soggiorno

Nocivo Xn
Non inalare polveri/vapori/gas. Evitare il contatto con la pelle. Indossare abbigliamento, occhiali e guanti protettivi idonei. In caso di formazione di aerosol usare apparecchio respiratorio adatto. In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile mostrargli letichetta). Non utilizzare in grandi superfici allinterno di aree di soggiorno.

Corrosivo C
Tenere lontano dalla portata dei bambini. Non mangiare, bere e fumare durante il lavoro. Evitare il contatto con la pelle e gli occhi. In caso di contatto con la pelle lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua e consultare immediatamente il medico. Togliere immediatamente indumenti sporchi o contaminati. Indossare abbigliamento, occhiali e guanti protettivi idonei. Dopo ingestione consultare immediatamente il medico (se possibile mostrargli la confezione oppure letichetta).

Irritante Xi
Tenere lontano dalla portata dei bambini. Non mangiare, bere e fumare durante il lavoro. Non inalare polveri/vapori/gas. Evitare il contatto con la pelle e gli occhi. In caso di contatto con la pelle lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua e consultare immediatamente il medico. In caso di contatto con la pelle lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua e consultare immediatamente il medico. Indossare abbigliamento, occhiali e guanti protettivi idonei. Utilizzare solamente in luoghi adeguatamente ventilati.

Infettivo
Evitare il contatto con la pelle e gli occhi. Non inalare polveri/vapori/gas. Non mangiare, bere e fumare durante il lavoro. Conservare sotto chiave. Tenere lontano dalla portata dei bambini. Indossare abbigliamento e guanti protettivi idonei. Smaltire i rifiuti e contenitori secondo le normative nazionali (consultare prima laddetto).

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6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE LA GESTIONE DELLE


Cancerogeno, mutageno
Evitare lesposizione, prima dellutilizzo chiedere informazioni dettagliate. In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico.

Tossico per il ciclo riproduttivo


Non utilizzare da parte di donne in et fertile In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico.

Danni cronici
Durante il lavoro indossare abbigliamento protettivo idoneo. In caso di formazione di aerosol usare apparecchio respiratorio adatto Utilizzare solamente in luoghi adeguatamente ventilati. Non utilizzare in grandi superfici allinterno di aree di soggiorno

Cartelli di prescrizione sui luoghi di lavoro (mezzi di protezione individuale)

Guanti di protezione obbligatoria

Protezione obbligatoria degli occhi

Calzature di sicurezza obbligatoria

Protezione obbligatoria delle vie respiratorie

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7 IMPIANTI DI VERNICIATURA IMPIANTI VERNICIATURA


7 Impianti di ver niciatura

La figura sottostante mostra le principali problematiche ambientali connesse ad un impianto di verniciatura. Da essa si possono dedurre le seguenti tematiche principali da affrontare: lutilizzo di sostanze pericolose, le emissioni in atmosfera e i rifiuti connessi a tale utilizzo. Questa tematiche verranno affrontate nel dettaglio nei prossimi capitoli.

Pulizia di strumenti di lavoro

Levigatura

Abbattimento eccedenze (a secco o ad acqua)

Stoccaggio di vernici e solventi

Miscelazione di vernici

Trattamento Scarichi

Smaltimento rifiuti - gestione documentazione

Produzione rifiuti: residui vernici, solventi, contenitori sporchi, filtri

Cernita trattamento rifiuti, riciclaggio

Stoccaggio rifiuti

Estratto da: Der Umweltbewusste Kfz-Betrieb. Bayerisches Staatsministerium fr Landesentwicklung und Umweltfragen, Deutsches Kraftfahrzeuggewerbe LV Bayern, 1996.

7.1 Sostanze pericolose - Emissioni


Le sostanze pericole utilizzate in unofficina meccanica sono da un lato, le vernici stesse (sottosmalto, fondo e vernice superficiale), dallaltro i detergenti. Per quanto riguarda le vernici si possono nuovamente distinguere tra vernici a base di solventi e vernici a base di acqua. In tutte le vernici si lavora su tre strati: il sottosmalto, il fondo e la vernice superficiale Come per le tutte le sostanze pericolose in unofficina, anche per le vernici ed i detergenti si devono richiedere le relative schede di sicurezza. Le sostanze pericolose devono essere stoccate secondo norma. Tutto il personale, che manipola sostanze pericolose, deve essere istruito sui rischi connessi a tale attivit e deve ricevedere ed anche utilizzare i relativi dispositivi di protezione individuale (vedi capitolo gestione delle sostanze pericolose).

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7 IMPIANTI DI VERNICIATURA IMPIANTI VERNICIATURA


7.1.1 Vernici a base di solvente
Fino a poco tempo fa in questo settore venivano utilizzate esclusivamente vernici a base di solvente. Il contenuto di solventi organici di queste vernici varia tra il 30 ed 80%, cui corrisponde un altrettanto alto valore di emissioni di solventi in atmosfera. Queste vernici sono anche di tipi diversi. Nelle vernici ad 1 componente, il legante costituito da un unico componente ed contenuto nel solvente. Lindurimento avviene attraverso levaporazione del solvente (fisico). La vernice stessa dispone di una bassa stabilit chimica e fisica e per questo motivo oggigiorno non viene quasi piu` utilizzata. Nelle vernici a 2 componenti, il legante costituito da due componenti, la vernice di base e lindurente. Questi componenti vengono mescolati poco prima della lavorazione, non si possono per immagazzinare (breve tempo di impiegabilit). Inoltre con il sistema a bicchieri si possono mescolare soltanto quantit di almeno 0,5, 1, 2 o pi litri. Per piccole riparazioni rimangono quindi sempre dei residui che poi devono essere smaltiti a caro prezzo. Per questo motivo si dovrebbero utilizzare sistemi di dosaggio 2-K. In questo modo si possono mescolare anche quantit minori di 0,5 litri e quindi si producono meno rifiuti. Unulteriore miglioramento lutilizzo di vernici high-solid (vernici con una alta componente solida) per i sottofondi. In questo modo in questa fase di lavorazione sono necessari un numero minore di strati di vernice e quindi meno vernice. Se queste vernici altamente vischiose vengono utilizzate con un sistema di dosaggio 2K e Hot Air si possono ottenere i seguenti vantaggi: ottimale polverizzazione, meno overspray maggiori quantit di vernice, per questo meno strati lavorazione dei singoli componenti direttamente dai contenitori originali, quindi minori perdite evaporazione pi veloce dei solventi residui, asciugatura pi veloce miscelazione non necessaria diminuzione dei tempi di asciugatura tra i diversi strati

Il risparmio possibile si aggira intorno a circa il 70% della quantit acquistata!

7.1.2 Emissioni
RIDUZIONE GRAZIE AD UN MINORE CONSUMO DI VERNICI Lutilizzo di vernici a base di solvente problematico sia per chi effettua questo tipo di lavorazione che anche per il resto dellambiente, dato che a causa della alta pressione del vapore una buona parte dei solventi viene ceduta allambiente durante la verniciatura. Lutilizzo di pistole di verniciatura ad alta pressione con rendimento massimo del 35% provoca il cosiddetto overspray, ovvero la vernice che non raggiunge loggetto da verniciare. Questo overspray deve essere allontanato dallaria interna della cabina di verniciatura e smaltito a caro prezzo. In questo ambito altri tipi di pistole di verniciatura possono raggiungere una notevole riduzione delloverspray e della nebulizzazione del colore, come ad es. le High Volume Low Pressure e la pistola di verniciatura HVPL a nebulizzazione ridotta. In queste pistole la pressione dellaria del polverizzatore ridotta a 0.7 bar, il rendimento raggiunge circa il 50%. In questo senso esistono diversi sistemi per deviare laria nella pistola con la pressione desiderata: a) produzione di aria compressa in soffianti o turbine < 1 bar b) allacciamento alla rete di aria compressa (2,5 - 6 bar) con un regolatore di pressione prima della pistola c) allacciamento alla rete di aria compressa, ma riduzione della pressione allinterno della pistola La qualit della verniciatura con queste pistole di verniciatura momentaneamente uguale al sistema ad alta pressione, dato che il problema delle goccie troppo grosse stato risolto grazie ad un rimpicciolimento degli spruzzatori di colore. Per lutilizzo di questa tecnologia importante laddestramento delladdetto alla verniciatura, in modo che egli non venga ad es. fuorviato dal rumore ridotto ad applicare pi vernice.

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7 IMPIANTI DI VERNICIATURA IMPIANTI VERNICIATURA


TRATTAMENTO DELLE EMISSIONI Anche con lapplicazione del pi attuale standard tecnologico, lutilizzo di vernici a base di solventi provoca emissioni di solventi nellatmosfera. Questo significa che le emissioni degli impianti di verniciatura devono essere abbattute, nel caso in cui vengano utilizzati pi di 250 kg di solventi (non quantit di vernici!) allanno. Allo scopo si possono installare gli utilizzatissimi filtri a carbone attivo. Questi filtri devono essere sottoposti a manutenzione e sostituzione periodiche per poter garantire che labbattimento sia sufficiente e regolare. Sono consigliabili quei sistemi muniti di blocco automatico quando i filtri devono essere sostituiti. Per diminuire effettivamente le emissioni di solventi oggigiorno si pu provare lutilizzo di vernici a base di acqua. Queste vernici contengono ancora soltanto circa il 10% di solventi non a base di acqua e sono quindi sono da considerarsi molto pi ecologiche delle prime.

7.1.3 Vernici a base di acqua


Dal punto di vista ambientale lutilizzo di vernici a base di acqua vantaggioso soltanto perch la quantit di emissioni contenenti solventi si riduce drasticamente. La perdita di qualit, paventata spesso fino a poco tempo fa, oggi non esiste pi. Al contrario: dato che tutte le case automobilistiche europee utilizzano gi in parte vernici a base di acqua per la verniciatura in serie, lutilizzo delle stesse diventa sempre pi importante anche nelle riparazioni, al fine di evitare la scarsa compatibilit spesso rilevata tra le due tipologie di vernici. Anche se fondalmentalmente le apparecchiature esistenti possono essere ancora utilizzate ed i vantaggi e gli svantaggi dei diversi apparecchi sopra elencati valgono ancora, anche se in misura minore, lutilizzo di vernici ad base di acqua richiede alcuni adattamenti dellimpianto di verniciatura: a) tutte le apparecchiature, sia per lalimentazione che per la spruzzatura, dovrebbero essere di acciaio inox o di plastica; materiali corrodibili come ad es. acciaio zincato dovrebbero essere evitati. b) durante lapplicazione la temperatura dovrebbe essere tra i 23C ed i 28C e lumidit relativa tra il 30% ed 75%. Per il volume di aria consigliabile anche una portata di perlomeno 15m3/ora, ancora meglio di 25m3/ora. Se vengono utilizzate entrambe le tipologie di vernici, le cabine devono essere convertibili per la vernice ad acqua. Gli svantaggi della vernice ad acqua sono sicuramente la scarsa resistenza al gelo e la breve conservabilit. Le vernici ad acqua necessitano di temperatura di trasporto e stoccaggio tra i 5C ed i 35C. Questo requisito difficilmente rispettabile durante il trasporto in inverno ed ha gi provocato la distruzione di interi carichi. Una soluzione a questo problema sono le vernici ad acqua a due componenti. Il primo componente contiene un concentrato di contenuto solido ed il solvente, laltro il componente acquoso e contiene coagulanti e regolatori. Questi due componenti vengono mescolati soltanto prima della lavorazione. In questo modo la vernice non sensibile alla temperatura ed ha una maggiore conservabilit. Si anche arrivati ad un tempo di essicazione pi breve grazie ai miglioramenti effettuati sul componente acquoso. Inoltre si pu anche ridurre il tempo di essiccazione con lutilizzo di sistemi di soffiatura. Questi sistemi di soffiatura si possono installare da soli nella cabina.
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7 IMPIANTI DI VERNICIATURA IMPIANTI VERNICIATURA


Il seguente riassunto contiene i principali pro e contro allutilizzo di vernici ad acqua:

Pro
Diminizione delle emissioni di solventi. Se le emissioni di solventi non superano i 250 kg/anno non necessaria linstallazione di impianti di abbattimento. Levaporazione della vernice superficiale non necessaria.

Contra

Tempo di miscelazione maggiore

Aggiornamento delladdetto alla verniciatura Minore consumo di vernici (1/3) La vernica ad acqua pi cara

Lutilizzo di vernici ad acqua comunque nellinsieme pi vantaggioso. Lasciugatura pu essere ridotta attraverso nuovi sistemi, come ad es. sistemi di soffiatura, allo stesso durata di quella delle vernici a solvente. Compatibilit tra la prima verniciatura e la riparazione Utilizzo di vernici ad acqua a 2 componenti per aumentare la resistenza al gelo e la conservabilit Scarsa resistenza al gelo e breve conservabilit delle vernici ad acqua Maggiore dispendio di tempo ed energia per lasciugatura

Riassumendo si pu sicuramente concludere che lutilizzo di vernici a base di acqua pi vantaggioso sia dal punto di vista ambientale che economico. Il cambiamento della tecnologia richiede sicuramente da parte degli utilizzatori la disponibilit a testare nuovi processi lavorativi per raggiungere la qualit ottimale.

7.1.4 Pulizia
Lutilizzzo di sostanze non pericolose per lambiente pu essere applicato anche nella pulizia delle apparecchiature di verniciatura. Anche qui dipende se la lavorazione viene effettuata con vernici a solvente o ad acqua. La pulizia di apparecchiature sporche di solventi avviene con diluenti nitrosi, cosa che provoca emissioni attraverso levaporazione del detergente. Lo smontaggio delle pistole prima della pulizia richiede molto lavoro. Un possibilit di miglioramento per lutilizzatore consiste anche di nuovo nellutilizzo di pistole HVLP, dato che esse devono essere smontate per la pulizia. Inoltre oggigiorno trovano gi spesso utilizzo impianti chiusi di pulizia, allinterno dei quali vengono preparati i solventi. Attraverso la distillazione la miscela di solventi viene pulita e pu quindi essere riutilizzata. Il rifiuto pastoso deve essere smaltito.

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7 IMPIANTI DI VERNICIATURA IMPIANTI VERNICIATURA


Una ulteriore variante una macchina per la pulizia ad ultrasuoni completamente automatizzata con un circolo chiuso e contenente criptolo. Anche in questo caso non si deve effettuare lo smontaggio delle apparecchiature ed il criptolo usato pu essere rigenerato. Si riducono in questo modo anche le quantit di detergenti, di emissioni ed i tempi di pulizia. Per la pulizia degli apparecchi per la verniciatura con vernici ad acqua non vengono utilizzati solventi nitrosi, ma soltanto acqua completamente desalinizzata. Dopo aver lavato la pistola questacqua viene mescolata con una polvere coagulante, che coagula appunti le particelle di vernice. Dopo il filtraggio rimangono ca. 5% di residui che possono essere smaltiti con i rifiuti industriali.

7.2 Scarichi
Durante la verniciatura si producono scarichi, principalmente in caso di levigatura ad acqua. Questa tecnica viene comunque utilizzata sempre di meno, a parte in casi particolari prima della verniciatura finale. Nel caso della levigatura a secco, pi utilizzata, la polvere viene aspirata e quindi non finisce negli scarichi. Attraverso la levigatura ad acqua si vengono a trovare dei metalli pesanti negli scarichi. Questacqua non pu essere immessa nella canalizzazione. Gli allacciamenti della cabina di verniciatura alla canalizzazione dovrebbero quindi essere chiusi, in modo che non ci possano essere scarichi incontrollati nella canalizzazione. Eventuali scarichi ancora esistenti devono essere raccolti e smaltiti come rifiuti pericolosi. Se si lascia evaporare lacqua, si pu effettuare una pulizia a secco e si pu smaltire la vernice essiccata. Esistono cabine di verniciatura che sono attrezzate con un "pavimento ad acqua", nel quale vengono raccolte parti di vernice e polveri. Anche questacqua non pu essere immessa nella canalizzazione, ma deve essere smaltita periodicamente come rifiuto pericoloso, dove, attraverso levaporazione, il residuo pu essere ridotto notevolmente.

7.3 Rifiuti
La tabella seguente fornisce una quadro riassuntivo dei rifiuti che vengono tipicamente prodotti da un impianto di verniciatura e delle relative possibilit di riduzione, riciclaggio e smaltimento. Altri rifiuti, come stracci, carta pulita ed imballaggi, possono essere smaltiti assieme agli altri rifiuti dellofficina, suddivisi per tipologia. Tutti i rifiuti sono sottoposti agli obblighi legislativi indicati nel capitolo 5. Di seguito le principali tipologie di rifiuti per unimpianto di verniciatura:

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7 IMPIANTI DI VERNICIATURA IMPIANTI VERNICIATURA

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Tipologia di rifiuto

Codice del rifiuti (EU)

Riduzione

Riciclaggio / smaltimento

Materiali filtranti 110113 Utilizzo risparmioso, impianti di pulizia a circolo chiuso Contenitori a rendere Rifiuto pericoloso

150203

Aumento dellefficienza di verniciatura

Lasciar essiccare, rifiuto urbano

Solventi inquinati (pulizia)

Imballaggi in metallo

150104

Restituzione al fornitore, altrimenti smaltimento con metalli

7 IMPIANTI DI VERNICIATURA IMPIANTI VERNICIATURA


Riassumento si pu sottolineare che negli ultimi dieci anni cambiato molto in campo ambientale nel settore della verniciatura derivante dalla riparazione di auto. Si passati dalle tradizionali tecniche di spruzzatura con vernici a solvente e pistole ad alta pressione allutilizzo di vernici a basso contenuto di solventi e di apparecchi con il pi alto grado di efficacia. Anche nel settore del riciclaggio di rifiuti pericolosi ci sono state grandi novit. Se tutte queste tecniche possono essere considerate delle potenziali misure ambientali, allora i miglioramenti proposti in questo capitolo possono essere riassunti in questo modo:

1) Misure di riduzione: Utilizzo di vernici a basso contenuto di solventi Utilizzo di vernici ad acqua Utilizzo di impianti di dosaggio Utilizzo di apparecchiature ad alto grado di efficacia

2) Misure di riciclaggio Distillazione e riutilizzo di solventi

3) Misure di trattamento Utilizzo di impianti per labbattimento delle emissioni Trattamento dei rifiuti (esterno, vedi tabella precedente)

Ulteriori misure, come ad es. il riciclaggio di vernici attraverso lultrafiltrazione, vengono utilizzate nellindustria automobilistica, ma non sono economiche per unazienda che effettua riparazioni.

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8 IMPIANTI DI LAVAGGIO IMPIANTI DI LAVAGGIO


8 Impianti di lavaggio

Se lofficina meccanica possiede anche un impianto di lavaggio, devono essere valutati anche ulteriori effetti ambientali. Questi aspetti vengono rappresentati di seguito:

Di seguito verranno spiegate nel dettaglio le singole problematiche ambientali. La tabella specifica fornisce anche una visione dinsieme sulle diverse tipologie di impianti di lavaggio, le loro problematiche ambientali e soluzioni potenziali.

8.1 Energia
Per ridurre al massimo lutilizzo di energia, bisogna fare particolare attenzione ai valori di allacciamento. Tali valori vengono riportati nella relativa tabella. Unalternativa per la preparazione di acqua calda rappresentata dallenergia solare. A tal fine devono per essere presenti grandi superfici per linstallazione dei collettori, ad es. cappannoni con tetti piatti. Comunque anche su superfici piccole si possono installare collettori a vuoto che risparmiano spazio e sono molto efficienti. La loro redditivit per al momento ancora incerta a causa degli alti costi di acquisto.

8.2 Consumo idrico


A seconda dellutilizzo da farne si possono acquistare diverse tipologie di impianti di lavaggio. Lavaggio a monte di automezzi Il lavaggio a monte di automezzi pu essere effettuato in impianti di lavaggio a portale o in impianti di lavaggio self service. Il consumo idrico sicuramente maggiore in un impianti di lavaggio a portale (vedi tabella 1). Vengono utilizzati in questo caso soprattutto detergenti a base di tensioattivi, al cui preciso dosaggio bisogna fare particolare attenzione (sistemi di dosaggio!). Si pu comunque rinunciare a detergenti specifici. Lacqua contiene in particolare particelle di sapone e di sporco, ma pochi liquidi leggeri. Per questo motivo si deve fare particolare attenzione che il collettore di fanghi sia dimensionato a sufficienza (almeno 5000 litri). Per ridurre il consumo idrico il circolo chiuso dellacqua sicuramente una buona alternativa. La sua redditivit dipende dalla quantit di lavaggi di auto effettuati. Esempio: Il prezzo dellacqua (acqua in entrata e di scarico) di Lire 3000 / m3. Con un circolo chiuso del 80% dellacqua gli impianti di lavaggio a portale possono effettuare con 200 litri di acqua ben cinque lavaggi anzich un lavaggio con un impianto a monte degli automezzi. I relativi costi ed i costi per labbattimento degli scarichi sono di ca. Lire 1000. Il risparmio di costi per 5 automobili di circa Lire 1400. Il potenziale di risparmio (connesso al numero di lavaggi effettuati allanno) deve essere confrontato con i costi di impianto per il ricircolo dellacqua. Questo calcolo della redditivit deve essere fatto individualmente in ogni azienda.
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Tabella: Riassunto delle principali tipologie di impianti di lavaggio, delle relative problematiche ambientali e dei potenziali di risoluzione

Impianti di lavaggio a portale

Lavaggio ad alta pressione

Deceratura

Aspetti ambientali rilevanti

Lavaggi a monte 50 l 50-100 l 20-50 l 20-50 l Nessuna indicazione

Lavaggi sottostanti

Lavaggi a monte

Lavaggi sottostanti

Lavaggio motori

Lavaggio componenti Nessuna indicazione Detergente a freddo Emulsioni stabili con valori alti di idrocarburi

Consumo idrico

200 l

Detergenti

Detergente con tensioattivi

Lavaggio ad alta pressione contenente tensioattivi Emulsioni stabili con in parte valori alti di idrocarburi

Scarichi

Particelle di sapone

Valore di allacciamento

30 kW

15 kW (Lavaggio self-service con due box) Riduzione della pressione a 60 bar per evitare la creazione di emulsioni stabili. Il lavaggio di parti e componenti deve essere effettuato solo da personale qualificato. Macchinari per il lavaggio di componenti (chiusi) Sistema separato degli scarichi, Impianti a circolo chiuso (ad es. impianti di flottazione)

Possibili soluzioni

Fare attenzione alla tipologia e alla precisione del dosaggio dei detergenti, nessun detergente particolare, sistemi di dosaggio, impianti di riciclo dellacqua, collettore fanghi dimensionato a sufficienza (>5000 l)

8 IMPIANTI DI LAVAGGIO IMPIANTI DI

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8 IMPIANTI DI LAVAGGIO IMPIANTI DI LAVAGGIO


Lavaggio ad alta pressione Lavaggi a monte, sottostanti, lavaggi di motori e componenti possono essere effettuati tutti con impianti ad alta pressione. Vengono utilizzati detergenti ad alta pressione contenenti tensioattivi, che provocano emulsioni stabili in combinazione con un lavaggio ad alta pressione. Per evitare ci si dovrebbe ridurre la pressione a 60 bar. Nel caso in cui la pressione dovesse essere maggiore a causa del tipo di lavaggio, il separatore deve essere in grado di fissionare le emulsioni stabili. A tal fine possono essere utilizzati cosiddetti separatori a coalescenza. Il lavaggio di componenti pu anche essere effettuato in un impianto di lavaggio di componenti a circolo chiuso con un disoleatore separato. Lacqua ed i detergenti vengono immessi in un circolo, grazie al quale lo smaltimento si rende necessario solamente dopo molti lavaggi.

Deceratura Con la deceratura vengono immessi negli scarichi cera, solventi e detergenti a freddo contenenti idrocarburi; in questo modo si creano nuovamente delle emulsioni. Gli scarichi della deceratura devono essere effettuati in modo separato. Anche in questo caso sono molto utili impianti a circolo chiuso, come ad es. impianti di flottazione.

8.3 Utilizzo di sostanze pericolose - Detergenti


Nel lavaggio di automezzi vengono utilizzate in particolar modo due tipologie di detergenti: detergenti contenenti tensioattivi e detergenti a freddo contenenti idrocarburi. Di seguito vengono riportate alcune attivit da svolgere nellambito dellacquisto, stoccaggio, utilizzo e smaltimento di tali sostanze: Acquisto
A quali detergenti o sostanze in essi contenute posso rinunciare? - ad es. detergenti a freddo contenenti idrocarburi, se non viene effettuata una deceratura Il minor numero possibile di detergenti specifici Acquisto di concentrati per ridurre il trasporto Imballaggi: imballaggi riutilizzabili, imballaggi ecologici, grandi dimensioni Valutare la concentrazione di utilizzo a parit di effetto detergente Fare attenzione alle possibilit del separatore, per evitare successivi problemi con il suo funzionamento Richiedere le scheda di sicurezza in caso di nuovi prodotti

Stoccaggio
Stoccaggio dei detergenti in vasche di contenimento (queste dovrebbero contenere perlomeno di volume pari al contenitore pi grande ivi stoccato) - vedi capitolo Gestione delle sostanze pericolose -

Utilizzo
Durante lutilizzo dei detergenti si devono indossare i dispositivi di protezione individuale richiesti dalla scheda di sicurezza - vedi capitolo Gestione delle sostanze pericolose La quantit di detergente deve essere mantenuta la minore possibile ed deve essere rispettato il dosaggio consigliato dal produttore. A tal fine possono essere utilizzati appositi sistemi di dosaggio. La pressione dellimpianto di lavaggio ad alta pressione deve essere limitato a 60 bar, la temperatura a 60C: grazie a ci si evita la creazione di emulsioni che possono poi compromettere la funzionalit del separatore.

Smaltimento Per smaltire in modo corretto le sostanze pericolose si devono svuotare completamente i contenitori. In questo modo essi possono essere smaltiti come ferro vecchio; in caso contrrario si tratta di rifiuti pericolosi (il cui smaltimento costa di pi). Sicuramente vantaggiosi sono i contenitori ricaricabili che vengono riportati indietro dal fornitore.

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8 IMPIANTI DI LAVAGGIO IMPIANTI DI


8.4 Depurazione degli scarichi
Le diverse tipologie di lavaggio degli automezzi portano il gestore di fronte a diverse problematiche legate alla depurazione degli scarichi. Scarichi contenenti idrocarburi vengono prodotti con la deceratura e con il lavaggio di motori e componenti con apparecchiature ad alta pressione. Scarichi contenenti tensioattivi vengono invece prodotti con il lavaggio di automezzi a monte. Per garantire la funzionalit di separatori o impianti di depurazione delle acque necessario far confluire in tali impianti esclusivamente acque inquinate; ci significa che le acque ad es. di origine sanitaria dovrebbe essere confluite in modo separato. Per la scelta dei separatori bisognerebbe quindi in ogni caso seguire le indicatori del produttore dellimpianto di lavaggio.

Separatori Tutti gli scarichi inquinati con oli, grassi ecc. possono essere immessi nella canalizzazione soltanto dopo averli sottoposti a trattamento. A seconda del tipo di inquinamento devono essere utilizzate diverse tipologie di impianti: Scarichi inquinati dopo il lavaggio di automezzi

Collettore fanghi: deposito corpi solidi

Idrocarburi disciolti negli scarichi come emulsioni stabili

SI

NO

Un separatore sufficiente, ad es. separatore di liquidi leggeri (principio della forza di gravit) Separatori di coalescenza (filtri che assorbono e coalizzano i residui di oli) Intervallo di manutenzione e svuotamento dipendente dal dimensionamento e dalla quantit di scarichi

Impianti di trattamento degli scarichi Se a causa del tipo di lavaggio si creano delle emulsioni stabili (ad es. con lutilizzo > 60C e > 60 bar in combinazione con detergenti contenenti tensioattivi), gli scarichi vengono convogliati in impianti di trattamento degli scarichi. Possono essere utilizzati i seguenti impianti di trattamento:

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8 IMPIANTI DI LAVAGGIO IMPIANTI DI LAVAGGIO


impianti di sfaldamento emulsioni: sfaldano le emulsioni che normalmente non vengono sfaldate con normali separatori. Utilizzo di energia, sostanze chimiche e aria compressa. impianti di sedimentazione o gravitazione: sostanze chimiche di flottazione impianti di flottazione: coagulanti e aria compressa. impianti di ultrafiltrazione: pressione, moduli di membrane con filtri. I separatori e gli impianti di trattamento devono essere svuotati e sottoposti periodicamente a manutenzione. Per questo tipo di attivit opportuno tenere delle liste di manutenzione con scadenze e responsabilit (vedi capitolo 4).

8.5 Rifiuti
Lo stoccaggio e lo smaltimento di rifiuti stato trattato nel capitolo 5. I seguenti rifiuti vengono prodotti in particolare dagli impianti di lavaggio:

Tipologia di rifiuto

Codice del rifiuti (EU) 190802

Riduzione

Riciclaggio / smaltimento

Rifiuti delleliminazione della sabbia Impianti di abbattimento (residui di olio e benzina)

-- (non pericoloso)

Ditta per la rimozione

190810

--

Ditta per la rimozione, separati dai rifiuti di dissabbiamento Ditta di smaltimento

Detergenti (p.es. detergente a freddo non alogenato) Imballaggi misti materiali

140603

Tutti i contenitori devono essere ripuliti bene, consumare i detergenti Contenitori, contenitori riutilizzabili Fornitori di sistemi di riciclaggio per stracci di pulizia

150106

Ditta di smaltimento o restituzione al fornitore Se non viene utilizzato un sistema di riciclaggio, smaltimento con gli altri rifiuti dellofficina

Stracci per la pulizia

150203

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9 DISTRIBUTORI DI BENZINA 9 DISTRIBUTORI BENZINA


9 Distributori di benzina

Le officine meccaniche dispongono spesso anche di un distributore di benzina. Anche se il concessionario generalmente una compagnia petrolifera e questultima mette anche a disposizione lattrezzatura tecnica principale del distributore di benzina, il gestore ha comunque dei compiti cui adempiere, che sono connessi con problematiche ambientali.

Di seguito vengono riassunti i principali aspetti ambientali e il loro trattamento:

Principali adempimenti legislativi in campo ambientale: Un distributore di benzina deve essere sottoposto annualmente ad una verifica tecnica funzionale, la cui documentazione deve essere archiviata. Questo riguarda in particolare anche il sistema di recupero dei vapori di benzina, che dalla fine di aprile 2000 deve essere installato in tutti i distributori di benzina. Questo sistema di captazione deve recuperare l 80% dei vapori di benzina che vengono provocati durante il rifornimento, cosa che deve essere confermata da un collaudo iniziale e da verifiche funzionali periodiche. Inoltre si deve fare particolare attenzione alla durata della concessione e alla licenza duso (come relativo capitolo). Sostanze pericolose e sicurezza: I carburanti distribuiti sono sostanze pericolose; in particolare la benzina mescolata al benzolo risulta essere una sostanza velenosa. Fate quindi attenzione, che presso le pompe di benzina sia presente un relativo cartello di pericolo. Inoltre per i serbatoi, generalmente sotterranei, si deve assicurare, che essi siano a doppia parete e che dispongano dei dispositivi di sicurezza periodicamente verificati, come ad es. un indicatore di livelo, una sicura di troppo pieno (durante il rifornimento) ed un sistema di rilevazione delle perdite. Il tema principale riguardante la sicurezza per sicuramente la prevenzione incendi, che prevede lesistenza di un piano anti-incendio attuale (ovvero che corrisponda ai rischi connessi con gli impianti esistenti). Il piano di allarme deve anche essere attuale ed accessibile. Da non dimenticare anche la revisione semestrale dei mezzi anti-incendio. Acqua / Scarichi I carburanti sono sostanze molto pericolose per le acque; quindi lareale del distributore di benzina deve rispondere a requisiti particolari: superficie asfaltata, allinterno della quale non possono esistere canali di scarico che si congiungano con la canalizzazione

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9 DISTRIBUTORI DI BENZINA DISTRIBUTORI BENZINA


lareale deve essere a forma di vasca. gli scarichi al di fuori dellarea del distributore devono essere dotati di separatori. i tubi flessibili collegati alle pompe possono arrivare fino al massimo 1 metro dal confine esterno dellareale. sul posto deve essere presente sufficiente materiale coagulante per eventuali fuoriuscite di carburante (generalmente sabbia sottile).

Energia: I distributori di benzina che sono stati costruiti da poco possono ottenere unilluminazione efficiente dellazienda con lampadine a risparmio energetico. I costi di acquisto sono in questo caso pi alti, ma sono comunque ammortizzabili nellarco di 8 fino a 12 mesi, grazie al minore consumo energetico.

Contaminazione del suolo: Un areale con un distributore di benzina esistente gi da tempo sicuramente una superficie da considerare problematica dal punto di vista della contaminazione del suolo. Non per ultimo a causa della mancanza di disposizioni legislative in merito, in unarea adibita a distributore di benzina molto probabile che sia avvenuta in passato una contaminazione di idrocarburi nel suolo sottostante (perdite dei serbatoi, rifornimenti non attenti, mancata protezione del suolo ecc.). Se i distributori di benzina vengono gestiti secondo le regole, non nascono sicuramente problemi di tipo ambientale. Il gestore dovrebbe per essere cosciente che in caso di rilevazione di contaminazioni delle acque superficiali o della falda nel circondario, ne viene ovviamente ricercata la causa. Anche in caso di vendita o chiusura del distributore di benzina questaspetto pu diventare rilevante. Esiste comunque il rischio che, in caso di richiesta di sondaggi esplorativi (carotaggi, analisi ecc.) e di risanamento (asportazione, trattamento del terreno, smaltimento), possano nascere elevati costi per il gestore.

AssicurateVi quindi gi oggi per il futuro che il Vostro distributore di benzina venga gestito in modo compatibile con lambiente. Provare a pensare se, a causa di situazioni particolari avvenute in passato, ci possa essere il sospetto di contaminazioni del suolo. Discutete con il Vostro esperto leventuale rischio esistente, sia dal punto di vista sia tecnico che finanziario

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