Sei sulla pagina 1di 68

GESTIONE DELLE INFORMAZIONI DIGITALI FOCUS Interventi legislativi e normativi APPROFONDIMENTI Standardizzazione europea nella moda ESPERIENZE Le false

fatture in Svezia EVENTI OMAT Milano 27 e 28 marzo 2012

izzare la migliore Per chi desidera util sponibile, avere tecnologia oggi di li ed usufruire di prestazioni senza egua abile, la scelta unassistenza impecc a sola: Recogniform non pu essere che un Technologies.

SAI RICONOSCERLO?

SOLTANTO UNO DI LORO UTILIZZA UN NOSTRO SISTEMA DI LETTURA OTTICA.

tua esigenza di Qualunque sia la moduli e documenti estrazione dati da la pr op or ti po ss ia mo ca rt ac ei , tuo non solo per il soluzione migliore, e per il tuo budget. problema, ma anch

n fiducia, come Rivolgiti a noi co hanno gi fatto! centinaia di clienti

www.recogniform.it
ISSN 1720-6618

Recogniform

oltre la lettura ottica

t e c h n o l o g i e s

Anno XX - Primo trimestre 2012


LO/0690/2008

DOCS Suite
Stazione dipartimentale integrata per documenti fino ad A4. - autenticazione dell'utente - acquisizione ed elaborazione delle immagini - estrazione dei dati - inoltro a molteplici destinazioni. Non richiede training degli utenti. Plus: segnatura di Protocollo, firma digitale Per : Reparti, uffici, sedi decentrate, etc.

DOCStation

Stazione mobile di acquisizione documentale di facile utilizzo per la dematerializzazione di documenti on the road e per l'inoltro immediato alla sede. Per: Tentata vendita, agenti commerciali, trasporti, etc.

DOCS-mobile

Applicazione DOCS installabile su PC; gestisce qualsiasi scanner TWAIN (A3-A0, scanner speciali) con interfaccia utente di immediato utilizzo. Per : Disegni tecnici, libri, radiografie, etc.

DOCS-PC

Applicazione di gestione centralizzata di una rete DOCS. Permette il monitoring, la configurazione, la manutenzione e l'aggiornamento delle stazioni in rete.

DOCS-server

nica@nicait.com

www.nica.biz

SODDISFATTO RILASSATO FELICE


Cos si sente un nostro cliente. Non sempre si pu dire lo stesso di chi utilizza sistemi improvvisati o non usa affatto la lettura ottica.

E TU ?
SCEGLI LA MIGLIOR SOLUZIONE DI LETTURA OTTICA
Fare la scelta giusta non mai stato cos facile. Contattaci per una demo gratuita.
? Estremamente semplice da utilizzare, potente e performante ? di riconoscimento illimitata Velocit ? di documenti processabili illimitata Quantit ? di postazioni di scansione, correzione ed output illimitato Numero ? Architettura modulare per acquistare solo ci che serve ? da versione single-user a multi-user e multi-server Scalabile ? facilmente integrabile con i propri sistemi e dati Aperto e ?su tecnologie innovative frutto di ricerca e sviluppo originali Basato ? Riconoscimento del manoscritto specifico per lo stile di scrittura italiano ? da azienda italiana pronta ad ascoltare suggerimenti e richieste Prodotto ? Prezzo competitivo, Garanzia scritta, Referenze di prestigio

Recogniform Altro Reader software


? R ? R ? R ? R ? R ? R ? R ? R ? R ? R ? R ? R

? Facilmente configurabile per qualunque tipo di modulo e documento

Recogniform Technologies SpA lazienda italiana leader nello sviluppo software ad alto contenuto tecnologico per elaborazione immagini e riconoscimento ottico. Lampia gamma di strumenti di sviluppo (SDK) ed applicazioni ready-to-use, veicolata in tutto il mondo direttamente o tramite rivenditori, si rivolge sia ad utenti finali che a sviluppatori ed integratori di sistemi.

www.recogniform.it

Recogniform

oltre la lettura ottica

t e c h n o l o g i e s

EDITORIALE 01-2012

Editore

ITER srl www.iter.it


Direttore Responsabile

IL LAVORO NON MANCA!


Questo numero di iged.it, il primo del 2012, ben rappresentativo della grande attivit che ferve nel settore dellInformation Management. La cabina di regia coordina i principali ministeri coinvolti nellattivit di innovazione e normazione, sempre tenendo presente la normativa europea di riferimento e lAmministrazione digitale alla quale si vuole arrivare in tempi brevi. LEuropa si resa conto che deve armonizzare i diversi sistemi nazionali, tenendo conto delle realt dei diversi Paesi e larticolo di Franco Ruggieri ben ne rappresenta un piccolo esempio concreto, spronando il MEF ad emanare il decreto sulla fatturazione alla P A., atteso ormai da troppo tempo. . Poi ci sono i conservatori di documenti informatici attivit che pu essere svolta , anche da certificatori e, perch no, dai gestori di PEC, Posta Elettronica Certificata; per tutti questi il quadro normativo generale preciso e sono in arrivo le regole tecniche specifiche. Seguono una serie di articoli con esempi concreti a dimostrazione che nuove tecnologie, solida organizzazione e magari un pizzico di genio italico consentono soluzioni efficaci e poco costose. Insomma, un numero tutto da leggere attentamente e da commentare con tutta la comunit di OMAT al prossimo incontro di marted 27 e mercoled 28 marzo allHotel Executive di Milano dove sono previste anche alcune anticipazioni sulle novit normative, magari non ancora ufficiali, ma tali da fornire preziose indicazioni ad Operatori, Utenti e Professionisti del settore.

2012

Domenico Piazza
Direttore Contenuti A questo numero hanno collaborato:

Vincenzo Gambetta

Simona Abela, Gianluca Colombo, Stefano Foresti, Vincenzo Gambetta, Angelo La Duca, Paolo Ponte, Francesco Pucino, Pierluigi Ridolfi, Franco Ruggieri, Gianni Sandrucci, Ottaviano Tagliaventi, Antonio Toci
Responsabile segreteria di Redazione

Petra Invernizzi
Redazione

iged.it

Via Rovetta, 18 20127 Milano TEL: +39 02.28.31.16.1 FAX: +39 02.28.31.16.66

iged@iter.it www.iter.it/iged.htm
Progetto Grafico

housegrafik info@housegrafik.com www.housegrafik.com


Stampa

Ingraph Srl
Seregno (MI)
Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 157 del 7 marzo 1992. La tiratura di questo numero di N. 10.000 copie. Pubblicit inferiore al 45%. Non si restituiscono testi e materiali illustrativi non espressamente richiesti. Riproduzione, anche parziale, vietata senza autorizzazione scritta dellEditore. Lelaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non pu comportare specifiche responsabilit per eventuali involontari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto ne impegna la responsabilit personale. Le opinioni e pi in genere quanto espresso dai singoli autori non comporta alcuna responsabilit per lEditore.

Buona lettura e ... arrivederci a OMAT Milano2012 La redazione di iged.it

P .S. E per facilitare a tutti la lettura e laccesso allinformazione qualificata, questo numero disponibile fin da subito anche sul sito www.iged.it.

04 iged.it 01.2012

FOCUS

06

MERCATO

La nuova governance dellAmministrazione digitale


10

36

Dematerializzare libri mettendo daccordo low-cost ed hi-tech

La cabina di regia per lAgenda Digitale una realt

Una soluzione integrata hardware e software tecnologicamente avanzata dai risultati professionali, ma dal costo contenuto

Tra marzo e giugno saranno definiti i principali interventi, in raccordo con le strategie europee

39

Capture Cloud Based


Cosa stiamo aspettando?

12

Forum Italiano sulla Fatturazione Elettronica


Avviati i lavori del forum

43

And the winner is ... la firma remota di CoSign!


Dalle smartcard alla firma remota.

18
PIERLUIGI RIDOLFI

Universit di Bologna Articolo a pagina 06

Accreditamento dei Conservatori (di documenti informatici)

46

Manca, ora, solamente la pubblicazione delle regole tecniche, e relativi allegati, cui attenersi
APPROFONDIMENTI

Il contratto nativo digitale: scacco matto ai costi della dematerializzazione tradizionale

La proposta di Olivetti per eliminare la carta di processi


EVENTI

22
ANTONIO TOCI

Ancora due parole sulla Direttiva IVA del 2010


Analista CRM e Sistemi ICT Articolo a pagina 28 24

51

Ma quanto ci mette il MEF a emanare il decreto sulla fatturazione verso la P.A.?

OMAT ROMA 2011 TAVOLA ROTONDA

Il problema delle false fatture in Svezia

Tra presente e futuro: la rivoluzione digitale nelle imprese e nella PA

questo un buon esempio di come fattura cartacea ed elettronica siano sullo stesso piano dal punto dei rischi che corrono in circostanze identiche e come questi rischi possano essere eliminati con lelettronico, ma non con la carta
ESPERIENZE

56

OMAT 2012. LA RIVOLUZIONE DIGITALE PRENDE FORMA

La nuova edizione di OMAT, levento dedicato alla gestione elettronica dei contenuti digitali e dei processi aziendali si terr a Milano il 27 e 28 marzo

28

Calcio dinizio del Workshop per la standardizzazione Europea del settore moda
Consulente di firma digitale Articolo a pagina 22
FRANCO RUGGIERI

62 64

DALLE AZIENDE

ELO Digital Office GmbH Euro Sistemi estende le proprie competenze alle tecnologie semantiche per content capture e management

Dallo scambio degli ordini alla circolazione di lavorati con RFID a bordo nella rete delle aziende europee della moda

33

Per Iren Energia un futuro pi luminoso grazie allo storage di Dell

Abbattimento dei costi dello storage di circa il 40% con la virtualizzazione e la soluzione dell fluid data

Managing Director di Endurance Italia Articolo a pagina 39

ANGELO LA DUCA

iged.it 01.2012

05

focus

La nuova governance dellAmministrazione digitale

DI PIERLUIGI RIDOLFI

La Gazzetta Ufficiale del 16 febbraio u.s. pubblica le deleghe assegnate dal Presidente del Consiglio ai Ministri Filippo Patroni Griffi e Francesco Profumo, che, in parte, riguardano lInnovazione tecnologica e in particolare lAmministrazione digitale. Dai testi si evince che il Ministro de-

legato per lInnovazione tecnologica non pi il Ministro per la Pubblica Amministrazione, come dei due precedenti Governi, ma il Ministro dellIstruzione, delluniversit e della ricerca. Larticolo 1 della sua delega, infatti, recita:

Il Ministro dellistruzione, delluniversit e della ricerca prof. ing. Francesco Profumo delegato a esercitare le funzioni di coordinamento, di indirizzo, di promozione di iniziative anche normative, di vigilanza e verifica e ogni altra funzione attribuita dalle vigenti disposizioni al Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di: innovazione tecnologica; sviluppo della societ dellinformazione e delle connesse innovazioni per le amministrazioni pubbliche, cittadini e le imprese, con particolare riferimento alle strutture, tecnologie e servizi in rete; sviluppo delluso delle tecnologie dellinformazione e della comunicazione; diffusione della cultura informatica e digitale. A tale scopo, sono altres delegate allo stesso Ministro le funzioni spettanti al Presidente del Consiglio dei Ministri inerenti alla disciplina, alla promozione e alla diffusione delle innovazioni connesse alluso delle tecnologie dellinformazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni e nei relativi sistemi informatici e di telecomunicazione. Lo stesso articolo per precisa che: Lattivit normativa derivante

06 iged.it 01.2012

dallintroduzione delle nuove tecnologie nelle amministrazioni pubbliche esercitata in raccordo con il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione. La delega assegna al Ministro Profumo anche i seguenti compiti, in raccordo con il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione: Le funzioni di indirizzo, coordinamento e impulso nella definizione e attuazione di programmi e di piani di azione in materia di digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche realizzati mediante le tecnologie dellinformazione e della comunicazione; Le funzioni relative alla definizione, valutazione, finanziamento e monitoraggio, anche avvalendosi degli strumenti e delle risorse finanziarie definiti allo scopo da specifiche disposizioni normative, di iniziative e di progetti in materia di innovazione tecnologica finalizzati a: ridurre gli sprechi aumentando lefficienza, lefficacia, leconomicit e la produttivit delle amministrazioni pubbliche; facilitare i rapporti tra pubblica amministrazione, cittadini e imprese; assicurare trasparenza allazione amministrativa e ad aumentare la qualit dei servizi forniti ai cittadini e alle imprese. Le attivit volte ad assicurare lo sviluppo e la diffusione delle competenze necessarie per un adeguato uso delle nuove tecnologie nei settori della scuola, delluniversit e della ricerca, della pubblica amministrazione, centrale e locale, nonch ladeguamento alle nuove tecnologie dellinformazione e della comunicazione della normativa in materia di organizzazione delle amministrazioni pubbliche, ivi compresa lattuazione di quanto previsto dal decreto legislativo 30 dicembre 2010, n. 235, recante modifiche e integrazioni al Codice dellamministrazione digitale.

Per quanto riguarda il Ministro per la pubblica amministrazione, da quanto era stato inizialmente comunicato sembrava che gli fosse stata tolta linnovazione e aggiunta la semplificazione. Ma, da un attenta lettura della delega, sembra proprio che linnovazione sia stata tolta solo nel titolo. Infatti, vengono affidate al Ministro Patroni Griffi: Le funzioni di coordinamento, di indirizzo, di promozione di iniziative, anche normative e di codificazione, di vigilanza e verifica, e di ogni altra funzione attribuita dalle vigenti disposizioni al Presidente del Consiglio dei Ministri, in materia di innovazione organizzativa e gestionale delle amministrazioni pubbliche, anche mediante luso delle tecnologie; Il coordinamento delle attivit inerenti allattuazione del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (il Codice dellAmministrazione digitale). Vi sono poi altre funzioni che il Ministro Patroni Griffi deve esercitare in raccordo con il Ministro delegato per linnovazione tecnologica: La disciplina, la promozione e la diffusione delle innovazioni connesse alluso delle tecnologie dellinformazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni e nei relativi sistemi informatici e di telecomunicazione. Per le amministrazioni e gli enti pubblici: ladeguamento della normativa vigente relativa allorganizzazione e alle procedure in ragione delluso delle tecnologie dellinformazione e della comunicazione; il coordinamento delle iniziative finalizzate a ridurre gli sprechi ed a facilitare i rapporti con i cittadini e le imprese mediante le medesime tecnologie; le funzioni di indirizzo, coordinamento e impulso nella definizione ed attuazione dei programmi, dei progetti e dei piani di azione, con riferimento alle innovazioni connesse alluso delle tecnologie dellinforma-

zione e della comunicazione, al fine di assicurare lefficienza, lefficacia, leconomicit e la produttivit delle amministrazioni, la trasparenza dellazione amministrativa e la qualit dei servizi ai cittadini e alle imprese. Tutte le attivit necessarie per assicurare, lo sviluppo e la diffusione delle competenze necessarie per un adeguato uso delle nuove tecnologie nella pubblica amministrazione, centrale e locale, dellimpresa, del lavoro, della salute, dellattivit sociale e dei cittadini, con il superamento dei rischi di esclusione dalluso medesimo. Per quanto riguarda gli Organi di supporto, il Ministro Profumo si avvale del Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e linnovazione che resta nellambito della Presidenza del Consiglio; DigitPA passa sotto la sorveglianza del Ministro Profumo, cos come lAgenzia per la diffusione delle tecnologie per linnovazione. previsto che il Ministro Patroni Griffi possa avvalersi, per le attivit riguardanti linnovazione tecnologica e in accordo con il Ministro delegato per linnovazione tecnologica, delle competenze tecniche di DigitPA, e del Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e linnovazione. Appare chiaro che in questa nuova organizzazione ci potrebbe essere ampio spazio per duplicazioni: solo una strettissima collaborazione e una intensa azione di coordinamento fra i due Ministri consentir di marciare con speditezza in un settore cos complesso come quello dellAmministrazione digitale. Al Ministro Profumo viene inoltre assegnata la responsabilit del superamento del Digital divide e il coordinamento delle relative attivit con i programmi europei. La delega, infatti, gli assegna: le funzioni di coordinamento, impulso e promozione delle attivit connesse alla Digital Agenda Europea, ivi compresa la definiiged.it 01.2012

07

zione, in raccordo con i Ministeri interessati, di atti di indirizzo per la diffusione e limpiego delle tecnologie dellinformazione e della comunicazione nei diversi settori economici, sociali e culturali del Paese e per il superamento dei rischi di esclusione dei cittadini dalluso delle stesse, con particolare riferimento: alla diffusione dei contenuti e dei servizi attraverso connettivit in larga banda; alla promozione delle connesse attivit di ricerca e innovazione specie per quel che riguarda le piccole e medie imprese; allattuazione di iniziative volte a favorire la nascita e lo sviluppo di imprese innovative, ferme le competenze di cui allarticolo 32-ter del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 3001; alla promozione di nuove forme di commercializzazione elettronica; le attivit di confronto e rappresentanza internazionali sui temi oggetto della presente delega, ivi compresa la cura dei rapporti con lUnione europea, lOCSE e le altre istituzioni internazionali. In questo quadro, va ricordato che nel Decreto-Legge 9 febbraio 2012, n. 5, Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo, con larticolo 47 si d vita a un nuovo importantissimo programma nazionale, lAgenda digitale italiana, che, in parte, si sovrappone alle funzioni sopra elencate; prevista una cabina di regia il cui coordinamento per affidato al Ministro dello sviluppo economico. Art. 47 - Agenda digitale italiana 1 Nel quadro delle indicazioni dellagenda digitale europea, di cui alla comunicazione della Commissione europea COM (2010) 245 definitivo/2 del 26 agosto 2010, il Governo persegue lobiettivo prioritario della modernizzazione dei rapporti tra pubblica amministrazione, cittadini e imprese, attraverso azioni coordinate dirette a favorire lo sviluppo di domanda e offerta di servizi digitali innovativi, a potenziare lofferta di

connettivit a larga banda, a incentivare cittadini e imprese allutilizzo di servizi digitali e a promuovere la crescita di capacit industriali adeguate a sostenere lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi. 2 Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, il Ministro per la coesione territoriale, il Ministro dellistruzione, delluniversit e della ricerca e il Ministro delleconomia e delle finanze, istituita, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, una cabina di regia per lattuazione dellagenda digitale italiana, coordinando gli interventi pubblici volti alle medesime finalit da parte di regioni, province autonome ed enti locali. Con un comunicato del Ministro per lo sviluppo economico, si apprende che il 9 febbraio si insediata la cabina di regia che avr il compito di accelerare il percorso di attuazione dellagenda in raccordo con le strategie europee, predisponendo una serie di interventi normativi da attuare tra marzo e giugno prossimi. Sono stati creati sei gruppi di lavoro, suddivisi in base ai principali obiettivi della strategia, che agiranno in raccordo diretto con i ministri. Ognuno di essi sar coordinato dai referenti del ministero che sar maggiormente coinvolto, per quel determinato tema, ma vedr la collaborazione di tutti gli altri dicasteri che partecipano alla cabina di regia. Inoltre, potranno partecipare anche esponenti di altri ministeri. In aggiunta, saranno organizzati gruppi di lavoro tematici che coinvolgeranno, di volta in volta, i principali attori del settore. Sia pubblici che privati. I sei gruppi di lavoro riguardano: Infrastrutture e sicurezza, coordinato dallMse; E-Commerce, coordinato dallMse e dal Dipartimento per lEditoria della Presidenza del Consiglio dei ministri; E-government e Open data, coordinato da Miur e Mfp; Alfabetizzazione informatica, co-

ordinato da Miur e Mfp; Ricerca e investimenti, coordinato da Miur e Mse; Smart Communities, coordinato da Miur e Dipartimento per la coesione territoriale. Ciascun gruppo di lavoro dovr, preliminarmente, censire le iniziative in corso, quindi recepire lagenda europea, individuare le migliori pratiche, ricostruire una visione strategica, definire il quadro finanziario di riferimento, predisporre le azioni normative e progettuali e valutare le relative ricadute.
1

Il riferimento al Ministero delle Comunicazioni che responsabile delle politiche del settore delle comunicazioni, e in particolare, per quanto potrebbe avere attinenza con i compiti assegnati al Ministro Profumo, della sicurezza delle reti, dellaccreditamento, della certificazione e della omologazione, nonch della definizione degli standard di qualit dei servizi nei settori dellICT.

PIERLUIGI RIDOLFI

Universit di Bologna

08 iged.it 01.2012

focus

La cabina di regia per lAgenda Digitale una realt


Tra marzo e giugno saranno definiti i principali interventi, in raccordo con le strategie europee

LA REDAZIONE

Il giorno 10 febbraio us si insediata la cabina di regia, prevista dal D.L. 9 febbraio 2012, n. 5 Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo 1, il cui obiettivo quello di definire e velocizzare i tempi per dare al nostro Paese unAgenda Digitale armonizzata con quella europea. Alla riunione erano presenti i ministri Corrado Passera (Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti), Filippo Patroni Griffi (Funzione Pubblica) e Francesco Profumo (Istruzione, Universit e Ricerca), il sottosegretario allEditoria Paolo Peluffo e i rappresentanti del ministero dellEconomia e delle Finanze e della Coesione Territoriale. Le principali linee di intervento (obiettivi strategici) emerse da questo primo incontro si riflettono nei sei gruppi di lavoro che sono stati costituiti: Infrastrutture e sicurezza, coordinato dal Ministero dello Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti; e-Commerce, coordinato dal Ministero dello Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti e dal Dipartimento per lEditoria della Presidenza del Consiglio dei ministri; e-government e Open data, coordinato dal Ministero per lIstruzione, Universit e Ricerca e dal Ministero della Funzione Pubblica; Alfabetizzazione informatica, coordinato dal Ministero per lIstruzione, Universit e Ricerca e dal Ministero della Funzione Pubblica; Ricerca e investimenti, coordinato dal Ministero per lIstruzione, Universit e Ricerca e dal Ministero dello Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti;

ING. PAOLO ANGELUCCI

Presidente di Assinform

10 iged.it 01.2012

Smart Communities, coordinato dal Ministero per lIstruzione, Universit e Ricerca e dal Ministero della Coesione Territoriale. Ogni gruppo di lavoro sar coordinato dai referenti del ministero maggiormente coinvolto nelle materie di competenza e godr della collaborazione di tutti gli altri dicasteri che partecipano alla cabina di regia. Potranno, altres, partecipare esponenti di altri ministeri. Sono anche previsti gruppi di lavoro tematici ai quali previsto partecipino, di volta in volta, i principali attori, pubblici e privati, coinvolti. Ciascun gruppo di lavoro dovr, come prima cosa, censire le iniziative in corso. Dovr, quindi, recepire lagenda europea, individuare le best practices, ricostruire una visione strategica, definire il quadro finanziario di riferimento, predisporre le azioni normative e progettuali e valutarne le relative ricadute. Non poteva mancare la risposta di Assinform (lassociazione nazionale - aderente al sistema Confindustria - delle principali Aziende di Information Technology operanti sul mercato) che per voce del suo presidente Paolo Angelucci ha affermato Siamo soddisfatti che lAgenda Digitale sia entrata finalmente nel programma di Governo e auspichiamo che listituzione della cabina di regia costituisca il primo passo per portare anche lItalia sulla via dellinnovazione per la crescita. Crediamo sia fondamentale ha aggiunto Angelucci - che il tema dellinnovazione che lInformation Technology pu portare al sistema delle imprese entri fin da subito nelle priorit della cabina di regia, puntando a far crescere competitivit e opportunit occupazionali soprattutto per i giovani; per questo che invitiamo il Governo a guardare al

rapporto con il settore IT come a una partnership che pu offrire un contributo determinante nel percorso di attuazione dellAgenda Digitale. Assinform ha una sua proposta programmatica sullAgenda Digitale che si articola su 15 punti, toccando le infrastrutture di rete in fibra ottica, gli strumenti di Information Management, le applicazioni machine-to-machine, lInternet delle cose, processi e sistemi per la digitalizzazione e la dematerializzazione nelle PP.AA, lo sviluppo del Cloud e dellecommerce. Dietro a tutto questo c lindustria italiana dellInformation Technology rimarca Angelucci - che investe in ricerca, in applicazioni, nuove soluzioni e infrastrutture tecnologiche. Unindustria formata da 90.000 imprese e 390.000 addetti, che genera un mercato di circa 20 miliardi di Euro annui e un fattore moltiplicativo degli investimenti in termini di ricaduta diretta, indiretta e indotta tra le 3 e le 5 volte il valore. Ci aspettiamo che lAgenda Digitale sappia sfruttare al meglio questo settore e trasformarlo, come avviene nei paesi avanzati, nella pi formidabile leva competitiva per leconomia. Per quanto concerne, infine, le prime indicazioni sugli obiettivi per lAgenda Digitale come quello sulle Smart Cities, Assinform ricorda che ha gi avviato un progetto per la citt di Milano, City+, che rappresenta un modello di distretto digitale in vista dellExpo 2015.

NOTE DECRETO-LEGGE 9 febbraio 2012 , n. 5 - Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo. (GU n. 33 del 9-2-2012 - Suppl. Ordinario n.27) Art. 47 - Agenda digitale italiana
1

1. Nel quadro delle indicazioni dellagenda digitale europea, di cui alla comunicazione della Commissione europea COM (2010) 245 definitivo/2 del 26 agosto 2010, il Governo persegue lobiettivo prioritario della modernizzazione dei rapporti tra pubblica amministrazione, cittadini e imprese, attraverso azioni coordinate dirette a favorire lo sviluppo di domanda e offerta di servizi digitali innovativi, a potenziare lofferta di connettivit a larga banda, a incentivare cittadini e imprese allutilizzo di servizi digitali e a promuovere la crescita di capacit industriali adeguate a sostenere lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi. 2. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, il Ministro per la coesione territoriale, il Ministro dellistruzione, delluniversit e della ricerca e il Ministro delleconomia e delle finanze, istituita, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, una cabina di regia per lattuazione dellagenda digitale italiana, coordinando gli interventi pubblici volti alle medesime finalit da parte di regioni, province autonome ed enti locali.

iged.it 01.2012

11

focus

Forum Italiano sulla Fatturazione Elettronica


Avviati i lavori del forum
LA REDAZIONE

PREMESSA La strategia Europa 20201 prevede, per lEuropa del XXI secolo, uneconomia sociale di mercato molto competitiva e sottolinea limportanza fondamentale di trarre pieno vantaggio dai benefici economici e sociali di una societ digitale. In questo contesto, la fatturazione elettronica fa parte delliniziativa cardine della Commissione europea2 - Unagenda digitale europea - che attribuisce un ruolo di primo piano alla realizzazione di un mercato digitale unico ed invita a rimuovere gli ostacoli normativi e tecnici che impediscono ladozione in massa della fatturazione elettronica. Con la FE i vantaggi, rispetto alla gestione cartacea, possono essere cos sinteticamente riassunti: termini di pagamento ridotti, riduzione degli errori, minori costi di stampa e di spedizione, possibilit di un processo di elaborazione completamente integrato (questo vantaggio , se colto, quello maggiore grazie al potenziale di automazione che porta con se; processo di automazione che pu essere esteso automaticamente e direttamente dallintera catena del valore ai servizi finanziari). La maggior parte dei vantaggi economici non , quindi, imputabile, alla voce risparmi. I vantaggi derivanti dalla fattura elettronica dovrebbero interessare anche i consumatori, specie per la comodit che rappresenta rispetto a

12 iged.it 01.2012

LA FIRMA ELETTRONICA
PER LA VOSTRA AZIENDA.

FACILE DA USARE E LEGALE

ACCETTATA OVUNQUE GESTITA CENTRALMENTE INTEGRATA NEL WORKFLOW

quella su carta. LEuropa stima, inoltre, che ladozione delle recenti norme IVA possa indurre ulteriori vantaggi sotto forma di minori oneri amministrativi a carico delle imprese. Giusto per dare unidea delle cifre in gioco, le stime a livello UE concordano sul fatto che il solo passaggio di massa dalla fatturazione su carta a quella elettronica consentirebbe di risparmiare sui 240 miliardi di Euro in sei anni. Di contro la fatturazione elettronica in Europa ha una penetrazione piuttosto bassa che stimata, a livello annuale, nellordine del 5% di tutte le operazioni di fatturazione tra imprese. Tra i principali ostacoli sono: le norme esistenti, complesse a livello nazionale e per giunta non omogenee, lo scambio di fatture elettroniche che appare complesso e costoso. Il problema nello scambio di fatture elettroniche si enfatizza, poi, se si tiene conto delle dimensioni aziendali: dalle dichiarazioni delle aziende che affermano di adot-

tare la fatturazione elettronica le grandi imprese risultano essere circa il doppio delle PMI. MULTI-STAKEHOLDER FORUM ON E-INVOICING La Commissione Europea ha, quindi, istituito [Decisione C(2010) 8467 del 2 dicembre 2010] il forum europeo multilaterale delle parti interessate sulla fatturazione elettronica (forum europeo sulla fatturazione elettronica) - di durata triennale - composto da delegati dei forum nazionali e da rappresentanti di pertinenti associazioni europee della comunit degli utenti, del Comitato europeo di normazione (CEN), della Banca centrale europea (BCE) e del gruppo di lavoro per la tutela dei dati personali. Compito principale del forum europeo sulla fatturazione elettronica assistere la Commissione nelle seguenti aree: monitorare levoluzione del mercato della fatturazione elettronica e il suo tasso dadozione in tutti gli Stati membri;

propiziare lo scambio di esperienze e di buone prassi che faciliti lemergere di soluzioni interoperabili di fatturazione elettronica; segnalare i problemi incontrati, con particolare riguardo alle operazioni transfrontaliere, e proporre soluzioni adeguate; sostenere e seguire i lavori per ladozione di un modello standard di dati per la fattura elettronica. Il forum composto da 63 membri ed ha gi iniziato ad operare (13 settembre 2011). FORUM ITALIANO SULLA FATTURAZIONE ELETTRONICA Come diretta conseguenza della Decisione della Commissione di istituire il Multi-Stakeholder Forum on e-invoicing, che coinvolge tutti i Paesi membri dellUnione Europea, il Direttore Generale delle Finanze (con decreto del 13 dicembre 2011) ha istituito il Forum italiano sulla fatturazione elettronica. Il Forum italiano, coordinato dal Ministero delleconomia e delle

Nella tabella seguente riassunta la composizione dei singoli gruppi di lavoro che hanno gi cominciato ad operare. GRUPPO DI LAVORO
Monitoraggio del grado di diffusione e distribuzione della fatturazione elettronica nel Paese Scambio di esperienze e di buone pratiche, al fine di far emergere soluzioni interoperabili di fatturazione elettronica Semplificazione normativa e convergenza verso un modello di fatturazione elettronica facile, integrabile con i processi di contabilit e poco oneroso da realizzare per le aziende

COMPONENTI
Politecnico di Milano, CNDCEC, DigitPA, Unioncamere, Confindustria Servizi Innovativi, Banca dItalia, CNA. ANDAF, Confindustria Servizi Innovativi, Ragioneria Generale dello Stato, Politecnico di Milano, CNDCEC, CBI, AITI, Confindustria Digitale/Assinform, Confartigianato, CNA. Agenzia delle Entrate, Confindustria Digitale/Assinform, Dipartimento delle Finanze, Politecnico di Milano, CNDCEC, ABI, AITI, DigitPA, Banca dItalia, ANORC, Ragioneria Generale dello Stato, Confartigianato, Confindustria, Confcooperative, Confcommercio, ASSINTEL, ANDAF, CNA, Casartigiani. ANORC, CBI, Dipartimento delle Finanze, Agenzia delle Entrate, Politecnico di Milano, Confindustria Servizi Innovativi, Ragioneria Generale dello Stato, Confindustria Digitale/Assinform, DigitPA, Unioncamere, Casartigiani, Confartigianato, ANDAF, ASSINTEL, CNDCEC, Confesercenti, Confapi, Confcooperative, CNA, XBRL Italia.

Convergenza verso un unico modello di riferimento dei dati

14 iged.it 01.2012

finanze Dipartimento delle Finanze dintesa con lAgenzia delle entrate, ha iniziato i propri lavori il 20 dicembre 2011. Sono state invitate a partecipare al Forum italiano le pubbliche amministrazioni e le pi rappresentative associazioni di categoria interessate. In particolare, per il settore privato sono stati invitati a partecipare i rappresentanti di associazioni di categoria dei settori industria, commercio, terziario avanzato, dei servizi e di liberi professionisti. Le organizzazioni convocate alla prima riunione (per la maggior parte presenti) del Forum sono di seguito elencate: Dipartimento delle Finanze, Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane, Ministero dello Sviluppo Economico, MEF - Ragioneria Generale dello Stato, MEF - Dipartimento degli Affari Generali, Unioncamere, Banca

dItalia, DigitPA, Politecnico di Milano, Confindustria, Confindustria Servizi Innovativi, Confindustria Digitale, Assinform, Confapi, Rete Imprese Italia, CNA, Casartigiani, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, ABI, Consorzio CBI, ANORC, CNDCEC, AITI, Confcooperative, ANDAF. Il coordinamento ha, inoltre, deciso di coinvolgere un paio di esperti in materia. I lavori del Forum italiano sono iniziati con la definizione e condivisione degli obiettivi. Essendo diretta conseguenza del Multistakeholders Forum on e-invoicing, le attivit del Forum italiano si svilupperanno in funzione, ed in coordinamento, con quelle del Forum Europeo - attraverso i rappresentanti nazionali (AE e D. Finanze) - senza perdere loccasione per proseguire con levoluzione e la maturazione

nazionale in tema di documentazione digitale rilevante ai fini fiscali (revisione della normativa nazionale integrando le prescrizioni del Cad con le specifiche esigenze dei documenti e processi fiscali e approfittando del recepimento della Direttiva 2010/45/UE del Consiglio - modifica della direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune dimposta sul valore aggiunto per quanto riguarda le norme in materia di fatturazione e del contributo di tutte le parti coinvolte presenti al Forum). Non saranno, peraltro, trascurate tutte le problematiche relative alladozione della fatturazione elettronica da parte della PMI che rappresentano oltre il 99% delle nostre aziende. Tra le citate problematiche sono ad esempio gli attuali costi e complessit ed il fatto che le piccole imprese operano con molti partner

iged.it 01.2012

15

commerciali diversi (grandi imprese, consumatori, PA, altre PMI) che possono imporre luso di sistemi differenti di fatturazione elettronica. Per quanto concerne lorganizzazione delle attivit del Forum, analogamente con quanto stabilito a livello europeo, sono state individuate le seguenti quattro aree di attivit: 1 Monitorare levoluzione del mercato della fatturazione elettronica e il suo tasso dadozione; Valutazione dei volumi di fatture scambiate e distribuzione degli stessi tra B2B, B2C e B2G; Stima del grado di diffusione delle diverse modalit di fatturazione elettronica (es.: uso del pdf o di un modello strutturato di dati, firma qualificata/digitale, EDI, business control, ecc.) distintamente per tipologia di soggetto (dimensione e categoria economica); Individuazione di quali e quanti sono gli ostacoli di tipo giuridico, tecnico, politico, ; Individuazione del numero e della tipologia di iniziative (pubbliche e/o private) intraprese in materia di fatturazione elettronica; Panoramica del numero, della tipologia e della distribuzione dei servizi di fatturazione elettronica attualmente offerti dal mercato (con individuazione dei fornitori di tali servizi). 2 Individuare e favorire lo scambio di esperienze e di buone prassi che facilitino lemergere di soluzioni interoperabili di fatturazione elettronica; Individuazione, in Italia, di esempi concreti di fatturazione elettronica (a norma di legge o meno), con evidenziazione di eventuali specifiche iniziative adatte alle PMI; Analisi del loro funzionamento e valutazione del loro livello di semplicit, sicurezza, convenienza, interoperabilit, compatibilit transfrontaliera e replicabilit su larga scala; Ruolo dei service provider, degli

istituti di credito e della PA nella promozione delladozione della fatturazione elettronica. 3 Semplificare la normativa e facilitare la convergenza verso un unico metodo di fatturazione elettronica facile, integrabile con i processi di contabilit, poco oneroso da realizzare e che garantisca le operazioni transfrontaliere; Approfondimento dei vincoli normativi fiscali (IVA e contabilit); civilistici (autenticit dellorigine); in materia di protezione dei dati personali; in materia di archiviazione; in materia doganale. Approfondimento dei vincoli tecnici Firma elettronica (qualificata); EDI; Bussiness control. 4 Sostenere e seguire i lavori per ladozione di un modello standard di dati per la fattura elettronica. questo il problema pi complesso. Solo per citare alcuni aspetti della situazione: Nessuno dei formati esistenti si finora imposto sugli altri; LEDI, ancora utilizzato da numerose multinazionali, spesso impraticabile per la stragrande maggioranza delle PMI; In molte di queste situazioni, ad esempio tra da una multinazionale e dai suoi fornitori, sono usati formati proprietari; Gli operatori del mercato (imprese, aziende di software e fornitori di servizi finanziari) devono essere in grado di gestire formati diversi; Molte organizzazioni internazionali di normalizzazione, anche europee, stanno lavorando alla normalizzazione della fatturazione elettronica. In tale contesto si devono analizzare i vari formati/standard, individuando, tra i formati/standard che si stanno affermando e/o sono operativi, almeno le caratteristiche semantiche che li accomunano e le modalit

accettabili di conversione che ne garantiscano autenticit ed immodificabilit dei contenuti nonch la compatibilit con altri documenti utilizzati/utilizzabili allinterno della catena del valore. Particolare attenzione da dedicare allo standard ISO 20022 - Financial Invoice e ai progetti PEPPOL (PanEuropean Public Procurement Online) e e-PRIOR (European Commission e-Invoicing and e-Order pilot). Il successivo incontro in plenaria del Forum Italiano previsto per maggio/giugno 2012. I singoli gruppi di lavoro sono gi impegnati nel portare avanti le iniziative di studio e confronto per produrre elementi da veicolare, attraverso i rappresentanti nazionali, presso il Forum Europeo sulla fatturazione elettronica. Vale la pena di sottolineare, in conclusione, che data la complessit della materia e la numerosit delle parti in causa solo la capacit propositiva degli stakeholder e la loro abilit di far convergere i legittimi interessi di parte verso soluzioni semplici, chiare e fruibili per tutti (in una parola la capacit di fare sistema), potr generare i risultati sperati e concreti benefici per lintero sistema Paese. NOTE

http://ec.europa.eu/eu2020/index_ en.htm 2 COM(2010) 245

16 iged.it 01.2012

Lintelligenza che si meritano i vostri documenti.

ora rea lt. futuro Il


Scanner Kodak serie i5000 Grazie alla rivoluzionaria architettura digitale, alla logica e alla possibilit di programmazione, gli scanner Kodak serie i5000 individuano automaticamente il metodo pi ecace per acquisire, migliorare le immagini, consentire lutilizzo delle informazioni e restituire i documenti originali in ordine. Possibilit di gestione ed elaborazione di un numero superiore di dati allo stesso prezzo e con una precisione maggiore, il tutto con risparmi inimmaginabili. Non solo intelligente, fantastico.

Ulteriori informazioni allindirizzo Kodak.com/go/i5000 o chiamate i seguenti numeri : 02/66028.338 e 06/88172.232 Es ist Zeit fr Sie UND Kodak o scrivere a : it-di@kodak.com
Kodak, 2011. Kodak un marchio.

focus

Accreditamento dei Conservatori


(di documenti informatici)
Manca, ora, solamente la pubblicazione delle Regole Tecniche, e relativi allegati, cui attenersi

LA REDAZIONE

stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n. 32 del 8-22012) la Circolare di DigitPA n. 59 del 29 dicembre 2011 Modalit per presentare la domanda di accreditamento da parte dei soggetti pubblici e privati che svolgono attivit di conservazione dei documenti informatici di cui allarticolo 44-bis, comma 1, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82. Questa circolare indica, dunque, le modalit con le quali i soggetti, pubblici e privati, che svolgono attivit di Conservatori (conservazione dei documenti informatici) devono presentare a DigitPA la domanda di accreditamento affinch venga loro riconosciuto il possesso dei requisiti del livello pi elevato, in termini di qualit e sicurezza in materia di conservazione dei documenti informatici, cos come previsto dal Cad allart. 44-bis, comma 1 1. In sintesi i Conservatori, analogamente a quanto previsto per i Certificatori devono: possedere laffidabilit organizzativa, tecnica e finanziaria necessaria per svolgere la loro attivit; applicare procedure e metodi amministrativi e di gestione adeguati e conformi a tecniche consolidate; utilizzare personale dotato delle conoscenze specifiche, dellesperienza e delle competenze necessa-

rie per i servizi forniti (gestione documentale e conservazione documenti informatici, procedure di sicurezza appropriate, regole tecniche previste dallart. 43 del CAD in materia di sistema di conservazione di documenti informatici); utilizzare sistemi affidabili e sicuri di conservazione di documenti

informatici realizzati e gestiti in conformit alle disposizioni e ai criteri, standard e specifiche tecniche di sicurezza e di interoperabilit contenute nei decreti delle regole tecniche previste dal Cad; adottare adeguate misure di protezione dei documenti idonee a garantire la riservatezza, lautenticit, limmodificabilit, lintegri-

18 iged.it 01.2012

IMAGE FORMULA P-215

t e la fruibilit dei documenti informatici oggetto di conservazione come descritte nel manuale di conservazione che parte integrante del contratto/convenzione di servizio. Il Conservatore, infine, analogamente a quanto avviene per i Certificatori e per i Gestori di posta elettronica certificata accetta di sottostare alle funzioni di vigilanza svolte da DigitPA (Articolo 31 del Cad). importante sottolineare che il Conservatore altres tenuto a presentare, assieme alla domanda di accreditamento: Una dichiarazione di conformit del sistema di conservazione dei documenti informatici adottato alle norme vigenti in materia e di conformit agli standard in mate-

ria di sistemi di conservazione indicati nelle regole tecniche previste dallart. 43 del CAD; Copia del manuale della conservazione redatto in conformit alle disposizioni contenute nelle regole tecniche previste dallart. 43 dal CAD. omissis . DigitPA sottoscrive il manuale con firma elettronica e lo inserisce nel previsto elenco pubblico. Eventuali modifiche al manuale della conservazione devono essere sottoposte a DigitPA per lapprovazione prima della loro adozione; Copia del piano per la sicurezza, sottoscritto con firma digitale o firma elettronica qualificata dal responsabile della sicurezza e cifrato con la chiave pubblica resa disponibile da DigitPA, redatto in conformit alle disposizioni emanate in materia da DigitPA e in

conformit agli standard indicati dalle regole tecniche previste dallart. 43 del CAD in materia di sistemi di conservazione. Nelle more che vengano emanate le regole tecniche relative al sistema di conservazione previste dal Cad2, coloro che lo desiderano possono avviare il processo di accreditamento presentando la domanda corredata della documentazione prevista ad eccezione, ovviamente, di quanto richiesto dai tre punti precedenti. I termini dellistruttoria si riterranno tuttavia sospesi fino alla emanazione delle suddette regole tecniche. utile sottolineare in questa sede il corretto comportamento di DigitPA che congela le richieste di accreditamento in attesa che vengano

20 iged.it 01.2012

rese ufficialmente note (la forma prevista quella del DPCM) le regole tecniche che individuano i requisiti cui i Conservatori devono attenersi per ottenere il riconoscimento del possesso dei requisiti del livello pi elevato, in termini di qualit e di sicurezza. Ci non solo salvaguarda il mercato da chi fosse tentato di ottenere un accreditamento pur adottando sistemi di conservazione di per s superati e che le nuove disposizioni relative alla creazione e gestione di sistemi di conservazione (come richieste dallultima revisione del Cad, introdotta dal D. l.vo 235/2010) hanno reso obsoleti, ma consente agli operatori di mercato di adeguare con relativa tranquillit i propri sistemi. Va ricordato che il nuovo quadro normativo prevede ladozione delle pi moderne tecnologie (ancorch coordinate tra loro) pur lasciando ampia libert e flessibilit nel caso di documenti che non necessitano di particolari requisiti temporali e di sicurezza. Tale quadro normativo il risultato, infatti, dallattivit coordinata e congiunta di amministrazioni, produttori, fornitori di software e di servizi ed utenti finali che hanno reso possibile la stesura di norme che tenessero conto delle numerose difficolt tecniche e organizzative (e perch no, economiche) che la moderna funzione conservativa implica nonch delle molteplici esigenze di tutti i portatori di interesse in questo ambito. Altro elemento interessante laver previsto che i Conservatori che siano gi iscritti quali Certificatori nellelenco pubblico di cui allart. 29, comma 1, del Cad o che siano gi iscritti nellapposito elenco pubblico dei Gestori di posta elettronica certificata (PEC) sono esentati dalla presentazione della documentazione gi prodotta, per la quale non sia richiesto uno specifico termine di validit, purch dichiarino espressamente nella domanda che essa ancora valida. NOTE Articolo 44 bis - Conservatori accreditati 1. I soggetti pubblici e privati che svolgono attivit di conservazione dei documenti informatici e di certificazione dei relativi processi anche per conto di terzi ed intendono conseguire il riconoscimento del possesso dei requisiti del livello pi elevato, in termini di qualit e di sicurezza, chiedono laccreditamento presso DigitPA. 2. Si applicano, in quanto compatibili, gli articoli 26, 27, 29, ad eccezione del comma 3, lettera a) e 31. 3. I soggetti privati di cui al comma 1 sono costituiti in societ di capitali con capitale sociale non inferiore a euro 200.000 2 http://www.digitpa.gov.it/gestione-documentale
1

Levoluzione della specie

ceralacca

timbro

firma digitale

CADES

SecurePaper

SecurePaper
Scopri lunica, vera soluzione di Timbro Digitale per rilasciare i tuoi certificati on-line, i tuoi cedolini stipendiali o qualsiasi altro documento certificativo.

LAND S.r.l. Via Affogalasino 40, 00148 Roma tel. +39 06.657481.1 - info@land.it - www.land.it

approfondimenti

Ancora due parole sulla Direttiva IVA del 2010


Ma quanto ci mette il MEF a emanare il decreto sulla fatturazione verso la P.A.?

DI FRANCO RUGGIERI

In un filone di discussione aperto recentemente su Linkedin ho letto: A che punto siamo con questo strumento? Si attende da pi di tre anni lemanazione di un decreto attuativo... Ho provato a redigere un intervento di replica, ma Linkedin lo ha rifiutato perch era troppo lungo e allora ho pensato che iged possa rappresentare la sede adatta. Eccolo di seguito. La Direttiva 2010/45/EU ha completamente modificato lo scenario delle fatture elettroniche. In precedenza, con la Direttiva 2006/112/EC originale, i meccanismi previsti dallart. 233 per assicurare autenticit e integrit erano prevalentemente lo EDI e la firma elettronica avanzata (con la possibilit per i paesi membri dellUnione di pretendere la firma qualificata, o digitale che dir si voglia), dando anche la possibilit di adottare altri metodi non ben definiti la cui validit era

per subordinata allaccettazione da parte degli Stati membri interessati. Con la Direttiva 2010/45/ EU il singolo soggetto dimposta ha ora il diritto di scegliere il modo con cui assicurare nel tempo alla fattura le citate integrit e autenticit, per non parlare della leggibilit. S, vero, lart. 233, come modificato da questa nuova Direttiva, cita ancora la firma qualificata, lo EDI e, novit, i Business Control purch il relativo audit trail (la faccio breve) sia esauriente, ma solo come esempi! Non cadiamo nellerrore in cui sono caduti, purtroppo, alcuni miei colleghi del Workshop del CEN sullo E-invoicing, i quali hanno frainteso la nuova Direttiva come se prevedesse solo o principalmente i Business Control! Il principio che regna sovrano invece la libert di scelta del soggetto dimposta, purch si possa dimostrare un collegamento tra fornitura e fattura.

22 iged.it 01.2012

Cito lart. 233: Ogni soggetto passivo stabilisce il modo in cui assicurare lautenticit dellorigine, lintegrit del contenuto e la leggibilit della fattura. Su questo punto, per, devo fare una chiosa, ma la rimando alla fine. evidente quale libert di azione derivi da ci, con il rischio di rasentare lanarchia. Poniamoci nei panni di una azienda, in particolare di una piccola o media azienda, o addirittura di una micro azienda. Questa si troverebbe davanti a un forte dubbio: Io, s, posso decidere come mi pare, ma quello che decido adesso sar poi approvato dallAgenzia delle Entrate? Se lAgenzia dir no sono guai. Gli Stati membri hanno tempo fino al 31/12/2012 per recepire nei propri ordinamenti legislativi la 2010/45/ EU, un periodo di tempo molto maggiore di quello previsto dalla Direttiva precedente. La durata di questo periodo dipende dal fatto che lo spettro teoricamente quasi infinito dei metodi utilizzabili richiede una certa razionalizzazione, sempre per evitare la citata anarchia e i rischi conseguenti. Altro particolare aspetto poi la interoperabilit cross-border. Cio: va presa in considerazione la necessit di realizzare normative giuridiche che siano armonizzate almeno nellambito dellUnione, altrimenti ci si troverebbe di nuovo nel bailamme in cui ci si era trovati con lattuazione della Direttiva precedente: quello che era valido in Francia o in Finlandia non era

accettato in Germania o in Italia. A questo aspetto la Commissione europea stavolta molto attenta. per questo che non ci si pu aspettare da parte del legislatore unaffrettata attuazione della nuova Direttiva. Cito solo un fatto: la Direzione TAXUD (Taxation and Customs Union) ha ritenuto necessario produrre il 05/10/2011 le cosiddette Note esplicative Norme sulla fatturazione dellIVA proprio per cercare di inquadrare la fluidit della 2010/45/EU. Insomma: vogliamo dare ai nostri benedetti legislatori il tempo tecnico non solo per acquisire la Direttiva, ma anche di inquadrarla come dalle Note esplicative, e di produrre una normativa compatibile con quelle degli altri Stati membri ? Ci sono ancora vari mesi! Ed ora la chiosa che ho anticipato. Cito un esempio di micro impresa di cui mi sono avvalso spesso nelle discussioni in seno al Workshop del CEN a cui ho accennato prima. Per esercitare le mie attivit di consulenza avevo fino a dicembre una piccola s.a.s. a cui era intestata una vettura. Credete forse che, quando avevo bisogno di, diciamo, cambiare le gomme, facessi un bando di gara, una licitazione privata, una richiesta di offerta, e che poi raccogliessi tutte le offerte, le esaminassi e le archiviassi, le discutessi con i vari candidati fornitori e, infine, che producessi un ordine che fosse accettato da un fornitore? Ovviamente no: andavo dal mio gommi-

sta di fiducia: Robertino, cambiami il treno di gomme. Quando devo tornare a ritirare la macchina? Allora concordata tornavo, pagavo in contanti, con assegno o con carta di credito, a seconda dei casi, ritiravo la fattura con sopra il timbro pagato insieme con lo scontrino e me ne tornavo a casa. Domanda: vi sembra questo forse un esauriente audit trail o pista di controllo, per usare il termine ermetico della versione italiana della Direttiva? Ovviamente no. Eppure tutto in regola. In definitiva: come peraltro recitano saggiamente le sopra citate Note esplicative del TAXUD nel documento A-8: I controlli di gestione devono essere adeguati alle dimensioni, allattivit e al tipo di soggetto passivo e devono tenere conto del numero e del valore delle operazioni e del numero e del tipo di fornitori/prestatori e di acquirenti/ destinatari. Se pertinenti, devono essere presi in considerazione anche altri fattori. Ovvero vale il principio della proporzionalit dellinsieme dei Business Control. Da questo deriva, lo ripeto, la necessit per gli Stati membri di sviluppare norme adeguate in tutti i sensi, compresa la proporzionalit, specie tenendo conto, lo ripeto, che le micro imprese sono il 95% del totale delle imprese italiane.

FRANCO RUGGIERI

Consulente di firma digitale

iged.it 01.2012

23

approfondimenti

questo un buon esempio di come fattura cartacea ed elettronica siano sullo stesso piano dal punto dei rischi che corrono in circostanze identiche e come questi rischi possano essere eliminati con lelettronico, ma non con la carta
DI PAOLO PONTE

Il problema delle false fatture in Svezia

In Svezia stato registrato un allarmante aumento delle frodi dovute alle false fatturazioni. Durante i primi 11 mesi del 2011 stato registrato un incremento delle denunce del 340 percento rispetto al 2005, passando quindi da 3.390 a 14.924 casi di false fatturazioni denunciati. Il fenomeno sta assumendo le dimensioni di un vero e proprio problema sociale, anche perch tale incremento significativo del fatto che evidentemente i truffatori lo considerano come un vero e proprio business molto remunerativo e a basso rischio. La modalit con cui si svolge la truffa semplice: viene inviata una fattura che richiede il pagamento ad una data ben precisa di beni e/o servizi mai ricevuti. La frode possibile sia per le classiche fatture cartacee che per quelle in formato elettronico, in quanto il documento-truffa ben congeniato clona tutti i dati del fornitore facendolo cos apparire come il pi verosimile possibile; lunico dato che differisce il numero di conto bancario sul quale effettuare il pagamento che sar necessariamente collegato al truffatore. possibile affermare che il fenomeno si genera per il fatto che i controlli della fattura, in assenza di una robusta policy di integrazione

certificata della informazioni anagrafiche e di tesoreria, non sono poi cos accurati da parte del pagatore, e questo comportamento alimenta un vero e proprio mercato di truffatori che tentano di farsi pagare per servizi mai erogati e/o erogati da altri. Cosa pensano in proposito alcuni dei principali esperti a livello italiano ed internazionale in materia di fatturazione elettronica? Secondo Vito Umberto Vavalli, Founding Partner di Knowledge Works, Il rischio di ricevere fatture fasulle pari a quello dello spam e solo la firma elettronica avanzata qualificata garantisce su rete aperta lo STP 1 e, dunque, il valore degli investimenti effettuati per evolvere verso limpresa digitale. Il problema continua Vavalli che in Svezia e in Finlandia (per esempio) tale firma elettronica avanzata non richiesta; ci pu creare un problema (come nel caso di fatture elettroniche fasulle) perch, come ben sanno gli esperti di sicurezza ICT, lassenza di un elemento che accompagna lo scambio basato su quantit che garantiscono lorigine e lintegrit contravviene alle regole previste da quasi 20 anni dalla norma ISO 9735 e impedisce di integrare i processi aziendali con la Rete.

Non molto tempo fa ho ricevuto una finta fattura che ho semplicemente ignorato. dice Andrea Caccia, Chief Information Officer di Hub2Hub Ma se fosse stata cartacea dal punto di vista legale si sarebbe trattato a tutti gli effetti di corrispondenza e non avrei potuto cestinarla, anche se farlocca. Nel caso elettronico, invece, se ricevo una fattura da un mittente a cui non ho dato il consenso allinvio in forma elettronica posso far finta di nulla. Ma necessario poter determinare con certezza il mittente. Prosegue Caccia: molto importante disporre degli strumenti che consentono di riconoscere in modo certo lorigine di una fattura e garantire la sua integrit. Mentre con la fattura cartacea devo applicare tutta una serie di controlli poco e difficilmente automatizzabili prima di registrare e pagare una fattura, nel caso di un documento elettronico sono disponibili strumenti molto pi efficaci. Daltra parte, spedire in quantit fatture cartacee false ha un costo elevato, per questo si tratta di un fenomeno marginale. Il costo praticamente nullo che si ha nel caso di una fattura falsa inviata in modalit elettronica fa capire quanto sia necessario introdurre dei meccanismi che consentano di escluderne lelaborazione a monte. un po come se lasciassimo entrare a casa nostra

24 iged.it 01.2012

chiunque e ci riservassimo di decidere successivamente se si tratti di visitatori graditi o di malintenzionati. Nel caso di pagamento di una falsa fattura, inoltre, non consentito portarne in detrazione il costo n reclamare lIVA: oltre al danno economico si rischia di introdurre informazioni errate nei registri fiscali con un potenziale ulteriore danno per sanzioni e perdita dimmagine. E gli strumenti per fare queste verifiche? Secondo Caccia esistono gi: La normativa attuale impone luso della firma elettronica qualificata a garanzia dellorigine ed integrit delle fatture. La nuova Direttiva Europea (2010/45/EU) riconosce che sia possibile adottare altri mezzi, ma chiarisce che lorigine e lintegrit della fattura debbano essere garantiti dal momento dellemissione fino al termine del periodo per cui ricorre lobbligo di conservazione. Anche se viene riconosciuta la validit dellapplicazione

dei soli business controls nella pratica questa pu rivelarsi la soluzione idonea solo in scenari molto particolari. Viceversa, in molti casi potrebbero essere utilmente adottate soluzioni alternative alla firma elettronica che, come nel caso della Posta Elettronica Certificata, forniscano garanzie non solo sullorigine e lintegrit, ma anche sulla consegna della fattura, ad un costo irrisorio e sostenibile da qualsiasi soggetto fiscale. Gi oggi tutte le imprese ed i professionisti iscritti agli albi professionali dovrebbero disporre gi una casella PEC e anche luso di una casella dedicata non rappresenterebbe certamente un problema. raccomandabile che la modalit di invio della fattura sia concordata ed accettata dal destinatario in modo esplicito e che questa sia formalizzata correttamente, e non lasciata allinterpretazione delle parti: ci sono, per esempio, anche i cc.dd. atti concludenti, da cui si deduce che una fattura giunta via e-mail

(semplice o certificata nulla conta) e correttamente pagata, equivale ipso iure allaccordo tra le parti, atteso che la legge non prescrive la forma scritta, conclude Caccia. Ma la fatturazione elettronica pu rappresentare un metodo per limitare se non azzerare del tutto questo tipo di problematica? Secondo Gianfranco Tabasso, Presidente di Hub2Hub, lutilizzo della fatturazione elettronica consente di attivare dei meccanismi di controllo potenzialmente efficaci. Ad esempio, dice Tabasso, Chi manda una falsa fattura camuffandola da vera (logo, nome, prestazione, ecc.) confida che i controlli fatti dal ricevente non siano cos stretti (business controls laschi). Nelle fattispecie in cui ci sia coincidenza dei dati di fattura (emessa dal falso fornitore) con lanagrafica del vero fornitore, lunico elemento che avrebbe bloccato il pagamento sarebbe il controllo del conto bancario

26 iged.it 01.2012

del falso fornitore con quello inserito nellanagrafica fornitore (ovviamente, quello non pu essere uguale ...). Tra laltro, questo conferma la posizione di EACT2 che le coordinate bancarie non vanno inserite sulla fattura, contrariamente a quanto pensa la Commissione e lEPC 3 (vedi Regolamento sui cross border payments). Le coordinate bancarie, cos come i dati anagrafici del fornitore e tutte e loro variazioni, vanno comunicati con procedura sicura distinta dallinvio delle fatture. Se il conto comunque indicato in fattura, esso va controllato con quello in anagrafica. Su questo ambito specifico, aggiunge Vito Umberto Vavalli, Si tratta nella sostanza di tener conto di quanto talune robuste e consolidate esperienze, come quelle operanti dal 2004 presso il gruppo Eni [messe a punto da Vavalli e da questi descritte in un articolo, ndr], hanno dimostrato essere realizzabili; vale a dire, leffettuazione di transazioni che grazie a controlli real/near time possono essere immediatamente prese in carico dai sistemi ERP, registrate in contabilit e dare luogo a chiusure dei cicli passivi secondo i canoni dello Straight Through Processing. Questo approccio genera risparmi fino al 90% dei precedenti oneri di processo e incrementa di almeno un ordine di grandezza velocit e sicurezza. Continua Tabasso, Il problema delle false fatture pagate pu sorgere soprattutto sugli acquisti occasionali su

Internet, in cui non c unanagrafica fornitore (o i dati non sono scaricati dallacquirente), non c una fattura o la fattura non scaricata e stampata contestualmente e il pagamento successivo allacquisto. In questi casi, il truffatore tiene docchio i portali di Web commerce nelle condizioni su indicate, intercetta lacquisto e si affretta ad inviare una fattura del tutto verosimile, magari con un incentivo al pagamento veloce. Chiaramente, i portali attrezzati per il pagamento contestuale (con carta, bonifico o RID) non offrono il destro a queste iniziative (se mai, si parla di altri tipi di frode ...). Come la fattura elettronica firmata e/o la PEC possono impedire o limitare il fenomeno? Il certificato di firma elettronica qualificata associato alla Fatturazione Elettronica, se verificato, assicura lidentit del mittente, cos come lindirizzo della PEC. Sulle differenze tra i due casi e su altri aspetti legati allautenticazione sicura dei soggetti ed alla integrit dei dati trasmessi si possono fare molti approfondimenti tecnici e legali. Conclude Tabasso: Questa situazione [la svedese, ndr] mi sembra un buon esempio di come fattura cartacea ed elettronica siano sullo stesso piano dal punto dei rischi che corrono in circostanze identiche e come questi rischi possano essere eliminati con lelettronico, ma non con la carta. C ancora qualcuno che di fronte alle evidenze del caso svedese, oltretutto preconizzato proprio da Vavalli nel

corso dei lavori CAST 4, in nome di una preteso principio di uguaglianza tra fattura cartacea ed elettronica non vuole cogliere lopportunit di ridurre, assieme ai costi, anche i rischi? Possiamo permetterci di accettare gradi di efficienza pi bassi solo per fare contenti coloro che questi temi non li hanno approfonditi abbastanza?
1

Straight Through Processing : Trasmissione, tramite reti telematiche, di messaggi elettronici standardizzati relativi a transazioni di pagamento la cui elaborazione non richiede alcun intervento manuale o correzione. 2 European Association of Corporate Treasures, associazione europea dei tesorieri dimpresa. 3 European Payments Council : Lo European Payments Council (EPC - Consiglio europeo per i pagamenti) responsabile della realizzazione del progetto SEPA. Costituito nel 2002 da banche commerciali, banche di credito cooperativo e casse di risparmio europee, lEPC ha redatto gli schemi per i bonifici e degli addebiti diretti (Rulebooks) e ha stabilito il quadro di riferimento (Framework) per i pagamenti con carte e per le infrastrutture di compensazione e regolamento. 4 Corporate Action for STandards : I CAST Projects sono frutto di una iniziativa privata con obiettivi pubblici, posta in essere per valutare sul campo best practice, vincoli, ostacoli e, sulla scorta di tali rilevazioni, individuare le soluzioni maggiormente in linea con le istanze degli utilizzatori finali degli standard ai fini della Financial Supply Chain Optimization. I CAST Projects sono stati promossi e coordinati da esponenti delle imprese italiane. Hanno conferito il loro endorsement alliniziativa la Commissione Europea e la Banca Centrale Europea; hanno partecipato con fondi e/o risorse professionali e manageriali, imprese industriali, commerciali e di servizi.

NOTE

PAOLO PONTE

Sales & Marketing Manager, Hub2Hub

iged.it 01.2012

27

esperienze

Calcio dinizio del Workshop per la standardizzazione Europea del settore moda
Dallo scambio degli ordini alla circolazione di lavorati con RFID a bordo nella rete delle aziende europee della moda
DI ANTONIO TOCI

Con i tre milioni di addetti ed un fatturato annuo di circa 180 miliardi di Euro il settore della moda europea (in particolare Tessile, Confezione e Calzaturiero) forse la filiera pi creativa, ma anche la meno strutturata, fra i vari settori dindustria in Europa. La complessit delle lavorazioni

e la frammentazione delle aziende coinvolte rendono particolarmente complessa lintroduzione, se non per pochi casi di eccellenza, delle tecnologie informatiche. Queste, tuttavia, sono ormai irrinunciabili per non soccombere di fronte alle pressioni della concorrenza globaliz-

zata, e sono anche finalmente mature e dunque pronte ad essere utilizzate e potenziate. Il prossimo CEN Workshop eBIZ1 sar nei prossimi mesi il nuovo punto di riferimento europeo per le aziende, oltre che per gli esperti, della filiera della moda interessate

28 iged.it 01.2012

UNA CRISI CHE SI POTREBBE EVITARE CON PI EUROPA E COOPERAZIONE Le difficolt che avviluppano questo settore, ma preferirei dire questa rete di aziende, sono molte e cos gravi che lo stanno ridisegnando. Le cose da fare per scongiurare lo spettro di una insostenibile decimazione delle aziende sono tante, complesse e spesso non sono alla portata dei loro poteri. Gli aspetti finanziari, gli argini posti dalle normative vigenti o dalle relazioni industriali sono differenti da paese a paese e sono comunque incontrollabili dalle aziende. Una certa diversit di contesto dovrebbe favorire alcune rispetto ad altre. Invece, tutte o quasi, hanno difficolt simili per riuscire a stare sul mercato globalizzato. Ci sarebbero, invece, strumenti disponibili che purtroppo rimangono inutilizzati e fra questi, spesso, ritroviamo la Information Technology. Sembra essere mancato il coraggio di non aver paura. Innovare e investire sono termini che andrebbero coniugati in periodi di fatturati robusti e redditivit alte. Innescare robusti processi di rinnovamento sarebbe stato necessario farlo gi da tempo, specialmente in questo settore, anche se non solo di questo. Ora, nelle turbolenze delle varie crisi, drammaticamente necessario mettere in atto una specie di rivoluzione culturale capace di ripensare e riprogettare dalle fondamenta almeno tre cose: la relazione fra le aziende che costituiscono i nodi contigui della filiera, le strategie di marketing, la visione del mercato. Per il momento guardiamo da vicino solo il primo punto. In proposito, purtroppo balza immediatamente agli occhi che alle aziende manca ancora la consapevolezza del valore della cooperazione e della collaborazione. Alcune specifiche soluzioni derivate dalle precedenti esperienze europee, pur confermando la loro efficacia, non hanno ricevuto ladeguata attenzione da parte della maggioranza delle aziende: non c stata visibilit di quanto di buono sia stato fatto. La mancata visibilit non una colpa da addebitare ad alcuno e tantomeno alle aziende che, costrette a navigare nel mare della crisi globale, hanno adottato una strategia di contenimento dei costi con il risultato di tagliare gli investimenti e di delocalizzare le attivit per portarle in ecosistemi socio-politici pi favorevoli. In questo scenario, inoltre, i costi di sviluppo di queste soluzioni rimangono un concreto ostacolo per la PMI notoriamente dotata di scarse risorse finanziarie e tecniche, ma basterebbe maggior cooperazione fra le aziende che i costi potrebbero ridursi notevolmente. La stessa interoperabilit riguarda la fatturazione elettronica. Anche in questo settore le iniziative sono numerose sia a livello nazionale sia europeo. Un suo contemporaneo dispiegamento comporterebbe notevoli benefici anche nella parte finanziaria e fiscale che discende dalla valorizzazione dei prodotti o dei servizi scambiati.

tecnologie e soluzioni gi usate da molte aziende Europee al fine rendere automatica - e senza errori - la circolazione dei dati fra le aziende partner di filiera; ad aggiornare e potenziare le tecnologie gi disponibili. Il progetto eBIZ-TCF (www. eBIZ-TCF.eu), lanciato dalla Commissione Europea nel 2008, si concluso nel 2010 con la definizione di unarchitettura di riferimento che

alle tecnologie pi avanzate per una piena interoperabilit fra i rispettivi sistemi informativi aziendali. Il

Workshop ospiter tutta una serie di attivit destinate: a diffondere la conoscenza sulle

ha consolidato i contributi di diverse esperienze - tra cui Moda-ML, SHOENET, CECMADESHOE - e i risultati delle iniziative di standardizzazione come TEXWEAVE, TEX-SPIN, FINEC. Tale architettura, oggi, giunta alla stabilit di una applicazione discretamente matura. I vantaggi conseguenti allintroduzione dellinteroperabilit nelle comunicazioni digitali lungo la filiera sono noti e testimoniati proprio dalle Aziende che la hanno adottata nel sito http://spring.bologna.enea. it/ebiz/?p=390. Tutte, infatti, hanno riconosciuto in varia misura sia i benefici diretti, in termini di riduzione dei costi e di potenziamento dellefficienza, sia indiretti perch con lo Straight through processing - si favorita
iged.it 01.2012

29

lintroduzione di nuovi servizi e ridotto il time-to-market dei prodotti. Non a caso questa iniziativa si svolge in ambito CEN (Comitato Europeo di Standardizzazione) che giunto a considerare eBIZ quale pre-standard per linteroperabilit delle aziende della filiera della moda dellEuropa. Il Workshop, che inizia il 29 Marzo 2012, operer come un forum continuo per i prossimi 18 mesi. In questo intervallo di tempo saranno raccolte le case history e le best practice di adozione. Si ospiteranno, dando loro visibilit ed assistenza, le aziende e gli esperti di settore interessati a consolidare gli standard europei della comunicazione digitale automatica allinterno della filiera. I promotori del Workshop sono consapevoli dello stato di queste imprese e del fatto che i sistemi di e-business operanti nel settore sono stati sviluppati: solo da alcune di esse (di solito di grandi dimensioni), qualche volta con laiuto di alcuni fornitori di software o servizi specialisti in ebusiness; grazie alle pressioni delle aziende leader sia europee sia nazionali. Di fatto lo stato dellarte variegato e i promotori sanno che durante il workshop stesso potrebbero emergere vari tipi di esigenze: dalle pi contenute da parte del segmento a valle della filiera (la confezione e la

commercializzazione dei prodotti) a quelle pi complesse dei segmenti di filiera pi a monte. C da aggiungere che chi ha adottato delle soluzioni atte a migliorare la relazione con i partner, purtroppo, ne trae ancora benefici parzialmente limitati perch, spesso, la piena interoperabilit stata raggiunta con pochi se non con un unico partner principale Mentre, linteroperabilit un concetto strettamente legato a quello della rete di aziende in partenariato. Come tutti sanno il valore di una rete cresce in maniera almeno logaritmica, se non esponenziale, al crescere dei nodi collegati (legge di Metcalfe). Questo significa che pi aziende partner partecipano alla interoperabilit pi i vantaggi che ne trarranno cresceranno. Perci riuscire a creare una rete di interoperabilit globale in un insieme di migliaia di aziende che impiegano tre milioni di addetti e sviluppano un fatturato annuo di circa 180 miliardi di Euro, costituirebbe un differenziale di competitivit unico al mondo. in questo scenario che si colloca il CEN Workshop eBIZ il cui scopo, detto in termini elementari, quello di far crescere il valore e lutilit dellinteroperabilit aumentando il pi possibile il numero dei nodi della rete, ovvero il numero di aziende di settore, capaci di far

parlare direttamente i propri sistemi informatici. Al workshop del CEN contribuiranno anche le esperienze dellENEA gi confluite nellarchitettura eBIZ promossa da Euratex e CEC. Queste esperienze hanno di fatto creato una piattaforma di interoperabilit che viene presa da CEN, se non ancora come uno standard europeo finito e consolidato, come un semilavorato da cui partire per farlo diventare un vero e proprio standard europeo. In accordo alle regole del CEN, il piano di sviluppo delle attivit del Workshop un quadro ancora da far dipingere, in maniera collegiale da parte dei partecipanti al Workshop medesimo, ma per rimanere nella metafora del dipinto - cornice, bozzetto iniziale, colori e pennelli sono gi indicati. Il workshop, infatti, prevede un percorso con tre compiti (task): Una Gap Analisys sullo stato generale del settore. Questo significa prendere consapevolezza di quale sia lo stato dellarte e quali nuovi requisiti siano da considerare andando anche oltre le tecnologie di interoperabilit disponibili. In tale fase sar introdotta anche la valutazione di come e con quali benefici la tecnologia RFID impatta sullo scambio dati di filiera quale fattore abilitante di una miglior interoperabilit della azienda verso i propri partner commerciali. Questa una grande novit in quanto le tecnologie RFID, vincenti in molti settori, per ora, almeno nel tessile, avevano avuto difficolt ad un loro appropriato inserimento. Un secondo tema di approfondimento riguarder quasi certamente lo sviluppo della fatturazione elettronica fra i partner di filiera in quanto ormai maturo un adeguato quadro tecnologico e normativo europeo (si veda in proposito il completamento del progetto PEPPOL www.peppol.org - e delliniziativa di standardizzazione CEN WS Bill che hanno definito il quadro comune europeo per il procurement pub-

30 iged.it 01.2012

blico e la fatturazione elettronica connessa). Il passo successivo sar nellinserire le indicazioni emergenti dalla GAP Analysis in nuovi sviluppi della architettura eBIZ che , come detto, presa come paradigma di riferimento, ma sempre con il presupposto che eBIZ non insindacabile, bens aggiornabile e ulteriormente adattabile o, per dirla con un termine bruttissimo, upgradabile alle esigenze delle aziende e del settore. Infatti le indicazioni delle nuove esigenze, specialmente quelle pi generali, saranno introdotte nella piatta-

forma dal Workshop che verr aggiornata e rilasciata gratuitamente con dettagliate specifiche tecniche, modelli di collaborazione arricchiti e nuovi schemi XML. Come sottoprodotti di questa attivit di upgrade saranno rilasciati dei tool di valutazione, validazione e dimostrazione della nuova e definitiva piattaforma. La terza attivit riguarder particolarmente la comunicazione dei risultati raggiunti dalle aziende partecipanti a tutte alle aziende del settore. Saranno programmati una serie di seminari ed incontri, oltre che il costante aggiornamento del sito eBIZ. Si organizzeran-

no anche dei veri e propri Worshop su specifici progetti realizzati. Come detto al kick-off iniziale sono invitate tutte le aziende del settore, le terze parti, gli esperti di settore informatico e i rappresentanti delle associazioni e dei produttori di tecnologie informatiche interessate ad investire in questo know-how. una vera e propria, metaforicamente parlando, chiamata alle armi per lo straight-to-processing del settore. Un project team di sei esperti, il tool di validazione e le attivit segretariali sono messe a disposizione dei partecipanti per tutta la durata del Workshop e sono finanziati dalla Commissione Europea e dallEFTA (European Free Trade Association).
1

Un CEN Workshop una iniziativa di standardizzazione della durata di 18 mesi gestita dal CEN con procedure e regole ben determinate volte ad assicurare qualit, trasparenza e pubblico accesso con lobiettivo di rilasciare specifiche condivise dagli stakeholder su un dominio specifico dellInformation Technology ed il suo uso. Il CEN Workshop eBIZ uniniziativa di proposta da Euratex (Confederazione europea del settore tessile e abbigliamento), con la collaborazione di ENEA (Ente Nazionale Italiano per le nuove tecnologie, lenergia e lo sviluppo economico sostenibile) e partner del progetto eBIZ-TCF. Le organizzazioni interessate sono invitate a registrarsi per tutta la durata delle attivit e, in particolare, per partecipare il al kick-off meeting del CEN Workshop eBIZ, che si terr a Bruxelles il 29 MARZO 2012 in corrispondenza con la conferenza annuale della piattaforma tecnologica europea del tessile ed Abbigliamento. Ulteriori informazioni sul workshop eBIZ si possono trovare sul sito CEN http://www. cen.eu/cen/Sectors/Sectors/ISSS/Workshops/Pages/EBIZ-TCF.aspx ).

NOTE

ANTONIO TOCI

Analista CRM e Sistemi ICT

32 iged.it 01.2012

esperienze

Per Iren Energia un futuro pi luminoso grazie allo storage di Dell


Abbattimento dei costi dello storage di circa il 40% con la virtualizzazione e la soluzione Dell Fluid Data

DI GIANLUCA COLOMBO

Secondo maggior fornitore di servizi energetici in Italia, dalla sede di Torino Iren Energia supervisiona la fornitura di elettricit, energia termica rinnovabile e servizi di consulenza sullenergia a tutto il paese. Per lazienda lefficienza un parametro importante: lintera infrastruttura IT situata presso il data centre principale di Torino viene gestita da un team di sei persone che si occupa dellarchiviazione e la gestione di enormi volumi di dati sensibili relativi a clienti e dipendenti. La soluzione di storage preesistente richiedeva unele-

vata manutenzione ed era realizzata su network-attached storage. Terminato il periodo di supporto per tali sistemi, Iren Energia ha deciso di sostituirli con una soluzione SAN (Storage Area Network) che offrisse maggiori flessibilit e disponibilit, oltre a un costo di gestione complessivo inferiore. Roberto Ganio Mego, Amministratore di Sistema Senior presso Iren Energia, spiega: Sono oltre 1500 i dipendenti che richiedono laccesso a grandi volumi di dati attivi e inattivi. Selezionare una soluzione di storage automatizzata con carichi di gestione dei dati estremamente

bassi era di importanza vitale per noi. Senza dimenticare la virtualizzazione completa per il consolidamento dei nostri server che ci avrebbe permesso di ridurre ulteriormente i costi. ALLA RICERCA DELLA SEMPLICIT Il rapido sviluppo di Iren Energia ha generato una crescita vertiginosa del volume dei dati e lazienda desiderava consolidarli in una soluzione di storage economicamente conveniente ed espandibile, che le permettesse inoltre di superare le sfide poste dalla soluzione esistente che non offriva informazioni o previsioni sul limite di capacit, o tool per analizzare le prestazioni del sistema di storage. La sua gestione era complessa e lo staff IT non era in grado di effettuare la pianificazione delle capacit e lottimizzazione delle prestazioni. I principali svantaggi del vecchio sistema storage erano la mancanza di flessibilit e la sua complessit di gestione: una volta raggiunto il suo limite di capacit, avremmo dovuto sostituire lintero sistema, afferma Ganio Mego. Iren Energia era quindi interessata a una soluzione che permettesse una transizione agevole verso la virtualizzazione dello storage, una gestione automatizzata dei dati e una semplice amministrazione della capacit e delle prestazioni. La societ desiderava inoltre salvaguardare i dati ed assicurare un tempo di operativit superiore con
iged.it 01.2012

33

opzioni di disaster recovery affidabili. Dopo aver valutato le soluzioni di EMC, Iren Energia ha scelto Dell Compellent soprattutto grazie allArchitettura Fluid Data che consente una gestione semplice ed automatica del sistema e grazie allelevato livello di servizio pre-vendita offerto da Dell. La soluzione adottata composta da quattro Compellent con controller Serie 20 e Serie 30, suddivisi e replicati in due sedi per supportare anche le attivit di disaster recovery e virtualizzazione. Grazie al supporto competente di Dell in ogni fase del progetto, siamo stati in grado di assicurare la massima disponibilit del servizio durante lintera migrazione, aggiunge Ganio Mego. La soluzione Dell Compellent intuitiva e facile alluso, e rende estremamente semplici sia linstallazione, sia la gestione. Quando incontriamo un problema, i tool di analisi grafica, di statistica e di visualizzazione delle prestazioni del software Compellent Enterprise Manager ci consentono di vedere dove abbiamo commesso un errore e di definire il modo in cui possibile modificare la configurazione con risultati immediati, continua Ganio Mego. Il nostro sistema di storage precedente era gestito da tre tecnici a tempo pieno. Con Dell Compellent, ce ne serve solo uno. E, grazie alla tecnologia per catturare istantanee (shapshot), possiamo generare ambienti di test in modo semplice e rapido. Questo approccio ha ridotto il carico di lavoro di circa il 66% permettendo al team IT di perseguire nuovi progetti pi strategici e di offrire un livello di supporto pi elevato. Il software Data Progression di Dell per lautomazione del tiering sposta automaticamente i dati al livello ottimale di storage in base alluso effettivo. I blocchi pi attivi risiedono sui dischi ad alte prestazioni, mentre i dati cui si accede meno di frequente migrano verso dischi capacitivi a costo inferiore. Il risultato uno storage sempre sintonizzato sulle esigenze dellapplicazione. Grazie alla gestione automatica del tiering Iren Energia stata in grado di migrare complessi-

vamente due terzi dei propri dati su dischi pi economici di tipo SATA. Il tiering automatico dello storage era esattamente quello che stavamo aspettando. Prima di adottare la soluzione di Dell Compellent non avevamo trovato un tool che ci permettesse di archiviare in modo efficace i nostri vecchi file, continua Ganio Mego. Iren Energia si avvale anche della gamma di tool software di Dell appositamente progettati per una semplice espansione e gestione dello storage. Il Thin Provisioning ha consentito alla societ di eliminare la necessit di pre-allocare in anticipo la capacit di storage, di modo che sia possibile supportare rapidamente nuovi progetti. La tecnologia Fast Track di Dell posiziona i dati cui si accede pi di frequente sulle tracce pi veloci di ciascun supporto a disco, ossia quelle esterne, assicurando rapidit di accesso con un numero inferiore di meccaniche disco. Il sistema ha soddisfatto tutte le nostre aspettative, anche quelle economiche, sia in termini di costi iniziali, sia di costi totali di gestione, commenta Ganio Mego. Con la soluzione Dell Compellent, abbiamo ottenuto risparmi iniziali di circa il 40% acquistando e gestendo meno supporti fisici a disco. Grazie a tecnologie come il Thin Provisioning, siamo in grado di fornire agli utenti laccesso immediato ai dati, senza tempi morti. Iren Energia in grado di garantire una sicurezza dei dati eccezionalmente elevata grazie alla presenza di due SAN Compellent replicate e sincronizzate su due sedi. Il sito primario ospita due livelli di dischi fibre channel ad alte prestazioni da 15.000 e da 10.000 giri al minuto, pi un terzo livello di supporti storage economici di tipo SATA, largamente usati per i dati SAP dellazienda. Un sito di disaster recovery situato a 5 km di distanza ed alloggia il 50% dei dati replicati dal data centre primario. Lapplicazione Remote Instant Replay sulla soluzione di storage di Dell fornisce la replica da remoto alle istantanee dei dati. Se si verifica un

problema al sito primario, il sito secondario lo sostituisce rapidamente, senza perdite di servizio per gli utenti. Spiega Ganio Mego: In fase di collaudo, la funzione Replays di Dell Compellent ci ha aiutato a recuperare i dati persi nel giro di pochi minuti e ad effettuare un ripristino dati completo senza alcun degrado nelle prestazioni, in meno di unora. In precedenza, il ripristino dei dati avrebbe richiesto diversi giorni se non settimane. Grazie alla virtualizzazione dello Storage di Dell, Iren Energia ha creato un gruppo di risorse di storage condivise tra tutti i server. cos possibile eseguire pi richieste in parallelo, aumentando le prestazioni a livello di sistema. Luso del software vSphere 4.1 di VMware, assieme allintroduzione di VMware vMotion, hanno consentito ad Iren Energia di trasferire le macchine da un tipo di storage ad un altro senza interruzioni di servizio. Lintegrazione perfetta fra la nostra soluzione di storage Dell Compellent e VMware fornisce significativi vantaggi in termini di semplicit di gestione e di efficienza, afferma Ganio Mego. Per proteggere i propri investimenti e massimizzare il tempo di servizio, Iren Energia si avvale del servizio Dell ProSupport con Mission Critical che assicura un intervento degli esperti Dell entro quattro ore in caso di problemi. Siamo estremamente soddisfatti del servizio Dell ProSupport, conclude Ganio Mego. Il supporto rapido, affidabile e disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Abbiamo per avuto raramente lopportunit di usarlo dal momento che i dispositivi di Dell sono altamente affidabili.

GIANLUCA COLOMBO

Responsabile commerciale in Italia dellofferta Storage di Dell

34 iged.it 01.2012

No i che st ampava m o i doc u m e n t i su c a rt a No i che archiviava m o i doc u m e n t i i n sc a ff a l i No i o ra... la Scr i v an i a D i gi t al e o l im po

Olimpo
per gestire i flussi documentali dallesterno | interni | verso lesterno i pRoCESSi per produrre e gestire documenti atti, delibere, determine, istanze, mailing verbali, report, list, protocollo informatico pec | posta fax | firma digitale Archivio documentale Scadenziario per pubblicare sul web

corrispondenza, tabelle, elenchi,

statistiche, relazioni, contratti, lettere, i WoRKFloW documenti contabili, provvedimenti fascicoli, documenti applicativi...

Dematerializzazione
COMUNI ENTI LOCALI

AZIENDE PROFESSIONISTI

www.siscom.eu
SoFtWARE houSE
info@siscom.eu

mercato

Una soluzione integrata hardware e software tecnologicamente avanzata dai risultati professionali, ma dal costo contenuto
DI FRANCESCO PUCINO

Dematerializzare libri mettendo daccordo low-cost ed hi-tech


ormai da oltre venti anni che la digitalizzazione di documenti cartacei ha preso piede e si sta evolvendo, diventando appetibile per un pubblico sempre pi vasto di aziende, enti ed addirittura utenti privati. Da un lato lofferta di software di digitalizzazione, di archiviazione ottica e di data-capture si moltiplicata, diversificata ed affinata nel tempo, dallaltro il costo delle attrezzature hardware diventato alla portata di tutti visto che in commercio esistono scanner documentali, anche professionali, di prezzo contenuto e buone prestazioni. Tuttavia, allinterno del macrosettore della digitalizzazione, esiste unarea specifica che ha forse risentito meno di questo processo evolutivo e non diventata efficacemente abbordabile: la dematerializzazione dei libri. Parlando di libri ovviamente parliamo anche di pubblicazioni come riviste, cataloghi o comunque qualsiasi insieme di fogli rilegati che non possibile quindi inserire singolarmente in uno scanner dotato di alimentatore automatico di fogli. Digitalizzare dei libri pu servire per gli scopi pi disparati, coma ad esem-

pio salvaguardare libri antichi o rari, effettuare la ristampa on-demand di libri non prodotti gi in digitale, consentire la fruizione remota di intere biblioteche mediante internet, poter disporre di una raccolta di libri virtuale pi facilmente trasportabile e consultabile. Ovviamente di soluzioni hardware e software per la scansione di libri ce ne sono gi diverse in commercio, ma il divario tra fascia alta professionale e mercato consumer molto ampio, mostrando che manca una fascia intermedia appetibile sia ad utenti professionali occasionali, sia ad utenti consumer evoluti, ossia per tutti quelli che, avendo un budget limitato, non vogliono o non possono rinunciare alla qualit. Infatti, analizzando lofferta di scanner professionali di fascia alta specifici per i libri, possiamo notare che consistente e diversificata: la maggior parte sono di tipo planetario, alcuni con supporto basculante, altri hanno la possibilit di girare le pagine automaticamente, taluni sono dotati di sofisticate ottiche, altri di sistemi per appiattire fisicamente le pagine. Ciascuno ha sicuramente i propri vantaggi, ma tutti hanno lo stesso svantaggio: costano molto, nellordine delle tante migliaia o diverse decine di migliaia di euro! Lalternativa rappresentata da prodotti pensati per il mercato consumer, solitamente semplici scanner a lastra piana, taluni dichiarati esplicitamente dal produttore adatti ai

Fig.1 Il semplice dispositivo hardware di acquisizione che grazie al software Recogniform Book Scanner diventa estremamente efficace e potente.

36 iged.it 01.2012

ovviamente i risultati in termini di velocit di acquisizione e di qualit delloutput sono spesso deludenti. Inoltre capita che lofferta sia focalizzata pi sullhardware che sul software, tanto che il corredo applicativo che accompagna queste tipologie di dispositivi non sempre allaltezza sia per ergonomia sia per qualit e prestazioni. La componente hardware costituita da una camera CMOS in alta risoluzione dotata di interfaccia USB, da unottica molto semplice con possibilit di messa a fuoco manuale, da un illuminatore a led e da un supporto regolabile. In base alla dimensione del libro da digitalizzare si regola laltezza del supporto e conseguentemente si effettua la messa a fuoco dellarea di acquisizione: niente di pi! Per fare da contrappeso ad un hardware sufficientemente semplice, addirittura banale, abbiamo per sviluppato un software integrato e specifico, appositamente pensato per risolvere in modo originale ed efficace le problematiche di acquisizione dei libri. La seconda idea stata quella di come fare in modo che le pagine restassero piatte e non si sollevassero durante la scansione. La soluzione stata quella di utilizzare nientemeno che un dito! Proprio un dito della mano, quello delloperatore che, dopo aver girato la pagina, pu lasciarlo poggiato su di un angolo cos che il foglio non si muova o si sollevi durante lacquisizione. La novit sta nel fatto che il software in grado di rilevare la presenza del dito sul foglio dellimmagine acquisita e di eliminarlo, ripristinando un background omogeneo a quello adiacente. Lunica accortezza che deve avere loperatore quella di non coprire delle eventuali scritte che, in rarissimi casi, potrebbero esserci sui bordi delle pagine. Una terza idea servita per risolvere il problema della deformazione del testo dovuto sia alla distorsione prospettica introdotta allacquisizione dallalto, sia alleffetto onda
iged.it 01.2012

Fig.2 Recogniform Book Scanner quando si accorge che c stato un cambio di pagina effettua automaticamente lacquisizione dellimmagine del libro, senza necessit di schiacciare alcun pulsante: in questo modo le mani delloperatore sono libere, possono tenere aperte e ferme le pagine del libro e si pu passare immediatamente a girare pagina. La separazione delle pagine, leliminazione dellarea nera di overscan ed il bilanciamento della luminosit sono eseguiti automaticamente, senza necessit di intervento da parte delloperatore.

libri perch in grado di supportare il peso di un libro e dotati di coperchi in grado di chiudersi anche in pre-

senza di spessori elevati. Tali dispositivi sono certamente estremamente pi economici dei precedenti, ma

37

Fig. 3 Recogniform Book Scanner riesce a correggere automaticamente anche linclinazione e la deformazione ad onda della pagina, ottenendo delle immagini perfettamente appiattite. Il software riesce anche ad identificare e rimuovere automaticamente le dita dai bordi del foglio per poi ottenere delle immagini perfettamente binarizzate, leggibili e leggere.

generato dallo spessore di alcuni libri e dalla presenza di un tipo di rilegatura molto rigida. Abbiamo quindi implementato un sofisticato algoritmo di image-processing in grado di identificare e correggere automaticamente questo tipo di distorsione ed ottenere unimmagine piatta, esattamente come se la pagina fosse stata schiacciata su di un piano. Ancora unidea servita per risolvere la non omogenea illuminazione della pagina, dovuta sia alla sorgente di illuminazione puntiforme, sia allinfluenza di eventuale luce ambientale. Anche in questo caso abbiamo sviluppato degli specifici ed innovativi algoritmi di image-processing in grado di risolvere perfettamente il problema. Pensando poi alla necessit degli utenti di dover mettere a disposizione i libri digitalizzati via internet o di poterli fruire su degli e-book reader, oltre ai classici formati di output in alta risoluzione, abbiamo lavorato ad un output speciale che potesse mettere daccordo leggibilit del testo, qualit delle immagini e dimensioni dei file. Abbiamo cos realizzato un sistema in grado di generare anche

dei file PDF multi-layer contenenti per ciascuna pagina un layer di testo monocromatico o grayscale a risoluzione pi elevata, ed un layer immagine a colori ricampionato a risoluzione pi bassa. In questo modo le dimensioni dei file sono contenute, le immagini a colori restano tali ed il testo leggibile e ristampabile in qualit. A queste inedite novit fanno ovviamente da contorno tutta quella serie di funzionalit gi ampiamente sviluppate e sperimentate nel nostro Recogniform ImageProcessor (lapplicativo di elaborazione batch di immagini) come la binarizzazione dinamica, il riconoscimento del tipo di pagina, il raddrizzamento, la pulizia, il ritaglio del bordo: tutti automatismi a cui oggi non si pu assolutamente rinunciare! La soluzione ottenuta sembra quindi avere i requisiti di economicit, efficacia e robustezza prefissati, superando anche quei limiti o argomentazioni che spesso sono tirate in campo a proposito dei costosi scanner automatici per libri di cui sopra. Inoltre, anche dovendo digitalizzare libri meno comuni, rari o addirittura unici, molto probabilmente non si

rischier di affidarsi a scanner per libri che girano automaticamente le pagine per non correre il rischio che vengano erroneamente strappate o anche solo che vengano girate due pagine alla volta perch leggermente appiccicate. Insomma con la nostra ingegnosa soluzione scuole, biblioteche, enti, centri servizi, privati e chiunque lo desideri potr digitalizzare i propri libri senza necessit di distruggerli e senza dover fare cospicui investimenti, ottenendo risultati eccellenti in modo rapido ed efficiente: insomma un perfetto abbinamento di hardware low-cost e software hi-tech!

FRANCESCO PUCINO

Cofondatore e CEO di Recogniform Technologies SpA, membro IEEE ed AIIM, svolge attivit di ricerca nel settore imaging dal 1990

38 iged.it 01.2012

mercato

Capture Cloud Based


Cosa stiamo aspettando?
DI ANGELO LA DUCA

APPROCCIO CLOUD E ZERO FOOTPRINT La buzzword degli ultimi tempi decisamente Cloud, in italiano nuvola, immagine fantasiosa che ben interpreta i concetti chiave di questo nuovo approccio alinformatica: infrastruttura scalabile a piacimento, in tempo reale; nessun investimento iniziale in hardware e licenze; si paga solo ci che usa e quando lo si usa; non necessaria una conseguente gestione IT in house; le applicazioni sono indipendenti dal sistema operativo e dal PC su cui sono usate; laccesso a ci che serve si pu realizzare ovunque, basta essere connessi ad Internet. Si potrebbe continuare per pagine, ma questi punti gi fanno correre limmaginazione degli utenti business che gi possono trarre enormi vantaggi dal reingnerizzare i loro processi aziendali, facendo leva su questo paradigma. Avere accesso alle applicazioni chiave ed ai dati necessari usando un qualsiasi dispositivo su cui giri un browser (computer, tablet, smartphone etc.), senza impazzire con aggiornamenti e manutenzioni da pagare, riducendo al minimo gli investimenti infrastrutturali e dando accesso sicuro da qualsiasi parte del globo, fa certo venire lacquolina in bocca sia al ma-

nagement dellutenza finale, sia a chi propone servizi a valore aggiunto o chi sviluppa sistemi! Sempre pi aziende stanno usufruendo dei servizi applicativi Cloud based, dalle semplici virtualizzazioni dellinfrastruttura server con Amazon EC (ed i mille cloni in ogni nazione), alluso di servizi di storage online, condivisibile e autosincronizzante (Dropbox, iCloud, SugarSync, Wuala, etc.) che, volendo essere precisi, rappresentano una piccola evoluzione applicativa rispetto alla semplice virtualizzazione dellinfrastruttura. Il fenomeno interessante invece quello della sempre pi massiccia adozione di servizi applicativi business critical basati su Cloud. Qualche piccolo esempio? Salesforce.com, Google Docs, Google Apps e la sua miriade di add on, Microsoft Office WebApp, per i creativi Aviary o Pixlr. Ci sono gi, poi, vari provider di servizi VoIP che usano un approccio Cloud, primo fra tutti RingCentral che ha reso obsoleto il concetto di centralino intelligente in sede! Questi servizi business (Document Management, CRM, Saleforce Automation, Telefonia avanzata, Office Automation, produzione e ritocco di suoni, immagini e filmati, project management, etc.) hanno la caratteristica di costare nulla in configurazione base e senza supporto, oppure di avere un canone di abbonamento duso mensile o annuale in versione

Enterprise (o Business) solitamente molto pi basso del corrispettivo costo delle licenze (e spesso della sola manutenzione annuale!). Un ulteriore punto molto importante, specie per chi deve gestire flotte di PC aziendali, questi servizi hanno un approccio zero-footprint. Ossia non necessario installare alcun software sul computer che utilizzer il servizio, lunica cosa che serve un browser moderno (cio che sia in grado di eseguire JavaScript), componente che quasi sempre gi nel sistema operativo (Android, iOS, Windows, Linux, Mac, etc.). Come direbbero gli anglosassoni, questo approccio disruptive (ed infatti sta facendo tremare i polsi a varie entit dellinformatica classica), ma una valanga che non pu essere fermata. Naturalmente serve un accesso ad Internet a velocit decente(almeno 6 Mb), cosa che non sempre possibile, specie in alcune zone; oggi siamo in grado di avere unusabilit ottima di questi servizi applicativi Cloud anche tramite una chiavetta 3G. LA CATTURA E IL CLOUD: MATRIMONIO POSSIBILE? La domanda che sorge spontanea, almeno a chi ha qualche annetto di esperienza documentale, perch non ci sono servizi disponibili per lacquisizione documentale in ottica Cloud?
iged.it 01.2012

39

quindi Form Processing o Free Form Processing, ma sempre in ottica cen tralizzata e in funzione di specifiche attivit verticali. Per catturare il vero valore dellac quisizione elettronica dei docu menti, ritengo sia il caso di farla allinizio del processo, proprio per attivare il workflow che sottende lattivit, usando i documenti come veicolo delle informazioni chiave per quello specifico processo. In questo modo, si pu catturare la sorgente dellinformazione nel momento e nel luogo in cui entra in azienda, per poi passarla ai sistemi di classifica zione documentale e di estrazione automatica dei metadati, il cui out put far attivare automaticamente il workflow corretto, in base alla tipologia di documento ed ai sui metadati. Questa semplice rivoluzione co pernicana del momento e del luogo dellacquisizione ha degli interessan ti effetti collaterali: Distribuisce la cattura portandola nei punti in cui il documento generato oppure entra in azienda per attivare una transazione che si completa altrove (es: sinistri in agenzia, apertura nuovo conto in filiale, ricezione fatture in sedi pe riferiche etc.). Abbatte significativamente il nu mero di documenti da gestire per singola entit locale: se ho 100 fi liali ognuna delle quali genera al giorno 100 documenti di 3 pagi ne, pi semplice far gestire a loro stesse lacquisizione del modesto volume dei 300 pagine ciascuna, anzich mettere in piedi un strut tura centralizzata per catturare 30.000 pagine al giorno. I sistemi che sottendono alla clas sificazione e allestrazione dei me tadati lavorano sul risultato dellacquisizione e possono (o meno) necessitare di una verifica: configurando in modo appropria to tali sistemi, possono diventare dei servizi esposti da un sistema Cloud, scalabile a piacere e dispo nibile sempre.

La mia personale interpretazione per questa carenza, e sottolineo per sonale, piuttosto articolata e vede radici culturali nel modo in cui la cattura documentale stata spesso posizionata. Infatti un elemento chiave dellacquisizione di essere stato considerato come lultimo pas saggio di un processo aziendale, nel quale la documentazione prodotta era digitalizzata per andare in un archivio elettronico (magari in mo dalit sostitutiva), per risparmiare

spazio e cercare velocemente i do cumenti in caso di necessit (leggasi contenzioso), insomma quello che viene definito Scan To Archive. Ov viamente la proposta di valore per tale approccio esiste, ma ritengo sia piuttosto limitata in quando il valore aggiunto che pu dare al processo aziendale relativo (se escludiamo laderenza alle normative che devo no essere rispettate). In altri casi la cattura veniva eseguita per estrarre in modo massivo i dati dai documenti,

40 iged.it 01.2012

Tech contact Reporting Duration

Keywords Live

Referral Sources

Website

Browser Admin contact

ISP

Geographic view

URL

Country

Address Phone

Visits

Company

City

QUALI AZIENDE VISITANO IL TUO SITO WEB? Scoprilo con IPgenius!


Grazie a un sistema completamente web-based, IPgenius in grado di riconoscere gli indirizzi IP statici dei visitatori del tuo sito e indicarti a quali aziende corrispondono, fornendo importanti indicazioni per elaborare strategie di marketing efficaci. IPgenius non uno strumento di analytics: uno strumento di lead generation. Nessun prodotto di analytics in grado di fornire le informazioni che IPgenius ogni giorno consegna nella tua casella di posta elettronica: dati aggregati e puliti, anagrafiche complete, dettagli delle pagine viste e molto altro ancora. Scarica la brochure allindirizzo www.iter.it/pdf/IPgenius.pdf e contattaci ai riferimenti che trovi a lato per iniziare subito a provare IPgenius!

ITER Via Rovetta 18 - 20127 Milano (MI) tel. 02.28.31.16.1 - fax 02.28.31.16.66 www.iter.it - iter@iter.it

Il materiale grezzo che deve essere classificato e da cui estrarre dati, pu essere inviato ai servizi appena citati usando diversi canali: scan remoto via web, e-mail (con o senza attach), fax, invio da periferica multifunzione, trasmissione dei file con diverse tecniche, upload via web. Il risultato dei servizi esposti dal Cloud pu quindi essere reso disponibile allinterno d una interfaccia web per completare le fasi di validazione (conferma classificazione, correzione metadati letti), fruibile da PC, Tablet e altri dispositivi. In questo modo possibile suddividere il lavoro in maniera semplice e scalabile, parallelizzando quei passaggi pi onerosi: pi utenti (100) contemporaneamente caricano i propri documenti (a cui tengono...) mentre una infrastruttura scalabile in Cloud si occupa dei processi computazionali pi onerosi, con il risultato di un abbattimento del tempo totale della transazione. UN ESEMPIO Facciamo un esempio concreto delluso di un approccio di cattura distribuita e Cloud: la tentata vendita di servizi. Ogni volta che andiamo in un centro commerciale, troviamo sempre dei chioschetti nei corridoi ove le aziende cercano di farci comprare un abbonamento a qualcosa (telefonia, televisione) o farci aprire un nuovo conto corrente o acquisire carta di credito. Solitamente i passaggi sono i seguenti: il venditore compila della modulistica per la richiesta del servizio; il cliente firma quanto compilato e fornisce dei documenti di supporto (identit, codice fiscale, carta di credito, etc.); il venditore fotocopia i documenti aggiuntivi e consegna una copia dei moduli al cliente; a fine giornata (o a fine settimana) il venditore consegna al back offi-

ce i moduli prodotti; il back office acquisisce manualmente i dati dai moduli e smista la pratica al personale addetto alla lavorazione. Le copie dei documenti di supporto ed i moduli controfirmati verranno caricate sullarchivio elettronico; dopo qualche giorno il cliente riceve conferma dellattivazione del servizio (o le richieste di documenti e dati aggiuntivi). In questo modo tradizionale, il processo delle richieste di servizio avviene con un intervallo di qualche ora ed il cliente ha visibilit della sua pratica solo dopo uno o pi giorni, dando un servizio certamente non impeccabile. Come possiamo rivedere il processo sulla base di quanto qui scritto? Sfruttiamo i servizi che mettiamo in Cloud il processo si svolerebbe cos: il venditore compila della modulistica per l a richiesta del servizio; il cliente firma quanto compilato e fornisce dei documenti di supporto (identit, codice fiscale, carta di credito, etc.); il venditore, connesso ad Internet via 3G o hot spot pubblico, acquisisce direttamente i documenti aggiuntivi inviandoli ai servizi Cloud e consegna una copia dei moduli al cliente; i servizi di classificazione e estrazione dati processano i documenti ricevuti e archiviano le immagini caricate nel giro di pochi minuti; se esistono incertezze di classificazione o lettura, i servizi sul Cloud possono notificare via SMS al venditore che deve eseguire una correzione, cosa che pu fare usando solo il Browser Web, di fronte al suo cliente. completata la correzione, i documenti ed i dati vanno a creare una nuova pratica; il cliente riceve una notifica via mail e/o via SMS dellavvenuta presa in carico della pratica. In questo modo il ciclo della transazione si chiude nel giro di pochi minuti ed in modo interattivo, rendendo partecipe il cliente dello stato

di avanzamento della sua pratica. I vantaggi sono chiari e, ovviamente, luso di accesso mobile ad Internet, lesposizione dei servizi intelligenti di cattura sul Cloud - unito alla disponibilit di strumenti di acquisizione di qualit per uso nomadico e di interfacce utente nate per funzionare in ambiente web - sono gli elementi cardine per accelerare drammaticamente molti processi. Aggiungendo il vantaggio dellassenza di complessit dovute ad installazione di software sulle macchine locali (zero footprint) e di problemi di manutenzione, aggiornamenti di versione e tanti altri mal di testa, c da chiedersi ma cosa stiamo aspettando?.

ANGELO LA DUCA

Managing Director di Endurance Italia

42 iged.it 01.2012

mercato

And the winner is... la firma remota di CoSign!


Dalle smartcard alla firma remota
DI GIANNI SANDRUCCI

Correva lanno 2007. In un mondo popolato da milioni di smartcard la firma digitale era solo lennesima promessa non mantenuta della tecnologia. Una cosa utilissima in teoria, fondamentale per il paperless office, in pratica quasi del tutto inutilizzabile. Le smartcard si erano gi dimostrate oggetti troppo costosi da acquisire, distribuire, installare e manutenere nonch troppo farraginosi nellutilizzo. Un produttore di tecnologia di firma digitale aveva, per, gi proposto sul mercato mondiale la soluzione vincente, basata si un dispositivo di firma centralizzato capace di fornire il servizio di firma a milioni di utenti: CoSign. Soluzione vincente perch rigorosamente mantenuta nello standard della firma digitale (PKI) e allinterno di dispositivi di alta sicurezza (HSM), comprovata da organismi terzi. Al tempo stesso essa stata progettata con il preciso obiettivo di avere uno strumento facile per gli utilizzatori ed un sistema gestibile per i responsabili del servizio.

ALLA DATA IN CUI QUESTO ARTICOLO STATO SCRITTO (21 FEBBRAIO 2012) LA SOLUZIONE COSIGN LUNICO DISPOSITIVO DI FIRMA HSM LEGALMENTE VALIDO IN ITALIA PER LA FIRMA DIGITALE E PER LA FIRMA ELETTRONICA QUALIFICATA. DAL 1 NOVEMBRE 2011 TERMINATO IL REGIME TRANSITORIO CHE CONSENTIVA LUTILIZZO DI DISPOSITIVI HSM IN MANCANZA DI ADEGUATI ACCERTAMENTI DI SICUREZZA. SOLO COSIGN HA SUPERATO QUESTI ACCERTAMENTI. QUINDI: O SI USA UNA SMARTCARD NELLE MANI DEL TITOLARE E NON INFILATA CHISS DOVE OPPURE SI USA COSIGN. NEGLI ALTRI CASI NON SI HA UNA FIRMA DIGITALE, O FIRMA ELETTRONICA QUALIFICATA.

Fig. 01 Lutente firma con le applicazioni che gi conosce ed usa, con un semplice click del mouse sul pulsante FIRMA
iged.it 01.2012

43

Fig. 02 CoSign offre un ampio spettro di applicativi pronti per luso, funzionalit ed integrazioni gi disponibili e collaudate

In questi cinque anni la soluzione di firma digitale CoSign, distribuita in Italia dalla societ Itagile attraverso numerosi partner IT, ha cambiato il modo di concepire la firma digitale. Da un costoso incubo ad un elemento essenziale dei processi di dematerializzazione. Grazie allazione del legislatore e degli organismi preposti (DigitPA ed OCSI), e nellinteresse dellefficienza e della riduzione dei costi della Pubblica Amministrazione, in questi anni si consolidato un percorso normativo e di accertamento di sicurezza, che ha portato gli HSM ad essere pienamente normati ed utilizzabili per la firma digitale sotto il nome di firma remota. Il produttore di CoSign, ARX, ha collaborato con le istituzioni italiane e seguito con successo questo percorso. I pochi concorrenti di ARX, pur disponendo di mezzi molto pi ampi, non hanno voluto, o non hanno potuto, rispettare gli adempimenti di legge, trovandosi cos ad essere fuorilegge a partire dal

1 novembre 2012 (vedi riquadro). Larchitettura di CoSign ha dimostrato di essere allaltezza dei pi stringenti requisiti di sicurezza perch genera ed utilizza le chiavi private dellutente esclusivamente allinterno del dispositivo fisico sicuro e sblocca lutilizzo della chiave privata, validando il codice di accesso, esclusivamente allinterno del dispositivo fisico sicuro. CoSign quindi una soluzione di firma elettronica centralizzata o remota che in poche ore - pu essere installata, configurata, integrata nellambiente IT del cliente ed immediatamente utilizzata da centinaia di persone. La centralizzazione del dispositivo di firma ha permesso, negli anni, lintegrazione con numerosi applicativi e sistemi (Office, Acrobat, SharePoint, SAP, ActiveDirectory ecc.). La disponibilit di API a tutti i livelli consente la facile integrazione del servizio di firma in qualsiasi applicazione.

Oggi il mondo delle smartcard per la firma digitale un mondo al tramonto. Grandi istituzioni ed aziende stanno provvedendo alla sostituzione di ampi ed inutilizzati parchi di smartcard con CoSign. Il mondo della firma digitale, dal canto suo, per pi vivo che mai perch sempre pi chiaro a tutti che la firma digitale, se usabile, una tecnologia abilitante per i processi di dematerializzazione e per garantire alle pubbliche amministrazione maggiore efficienza e riduzione dei costi ed alle aziende un sicuro ritorno degli investimenti.

GIANNI SANDRUCCI

CEO at ITAGILE

44 iged.it 01.2012

Dal Documento allInformazione


Pubblicazioni Professionali ITER
A cura di Roberto Guarasci
Una disciplina che voglia riflettere sulle ragioni e i modi del suo costituirsi legittimamente in scienza - scriveva Paolo Bisogno - deve ripensare in maniera autonoma i principi ed accogliere risultati ed orientamenti con apertura interdisciplinare. La Documentazione, che in Europa diventata elemento fondante delle scienze dell'informazione e che in Italia fatica ancora ad imporsi come autonomo oggetto di studio, spesso relegata al rango di figlia negletta delle scienze del libro, evidenziava questa sua difficolt anche attraverso l'indisponibilit di testi per la formazione specialistica. Linsieme dei contributi raccolti segue il filo logico del percorso didattico costruito insieme a studenti, addetti a centri di documentazione, pubblici dipendenti, tutti accomunati dalla necessit sempre pi pressante di padroneggiare linsieme di conoscenze teoriche e abilit tecniche che permettessero loro di rispondere ai bisogni informativi delle organizzazioni di appartenenza utilizzando correttamente la pluralit delle fonti e dei media a loro disposizione.

Lautore

Roberto Guarasci professore ordinario di Documentazione presso lUniversit della Calabria, nonch Responsabile Scientifco dellUnit di Ricerca Sistemi di Indicizzazione e Classificazione del C.N.R.

Lindice

Roberto Guarasci - Che cos la documentazione Antonio Romiti - Archivistica e Documentazione tra passato e presente Piero Innocenti - Bibliografia, Biblioteconomia, Documentazione Giuseppe Scandurra - Il Documento Renato Rolli - Il diritto di accesso ai documenti amministrativi Anna Rovella - Produzione ordinamento e gestione dei documenti Eduardo De Francesco - I linguaggi di descrizione documentale Roberto Guarasci - Indicizzazione e classificazione: concetti generali Giovanni Adamo - La terminologia Daniele Gambarara, Alfredo Givigliano - Thesauri, mappe semantiche, ontologie. Problemi semantici e costruzioni concettuali Maurizio Lancia, Andrea Lapiccirella - Data Mining e Text Mining Stefano Pigliapoco - I sistemi informativi

Per ordinare il volume "Dal documento all'informazione", visitare il link:

www.iter.it/libri.htm

e compilare la scheda, oppure contattare l'editore ai riferimenti in calce

Per informazioni: ITER - Via Rovetta 18 20127 Milano Tel. 02 2831 161 - Fax 02 2831 1666 E-mail: iter@iter.it www.iter.it

mercato

Il contratto nativo digitale: scacco matto ai costi della dematerializzazione tradizionale


La proposta di Olivetti per eliminare la carta dai processi

DI OTTAVIANO TAGLIAVENTI

PREMESSA Olivetti ha da tempo una presenza consolidata nelle soluzioni per la dematerializzazione. Presenza non solo in Italia, ma in diversi paesi europei (primi tra tutti Francia, Gran Bretagna e Spagna) ed extraeuropei (dai paesi Arabi allAmerica Latina). Olivetti Si candida quindi ad interpretare le esigenze delle aziende non solo in chiave di lettura locale, ma con una

esperienza maturata dallo scambio tra ambiti culturali e sistemi legislativi diversi. Questa opportunit,, di avere le orecchie aperte su diversi mercati, ha consentito negli ultimi tempi ad Olivetti di imporsi velocemente come leader europeo nellambito della firma grafometrica, tema nel quale tra laltro in Italia oggi lunica che pu vantare realizzazioni di grandissimo rilievo,

avendo gi complessivamente implementato decine di migliaia di punti firma presso gli sportelli di diverse banche. I LIVELLI DI DEMATERIALIZZAZIONE Il valore di una soluzione documentale non sta tanto nella semplice archiviazione e recupero dei documenti, ma nel farli fluire ed utilizzare allinterno

46 iged.it 01.2012

presenta

SICUREZZA TOTALE
SPECIALE SCONTO MANIFESTAZIONE: 29
Solo presso lo stand ITER

GUIDA ALLA PROTEZIONE DEI BENI AZIENDALI

DI GIANCARLO BUTTI LA BS 7799, LA ISO IEC 27001, CRISC, ISM.

Security manager ed auditor presso gruppi bancari, consulente in ambito sicurezza e privacy.
Il primo libro sulla sicurezza pensato espressamente per quanti (imprenditori, professionisti) devono tutelare i beni della propria azienda e per quanti sono demandati ad aiutarli nella scelta e nella implementazione delle misure di sicurezza pi idonee. Il libro propone con linguaggio semplice, semplificato, discorsivo e, per quanto possibile, privo di termini tecnici, tutti i principali aspetti relativi alla sicurezza ed alla protezione dei beni materiali ed immateriali che costituiscono il patrimonio aziendale. Un approccio didattico, che pu agevolare nel loro lavoro anche i professionisti della sicurezza, che trovano uno strumento che illustra argomenti non sempre facili da spiegare. La modalit di illustrazione delle informazioni semplice e schematica, una sorta di presentazione, una sequenza di slide e di tabelle che in breve esprimono i concetti pi importanti. Viene presentata una panoramica completa su quelli che sono i rischi dei beni materiali ed immateriali delle aziende e le misure di sicurezza pi idonee per contrastarli. In particolare, il libro evidenzia tramite casi aziendali, tabelle e norme di comportamento che cosa si pu fare utilizzando quanto gi presente in azienda, senza ricorrere a costosi investimenti. Le informazioni fornite aiutano anche a rispettare le prescrizioni di numerose normative, quali il Dlgs 196/03 (normativa privacy).

Uniniziativa: ITER S.r.l. Via Rovetta, 18 20127 Milano (MI) tel. +39 02 2831161 - fax +39 02 28311666 www.iter.it

29,0 0

SPEC IA SCO LE NTO MAN IFES TAZI ONE :

dellazienda. Il successo dellinserimento in azienda di un sistema documentale si misura dai volumi di carta che si trovano ancora sulle scrivanie, dopo la sua introduzione. Se, dopo lintroduzione di un sistema documentale, le scrivanie sono ancora piene di carta, noi preferiamo darne la responsabilit al sistema documentale e non allazienda che deve essere accompagnata in un percorso di evoluzione verso processi paperless, riducendo al minimo limpatto che dipendenti e clienti devono affrontare (change management). Un metro interessante per la valutazione della corretta introduzione di un sistema documentale nei processi aziendali il punto in cui la dematerializzazione dei documenti viene attivata. Le prime esperienze di dematerializzazione avevano portato ad introdurre la dematerializzazione a processi conclusi: la dematerializzazione del ciclo attivo, ormai implementata nella maggior parte delle aziende, soprattutto quelle che devono gestire volumi importanti di fatture, ha portato alla eliminazione degli archivi delle fatture, approfittando del contesto normativo che consente di creare e gestire dei documenti elettronici che hanno lo stesso valore degli originali cartacei, che possono essere di conseguenza eliminati (conservazione sostitutiva). Eliminare le fatture vuol dire che paperless solo lultimo atto della vita dei documenti, mentre essi continuano ancora a vivere come carta nei processi aziendali. Il passo successivo stato quindi quello di anticipare il momento della dematerializzazione, generando dei documenti cartacei allinizio dei processi, ma poi acquisendone immagini indicizzate da utilizzare gestionalmente allinterno dei sistemi informativi. Sono stati certamente introdotti velocizzazione e maggiore ordine nei processi, ma questo tipo di dematerializzazione ha costi altissimi. Occorre personale che effettui le scannerizzazioni. Lindicizzazione automatica effettuata, quando possibile, con sistemi evoluti di riconoscimento dei campi e delle informazioni, basati su O.C.R., che danno risultati che richiedono una

validazione e che permettono comunque di gestire in modo automatico un numero molto limitato di tipologie di documenti, lasciando ancora una volta sulle scrivanie carta e processi manuali. Nel caso delle grandi aziende, questa attivit tipicamente affidata ad outsourcer; per le piccole attivit ci si deve accontentare dei risultati che si possono ottenere in modo automatico, perch la gestione manuale della dematerializzazione avrebbe costi non sostenibili. Da qui la sensazione che gestire la carta sia tutto sommato ancora pi efficiente e meno costoso. Oggi possibile un ulteriore passo molto importante nella direzione della dematerializzazione dei processi. Una domanda che ci si pu porre : perch produrre dei contratti cartacei (spesso con allegata una cospicua documentazione) per poi immediatamente dopo spendere cifre cos importanti per dematerializzarli? A questa domanda si pu dare risposta oggi con soluzioni che affrontano e risolvono contestualmente il problema tecnologico, normativo e di usabilit, abilitando quello che viene definito il contratto nativo digitale. LE FIRME ELETTRONICHE Olivetti sta affrontando con successo questa sfida e ha lanciato, gi nel corso del 2011, soluzioni di dematerializzazione del contratto che si basano su sistemi di firma elettronica, sia nel caso di contratti sottoscritti ad uno sportello, sia nel caso di contratti sottoscritti allesterno, presso la sede del cliente. Una modalit che ha riscosso particolare interesse quella che prevede lutilizzo della cosiddetta firma grafometrica per la sottoscrizione di un documento elettronico. La tecnologia ha messo a disposizione, per la acquisizione della firma autografa, tavolette che ne catturano non solo limmagine, ma anche i parametri comportamentali (nello specifico grafometrici) che la normativa riconduce alla classificazione di parametri biometrici. Questo consente di catturare non solo quello che si pu vedere e quindi magari, con una certa attenzione, copiare, ma anche quello che non si pu vedere e che quindi un accurato

processo di gestione pu consentire di rendere non copiabile, non modificabile e non riutilizzabile. Tipicamente un signature pad (cos vengono denominati) per firma grafometrica permette di acquisire ogni punto (definito da coordinate xy) la pressione esercitata con la penna, il ritmo e la velocit di scrittura (e di conseguenza laccelerazione). Ci mette a disposizione una fotografia molto accurata dei dati grafometrici caratteristici della firma che, se da un lato permette di ricondurla con estrema precisione a chi lha prodotta, dallaltro obbliga chi la acquisisce ad un trattamento della stessa conforme alla regolamentazione sulla privacy. Un aspetto molto interessante che essendo i dati grafometrici in forma elettronica si pu anche effettuare una sorta di perizia calligrafica automatica, affidata ad un software specializzato. Dunque, in tempo reale: un processo analogo a quello che, se dispone di uno specimen precedentemente rilasciato, in grado di rifiutare una firma falsa. Perch una firma conservi effettivamente le caratteristiche comportamentali di una persona, deve, infine, essere apposta con una penna che abbia le caratteristiche delle penne normalmente utilizzate, quindi con la punta dura e sottile (gli stili capacitivi che si obbligati ad utilizzare sui normali tablet capacitivi non permettono la riproduzione di una firma naturale, soprattutto ad una persona che non abituata ad usarli ). Inoltre la superficie sulla quale apporre la firma deve essere non usurabile nel tempo, per non pregiudicare la correttezza nellacquisizione dei dati. Alcune tecnologie consentono di firmare direttamente su uno schermo di vetro temperato, altre rendono necessaria lapposizione, sullo schermo, di una pur quasi impercettibile membrana resistiva che, nel caso di firme frequenti, tende ad usurarsi con una certa facilit (ed sensibile ad eventuali firme apposte per errore con una penna ad inchiostro normale, che sporcano la membrana resistiva compromettendone luso). Olivetti ha testato sul campo laccettazione di questo tipo di acquisizione di

48 iged.it 01.2012

firma, riscontrandone anche e soprattutto da persone anziane e non native digitali un assoluto gradimento, quando viene effettuata con dispositivi e con modalit adeguati. La firma grafometrica vista dunque da Olivetti come lo straordinario strumento che consente di dematerializzare la madre di tutti i documenti, ovvero il contratto, il documento che d origine a tutti i flussi ed i processi aziendali, dal delivery alla fatturazione e alla gestione del credito. , per, ingannevole affermare che una soluzione di firma grafometrica sia semplicemente un dispositivo sul quale si appone una firma che troviamo allo sportello. La firma grafometrica un processo complesso, che deve essere tanto solido da garantire il valore legale del documento che si va a sottoscrivere. Il fatto che il processo sia unanimemente riconosciuto come particolarmente solido lo dimostra lelevato numero di banche ed assicurazioni, che devono ottemperare per legge al requisito di forma scritta, e che gi si sono rivolte ad Olivetti per dotarsi di questa soluzione. La soluzione Olivetti costruita integrando diverse competenze presenti allinterno del gruppo Telecom Italia, di cui Olivetti oggi parte. Per esempio, la certificazione e validazione sono ottenute attraverso i servizi della

Certification Authority IT Telecom, nel cui manuale, pubblicato sul sito di DigitPA, stato appunto definito e formalizzato il processo che, utilizzando la firma grafometrica come autenticazione forte, implementa una soluzione di Firma Elettronica Qualificata (nota anche come Firma Digitale) che permette di dare al documento lo stesso valore di un documento cartaceo sul quale apposta la firma con la tradizionale penna ad inchiostro. Il nuovo CAD, Codice dell Amministrazione Digitale, ha poi aperto nuove strade e sancito lingresso della firma grafometrica nellolimpo delle soluzioni di validazione, come sar ulteriormente riaffermato dalle disposizioni operative che oggi tutti noi possiamo leggere in bozza, ma che dovrebbero presto essere formalmente emanate. Quando si approccia il tema della dematerializzazione del contratto, linterlocutore sempre ben consapevole di quanto costino le attivit di back office e del fatto che un contratto che nasce digitale le pu ridurre fino ad eliminarle. Un risparmio che normalmente permette di quantificare in non pi di un anno il pay back time della soluzione. CONCLUSIONI La domanda che regolarmente viene posta , per, sempre : Ma quello che mi proponete ha valore legale? Questo

testimonia che, se ci si sente confidente della soluzione tecnologica, sempre la soluzione normativa il tema cardine che pretende di vedere con chiarezza risolto. Preme evidenziare infatti quanto sia rischioso per esempio gestire questi processi senza la dovuta competenza. Atteso che i dispositivi di acquisizione della firma ne catturano non solo e non tanto limmagine, ma soprattutto i dati biometrici, ancora una volta evidente a tutti quanto delicato sia gestire questi dati in modo coerente alla normativa della Privacy e alle disposizioni del Garante. Un ulteriore ambito normativo tuttaltro che da sottovalutare. Riprendendo un tema al quale gi stato accennato, la dematerializzazione del contratto implica una serie di attivit connesse ai temi pi tradizionali e consolidati della dematerializzazione, quali ad esempio la conservazione sostitutiva. chiaro che, quando un documento nasce cartaceo, si pu scegliere liberamente se archiviarlo nel modo tradizionale, o sfruttare la possibilit, consentita dalla legge, di conservarne a norma una immagine elettronica che gestita in modo consono a precise normative - ha lo stesso valore delloriginale cartaceo, che quindi si pu eliminare. Se un contratto per nasce digitale, certamente non si pu inserire in un archivio cartaceo, e dunque quello della conservazione sostitutiva un percorso obbligato. Tanto che a questo punto fa veramente sorridere che si continui a chiamarla conservazione sostitutiva, quando ormai in tutto il mondo viene pi propriamente definita legal archiving, cio archiviazione con valore legale.

OTTAVIANO TAGLIAVENTI

Responsabile del Marketing Document Management di Olivetti

50 iged.it 01.2012

omat

OMAT ROMA 2011 TAVOLA ROTONDA


Tra presente e futuro: la rivoluzione digitale nelle imprese e nella PA

DI MAURZIO ARATA

Quali sono le opportunit che le imprese (in particolare le PMI) possono cogliere per sfruttare al meglio questo momento di cambiamento? Quali sono le prospettive di sviluppo e quali i temi aperti? Come cavalcare il fenomeno Cloud nella gestione quotidiana di unimpresa? Le ultime normative che impongono nuove modalit di dialogo con le amministrazioni. Posta elettronica certificata e fatturazione elettronica in primis. Grazie a un dibattito tra esperti, esponenti della PA e fornitori, la sessione si posta lobiettivo di rispondere a queste e molte altre fondamentali domande. Queste le tematiche che indicativamente si sono sviluppate, e vedremo come, allultima sessione della Tavola Rotonda di Omat Roma. Ad aprire la tavola rotonda il giornalista conduttore Arturo Di Corinto che chiede un minuto di raccoglimento per il Governo. (Siamo ancora allepoca in cui sta per concludersi il Governo Berlusconi, e Ministro per le PA ancora Renato Brunetta). Forse era un segnale premonitore? Al cuore del dibattito stanno lInformation Management e lautomazione dei dati dal punto di vista sociale, economico, politicoe anche filosofico. Apprezzamenti importanti durante il convegno si sono esplicitati a favore di DigitPa. Pur se non si parlato molto di innovazione, si parlato di CAD, di firma

digitale elettronica, ma cosa serve realmente a questo paese per uscire dalla crisi, basandosi sullICT e sulle varie competenze, intelligenze e capacit dimpresa che abbiamo? Quali sono le nostre esperienze, quale la situazione del mercato? Collinvito a creare una discussione dinamica viene data la parola allIng. Procaccino di Accenture. La domanda troppo vasta, quindi meglio cominciare intendendo il mercato dal punto di vista di domanda-offerta di tecnologia. A partire dalle PA, che sono il tema, c ancora poca domanda di innovazione tecnologica. Una gran parte di spese dal budget sono sulla manutenzione dei sistemi esistenti. La parte progettualit, linnovazione, le cose da fare.. si stanno assottigliando sempre di pi. Si continua a tenere in vita un parco alquanto vecchio e obsoleto, senza avere volont e capacit di fare

invece dismissioni che consentirebbero risparmi, o quantomeno di risparmiare budget. Un mercato che si muove ancora vecchio stile. Con una PA ancora organizzata in maniera gerarchica, con vari livelli ed una visione per Sylos, e con pochissima interazione. Con una grande difficolt per gli imprenditori ad avere un unico interlocutore. Oggi il mondo social, senza gerarchie, senza capi, e si muove in unottica molto diversa da quella della nostra Pubblica Amministrazione. Una spinta che sta nei fatti difficile da capire, da proporre, a fronte anche ad una difficolt culturale di pensare e di offrire servizio ai cittadini in modo nuovo. Sul viatico appena proposto, viene invitato a prendere la parola il Dr. Zaffagnini, Amministratore di Top Consult. Da venticinque anni, questo febbraio, il nostro lavoro dedicato alla GED, per

Sul portale www.omat360.it disponibile un numero speciale di iged.it online interamente dedicato a OMAT Roma 2011.
Buona lettura!
iged.it 01.2012

51

invitare le aziende alluso dellinformatica, attraverso il prodotto Top Media, presentato la prima volta allo SMAU nel 1992. Ora, ventanni dopo, ovviamente non pi lo stesso prodotto di allora... ha seguito le nuove piattaforme, non pi un unico prodotto, ma una famiglia di soluzioni volte a portare le aziende ad un processo di digitalizzazione dei documenti. Lobiettivo stato raggiunto grazie alle nuove tecnologie e grazie ai clienti stessi. Gi nel 94, col processo di Archiviazione dei documenti, fummo nella nuova fase applicativa, per poi nel99 porre in atto il primo intervento di Archiviazione per le PA, con il comune di Pesaro. Limportante era capire come queste nuove tecnologie avrebbero potuto essere accettate dalle persone e mantenute, con obbligo legale, per dieci anni. Oggi stiamo lavorando con ACI Informatica e la domanda fortissima. Oggi che i computer sono in tutte le case e non solo nelle aziende, come negli anni 80-90, come pu un azienda aiutare gli utenti ad essere sempre pi veloci, e nel contempo a non perdere il controllo delle informazioni? Come fare ad essere pi efficienti? Un esempio la PEC: se

obbligatoria, non solo si usa, ma ci si espone anche alle PEC che si ricevono. Pensare di non presidiare la PEC, che oggi la nuova raccomandata, vuol dire andare a perdere il controllo di quello che si fa. Un buon punto di aggancio per il Dr. Danilo Cattaneo di Infocert dice Di Corinto. Pensando anche che in alcuni settori ICT, pare che questa crisi non si senta troppo.... Infocert unazienda che ha solo prodotti per la dematerializzazione. C crisi non c crisi? Dal punto di vista tecnologico c tutto quello che serve, dal punto di vista normativoquasi tutto. Se non siamo i primi in Europa siamo comunque tra i primi. Certamente oggi c una crisi, sia le PA sia molte aziende private hanno tagli sui budget. Forse grazie alla crisi, nel nostro ambito, il solo segmento Banche e Assicurazioni cresciuto pi del 100%. Oggi tutte le aziende stanno facendo una corsa per dotarsi di PEC. C una Norma, ma anche una opportunit per tutti e la posta normale viene meno. Un esempio la fatturazione, dove una fattura viene inviata in PDF e autenticata con la

PEC. Le eccellenze sono ancora poche, ma Autostrade, o alcuni casi nella Sanit, sono considerai esempio in Europa. Con risparmi e miglioramento della qualit dei servizi per tutti. Dal punto di vista di far funzionare le cose prosegue Di Corinto, la parola passa allIng. Giorgio De Rita, Direttore Generale di DigitPA. Negli ultimi dieci anni, la sola amministrazione centrale pubblica ha ingoiato quasi 25 miliardi di euro di beni e servizi informatici, ha costruito, pi o meno bene, un patrimonio di tecnologie, di cultura, di risorse, di software. Oggi questo patrimonio si interroga su fare innovazione e nello stesso tempo sulla conservazione degli investimenti fatti, cercando di valorizzarli al meglio. Lamministrazione pubblica dello Stato ha una visione piuttosto lenta rispetto alla trasformazione del mercato, reagisce con un ritardo quasi naturale. Oggi davanti a nuovi slogan come App, Open Data, Cloud, vi sono due modi di reagire: il primo <sto a guardare>, voglio vedere e capire, poich lanciarsi troppo in avanti per la PA rischioso; il secondo <capire come rimanere anco-

52 iged.it 01.2012

rati alle nuove tecnologie>, rendendosi conto che rimanendo troppo indietro si rischia di perdere un treno che sta correndo veloce. Attualmente abbiamo un incremento del 30% preventivato sui nuovi investimenti per la crescita della capacit di innovazione nelle Pubbliche Amministrazioni. Per DigitPA la gara diventa testimonianza di un modello nuovo, di un nuovo assetto competitivo, attraverso quattro elementi principali. Dal 2012, in primo luogo, entreranno in vigore una serie straordinaria di regole tecniche, conservazione, firme elettroniche, pagamenti, fatturazione elettronica, disaster recovery. In secondo luogo, sar un anno dove abbandoneremo la proroga della proroga della proroga.. la strategia quella di dire basta! Meglio scontare difficolt per qualche mese, ma abbandonare lidea che la proroga ci arrivi. Terzo punto linteroperabilit, lesigenza da parte delle PA di riuscire a condividere i dati. Infine, vi sar una trasformazione tecnologica. Occorre mettere mano allinfrastruttura tecnologica di un Paese che ha le sue caratteristiche di frammentazioni amministrative e di territorio, per dare impulso di sviluppo e semplificazione per il cittadino, impresa o utente che sia. Lamministrazione, per linformatica, i soldi li ha.. e se non li ha, li trova. Beni e servizi per linformatica sono esclusi dai tagli, quindi inutile nascondersi dietro al problema dei costi. Ovviamente, non dimenticando risparmio e razionalizzazione della spesa. Di Corinto puntualizza sul fatto che esiste un disagio diffuso, che, ad esempio, i soldi per la banda larga non arrivano mai , la cooperazione applicativa non decolla, le PA hanno difficolt a scambiarsi i dati e nellapproccio agli Open Data, laprirsi nuovi spazi di mercato e il rendersi competitivi anche nei confronti degli altri paesi.. le cose non vanno benissimo. Poi c sempre un problema di carenza di finanziamenti per la ricerca scientifica e tecnologica. e prosegue introducendo il Prof. Mario Dal Co, Direttore Generale dellAgenzia per lInnovazione, reduce anche da una importante missione per un accordo con la Cina nellambito dellinnovazione. Possiamo fare di pi

e meglio? Anzitutto, si deve sottolineare che lAgenzia per lInnovazione nasce per favorire linnovazione nelle aziende e si occupa delle PA in quanto possibile mercato. Abbiamo bisogno di innovazione nel senso pi largo, non di spezzoni di tecnologia. Le risorse umane nelle PA non sono meno capaci che nel privato, ma sono regolate da un sistema che ne penalizza lassunzione di responsabilit, la capacit decisionale, la motivazione. In quanto agli Open Data, il problema reinterpretare, se non riscrivere, la normativa sulla tutela della privacy, altrimenti linteroperabilit ce la scordiamo, perch si rimarrebbe alla frammentazione culturale, campanilistica, ma soprattutto normativo - amministrativa. Dobbiamo imparare ad utilizzare ci che linnovazione ci offre, a partire dal web 2.0 che fornisce tecnologie, non ideologie. Non basta lOpen Data, dobbiamo ridefinire i diritti dei cittadini sui loro dati, partendo dal presupposto che i dati che li riguardano, ad esempio il fascicolo sanitario, sono propriet dei cittadini. Il Ministero della Sanit non lo riconosce, i medici non lo riconoscono, le leggi non lo riconoscono ma se non si risolvono questi problemi, Open Data e interoperabilit ce li possiamo scordare. Dal pubblico viene posto il problema della fiducia nella macchina amministrativa che manca, e che i cittadini

invece vorrebbero avere. E, partendo dal fascicolo sanitario, chi garantisce la sicurezza dei nostri dati, chi garantisce che la condivisione degli stessi avvenga fra le persone qualificate a questo, e che invece non finiscano in mani sbagliate? La conduzione lascia lo spazio nuovamente allIng. De Rita, avendo DigitPA un ruolo cruciale tanto nellinnovazione della macchina amministrativa, quanto nella vigilanza, controllo, certificazione, formazione. LItalia un bellissimo e grande Paese, ed ha una Amministrazione che figlia della sua storia, nel bene e nel male. Non credo debba esservi un giudizio negativo e tranchant. Problema PEC? Che ce ne sono troppe. Comunque, il suo utilizzo qualche cosa al sistema porta. Il Paese cammina con passo lento, ma bisogna sapere che cammina e avanza. Certo, i Cinesi vanno velocissimi rispetto a noi, ma una storia diversa. Serve scambiarsi le idee su una visione lunga, non sul mercato dei prossimi quindici giorni. Linteroperabilit porta certamente con s vari problemi come la sicurezza dei dati, e la capacit di mettere intelligenza nellassetto informativo pubblico fondamentale. Vi sono varie infrastrutture fatte bene, un esempio il Registro delle Opposizioni, dove basta iscriversi per dire se si vuole o meno ricevere la pubblicit. iged.it 01.2012

53

ERRATA CORRIGE: Causa errore in fase di editing, erano stati uniti due interventi in uno. Ce ne scusiamo. Cos era il testo originale.
NON PERDETE IL PROSSIMO APPUNTAMENTO CON OMAT!
Tanto pi il dato sicuro, in materia di interoperabilit o condivisione, tanto pi fruibile. Vi la paura di mettersi insieme, che nasce dalla paura di perdere qualche privilegio, qualche possibilit, qualche informazione, qualche piccolo finanziamento. Di Corinto sottolinea quanto tutto questo, in linea con il 150 anniversario dItalia, sia un invito allunit. E prosegue dicendo che servirebbe uno strumento.. un .org dove i cittadini possano vedere tutte le cose buone che sono state fatte. Interviene lIng. De Rita, aggiungendo che le cose fatte sono state fatte, e che il vero tema, semmai, vedere quali sono gli impegni sulle cose da fare. Poi la volta di Accenture rappresentata dallIng. Procaccino. Con ansia stiamo attendendo il Decreto sulla Fatturazione Elettronica, a cui ci siamo dedicati e che porta innovazione tanto alle aziende come allinformatica, alle Amministrazioni Pubbliche. Un investimento a costo zero. Serve, in generale, un sistema di investimento che sia compatibile con i tempi: se dalla nascita di un progetto alla sua attuazione intercorre un anno e mezzo, sul piano tecnologico nel frattempo gi tutto cambiato. Continua il Dr. Zaffagnini, in qualit di operatore di mercato. Investimento a costo zero: andare dallazienda, proporle una nuova tecnologia, farle capire il risparmio che ne

A Milano il 27 e 28 marzo 2012, presso lAtahotel Executive viale Don Luigi Sturzo 45
no su un mercato internazionale che ha una sua logica ed una sua capacit di fascinazione. Noi siamo prudenti rispetto a questa fantasmagoria non perch si voglia frenare, ma perch si vuol prima capire come queste soluzioni possano essere adattate alle nostre risorse umane. Pur vedendo cose strabilianti, vi sono anche molti punti deboli, basti pensare ad esempio alla sicurezza. Conoscere questo mondo, capirne i linguaggi e portarlo ad essere servizio importante, ma non dobbiamo altres confonderci, pensando che le nostra PA debbano essere su questa frontiera tecnologica. Le nostre PA devono essere anzitutto capaci di stare nello standard, assicurando le funzioni fondamentali. Come dicevo allinizio, tutto questo accadeva laltro ieri, nel frattempo vi un nuovo Governo, peraltro tecnico, cosa verr mantenuto, cosa conservato, cosa modificato o rinnovato? Staremo a vedere, e mantenendo un qualche po di ottimismo che male non fa, augurandoci che tutto proceda per il meglio.

deriver, ma anche che fornir nuovi servizi, consentendole di crescere sul mercato e diventare pi competitiva. Aprirsi a questo ragionamento, anche da parte delle PA, la cosa pi sana. E parlando della Gestione Elettronica dei Documenti, ad esempio, chi pi di unamministrazione locale o centrale vive di carta? Continua il Dr. Cattaneo: Vi sono Asl che stanno utilizzando il Fascicolo Sanitario, cosa non semplice in quanto a sicurezza e privacy considerando che una fattura elettronica ben diversa da una TAC, che pesa come mille fatture. Questo sistema consente risparmi e sicurezza per i degenti e i cittadini. Devo constatare, purtroppo, che chi sta utilizzando linnovazione sono Asl per lo pi della Lombardia, del Veneto o dellEmilia Romagna, mentre c molta inerzia in particolare al Sud, anche per la difesa del proprio status quo. Qualcuno magari ci guadagna con la carta Quanto alla PEC, le PEC ci sono e, per quanto siano perfettibili, bene imparare a sfruttarle. A chiudere la Tavola Rotonda il Prof. Dal Co. C sicuramente una pressione innovativa da parte delle aziende, e non mi riferisco tanto alle piccole o medie imprese, quanto ai grandi operatori mondiali, della rete, delle piattaforme, delle soluzioni tecnologiche, che spingo-

MAURZIO ARATA

Giornalista, Condirettore di Voicecom news

54 iged.it 01.2012

FINALMENTE TUTTO IN RETE

nato OMAT360, il primo portale interamente dedicato ai professionisti dellinformation management. Approfondimenti, notizie, appuntamenti, video e una community che cresce ogni giorno!

www.omat360.it

Iter srl - via Rovetta 18 - 20127 Milano - tel. 02 2831161 - fax 02 28311666 www.iter.it - iter@iter.it

eventi

OMAT 2012. LA RIVOLUZIONE DIGITALE PRENDE FORMA


La nuova edizione di OMAT, levento dedicato alla gestione elettronica dei contenuti digitali e dei processi aziendali si terr a Milano il 27 e 28 marzo
DI STEFANO FORESTI

Torna lappuntamento con OMAT, la pi importante mostra convegno italiana dedicata alla gestione delle informazioni digitali e dei processi

aziendali, che si terr il 27 e 28 marzo presso lAtahotel executive di Milano. Il sito internet della manifestazione www.omat360.it/mi12.

Al giorno doggi, siamo circondati da informazioni in ogni momento della nostra vita, professionale e privata. Tutto quanto informazione:

56 iged.it 01.2012

nel business, la capacit di governare questa esplosione di dati in grado di determinare il successo o il fallimento di unimpresa. Dal 1990, OMAT rappresenta una preziosa occasione per interagire con i protagonisti dellinformation management e affrontare il mercato in modo sicuro, smart e vincente. Tra i temi in programma, business analytics, disaster recovery, cloud e virtualizzazione, codice dellamministrazione digitale, conservazione dei dati, sicurezza, firma elettronica avanzata, social enterprise, information search, internet delle cose, la nuova fatturazione elettronica, PEC, storage e tutte le novit normative, con un occhio di riguardo al ritorno degli investimenti. OMAT si articoler in un programma di conferenze, workshop, laboratori (studiati per avvicinare il mondo delle PMI al digitale), tavole rotonde animate dai principali esperti di digitalizzazione a livello nazionale commenta Ursula Staerk, project manager dellevento tra cui i rappresentanti dei maggiori player del settore e delle Istituzioni coinvolte. Inoltre, allinterno dellarea demo sar possibile toccare con mano le soluzioni delle aziende pi innovative. Il nostro Paese sta attraversando un momento di profondo rinnovamento per quanto riguarda limpiego del digitale nel business, spinto da una serie di innovazioni tecnologiche da una parte e dalla volont legislativa dallaltra. Questanno pi che mai OMAT, costituisce un momento di fondamentale importanza per capire in quale direzione si sta muovendo il mercato e agire in anticipo sui tempi. Per maggiori informazioni e per iscriversi gratuitamente allevento, si rimanda al sito www.omat360.it/ mi12.

FLASH IN ANTEPRIMA:

CGK SOLUTIONS Nellambito di OMAT Milano, CGK Solutions, in partnership con InoTec (societ specializzata nella produzione di scanner ad alta produttivit, macchine specifiche per il trattamento di grandi quantitativi di documenti) presenter al mercato italiano linnovativo scanner Scamax M06 da 170 pagine al minuto. Dopo aver ottenuto la Certificazione IMQ per il suo sistema di gestione della qualit, CGK Solutions si presenta pi forte e strutturata a questo importante evento con obiettivi ambiziosi, in particolar modo desidera far apprezzare al mercato le importanti novit riguardanti il nuovo Scamax M06 da 170 PPM dotato dellinnovativa tecnologia di illuminazione a Led, garanzia di robustezza e risparmio energetico, e dellesclusivo sistema di trascinamento senza vetrini. OMAT Milano 2012 rappresenter la vetrina ideale per poter presentare dal vivo lo Scanner M06, che sar a disposizione di chiunque desideri effettuare delle prove con i documenti utilizzati allinterno del proprio processo produttivo.

logia di digital imaging, annuncia il lancio di imageFORMULA P-215, lo scanner portatile, alimentato tramite porta USB, ideale per piccoli uffici, ambienti SoHo, ma anche per i professionisti in continuo movimento Il nuovo scanner ultra compatto compatibile con ambiente MAC e PC e supporta funzioni mobile che permettono di effettuare scansioni direttamente da applicazioni cloudhosted come GoogleDocs, Evernote e SharePoint. Alimentato da un cavo USB, imageFORMULA P-215 esegue scansioni di entrambi i lati del documento con un solo passaggio, acquisendo fino a 15 pagine al minuto. Lo scanner incorpora un alimentatore automatico di documenti che in grado di contenere fino a 20 fogli, facendo in modo di risparmiare tempo prezioso nella scansione di documenti composti da pi pagine. P-215 incorpora inoltre uno speciale slot per la scansione di documenti su tessera plastificata come la carta didentit, la patente o magari anche carte di debito/credito.

CANON In occasione della prossima edizione di OMAT, Canon presenter la propria offerta di scanner professionali, tra cui il modello P-215. Canon, leader mondiale nella tecno-

ELO ELO presenter la nuovissima app per Smartphone: la nuova dimensione per una mobilit illimitata, disponibile sia per iPhone che per iPad. La nuova ELO app per Smartphone si appoggia sulla tecnologia di ELO Web Access garantendo una connessione sicura e stabile verso larchivio ELO. In questo modo, possibile ricercare informazioni in modo intuitivo con iSearch oppure salvare le foto in ar-

iged.it 01.2012

57

chivio, creare nuove cartelle e visualizzare i principali tipi di file. Tutti i task vengono visualizzati in tempo reale, con un semplice tocco, per una mobilit del 100%. La app ELO per Smartphone disponibile gratuitamente su App Store.

Va poi considerato che gli interventi che riguardano il passaggio dal cartaceo al digitale implicano interventi di tipo organizzativo, di revisione dei processi, oltre a unattenzione costante ai dettami imposti dalla normativa vigente. Accanto, ovviamente, permangono tutti i vincoli tecnologici e di business. Consapevole di tutto questo e forte delle spiccate competenze specialistiche su cui fonda la qualit dei propri servizi, InfoCert si dotata di una struttura snella e capace di offrire ad ogni tipo di organizzazione, pubblica o privata, servizi di consulenza organizzativa e normativa, che si affiancano alle soluzioni di certificazione digitale e gestione documentale. Come di consueto, InfoCert porter la propria esperienza a OMAT partecipando in sede di conferenza.

INFOCERT Il passaggio dei flussi documentali dalla gestione cartacea alla gestione digitale porta indubbi vantaggi alle imprese. Ma altres vero che intraprendere un percorso di dematerializzazione una sfida articolata e complessa, con vincoli tecnologici e normativi che possono allungarne i tempi e aumentarne i costi, incidendo negativamente sul ROI.

ITAGILE In qualit di distributore in esclusiva per lItalia, ItAgile presenter a OMAT la soluzione di firma digitale CoSign, il server di firma digitale, che rende semplice la firma, la verifica e la conservazione dei documenti digitali. CoSign ad oggi lunico dispositivo di firma HSM (Hardware Security Module) in regola con le disposizioni del recente DPCM 14 ottobre 2011, che pone fine al regime provvisorio che consentiva luso degli HSM in mancanza di una certificazione EAL4+. Dal 1 novembre 2011, CoSign quindi lunico server di firma utilizzabile per la firma digitale remota, firma elettronica avanzata e firma automatica/massiva (per la fatturazione elettronica e conservazione sostitutiva).

58 iged.it 01.2012

CoSign dispone di numerosi moduli pronti allutilizzo e di una gamma completa di interfacce di program mazione, tali da consentire facil mente lintegrazione con i principali ambienti e applicativi, quali integra zione con i Directory Service per la profilazione utenti (ad es. Active Directory), integrazione con i siste mi di strong authentication (OTP, biometrici, smartcard), integrazione con tutte le maggiori CA per i pro cessi di enrollment.

KPNQWEST KPNQwest Italia Spa, operatore di servizi di telecomunicazione per le aziende con pi di 3500 clienti bu siness, presenter a OMAT le novit di Documatica, la propria piatta forma in modalit as a service per la gestione della documentazione aziendale. Oltre al processo di conservazione sostitutiva in outsourcing, ospitato in data center ad alta affidabilit, ai sistemi di archiviazione e di ricerca gi maturi, la piattaforma si comple ta con un sistema per la distribuzione automatizzata multicanale (posta, email, fax), un sistema semplificato per la gestione della superimpronta del processo di conservazione e di nuove interfacce con i sistemi azien dali: API, FTP e client AS/400. Grande attenzione stata dedicata ai nuovi processi di notifica auto matizzati che informano il cliente in tempo reale sullo stato del processo di conservazione. Insieme a Documatica, sar possibile approfondire le caratteristiche di Messaging, la piattaforma as a service per la gestione di documen tazione non strutturata, che permet te invio e ricezione di fax e sms in outsourcing, nonch linvio massivo di email.

DOCS, la soluzione in grado di realizzare in modo efficace la de materializzazione dei documenti cartacei delle aziende. Il sistema ha come obiettivo leliminazione dei supporti cartacei nel punto in cui emergono in azienda e la loro sosti tuzione con documenti elettronici. ProFit, la nuova soluzione per la gestione automatica del ciclo delle fatture passive con fatturazione a consuntivo in base alle fatture ef fettivamente elaborate. Prevede una rete di Centri Servizi che offra no alle aziende Italiane la elabora zione completa delle Fatture rice vute, in parte presso il Centro Servizi per lestrazione dei dati dalle fatture ed in parte presso la zienda, per il trasferimento dei dati estratti nel gestionale installato.

KODAK Presso lo stand Kodak sar possibile visionare le novit della divisione Document Imaging. I prodotti espo sti comprenderanno gli scanner per i gruppi di lavoro con il nuovissimo ScanMate i920, la nuova Serie i2000 (A4, da 30 a 70 ppm) fino ad arri vare ai dispositivi di basso volume di tipologia A3 (Serie i1400) che garantiscono una produttivit fino a 15.000 pagine al giorno. Da sottolineare la presenza di un prodotto unico sul mercato, il nuo vissimo Camera Scanner SceyeX, portatile, particolarmente indicato per trattare documenti rilegati e per scansionare qualsiasi tipo di oggetto che rientri nelle dimensioni di un foglio A4. I Centri Servizi potranno inoltre ve dere in azione lo scanner di alto volu me scelto per digitalizzare i form del Censimento Italiano: la Serie i5000, ideale per trattare documenti senza limiti di produttivit giornaliera, dotato di alimentatore automatico da 750 fogli ed in grado di arrivare alleccezionale velocit di 210 ppm (i5800). Kodak inoltre fornisce anche un potente software applicativo di cattura, Capture PRO, ora anche nella versione Network Edition per pilotare non solo i propri scanner, ma anche una vasta lista di modelli concorrenti.

NICA A seguito dei cambiamenti struttu rali delleconomia negli ultimi due anni, nel 2012 la domanda di archi viazione documentale continuer a rivolgersi principalmente verso le applicazioni in grado di offrire, a costi molto contenuti, significativi incrementi di efficienza e notevoli riduzioni dei costi interni dellazien da. Partendo da questi presupposti NICA presenta ad OMAT Milano 2012 due novit:

OPENWORK Nellera del Mobile Computing e della multicanalit, dove essere of fline diverr presto uneccezione e accedere alle informazioni ovunque e da qualsiasi dispositivo una necessi t, Openwork presenta in anteprima a OMAT Milano 2012 la sua nuova proposta per la creazione di soluzio ni applicative. Presso il demo point di Openwork verr infatti mostrata la facilit con la quale possibile realizzare soluzioni applicative mul ticanale in ambiti diversi come, ad esempio, la workforce automation e lorganizational planning. I nuovi strumenti Openwork aiutano le organizzazioni a sfruttare al meglio il valore delle nuove tecnologie per il proprio business. Progettati recepen do le evoluzioni del mercato e della tecnologia, rispecchiano la filosofia che da sempre caratterizza lazienda: permettere un passaggio rapido e senza soluzione di continuit tra limmaginare una soluzione applica tiva e vederla realizzata ed immedia tamente operativa, rendendo costan te lallineamento tra levoluzione del business e gli strumenti IT.
iged.it 01.2012

59

RECOGNIFORM TECHNOLOGIES Recogniform Technologies SpA presenter durante ledizione 2012 di OMAT Milano diverse novit. Recogniform Reader 10.0, la recentissima major release della piattaforma di lettura ottica utilizzabile per estrarre dati ed informazioni da moduli e documenti cartacei sia strutturati che non strutturati. Recogniform OCR Server for Invoices, il nuovo prodotto per estrarre automaticamente dalle fatture passive fornitore, data e numero fattura, a prescindere dal layout. Tale sistema, in abbinamento a qualsiasi programma di archiviazione ottica, consente la memorizzazione automatica delle fatture, senza necessit di digitazione manuale dei dati di classificazione. Recogniform Book Scanner Suite, il prototipo di un originale sistema hi-tech, ma low-cost specifico per la dematerializzazione di libri.

Recogniform ImageProcessor 7.1, la nuova minor release del potente sistema di elaborazione batch delle immagini con centinaia di funzioni avanzate che consento di migliorare, convertire e verificare la qualit di documenti digitali.

TOP CONSULT Top Consult sar presente ad OMAT Milano 2012 assieme ad ACI Informatica, con cui offre ad imprese e PA servizi di gestione e conservazione sostitutiva in house e in outsourcing dei documenti fiscali e societari. Lofferta congiunta si basa in particolare sul nuovo pacchetto applicativo NED for Corrispondenza e sul nuovo servizio PEC Lex, per la gestione e conservazione della corrispondenza e della PEC (che come documento firmato digitalmente va obbligatoriamente conservato a norma) e sulla disponibilit del Data

Center di ACI Informatica (che anche gestore certificato PEC), uno dei principali e meglio organizzati centri elaborazione dati in Italia. NED for Corrispondenza una soluzione concreta che ricrea in modo virtuale lufficio posta aziendale, che smistava la corrispondenza in arrivo a persone e reparti interessati, o la spediva in uscita, ma che ne ha perso il controllo a causa soprattutto delle-mail e della dispersione delle informazioni fra gli utenti finali. Per chi non vuole ancora affrontare le tematiche della gestione della corrispondenza, ma vuole comunque ottemperare allobbligo di conservazione delle mail e delle PEC, Top Consult offre il servizio semplificato PEC Lex.

STEFANO FORESTI

Marketing communication ITER

60 iged.it 01.2012

2012

WELCOME TO THE NANOTECH WORLD

8a
EDIZIONE

micro, nano & advanced technologies: where research meets business

Roma, 24.25.26 Settembre 2012

Sapienza Universit di Roma Facolt di Ingegneria Civile e Industriale Via Eudossiana 18

Progetto e organizzazione:

www.nanoforum.it

dalle aziende

ELO Digital Office GmbH


ELO Digital Office GmbH sviluppa e commercializza programmi e soluzioni ad alte prestazioni per la gestione documentale, larchiviazione digitale e la gestione dei flussi di lavoro, nonch per lintera gamma di funzioni ECM (Enterprise Content Management). Nel 1996, allinterno del gruppo Louis Leitz, viene creato il brand ELO (Elektronischer Leitz Ordner), cui segue la nascita di ELOoffice, un prodotto dedicato alle piccole e medie imprese. Dal 1998 ELO Digital Office GmbH diviene una societ indipendente e nello stesso anno viene introdotto ELOprofessional, un prodotto pi sofisticato, che soddisfa i complessi bisogni di aziende pi grandi. Nel 2004 viene infine commercializzato ELOenterprise, con lintento di entrare in un ambiente eterogeneo, oltre a quello windows-based, con una versione platform-independent e multi-client. ELO opera ormai da un anno direttamente nel mercato italiano, con una propria sede. La squadra guidata dal Country Manager Vito Intini, che viene da unesperienza decennale sul tema della gestione documentale, avendo infatti curato con successo il rilancio in Italia di diverse societ estere. Rappresenta quindi la persona adatta per il mercato italiano, sul quale ELO pu fare valere lesperienza di successo avuta con importanti partner quali Daimler, Expert, GDF Suez, Lufthansa Technik Logistik, MAN, Pernod-Ricard, la Polizia Bavarese e Skoda. Il successo di una soluzione ECM dipende in larga misura dalla competenza dei servizi di assistenza e consulenza forniti al cliente. Per questo la strategia aziendale di ELO incentrata su una consolidata rete di Partner. Grazie a programmi di formazione continua e di certificazione, i nostri Partner vantano una profonda conoscenza ed esperienza riguardo allintera gamma di soluzioni ELO e ECM/ DMS. In Italia possibile citare ad esempio Led Spa, che diventato un importante partner di ELO, promuovendo il prodotto e ottimizzandone la localizzazione sulle tematiche legislative italiane. Le aree operative di Led sono le istituzioni finanziarie ed assicurative, le utilities, le societ di produzione e di trasporto ed in genere tutte le aziende con un elevato grado di complessit organizzativa. Le soluzioni portate sul mercato connesse con il lavoro di integrazione, caratterizzazione ed adattamento alle necessit di una realt sociale europea permettono ai clienti di focalizzarsi sui propri obiettivi principali. I progetti Led sono gestiti secondo metodologie condivise e logiche industriali: il risultato la garanzia e la rapidit del ritorno dellinvestimento. Lesigenza di archiviazione dei documenti legati ai processi per la conformit legale e lo sviluppo tecnologico di rappresentazioni dei processi di lavoro (workflows) mediante moduli della Suite abilitano i prodotti Led alla gestione ed integrazione automatica e massiva di documenti estremamente eterogenei. Un esempio costituito dalla realizzazione di software per larchiviazione di flussi di fatturazione passiva provenienti da un

elevato numero di fornitori per un fondo di previdenza ed assistenza sanitaria. I risultati del progetto sono stati la riduzione drastica dei tempi elaborazione con un miglioramento gestionale e la possibilit di impiegare le risorse umane a disposizione in migliori attivit di controllo e supporto al business. Lesigenza sentita da un cliente che opera nel mercato dellestrazione petrolifera e dellenergia era quella di integrare i sistemi e migliorare i processi relativi al portfolio project management per fornire dei miglioramenti prestazionali a parit di investimenti nellambito della gestione della manutenzione preventiva e i sistemi di automazione industriale. Led ed i suoi partner hanno collaborato per permettere la realizzazione di unottima integrazione che consegue tutti gli obiettivi strutturando un ecosistema di prodotti trasversali e connessi. il core business e anche le risorse ICT di questorganizzazione hanno potuto ottenere significativi benefici ed apprezzare la migliorata qualit del proprio lavoro. Caratteristica distintiva di ELOprofessional il modo in cui riunisce in uninfrastruttura di archiviazione unificata i pi svariati tipi di documento.

62 iged.it 01.2012

infatti possibile integrare il sistema ELO con quasi tutte le principali applicazioni aziendali: ELO in grado di gestire documenti Microsoft Office, messaggi di posta elettronica, documenti su carta, disegni tecnici o documenti ERP. Il contenuto di informazioni e documenti provenienti da sistemi ERP, un mainframe AS/400 o altre fonti, vengono acquisite e importate automaticamente, quindi indicizzate e archiviate su richiesta. Si configura cos un sistema aziendale unificato. La struttura di archiviazione del sistema ELO si rif a tecniche di catalogazione convenzionali che non richiedano grandi sforzi dapprendimento. Per rendere linterazione tra utente e software il pi user- friendly possibile ELO conduce regolari test di fruibilit. Esempio ne la possibilit di accedere a ELO con modalit diverse: attraverso un browser, il notebook, smartphone o con un client Linux, Mac o Windows.

ELO offre inoltre funzioni DMS per lintero ambiente di Office. Grazie allintegrazione ELO per Microsoft Word, possibile effettuare la ricerca e la visualizzazione della corrispondenza utilizzando semplicemente Word in ELO. Anzich essere memorizzati nel disco fisso locale o sulla rete aziendale, i documenti vengono salvati e protetti nellarchivio centrale. Per ci che concerne la ricerca dei dati, mediante la componente ELO iSearch possibile effettuare interrogazioni nellintero archivio. ELO iSearch supporta lutente durante lintero processo di ricerca in modo intelligente e trasparente, consentendogli di giungere pi rapidamente alle informazioni per lui rilevanti ai fini decisionali. Lutente ottiene le informazioni desiderate in modo rapido e sicuro grazie a componenti quali lautocompletamento, la correzione ortografica, il collegamento intuitivo a termini di ricerca, le procedure di ricerca linguistica, le funzioni di filtro e il thesaurus. La legislazione in vigore in numerosi paesi richiede la conservazione della posta elettronica rilevante ai fini aziendali. Applicando tecniche di archiviazione delle-mail su client e su server, ELO XC consente una conservazione affidabile e garantita contro la manomissione

della posta elettronica per lintero periodo prescritto e oltre. ELO XC offre inoltre la compatibilit totale con quasi tutti i programmi di posta elettronica, quali Microsoft Exchange, IBM Lotus Notes e Novell Group-Wise. Per assicurare la leggibilit anche dopo anni, ELO offre la possibilit di convertire automaticamente le-mail in uno dei formati di conservazione a lunga durata TIFF e PDF/A. ELO Internet Gateway consente laccesso veloce e indipendente ad un archivio centrale ELO partendo da piattaforme diverse. infatti possibile accedere allarchivio ELO da qualsiasi sede utilizzando un semplice browser. ELO Internet Gateway traduce, attraverso il server Web di ELO, lintero archivio in codice HTML. Il client di ricerca ELO accede al server Web ELO indipendentemente dalla piattaforma (Windows, Linux, Macintosh), supportando browser diversi, quali Mozilla Firefox e Internet Explorer. ELOprofessional offre inoltre, gi a partire dalla versione standard, con ELO WCM (Web Content Management) un ambiente ad alte prestazioni per la gestione del contenuto Web. ELO for smartphone ed ELO Mobil permettono laccesso a qualsiasi informazione desiderata da smartphone e computer portatili. Accesso in pochi istanti, facilmente e dappertutto a qualsiasi informazione desiderata. Al passo con la strategia multi-client, le soluzioni ELO for Smartphone ed ELO Mobil sono oggigiorno un importante e ormai imprescindibile fattore di successo.

VITO INTINI, COUNTRY MANAGER, ELO

iged.it 01.2012

63

dalle aziende

Euro Sistemi estende le proprie competenze alle tecnologie semantiche per content capture e management
DI SIMONA ABELA

Euro Sistemi srl annuncia la nascita di una partnership commerciale con la start-up Altilia srl unazienda, spin-off del CNR, operante nel settore delle tecnologie semantiche per content capture e management. Grazie a questa nuova partnership la pluridecennale esperienza di Euro Sistemi srl, nel settore della gestione documentale e dellarchiviazione ottica, si arricchisce di avanzate competenze tecnologiche per la realizzazione di nuove soluzioni nei settori del content capture; document, content e knowledge management; business e competitive intelligence. Le nuove soluzioni offerte da Euro Sistemi presentano caratteristiche uniche nel loro genere e sono basate su un insieme avanzato di funzionalit che consentono allutente di estrarre e gestire contenuti, presenti in sorgenti Web e documenti di tutti i formati, sulla base della loro struttura e semantica. Gli utenti delle nuove soluzioni di Euro Sistemi potranno facilmente acquisire contenuti, da pagine Web e documenti testuali di vario formato, in base alle loro caratteristiche sintattiche. Le soluzioni consentono, infatti, di acquisire: token testuali; immagini; video; token spaziali (ovvero porzioni di documento nelle quali sono visualizzate specifiche parti di testo, immagini, video, ecc.); frasi; parti del discorso; lemmi;radici delle parole; entit; item di dizionari; file multimediali quali immagini, video e suoni. Grazie a questo insieme di funzionalit un utente pu estrarre immagini aventi una certa dimensione, video di un certo tipo, testo avente specifiche caratteristiche visuali o linguistiche (per esempio: testo blu in corsivo, frasi scritte con un

certo font); entry di dizionari ed entit nominate rappresentanti nomi di persone, di aziende, prodotti, di marchi, di luoghi, eventi, date, ecc. Spesso la semantica dei contenuti, di pagine Web e di documenti, dipende dalla struttura degli stessi, ovvero da come oggetti quali stringhe, immagini, segni grafici, elementi multimediali sono distribuiti allinterno di una pagina. Le soluzioni proposte da Euro Sistemi consentono di: individuare ed acquisire automaticamente data record quali, per esempio, i prodotti presenti nei siti di commercio elettronico sotto forma di elenco; individuare ed acquisire automaticamente tabelle aventi diverse strutture; scomporre un documento nelle sue parti costituenti quali pagine, sezioni, titoli, capitoli, paragrafi, aree di testo, colonne di testo, intestazioni e pi di pagina, elenchi puntati e numerati, ecc.; estrarre automaticamente articoli di giornali on-line, post di blog e social network; interi documenti da siti Web; Per esempio, lutente pu estrarre tabelle da ogni tipo di pagine Web e documento (aventi formato: pdf, doc, ppt, txt, etc.) e memorizzare le informazioni estratte in database relazionali, xml e rdf. Ancora, pu estrarre automaticamente prodotti presenti in un sito Web di e-commerce e memorizzarli in un database per successive applicazioni di price o business intelligence. Inoltre, pu individuare ed estrarre porzioni specifiche di documenti quali pagine, colonne, sezioni,

capitoli al fine di ottenere solo le porzioni di documento a cui interessato. La semantica di gran parte delle informazioni di valore, presenti nelle pagine Web e nei documenti, espressa mediante il linguaggio naturale. Le soluzioni proposte da Euro Sistemi permettono di analizzare il linguaggio naturale al fine di riconoscere ed estrarre: semplici concetti definiti dallutente, quali per esempio nelle fatture passive lammontare totale, la data, limponibile, lIva, i singoli articoli e le relative quantit, la data di scadenza, ecc.; concetti complessi come un appartamento con i suoi dati distintivi presenti su un sito Web di unagenzia immobiliare, una fotocamera con le sue caratteristiche presente su un sito di e-commerce; concetti contenuti in tassonomie ed ontologie definite dallutente o gi esistenti. Tali ontologie possono essere arricchite da regole di annotazione/estrazione le quali permettono di riconoscere i concetti anche se espresse mediante significanti differenti. Per esempio, nomi di malattie contenuti nel dizionario medico MeSH possono essere riconosciuti sulla base dei nomi che i medici usano nel loro tipico gergo; concetti presentati in forma semistrutturata allinterno di tabelle; parti di documenti contenenti determinati concetti scelti dallutente in modo da consentire una annotazione dei documenti pi granulare ed una ricerca semantica pi raffinata. Per esempio, lutente pu ottenere una tabella, un paragrafo,

64 iged.it 01.2012

cetti complessi possiamo funzioLa una frase, ecc. solo se questa contie- hanno funzionato,ed abilitare dirlo, ci cosiddetta riforma Brunetta ha sono sicuramente quelle ein materia tra nesuoideterminato concetto. dei i un cardini lempowerment nalit di classificazione ricerca sefirme elettroniche e documento cittadini,a accrescendo le occasioni di di mantica; Grazie queste funzionalit semaninformaticometadati da documenti e dar lorole soluzioni esprimere giudizi tiche possibilit di innovative per estrarre e il merito del Ministro Brunetta sicuramente quello di aversulla soddisfazione nella fruizione dei content capture, document, content favorire le attivit di annotazione e servizi. Anchemanagementonline vale lo notato e di volerdocumenti alline knowledge per i servizi fornite da distribuzione dei porre rimedio a lo stesso principio: le amministrazioni questa situazione. di business (inforEuro Sistemi consentono di analizzare terno dei processi le molteplici ragioni che hanno sin sono tenute ad adottare strumenti Tramation management). Per esempio, il testo contenuto nei documenti ed impedito unapplicazione passive idonei alla annotazioniimmediata, con- quidato un insieme di fatture diffusa e rilevazione ed estrazioni in effettuare tinua a sicura delespressi in linguaggio soddisfacente del CAD, numero della base e concetti giudizio degli utenti. possibile estrarre il sia nel settore pubblico che in quelloscadenza, vi era naturale, al fine di: fattura, la data di privato, lamSicurezza informatica - Alla luce delle certamente totale, il nomecomplessit individuare informazioni di interesmontare uneccessiva del fornitoquadro definitorio che ha finito previsioni appena illustrate, il digitale delre ecc. in modo da governare in mase per applicazioni analitiche anche diventer la regola elinguaggio natura- con il produrre lo smarrimento tra il cartaceo leccein documenti in niera automatica il processo di zione;Si pensi, per esempio, alle opinio- i potenzialidelle fatture passive (invoile. di conseguenza, le amministragestione utilizzatori, oltre a una zioni dei clienti di unazienda sui pro- diffusa incertezza sulle reali implicadovranno necessariamente ni ce management); Figura 7 della un modulo acquisito filtrando il colore con cui sonodegli strumenti aventi dedicare Su di stessa (opinion mining, zioni giuridiche disegnate leweb infodotti sempre maggiore attenzione estrarre record da pagine caselle ma sul sentiment dei dati e in overlay, dopo il riconoscimento, un modulo vuoto esempio, allaquale stato impresso alla privacy alla telematici. sicurezza analysis), oppure dei certe caratteristiche. Per non filtrato molto pi agevole effettuare una eventuale verifica questo il decreto correttivo inizia o correzione manuale dei dati. cittadini (per esempio, predisponendo Perpossibile estrarre da un sito di compossibilit di catturare dichiarazioni piani per garantire la continuit opera- proprio con laggiornamento delle di manager di aziende sullandamercio elettronico solo i laptop con tiva anche di quindi sufficientemente definizioni, introducendo necessit dii mento azioni o vendite della si possa aspettare. Chi insieme adistindisplay da 13 pollici ha una tutti marcatura in caso di disastri). zione tra copia informatica e duplicato stessa per scopi di di quello che ci loro attributi (marca, prezzo, caratcomplessa, molto pi financial intelli- utilizzare tale tecnologia pu scegliere Firme elettroniche e conservazione documen- informatico: tecniche, ecc.) e memorizgence; teristiche questultimo consiste taleannotare documenti rispetto a con- nella produzione di un documento Tra le vecchie norme che non zarli in un database;

informatico collaudati documenti sulla estrarre porzioni di e pronti quello, prodotti gi del tutto identico a alluso, sempre realizzarecontenuti. Per applibase informatico, da cui esemo pu dei loro una propriatratto e dalpio, possibile estrarre da un bolletquale, in concreto, non distinguicazione in autonomia ricorrendo a bile; al che agevolano e velocizzanoi tino ufficiale la copia informatica SDK, contrario,di una Regione solo di unpoco la realizzazione del consiste bandi relativi a certe materie; non documento informatico proprio in un documento informatico dei loro estrarre tabelle di dover partire da progetto, evitando sulla base che viene contenuti.un originale (ovviamente tratto doversi scontrare con nota zero e di da Per esempio, dalla proinformatico) daegregiamente risolte. integrativa di un resta, per, distinblematiche gi cui bilancio possibile guibile (perch, per esempio,relative al estrarre solo le tabelle si utilizza un dettaglio formato,immobilizzazioni diverso delle come nel caso di immateriali, oppure estrarre le conuna copia in formato .pdf di un originale inapplicate a certi servizi fidizioni .doc). Dal punto di vista pratico, i duplicati, per la loro indistinnanziari dai documenti descrittivi guibilit stessi. degli dalloriginale, li sostituiscono a ogni effetto, mentre le copie non fanno venir meno lobbligo di conservazione delloriginale. FRANCESCO PUCINO Le novelle apportate prevedono Cofondatore e CEO di delle tipologie anche un incremento Recogniform Technologies SpA, membro IEEE delle firme, che passano da tre a quated firma svolge attivit di ricerca nel tro: AIIM, elettronica, firma elettronica settore imaging elettronica avanzata, firma dal 1990. qualificata SIMONA ABELA e firma digitale. CEO di Euro Sistemi Lintroduzione della firma elettronica

I T E R S E M I N A R I P RO F E SS I O N A L I

EXECUTIVE ASSISTANT
Il seminario ha lo scopo di aumentare lefficacia e lefficienza delle relazioni professionali di a segretarie e assistenti di direzione, la cui funzione comporta degli elementi di relazione, diniziativa e di organizzazione.

EMAIL MARKETING
Un seminario operativo, grazie al quale imparer come scrivere messaggi efficaci, che non vengano interpretati come spam e nel pieno rispetto delle norme sulla privacy.

EVENTO 2.0
Un seminario per imparare ad organizzare un evento con il web. Strumenti, tecniche, economie e molta esercitazione pratica, grazie ad una simulazione di gestione di un evento in ottica 2.0. Dallimportanza strategica dellevento come strumento di relazione e comunicazione, alle diverse forme di promozione e ai nuovi strumenti a disposizione dellevent manager.

FRONT OFFICE DECCELLENZA


Questo seminario rivolto principalmente alle persone addette al ricevimento e al centralino, il cui lavoro quotidiano comporta responsabilit di relazione, diniziativa, di organizzazione e di presa di decisione.

SOCIAL MEDIA STRATEGY


Facebook, MySpace, Linkedin e gli altri Social Media hanno cambiato per sempre il nostro modo di comunicare. Le aziende sono oggi di fronte a un bivio: adeguarsi oppure essere scavalcate dal cambiamento, a vantaggio della concorrenza.

TECNICHE DI PROBLEM SOLVING


Le tecniche di problem-solving possono essere applicate quotidianamente per tutti i problemi correnti e creano sistemi e metodi di lavoro che risolvono i problemi gi apparsi e riducono linsorgere di nuovi problemi: questo seminario spiega come fare.

COME REALIZZARE UN PIANO INDUSTRIALE E FINANZIARIO PER LIMPRESA E LE BANCHE


Il seminario illustra come impostare un Business Plan da presentare alle Banche per ottenere i crediti necessari, alle migliori condizioni e nel contempo consente allimprenditore di evidenziare le implicazioni economiche e finanziarie per attuare il proprio programma di sviluppo.

WEBMARKETING
Dal SEO/SEM ai web analytics e alle strategie di promozione in rete. Un seminario indispensabile per tutti coloro che vogliono sfruttare al massimo il canale online per studiare il mercato e sviluppare nuovi rapporti commerciali (promozione/pubblicit, distribuzione, vendita, assistenza alla clientela, etc.) tramite il Web.

GESTIONE DEI CONTRASTI E DEI CONFLITTI


Lobiettivo del seminario portare i partecipanti a distinguere tra contrasti e conflitti e aiutarli affinch riescano nei momenti di disaccordo a muoversi alla ricerca della migliore soluzione e non dellaffermazione a priori del proprio punto di vista.

La rivoluzione digitale prende forma.

I dati digitali, lenergia della tua azienda.

Milano, 27 e 28 marzo 2012


Atahotel Executive, viale don Luigi Sturzo 45
Tutto informazione. Ne siamo circondati in ogni momento della nostra vita, professionale e privata. Le nuove tecnologie hanno abbattuto i confini della comunicazione e la nostra identit online non pi separabile da quella fisica. Nel business, la capacit di governare questa esplosione di dati segna la differenza tra chi cavalca la rivoluzione digitale in atto e chi la insegue. Dal 1990, OMAT la pi importante mostra convegno italiana dedicata alla gestione elettronica di documenti, contenuti e processi aziendali, una preziosa occasione per interagire con i protagonisti dellinformation management e affrontare il mercato in modo sicuro, intelligente e vincente. Tutto informazione. Linformazione tutto.

Ingresso gratuito previa iscrizione su www.omat360.it/mi12

Chiedi il massimo! Generazione Z

La nuova serie di scanner da tavolo Z-Generation Fujitsu ti garantisce oggi la massima produttivit con uno scanner desktop estremamente compatto. Gli IT manager apprezzano il nuovo modulo di gestione centralizzata, mentre agli operatori piace la modalit ScanSnap Productivity che consente di eseguire scansioni mirate tramite un solo tasto. Chiedi il massimo! Chiedi gli scanner Z-Generation di Fujitsu. Software ScandAll PRO V2 incluso Visita il sito http://emea.fujitsu.com/Z-generation

Tutti i nomi, nomi di produttori, denominazioni di prodotti e marchi sono soggetti a specici diritti sui marchi commerciali e sono marchi del produttore e/o marchi registrati dei rispettivi proprietari. Le indicazioni e i dati forniti non sono impegnativi e vincolanti. I dati tecnici possono variare senza preavviso.

Potrebbero piacerti anche