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Deformazione lineare: :
Legge di Hooke:
Molte propriet dei materiali sono direzionali (ad esempio lespansione termica, le propriet meccaniche) e molti processi sono legati a determinati piani e direzioni cristallografiche allinterno del materiale.
Direzioni e piani vengono individuati mediante una terna di numeri detti Indici di Miller. Non ci sono virgole tra i numeri degli indici. I valori negativi vengono indicati con una sbarretta sopra al numero. Es: Le direzioni si marcano con le parentesi quadre: [hkl] Le famiglie di direzioni con <hkl> I piani si marcano con le parentesi tonde: (hkl) Le famiglie di piani con {hkl}
Famiglie di direzioni: SC sono l'insieme delle permutazioni (con cambio di segno) degli indici di una data direzione. Es: data la direzione [100], la famiglia <100> corrisponde a:
Identificazione di un piano:
Se il piano interseca l'origine, prenderne uno equivalente o traslare l'origine. Controllare dove il piano interseca gli assi cartesiani di riferimento (x,y,z) e prenderne il reciproco. Normalizzare gli indici ottenuti. Famiglie di piani: sono l'insieme delle traslazioni di un piano, ovvero tutti i piani equivalenti a quello dato.
Altri esempi:
Il piano interseca alle coordinate (1,1,1), i reciproci sono gli stesso. Il piano (111).
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La legge di Bragg:
Se in un'analisi di diffrattometria viene rispettata la legge di Bragg, dallo spettro risulteranno dei picchi corrispondenti a determinati piani cristallografici.
In particolare dal grafico dello spettro possiamo estrapolare , e (noto ) ricavare la distanza interplanare della struttura analizzata. Facendo il rapporto tra il seno di due angoli successivi infine possibile ricavare il rapporto presente tra i piani e ricavare quindi gli indici di Miller corrispondenti. Utilizzando poi la tabella si deduce la struttura del reticolo.
Dato che il numero di vacanze segue una legge di tipo Arrhenius, avremo:
E quindi la frazione di vacanze (di quanto differisce il numero di atomi nella cella rispetto a quanto dovrebbero essercene): Frazione di vacanze riferito al volume:
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Diffusione:
La diffusione segue un andamento di tipo Arrhenius: un processo attivato dalla temperatura (energia necessaria per vincere l' ) Con: Q: energia di attivazione R: costante dei gas (!attenzione alle u.d.m.) T: temperaruta in K : concentrazione alla superficie. Linearizzazione della funzione di diffusione: Es: Questa equazione pi facile da gestire e ci fa notare come ci sia un andamento di tipo lineare che ci permette di trovare il gradiente di concentrazione interpolando la funzione ottenuta.
Il gradiente di concentrazione:
Il gradiente di concentrazione ci indica quanto "forte" la diffusione. Viene introdotto il fattore distanza cos da poter conoscere la concentrazione dell'elemento che diffonde nel nei vari punti del materiale.
Dove:
concentrazione iniziale al di fuori del campione concentrazione alla profondit x concentrazione all'inizio della diffusione
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