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Platone

Opere Ci rimangono, sotto il nome di Platone, 34 Dialoghi, lApologia di Socrate e 13 Lettere. 1. Nei Dialoghi appare generalmente come protagonista Socrate; ma in essi lespressione piuttosto artistica che sistematica, perch nessun rigore nella distinzione dei problemi e nella ricerca metodica. Dove poi lesposizione astratta non possibile o inopportuna, Platone ricorre ai cosiddetti miti: specie di conoscenza analogica, che gli serve per varcare i limiti dellesperienza sensibile e dare unimmagine approssimativa di ci che la trascende (metafisica. 2. I dialoghi platonici furono distribuiti in trilogie dal grammatico alessandrino Aristofane di Bisanzio (200 circa a.C.), e in tetralogie dal neopitagorico Trasillo (epoca di Tiberio), a seconda della materia trattata; ma oggi si preferisce distribuirli con un criterio storico-cronologico, a seconda della differenza di pensiero e di stile. Tuttavia, nonostante il contributo di valenti studiosi, la questione non ancora definitivamente risolta. Riguardo allautenticit di alcuni dialoghi non sono da ritenersi autentici: Alcibiade II, Ipparco, Anterasti, Teagete, Clitofonte, Minosse, Epinomide, ect. Riguardo alla cronologia si possono distribuire in tre gruppi: 1) dialoghi giovanili o socratici, nei quali Platone non sorpassa ancora il punto di vista socratico (concetto). Es. Critone (sul dovere dellobbedienza alle leggi), Lachete (sul coraggio), Carmide (sulla conoscenza di s), eutifrone (sulla santit), Liside (sullamicizia), Ione (sullispirazione poetica), Protagora (sulla virt), Eutidemo (contro leristica), Ippia Maggiore (sulla bellezza), Ippia Minore (sulla tesi paradossale che chi pecca volontariamente meno colpevole di chi pecca involontariamente), Cratilo (sul linguaggio), Menesseno (sulle orazioni politiche). 2) dialoghi sistematici, in cui appare in piena luce la teoria delle Idee. Es. Simposio (sullamore), Fedro (sulla retorica), Fedone (sullimmortalit dellanima), Repubblica (sullo Stato ideale) 3) dialoghi della vecchiaia, nei quali Platone sottopone a revisione critica la sua teoria delle idee per renderla pi atta a spiegare il mondo della natura e della storia. Es. teeteto (sulla conoscenza), Parmenide (sul rapporto tra luno e i molti), Sofista (sul rapporto tra lessere e il non-essere), Politico (sullideale delluomo politico), Filebo (sul piacere), Timeo (sulla natura), Leggi (sulla legislazione dello Stato Ideale). Pensiero Platone si propose nella sua attivit uno scopo non solamente filosofico, ma etico, sociale, pragmatico (filosofia per la vita): egli reagendo allindividualismo materialistico, in cui era precipitata la vita greca del suo tempo, mir ad affermare un idealismo spiritualistico, rappresentato dalla sua teoria delle Idee. Teoria delle idee 1. E il fondamento di tutta la filosofia di Platone. Platone, proseguendo il pensiero socratico, ammette un dualismo metafisico: vi sono realt materiali, contingenti e mutevoli, e realt immateriali, eterne, immutevoli e perfette, o Idee: le prime sono come una copia delle Idee, e le Idee sono come un modello o archetipo delle cose materiali. Le Idee non hanno pi solo una realt logica o mentale, come i concetti di Socrate, ma una realt ontologica, metafisica: esistono cio realmente, al di fuori della nostra mente, nel mondo iperuranio (al di l del cielo). Per Platone le cose sono copie, o imitazioni imperfette, delle idee. Inoltre Lidea il modello unico e perfetto delle cose molteplici e imperfette di questo mondo. Queste Idee si dividono in due tipi fondamentali: Le idee Valori, corrispondenti ai principi etici, politici, che formano appunto ci che noi chiamiamo ideali o valori. Le idee Matematiche, corrispondenti alle entit dellaritmetica e della geometria.

Inoltre sono ordinate gerarchicamente per generi e specie, con le idee-valori in cima e lidea del Bene al vertice (Supremo valore) Esistono per Platone due gradi fondamentali di conoscenza, che sono l'opinione e la scienza (dualismo gnoseologico),a cui fanno riscontro due tipi di essere distinti che sono le cose e le idee (dualismo ontologico). Sintetizzando diciamo che l'opinione mutevole e imperfetta rispecchia le cose che sono mutevoli e imperfette, mentre La scienza immutabile e perfetta rispecchia le idee immutabili e perfette

2. Tra il mondo delle Idee e mondo delle cose vi dualismo e separazione, ma anche una certa somiglianza. Le idee infatti sono: Criteri di giudizio delle cose, in quanto noi, per giudicare circa gli oggetti, non possiamo fare a meno di riferirci alle idee. Le idee sono la condizione della pensabilit degli oggetti Causa delle cose, poich gli individui sono, in quanto imitano (anche imperfettamente) delle idee, intese come modelli. Le idee sono la condizione dellesistenza degli oggetti

Il rapporto idee- cose non stato ben definito, ma Platone parla di mimesi (le cose imitano le idee), di parusa (le idee sono presenti nelle cose), di metessi (le cose partecipano dellessenza delle idee)

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