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Sped. Abb. Post. legge 662/96 art. 2/19 Roma
*e 1.00 Lazio, Abruzzo e Umbria. e 1.20 Resto d'Italia salvo promozioni e tandem. 7 Prezzi promozionali: nella provincia di Macerata q 0,70. Nelle restanti province delle Marche q 0,50. 7 Tandem con altri quotidiani (non acquistabili separatamente): nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto Il Messaggero + Quotidiano q 1,00, la domenica con Tutto Mercato q 1,20. In Umbria e Abruzzo Il Messaggero + Corriere dello Sport-Stadio q 1,00 Nel Molise: Il Messaggero + Il Quotidiano del Molise q 1,00. Nella province di Reggio Calabria e Cosenza Il Messaggero + La Gazzetta del Sud q 1,00
ANNO 134 - N 89
e 1.00*
Politica fiscale
Torna la tensione sui mercati, il differenziale sui titoli di Stato a 340 punti
ERI Attilio Befera ha ufficialmente comunicato il bilancio finale della lotta all'evasione fiscale nel 2011. Un ulteriore cospicuo successo rispetto al 2010, visto che dagli 11 miliardi di euro riscossi da evasione si passati l'anno scorso a 12,7 miliardi. Solo cinque anni prima erano meno di 5 miliardi. La crescita di queste cifre testimonia dellaseriet e della dedizione con le quali simpegnano Befera e i suoi collaboratori. A loro si deve limpianto e il miglioramento costante delle diverse agenzie in cui da un decennio a questa parte stata riarticolata la precedente struttura dellamministrazione tributaria. E il rientro poi della riscossione allinterno del perimetro pubblico, invece che affidata con vantaggioso lucro a privati che si dimostravano inefficienti nel riscosso, e discrezionali nel chi far pagare. Una volta pronunciate le giuste parole di riconoscimento a chi, insieme alla Guardia di Finanza, per lo Stato combatte l'evasione, il caso per di svolgere qualche riflessione un po fuori dal coro. Su tre punti precisi. Primo: da dove vengono i miliardi riscossi in pi? Come ha giustamente osservatoil professor Raffaello Lupi, uno dei migliori studiosidel sistema tributario italiano, del miliardo e settecento milioni incassati in pi nel 2011 sul 2010 ben 1,1 miliardi vengono da liquidazioni aggiuntive di imposte su imponibili regolarmente dichiarati, cio da regolazioni di compensazioni magari indebite o da oneri considerati indeducibili. In altre parole, qui di imponibile nuovo emerso non ce n'. Da autonomi e commercianti e partite Iva, cio coloro che vengono additati da una martellante campagna sociale come gli evasori per antonomasia, i maggiori incassi di reddito non dichiarato sono limitati a soli 30 milioni su 1,8 miliardi.
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ROMA K Torna la tensione sui mercati. Giornata nera per Piazza Affari che, complice la caduta dei titoli bancari, lascia sul terreno il 3,3 per cento. Risale lo spread, il differenziale tra i nostri titoli di Stato e quelli tedeschi, che torna pericolosamente a quota 340 punti. Ma a pesare sul clima generale ci sono soprattutto i timori che la Spagna possa far ricorso agli aiuti europei. Non incoraggiano in questo quadro le dichiarazioni di Corrado Passera. Il ministro conferma infatti che il 2012, come noto del resto, sar un anno allinsegna della recessione per lItalia. E che sono necessarie riforme strutturali.
Lavoro, il capo dello Stato interviene sul precariato. La Cgil: no alla controriforma
Aggiudicatialsenatoreper17milaeuro.MailloropostounarchiviodiStato
Br,ivolantiniaDellUtrieilgestopossibile
di PAOLO GRALDI
MADRID K Spagna in piazza contro la riforma del lavoro decisa dal governo di centrodestra di Mariano Rajoy. Grandi manifestazioni a Madrid, Valencia, Alicante, Bilbao e Barcellona dove si sono verificati incidenti con feriti e arresti. In tutto il Paese centinaia di collegamenti aerei e ferroviari sono stati annullati. Metro e bus quasi fermi nelle citt, nettezza urbana paralizzata, scuole, ospedali e amministrazione al rallentatore. Le fabbriche pi grandi si sono fermate. I due grandi sindacati del Paese, Ugt e Ccoo, hanno lanciato un ultimatum a Rajoy, chiedendo l'avvio di un negoziato per modificare i termini della riforma entro il primo maggio.
MAFFEO A PAG. 7
MBARAZZO profondo e cruda indignazione restano sospesi nellaria, quasi materializzandosi, come unaltalena che si vorrebbe fermare o non vedere: la messa allasta e poi la vendita di diciassette volantini in originale redatti dalle Brigate Rosse negli anni del loro fulgore sanguinario e tra questi quello storico dellannuncio della fine del processo ad Aldo Moro, della sua condanna a morte e della sua imminente esecuzione, lasciano quasi interdetti. Se li aggiudicati, per 17 mila euro, mille euro a volantino, il senatore Marcello DellUtri, presente al-
lasta della casa Bolaffi di Milano via telefono. Luomo che da molto tempo impegnato a difendersi dallaccusa di aver appoggiato dallesterno Cosa Nostra (sette anni in primo grado, processo di secondo grado da rifare per la Cassazione) ha fatto sapere che ne far buon uso e che andranno custoditi a Milano, nella sua ricchissima biblioteca di via Senato, istituzione gi in possesso di documenti sul 68 e i cosiddetti anni di Piombo. Appassionato bibliofilo, DellUtri firma un gesto che si espone a pi di una critica.
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GUASCO A PAG. 16
IL CASO
LA STORIA
IlsegnodelCancro favoritodagliastri
di MARIO AJELLO
LI AUTISTI dellAtac, la municipalizzata romana dei trasporti, sono assenteisti. Nel 2011 il tasso di assenteismo cresciuto fino al 14 per cento, tre anni prima era al 10 per cento. Le assenze non dovute a ferie nel 2008 erano 26,5. Un dato gi alto, visto che - stando allandamento delle assenze nel Conto annuale del 2010 - il dato complessivo del 2008 per i dipendenti maschi nel pubblico impiego era 18,4 giorni di assenza non dovuti a ferie.
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AGARI il prossimo Alberto Tomba nascer dalle parti della rotonda di Ostia. E si scoprir che Gustav Thoeni era originario della battigia laziale. Non sono questioni peregrine. Visto che il Pdl del municipio di Ostia ha presentato un progetto per costruire, con finanziamenti privati e tra mille polemiche politiche sia a destra che a sinistra, una pista da sci sul lungomare. Di sci dacqua? Macch, di sci dalta montagna, sia pure artificiale.
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P I A Z Z A F O N TA N A
12 DICEMBRE 1969 ORE 16,37
LA VERIT ESISTE
DA OGGI AL CINEMA
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UONGIORNO, Cancro! La posizione favorevole di Giove, nel settore dei grandi incontri - anche di affari - fa ben sperare per aprile. Dobbiamo per tenere presente il contrastante aspetto frale tre forze cosmiche, Sole-Plutone-Saturno, che potrebbero impedire il sereno svolgimento del lavoro e provocare conflitti con le autorit. Sarete aiutati dalla Luna crescente nel segno, che risplende nel benaugurante Primo quarto, fase bellissima per lamore. La vera fortuna vi attende durante i viaggi, soggiorni in posti di mare - qui ritrovate lo spirito del marinaio. Auguri!
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LIPPERA IN CRONACA
MANCINI IN CRONACA
Loroscopo a pag. 16
I NODI DELLECONOMIA
LA PROTESTA
PRIMO 7 PIANO 7
MADRID - la solita guerra delle cifre e delle percezioni ambientali. Giornata allinsegna della normalit, impatto molto moderato, per i portavoce del governo di centrodestra di Mariano Rajoy. Successo dello sciopero con ampia partecipazione, secondo Camilo Mndez e Ignacio Fernndez Toxo, rispettivamente segretari generali del sindacato socialista Unin General de Trabajadores e delle filocomuniste Comisiones Obreras. Su un punto si trovano daccordo sindacati e governo. Lo sciopero generale di ieri, indetto contro la riforma del mercato del lavoro, e non solo, varata da un governo che non ha ancora compiuto i cosiddetti cento giorni di grazia, si svolto in tutta la Spagna con prevalente tranquillit. Le scaramucce e la battaglia campale tra i soliti incontrollati e la polizia, soprattutto a Barcellona e nel Paese Basco, con un bilancio di 58 agenti e 56 civili feriti, stata leccezione. Mentre il governo esibiva una caduta del consumo dellenergia elettrica intorno al sedici per cento, alle dieci del mattino, comparabile alla stessa ora di una qualsiasi domenica e inferiore a scioperi precedenti, i sindacati hanno parlato di una massiccia astensione nelle fabbriche e nei trasporti. Anche qui, discrepanze. La televisione di stato Tve sosteneva, infatti, che i servizi minimi nei trasporti collettivi avevano coperto la quasi totalit delle esigenze di un giorno normale. La giornata, con strade semivuote e negozi chiusi che si alternavano ad altre con quasi tutto che apparentemente funzionava, non stata omogenea. Indubbiamente forte limpatto nel settore della produzione automobilistica, che si fermato, ma non molto accentuato nel commercio e nella piccola e media azienda, dove molti lavoratori ohanno scelto diproteggere la precariet di chi d loro lavoro o non se la sono sentita di esporsi, che la versione sindacale. Poco omogeneo stato anche il lavoro dei picchetti, molto presenti ai mercati generali, nelle stazioni e aeroporti, ma meno capillare di altre occasioni nelle medie aziende e nel mondo del commercio urbano. Dove, invece, lorganizzazione dei sindacati riuscita ad esibire compattezza in gran parte del centinaio di manifestazioni che, in tutta la geografia spagnola, hanno segnato la giornata di protesta. Le grandi masse si sono viste soprattutto a Madrid e Barcellona, ma anche citt come Valencia, Alicante o Bilbao hanno registrato decine di migliaia di persone che hanno invaso strade e piazze esibendo o urlando gli slogan della protesta. La maggior parte contro la riforma del mercato del lavoro, ma anche contro il ventaglio di misure allinsegna dellausterit e la galoppante disoccupazione, che investe cinque milioni di spagnoli, la met giovani. I leader sindacali Mndez e Toxo, cui hanno fatto eco rappresentanti della sinistra socialista ed ecocomunista, hanno definito la riforma del mercato del lavoro inutile, inefficace e ingiusta ed hanno accusato il governo di Rajoy, come recitavano gli slogan dello sciopero, di voler fare piazza pulita di
tutto.I sindacati esigonodialogo, retromarcia, sostanziali rettifiche di questa riforma - sostengono - che rende endemico il precariato e quasi gratuito e libero il licenziamento dei lavoratori. Il leader delle Comisiones Obreras, Fernndez Toxo, giunto a dire che nei giorni scorsi ha parlato con interlocu-
tori di primo piano dellUe e della Commissione europea e che non gli risulta che la riforma delmercato del lavoro sia unesigenza di Bruxelles a Madrid. Il governo aveva gi anticipato la risposta alla vigilia dello sciopero. Quasi allunisono, il ministro dellEconomia Luis de Guindos e il collega delle Finan-
ze, Cristbal Montoro, avevano detto che la riforma non si tocca. Per De Guindos aldil del successo o del fallimento dello sciopero, il governo non modificher una virgola della riforma. Montoro ha precisato che nulla farretrocedere il governo perch in gioco luscita da una crisi economica che ha portato la Spagna a una situazione limite. Ieri, anche la ministra del Lavoro Ftima Bez, pur essendo disponibile ad ascoltare proposte, ha detto che lagenda riformista del governo inarrestabile. Isindacati hanno risposto che esigono il dialogo e il ritiro della riforma, oppure ci sar unescalation di confluttalit.
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LINTERVISTA
MADRID - Forse stato uno sciopero prematuro e lavevo detto a diversi sindacalisti. Prematuro per diversi motivi: gli spagnoli sono pi perplessi che indignati e poi Mariano Rajoy non ha ancora compiuto cento giorni al timone del governo. Ma il capo dellesecutivo non potr non tenere conto di ci che accaduto ieri. Parla Fer-
ROMA
(CIAMPINO)
VOLI DI ANDATA A PARTIRE DA
nando Vallespn, politologo, docente di Scienze Politiche allAutonoma di Madrid, gi direttore del Cis, che il Censis spagnolo, e autorevole opinionista dalle colonne di El Pas e dai microfoni di Radio Nacional de Espaa. Non era, dunque, il momento per uno sciopero? Eppure, aldil della solita guerra delle cifre, il Paese si mosso... Non c dubbio. Molte attivit, soprattutto quelle industriali e i trasporti, hanno visto una grande partecipazione. Anche in altri settori come il commercio sono calate molte serrande, ma questo sciopero non ha riscontri con i precedenti che ha conosciuto la Spagna democratica. Uno sciopero pacifico ma estemporaneo, prematuro e che ha colto il Paese perplesso e preoccupato per quanto accade, ma non indignato. A sentire i sindacati, la situazione intollerabile. Aldil dei cinque milioni di disoccupati, la met giovani, e delle forti misure di austerit di Rajoy, la riforma del mercato del lavoro, contro cui si scioperava, ad aver fatto traboccare il vaso. S, ma abbiamo visto che c chi ha scioperato e chi, ritenendo che la situazione grave o che non doveva creare problemi a se stesso o allazienda in cui lavora, ha deciso di non aderire. Forse lavrebbe fatto pi avanti. Sono atteggiamenti di difesa, la consapevolezza che questo non era ancora il momento maturo e opportuno. In ogni caso, lo sciopero c stato, ladesione non stata indifferente e non lo si pu prendere sottogamba. Beh,questo evidente. Il presidente Rajoy lo deve leggere con attenzione, anche perch la sua posizione egemonica, la sua maggioranza assoluta in Parlamento, deve fare i conti con il risultato elettorale non entusiasmante del partito popolare, domenica scorsa, in Andalusia e nelle Asturie. Per non parlare dei nazionalisti moderati catalani, che ora parlano addirittura di indipendentismo. Rajoy nonpu governaresenza prestare attenzione ai fermenti del Paese. S, ma i conti non tornano, Bruxelles e i mercati incalzano... Questa una crisi che non si risolve solo con le ricette europee. Devessere affrontata coinvolgendo tutto lo spettro politico e la societ nelle sue diverse espressioni. Rajoy deve cercare il consenso in molte aree della societspagnola. Ci vuole dialogo, non solo durezza per dimostrare allEuropa che si fanno i compiti assegnati. Questa riforma del mercato del lavoro molto dura, rompe con il diritto del lavoro che io studiai. Si rompono le relazioni nel mondo del lavoro, ormai decide e comanda limprenditore. dunque ora di risposte politiche e non solo tecnocratiche.
J.Maf.
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