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[ Martedì 14 febbraio 2012

OPINIONI NUOVE - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004, n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

FONDATORE VITTORIO FELTRI DIRETTORE MAURIZIO BELPIETRO

ANNO XLVII NUMERO 38 EURO 1,20*

PRIMARIE DISASTRO

PD: PARTITO DEI PERDENTI

Dopo la Puglia, Milano, Napoli e Cagliari, durissima sconfitta anche a Genova
E ora Bersani trema per Palermo. Saltano un po’ di teste, ma non abbastanza
di MAURIZIO BELPIETRO Solo un deputato su quattro mette on line i suoi beni Contro la recessione
Premessa: da quando è diventato se-
gretario, Bersani mi sta simpatico.
L’idea che ne avevo prima era di un
I patrimoni che la Casta vuol nascondere Perché l’articolo 18
va abolito subito
tetro burocrate del Partito comunista,
certo non un leader carismatico. Ma di CARLO PELANDA
una volta al vertice, questa immagine
ha lasciato spazio a un tratto più pia- Ora si fa sul serio. Per la crescita ser-
cevole. Sarà per l’imitazione che ne fa ve la sostituzione dell’Articolo 18
Crozza, sarà perché appena eletto dello Statuto dei lavoratori con un
D’Alema e compagni hanno provato a nuovo meccanismo di tutela meglio
fargli le scarpe, sta di fatto che non compatibile con i requisiti di svilup-
riesco a parlarne male. Eppure qual- po delle imprese. Tale misura serve
cosa da dire ci sarebbe, per lo meno immediatamente perché potrebbe
su quel che sta succedendo nel par- attutire la recessione in atto, (...)
tito da quando lui ne ha preso il timo- segue a pagina 7
ne.
Come è noto, non si era ancora se-
duto sulla poltrona che fu di Walter Gli errori dell’Europa
Occhio al contagio
Veltroni e poi di Enrico Franceschini,
che già si ritrovò tra le mani (...)

della rabbia greca

segue a pagina 3

L’ABILITÀ SINISTRA di DAVIDE GIACALONE

Non esiste solo il contagio della cri-

DI FARSI DEL MALE si, perché l’idea, pessima, di mette-
re democrazia e mercato in con-
traddizione minaccia di scatenare
di GIAMPAOLO PANSA un’epidemia. Guardiamo la piazza
greca e domandiamoci cosa succe-
Non c’è pace sotto la Quercia. La derebbe, in qualsiasi parte d’Euro-
sconfitta di Genova, dove a vincere pa, in condizioni (...)
le primarie per il sindaco è stato il segue a pagina 16
candidato di Nichi Vendola, poteva
essere prevista. Esistevano tutte le di FRANCO BECHIS
condizioni perché il fattaccio acca-
desse. Ma la più importante non era Non si può dire che chi comanda
Diminuite del 26% dopo il «salva Italia»
la guerra interna fra due signore abbia dato un gran buon esempio.
concorrenti, entrambe del Pd: il sin-
daco uscente Marta Vincenzi e la se-
Pressato dai radicali, il presidente
della Camera Gianfranco Fini ha
Monti fa scappare le partite Iva
natrice Roberta Pinotti, destinate ad ceduto alla richiesta di trasparenza
annullarsi a vicenda. Il motivo vero è permettendo ai deputati che lo di GIULIANO ZULIN MANI PULITE 20 ANNI DOPO
un altro: l’incapacità degli eredi del avessero voluto di mettere on line
vecchio Pci a scegliere con chiarezza sul sito Internet dell’istituzione le Vi ricordate il decreto salva Italia? O meglio, le cin-
il proprio destino politico. Genova è loro dichiarazioni patrimoniali. Ac- quanta tasse imposte da Mario Monti? Bene, final- Dal primo arresto
sempre stata una città rossa. cade in ogni democrazia moderna, mente possiamo vedere i primi effetti. A dicembre,
Durante la guerra civile, il partito era curioso che solo in Italia si cer- ovvero quando è stata varata la manovra lacrime e alla cella usata come arma
egemone era quello guidato, al casse di proteggere quei redditi con sangue, il numero di partite Iva aperte è calata del
nord, da Luigi Longo e da Pietro una incomprensibile privacy. (...) 26,4% rispetto al mese di novembre. Sì, c’è la crisi, e di FILIPPO FACCI
Secchia. Poteva contare (...) segue a pagina 11 in effetti il dato annuale (2011 su 2010) segnala (...)
a pagina 13
segue a pagina 2 segue a pagina 10

Ancora sangue a Milano: Pisapia tace

Non sparate sul vigile che ha ucciso il bandito
di ALBINA PERRI Lo scoop di «Libero»
Per puro caso questa volta Il vescovo di Ivrea
conferma:
quello più veloce col grilletto è
stato il vigile. Buon per noi,

«Penso che il Papa

non per lui. Perché l’agente ha
lasciato a terra con un colpo al

si dimetterà»
cuore un sudamericano disar-
mato. E non sarà facile con-
vincere i buonisti che lo ha
fatto per dovere. (...) CATERINA MANIACI a pagina 15
segue a pagina 20

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 2 Martedì 14 febbraio 2012
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il partito dei perdenti
::: segue dalla prima
GIAMPAOLO PANSA
.
(...) su un gruppo dirigente molto
agguerrito che veniva dalle carceri
fasciste, dal confino e dalla guerra di
Spagna. Erano estremisti duri, capa-
ci di sopravvivere anche ai loro errori
più gravi.
Nell’aprile 1944 furono i primi re-
sponsabili del disastro della Bene-
dicta. Centocinquanta ragazzi fuci-
lati dai tedeschi e dai fascisti. Non
erano ancora partigiani, ma soltanto
renitenti alla leva disarmati. Il Pci li
aveva spediti sull’Appennino alle
spalle di Genova per una ragione
mai dichiarata: dimostrare agli altri
partiti antifascisti di essere l’unico in
grado di allestire una formazione ri-
belle forte e imbattibile.
Con lo sviluppo della guerra par-
tigiana, la supremazia comunista di-
ventò sempre più asfissiante. A gui-
dare il comando della Sesta zona li-
gure, quella genovese,
venne mandato un guer-
rigliero internazionale del
Comintern staliniano: An-
tonio Ukmar, un triestino
reduce da molte avventu-
Nel Pd sono fuoriclasse
a prenderlo in quel posto
re. Era persino stato in
Etiopia per aiutare la na-
scita di bande ribelli con-
tro l’occupante italiano.
Tuttavia, esisteva un
problema. Il comandante
partigiano più famoso
nella Sesta zona era un
Per mancanza di leadership, i democratici si sono giocati anche la roccaforte
giovane cattolico: Aldo
Gastaldi, conosciuto co-
Genova. Non è bastato neanche liberarli di Berlusconi e lasciare tutti i guai a Monti
me Bisagno. Un perito in-
dustriale ventenne, un Gesù Cristo
con il mitra, generoso, altruista, ca-
pace di grandi sacrifici. Bisagno non
accettava il controllo comunista sul-
le bande, attuato con la rete dei
commissari politici e, soprattutto,
del Servizio informazioni e polizia, il
Sip, composto di militanti rossi, fe-
delissimi al partito.
Il Pci tentò di allontanarlo dalla
zona, inviandolo in un’altra area del-
la Liguria. Poi fu costretto a desistere
per il grande prestigio che Bisagno
aveva. E soprattutto per la reazione
dei suoi uomini che a Fascia, un pic-
colo paese sull’Appennino, si pre-
sentarono armati alla riunione del
Cln regionale che doveva destituir-
lo.
La questione venne risolta poche
settimane dopo la fine della guerra.
Bisagno, sceso a Genova, cercò di
impedire le mattanze dei fascisti, uc-
cisi ogni notte senza processo. E
chiese che la polizia partigiana fosse
sostituita da quella militare america-
na. Non ci riuscì, anche perché il 21
maggio 1945 morì, in uno strano in-
cidente stradale che suscitò sempre
molti sospetti. Aveva 24 anni.
Nel frattempo, il Pci consolidava il
potere sulla città. Dimostrò tutta la
propria forza alla fine del giugno
1960, quando impedì che il Movi-
mento sociale potesse tenere il con-
gresso proprio a Genova. La batta-
glia di strada fu al calor bianco. La
vittoria venne ottenuta grazie ai gan-
ci dei portuali. E segnò la fine del go-
verno Tambroni.
Da studente amavo la Superba.
Ero uno dei provinciali cantati
dall’astigiano Paolo Conte: «Noi che
abbiamo visto Genova». Mentre pre-
paravo la mia tesi di laurea, trascorsi
molte settimane a consultare l’archi-
vio dell’Istituto storico della Resi-
stenza. Fu allora che cominciai a
PRIMO PIANO
MAGAGNE Un partito che funzioni non necessita
di primarie: seleziona da solo i leader sulla base della propria
storia, come era sempre accaduto nel capoluogo ligure
LA FOTO DI VASTO
Nel settembre del 2011,
quando il governo Berlu-
sconi è ancora al proprio
posto, l’Idv organizza a
Vasto il sesto raduno na-
zionale. Alla manifesta-
zione partecipano anche
Pier Luigi Bersani e Nichi
Vendola, rispettivamente
leader di Pd e Sel. Sul pal-
co, assieme a Di Pietro, si
faranno immortalare in
uno scatto che dovrebbe
incarnare l’asse fra queste
tre forze Olycom
rendermi conto di una verità: il Pci dell’industria pubblica, Genova de- der sulla base della propria storia, scrittori di libri gialli sostengono che
era così forte da non consentire nes- cadde. A resistere era il mito della lontana e recente. tre indizi fanno una prova. Ma la fi-
suna deviazione dal suo vangelo sto- città rossa, guidata da sindaci sem- Tuttavia sono già tre gli incidenti siologia dei partiti è una faccenda di-
riografico. pre di sinistra. Ma nel 1989, quando capitati a Pier Luigi Bersani. E tutti versa. E se fossi un elettore di Ber-
Neppure il più timido revisioni- il muro di Berlino crollò e Achille Oc- dovuti al successo di candidati della sani lo pregherei di indagare a fondo
smo era ammesso. Nel maggio 1959, chetto cambiò il nome al Pci, un par- sinistra radicale. A Milano le prima- sul male oscuro che insidia il suo
quando provai a esporre le mie timi- te degli iscritti traslocò a Rifondazio- rie le aveva vinte Giuliano Pisapia, Pd.
de tesi in un convegno sulla storio- ne comunista. Uno di loro era il poi eletto sindaco. Lo stesso è acca- In apparenza, la sinistra italiana
grafia della Resistenza tenuto a Ge- «Marchese rosso», Giorgio Doria. La duto a Cagliari, con il giovane sinda- non attraversava da tempo una con-
nova, mi presi qualche botta in testa. stessa strada prese il figlio Marco, il co Massimo Zedda. Adesso è il turno giuntura tanto favorevole. Silvio Ber-
Un vecchio sindaco della città, il so- vincitore delle primarie di domeni- di Genova. Senza dimenticare che lusconi si era lasciato alle spalle un
cialista Vannuccio Faralli, un signore ca. Nichi Vendola aveva battuto per due centrodestra accasciato e dilaniato
che portava ancora la cravatta a fioc- Confesso di non aver mai avuto volte il candidato del Pd alla presi- dai clan. Per di più, il governo tec-
co, si alzò indignato esclamando: una gran fiducia nelle primarie. So- denza della Puglia, nel 2005 e nel nico di Mario Monti aveva preso su
«Adesso ai convegni sulla Resistenza prattutto quando sono su scala ri- 2010. di sé il lavoro terribile per impedire
facciamo parlare i giovani fascisti?». dotta, come è accaduto a Genova a Un bel fastidio per Bersani. Gli ha che l’Italia finisse come la Grecia.
Per fortuna, a difendermi fu quel ga- causa dell’assenteismo e del freddo portato iella la famosa foto di Vasto, Dunque le circostanze non poteva-
lantuomo di Ferruccio Parri. polare. Se un partito funziona nel con la stretta di mano fra lui, l’astuto no essere migliori per la parrocchia
Nei decenni successivi, per la crisi modo giusto, seleziona da solo i lea- Vendola e il furioso Di Pietro. Gli di Bersani.
Invece è accaduto l’impensabile.
Ossia è emersa la vocazione della si-
Ricorso contro l’espulsione dal partito nistra a farsi male da sola. Ce lo dice
un dettaglio stupefacente. Mentre a
E intanto Lusi tenta di rientrare dalla finestra Genova il Pd perdeva un’altra batta-
glia, in quale gioco si dilettava una
parte del suo gruppo dirigente na-
QQQ La Guardia di finanza sta esaminando le carte dalle regole. Sto vivendo giornate particolarmente zionale?
acquisite nelle sedi delle società TTT srl e Paradiso difficili», ha spiegato l’ex tesoriere, «ma ciò che più Come riferisce la Repubblica di ie-
(intestatarie di un immobile da due milioni di euro mi crea problemi è che ho preso un impegno di non ri, i capetti del Pd sprecavano il tem-
ciascuno), mentre in procura si continua l’analisi parlare e quindi non potendo rispondere a nume- po a discutere il post scriptum
dell’estratto conto della Margherita. Chi spez- rose stupidaggini che sento e che leggo que- dell’omelia domenicale di Eugenio
za la routine delle inchiesta è lui, il prota- sto mi crea numerosi problemi». Scalfari. Il mitico Barbapapà si dice-
gonista dell’appropriazione indebita ag- Per quanto riguarda il contributo ai va contrario a trasformare il Pd in un
gravata: Luigi Lusi, accusato di avere partiti Lusi ha poi sottolineato: «Ho già partito socialdemocratico, sul mo-
sottratto al conto del partito confluito detto in un dibattito pubblico che noi dello del Pse europeo.
nel 2007 nel Pd oltre tredici milioni di dovremo tramutare il nostro sistema Un’opinione come un’altra. Ma
euro. Il senatore non cede e vuole tor- con quello europeo che è apparente- sono bastate quelle poche righe per-
nare tra le fila del Partito democratico. mente più burocratico e farraginoso ché gli zitelli democratici comincias-
Lo avevano cacciato dopo la sua confes- ma sicuramente molto più certo dal sero a strillare, pro o contro. Veltro-
sione, lo avevano espulso perché in qua- punto di vista della destinazio- ni, Follini e Bianco da una parte,
lità di tesoriere dell’ex Dl aveva «tradito la fi- Luigi Lusi Olycom ne delle risorse». Fassina, Orfini e Andrea Orlando
ducia» dei vertici e del popolo, aveva spiegato La Margherita, rappresenta- dall’altra. Nel frattempo da Genova
Francesco Rutelli, ex presidente della Mar- ta dagli avvocati Titta e Nicola arrivava il cupo rintocco delle pri-
gherita. Madia, sta ancora valutando se accettare l’offerta del marie. Un tempo si sarebbe detto al
E ieri Lusi, ai microfoni di Radio Città Futura, ha parlamentare, che vorrebbe colmare la voragine vertice del Pd: preoccupatevi piutto-
rivelato: «Ho deciso di fare ricorso al tribunale civile creata nei conti del partito offrendo le quote delle sto dell’uccello padulo, che vola
perchè la decisione del Partito Democratico di estro- società TTT e Paradiso. all’altezza di quella parte del corpo
mettermi da tutto mi è sembrata fuori dalla misura e R. C. che non è elegante nominare.
 PRIMO PIANO Martedì 14 febbraio 2012 3
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SEGNALI Anziché cogliere l’allarme dopo le vittorie di

Pisapia, Zedda e De Magistris, il segretario del Pd si limitò
a gioire per le sconfitte dei berlusconiani. Ora tocca a lui
il partito dei perdenti

Genova per loro... è il capolinea

Il caso Doria è l’ennesima disfatta di Bersani & C: quando fanno le primarie vere, le perdono a favore
della sinistra radicale. Il segretario non ha neppure colpe particolari: è tutta la classe dirigente che ha fallito
::: segue dalla prima
MAURIZIO BELPIETRO
. gare su chi mettere al posto di
(...) la patata bollente delle ele-
zioni regionali. Grazie a quel
meccanismo infernale che so-
no le primarie - un rito inven-
tato dall’ex sindaco di Roma
per autocelebrarsi - Pier Luigi
si è ritrovato in trappola. In Pu-
glia il partito voleva candidare
a governatore Francesco Boc-
cia, un bellimbusto che D’Ale-
ma intendeva imporre al posto
di Nichi Vendola. Ma non
avendo il rifondarolo alcuna
intenzione di farsi da parte,
Bersani è stato costretto a cor-
rere con il cavallo perdente. Ri-
sultato scontato: il pupillo di
Bertinotti (allora lo amava) ha
asfaltato il Pd, spianando quel
che restava del partito dopo le
inchieste della magistratura.
Nel partito: «Ci stiamo suicidando»
Qualcosa di simile è successo
anche nel Lazio: a forza di liti-
Marrazzo, il Pd si è trovato di
fronte al fatto compiuto di Em-
ma Bonino. Una radicale a Ro-
ma? Roba da non credere. So-
prattutto roba da non digerire
per il Vaticano. Così, per co-
minciare, il neo segretario ha
dovuto incassare due sconfitte.
Senza contare che anche in
Campania è stato costretto a
fare buon viso a cattivo gioco,
accettando un’altra specie di
autoinvestitura come quella
del sindaco di Salerno, Vincen-
zo De Luca.
Probabilmente lo stesso Ber-
sani si dev’essere detto che le
Regionali erano incidenti di
percorso. Il nuovo Pd esordiva
senza toccare palla, ma si era
all’inizio e il compagno segre-
tario era ancora in fase di ro-
daggio. Poi sono venute le Am-
ministrative dello scorso anno,
con le primarie di Milano, Na-
poli e Cagliari. Nel capoluogo
lombardo il partito era tutto
schierato a favore di Stefano
Boeri, archistar, figlio di una fa-
miglia radical chic meneghina.
In quello campano invece era
tutto spaccato tra bassoliniani
e no, e alla fine si decise a so-
stenere il prefetto Mario Mor-
cone. A Cagliari in lizza c’era
Antonello Cabras, un vecchio
socialista riciclato nel Pd.
Com’è andata si sa: a Milano le
primarie le ha vinte Giuliano
Pisapia, il candidato di Vendo-
la, che poi ha battuto anche
Letizia Moratti; a Napoli l’ha
spuntata Luigi De Magistris,
l’uomo di Di Pietro. A Cagliari a
sbaragliare il volto del Pd è sta-
to Massimo Zedda, un altro
militante di Sel, il partito del
governatore pugliese. Già allo-
ra il campanello d’allarme
avrebbe dovuto suonare come
una campana a morto, ma
Bersani minimizzò, consolan-
dosi con la sconfitta degli aspi-
ranti sindaci berlusconiani e
con le vittorie di Bologna e To-
rino, tradizionali roccheforti
del partitone rosso.
In tal modo, senza preoccu-
parsi troppo, si è arrivati a Ge-
nova, cioè al voto di domenica.
A sfidarsi erano due beghine
comuniste come Marta Vin-
cenzi e Roberta Pinotti, la pri-
ma sindaco uscente del capo-
luogo ligure, l’altra senatrice ed
ex ministro ombra della Difesa.
Risultato? Tra le due litiganti
ha vinto il terzo, cioè Marco
Doria, il candidato di Sinistra e
libertà, un altro seguace del go-
vernatore con l’orecchino. E
ora il Pd potrebbe perdere an-
che Palermo.
Di sconfitta in sconfitta, cre-
do dunque che si imponga una
riflessione. Certo, Bersani po-
trebbe liquidare questi avveni-
menti come fatti minori, in
particolare l’ultimo. Una lite da
pollaio tra due prime donne in
cui, alla fine, ci ha rimesso il
partito. Ma in realtà, i risultati
tanto minori non sono. Lascia-
mo per un attimo perdere le
Regioni e concentriamoci sulle

Saltano due capetti in Liguria città. Nell’ultimo anno la sini-

stra ha vinto Milano, Napoli e
Cagliari e ora probabilmente si

Ma il leader è «sereno» accinge a riconquistare Geno-

::: PAOLO EMILIO RUSSO
ROMA
QQQ Il coordinatore regionale ligure e
quello cittadino genovese del Pd si sono
dimessi. Roberta Pinotti dice di voler la-
sciare la politica. Marta Vincenzi, invece,
delira su facebook, lancia invettive contro
Don Gallo e accusa il suo partito di averle
fatto la guerra e di “maschilismo”. Le pri-
marie del centrosinistra a Genova si sono
trasformate in un terremoto politico. Per-
ché non solo i democratici non avranno
un loro candidato in una città importante,
ma rischiano di perdere la guida di un ca-
poluogo storicamente orientato a sinistra
e abbandonano ogni possibilità di strin-
gere un accordo con l’udc.
Il prologo del fattaccio risale ad alcuni
mesi fa. Metà del partito contesta le scelte
amministrative e politiche del sindaco di
Genova, Marta Vincenzi. Messa sotto ac-
cusa per la gestione del tornado che si era
abbattuto sulla città, accusata di agire in
solitaria, il sindaco viene sottoposta al rito
delle primarie. Contro di lei un pezzo del
partito, che dovrebbe essere fortissimo in
una città di tradizione operaia, dove c’è
un grosso porto, candida Roberta Pinotti.
La discesa in campo di quest’ultima, par-
lamentare stimata, ex presidente della
commissione Difesa, donna di apparato,
fa divertire i giornalisti, che parlano di
“battaglia delle Erinni”. Pochissimi cono-
scevano il nome dell’outsider, candidato
vendoliano, Marco Doria. Ma la politica,
evidentemente, non tira più, il Pd non è
più capace di coinvolgere la “base” e, a
sorpresa, ai seggi non c’è coda: si presen-
tano 25.000 cittadini. Solo 5 anni fa, alle
primarie che investirono Vincenzi e le
consentirono di arrivare col vento in pop-
pa alle elezioni, furono oltre 37.000. A ca-
sa, evidentemente, ci sono rimasti gli elet-
tori più moderati.
Il risultato è uno tsunami: Vincenzi
27.5%, Pinotti 23.6% e Doria, vincitore, al
46.0%. Il candidato di Sinistra e libertà,
dunque, ha doppiato quello “ufficiale”
del più importante partito italiano, Ven-
dola batte nuovamente Bersani due a ze-
ro. Il segretario del Pd cerca di contenere
la botta: «Ora ci si mette a lavorare ventre a
terra per vincere e per vincere con Doria».
Da la colpa al fatto che «è logico che, se ci
si presenta con due candidati, si rischia di
perdere». Tesi contraddetta, però, dal suo
compagno di partito, e politologo di fa-
ma, Salvatore Vassallo: «Il rapporto tra l'e-
lettorato del Pd (35%) e quello dei partiti
alla sua sinistra (2,8%) è di 5 a 1 e perciò il
problema non sta nel fatto che due candi-
dati si siano divisi i voti del Pd», rileva. Il
problema, dunque, è il meccanismo-pri-
marie. Perché, sottolinea l’ex democri-
stiano Marco Follini, «fatte così danno ra-
gione a Enrico Mattei: i partiti sono taxi.
Salgo, pago, scendo». Come è accaduto
prima in Puglia, poi a Milano, a Napoli, a
Cagliari. Bersani, dunque, fa un po’ di au-
tocritica: «Sarebbe cosa buona, logica,
normale, che il Pd selezionasse la sua can-
didatura per le primarie di coalizione con
una selezione interna», ha detto. L’idea è
quella di una pre-primaria, decisamente
complessa. Intanto c’è chi, come il depu-
tato democratico Dario Ginefra, parla di
«suicidio collettivo del Pd», una scelta che
«soddisfa lo scontro tribale tra anime del
Partito ma mortifica la naturale ambizio-
ne del partito a governare». Linea sotto-
scritta da Debora Seracchiani che parla di
primarie diventate «conta fra correnti o
peggio fra singole personalità». Dramma-
tizza Sergio Cofferati, ex sindaco di Bolo-
gna ed europarlamentare: «È un voto
esplicitamente contro il Pd». Una linea
.
SCONFORTO
Sopra il segretario del Pd,
Bersani. Nella tabella a lato,
le sconfitte del Pd alle am-
ministrative del 2011.
condivisa da molti democratici, preoccu-
pati che l’appoggio all’esecutivo di Monti
stia allontanando gli elettori. Questa tesi
sarebbe confermata dagli ultimi sondag-
gi: il Pd, secondo Emg per La7, avrebbe
perso quasi due punti in una settimana. E
la sinistra radicale, sommata all’Idv, sfon-
derebbe quota 20%. Velina Rossa consi-
glia a Bersani di fare un congresso straor-
dinario. «Lasciamo perdere, prima di tut-
to viene l’Italia, guardiamo ai problemi
che abbiamo davanti», risponde Bersani.
Intanto pagano il segretario provincia-
le del Pd a Genova, Victor Rasetto, e quello
regionale, Lorenzo Basso. Si sono dimessi
ieri. Le due candidate bocciate, stizzite,
lanciano accuse sul web e minacciano di
ritirarsi a vita privata. Ma una cosa è certa:
l’Udc, che nella Regione Liguria governa
col Pd, stavolta mollerà i democratici: Do-
ria è troppo di sinistra.
va. Però per il Pd è come se
avesse perso. Le vittorie non
rappresentano soltanto una
sconfitta dei quadri dirigenti
del partito, ma anche una spi-
na nel fianco di Bersani e dei
suoi proconsoli. Basti vedere
quanto accaduto nella città
lombarda tra Pisapia e il suo
assessore Boeri. E anche a Na-
poli non è che tra sindaco e
partito sia un idillio.
Ma perché i militanti di sini-
stra, quando vanno alle urne
per scegliere chi li deve rappre-
sentare alle elezioni, non vota-
no mai un uomo dell’ex Botte-
gone? Il problema è che ormai
tra apparato ed elettore c’è una
distanza siderale. Il Pd, pur
avendo cambiato nome e ri-
verniciato le insegne, resta il
vecchio partito comunista, con
i suoi vertici, i suoi burocrati e i
suoi metodi. Credono ancora
ci sia il centralismo democrati-
co. Pensano che si possa deci-
dere tutto nelle segreterie e
non si rendono contro che le
decisioni dall’alto non passano
più. Non c’è una crisi della po-
litica, sono quei politici che so-
no in crisi. Uomini e donne in
servizio permanente nono-
stante le bandiere siano cam-
biate. Nonostante il Pci, il Pds e
i Ds siano morti. La verità è che
per rappresentare un partito
moderno si sono scelti funzio-
nari vecchi. Dismesso il logo,
non si sono mai dimessi loro.
Per far risalire a bordo gli
elettori, non basta che il co-
mandante Bersani non abban-
doni la nave e faccia il simpa-
tico: bisogna buttare a mare il
gruppo dirigente. Altrimenti il
Pd, come gli altri partiti che lo
hanno preceduto, si inabisse-
rà. O forse è già affondato.
maurizio.belpietro@liberoquotidiano.it
4 Martedì 14 febbraio 2012
 PRIMO PIANO Martedì 14 febbraio 2012 5
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CATTEDRATICO Col genitore, Giorgio Doria, Marco ha

in comune la professione: docente di storia economica
all’università di Genova
il partito dei perdenti

::: TOBIA DE STEFANO alla morte, nel 1998, con la bandiera rossa
di Rifondazione ad avvolgere la bara, se-
QQQ «Doria chi? Andrea, il Principe, polta poi a Staglieno, uno dei cimiteri mo-
l’ammiraglio che nel XVI secolo portava numentali più importanti d’Europa.
allo splendore la Repubblica di Geno- Oggi, il figlio Marco sul suo profilo Fa-
va…oppure no, forse intendeva Giorgio, cebook scrive: «Sono una persona di sini-
“il marchese rosso”… il vicesindaco del stra che, con le proprie idee e la propria
dopoguerra… lo sa che è stato diseredato autonomia di giudizio, si riconosce in uno
dal padre perché si era iscritto al Pci?». schieramento più ampio di centrosini-
Guardi, scusi, in realtà parlavamo del fi- stra…». Ma a dir il vero nel suo program-
glio Marco, classe 1957, insegna Storia ma di aperture se ne vedono poche. Lui
Economica all’università e corre alle pri- dice «No alla cementificazione», che poi
marie del Pd…«Beh conosco il sindaco, la significa anche no alla Gronda, la bretella
Vincenzi, e l’altra… quella che va sempre progettata per smaltire il traffico del porto
a Porta a Porta, la Pinotti…, ma Doria no, che inquina e spesso congestiona la città.
mi dispiace». Ecco, se avessero fatto un E anche no alla riduzione delle tasse («So-
sondaggiotraigenovesi allavigiliadelvo- Marco Doria assieme a don Andrea Gallo in piazza a Genova Ansa no necesarie, sintetizza, anche l’Imu, per
to per scegliere il candidato mantenere i servizi») e delle tariffe. Le sue
primo cittadino del centrosi- priorità sono altre. «Costruire
nistra, in vista delle comunali
di primavera, sarebbe andata
più o meno così. Perché Mar-
co Doria, il fustigatore delle
donne piddine, quello che con
Il marchese di don Gallo la città culturale e incatenarmi
per salvare Fincantieri», spie-
ga.
E il suo rapporto con la fe-
de? «Sono non credente, ma

è un comunista «figlio di...»

l’appoggio del prete estremi-
sta Don Gallo e di Nichi Ven-
dola ha conquistato le consul-
tazioni democratiche, in real-
tà, a Genova non lo conosce
quasi nessuno. Tu immagini
un personaggio del popolo e
invece sei fuori strada. Lo di-
Marco Doria, nuovo candidato della sinistra a Genova, ha ereditato dal padre nobili natali,
pingono algido, schivo, pro-
fessorale e poco propenso al
fede politica e carriera universitaria. Pupillo del prete estremista, difende tasse e immigrati
sorriso. Al giornalista Luca Te-
lese del Fatto che lo stuzzicava, «dicono
che lei, da studioso non conosca bene la
città», il candidato sindaco rispondeva: «Il
mio lavoro mi aiuta. Lei lo sa da dove na-
sce la parola “Caravana”? Sono i primi
portuali, bergamaschi, che vengono a la-
vorare a Genova. Poi arrivano inglesi, te-
deschi, migranti di ogni razza. Siamo una
realtà multietnica da secoli…». Sarà, ma
lui vive nel centro storico, nelle adiacenze
di via Garibaldi, la strada dei meravigliosi
palazzi del ’500, e i cittadini l’hanno visto
poco immergersi nella realtà multirazzia-
le che popola i carruggi.
Una buona fetta di verità, come spesso
capita, si nasconde tra i numeri. A Genova
sono andati a votare in 25 mila, 10 mila
persone in meno rispetto al 2007 quando
vinse la Vincenzi. E Doria ha prevalso con
il 46% che fa meno della somma dei voti
delle candidate pd, Vincenzi (27,5%) e Pi-
notti (23,6%). Morale della favola: più che
la lunga onda arancione partita da Milano
e Napoli e proseguita a Cagliari, quella di
Genova è la sconfitta del Partito democra-
tico, che ha pagato nei termini di scarsa
affluenza l’appoggio al governo tecnico di
Monti.
Se proprio bisogna individuare un filo
rosso, allora è necessario tornare alle ori-
gini del nostro. Dal papà Giorgio Doria,
dei conti Montaldeo di Mornese ha evi-
dentemente «ereditato» i titoli nobiliari e
la professione, quella, appunto di docen-
te di storia economica all’università di
Genova (nella migliore tradizione italia-
na), ma soprattutto la cultura comunista.
Mitici gli aneddoti che si raccontano in
città su Giorgio, il marchese rosso, perso-
naggio originale (è stato per due anni dal
1974 al 1976 vicesindaco) ma anche mol-
to amato. Si dice che uno dei suoi cavalli di
battaglia fosse il modo in cui andava scrit-
to «marxismo leninismo». Per il nostro ci
voleva rigorosamente il trattino perché
considerava le due dottrine come un cor-
po unico. Suscitò scandalo negli ambienti
bene e sdegno in famiglia la sua decisione
di iscriversi al Pci, ma lui tirò dritto. Fino
rispettoso della fede altrui»,
scrive sempre su Facebook,
tant’è che la vulgata lo dipinge
come il candidato di Don Gal-
lo, il prete anarchico, fondato-
re e animatore della comunità
di San Benedetto al Porto. Al-
tro personaggio «particolare».
Impegnato per la pace e il re-
cupero degli emarginati, cer-
to, ma anche strenuo sosteni-
tore della legalizzazione delle droghe leg-
gere, tanto da farsi multare, correva il
2006, per aver fumato uno spinello nel
palazzo comunale di Genova, sostenitore
del movimento «No Dal Molin» di Vicen-
za contro la costruzione di una nuova ba-
se militare Usa e vicino alle trans storiche
del ghetto di Genova (ha presentato an-
che il primo calendario trans della storia
italiana).
Ecco, in attesa che centrodestra e Terzo
Polo battano un colpo, come potrebbe
tradursi tutto questo per Genova, lo sco-
priremo solo vivendo.

Il sindaco incolpa il sacerdote rosso La senatrice incolpa il resto del partito

La Vincenzi dà di matto La Pinotti si flagella
«Io come la martire Ipazia» Marta Vincenzi Fotogramma «Candidati scelti male»
::: FRANCESCO SPECCHIA vendoliano Marco Doria ci stava play della Vincenzi. SuperMarta QQQ L’ha presa Roberta Pinotti, sbaglio. Specie perchè, in essa, menti». E infatti poco dopo, ieri, il
tutto. Vincenzi, dopo la tragedia ha inondato il suo profilo social “nuovo” volto tv dei Democratici s’intravede lo zampino del nemi- segretario regionale del Pd, Lo-
QQQ Ipazia, matematica e filo- di via Fereggiano, col suo carico con una ventina di tweet nel giro e candidata, e trombata, alle Pri- co interno di Marta Vincenzi, renzo Basso, e il segretario pro-
sofa di Alessandria d’Egitto ucci- di morte (madri e bambine di due ore. Roba ferocissima. Na marie per Palazzo Tursi. quel Claudio Burlando che pure è vinciale, Victor Rasetto, hanno ri-
sa nel V secolo da una folla di cri- schiacciate dal fango e dall’incu- ha avuto per tutti. A cominciare «Io credevo di essere utile per corresponsabile della viabilità messo il proprio mandato alle as-
stiani in tumulto, probabilmente ria burocratica) e responsabilità, da don Gallo, reo di appoggiare la Genova come sindaco, ma se do- idrologica e della recente alluvio- semblee provinciale e regionale
era del Pd. era stata trascinata in una palude campagna del suo avversario po questa esperienza nessuno ri- ne a Genova. La gente non è stu- che si svolgeranno domani e gio-
Perchè la sua citazione, di kryptonite. ma non s’è Doria, definito un “predicatore”, chiederà il mio impegno, valute- pida. E sull’ipotesi proprio vedì prossimi. Ma il punto
nel gorgo della sconfit- dimessa. Il principio che vince solo i voti degli antica- rò se continuare. Ora come ora è di dimissioni dei diri- è che oggi, a Genova, il
ta, Marta Vincenzi, fondamentale che ha sta. Anticasta perché - in soldoni più l’amarezza che la voglia di an- genti del Pd la stessa vero, grande sconfit-
l’ha attinta al baga- ben stampigliato - appoggiato da un elettorato più dare avanti». Ha dichiarato la Pi- Pinotti, onestamen- to è Bersani, con la
glio di ex prof di Sto- nella sua Storia il Pci radicale, non toccato dalla bassa notti, uscita sconfitta dal centro- te, sottolinea: «Cre- prima linea stessa
ria: «A Ipazia è an- (e poi i Ds, e poi il affluenza alle primarie. Poi Vin- sinistra di Genova, in un’intervi- do che serva un ge- del Pd. La vittoria di
data peggio. Oggi le Pd) è “chi abbando- cenzi ha mitragliato contro il par- sta a Radio Babboleo News. «So- sto di messa in di- Vendola indica bi-
donne riescono a non na non tito di Bersani, che non l’ha dige- no certa che il Pd d’ora in poi do- scussione. Le dimis- sogno
farsi uccidere quando vince rita, non ha mandato giù il "lutto vrà scegliere meglio i propri can- sioni possono essere an- d’aria fre-
perdono, ma ci mettono MARTIRE più”. E di del 2007" e la sua discontinuità didati e lo dico a mio discapito, che presentate e poi re- SENATRICE sca.
secoli a far riconoscere il Ipazia, morta nel 415, è ri- solito è rispetto ai suoi predecessori. Do- visto che ci ho messo la faccia. Di spinte, sebbene credo Roberta Pinotti, senatrice (Ov-
valore della propria in- tenuta una martire pagana così. Però, podichè eccoti il deliquio sessi- sicuro il partito dovrà prima di che la priorità, oggi sia di del Pd Fotogramma viamente
telligenza». Secoli per far in que- sta, col riferimento a Ipazia, pri- tutto mettere a fuoco le questioni pensare a cosa fare di Ge- nulla
risconoscere, un giorno st’occa- ma femminista della storia. Ha programmatiche per lo sviluppo nova nel futuro e quale cambie-
per farsi disconoscere alla Prima- sione, i compagni erano incavo- twittato parecchio, la Marta. Ma di Genova e porre al centro del ruolo potrà avere il Pd. Certa- rà. Bersani resterà al suo posto. O
rie del proprio partito. Che l’at- latissimi; ed era nell’aria che vo- ad urtare i compagni genovesi primo confronto con il candidato mente serve un’analisi di quello sarà sostituito con uno del tutto
tuale sindaco di Genova Marta lessero voltare pagina. Pagina e sono state molte altre piccole co- sindaco». Pinotti ha ragionissi- che è successo con un’assunzio- sovrapponibile a lui. Almeno fino
Vincenzi venisse battuta, per la partito. Ma non era prevista la se. Il popolo è sovrano anche ma. La scelta della sua candida- ne di responsabilità, che può alle prossime politiche..)
ricandidatura alla sua città, dal straordinaria mancanza di fair quando ti volta le spalle. tura è stata, probabilmente, uno comportare anche dei cambia- F.SPE.
 6 Martedì 14 febbraio 2012 PRIMO PIANO
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LE SPACCATURE La Fiom annuncia uno sciopero per

le sfide di Monti i primi di marzo e Bonanni si infuria con la Camusso per
l’incontro segreto con il presidente del Consiglio

Napolitano inchioda il Pd sul lavoro

Il presidente della Repubblica spinge per l’abolizione dell’articolo 18: «È indispensabile per accrescere la produttività».
Democratici in subbuglio: restano divisi tra chi vuole più flessibilità e chi è più vicino alle posizioni dell’ala dura della Cgil
::: I PUNTI
DOMANI L’INCONTRO
Il governo ha convocato per
mercoledì mattina le parti
sociali a Palazzo Chigi. Ma è
la presunta trattativa sotter-
ranea con la Cgil a creare
scompiglio nel mondo poli-
tico e sindacale. Cisl e Uil,
infatti, non hanno preso be-
ne il vertice tra Camusso e
Monti. Soprattutto Bonanni
è sembrato estremamente
piccato: «Il dialogo è giusto,
a patto che avvenga in modo
trasparente e alla luce del
sole. O andiamo avanti in-
sieme con le stesse idee e
una strategia comune oppu-
re andiamo in ordine spar-
so».
IL MONITO
Napolitano dà una mano a
Monti sulla riforma del mer-
cato del lavoro: «Cerco di
porre un problema: c’è la ne-
cessità di un accordo valido
tra le parti sociali e il gover-
no. Confido nel senso di re-
sponsabilità di tutti. Io co-
munque non intendo inter-
ferire in alcun modo». E poi
aggiunge: «È fondamentale
concepire la riforma del
mercato del lavoro in fun-
zione di un accrescimento
della produttività che, pur-
troppo, in Italia è stagnante
da molti anni».
METALMECCANICI
Ma la Fiom non ci sta e an-
nuncia uno sciopero per
bocca del segretario Landini:
«Proporrò al comitato cen-
trale la proclamazione di
uno sciopero della categoria
da fare i primi giorni di mar-
zo, per riconquistare il con-
tratto nazionale, impedire
che il modello Fiat si estenda
in Italia, per dire con chiarez-
za che non bisogna modifi-
care l'articolo 18 e che il go-
verno Monti deve fare poli-
tiche diverse da quelle di
Berlusconi»
::: GIANLUCA ROSELLI
ROMA
QQQ Anche Giorgio Napolitano spinge per la
riforma dell’articolo 18. Mettendo in imbarazzo
chi, a sinistra, sta ancora sulle barricate. Come
la Fiom di Maurizio Landini che, nel pieno della
trattativa, già annuncia un giorno di sciopero
generale. Dopo le voci nel week end su un in-
contro segreto tra Mario Monti e Susanna Ca-
musso, ieri il presidente della Repubblica ha
toccato il tema durante un incontro al Quirina-
le con il presidente della Repubblica tedesca
Christian Wulff. «Io non faccio moniti, ma cer-
co di porre un problema: c’è la necessità di un
accordo valido tra le parti sociali e il governo.
Confido nel senso di responsabilità di tutti. Io
comunque non intendo interferire in alcun
modo», ha detto il capo dello Stato. Che poi ha
aggiunto: «E’ fondamentale concepire la rifor-
ma del mercato del lavoro in funzione di un ac-
crescimento della produttività che, purtroppo,
in Italia è stagnante da molti anni».
DOMANI VERTICE A PALAZZO CHIGI
Sembra, dunque, che anche per il Colle sia
venuto il momento di mettere mano all’artico-
lo dello Statuto dei lavoratori che vieta il licen-
ziamento senza giusta causa. Il governo, intan-
to, ha convocato per domani mattina le parti
sociali a Palazzo Chigi. Ma è la presunta trat-
tativa sotterranea con la Cgil a creare scompi-
glio nel mondo politico e sindacale. Cisl e Uil,
infatti, non l’hanno presa affatto bene. «Il dia-
logo è giusto, a patto che avvenga in modo tra-
sparente e alla luce del sole. O andiamo avanti
insieme con le stesse idee e una strategia co-
mune oppure andiamo in ordine sparso», af-
ferma il leader della Cisl Raffaele Bonanni, vi-
sibilmente piccato. «Se l’incontro c’è stato, è
molto grave. Perché non ci possono essere trat-
tative parallele o tavoli ufficiosi accanto a quelli
ufficiali. In questo modo si mette a rischio una
unità sindacale faticosamente conquistata nel-
le ultime settimane», sottolineano dalla Cisl. La
Fiom, però, l’unità sindacale sembra averla già
rotta, visto che Landini già annuncia uno scio-
pero dei metalmeccanici per i primi di marzo.
«Proporrò al comitato centrale la proclamazio-
ne di uno sciopero della categoria da fare i pri-
mi giorni di marzo, per riconquistare il contrat-
to nazionale, impedire che il modello Fiat si
estenda in Italia, per dire con chiarezza che
non bisogna modificare l'articolo 18 e che il go-
verno Monti deve fare politiche diverse da
quelle di Berlusconi», sostiene il leader del sin-
dacato metalmeccanico della Cgil. Susanna Ca-
musso, però, sembra più incline alla trattativa.
L’ipotesi sul tavolo, dunque, resta quella di so-
spendere l’articolo 18 per i neo assunti attinti
nel mondo del precariato e per le nuove impre-
se.
Ma la determinazione con cui Mario Monti
ed Elsa Fornero stanno andando avanti su que-
sto terreno sta mettendo in difficoltà anche il
Pd. Le parti più conservatrici del partito di Ber-
sani (e negli ultimi giorni è venuta alla luce una
fazione socialdemocratica che si appresta a
scrivere un documento per indirizzare più a si-
nistra il partito), infatti, sono in subbuglio. E lo
stesso segretario, proprio per evitare l’apertura
di un conflitto interno e una possibile perdita di
consensi, avrebbe preferito che la questione
fosse affrontata più avanti. O addirittura pro-
crastinata alle calende greche. Ma così non è.
Monti e Fornero sono convinti che una seria ri-
forma del lavoro debba per forza toccare anche
l’articolo 18. Altrimenti, e il premier lo ha ripe-
tuto anche alla business community america-
na, non riporteremo mai le aziende straniere a
investire in Italia.
INCONTRO IN VISTA TRA I LEADER
Insomma, il governo va avanti. Con tutti i
il graffio il graffio
mezzi, dagli incontri ufficiali ai vertici segreti.
Che però sembrano non essere graditi nemme-
no dal Pdl. «Sì al dialogo con tutti, ma no alle
Separati E io
trattative sottobanco», avverte il capogruppo in
Senato Maurizio Gasparri. Mentre Anna Maria
in pizzeria che ne so?
Bernini loda le parole di Napolitano. «Il presi- Carlo Giovanardi ha pa- Scrive Gianfranco Fini
dente ha fatto bene a intervenire. Ora però si ragonato due donne che si sul sito di Futuro e liber-
arrivi presto a un accordo», osserva la deputata baciano a un uomo che fa tà: «La partecipazione
pidiellina. Oggi, intanto, in vista dell’incontro a pipì in strada. Paola Con- politica tornerà ad essere
Palazzo Chigi, ci sarà un nuovo vertice tra Con- cia l’ha invitato a pranzo: il motore della democra-
findustria e sindacati. E non è escluso, sempre «Così ti spiego un po’ di zia solo quando sarà pro-
su questo tema, un incontro tra i leader di Pd, cose». Lui ha acccettato: spettata una via d’uscita
Pdl e Terzo polo nelle prossime ore. «Siamo stati già in pizzeria dalla crisi, non solo eco-
Nel frattempo un rapporto Istat rileva che nei insieme». Lei ha replicato: nomico-finanziaria, dei
primi sei mesi del 2011 in Italia il 67,7 per cento «Il posto era lo stesso, ma tempi attuali». Giusto.
delle nuove assunzioni sono state a tempo de- lui era coi suoi amici, io coi Ma qual è la via d’uscita?
terminato e solo il 19 per cento ha visto con- miei». Separati in pizzeria. Non chiedetelo a Fini.
tratti a tempo indeterminato.

::: ENZO PIERGIANNI

Non solo la Merkel re democristiano della Bassa Sassonia

QQQ Il Quirinale non ha segreti per la
Germania. Impelagato tra il paga-
mento della nuova casa e l’assedio
della stampa che vuole vederci chiaro,
Christian Wulff, il presidente tedesco,
magari non sarà proprio uno stinco
di santo, ma almeno il merito di avere
un rapporto speciale con i palazzi ita-
liani del potere, i suoi connazionali
devono riconoscerglielo. E quanto sia
privilegiato il suo rapporto col Bel-
paese lo ha svelato inaspettatamente
lui stesso ieri durante il volo da Ber-
lino a Roma. «Il presidente Napolita-
no mi telefonò di persona per infor-
marmi immediatamente della nomi-
na di Mario Monti a senatore a vita»,
si è vantato con i giornalisti tedeschi
accreditati nella delegazione che lo
accompagna nella visita di Stato: ieri a
Roma, oggi a Milano, domani a Bari.
Libero è venuto a conoscenza della ri-
velazione di Wulff dall’esterefatto cor-
rispondente a Roma dell’autorevole
Frankfurter Allgemeine Zeitung, Jorg
Bremer, chiacchierando con lui dopo
la conferenza stampa congiunta dei
Giorgio chiamò anche Wulff: è fatta per Monti
due presidenti nella tarda mattinata
al Quirinale.
Una telefonata presidenziale per
avvisare con urgenza il capo di Stato
tedesco del conferimento del laticla-
vio a Mario Monti sicuramente non
era un atto dovuto. Sembra piuttosto
un eccesso di zelo, a meno che non
fosse attesa con impazienza a Berlino.
Quella conversazione tra i due presi-
denti che scavalcava i tradizionali ca-
nali diplomatici delle rispettive am-
basciate, stando alla ricostruzione
della circostanza, sarebbe avvenuta il
9 novembre. A sentirne parlare ades-
so per la prima volta, dopo le tumul-
tuose settimane dello spread a ruota
libera, fa tornare alla mente un altro
potente squillo italo-tedesco che sca-
tenò un pandemonio quando venne
scoperto da un’inchiesta del Wall
Street Journal. Infatti, il 20 ottobre,
quindi tre settimane prima della chia-
mata per la nomina di Monti, c’era già
stato un vertice telefonico italo-tede-
Christian Wulff Olycom
sco non meno fuori dal comune tra la
cancelliera Angela Merkel e il presi-
dente Napolitano. Secondo i segugi
del Wall Street Journal, Angela aveva
alzato la cornetta per sollecitare il
cambio della guardia a Palazzo Chigi.
Come poi, in effetti, avvenne con l’av-
vento del Professore al posto del Ca-
valiere.
Adesso, da parte di Wulff non è sta-
to un capolavoro politico spifferare,
due ore prima di mettere piede al
Quirinale, quella telefonata riservata
con l’inquilino del Colle. Se ne dicono
già abbastanza sulle ingerenze della
Germania in casa altrui. «Pazzesco,
ma forse voleva solo sottolineare la
sua amicizia con Napolitano», è la
spiegazione che si è dato il giornalista
della Frankfurter Allgemeine Zeitung.
Il sodalizio tra i due presidenti non è
fatto solo di telefonate. Ieri hanno
avuto il quarto incontro bilaterale da
quando, nel giugno 2010, Angela
Merkel ha fatto eleggere il governato-
al vertice dello Stato. Napolitano è
stato invitato a ricambiare la visita di
Wulff con un viaggio in Germania pri-
ma della fine del suo mandato. «Rin-
grazio il presidente per la sua visita
che è una prova di fiducia nell’Italia»,
ha detto Napolitano chiudendo la
conferenza stampa. Wulff finora si era
fatto notare per la sua dichiarata osti-
lità agli eurobond, ma sembra essersi
un po’ ammorbidito. Al Quirinale, da-
vanti ai cronisti, ha riconosciuto che
la politica del rigore non può essere
disgiunta da obiettivi di crescita :
«Nessuno deve nutrire dubbi sulla vo-
lontà della Germania di essere solida-
le con l’Italia e con l’Europa nel suo
insieme». Evidentemente, le fiamme
di Atene sono un brutto segnale an-
che per i tedeschi. A pochi giorni dal
verdetto internazionale dell’Aja che
ha negato all’Italia indennizzi per le
vittime dell’occupazione tedesca du-
rante la guerra, Wulff ha sottolineato
che si tratta di «una sentenza giuridi-
ca, non politica» lasciando intendere
che la Germania non ritiene chiuso il
capitolo morale dei risarcimenti.
 PRIMO PIANO Martedì 14 febbraio 2012 7
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L’ESEMPIO «Un mio impiegato stava per provocare un

incendio e l’ho cacciato: il giudice ci ha imposto di
riassumerlo, pagandogli pure 80mila euro»
le sfide di Monti

«Basta articolo 18, vado in Albania»

L’imprenditore pugliese Tarricone potrebbe assumere trenta dipendenti ma non lo farà in Italia:
«Qui chi prende il tempo indeterminato smette di lavorare, ma non c’è modo di licenziarlo»
::: ATTILIO BARBIERI capisce che non ne hanno mai smo...». non traspare, combattere con i

AGLI ANTIPODI
.
Il capo dello Stato, Napo-
litano, e il segretario della
Cgil, Camusso. Olycom
QQQ Potrebbe assumere una
trentina di persone. Non lo fa-
rà, per lo meno non in Italia.
Aldo Tarricone, imprenditore
pugliese che ha creato da zero
l’omonimo gruppo, 300 di-
pendenti e dieci milioni di fat-
turato nel comparto della se-
curity , delle investigazioni e
del telecontrollo, ha deciso di
espandere la propria attività.
Ma non più nel nostro Paese.
«È dal ’78 che opero in questo
settore ma è a partire dal 2004
che il gruppo ha conosciuto
un forte sviluppo. Ora, proprio
perché siamo cresciuti parec-
chio, abbiamo la necessità di
aprire un centro elaborazione
dati. A tutti gli effetti una nuo-
va unità produttiva con circa
30 dipendenti. Ma dopo aver
visto come funziona il mercato
del lavoro da noi ho deciso:
l’aprirò in Albania».
Tarricone ha le idee chiare.
«All’inizio», spiega, «voleva es-
sere una provocazione, una ri-
sposta alle sciocchezze che di-
cono in tv politici e professori
sul lavoro e sull’articolo 18.
Pare che arrivino da un altro
pianeta. Parlano di lavoro, as-
sunzioni e licenziamenti ma si
fatto uno in tutto la loro vi-
ta...».
Provocazione?
«Sì, per rispondere a tutti que-
sti soloni dell’articolo 18».
E ora non la è più?
«È più di un progetto: fra poco,
entro marzo, il centro elabora-
zione dati sarà operativo in Al-
bania. Guardi, voglio essere
sincero: se ho preso questa de-
cisione ho mille motivi...».
Ce ne basta uno...
«Le dò qualche dato, poi trag-
ga lei le conclusioni: abbiamo
300 dipendenti ma da noi ci
sono ben 6 sigle sindacali, le
tre storiche più l’Ugl e altre
due. A rappresentare i sinda-
cati ci sono 18 dipendenti che
hanno diritto a circa 900 ore di
permessi sindacali retribuiti
l’anno. E attenti a non com-
mettere l’errore di chiedere la
motivazione per le richieste di
permesso perché fioccano gli
articoli 28 (ricorsi per condotta
antisindacale, ndr). Poi ci sono
25 dipendenti che fruiscono
della legge 104, quella che di-
sciplina i permessi per quanti
hanno un familiare affetto da
un handicap e sui quali non
abbiamo alcun potere di veri-
fica. E poi c’è l’assentei-
.
“
Qualche assenza è fisiologica,
però. Non crede?
«Qualche assenza sì. Noi ab-
biamo in media il 10% di as-
senti per malattie di due o tre
giorni, con costi a carico
dell’azienda, sempre a cavallo
delle festività o dei risposi.
Senza considerare poi gli am-
malati cronici... E non basta:
nonostante le assenze devo
corrispondere a tutti il premio
di produzione».
Premio? Come funziona?
«Il nostro contratto collettivo,
oltre a 13esima e 14esima, pre-
Q Su 300 vede che se l’assenteismo non
dipendenti ben 18 supera il 12% l’anno si debba
rappresentano le sei erogare un premio. Se nella
mia azienda ho 36 persone che
sigle sindacali. E non lavorano per un anno in-
fanno 900 ore di tero, il premio lo devo distri-
distacchi ogni anno. buire lo stesso. E in questa
percentuale non rientrano le
Poi ci sono quelli che 900 ore per i distacchi sindaca-
si ammalano prima li e i permessi per la 104. Tutti
o dopo una festività o leciti e dovuti, per carità. Ma
un permesso. Eppure quando un dipendente non è
in azienda come può produr-
devo pagare a tutti il re?».
premio di Così le nuove assunzioni le fate
produttività in Albania...
«Appunto. Ma non è più una
ALDO TARRICONE provocazione. Sono stufo di
confrontarmi con un mercato
sindacati, subire leggi fatte da
persone fuori dal mondo. Sa
cosa accade quando un dipen-
dente supera il periodo di pro-
va e viene assunto a tempo in-
determinato?».
Posso immaginarlo ma lo spie-
ghi lei?
«Spesso smette di lavorare e
vive a rimorchio dei colleghi
che lavorano anche per lui. Ma
c’è l’articolo 18. Diventa un in-
toccabile. Anche quando si
rende protagonista di episodi
di cronaca».
Da come ne parla par di capire
che si riferisca a qualcosa in
particolare...
«Si, ricordo il caso di un nostro
dipendente utilizzato presso
l’Università di Bari: ha acceso
un fornellino su una sedia per
scaldare non ricordo cosa e ha
rischiato di appiccare un in-
cendio. Non era la prima volta
che accadeva così dall’Univer-
sità ci hanno chiesto di sosti-
tuirlo. Cosa che abbiamo fatto.
Licenziandolo. Ma è finita ma-
le: il giudice ci ha imposto di
riassumerlo, pagandogli per
giunta 80mila euro. Ha capito
perché qui non assumo più
nessuno?».
twitter@attilionio

Verso la riforma
Se aboliamo la cassa integrazione
ci sono i soldi per aiutare i disoccupati
::: segue dalla prima
CARLO PELANDA
. lavoratore licenziato per motivi economici riceve uno
(...) forse perfino invertirla, via il suo effetto incentivo
alle aziende per aumentare investimenti e scala. Quin-
di è interesse nazionale che tale riforma non solo venga
fatta in fretta, ma anche che non comporti conflitti vio-
lenti. L’Italia non può permettersi, in questo delicatis-
simo momento di faticosa ricostruzione della sua cre-
dibilità immagini televisive di scontri di piazza che gi-
rino nel globo. Negli indici di valutazione delle agenzie
di rating pesa molto un indicatore, denominato “re-
form stress” (stress da riforma), che misura la difficoltà
di produrre cambiamenti verso l’efficienza di un mo-
dello economico. Un ulteriore declassamento del voto
di affidabilità aumenterebbe il costo, oltre che del rifi-
nanziamento del debito pubblico, anche della raccolta
di fondi per il sistema bancario che si trasformerebbe
in peggioramento del credito, già insufficiente e costo-
sissimo, per famiglie ed imprese.
Quindi tutti noi - sulla stampa è importantissimo
proporlo con determinazione per richiamare al reali-
smo e all’interesse generale politica e sindacati - dob-
biamo contribuire con le nostre opinioni a formare il
consenso per una riforma efficace, rapida e senza con-
seguenze di conflitto eccessivo. E per riuscirci dobbia-
mo puntare ad una riforma bilanciata che mantenga le
tutele per i lavoratori ed allo stesso tempo produca l’ef-
fetto crescita/efficienza. È possibile? Lo è, applicando
una teoria nota nonché scegliendo tra prassi già appli-
cate in altre nazioni, quindi valutabili concretamente.
Semplificando, si tratta di trasferire la garanzia dal po-
sto di lavoro, come oggi stabilito dall’articolo 18 che fis-
sa la licenziabilità solo per giusta causa, al lavoratore
come persona. Tale metodo è stato alla base di una ri-
forma compiuta dalla sinistra tedesca (governo
Schroeder) che ha dato le ali all’industria ed alla pro-
duttività, nonché all’occupazione, della Germania. Il
stipendio dallo Stato, decrescente nel tempo per in-
centivarlo a trovare nuovo lavoro, con un fortissimo
aiuto per la riqualificazione professionale, se serve, e
per trovare nuove opportunità. Un lavoratore può es-
sere licenziato più volte, ma comunque mantenere un
reddito costante garantito che gli permette di pro-
grammare un mutuo per la casa, fare figli, ecc., come se
avesse un’occupazione a tempo indeterminato.
Sarebbe incomprensibile, e solo ideologica, un’op-
posizione ad una riforma di questo tipo, che il governo
sta studiando, perché si tratta di un rafforzamento del-
le tutele e non di un loro indebolimento. Si potrebbe
dire, usando il sistema di voto universitario, che in tal
modo le garanzie passerebbero dal 18 al 30. Con un ul-
teriore vantaggio sistemico. Lo Stato che deve pagare
salari ai disoccupati avrà più pressione per configurare
il mercato verso la crescita e quindi verso meno disoc-
cupazione. Lo schema qui detto non è di destra né di si-
nistra, ma tiene conto di due requisiti realistici da inte-
grare: (a) la domanda sociale di sicurezza economica;
(b) la flessibilità che permette alle imprese di adattarsi
alle condizioni competitive del mercato, sempre mu-
tevoli. Ma ci saranno le risorse per stipendiare con de-
nari fiscali i disoccupati temporanei? Certo, sono quel-
le per finanziare la cassa integrazione, che non risolve i
problemi di riorganizzazione delle imprese in difficol-
tà e tiene i lavoratori bloccati in un’incertezza prolun-
gata. Il salario ai disoccupati (con limiti temporali)
combinato con il sostegno alla ricerca di nuove oppor-
tunità potrà sostituire la cassa integrazione e finan-
ziarsi con quelle risorse. In conclusione, è possibile far
bene e presto e nel consenso più ampio la riforma.
www.carlopelanda.com
 8 Martedì 14 febbraio 2012 ITALIA
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::: IL FUTURO DEL CENTRODESTRA

Berlusconi e il nuovo Pdl

Silvio non si iscrive a Forza Passera

L’ex premier vede il segretario e frena l’idea di Formigoni sulla candidatura del ministro: «Uscita dannosa»
::: SALVATORE DAMA
ROMA
QQQ Silvio Berlusconi ha già
scelto la doppia A. Che non è il
rating di Standard&Poor’s, ma
un avvocato agrigentino di 41
anni. Dunque, è giusto che nel
Popolo delle libertà ci sia «un
dibattito democratico sulla fu-
tura premiership». Ma ciò non
deve rendere complicato il
cammino di Angelino Alfano
(ieri in visita a Villa San Marti-
no), che è il successore designa-
to dall’ex presidente del Consi-
glio. Soprattutto, il Cavaliere
guarda con fastidio a «certe
uscite strumentali» che, lungi
dal lanciare reali alternative, fi-
niscono solo per incasinare la
situazione. E «confodere le idee
ai nostri elettori», già perplessi
di fronte a un quadro in piena
evoluzione.
Premessa: Silvio è ad Arcore
ed è molto più concentrato sul-
le sue vicende giudiziarie che
sulla attualità politica. Chi lo ha
sentito nel weekend si è sorbito
un disco in loop. Ancora ieri
Berlusconi ringhiava contro le
toghe milanesi, dicendo peste e
corta del pm De Pasquale e cri-
ticando una magistratura, quel-
la all’ombra del Duomo, che è
mossa da «scopi politici» e «pre-
giudizi personali» verso il leader
del partito azzurro. Ma non è
sfuggita, all’ex premier, la pole-
mica innescata dall’intervista di
Roberto Formigoni a Repubbli-
ca. Il governatore della Lom-
bardia tira in ballo Corrado Pas-
sera: potrebbe essere anche lui
della partita, quando il Pdl cele-
brerà le primarie per scegliere il
nuovo candidato premier. Frasi
poi precisate dal Celeste. Parole
che Alfano ha commentato in
maniera piccata, rispondendo
per le rime al presidente della
giunta lombarda: il supermini-
stro del governo tecnico, se
vuole partecipare alle primarie
azzurre, deve iscriversi al movi-
mento di via dell’Umiltà.
Silvio? Invita tutti alla calma:
«Certi discorsi sono prematuri e
non fanno bene al partito», né
al segretario politico. Sia chiaro:
Berlusconi ha stima per Passe-
ra, così come non sarebbe del
Il processo del bunga-bunga
Ruby Rubacuori Olycom
tutto contrario alla prosecuzio- partito: «Sto volontariamente parlando dei congressi provin- smante partecipazione» regi-
ne delll’esperienza di Monti riducendo le mie apparizioni», ciali del Pdl, ha lodato «l’impo- strata ai congressi locali della
(«Sta facendo molto bene»), ma ha confessato Silvio ai suoi, «per stazione data da Alfano al par- Puglia, la sua Regione. «Alfano è
è troppo presto per affrontare la lasciare spazio ad Alfano». tito, che sta dimostrando di es- il leader designato che gode
discussione: «Ne riparliamo tra Sicché ieri è stata la giornata sere capace di avere una inten- dell’apprezzamento dei partiti
un anno». La priorità adesso è il in cui i dirigenti azzurri hanno sa vita democratica». È il discor- a esso alleato, come il nostro»,
delfino. Che deve consolidare il fatto quadrato intorno all’erede so che ha fatto anche Raffaele spiega Saverio Romano, leader
proprio ruolo dentro e fuori al designato. Fabrizio Cicchitto, Fitto, vantando «l’entusia- dei Popolari Italia Domani,
«Ruby disse al Cav: sono maggiorenne»
L’agente che fermò la ragazza: tramite lui voleva ottenere i documenti per fare il carabiniere
::: ANDREA SCAGLIA gazza, e anche il fatto che «si era allontanata no - «Lele Mora sì, lo sapeva». Proprio l’in-
circa un anno prima da una comunità a Mes- consapevolezza della sua minore età da par-
QQQ Adesso sì che entra nel vivo il co- sina». Ragion per cui chiamò il magistrato te di Berlusconi, se venisse accertata, potreb-
siddetto processo Ruby - uno dei quat- minorile Annamaria Fiorillo, la quale dispo- be risultare importante per la linea difesiva.
tro in cui Silvio Berlusconi è imputato se di «affidarla a una comunità, e se non ci C’è poi il versante più pruriginoso, sempre
a Milano. Com’è noto, la vicenda è fosse stato posto dovevamo trattenerla in in relazione alle confidenze di Ruby al poli-
quella relativa alla ragazza marocchina Questura fino al giorno dopo». Ruby «si mise ziotto. Lui gli disse che «il presidente Berlu-
- minorenne all’epoca dei fatti - e i suoi a piangere», e comunque venne portata al sconi le fece delle avances sessuali, senza
presunti rapporti sessuali a pagamento con commissariato Monforte-Vittoria per «la specificare di che tipo, cosa che lei aveva ri-
l’allora presidente del Consiglio - di qui l’ac- stesura degli atti», per poi essere accompa- fiutato». Raccontò di una festa ad Arcore,
cusa di prostituzione minorile -, e poi la tele- gnata in Questura per «il foto-segnalamen- quella del 14 febbraio 2010, e ci andò tramite
fonata dello stesso premier in Questura, do- to». Si sa ora che sarebbe poi stata affidata a Lele Mora e poi lì trovò uomini e donne e le
ve lei era stata condotta poiché sospettata di Nicole Minetti, anche in seguito alla telefo- seconde che si «spogliavano» e per questo «
furto, per farla affidare alla consigliera comu- nata del Cavaliere. non si era divertita» e anzi si era sentita «a di-
nale del Pdl Nicole Minetti - ed ecco l’accusa Tornando alla deposizione di Cafaro, è sagio: disse che lei voleva andare via e Berlu-
di concussione. Il tutto condito con la con- proprio in commissariato che Ruby comin- sconi si meravigliò». In ogni caso, sempre se-
vinzione più volte ribadita dallo stesso Berlu- cia a lasciarsi andare con l’agente. A confi- condo le confidenza della ragazza all’agente,
sconi che quella giovane fosse nipote dell’ex darsi, addirittura. «Mi disse che da grande «si fece accompagnare dalla scorta di Berlu-
presidente egiziano Mubarak, e ambientato avrebbe voluto fare il carabiniere, io risposi sconi a Milano e, a suo dire, il caposcorta le
nelle feste di Arcore caratterizzate dal famo- che visti i precedenti e il fatto che non aveva consegnò una busta con 15mila euro».
so bunga bunga - balletto più o meno inno- nemmeno i documenti era impossibile. Ma E poi il «trambusto» di quella sera in Que-
cente o sorta di rito sconcio? In ogni caso lei rispose che ci avrebbe pensato Silvioa far- stura: così ne parlò sempre all’agente Cafaro
questo è il quadro, peraltro universalmente le avere i documenti, e mi ripeteva questo il collega a cui aveva poi passato le consegne.
noto. nome, Silvio, ma lì per lì non capivo a chi si «Mi disse che c’erano persone che si erano
Molto attesa era la deposizione di Ermes stesse riferendo». E poi «mi disse che Silvio presentate in Questura, e poi di telefonate e
Cafaro, l’agente di Polizia che nel tardo po- l’avrebbe aiutata perché lei era la nipote di pressioni in merito alla minore, la quale a dif-
meriggio del 27 maggio 2010 fermò proprio Mubarak»». ferenza di quanto era stato detto dal magi-
Ruby-Karima nei pressi di un centro estetico Poi ecco che il poliziotto riferisce di quel strato minorile era stata affidata a un’altra
milanese di Corso Buenos Aires, denunciata che Ruby gli raccontò sulle feste di Arcore. persona», e cioè a Nicole Minetti. Il pm gli
da un’ex coinquilina per un presunto furto di Con un particolare che potrebbe rivelarsi chiede allora se davvero quella sera il collega
soldi gioielli. Cafaro, interrogato dal pm San- processualmente importante: Ruby disse gli parlò «di pressioni» per via della telefona-
germano, ha spiegato che subito dopo il fer- all’agente che «Berlusconi non era a cono- ta da Palazzo Chigi, e l’agente Cafaro: «Il col-
mo emerse il precedente per furto della ra- scenza che lei fosse minorenne. Sapeva che lega mi disse che gli avevo lasciato una gran
era marocchina, ma si era dichiarata mag- rogna e che c’era stato un gran trambusto».
giorenne», mentre invece Lele Mora - trami- Sì, di trambusto ce ne sarebbe stato parec-
te il quale era stata invitata a villa San Marti- chio anche dopo.

::: MARCO GORRA

Politically correct (ideato dalla deputata pontina del

QQQ Peggio della legge sulla par
condicio esiste solo la legge sulla par
condicio ibridata con le quote rosa.
Ed è quello con cui l’elettorato ita-
liano, per sua somma disgrazia, do-
vrà fare i conti nella prossima cam-
pagna elettorale: all’obbligo di pari-
tà cronometrica tra gli esponenti
delle diverse liste si andrà pertanto
ad aggiungere l’obbligo di pari rap-
presentanza tra candidati maschi e
femmine.
Prevedibilmente, la paternità
dell’idea è del Partito democratico -
al solito all’avanguardia sul tema -
ed altrettanto prevedibilmente l’ap-
poggio ricevuto dalla medesima è
ampio e trasversale, perché non si
dica che il centrodestra si tira indie-
tro sulle battaglie di civiltà: in com-
missione Affari costituzionali alla
Camera, l’emendamento in que-
stione è passato con un consenso
trasversale che nemmeno la mano-
vra Salva-Italia di Monti.
Cosa sia e come funzioni la legge
sulla par condicio è cosa nota: nei
Quote rosa pure nei dibattiti in televisione
due mesi precedenti le elezioni, tut-
te le liste che si presentano al voto
devono avere lo stesso minutaggio
nelle trasmissioni televisive di ap-
profondimento.
IL MECCANISMO
Il perverso meccanismo (perfe-
zionato nel 2000 sulle fondamenta
di una prima legge del ’93) ha rega-
lato agli incolpevoli telespettatori
italiani momenti lunari: il candidato
del partito dei pensionati che ha gli
stessi spazi dell’ex premier Silvio
Berlusconi, liste che nessuno ha mai
sentito nominare ma delle cui ester-
nazioni i telegiornali sono costretti a
dare conto per settimane, condut-
tori con decenni di carriera sulle
spalle che a un certo punto devono
troncare a metà la frase di qualche
ospite perché «ha sforato di dieci se-
condi e gli altri non fanno più in
tempo a recuperare, abbia pazien-
za».
Resta negli annali una memorabi-
le puntata di Porta a porta poco pri-
ma delle Politiche 2008. Impedito
dalla legge di invitare Berlusconi
perché Veltroni quel giorno era fuo-
ri Roma, il povero Vespa dovette
condurre due eroiche ore di tra-
smissione col seguente parterre:
Daniela Santanchè della Destra,
Stefano de Luca del Partito liberale,
Stefano Montanari della lista Bene
comune, Renzo Rabellino del parti-
to No euro - Grilli parlanti e Sergio
Riboldi del Movimento europeo di-
versamente abili. I cinque - finezze
del Porcellum - figuravano tutti co-
me candidati premier e pertanto
avevano, agli occhi della legge, dirit-
to allo stesso trattamento di Veltro-
ni, Casini, Berlusconi e di quanti al-
tri fossero titolari di almeno qualche
probabilità di vedere il Parlamento
con i propri occhi.
La democratica Sesa Amici Ora, il salto di qualità. Grazie
all’emendamento di cui sopra
Partito Democratico Sesa Amici,
che lo rivendica parlando di «stru-
mento concreto per dare attuazione
ad un sacrosanto principio costitu-
zionale»), al bilancino di partito si
andrà dunque a sommare quello di
genere.
L’EFFETTO
Cosa succederà? Giornalisti ed
autori delle trasmissioni tv dovran-
no barcamenarsi ancora di più con
inviti e presenze: l’ospite Tizia del
dato partito dà buca all’ultimo mo-
mento per qualche motivo? Occhio
a rimpiazzarla con l’onorevole Caio,
perché anche se è dello stesso par-
tito poi con l’Authority saranno do-
lori lo stesso: o si trascina in studio
la collega Sempronia o addio equi-
librio.
E se qualcuno candida un trans?
L’emendamento non fornisce indi-
cazioni chiare, e lascia intravedere
praterie per ricorsi e contestazioni.
Se Vladimir Luxuria si stufa dell’Iso-
la dei famosi e riscende in campo
sono dolori.
 ITALIA Martedì 14 febbraio 2012 9
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::: IL FUTURO DEL CENTRODESTRA

Il coordinatore azzurro

«Le vittorie degli ex An

La «profezia» di «Libero»

«aprire all’esterno a soggetti

non politici serve solo ad au-
mentare il livello di confusio-
ne». Sbagliato, secondo Franco
Frattini, è anche tirare per la
giacca il premier, come ha fatto
nei giorni scorsi l’Udc: «Le voci
di una candidatura o di un’in-
il graffio
vestitura di Monti non aiutano
il forte consenso che dobbiamo
costruire intorno al Professore».
Le primarie del Pdl saranno
«aperte e trasparenti», assicura
l’ex ministro degli Esteri. «Detto
questo», conclude, «Alfano è il
candidato che sosterrò».
servono a rafforzare Alfano»
La Russa: «Basta parlare di competizione tra ex aennini ed ex forzisti. I primi a
rintuzzare un’ipotesi di attacco ad Angelino siamo stati io, Gasparri e Matteoli»
::: BRUNELLA BOLLOLI
QQQ «Basta con questa competi-
zione tra ex An ed ex azzurri. Il
confronto sulle idee ci piace, ma i
discorsi su An che va meglio di
Forza Italia nei congressi no».
Ignazio La Russa, coordinatore
nazionale del Pdl, non ci sta a par-
lare di quote70-30. «Sono percen-
tuali superate. Servono solo a
mettere zizzania. L’unità del parti-
to, del resto, è garantita da Angeli-
no Alfano: non certo un ex An».
Al congresso provinciale di Mila-
no, però, avete appena eletto San-
dro Sisler, area La Russa...
«Ecco. Milano è la prova che le di- Silvio Berlusconi e Ignazio La Russa alla Camera Olycom
stinzioni tra ex An ed ex Fi non esi-
stono. Conosco Sisler da tempo,
vero, ma è stato sostenuto da tutti: fano siamo stati io, Gasparri e interrogarsi sulle primarie. La

dal coordinatore regionale Man-
tovani, da Formigoni, dall’area so-
cialista di Colucci.Che c’entra al-
lora se è di An o no? Sono molto or-
goglioso perché è la vittoria di una
coalizione importante. Non è che
ci mettiamo a contare se ci sono
più coordinatori di An o di Fi».
Comunque ha battuto Podestà.
«Per fortuna, forse, Podestà ha re-
so più importante la vittoria fa-
cendo una scelta che non ho com-
“
Matteoli. Siamo compatti e tutte le
varie anime sono protagoniste nel
tentativo che Berlusconi ha voluto
affidare ad Alfano: dare al Pdl un
orizzonte più lungo della vita poli-
tica dell’attuale classe dirigente».
IL FUTURO
L’Udc invece lancia direttamente
Mario Monti. Cosa ne pensa?
Q Ci vuole «È un tentativo di Casini di lucrare
l’elezione diretta e di fare i suoi giochi».
del presidente La Lega vi attacca: peggio per voi a
stare con Monti, noi andiamo
gente sta cercando qualunque ri-
sposta in un clima di contrarietà
alla classe politica. Regna l’antipo-
litica e noi dobbiamo reagire».
Cambiando la legge elettorale?
«Bisogna dare ai cittadini la possi-
bilità di scegliersi i propri candida-
ti, con le preferenze, con i collegi.
Stiamo dialogando anche con il
Pd. Io sono convinto ci debba es-
sere l’elezione diretta anche del
presidente della Repubblica. E ac-

Diversamente minorenni preso del tutto, ma legittima, di

candidarsi anche lui. Ha reso vero
questo congresso. Nessuno può
È stato il mastelliano Marcello Lala, 39 anni, socio di un’agenzia dire che sia stata una vittoria a ta-
di modelle, a portare le ragazze al bunga bunga del Pd campano, volino. Anzi. È stata una sfida tra
la festa «ad alto tasso di trash erotico» che ha fatto infuriare Ber- un giovane bravo contro un diri-
sani. In un’intervista al Corriere del Mezzogiorno, ripreso da Da- gente affermato».
gospia, Lala rivela: «Il responsabile Giustizia del Pd Andrea Or- Anche voi rottamatori?
lando è rimasto al party due ore. Le modelle sono state remune- «Questo termine non mi piace,
rate dalla mia agenzia: 60 euro ciascuna. C’erano anche modelle non fosse altro per la mia età. Non
minorenni, vero, ma è tutto regolare. Figlie di giornalisti, figlie di vogliamo sostituire l’attuale classe
ingegneri». Le minorenni, diceva Bersani parlando di Ruby, non dirigente, ma neanche perpetuar-
dovrebbero «andare a cena da dei vecchi ricconi». Già. Molto la: bisogna aggiungere nuova linfa
meglio le feste sexy dei giovani democratici. vitale, energie fresche».
Poi c’è Formigoni che lancia Pas-
della Repubblica.
Mai pensato
di riprendere
la fiamma di An.
.
sera come premier per il 2013.
«C’è stata una lettura esagerata di
un pensiero di Formigoni. Sem-
brava aprisse a Passera, magari
voleva solo dire che siamo un par-
tito aperto, però l’impressione è
stata quella. Tuttavia, i primi a rin-
tuzzare un’ipotesi di attacco ad Al-
avanti da soli.
«Propaganda. Noi siamo un parti-
to nazionale. Abbiamo il dovere di
essere responsabili di fronte
all’Italia. Abbiamo dovuto fare ca-
pire a tutti che non era colpa del
governo Berlusconi, e quindi
neanche dei ministri leghisti. Pe-
rò, pur tra le differenze, ci sono an-
cora enormi convergenze tra noi e
loro. Ne parleremo presto».
Per il Comune di Genova il Pdl ha
già scelto un candidato?
«Più che in alto mare, siamo in
cantiere. La verità è che bisogna
canto all’indicazione del premier
quella di deputati e senatori».
È vero che la faida sul tesoretto ex
An è un modo dei finiani per impe-
dirle di impossessarsi del simbolo
della fiamma?
«Non ho mai pensato di prendere
la fiamma di An. Non ho mai mes-
so un dito nell’amministrazione
del partito. E sono incredibilmen-
te sorpreso dal fatto che i finiani
accusino noi, quando invece quei
famosi 26 milioni sono stati spesi,
non spariti, proprio quando a ge-
stire c’erano gli uomini di Fini».

I risultati dei primi congressi

Podestà perde a Milano. Vincono Gelmini, Fitto e Galan
::: PAOLO EMILIO RUSSO
ROMA
QQQ Gli ex An avanzano, ma i berluscones
non stanno a guardare. Il nuovo coordinatore
provinciale di Milano del Pdl, come da prono-
stici, è Sandro Sisler. L’ex aennino ha vinto il
congresso di domenica con il 72% delle prefe-
renze. Il candidato ex forzista, Guido Podestà,
si è fermato al 20%. La stagione dei congressi
Pdl è appena iniziata. Se il risultato di questi
primi appuntamenti fa segnare una avanzata
degli ex An, non mancano casi di successi tar-
gati Forza Italia. Specie i più giovani tra i berlu-
scones possono vantare un nuovo radicamen-
to sul territorio. Due casi su tutti: Maria Stella
Gelmini in Lombardia e Raffaele Fitto in Puglia.
L’ex ministro dell’Istruzione, già coordinatrice
lombarda di Forza Italia e responsabile della
task force per le Amministrative del Pdl, ha tan-
to per iniziare vinto il congresso nella sua città,
Brescia. Il posto di coordinatore provinciale, fi-
no ad oggi era occupato dell’ex An Viviana Bec-
calossi (non ricandidata) è ora di Alessandro
Mattinzoli, sindaco di Sirmione, suo fedelissi-
mo. L’ex ministro, settimana prossima, po-
trebbe incassare anche il successo di Marco
Ghirardini, da lei sostenuto, a Mantova, un ri-
sultato favorevole a Cremona e la nomina
dell’europarlamentare Lara Comi (originaria
di Saronno) a coordinatrice di Varese. Entusia-
sta un altro fedelissimo del premier come Raf-
faele Fitto. In Puglia l’ex ministro per gli Affari
Regionali ha fatto l’en plein ai congressi del fine
settimana. I candidati coordinatori provinciali
da lui sostenuti hanno incassato percentuali di
consenso altissime: il 68% a Bari Grande città, il
70 a Lecce e a Brindisi. Stesso risultato è
nell’aria a Taranto e Foggia, dove si voterà tra
due settimane. «La fortunata stagione congres-
suale che il Pdl sta celebrando in tutta Italia sta
registrando in Puglia una entusiasmante par-
tecipazione, della quale siamo particolarmen-
te soddisfatti», ha commentato ieri, «non posso
che esprimere grande soddisfazione».
In Liguria, dove i congressi del fine settima-
na sono finiti oscurati dalla debacle delle pri-
marie del Pd a Genova, non si registrano scon-
tri. Anzi, ad Imperia il coordinatore provinciale
è stato acclamato: si tratta di Marco Scajola,
consigliere regionale, e nipote dell’ex ministro
Claudio Scajola. In Trentino, teatro di un duro
scontro tra ex An ed ex FI, questi ultimi incassa-
no un successo al congresso della Provincia di
Trento: Giorgio Leonardi, consigliere provin-
ciale, ha battuto Nicola De Gaudenz. «Esprimo
enorme soddisfazione per la elezione di un
coordinatore dal profilo nettamente berlusco-
niano, un uomo 100% Forza Italia», dice infatti
la deputata ed ex coordinatrice regionale Mi-
chaela Biancofiore. In Veneto, come da prono-
stici, la nettissima maggioranza dei coordina-
tori sono ex azzurri, per la gioia di Giancarlo
Galan. Ma Verona, città del coordinatore re-
gionale ex An Alberto Giorgetti, va a Giovanni
Miozzi, presidente della Provincia e sindaco di
Isola della Scala, pure lui ex aennino. Meno se-
reno il clima in Emilia Romagna, dove lo scon-
tro tra le anime del partito è focalizzato sul
prossimo congresso di Modena. Ieri tra Isabel-
la Bertolini e Giampaolo Bettamio, deputata e
senatore, entrambi azzurri, si è arrivati quasi
agli insulti: «Ma cosa sta dicendo?», «Non si
vergogna?». Al centro della discussione le pre-
sunte tessere false in città.
 10 Martedì 14 febbraio 2012 ITALIA
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::: LE GRANE DI MONTI

Il blizzard fiscale

Il salva Italia fa scappare le partite Iva

A dicembre diecimila professionisti in meno (-26%): colpa della crisi, ma anche delle tasse di Mario
::: segue dalla prima
GIULIANO ZULIN
. nacce del governo e l’annuncio di
(...) una riduzione del 4,8%, così come
dal confronto fra lo scorso dicembre e
quello del 2010 emerge una contra-
zione del 9,5%. Ma una botta da meno
26,4% è solo psicologica, frutto di un
messaggio - quello scandito dalle pa-
role del premier alla presentazione
della “finanziaria” triennale da quasi
80 miliardi - non proprio rassicurante.
La grande paura di un blizzard fiscale
ha fatto sì che quasi 10mila contri-
buenti decidessero di rinunciare a
mettersi in proprio e di rischiare nel
mare di un’economia in tempesta. Ri-
petiamo: lo spread sopra 500 e le cas-
sandre che ogni giorno ci paragona-
vano alla Grecia, hanno creato una
sfiducia quasi irreversibile. Però le mi-
controlli a raffica hanno ulteriormen-
te demotivato lo spirito imprendito-
riale degli italiani.
Nonostante Monti (e le tre mano-
vre di Tremonti in pochi mesi) sono
state tuttavia aperte circa 535mila
partite Iva nel 2011. E quasi una su
due - ha sottolineato il dipartimento
delle Finanze del ministero dell'Eco-
nomia - è stata avviata da un giovane.
Il 43,6% delle aperture ha riguardato il
Nord, il 22,5% il Centro e il 33,9 il Sud
e le Isole. La flessione - continuano
dal ministero - ha interessato tutte le
regioni, tranne la Calabria, ed è stata
più marcata al Centro-nord: Val d’Ao-
sta e Sardegna hanno accusato un ca-
lo superiore al 10%, mentre il Molise è
rimasto praticamente immutato.
Scavando nei settori, la metà delle
nuove partite Iva ha riguardato i ser-
vizi pubblici e privati, dove si distin-
guono le attività professionali (14,2%
del totale) e l’alloggio-ristorazione,
ma è il commercio la sezione più in-
teressata dalle aperture, con il 23,6%
del totale; notevole anche la quota del
settore edilizio. Il confronto con l’an-
no precedente evidenzia invece una
flessione leggermente più sostenuta
per il settore industriale (-8,7%). È co-
munque quasi impossibile provare a
mettere in relazione le nuove apertu-
re con le chiusure, perché la manovra
di luglio imponeva la cessazione delle
partite Iva dormienti, che secondo le
stime erano quantificabili in due mi-
lioni.
Le note dolenti però non finiscono
qui, perché meno partite Iva significa-
no meno tasse, e dunque meno get-
tito per lo Stato. Il quale, per rispet-
tare gli impegni con mezzo mondo
(Wall Street in primis), potrebbe esse-
re costretto a varare altri provvedi-
menti depressivi. Non siamo in Gre-
cia, perché per fortuna l’export ci sal-
va la vita, però senza prospettive di
crescita interna potremmo assistere a
un’emorragia di partite Iva. I grandi
investitori americani vogliono fidarsi
di Monti, ma aspettano fatti: i 1.900
miliardi di debiti non si pagano con i
summit.

Il governo si prende 9 miliardi

I sindaci minacciano boicottaggi
contro lo stop alle tesorerie comunali
::: SANDRO IACOMETTI
QQQ La sforbiciata è iniziata. Dei
2.300 emendamenti piovuti ve-
nerdì scorso in commissione In-
dustria del Senato ben 530 sono fi-
niti direttamente al macero senza
passare dal via: erano pratica-
mente identici ad altri già presen-
tati. La seconda sfoltita è in corso
in queste ore e riguarda la compa-
tibilità delle modifiche. Sulla base
di quanto invocato dal presidente
del Senato, Renato Schifani, le
proposte dovranno attenersi
«strettamente» alle «disposizioni
oggetto del decreto e dovranno
evitare qualsiasi sconfinamento
verso temi aggiuntivi ed estranei».
Sulla base di questo principio, il
presidente della Commissione,
Cesare Cursi, ha detto di avere già
eliminato altri 200 emendamenti.
Un bel taglio, ma non ancora
sufficiente a garantire un iter del
provvedimento senza eccessivi
scossoni. Resta dunque molto
probabile l’ennesimo ricorso alla
fiducia da parte del governo. Ma-
rio Monti infatti era stato chiaro.
«Solo modifiche minime», aveva
detto da Washington.
Resta da capire quali. Al di là del
numero, infatti, il pressing per ar-
rivare alla riscrittura di alcuni
punti continua a crescere. Tra le
norme più contestate c’è lo scippo
delle risorse degli enti locali da
parte della tesoreria centrale dello
Stato. Una misura che fornirà un
po’di ossigeno al Tesoro per la ge-
stione del debito pubblico ma che
lascerà a secco, in un colpo solo
sia i comuni, che dovranno accet-
tare i tassi di rendimento offerti
d’ufficio da Via XX Settembre, sia
le banche, che dovranno rinun-
ciare a circa 8,6 miliardi comples-
sivi di denaro in un momento in
cui la liquidità è un bene prezioso.
Sulla questione ci sono in com-
missione Industria almeno una
decina di emendamenti, ma le
proteste più vibranti sono quelle
che arrivano dagli stessi sindaci,
che minacciano boicottaggi con-
tro il governo centrale in caso di
conferma della norma. Tra i più
agguerriti, manco a dirlo, ci sono i
primi cittadini leghisti. Un drap-
pello guidato dal sindaco di Vero-
na, Flavio Tosi, a cui hanno già da-
to il sostegno quello di Monza,
Marco Mariani, e quello di Varese,
Attilio Fontana. Al loro fianco è
sceso in campo anche un batta-
gliero Roberto Maroni, che ha de-
finito senza mezzi termini il tra-
sferimento delle casse dei comuni
alla Tesoreria centrale una vera e
propria «rapina» che merita «una
risposta inequivocabile» anche
con il ricorso alla «disobbedienza
civile» o alla «Corte Costituziona-
le».
Per il resto, molti emendamenti
piuttosto che ad annacquare, co-
me tanti sostengono in questi
giorni, mirano a rafforzare i nu-
merosi punti deboli del decreto
principalmente in materia di ban-
che e assicurazioni, ma anche, in
alcuni casi, su farmacie e benzi-
nai.
Esempi di proposte virtuose,
ma che difficilmente troveranno
spazio visto che la questione è sta-
ta totalmente stralciata nel decre-
to, sono contenuti nel pacchetto
di emendamenti (presentati da
Idv, Pdl, Terzo Polo, ma non dal
Pd) che riguardano i servizi posta-
li. Nel dettaglio, si chiede al gover-
no di separare il Bancoposta dalle
Poste italiane (su cui c’era stata
anche un’apertura da parte del
ministro dello Sviluppo, Corrado
Passera), ma anche, per favorire
maggiore concorrenza, di ridurre
la durata della concessione a 10
anni (dai 15) e il perimetro del ser-
vizio universale attraverso l’esclu-
sione della posta massiva e dei
pacchi fino a 10 kg e di abolire
l’area di riserva (multe e atti giudi-
ziari) a favore di Poste. Questioni,
quest’ultime, da sempre invocate
dal principale operatore privato
nei servizi postali, Tnt Post, che da
anni, malgrado la presunta libera-
lizzazione del settore, combatte
ad armi impari contro il monopo-
lista pubblico.
twitter@sandroiacometti
::: DA SAPERE
LA LEGGE
L’articolo 35 del decreto libe-
ralizzazioni prevede il blocco
della tesoreria degli enti locali
(Comuni, Province, Regioni)
che entro il 16 aprile dovran-
no trasferire tutta la loro liqui-
dità alla tesoreria centrale.
IL TESORETTO
La relazione tecnica del go-
verno valuta in 8,6 miliardi di
euro annui il “tesoretto” che
dagli enti locali sarà trasferito
a Roma.
OGGI L’ASTA DEI BTP
Il Bot scende al 2,2%
lo spread risale a 367
Buone notizie dai bond a breve
termine, meno buone dai
bond a più lunga scadenza. Ie-
ri il Ministero del Tesoro ha
collocato Bot a un anno e 127
giorni per complessivi 12 mi-
liardi, registrando tassi in calo.
Per gli 8,5 miliardi di euro in
obbligazioni a un anno il ren-
dimento è stato del 2,23%, ri-
spetto al 2,735%dell’asta dello
scorso gennaio. Per quanto ri-
guarda i 3,5 miliardi di euro in
Bot a 127 giorni, con scadenza
al 21 giugno 2012, il tasso me-
dio si è attestato all’1,554%. Lo
spread tra i Btp decennali e i
Bund tedeschi, che in mattina-
ta era sceso a 352 punti ha poi
chiuso a quota a 367,2 punti
base, dai 370,4 di venerdì. Il
rendimento del decennale si è
attestato al 5,60%. Oggi si at-
tende l’asta del Btp novembre
2014 per un importo compre-
so tra i 2,75 e i 4 miliardi. Nelle
aste a medio lungo di oggi ver-
ranno offerti anche da 1 a 2 mi-
liardi di titoli non più in corso
di emissione, con scadenza
compresa tra i 3 e i 5 anni.
Il sindaco di Verona, Flavio Tosi LaPresse
Pdl, Pd e Udc al Viminale
Vertice (senza Lega) per svuotare le Province
::: TOMMASO MONTESANO
ROMA
QQQ Al Viminale c’erano Pdl, Pd e Udc, i partiti
che sostengono il governo Monti. E non c’erano la
Lega e l’Idv, guarda caso i partiti di opposizione.
Opposizione all’esecutivo, ma soprattutto, nel ca-
so del Carroccio, al giro di vite sulle Province che
Palazzo Chigi ha deciso con la manovra di dicem-
bre, il “decreto salva Italia”. E proprio per dare at-
tuazione alla cura dimagrante che prevede la can-
cellazione delle giunte e la trasformazione dei
consigli provinciali, ieri al ministero dell’Interno è
andato in scena un vertice riservato tra i rappre-
sentanti dei tre partiti della maggioranza - Mario
Valducci (Pdl), Davide Zoggia (Pd) e Mauro Libè
(Udc) - i ministri Anna Maria Cancellieri (Vimina-
le) e Filippo Patroni Griffi (Pubblica amministra-
zione) e la delegazione dell’Upi, l’Unione delle
Province italiane.
Sul tappeto, l’iter stabilito dal “salva Italia”. Pri-
mo passo: il declassamento delle Province, che
potrebbero passare da 107 a 60, ad enti di secondo
grado. Con il presidente della giunta e il consiglio,
dunque, non più eletti, ma stabiliti dai sindaci e
dai consiglieri comunali compresi nel territorio
della Provincia. A seconda del superamento o
meno della soglia demografica fissata a 700mila
abitanti, i consigli provinciali saranno composti
da otto o dieci componenti. I consigli, a loro volta,
designeranno il presidente. Eliminate le giunte.
Quanto alle competenze, le nuove Province man-
terranno unicamente quelle di natura gestionale
su temi di “area vasta” come ambiente, difesa del
suolo e viabilità. Addio, invece, al parere vinco-
lante negli iter autorizzativi.
Il primo pacchetto di misure, che prevede di
trasferire ai Comuni le funzioni e le risorse attual-
mente conferiti alle Province entro il 31 dicembre
2012, sarà condensato in un disegno di legge che
oggi sarà oggetto di un giro di tavolo preliminare
in consiglio dei ministri. Il percorso del provvedi-
mento, tuttavia, non si preannuncia agevole. Per
l’opposizione della Lega, che sta guidando il fron-
te dei contrari con una pioggia di annunciati ri-
corsi alla Corte costituzionale, e per l’atteggia-
mento che terrà l’Upi, il cui presidente, Giuseppe
Castiglione, è pur sempre un esponente del Pdl.
Da qui l’esigenza del governo di blindare preven-
tivamente i provvedimenti anti-Province. Tenta-
tivo, secondo indiscrezioni, riuscito, visto che nel
corso dell’incontro i delegati dei tre partiti hanno
rassicurato Cancellieri e Patroni Griffi sul soste-
gno in Parlamento ai testi governativi.
L’Upi, però, non si arrende. «Purtroppo l’ese-
cutivo continua a scivolare sull’applicazione del
decreto “salva Italia”, che invece va riveduto e
corretto», spiega a Libero Castiglione. In cima alla
lista delle contestazioni c’è il commissariamento
fino al 31 marzo 2013 per i sette enti che torneran-
no al voto in primavera. «È anti-costituzionale e il
governo si è riservato di dare una risposta», tuona
il presidente dell’Upi. Castiglione è convinto che
la partita non sia ancora chiusa: «Palazzo Chigi si è
convinto della necessità di un ente intermedio e
noi la nostra proposta l’abbiamo messa sul tavo-
lo». Il riferimento è allo schema messo a punto
giovedì scorso, che prevede l’istituzione di dieci
città metropolitane e la riduzione delle ammini-
strazioni provinciali, comunque elette, da 107 a
60. Risparmio complessivo previsto: cinque mi-
liardi di euro. «Gli incontri con il governo prose-
guiranno anche la prossima settimana: puntia-
mo a ridurre il numero delle Province inserendo
in Costituzione il limite demografico». Un proget-
to che non ha lasciato insensibile Palazzo Chigi.
 ITALIA Martedì 14 febbraio 2012 11
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::: I TESORI DEI POLITICI

Dalle «bugie» di Bersani al Colombo «barbone»

I patrimoni che la Casta vuol nascondere

Solo un parlamentare su quattro ha dato l’ok alla pubblicazione on line di redditi e proprietà. Dati pieni di sorprese...
::: segue dalla prima parlamentare su quattro ha deciso di betta Tulliani), il presidente della Ca- fornito da Fini: via libera ai senatori che molte dichiarazioni patrimoniali la-
FRANCO BECHIS mettere quel minimo di dati patrimo- mera ha preferito girare alla larga: ulti- avessero voluto, ma il numero uno di sciano in sospeso verità che sarebbero
. niali a disposizione di tutti. Ma Fini si è mo dei suoi interessi è essere primo in palazzo Madama non voleva sfigurare necessarie. Quella del segretario del Pd,
(...) Una volta all’anno sarebbero stati ben guardato dal farlo. trasparenza. Così quando la richiesta è mettendo in imbarazzo il suo collega. Pier Luigi Bersani, dice perfino una pic-
consultabili, a patto di non fare fotoco- Insofferente come si è dimostrato ad stata girata con analoga lettera in Sena- Le istituzioni così hanno dato picche. cola bugia sulle proprietà immobiliari
pie, offrendo così ai cittadini una infor- ogni indagine giornalistica sul suo pa- to, spiegando cosa era accaduto a Mon- Fra i volenterosi non mancano inve- che poi è corretta dal suo 730. Ma è inu-
mazione per forza incompleta. Caduto trimonio diretto e indiretto (quello im- tecitorio, il presidente Renato Schifani ce molti vip della politica. Diamo per tile mettere on line i dati se poi solo i
il muro del regolamento, almeno un mobiliare è intestato alla moglie, Elisa- ha seguito in tutto e per tutto l’esempio certa la loro buona fede, purtroppo però commercialisti sono in grado di leggerli

PIER LUIGI RENATO PIER FERDINANDO FURIO

. . . .
BERSANI BRUNETTA CASINI COLOMBO

Ha una Renault Megane. Si è affidato al
Caf della Cna che gli fa fare una figu-
raccia. La voce «beni immobili» è vuota
ma nel suo 730 figurano 15.808 euro al
rigo «redditi da fabbricati». Ha il 50% di
due fabbricati su cui paga 295 euro di Ici,
ha una rendita di 2.199 euro e incassa la
metà di un affitto da 31.616 euro all’anno.
Ha mentito alla Camera ma non al fisco.
Guadagnava bene prima di fare il mi-
nistro (247.959 euro), e ha finito pure per
guadagnarci: nel 2010 è salito a 279.129
euro. Ma ha perso rispetto al 2009, quan-
do erano 309.555. Il professore è appas-
sionato di immobili: ne aveva quattro a
Venezia, Ravello, Roma e in provincia di
Perugia. Ha ereditato poi al 50% un ap-
partamento e un magazzino a Venezia.
Più che un politico, il borsino di una ban-
ca. Il leader del Terzo Polo passa molto
tempo a comprare e vendere titoli dall’I-
Pad in mezza Europa. Nel 2007 possedeva
489 azioni Intesa-San Paolo, 115 Unicre-
dit e 400 della Banca di credito coope-
rativo Alto Reno. L’ultimo anno ha pun-
tato tutto Passera, facendo incetta dei ti-
toli Intesa-San Paolo.
Non ci crederete, ma l’ex presidente di Fiat
Usa, ex direttore dell’Unità, editorialista
del Fatto quotidiano e parlamentare è
nullatenente. Non ha proprietà alcuna.
Così almeno lui dichiara da 4 anni. Come
D’Alema ha messo on line i suoi dati, ma
non consente di stamparli. Le sue quattro
dichiarazioni dei redditi indicano in serie:
454.206, 400.679, 392.699 e 414.943 euro.

MASSIMO MASSIMO ANNA DARIO

. . . .

D’ALEMA DONADI FINOCCHIARO FRANCESCHINI

Il suo patrimonio resta identico al 2007:
una Audi A3 del 2004, una Smart del 2006
e la barca Stars 60 del 2003. Compro-
prietario con la moglie Linda Giuva della
casa a Roma. Il suo reddito era di 172.283
euro nel 2007, quando era ministro e de-
putato. Crollato nel 2008 a 144.178 euro,
sceso a 126.053 euro nel 2009. Nell’ultima
dichiarazione si è ripreso: 165.525 euro.
È avvocato e continua ad esercitare la pro-
fessione mentre fa il parlamentare. La sua
dichiarazione patrimoniale presentata a
Montecitorio non è proprio cristallina. Ha
una partecipazione del 50% nella Tina-
max srl di Venezia. Ma non spiega che è
un’immobiliare, attraverso cui controlla
(questo lo dice il catasto) altri due im-
mobili ad uso ufficio.
La signora in rosso non ha azioni, né
auto a lei intestate. È partita nel 2007
con la comproprietà di otto fabbricati e
un terreno in Sicilia, più la nuda
proprietà e l’usufrutto di altri due
fabbricati. Strada facendo si è fatta
casa anche a Roma in comproprietà. Il
suo reddito 2008 era 116.556 euro. Nel
2010 era 117.481 euro. (Olycom)
Il vice per eccellenza nel Pd ha iniziato la
legislatura con 220.419 euro di reddito,
una casa a Roma ad uso abitazione, due
auto e 100 azioni della Cassa di risparmio
di Ferrara. A quattro anni di distanza il
reddito è restato più o meno uguale: 225
mila euro, dopo avere toccato l’anno scor-
so i 261 mila euro. Le azioni della Cassa di
Ferrara sono raddoppiate: da 100 a 202.

FABIO ROBERTO ROBERTA WALTER

. . . .

GRANATA MARONI PINOTTI VELTRONI

Un finiano fra i pochi che hanno messo
la dichiarazione online. Non riportan-
do nulla sui suoi familiari, risulta nul-
latenente. Più si attacca a Fini, più gua-
dagna. Nel 2007 era ancora in An e di-
chiarava 116.978 euro. L’anno dopo
Granata era nel Pdl, e ci ha perso: 96.698
euro. Allora ha iniziato a smarcarsi:
redditi raddoppiati a 189.443 euro.
L’escalation non finisce più: ultima di-
chiarazione: 210.311 euro… (Olycom)
Nella sua prima dichiarazione dei redditi
Maroni rivela quasi tutto: comproprietà
di casa a terreno a Lozza (Varese). Due Fiat
Panda, una in comproprietà e una in uso
alla figlia. Una Audi A4. E perfino il 33% di
una vecchia barca a vela: 16 metri. Red-
dito imponibile: 220.125 euro. L’anno do-
po scende a 156 mila. Terzo anno risale a
171 mila. Il quarto anno resta identico.
Maroni però compra casa con la moglie a
Varese e vende un auto.
La gran sconfitta Pd alle primarie di Ge-
nova ha denunciando la comproprietà di
quattro fabbricati a Genova, due a Cesana
Torinese e una Lancia Lybra 1900 del
2004. Il marito aveva una imbarcazione
da 3 cavalli del 2005. Il reddito comples-
sivo era di 164.555 euro. Il reddito è sceso
di 30 mila euro circa passando all’op-
posizione senza incarichi istituzionali,
ma le proprietà sono aumentate, riscat-
tando in due immobili la quota di terzi.
La prima dichiarazione dei redditi diceva
487.432 euro. L’anno dopo siamo già alla
metà (finiti i diritti di autore): 238.768
euro. Terzo anno di legislatura, altra ero-
sione: 223.791 euro. Quarto e ultimo anno,
si arriva a 151.366 euro. Nessuna proprie-
tà, ma anche questo è vero a metà: la bella
casa è intestata alla moglie, ma resta in
famiglia. Lei non acconsente alla pubbli-
cazione, e quindi la dichiarazione patri-
moniale di Walter parla solo di politica…
12 Martedì 14 febbraio 2012
 ITALIA
::: FILIPPO FACCI
QQQ È vero, Mani Pulite nacque per ca-
so, ma il caso non esiste. E comunque non
se ne accorse nessuno, dapprima: quasi
tutto andava bene a quasi tutti. All’ascesa
socialista si era via via accompagnato un
discutibile sottopotere socialista: Milano
era da bere, ma lo slogan era soprattutto di
chi non poteva sedere a tavola. Il Titanic
romano già affondava lentissimo mente
Milano era una Bismarck. Tutto era diver-
so e inimmaginabile. La cerimonia d’in-
sediamento di Giulio Catelani, venturo
procuratore generale dai toni «rivoluzio-
nari», fu benedetta dalla presenza di Giu-
lio Andreotti. Persino la nomina di Fran-
cesco Saverio Borrelli a capo della procura
ebbe il placet della Dc e del Psi. E non era
crollato il mondo, nel maggio
1990, quando la richiesta di au-
torizzazione a procedere nei
Mani Pulite vent’anni dopo
confronti del senatore sociali-
sta Antonio Natali - tesoriere
maximo - era stata respinta. La
Metropolitana Milanese era a
tutti gli effetti una società per
azioni privata, si disse, dunque
Dal primo arresto per caso
poteva finanziare i partiti. Tutti.
Eppure, neanche due anni do-
po, il ragionamento sarà rove-
sciato e si andrà di ramazza. Al-
lora invece nessuno fiatò,
al carcere usato come arma
neanche le opposizioni. Non si
procedette neppure per viola-
Con le manette a Chiesa, Di Pietro cambia la giurisprudenza: la prigione
zione del finanziamento illeci-
to. La verità è che la nave anda-
serve a far confessare. Da lì l’antipolitica cavalca la Tv e crea i Santoro
va, e Antonio Di Pietro era a
bordo.
TONINO L’AMBIGUO
Molti hanno scritto che già in quel pe-
riodo il magistrato indagasse per Mani
pulite, anzi, che indagava praticamente
da sempre, come un infiltrato che condu-
cesse una sorta di indagini preliminari
lunghe quarantadue anni. Così, a cena da
qualche personaggio imbarazzante, mica
cenava: raccoglieva materiale probatorio.
Con altri fingeva amicizia: poi sbirciava
nel loro portafoglio – questo scrivono - e
annotava il nome delle banche in cui ave-
vano i conti. Tutto molto improbabile,
anzi. Di Pietro continuava a essere quel
personaggio straordinariamente ambi-
guo che è ed è sempre stato, da amico di
tutti e di nessuno. A Palazzo di Giustizia
non aveva una fama meravigliosa: certi
suoi trascorsi l’avevano accompagnato
sin lì. «Tu gli giri sempre intorno, ai politi-
ci, ma non li prendi mai» gli diceva per
esempio Elio Veltri, che lo conobbe in
quel periodo e che scrisse: «Confesso che
qualche volta ho dei dubbi, perché nelle
inchieste non arriva mai ai politici. I loro
furti sono così evidenti e la loro certezza di
impunità così sfacciata, che si fatica a
pensare che non si possa incastrarli».
Le perplessità, condivise da molti cro-
nisti giudiziari, erano legate perlopiù alla
rumorosissima inchiesta sull’Atm (Azien-
da Trasporti milanesi) di cui Presidente
era il democristiano Maurizio Prada e vi-
cepresidente il socialista Sergio Radaelli:
::: GIUSTIZIA E POLITICA
si era profilato dunque il rischio che Di
Pietro incontrasse di giorno gli amici che
già frequentava la sera. Prada e Radaelli,
infatti, facevano parte di un giro di fre-
quentazioni ad ampio raggio (il sindaco,
l’ex questore, il capo dei vigili, industria-
lotti vari) che il magistrato aveva anche in-
vitato a casa sua. Tra gli amici non manca-
vano industriali come Giancarlo Gorrini o
il costruttore Antonio D’Adamo: che fece-
ro, insieme, più di duecento milioni di
«prestito» beneficiato da Di Pietro. Lo
spaventoso elenco di favori che il magi-
strato ebbe dallo stesso potere che poi
avrebbe abbattuto (prestiti, affitti a equo
canone, domicili, auto per sè e per la mo-
glie, incarichi e consulenze per moglie e
amici, impieghi per il figlio, vestiario, tele-
foni, la celebre Mercedes scontata) non
rappresentano solo comportamenti «di
indubbia rilevanza disciplinare», come
avrebbe sancito la magistratura: rappre-
sentò, allora, la ragione principale per cui,
tra i ben informati, a Milano nessuno
pensava che Di Pietro avrebbe fatto il bot-
to. Anche al famoso Mario Chiesa, cioè al-
la miccia iniziale, Di Pietro arrivò quasi di-
strattamente. Nel giugno 1990 «Il Giorno»
aveva pubblicato un articolo nel quale un
impresario funebre raccontava che per
lavorare al Pio Albergo Trivulzio bisogna-
va pagare: la querela di Mario Chiesa era
stata affidata a Di Pietro, che aveva archi-
viato, sì, ma aveva anche preso nota e in
parallelo aveva aperto un fascicolo e di-
sposto intercettazioni.
Ma l’arresto di Chiesa fu comunque un
caso. Luca Magni, un imprenditore del
ramo pulizie, non si rivolse a Di Pietro
perché strozzato dalle tangenti e dal biso-
gno: lo fece perché vessato dall’arroganza
di Chiesa.
GRANDE SCALPORE
Il lavoro non gli mancava, ma per gli
appalti della Baggina, «Chiesa cominciò a
chiamarmi insistentemente. Mia sorella
non stava bene, era stata ricoverata, per
cui non avevo tempo da dedicargli. La ri-
sposta fu che la salute di mia sorella era af-
far mio, non dell'ingegner Chiesa». Magni
- che ha raccontato queste cose, vent'anni
dopo, nel libro «Alla fine della fiera» di Fe-
derico Ferrero - allora si rivolse a un’asso-
ciazione di commercianti che gli diede un
numero dei Carabinieri. Il capitano rac-
colse la denuncia e la presentò al magi-
strato di turno: che era Di Pietro, ma pote-
va anche essere un altro. Chiesa aveva
chiesto a Magni di versare il 10 per cento
su un appalto. Allora l’impresario andò
nell'ufficio dell'ingegnere con settanta
banconote segnate da centomila: flagran-
za di reato, concussione, galera. Le moda-
lità di quell’arresto, riviste oggi, fanno
comprendere quanto fosse diverso l’at-
teggiamento della magistratura a propo-
sito della custodia cautelare: in Mani Pu-
lite una sola chiamata in correità basterà
per incarcerare chicchessia, ma, prima di
essa, Di Pietro non si fece bastare la con-
fessione di Luca Magni e neppure le inter-
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LA TANGENTE «ZERO»
Mario Chiesa fu arrestato il 17 febbraio 1992:
con lui nasce Tangentopoli [Fotogramma]
cettazioni telefoniche: predispose banco-
note segnate, un microfono e persino una
telecamera che peraltro non funzionò.
L’arresto di Chiesa destò scalpore, cer-
to, ma il neonato Tg5, per capirci, non
pronunciò la parola «socialista» neanche
una volta. Sembrava tutto sotto controllo:
l'avvocato di Chiesa, Nerio Diodà, chiese
subito il patteggiamento. «Faremo la di-
rettissima» annunciò Borrelli, inconsape-
vole di quanto aveva tra le mani. O, forse,
sin troppo consapevole. Dirà Di Pietro:
«Io dimenticai di depositare gli atti nei
tempi prescritti per la direttissima... Bor-
relli aveva dato indicazione di depositar-
li... erano in vista le elezioni del ’92, la ten-
sione montava, il fatto risultava chiaro,
era opportuno rinviare Chiesa a giudizio
per direttissima e chiudere così il caso e le
crescenti polemiche. A quel punto, io non
ho la forza di dire al dottor Borrelli che non
lo faccio perché voglio arrivare a un obiet-
tivo preciso; e allora “mi sbaglio”». Così la
faccenda s'insinuò nella campagna elet-
torale per le elezioni politiche. E Craxi, il 3
marzo, disse: «Mi ritrovo un mariuolo che
getta un’ombra sul Partito».
IN GALERA PER «CANTARE»
Mariuolo che intanto marciva in galera
mentre vari imprenditori pellegrinati in
Procura- per paura operché tirati inballo
da un collega «infiltrato», Fabrizio Ga-
rambelli - cominciarono a parlare e stra-
parlare pur di scampare la galera. Chiesa
decise di parlare il 23 marzo: era politica-
Martedì 14 febbraio 2012 13
mente finito, non aveva più un lavoro né
una moglie, suo figlio non gli scriveva da
un mese e la sua nuova compagna era in-
cinta da sette. Parlò per questo. Ammise i
versamenti ai vari big del Garofano e non
solo a loro. Il 30 marzo i cronisti si appo-
starono con l’orecchio vicino alla stanza
di Di Pietro, la 254, e annotarono un urlo
di Chiesa: «M’avete rotto i coglioni con
quel nome». Il nome di Bobo Craxi. Suo
padre era candidato alla presidenza del
Consiglio e vantava ancora un alto gradi-
mento.Il 2 aprile concessero gli arresti do-
miciliari a Chiesa. Si delineava uno scena-
rio probatorio da paura, e il gip Italo Ghitti
disse chiaro e tondo: «Il nostro obiettivo è
colpire un sistema, non le singole perso-
ne». Cominciò una nuova fase giurispru-
denziale. Ogni reato ipotizzato, di lì in poi,
sarebbe stato inquadrato nell’affiliazione
a un sistema, e dimostrare che l’indagato
ne avesse fatto parte sarebbe bastato a
giustificare il protrarsi delle carcerazioni.
Chi parlava e denunciava altri, invece, po-
teva essere liberato perché ritenuto ormai
inaffidabile agli occhi del sistema: come i
pentiti con la mafia. Ogni proposta di si-
stematizzare la confessione sarebbe stata
avallata dal Pool. E ogni tentativo di limi-
tare le carcerazioni sarebbe stato chiama-
to colpo di spugna.
LA TV CI SGUAZZA
L’antipolitica montò soprattutto in tv.
Su Raitre c’era Gad Lerner col suo «Pro-
fondo Nord», poi diventato «Milano, Ita-
lia». Su Italia Uno c’era Gianfranco Funari
col suo «Mezzogiorno italiano». Michele
Santoro, col suo «Samarcanda», aveva
fatto grandissimi ascolti con una puntata
dedicata alla crisi dei partiti; poi, dopo che
il 12 marzo a Mondello avevano ucciso il
democristiano Salvo Lima, si era rivolto
direttamente alla piazza televsiva: «Siete
contenti che l'hanno ammazzato?».
Scoppiò un putiferio. Gli fui intimato di ri-
nunciare alla piazza nelle settimane pre-
elettorali, ma rifiutò, sicché gli chiusero la
trasmissione per quindici giorni. Da im-
maginarsi che cosa ne venne fuori.
In ogni caso il voto del 5 aprile 1992 se-
gnò il crollo storico della Dc e perdite mi-
nime per il Psi, ma il pentapartito ne uscì
comunque malconcio. La Lega superò i
tre milioni di voti (9 per cento) e cantaro-
no vittoria anche neo movimenti come la
Rete. La stampa aprì un fuoco di fila con-
tro la maggioranza e ci fu anche una tele-
rissa in diretta fra il direttore del Tg1 Bru-
no Vespa e il segretario repubblicano
Giorgio La Malfa: «Lei, Vespa, è stato
sconfitto come l’onorevole Forlani, e se
ne deve andare!», «E lei ha lottizzato la Rai
come hanno fatto gli altri partiti, se non
peggio».
Cominciava un burrascoso interregno
giudiziario. Ebbe inizio un periodo incre-
dibile: chiamate in correità a mezzo stam-
pa, il Tg3 come se l’Armata rossa fosse alle
porte di Trieste, telefonate concitate, av-
vocati coi clienti in lista d’attesa. La Prima
Repubblica era finita, ma neppure questo
avevano ancora capito.
2/Continua
14 Martedì 14 febbraio 2012
 ITALIA Martedì 14 febbraio 2012 15
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::: I VELENI IN VATICANO

Lo scoop di «Libero»

I vescovi confermano: «Il Papa si dimetterà»

Monsignor Bettazzi: voci sull’attentato per preparare l’uscita di scena. Il portavoce vaticano: sleale chi fa uscire documenti
::: CATERINA MANIACI
ROMA
QQQ Papa Ratzinger pensa alle dimis-
sioni. Se ne dichiara convinto monsi-
gnor Luigi Bettazzi, vescovo emerito di
Ivrea, e lo fa durante la sua partecipa-
zione al programma di Radio2 Un Gior-
no da Pecora. Il prelato non crede che
esista un complotto per uccidere Papa
Ratzinger, come hanno ipotizzato alcu-
ni giornali nei giorni scorsi: «No, non
credo. Fosse stato il Papa precedente lo
capirei, ma questo Papa qui mi sembra
così mite, religioso. Non troverei i mo-
tivi per pensare di farne oggetto di un
attentato». Bettazzi ha una teoria diver-
sa, ma sempre in qualche modo colle-
gata alla notizia, perché crede che «sia
un sistema per preparare l’eventualità
delle dimissioni. Per preparare questo
choc, perché le dimissioni di un Papa
sarebbero un choc e allora cominciano
a buttare lì la storia del complotto».
Ma papa Ratzinger ha davvero inten-
zione di dimettersi? «Io credo di sì», di-
ce il porporato, «anche se l’hanno
smentito. Un vecchio cardinale, però,
mi diceva sempre: se il Vaticano smen-
tisce vuol dire che è vero...» E i motivi
delle dimissioni del Papa sarebbero da
rintracciare soprattutto nella sua pro-
fonda stan-
chezza. «Sono
persuaso che
lui si senta
molto stanco,
basta vederlo,
è un uno abi-
tuato agli stu-
di», spiega Bet-
tazzi. «E di fronte
ai problemi che ci sono, forse anche di
fronte alle tensioni che ci sono all'inter-
no della Curia, potrebbe pensare che di
queste cose se ne occuperà il nuovo
Pontefice».
Dunque, un nuovo capitolo della pe-
nosa vicenda che vede la Curia e molti
alti prelati impegnati a parlare in ogni
luogo e circostanza, a far trapelare do-
cumenti privati e dossier confidenziali,
in una lotta senza quartiere - in vista del
prossimo Conclave - e intenti a dare del
Papa e del Vaticano un’immagine in
declino, tra divisioni, contrasti e solitu-
dine. E proprio
in riferimento
agli “spifferi”,
il direttore
della Sala
Stampa vati-
cana, padre
Federico
Lombardi, ha
definito «sleale» chi fa
uscire documenti riservati dalla Santa
Sede: «C’è qualcosa di triste nel fatto
che vengano passati slealmente docu-
menti dall’interno all’esterno in modo
da creare confusione. La responsabilità
c’è dall’una e dall’altra parte».
D’altra parte è senz’altro vero che le
ipotesi di dimissioni del Pontefice cir-
colano con insistenza da più parti e bi-
BENDETTO XVI LASCIA
Benedetto XVI pensa alle dimissioni. Lo
dice monsignor Luigi Bettazzi, vescovo
emerito di Ivrea, durante il programma di
Radio2 «Un Giorno da Pecora» Ansa
sogna ricordare che Libero fu tra i primi
a parlarne. Il 25 settembre 2009 Anto-
nio Socci scriveva, proprio su Libero,
che «quando un Papa giunge alla chiara
consapevolezza di non essere più in
grado fisicamente, psicologicamente e
mentalmente di svolgere l’incarico affi-
datogli, allora ha il diritto ed in alcune
circostanze anche il dovere di dimetter-
si».
Monsignor Bettazzi è sicuramente fi-
gura di spicco nel panorama della
Chiesa italiana e qualche stupore lo
provoca il fatto che un vescovo di tale
levatura abbia scelto una trasmissione
radiofonica satirica, dal tono spesso
scanzonato, per parlare di un simile ar-
gomento. Bettazzi , nato a Treviso il 26
novembre del 1923, è presto diventato
una delle figure di riferimento per il
NASCE FATIMA TV
Curia nel caos
La Madonna
lo aveva previsto
movimento pacifista di ispirazione cri-
stiana. Nel 1968 è nominato presidente
nazionale di Pax Christi, movimento
cattolico internazionale per la pace e
nel 1978 ne diventa presidente interna-
zionale, fino al 1985. Sempre nel ’78, in-
sieme al vescovo Clemente Riva e al ve-
scovo Alberto Ablondi, chiede di poter-
si offrire prigioniero in cambio del pre-
sidente della Democrazia Cristiana Al-
do Moro, rapito e poi ucciso dalle Bri-
gate Rosse, proposta non accettata. Nel
1992 partecipa alla marcia pacifista or-
ganizzata da Pax Christi insieme a
monsignor Antonio Bello nel mezzo
della guerra civile in Bosnia Erzegovina.
Nel 2007 dichiara pubblicamente che la
sua coscienza gli impone di disobbedi-
re alle direttive vaticane e che è del tut-
to favorevole al riconoscimento delle
unioni civili, sostenendo le iniziative
del governo Prodi e riconoscendo alle
coppie omosessuali un fondamento
d’amore equiparato a quelle eteroses-
suali.
«Cardinali contro cardinali, il
Papa che appare isolato, il go-
verno della Chiesa che sembra
allo sbando: tutto questo fa
parte delle profezie che la Ma-
donna ha rivelato a Fatima. I
suoi messaggi annunciano
tutto questo e molto altro di
più, annunciano castighi che
colpiranno molto violente-
mente l’umanità, se non sarà
ascoltata la sua voce e soprat-
tutto la consacrazione della
Russia al Suo cuore». Padre Ni-
cholas Gruner ha dedicato
l’intera vita allo studio e alla ri-
cerca del Terzo Segreto di Fati-
ma, sostenendo che in realtà
non ne sia stato realmente sve-
lato l’intero contenuto . Lo stu-
dioso si trova a Roma per pre-
sentare Fatima TV, di cui è il di-
rettore editoriale, canale 213
del digitale terrestre a Roma e
nel Lazio e Fatima TV World
Wide (FTV-WW), disponibile
sulla piattaforma Twww strea-
mit.e visibile sul sito Internet
www.fatimatv.it. Perché crea-
re una televisione ad hoc per
parlare di Fatima? Padre Gru-
ner spiega che, sia tra i comuni
fedeli, ma anche nella stessa
Chiesa, a cominciare dai sa-
cerdoti per finire ai cardinali,
esiste una diffusa non cono-
scenza di quello che è il senso
delle profezie trasmesse ai tre
pastorelli di Fatima».
C.MA.

Intervista a Guido Bertolaso

DIECI ANNI IN EMERGENZA
«Tutta colpa di Tremonti Guido Bertolaso, dieci anni a capo della Protezione
civile: «Ho lavorato con circa 2.500 sindaci, ma non

se la Protezione civile è ko» mi importa nulla della loro appartenenza po-

litica»

Pubblichiamo ampi stralci dell’intervista del di-
rettore di Libero Maurizio Belpietro fatta a Guido
Bartolaso e andata in onda a Mattino Cinque.
QQQ Ma tra Alemanno e Gabrielli, capo della Prote-
zione civile, lei con chi sta?
«Sto contutti edue, enon èné unarisposta ecumeni-
ca né diplomatica, perché mi rendo conto avendo fat-
to questo mestiere per dieci anni di quanto sia difficile
e complicato gestire un’emergenza assolutamente
eccezionale. È stato un fenomeno che non si registra-
va in Italia da circa 100 anni. Nello stesso tempo mi
rendo conto di quanto sia critico, complicato, il lavo-
ro di un sindaco specie nel contesto di quelle che so-
no le modifiche che negli ultimi anni sono state ap-
portate alla legge di Protezione Civile che lo hanno re-
so in condizioni molto più difficili di quanto era un
tempo».
Gabrielli, l’uomo che l’ha sostituito alla guida della
Protezionecivile,hafatto capirechecongliinterventi
che ci sono stati è difficile operare nell’emergenza.
Che cosa è cambiato?
«La Protezione civile è stata consumata, ne sono certo
e posso fornire prove e fatti, una vendetta da parte di
chi aveva le chiavi della cassaforte di questo Paese nel
precedente governo nei confronti della Protezione ci-
vile e di chi la guidava. Era una realtà indipendente,
autonoma, in grado d’intervenire e gestire rapida-
mente senza guardare in faccia nessuno. Pensi che io
nel corso dei miei 10 anni avrò lavorato con circa
2.500 sindaci e mai una volta mi sono domandato a
quale partito o schieramento politico appartenessero
questi sindaci. Chi stava al potere nell’Economia nel
corso del precedente governo ha pensato bene, pur
avendo provato più volte a porre una serie di condi-
zioni, ha in qualche modo messo le manette alla Pro-
tezione civile impedendole di essere quello strumen-
to che agisce immediatamente in emergenza, co-
stringendo il capo della Protezione a chiedere l’intesa
del ministero dell’Economia e della Corte dei Conti
sulle azioni e le operazioni di immediata gestione».
Lei ce l’ha con Tremonti...
«Non sono l’unico. Altri forse hanno più ragioni di me
rispetto a questo fatto. Ma sappiamo che spesso i mi-
nistri firmano e agiscono sulla base di quello che i
propri funzionari gli predispongono».
Ma non le sembra uno scandalo che si muoia a cento
chilometrida Roma,bloccati inun autotreno,circon-
dati dalla neve?
«È uno scandalo che accada questo, che la dichiara-
zione dello stato di emergenza per queste nevicate
venga adottata praticamente dopo una settimana
che ha iniziato a nevicare. Se uno viene all’Aquila im-
putato per omicidio colposo perché non ha saputo
prevedere il terremoto, mi domando che cosa si deb-
ba fare nei confronti di chi adotta misure che poi
compromettono lamacchina che ha lagestione delle
emergenze. Non si può addebitare al prefetto Ga-
brielli quello che è accaduto a Roma, ciò che è acca-
duto ai passeggeri bloccati nel treno per 25 ore».
Quindi secondo lei non c’entrano gli enti locali che
pure sono i responsabili di strade dopo che è stato in-
trodotto il federalismo?
«Gli enti locali pagano appunto una serie di provvedi-
menti che dal 1999 ad oggi sono stati adottati per far
vedere che gli enti locali avevano sempre più respon-
sabilità, ma nello stesso tempo non gli sono stati dati i
quattrini. L’altro aspetto perverso di queste modifi-
che adottate l’anno scorso riguarda proprio gli enti
locali. Forse è bene che gli italiani sappiano, soprat-
tutto quelli che in questo momento sono sotto la neve
e che sperano che qualcuno gli rimborsi gli immensi
danni che stanno subendo, che in quella norma dello
scorso anno si è deciso che ogni regione deve soste-
nere i costi delle emergenze avvenute nel proprio ter-
ritorio aumentando le accise sulla benzina. Io, allu-
vionato e terremotato colpito dalle nevicate, mi vedrò
aumentare il prezzo di benzina e gasolio solo perché
sono stato colpevole di essere stato colpito da una ca-
lamità naturale».
Ma non ci furono anche degli eccessi nella gestione
della Protezione civile?
«Gli eccessi sono stati costruiti ad arte. I bilanci della
Protezione civile erano caricati di tutti i mutui che si
pagano ancora per il terremoto dell’Umbria, del Be-
lice, dell’Irpinia, per l’alluvione di Sarno. Questi sono i
bilanci più grossi che pesano sulla Protezione civile.
La Costa Concordia. Anche lì c’è stata qualche polemi-
ca. Si poteva fare diversamente?
Anchelì, eGabriellilo haspiegato,è intervenutotardi
perché non gli hanno dato gli strumenti per avvenire.
 16 Martedì 14 febbraio 2012 ESTERI
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Austerity e democrazia .
LA DITTATURA
DELL’EURO
::: segue dalla prima

.
DAVIDE GIACALONE

(...) analoghe. Chiediamoci

Oggi Atene, domani l’Europa Sopra, un negozio
devastato dai Black
Bloc e una bandiera
contro la Ue «nazi-
quale sarebbe la reazione dei
cittadini al sentir dire che l’ap-
provazione parlamentare delle
condizioni imposte dalla troika
(Bce, Commissione e Fmi) ha ri-
La rabbia dei popoli fa paura sta». Sotto, il titolo
del servizio di «Li-
bero» del 10 gennaio
che primo in Italia
ha denunciato la
sollevato le Borse. Degli altri. In-
terroghiamoci su come verreb-
I tagli imposti da Bruxelles e Berlino alla Grecia risollevano le Borse (degli vendita di armi te-
desche alla Grecia
be accolto, in qualsiasi demo-
crazia, l’annuncio che la spesa
altri) e non riguardano la spesa militare: così si infiamma solo la rivolta (Ap)

pubblica deve essere tagliata

duramente, a eccezione di quel-
la che riguarda gli investimenti
nelle armi. E ricordiamo che pri-
ma di comparire nelle piazze
italiane i black bloc si esercitaro-
no ad Atene.
Ci sono colpe greche, lo ab-
biamo detto e ripetuto, ricor-
dando a noi stessi che non si può
stare dentro una moneta unica e
continuare a espandere la spesa
pubblica, e il debito, senza il ri-
spetto di alcuna compatibilità.
Ci sono colpe europee, consi-
stenti nell’avere affrontato il
sorgere della crisi con l’occhio
rivolto alla tutela delle banche e
cieco innanzi alle conseguenze
politiche. Il sommarsi delle col-
pe non si compensa, non mette
la bilancia in equilibrio, ma la fa
saltare e moltiplica gli effetti ne-
gativi. Ci sono forze e movimen-
ti che puntano sulla crisi per
soddisfare la propria vocazione
antistatale, antieuropea e nemi-
ca del mercato. Vanno sconfitti.
Ma non ci riusciremo mai se
Stato, Europa e mercato diven-
gono sinonimi di depressione e
impoverimento, quasi che un
popolo debba scontare le colpe
della propria classe politica. An-
che perché quella stessa classe
trovò complicità e sponde nei
gruppi dirigenti degli altri Paesi,
nelle istituzioni bancarie e fi-
nanziarie, negli ambienti politi-
ci che vollero allargare l’euro e
l’Ue senza riguardo all’innesca- dei rapporti fra Grecia e Turchia, interessati. Ebbene: come può tagli? È ovvio che una tale con- disfida dialettale, non solo non
re una bomba a orologeria. i militari hanno avuto grande in- spiegarsi a chi sarà licenziato, o a dotta getta benzina sul fuoco. rassicura, ma suggerisce l’ulte-
Prendete il caso delle armi, te- fluenza, dall’una e dall’altra par- chi viene ricoverato e non trova Quelle fiamme, a loro volta, riore aggravante dell’irrilevanza
ma «scoperto» ieri dal Corriere te. Quegli stessi investimenti assistenza adeguata, che la spe- scalderanno il brodo nel democratica rispetto alla pre-
ma su cui Libero ave- quale ribollono disagi ponderanza della finanza. Sono
va fatto un servizio forti e letture rozze della cose con le quali è pericoloso
già il 10 gennaio. La realtà: dalla Francia giocherellale.
Grecia ha un bilan- all’Inghilterra, dalla Ger- La paura per i debiti e per le
cio della difesa tradi- mania all’Italia. Se si pro- crisi politiche, che riguardano
zionalmente ricco, va a chiedere un’opinio- tutti, ha chiarito che l’Europa
essendo ciò dovuto ne sull’Europa, o sulle non può essere la convivenza di
anche al fatto che ha nella difesa possono ancora ri- sa militare non può essere toc- banche, si ottengono, dai ristrutturazioni e dilapidazioni,
rappresentato, assie- spondere agli interessi comuni cata, per il bene dell’Ue e per la popoli, risposte terrificanti. Il giacché la contraddizione è in-
me alla Turchia, per europei, non certo a quelli convenienza di costruttori tede- fatto che ciascuna elezione na- contenibile. Neanche può esse-
molti lustri, il confine orientale esclusivamente ellenici. Euro- schi e francesi, ovvero di quegli zionale non si decida (fin qui) su re la casa penitenziale entro cui
della Nato. Data la complessità pei, oltre tutto, sono i venditori stessi governi che impongono i questi temi, ma si risolva in una ciascuno si rinchiude per espia-
re colpe storiche e genetiche. Si
può far finta di credere che l’im-
Tedeschi crudeli: «I tagli non bastano» potenza politica del Parlamento
e la rabbia di un popolo spinto
Elezioni ad aprile per placare la piazza all’odio siano questioni elleni-
che. Non è neanche una men-
zogna: è una sciocca illusione.
QQQ Nonostante violentissimi scontri di siche di “Zorba il greco”. buona notizia per il Partito socialista o per il Non meno impotente, del re-
piazza, decine di feriti, 45 edifici saccheggiati I black bloc hanno però preso il soprav- centrodestra di Nuova democrazia, entram- sto, è il fin qui inutile Parlamen-
e incendiati, è passato ad Atene il piano di vento, lanciato molotov e sassi contro le for- bi pesantemente coinvolti nel tracollo fi- to Europeo. Che incarna il trion-
austerità del governo greco per ottenere i 130 ze di polizia e distrutto tutto quello che in- nanziario, è tutto da vedere. fo della forma democratica e il
miliardi di aiuti internazionali, che dovreb- contravano. Il bilancio è devastante: 68 Intanto da Berlino arrivano nuove borda- tonfo della sostanza. Tocca ai
bero, il condizionale è d’obbligo, salvare il agenti e 70 dimostranti rimasti feriti, 137 tra te. «Non è abbastanza adottare il piano di ri- parlamenti nazionali e ai citta-
Paese dal collasso finanziario. In pochi però arresti e fermi. Per il sindaco della città, Gior- forma», ha dichiarato allo Spiegel il ministro dini d’Europa dimostrare che
ci credono: la stampa ellenica è critica nei gos Kaminis, i danni materiali sono “irrepa- degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle, «è l’Ue può avere un’anima politi-
confronti dei tagli. Per non parlare dell’op- rabili”. Per provare a placare le proteste, il necessario cominciare senza ritardi la realiz- ca, non declassandosi ad area
posizione della gente, che si è fatta sentire governo di coalizione guidato dal tecnico zazione di queste riforme». Chi ha usato pa- d’obbedienza tecnocratica, in
nelle strade della capitale in tutta la giornata Lucas Papademos ha promesso che si leverà role più dure, probabilmente per mettere realtà sublimazione affaristica.
di domenica. Alle manifestazioni hanno di torno il prima possibile: «Questo governo pressione ai deputati greci, è stato il collega Faremmo bene a sentirci ate-
partecipato migliaia di persone, perfino il ha a disposizione un mese e mezzo di lavori; delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, che ha niesi, come ieri, quando era
leggendario partigiano Manolis Glezos, 89 chiuderemo a marzo e le elezioni si terranno detto: «Le promesse della Grecia non ci ba- sfregiata l’unità tedesca, ci sen-
anni, che è venuto alle mani con la polizia, e in aprile», ha dichiarato un portavoce stano più». tivamo berlinesi.
Mikis Theodorakis, il compositore delle mu- dell’esecutivo, Pantelis Kapsis. Che sia una ALESSANDRO CARLINI www.davidegiacalone.it

Piero Baroni - “Quelli” della Uno Bianca

Non è una fredda ricostruzione della sanguinosa “saga”
della banda criminale imperversanti in Emilia-Romagna,
seminando terrore e morte. Piuttosto una rivisitazione criti-
ca da parte di un inviato che ne raccontò le macabre
vicende nei notiziari del Giornale Radio. Uno scenario,
cupo, soffocante, dove aleggiano inquietanti interrogativi
alimentati dai disinvolti inquisitori: un’atmosfera scaturita
dalle sorprendenti valutazioni e dagli incredibili,
provvedimenti attuati da alcuni magistrati inquirenti.
Tel. 02.58.31.28.11
www.grecoegrecoeditori.it
RISPOSTA ALLE ELIMINAZIONI DI SCIENZIATI
Attacchi alle ambasciate di Israele. «È l’Iran»
QQQ C’è l’Iran dietro gli attacchi di ieri alle amba-
sciate israeliane in Georgia e Nuova Delhi. L’accusa
viene dal premier Benjamin Netanyahu: «Sono sta-
ti gli iraniani» ha detto il premier in un intervento al
suo partito Likud definendo Teheran «il maggior
esportatore di terrore del mondo». Ieri mattina
un’auto dell’ambasciata israeliana a New Delhi era
pag. 236 saltata in aria e aveva ferito due persone, fra cui la
€ 12,00
moglie di un diplomatico. La vettura era parcheg-
giata in una strada vicino alla rappresentanza di-
plomatica, in un quartiere residenziale della capita-
le indiana. L’esplosione si è verificata all’indomani
del 4° anniversario dell’uccisione di Imad Mu-
gniyah, capo militare di Hezbollah e mentre dalla
Georgia arrivava notizia di esplosivi ritrovati vicino
all’ambasciata israeliana a Tbilisi. Sono le prime -
maldestre - risposte alle eliminazioni di scienziati
del programma nucleare di Ahmadinejad.
 ESTERI Martedì 14 febbraio 2012 17
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Prove di guerra agli ayatollah

Alle manovre anti-Iran ci siamo anche noi

I marò del San Marco coi 20mila marines che si esercitano fra Virginia e Sud Carolina. Gli Usa: «Lì è come a Hormuz»
::: ANDREA MORIGI
::: L’ARDITO ALLIGATORE
contro gli impianti nucleari irania-
ni potrebbe essere accompagnata
:::
QQQ In una regione immaginaria, da un’operazione di terra, per neu- Mal d’Africa
la Costa del Tesoro, un Paese go- SBARCO A HORMUZ tralizzare la centrale atomica di

vernato da una teocrazia, il Garnet,
invade il suo vicino settentrionale,
l’Amberland, che invoca un aiuto
internazionale per respingere l’at-
tacco.
Ufficialmente, non c’è alcun ri-
ferimento a Stati, fatti o persone
realmente esistenti. Sono soltanto
le manovre militari che vanno sot-
to la sigla in codice Bold Alligator
2012. Stanno svolgendosi in questi
giorni sulla costa atlantica fra la
Virginia, la Carolina del Sud e la
Florida e vi partecipano circa
20mila militari americani, oltre a
britannici, olandesi, francesi, spa-
gnoli, neozelandesi e australiani.
In teoria è un’esercitazione tutta
americana. Dove però, indicano
fonti statunitensi, si stanno distin-
guendo particolarmente anche i
nostri marò del Battaglione San
Marco e il personale di staff della
forza anfibia italiana.
È uno sbarco in piena regola,
con un attacco aereo e 24 navi da
guerra, tra cui la portaerei Eise-
nhower, in appoggio. L’obiettivo è
di «rivitalizzare, ridefinire e rinvi-
gorire le capacità anfibie fonda-
mentali e rinforzare il ruolo della
Marina e dei corpi dei marines co-
me “combattenti dal mare”».
Impiegati nel deserto iracheno e
sulle montagne afgane, per circa
un decennio i marines sono rima-
sti fuori dal loro elemento origina-
rio, ma il ritiro graduale dai teatri
operativi del Medio Oriente ha im-
posto un ripensamento generale
della loro missione. Mentre i corpi
speciali tornano alla loro vocazio-
ne, su larga scala lo stesso proces-
so di ristrutturazione ha investito
nel frattempo anche l’Alleanza
Atlantica: ora si punta il mirino
sull’Asia.
Per i comandi generali impe-
gnati, non è tanto una questione
politica. Semmai strategica. E so-
Sono 20mila i militari americani, oltre a britannici, olandesi, francesi, spagnoli, neoze-
landesi e australiani che partecipano alle manovre “Bold Alligator”. Viene simulato
uno sbarco in piena regola, con un attacco aereo e 24 navi da guerra, tra cui la portaerei
Eisenhower, in appoggio.
NON SI DICE
Fonti statunitensi indicano come si stanno distinguendo particolarmente anche i no-
stri marò del Battaglione San Marco e il personale di staff della forza anfibia italiana.
prattutto tattica. Ci si prepara a
combattere insomma. Perciò le
uniche indicazioni concrete ri-
guardano la minaccia potenziale
sul teatro e sulle acque antistanti:
mine, missili anti-nave e battelli.
Tutte caratteristiche che, secon-
do gli analisti militari, sembrano
ricalcare molto da vicino il dispie-
gamento delle forze navali irania-
ne a difesa del proprio territorio,
soprattutto nell’ipotesi di una
chiusura da parte iraniana dello
Stretto di Hormuz, zona strategica
per il passaggio delle petroliere.
Nel caso in cui l’approvvigiona-
mento energetico si interrompesse
per volontà di Teheran, le previsio-
ni di un attacco statunitense si fa-
rebbero molto, ma molto concre-
te.
Che le manovre, iniziate lunedì
scorso vicino alla base dei marines
di Camp Lejeune e pianificate per
una durata di dieci giorni, cioè fino
al 14 febbraio, fossero puntate in
realtà sul Golfo Persico, non è un
segreto per nessuno. Perfino l’am-
miraglio John Harvey, comandan-
te della flotta statunitense, ammet-
te che il progetto è «certamente
ispirato dalla storia recente» senza
negare la possibilità di una sua ap-
plicazione allo Stretto di Hormuz,
così come ad altre aree.
E probabilmente anche allo sta-
to maggiore di Teheran ultima-
mente sono piuttosto frastornati.
Altre manovre americane si sono
svolte recentemente a poca distan-
za, sulle isole di Socotra e di Ma-
sirah, rispettivamente territori del-
lo Yemen e dell’Oman.
Attaccare l’Iran è la tendenza del
momento. Israele non è l’unico
che sta preparando le proprie forze
armate. Ma anche a Washington
non scherzano. Un attacco
dell’aviazione di Gerusalemme
L’economia salverà
Bushehr e le vicine basi navali.
Quando il presidente Barack
Obama ribadisce che «tutte le op-
zioni», compreso un intervento
militare, «rimangono sul tavolo» di
Tunisia e Marocco
fronte al programma di arricchi-
mento dell’uranio iraniano, non
sta parlando soltanto di sanzioni
economiche. Con la perdita della
supremazia economica e dopo che
Wall Street non appare più come il
maggior centro finanziario del
mondo, l’unico primato rimasto
agli Stati Uniti, in fondo, è quello
militare.
::: ANTONIO PANZERI*
QQQ La Primavera araba, che ha coinvolto buo-
na parte dei Paesi del Nord Africa, ha portato alla
ridefinizione di nuovi scenari politici ed economi-
ci. A partire dal Processo di Barcellona, iniziato nel
1995, l’Europa ha avviato un percorso con i par-
tners mediterranei tramite accordi di associazio-
ne bilaterali, nella prospettiva della creazione di
un’area di libero scambio che avrebbe dovuto en-
trare in vigore nel 2010. Questi accordi, sostenuti
da un impegno finanziario dell’Ue, hanno avuto
un effetto positivo soprattutto in riferimento alla
deep integration, cioè l’avvicinamento normativo
in aree prioritarie quali concorrenza, investimenti
e standards.
A seguito dei rivolgimenti politici dell’ultimo
anno e della crisi economica, questo processo ha
subito un brusco rallentamento dal quale, oggi, i
Paesi che hanno conquistato nuova stabilità ten-
tano di uscire dando segnali di apertura agli inve-
stitori stranieri. In particolare Marocco e Tunisia
hanno mantenuto gli accordi in vigore prima del
2011 con l’intento di continuare a essere un punto
di riferimento per gli investitori esteri. In Tunisia,
dove esisteva un vero e proprio “codice di investi-
menti” che favoriva le imprese straniere, l’attuale
governo intende rafforzare questo codice anche
per rilanciare le imprese danneggiate dalle rivolte.
Lo stesso vale per il nuovo Governo marocchino
che intende proseguire nell’iter di abbattimento
di tutte le barriere doganali del 90% dei prodotti e
mantenere esenzioni fiscali vantaggiose per chi
va in Marocco e produce per l’export.
Diversa è la situazione in Egitto, dove l’incer-
tezza politica pesa sugli scenari futuri anche eco-
nomici, ma dove l’Esecutivo provvisorio attuale
ha previsto agevolazioni per gli investitori. Nono-
stante, quindi, un anno di rivolgimenti, il Nord
Africa tenta di uscire da una situazione di stallo
dove la ripresa economica non può far altro che
migliorare le condizioni di vita degli abitanti e
creare nuove opportunità per l’Europa.
* Eurodeputato Pd

Il lancio del vettore Vega TECNOLOGIA NOSTRANA

L’Italia è nello spazio C’è anche Enrico Bondi nella storia di Vega. Il primo test sul
razzo venne effettuato nel 1963 in Sardegna quando re-
sponsabile del Raggruppamento Sistemi difesa e spazio di

e i francesi rosicano Fiat era l’ex commissario di Parmalat Ansa

::: dall’inviato a Kourou (Guiana)
CLAUDIO ANTONELLI
QQQ Il primo lancio del primo
razzo (per due terzi) italiano è sta-
to perfetto. D’altronde il motto di
Vega è più semplice, più facile, più
veloce e pure più economico. Tre
aggettivi che incarnano a pieno la
nuova fase dell’uomo nello spazio
già immaginata negli anni ’60 da
Luigi Broglio, il padre di tutti i pro-
getti spaziali tricolore. Dopo l’ad-
dio americano allo Shuttle, resta
la costante dei russi riassunta da
Soyuz e quella francofona di
Arianne e si avvia quella europea
capitanata dall’Italia.
Un sistema che consentirà di
mandare nostri satelliti (non
quelli superiori a 2500 chilogram-
mi) in orbita e pure di offrire ai
Paesi emergenti un passaggio
verso le stelle. Non a caso il 22
gennaio scorso il presidente fran-
cese Nicolas Sarkozy è venuto qui
in Guyana per visitare il centro
spaziale e a denti stretti ringrazia-
re le aziende e l’Agenzia spaziale
italiana per l’impegno messo in
questo progetto innovativo. Im-
portante dal punto di economico.
Dei 700 milioni di euro totali l’Ita-
lia ne ha messi circa 500 milioni.
Soldi ben spesi se si calcola che,
facendo i conti della serva, il ritor-
no previsto per il nostro Paese va-
le circa il 50% del mercato con im-
portanti ricadute anche per le
tante imprese italiane che ne so-
no state coinvolte, Avio, Vitroci-
set, Telespazio, Elv, Compagnia
Generale per lo Spazio (ex Carlo
Gavazzi Space), oltre tre imprese
di stanza a Kourou: Peirani, Tele-
spazio Kourou e Regulus ed Euro-
propulsione, due società parteci-
pate al 50% da Avio. È anche la pri-
ma volta che il segmento di terra è
affidato non a francesi, ma agli
italiani di Vitrociset, come è la pri-
ma volta che in Guiana i padroni
di casa (francesi) si mettono in fila
sotto il cappello dell’Esa e dell’Asi.
Ma sa bene anche Sarkozy che
con Vega si apre un mercato po-
tenziale da circa 300 milioni di eu-
ro. In pratica dai due ai quattro
lanci all’anno dal centro spaziale
guyanese. Una torta che lascia
poco spazio ai campanilismi.
Tanto che il capo del centro spa-
ziale tedesco, Johann-Dietrich
Wörner, appena dopo il lancio di
Vega ha chiamato il presidente di
Asi per annunciare l’ingresso del-
la Germania nel progetto. Un pas-
so in più per la consapevolezza
europea che nonostante la crisi
economica la Ue se mette assie-
me gli sforzi può dominare lo spa-
zio. In soldoni, adesso ci saranno
dei mesi di valutazione, poi parti-
rà far 12 mesi la fase commercia-
le.
«Il lancio di Vega rappresenta»,
ha dichiarato, visibilmente com-
mosso, Enrico Saggese, presiden-
te dell’agenzia spaziale italiana,
«una sfida tecnologica dell’Euro-
pa con l’Italia fondamentale pro-
tagonista. Vega è un ambizioso
programma collettivo pensato
con la testa da europei. Un lancia-
tore agile e versatile capace di far
concorrenza sui mercati mondia-
li nel settore strategico della mes-
sa in orbita dei satelliti di piccole
dimensioni, ponendosi come un
incredibile obiettivo economico
che permetterà un ottimo ritorno
degli investimenti effettuati. La
soddisfazione che si ha è enorme.
Per poter dire che il vettore sia
completamente italiano di fatto
manca solo il software di bordo».
Anche perché per possedere
completamente il know how di
lancio serve un accordo politico
internazionale pari a quello dei
missili balistici. Per il prossimo
lancio di Vega è comunque previ-
sto una ulteriore crescita della
partecipazione tricolore. Come
già si comprende dagli attuali
passeggeri.
A bordo di Vega c’è un satellite
scientifico dell’Asi che fa nome
Lares (LAser Relativity Satellite) e
che permetterà di raggiungere
importanti obiettivi scientifici nel
campo della fisica fondamentale
e della scienza della terra. Com-
pletano il carico il satellite ALMA-
Sat-1, dell’Università di Bologna,
e sette micro satelliti da un chilo-
grammo l’uno forniti da altret-
tante università europee. «Possia-
mo dire di aver lanciato in orbita
un nuovo satellite che servirà an-
che per studiare la teoria della Re-
latività. Completamente in tun-
gsteno è ora l’oggetto più pesante
del sistema solare», ha commen-
tato Enrico Flamini direttore
scientifico dell’Asi, «e vivrà alme-
no 25 mila anni». Non poco, con-
siderando che nel frattempo
l’umanità dovrebbe aver fatto al-
tri passi in avanti.
18 Martedì 14 febbraio 2012
Martedì 14 febbraio 2012 19
 20 Martedì 14 febbraio 2012
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Vittima un giovane sudamericano
Nessuno spari sul vigile
che ha ucciso il bandito
In due sfuggiti all’alt dopo averlo minacciato con la pistola
L’agente della municipale indagato per eccesso di difesa
::: segue dalla prima
ALBINA PERRI
. vata morta a Garlasco (Pavia)
(...) Il sindaco di Milano, Pisapia, zitto.
Il pm già pronto con l’inchiesta per ec-
cesso colposo di legittima difesa. Un
silenzio e una solerzia che sanno di
poca compassione.
Il vigile che ha ucciso è uno dei tanti
di Milano che dopo le multe e i con-
trolli agli incroci si ritrovano senza
giubbotti anti proiettile, senza banche
dati e senza armi lunghe nel bel mezzo
di una rissa tra latinos. Ce n’è una al
giorno, ormai. Venticinque di loro so-
no finiti in galera appena qualche
giorno fa. Lui, in particolare, è un vi-
gile che di solito si occupa di contraf-
fazione in zona Duomo, uno di quelli
che con la violenza brutta non ha
spesso a che fare. Ma quel che ti man-
da il cielo, un vigile lo deve affrontare.
Ieri alle tre era con un collega a Cre-
scenzago, periferia est di Milano,
quando è toccata a lui, la giornata fuo-
ri dalla routine. Una banda di suda-
mericani se le stava suonando, in pie-
no giorno, in mezzo alla strada. Due
sono saltati in macchina sgommando
e correndo per tutta la via controma-
no. I vigili avranno chiuso gli occhi e
via, all’inseguimento, sperando che il
Signore la mandasse buona. Invece
no. I sudamericani sono scappati a
piedi nel parco Lambro e loro dietro,
di corsa, sapendo di essere vigili da
multe, ma anche agenti di polizia lo-
cale. Gli erano addosso quando uno
dei due balordi ha fatto quello che or-
mai è diventato normale: ha tirato
fuori una pistola come per sparare, di
giorno, dove capita capita. Il vigile è
stato più veloce. Ma ha preso il com-
plice, che si era messo in mezzo. Com-
plice disarmato. Come se in un mo-
mento del genere, quando ti puntano
un’arma addosso, si possa stare lì a
controllare.
Quello armato adesso non si trova
più, è scappato approfittando del
La strage nella caserma di Alcamo
In galera per 21 anni, ma era innocente
Gulotta era stato stato condannato all’ergastolo per l'omicidio di due carabinieri. Ma il testimone chiave era stato costretto a mentire
::: ALCAMO (ME)
QQQ La Corte di Appello di
Reggio Calabria ha assolto,
nel processo di revisione,
Giuseppe Gulotta, che era
stato condannato all’ergasto-
lo per la strage di Alcamo Ma-
rina del 26 gennaio 1977. Ave-
va scontato finora 21 anni di
reclusione. Furono uccisi, in
caserma, l’appuntato Salvato-
re Falcetta ed il carabiniere
Carmine Apuzzo. Anche il
procuratore generale aveva
chiesto l’assoluzione dell’im-
putato. Gulotta, presente in potrà mai cancellare lo stra-
aula, è scoppiato a piangere. volgimento della sua vita:
Esulta l’avvocato Baldassare questa, è una sentenza che fa
Lauria, che lo ha assistito as- giustizia».
sieme a Pardo Cellini: «Gulot- Intanto in corso il processo
ta è stato vittima di un gioco di revisione a carico di altri
di potere. Anche se nessuno due soggetti condannati per
::: LA SCHEDA
LA DINAMICA
Il pregidicato sudamericano è stato colpi-
to mentre fuggiva con un complice dopo
una rissa. Uno dei due avrebbe estratto
un’arma, puntandola contro gli agenti,
che quindi hanno aperto il fuoco colpendo
invece l’uomo disarmato. Il secondo mal-
vivente si è dato alla fuga
INDAGATO IL VIGILE
Le prime analisi medico-legali condotte
sul cadavere confermerebbero la versione
del vigile che ha sostenuto di aver esploso
un solo colpo con la sua pistola d’ordinan-
za. Sul corpo della vittima sarebbero infat-
ti stati trovati due fori causati dal proietti-
le, uno di entrata e l’altro di uscita. Uno dei
fori sarebbe sul torace. Il vigile che ucciso
Valentino Gomez Cortes è indagato per
eccesso colposo di legittima difesa
Giuseppe Gulotta all’uscita dal carcere col suo avvocato
lo stesso eccidio: Gaetano
Santangelo e Vincenzo Fer-
rantelli, da anni rifugiatisi in
Brasile. Morti invece Giusep-
pe Vesco (suicidatosi in circo-
stanze misteriose sei mesi do-
po l’arresto) e il bottaio di
caos, lasciando il compagno a terra, e
il vigile solo, davanti alla morte pesan-
te. Se avesse avuto la peggio, il sindaco
e un coro dietro di lui l’avrebbero
pianto giurando giustizia, e un altro
coro avrebbe sgranato il rosario delle
mancanze del governo e della politica
nei confronti del Corpo. Ma il vigile è
quello vivo e subito si insinuano i dub-
bi: davvero sarà stato minacciato? O
avrà sparato così per gioco? L’indagine
arriva più veloce delle lacrime: indaga-
to per eccesso colposo di legittima di-
fesa entro le otto di sera.
Quello di ieri è il quarto vigile in due
mesi a finire in brutti affari. Niccolò
Savarino è morto esattamente un me-
se fa, il 13 gennaio, strisciato sull’asfal-
to da un nomade slavo su un Suv. Un
altro paio ha rischiato la stessa fine il
31 gennaio, dopo un inseguimento da
pazzi sui Navigli. Chissà con che ani-
mo un vigile oggi incomincia il suo
Partinico Giovanni Mandalà.
Per Gulotta, 55 anni, «l’incu-
bo è finito», come dice lui
stesso con la voce ancora rot-
ta dall’emozione. Era stato in-
fatti condannato all’ergasto-
lo, a conclusione di un tor-
mentato iter processuale. «La
prima cosa che ho fatto - dice
al telefono - è stata quella di
sedermi perchè non mi reg-
gevo in piedi. Ci siamo ab-
bracciati con mio figlio Wil-
liam, che ha 24 anni, e con
mia moglie Michela, senza
parlare». Gulotta ricorda poi
di essere stato arrestato la pri-
ma volta esattamente il 12
febbraio 1976, a poco meno
di un mese di distanza dalla
strage: «È stato come tornare
indietro con l’orologio a 36
anni fa. Non so perche lo
COLPI MORTALI
Il cadavere del sudamericano
ucciso da un vigile urbano
che ha sparato al termine di
un inseguimento Uno dei
due fuggitivi ha puntato l’ar-
ma contro l’agente. La vit-
tima, un giovane cileno di 29
anni, era però disarmata: è
stato colpito in pieno petto. Il
vigile indagato per «eccesso
colposo di difesa». L’episo-
dio nei pressi del Parco Lam-
bro, una zona periferica della
metropoli Ansa
servizio. Sta di fatto che l’addestra-
mento della polizia municipale e le
dotazioni non sono quelle di un poli-
ziotto o di un carabiniere, abituati da
sempre ad affrontare i casi più violen-
ti, e concentrati solo su quelli. Ancor
meno dei soldati, che in città non ci
sono più per via di una polemica dei
nuovi arrivati a Palazzo Marino, con-
vinti che le divise facessero troppo
“Milano come Beirut”. Il sindaco-si-
lente ha mandato via l’esercito, conte-
standone proprio la presenza nelle pe-
riferie, là dove ogni città avrebbe biso-
gno di un maggior controllo. Due anni
fa di di questi tempi viale Padova si era
trasformata in una banlieu, dopo che
un egiziano era stato accoltellato a
morte proprio da un sudamericano.
Stessa zona, stessi problemi, le solu-
zioni sempre inesistenti. L’unica ri-
sposta è prendersela con chi ci si trova
in mezzo e prova a sopravvivere.
hanno fatto, cercavano un
colpevole a tutti i costi. Posso
solo dire che condannando
me hanno trovato sì un col-
pevole ma non hanno fatto
giustizia». L’ormai ex ergasto-
lano parla poi del suo futuro:
«Pensare che potrò muover-
mi liberamente e tornare a la-
vorare è una sensazione che
non si può descrivere con le
parole: posso solo dire che
sono emozionato». Giuseppe
Gulotta, subito scarcerato,
adesso sta per fare rientro ad
Alcamo, dove l’aspettano gli
altri suoi familiari: «Voglio ab-
bracciare mia sorella Maria
che è stata la prima a cui ho
telefonato dopo l’assoluzio-
ne», dice con la voce gioiosa
prima di allontanarsi dall’au-
la.
ATTUALITÀ
VIDEO INCRIMINATI
Pedopornografia:
condannato
Alberto Stasi
VIGEVANO Trenta giorni di
reclusione e 1.400 euro di
multa convertiti in una pena
pecuniaria complessiva di
2.540 euro oltre all’interdizio-
ne dei pubblici uffici. Questa
la pena inflitta dal tribunale di
Vigevano ad Alberto Stasi, fi-
danzato di Chiara Poggi, tro-
il 13 agosto 2007, per deten-
zione di video pedopornogra-
fico. Finito davanti al giudice
per l’udienza preliminare nel
2009 con la doppia accusa di
detenzione e divulgazione di
materiale pedopornografico,
l’ex bocconiano - assolto lo
scorso dicembre anche in se-
condo grado dall’accusa
d’aver ucciso ex fidanzata -
era stato prosciolto per la di-
vulgazione di filmati hard con
protagonisti bambini anche
in tenera età. Rinviato a giudi-
zio solo per il reato di deten-
zione di video proibiti, quindi,
l’accusa s’era ristretta a 17
frammenti di immagini per i
quali il giudice ha infine deci-
so di condannarlo. Il pm di Vi-
gevano, Marcello Maresca,
aveva chiesto la condanna di
Stasi a 2.340 euro di multa.
«Leggeremo con attenzione le
motivazioni della sentenza e
poi valuteremo la possibilità
di ricorrere in Cassazione», si
è limitato a commentare uno
dei legali di Alberto Stasi.
CRAC PARMALAT
Calisto Tanzi
ricoverato
in ospedale
Calisto Tanzi, ex patron della
Parmalat fallita nel crac del
2003, è ricoverato nel reparto
detenuti dell’ospedale Mag-
giore di Parma. Il ricovero è av-
venuto lo scorso venerdì notte.
L’ex imprenditore è alimenta-
to con una sonda gastrica.
Gianpiero Biancolella, uno dei
suoi legali, ha spiegato che il ri-
covero si è reso necessario per
il reiterato rifiuto di mangiare
da parte del suo assistito. Un
rifiuto determinato «dal pro-
fondo stato depressivo» in cui
Tanzi è da tempo caduto che,
sempre secondo il suo avvoca-
to, «desta gravissimo allarme
nei sanitari che lo hanno in cu-
ra». Bocche cucite, invece,
all’ospedale Maggiore. Per ra-
gioni legate alla privacy medi-
ci, sanitari e amministrazione
del nosocomio si sono chiusi in
un silenzio assoluto. Anche se i
medici dell’ospedale della città
emiliana stenderanno rappor-
to sulle condizioni del paziente
e lo invieranno all’autorità
giudiziaria. Stando ad indi-
screzioni, però, le condizioni
di Tanzi non destano partico-
lari preoccupazioni e non esi-
sterebbe timore per un aggra-
vamento. Di fatto negli ultimi
mesi si è registrato un evidente
dimagrimento del detenuto,
che avrebbe portato a ripetuti
ricoveri nell’infermeria del
carcere di Parma.
 ATTUALITÀ
Trent’anni di battaglie
Amianto killer: Eternit condannata a 16 anni
Colpevoli gli ex responsabili della multinazionale. Ma il procuratore non si ferma: procederemo per omicidio
::: CRISTIANA LODI
TORINO
QQQ Processo storico, senten-
za planetaria, pietra miliare, giu-
stizia è fatta. Ma per il procurato-
re Raffaele Guariniello, che nella
sua carriera di magistrato, in cel-
la, non ci ha mandato quasi nes-
suno, il verdetto pronunciato ie-
ri è soltanto una premessa.
L’apripista all’Eternit bis: l’in-
chiesta vera, nella quale si pro-
cederà per omicidio. I morti di
amianto sono morti ammazzati.
E questi, così come le loro fami-
glie, aspettano che il reato di
omicidio: il crimine dei crimini,
venga riconosciuto e punito se-
condo giustizia.
Raffaele Guariniello punta
proprio a questo obiettivo. Lo ha
detto ieri mattina, quando i giu-
dici della Corte d’assise hanno
lasciato la maxi aula di Torino
per chiudersi nella camera di
consiglio: «Comunque vada,
questo resterà un processo sto-
rico. Un’inchiesta mondiale in
materia di sicurezza del lavoro».
E il sostituto procuratore, lo ha
sottolineato, quando alle 13 e 30
il giudice Giuseppe Casalbore è
uscito tenendo in pugno il di-
spositivo che infligge la condan-
na. Sedici anni per il miliardario
svizzero Stephan Schimidheiny
e per il barone belga Louis de
Cartier de Marchienne «colpe-
voli dei reati a loro contestati»,
ossia disastro doloso ambienta-
le e omissione dolosa di misure
infortunistiche. Sessantacinque
anni di età il primo condannato,
91 il secondo; entrambi e in mo-
menti diversi alla guida delle
multinazionali dell’amianto e
delle società collegate in Italia e
in altri sedici Paesi disseminati
nel mondo. «Adesso, insieme
con i sostituti Panelli e Colace»,
promette Guariniello che per gli
imputati aveva chiesto trent’an-
ni, «procederemo per omicidio
volontario con eventuale dolo e
daremo il via all’inchiesta bis». È
rinforzato dalla sentenza ina-
spettata e agguerrito più di sem-
pre, il magistrato: «Quando ab-
biamo cominciato, pensavamo
fosse un sogno. Questo sogno,
con la sentenza di primo grado,
è diventato realtà».
Il presidente del tribunale
Giuseppe Casalbore ha impie-
gato tre ore per leggere il disposi-
tivo e sgranare il rosario dei mor-
ti (duemila) e degli ammalati
(800).
Trent’anni di battaglie per
stabilire che quell’impasto di
carta cemento e amianto, quelle
lastre ondulate tanto duttili e co-
sì miracolose da sconfiggere la
fame di lavoro, in realtà uccide-
vano e ancora uccidono di can-
cro al polmone. Mesotelioma
pleurico, asbestosi: ovvero ma-
lattia e fine della vita. Sessanta-
cinque udienze dal 2009, due-
milatrecento fra operai e cittadi-
ni vittime di una strage silenzio-
sa la cui tragicità viene rincarata
dalla sentenza di ieri.
Ammonta a ottanta milioni il
conto dei risarcimenti provvi-
Lo stato d’animo dei parenti delle vittime durante la sentenza Ansa
Centomila euro ai sindacati
Venticinque milioni al comune di Casale
Il sindaco: «Ora penseremo alla bonifica»
::: LA SCHEDA
QUATTRO STABILIMENTI
Quattro erano gli stabilimenti di
Eternit Italia di cui si è occupato il
processo: Casale Monferrato
(Alessandria), la città più colpita
dalla piaga dell’amianto con oltre
1.600 morti, e poi Cavagnolo (To-
rino), Rubiera (Reggio Emilia) e
Napoli-Bagnoli, con più di 600
morti. Per gli ultimi due il reato di
disastro è stato dichiarato pre-
scritto.
I RISARCIMENTI
Sono stati accordati indennizzi per
un totale di ottanta milioni di eu-
ro, di cui 25 per la sola città di Ca-
sale (ne aveva rifiutati a furor di
popolo 18 dalla Eternit) e 20 per la
Regione Piemonte. I familiari
hanno ottenuto fra i 30 e i 35 mila
euro ciascuno, e potranno anche
iniziare un’altra causa per ottene-
re il resto. Secondo l’accusa Eter-
nit fece poco o nulla per risolvere
il problema amianto sia nelle fab-
briche, sia nei centri abitati; la so-
cietà, inoltre, minimizzava e spar-
geva controinformazione sui ri-
schi legati alla lavorazione del mi-
nerale
Martedì 14 febbraio 2012 21
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sionali e degli indennizzi alle ol- stati destinati alle Associazioni nale chiuso nell’86. Il resto dei testazione dell’omicidio volon-
tre 5.000 parti civili. Venticinque dei familiari delle vittime e dei morti era di Cavagnolo (Torino), tario in un prossimo Eternit-bis.
milioni di risarcimento al Co- sindacati, che si sono costituiti Rubiera (Reggio Emilia) e Ba- Un migliaio di morti ammazzati
mune di Casale Monferrato (do- parte civile. Trentamila euro cia- gnoli, sobborgo di Napoli. Ma ai quali si deve giustizia, rintrac-
ve si è registrato il più alto nume- scuno alle centinaia di familiari qui il reato è considerato estinto ciando le responsabilità per ogni
ro di morti e dove ancora si muo- delle vittime; la somma è stata per prescrizione. Ventisei pul- singolo caso. Perché, come di-
re), 20 milioni alla Regione Pie- assegnata quasi sempre a titolo lman arrivati a palazzo di giusti- chiara il procuratore di Torino,
monte (20 milioni), 15 all’Inail e di risarcimento e solo in pochi zia dal Piemonte, l’Italia intera e Gian Carlo Caselli, «processi co-
4 al comune di Cavagnolo. Nelle casi a titolo di provvisionale; dalla Francia, dove si sono verifi- me questo dimostrano che i di-
scorse settimane, il Comune di 35.000 euro a chi si è ammalato cate tragedie analoghe. Nelle tre ritti dei cittadini non sono sol-
Casale aveva prima accettato e respirando l’amianto. La mag- maxi aule allestite per il più tanto scritti, ma stanno diven-
poi rifiutato una transazione di gior parte di vittime (2.300) si è grande processo della storia, ad tando una realtà vera».
18 milioni di euro con gli impu- contata proprio ad Alessandria, ascoltare il verdetto, erano più di Opposta la voce degli avvocati
tati, i cittadini avevano protesta- nella zona di Casale Monferrato, mille: 160 le delegazioni. E sa- dei due condannati: «Dopo tanti
to e non se n’è fatto nulla. Cento- dove c’era il principale stabili- rebbe soltanto la prima fase: la anni, il diritto alla difesa è venuto
mila euro di risarcimenti sono mento italiano della multinazio- procura di Torino valuta la con- meno. Impugneremo».
La testimonianza
Così il tumore
in nove mesi
si è preso mio papà
::: LUCIA ESPOSITO
QQQ Amianto non voleva dire niente per me.
Poi un giorno di settembre un medico mi dà una
pacca sulla spalla e dice: «Amianto, lasci perde-
re. Suo padre è una cambiale». Mio padre una
cambiale? Non capivo, non sapevo. Mesotelio-
ma pleurico. Il tumore dell’amianto cresceva e
lievitava in silenzio da trent’anni nei polmoni di
mio padre. Poi un giorno d’estate, mentre lui fa-
ceva quello che sarebbe diventato il suo ultimo
tuffo in mare, si è fatto vivo con un colpo di tosse.
Poi due, poi tre... La solita trafila. La visita, la ra-
diografia, la tac. Una macchia nera. L’esame
istologico, poi la sentenza: mesotelioma pleuri-
co.
«Non ha speranze, l’amianto è una condanna
a morte», la risposta era sempre la stessa. «Non
ho mai fumato una sigaretta, ho sempre man-
giato bene, nella mia vita ho solo lavorato, per-
ché?». Ecco, perché? Forse perché hai lavorato
nel posto sbagliato e hai respirato l’aria sbaglia-
ta, avrei voluto dirgli. Ma queste, come tante al-
tre parole, mi sono rimaste imprigionate in gola
e ho dovuto ingoiarle insieme alle lacrime dopo
nove mesi.
Mio padre è morto esattamente dopo nove
mesi da quella pacca sulle spalle. La cambiale è
scaduta in fretta, com’era stato previsto. Nean-
che un giorno in più. L’amianto gli ha stretto i
polmoni fino a soffocarlo. Nove mesi di soffe-
renze atroci, continue, senza tregua. Dolori alla
::: BRUNELLA BOLLOLI si spera che il bollettino di morte non schiena che gli impedivano di distendersi, la
debba più essere aggiornato. tosse che lo strozzava, la chemioterapia che per
QQQ Con i soldi che arriveranno, 25 Nell’aula strapiena del tribunale la- il mesotelioma era acqua fresca e per il suo cor-
milioni di euro di risarcimento, il Co- crime, applausi, grida alla lettura del di- po iniezioni di veleno.
mune di Casale Monferrato complete- spositivo. A Casale, per ora, non festeg- Lui che si era trasformato in un cumulo di os-
rà la bonifica. Sarà ultimato il parco il giano, anche se ieri tutta la città è anda- sa, spalancava gli occhi e cercava l’aria come un
cui nome non è stato scelto a caso ta a Torino in pullman a seguire «il pro- bimbo chiede il latte. Lui che non accettava, si
“Eter-not” e che oggi sorge al posto del cesso del secolo». Il sindaco Giorgio attaccava alla vita, scuoteva la testa e diceva:
gigante dismesso della Eternit, la fab- Demezzi spiega che la sentenza è «un «Non è giusto. Ho solo lavorato».
brica che un tempo produceva cemen- punto di partenza per eliminare com- Gli abbiamo sbianchettato la diagnosi per
to con l’amianto e che negli anni Cin- pletamente l’amianto» dalla città. Ma non fargli leggere nero su bianco la sua condan-
quanta era considerata il miglior ap- teme che dopo tutto questo clamore, na a morte, abbiamo voluto rendere meno dolo-
prodo occupazionale della zona. «Co- quando i riflettori saranno spenti, Ca- rosa la fine, illuderlo che sarebbe tornato al ma-
me entrare in banca», si diceva in Pie- sale con le sue famiglie vittime re, che avrebbe ancora fatto i castelli di sabbia
monte. Un posto sicuro per tanti che ci dell’amianto sarà dimenticata. Il Co- coi nipotini e che sarebbe ancora venuto da me a
andavano di corsa a piedi, o in bici, a mune aveva chiesto 30 milioni di risar- Milano col suo carico di mozzarelle napoletane.
massacrarsi di turni in mezzo a quella cimento, ne ha avuti 25, più di tutte le Ma lui il suo nemico lo conosceva bene e lo
polvere che poi si rivelerà mortale. A altre parti civili coinvolte. In mezzo c’è chiamava per nome: «È l’amianto» ripeteva. Pri-
Casale c’era lo stabilimento più vec- stata l’offerta di transazione dell’impu- ma di cadere in un sonno che non era ancora
chio, a Bagnoli (Napoli) quello che ha tato svizzero Stephan Schmidheiny: 18 morte ha detto: «Basta». Si è arreso alla malattia
avuto più lavoro. Sedi minori a Rubiera milioni e 300mila euro, rifiutata dalla ma non alla vita. Alla fine le sue parole erano
(Reggio Emilia) e a Cavagnolo, sponda comunità monferrina. I ministri Bal- vuote, senza più suono e gli occhi marroni erano
sinistra del Po, fuori Torino. Casale ha duzzi e Clini hanno parlato di «senten- pieni di lacrime.
pagato il tributo di morti più grande: za esemplare», ma «la battaglia contro L’ultimo respiro è stato un violentissimo sof-
1300, è la stima, ma dare numeri precisi l’amianto e i siti contaminati non si fer- fio di vita strappato alla morte, alla forza maligna
è impossibile perché il gigante stranie- ma qui». In totale, i risarcimenti indica- dell’amianto. Per questo adesso l’amianto non è
ro è stato chiuso a metà degli anni ’80 e il ti per le parti civili si aggirano sui 200 più una parola vuota, ma solo l’ultima parola
periodo d’incubazione della malattia, il milioni. Ai sindacati indennizzi di sulla vita.
mesoteliamo pleurico che tanto ha uc- 100mila euro ciascuno. Al Wwf 70mila Si chiamava Giuseppe, aveva poco più di ses-
ciso, raggiunge anche trent’anni. In- euro, a Legambiente 100mila, come sant’anni. Per il medico era diventato una cam-
somma, c’è gente che sta male ancora e all’associazione familiari vittime. biale in scadenza per me era - è - il mio papà.
 Borsa Milano-FTSE Mib Borsa Londra-FTSE 100 Borsa Parigi-CAC 40 Petrolio - al barile Euro/Dollaro
16.369,28 5.905,70 3.384,55 117,4 $ 1,3254
Gli indici
+0,05% +0,91% +0,34% +0,56% +0,49%

Assalto ai gioielli del made in Italy

La Ducati sgomma fuori dall’Italia

Bonomi mette in vendita lo storico marchio bolognese delle due ruote; vuole ricavarci un miliardo
Secondo le indiscrezioni in pole c’è la Mercedes. L’imprenditore: «Male che vada, la quoto». In Cina
::: NINO SUNSERI
QQQ Un altro pezzo pregiato di
made in Italy sta per passare in mani
straniere. Ieri, con una intervista al
Financial Times, Andrea Bonomi,
attuale proprietario della Ducati ha
annunciato l’intenzione di vendere.
«Ducati è un’azienda perfetta, ma
per un’ulteriore crescita, ha bisogno
del supporto di un partner indu-
striale di classe mondiale». Le voci
parlano di un interessamento della
Bmw (che ha smentito) e quelli
dell’indiana Mahindra. Tuttavia, a
differenza del gruppo tedesco molto
forte anche nelle due ruote, il co-
struttore di Nuova Delhi produce
solamente automobili. Potrebbe di-
versificare. Tuttavia la traccia delle
quattro ruote porta soprattutto alla
Mercedes che non ha commentato
lasciando immaginare che le voci
abbiano qualche concretezza.
La sgommata all’estero della
“rossa a due ruote” non è certo una
bella notizia per l’Italia . Come non
lo era quella relativa alla cessione di
Parmalat in primavera, o Bulgari in
estate. L’azienda di Borgo Panigale è
un pezzo pregiato del distretto di
grandi creatori di motori che sta fra
Azioni d’oro
Apple senza freni
A Wall Street
supera i 500 dollari
QQQ Il sogno di Apple va oltre il genio di
Steve Jobs. E questo vuol dire che ha davvero
fatto un ottimo lavoro. L’azienda della mela
morsicata ha sfondato ieri, per la prima volta
nella sua storia, il muro dei 500 dollari ad
azione. Alla Borsa di New York il titolo è sa-
lito a 500,60 dollari, diventando la prima
azienda a raggiungere una capitalizzazione
di quasi 500 milioni di dollari e ad essere va-
lutata mille miliardi.
E questo nonostante sulla catena di pro-
duzione aziendale restino dubbi circa le
condizioni di lavoro in alcune fabbriche dei
fornitori. La Fair Labor Association condurrà
Bologna e Modena. Terra inimitabi- traguardi senza precedenti. La vitto- (+20%). Forte di questi risultati An- così su richiesta della stessa Apple speciali
le che ha prodotto Ferrari, Maserati, ria nel Moto Gp con Casey Stoner e drea Bonomi ha cercato di quotare audit presso i fornitori addetti all’assemblag-
Lamborghini. Macchine eccezionali l’ingaggio di Valentino Rossi. Certa- la società alla Borsa di Hong Kong gio finale incluse le fabbriche Foxconn in Ci-
che già parlano in parte tedesco mente poco fortunato dal punto di (così come ha fatto Prada). Un mo- na, dove più volte sono state denunciate
(Lamborghini appartiene ad Audi). vista sportivo. Eccezionale sul piano do per presentarsi al promettente condizioni di lavoro proibitive. «La FLA va-
Ora Ducati. Nel frattempo sono promozionale. Proprio l’anno scor- mercato cinese. L’operazione, però, luterà in maniera indipendente le perfor-
scomparsi altri blasoni come la De so la Ducati ha toccato il record di non ha avuto fortuna a causa del mance dei nostri maggiori fornitori», ha det-
Tomaso o, per restare nelle due ruo- vendite e fatturato sfruttando fino in crollo dei mercati. to Tim Cook, Ceo di Cupertino.
te Morini e Malaguti. fondo un’offerta di prodotti molto Da qui la decisione di riprovarci L’immagine è fondamentale per un’azien-
Per Andrea Bonomi, comunque, sofisticata: dalla “Diavel” (17 mila con una cessione diretta. Il tempi- da del calibro di Apple. Così non avranno
un grande affare. Chiede un miliar- euro) alla 1199 (trentamila) derivata smo è perfetto. La crisi economica certo giovato la durissima inchiesta del New
do. Tre volte di più di quanto pagato direttamente dalle corse. Ha imma- sta duramente penalizzando il mer- York Times che denunciava le terribili con-
sei anni fa. Nel frattempo l’azienda, tricolato quarantaduemila moto cato delle due ruote. A gennaio la dizioni di fabbriche cinesi proprio come la
sotto la sua gestione, ha ottenuto con un fatturato di 480 milioni caduta della domanda in Italia è sta- Foxconn dove vengono prodotti, tra gli altri,
ta del 23%. Per restare competitiva iPad e Iphone e il documentario di due re-
l’azienda dovrebbe incrementare la gisti italiani che hanno raccontato le condi-
AFFIDAMENTO ALLE IMPRESE presenza all’estero. Negli Stati Uniti, zioni di lavoro di migliaia di lavoratori cinesi.
ormai diventato il primo mercato o Da questa pessima pubblicità sono scaturite
Garanzia collettiva anche per le partite Iva in Germania che sta al terzo posto
dopo l’Italia ma cresce al ritmo del
le rumorose manifestazioni di protesta da-
vanti ai negozi di New York e Parigi, Londra
Nasce la prima Confidi per liberi professionisti 30%. Tuttavia l’azienda ha qualche e Sydney.
debito ed è troppo piccola per reg- Ma gli affari sono affari e quelli per ora
Sono stati presentati ieri a Milano i primi due Confidi per i liberi profes- gere lo sforzo da sola. vanno a gonfie vele. Il titolo ha ritrovato l’en-
sionisti. Si chiamano Fidiprof Nord e Fidiprof Centro Sud (www.fidi- In Italia il solo che potrebbe avere tusiasmo dopo le recenti indiscrezioni sul
prof.eu) e rappresentano una novità assoluta nel panorama dei consorzi interesse per Ducati è Roberto Cola- prossimo lancio del’iPhone 5 e della iTV, il
di garanzia collettiva fidi, perché per la prima volta in Italia anche i liberi ninno. Piaggio ha un miliardo da televisore intelligente sul quale l’azienda di
professionisti possono costituire Confidi per esercitare l’attività di pre- spendere per l’azienda bolognese? E Tim Cook sarebbe al lavoro. Sebbene nes-
stazione di garanzie collettive e facilitare quindi l’accesso al credito da soprattutto: ha voglia dell’investi- sun piano su tale iTV sia mai stato confer-
parte dei professionisti. «Oggi mettiamo la parola fine a una discrimina- mento? Difficile. mato in veste ufficiale, le aspettative sono
zione che per oltre 50 anni ha impedito ai liberi professionisti di costi- Proprio per questo Bonomi po- molte e da più parti viene data per certa la
tuire consorzi per svolgere un’attività di garanzia collettiva dei fidi». Ha trebbe riprovarci con la Borsa se i notizia della prossima presentazione del
dichiarato il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella. mercati lo consentiranno prodotto.

Campagna elettorale in Confindustria Giorgio Squinzi (Olycom)

Squinzi conquista Milano, sì da Assolombarda
QQQ Assolombarda ha scelto Giorgio
Squinzi. Sconfitto Alberto Bombassei.
Un traguardo di tappa importante nel-
la corsa alla presidenza di Confindu-
stria. L’associazione milanese è l’azio-
nista di riferimento della confedera-
zione nazionale. La vittoria in via Pan-
tano è, normalmente, il trampolino
verso viale dell’Astronomia.
A Milano il patron della Mapei ha
sbaragliato il campo con sedici voti a
quattro. Ha ottenuto voti pesanti come
quello di Fedele Confalonieri e dell’ex
presidente Diana Bracco. Divisa la
presidenza. Alberto Meomartini non si
è sbilanciato ma, a quanto pare la sua
preferenza (così come quella di Franco
Bernabè) è andata a Bombassei. Il vice
presidente Alessandro Spada invece
ha dichiarato ufficialmente il voto a
Squinzi. Altrettanto Giovanni Maggi
(presidente dell’associazione di Lecco)
e quello di Federacciai Giovanni Pasi-
ni. L’Unione di Brescia (di cui lo stesso
Pasini è componente d’eccellenza) in-
vece preferisce Bombassei.
In ogni caso la corsa del fondatore di
Brembo appare, a questo punto, tutta
in salita. Ha l’appoggio di Monteze-
molo, ma non può contare sull’impe-
gno diretto della Fiat uscita da Confin- suo carisma personale il basso peso
dustria. Per lui votano i grandi gruppi specifico della Sicilia. Con Squinzi an-
come Eni, Enel, Telecom che, dovendo che Vincenzo Boccia (Piccola impre-
gestire organici robusti apprezzano sa). La geografia rende bene il senso
molto le posizioni sull’articolo 18. della competizione. Con Squinzi gio-
Squinzi ha sponsor non meno bla- cano le imprese di minori o comunque
sonati. C’è Assolombarda ma, soprat- quelle per le quali, indipendentemen-
tutto, c’è Emma Marcegaglia. Il presi- te dalle dimensioni il problema fiscale
dente uscente, secondo voci ricorrenti, (a cominciare dall’abolizione
potrebbe ottenere la presidenza de Il dell’Irap) è centrale. Con Bombassei,
Sole 24 Ore se il capo della Mapei arri- invece, le aziende, soprattutto mag-
vasse in viale dell’Astronomia. Squinzi giori, per le quali la flessibilità del lavo-
può contare anche sull’appoggio di ro è condizione importante per la
Aurelio Regina, presidente di Roma, e competitività.
di Ivan Lo Bello che compensa con il N.SUN.
 Martedì 14 febbraio 2012 23
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In un mese Fonsai ha raddoppiato Rcs perde 300 milioni in Spagna

QQQ Fonsai è salita ancora del 18%. Dall’inizio
dell’anno le quotazioni sono raddoppiate con
scambi pari al 33,4% del capitale. Solo ieri è pas-
sato di mano il 7%. A questo punto a Piazza Affari
comincia ad serpeggiare il dubbio che l’acquisto
del 2,25% annunciato da Palladio Finanziaria sia
solo l’avanguardia di una possibile scalata.
Un’ipotesi certamente poco gradita a Medio-
banca e Unicredit che si sono spesi per chiudere
l’operazione con Unipol. Guardata, invece, con
molta soddisfazione da Ligresti. La crescita delle
azioni Fondiaria rafforza il patrimonio dell’azio-
nista di controllo Premafin e, indirettamente,
quello dello stesso ingegnere siciliano. Dietro
Palladio si vede, secondo la Borsa, l’ombra di
Matteo Arpe a sua volta desideroso di rivincite.
QQQ L’avventura in Spagna costa 300 milioni:
circa un terzo dell’investimento. Con questa de-
cisione il consiglio d’amministrazione di Rcs ha
archiviato il primo esame sui conti del gruppo. La
svalutazione, ci tiene a precisare l’azienda non
comporterà automaticamente un aumento di
capitale. Verrà spalmata, infatti, sul bilancio
dell’anno scorso e quello di quest’anno. Con la
speranza, implicita, che il piano di dismissioni
(Flammarion in Francia, la sede di via Solferino a
Milano) siano sufficienti a ridurre l’ampiezza del
buco. Nel frattempo continuerà il lavoro sui co-
sti. L’obiettivo è quello di traghettare la società
verso il 2014 quando scadrà il patto di sindacato.
A quel punto si scatenerà la battaglia per il con-
trollo.

Investimenti azzerati

Gli ex vertici di PopMilano

indagati per truffa ai clienti
Avviso di garanzia a Ponzellini, Chiesa, Dalu e Venturini per
il bond convertendo che ha rovinato migliaia di risparmiatori
::: SANDRO IACOMETTI trimoniali senza dover ricorrere ai più in corso d’opera anticipando la chiusura
costosi Tremonti bond. L’affare era suc- dell’operazione al 29 dicembre 2011. Ri-
QQQ Per la Bpm si mette male. Lo scan- coso. Ma, come si è visto a due anni di di- sultato: le perdite stimate per gli obbliga-
dalo del convertendo inizia a prendere stanza, non per i sottoscrittori. Il rendi- zionisti vanno dal 70 al 90% del capitale.
una brutta piega anche in procura. Il fa- mento offerto dal prestito convertendo Il valore dell’investimento si è pratica-
scicolo aperto alcuni mesi fa contro (ovvero trasformabile in azioni a partire mente azzerato. Il problema è che non si
ignoti è adesso corredato di no- dal primo gennaio 2010) con sca- è trattato proprio di un incidente o di un
mi e cognomi. Il pm di Mila- denza 2013 era del 6,75%. A cinico gioco del destino. Prova ne è che
no Roberto Pellicano, do- fronte di un buon guada- gli investitori istituzionali sono rimasti
po aver analizzato i ver- gno c’era però un livello di ben alla larga dal bond e che la Bpm per
bali redatti dalla Gdf di rischio elevatissimo ben riuscire a collocare almeno 170 milioni
un centinaio di obbliga- nascosto dietro la par- di euro, sui 459 previsti, dovette “spinge- zioni di investimento promosse o consi- sta in corso rafforza infatti le posizioni di
zionisti del prestito della venza di una innocua re” il prodotto ai suoi correntisti. Opera- gliate dalla stessa banca. Sembrano si- quanti, e sono tanti, nelle ultime setti-
Banca popolare di Mila- obbligazione bancaria. zione, stando alle indagini di Consob e mili le conclusioni a cui è sta arrivando la mane hanno avviato cause individuali o
no, ha iscritto nel registro Secondo quanto emerge- procura, non sempre avvenuta nella magistratura. Nei giorni scorsi gli uomi- collettive di risarcimento alla Bpm.
degli indagati sia l’ex presi- va dal prospetto la maniera più ortodossa. Lo scorso mag- ni del nucleo di polizia tributaria di Mila- L’istituto ha già fatto sapere di avere allo
dente dell’istituto, Massimo Massimo Ponzellini (Oly) probabilità di ot- gio il garante del mercato, dopo aver ri- no hanno ascoltato decine di sottoscrit- studio iniziative finalizzate al rimborso.
Ponzellini, sia i tre ex dirigenti tenere un rendi- scontrato «condotte illecite di gravità tori che non sapevano neanche cosa fos- La strada da seguire sarebbe quella mes-
Enzo Chiesa (dg in servizio fino mento negativo estremamente elevata» nel collocamen- se il bond. Tra le persone interrogate c’è sa in atto da Mps con i prodotti a rischio
a qualche giorno fa), Fiorenzo Dalu e era del 68,5%, con un valore finale to, ha sanzionato Dalu, Chiesa e Ventu- stato chi, come cliente retail, aveva avuto 4you e MyWay, che ha portato ad una
Ivano Venturini. Per tutti l’accusa è di dell’investimento stimabile in circa 59 rini con multe da 27mila a 175mila euro. rassicurazioni sul fatto che l’operazione serie di transazioni individuali. Resta da
truffa. Al centro della vicenda c’è l’ormai euro rispetto ai 100 originari. Ebbene, le Secondo la Consob la banca avrebbe ad- era sicura e non ad alto rischio. vedere se i sottoscrittori, vista anche la
famigerato prestito convertendo cui la cose sono andate ancora peggio. Anche dirittura alzato il profilo di rischio dei Oltre a colpire gli ex amministratori situazione, si accontenteranno di qual-
Bpm, nell’estate del 2009, ha pensato di perché la banca, vista la mala parata, ha clienti per adeguarlo all’operazione e at- l’iniziativa della procura si abbatte con che spicciolo in tasca e di tante scuse.
affidarsi per rafforzare i suoi requisiti pa- deciso di modificare i termini del bond tribuito all’iniziativa dei correntisti solu- forza anche sugli attuali vertici. L’inchie- twitter@sandroiacometti
 24 Martedì 14 febbraio 2012

Mercato Azionario
AZIONI PREZZO VAR% PREZZO MINIMO MASSIMO VAR% PR.UF. DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONE AZIONI PREZZO VAR% PREZZO MINIMO MASSIMO VAR% PR.UF. DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONE AZIONI PREZZO VAR% PREZZO MINIMO MASSIMO VAR% PR.UF. DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONE
RIF. EURO SU PR. RIF. UFF. EURO 2010/2011 2010/2011 DAL 30/12/10 DATA (MLN/EURO) RIF. EURO SU PR. RIF. UFF. EURO 2010/2011 2010/2011 DAL 30/12/10 DATA (MLN/EURO) RIF. EURO SU PR. RIF. UFF. EURO 2010/2011 2010/2011 DAL 30/12/10 DATA (MLN/EURO)

A EDISON RSP 0,81 1,12 0,8122 0,78 0,829 0,37 12/04/10 89,6 O
ACEA 5,205 -1,05 5,2355 4,288 5,26 6,49 19/12/11 1.108,5 EEMS 0,8 19,94 0,7428 0,5585 0,8 28,21 34,9 OLIDATA 0,318 2,85 0,3146 0,2722 0,335 10,03 10/05/04 10,8
ACEGAS-APS 3,56 - 3,5512 3,294 3,75 8,6 11/07/11 195,7 EI TOWERS 18,23 -3,54 18,5477 15,46 19,64 -3,03 515,2 P
ACOTEL GROUP 29,52 6,38 29,2258 17 29,52 51,38 26/05/03 123,1 EL EN 11,2 1,63 11,1856 9,93 12 12 23/05/11 54 PANARIAGROUP 1,127 -4,33 1,1834 0,933 1,178 15,47 11/05/09 51,1
ACQUE POTABILI 0,7715 0,85 0,7623 0,64 0,8 7,9 02/05/06 27,8 ELICA 1,02 7,42 0,9626 0,691 1,02 31,36 23/05/11 64,6
ACSM 0,6955 -0,64 0,6993 0,619 0,711 6,92 04/07/11 53,3 EMAK 0,6025 -1,31 0,6124 0,49 0,64 22,71 06/06/11 98,8 PARMALAT 1,594 1,66 1,5964 1,332 1,647 19,85 18/04/11 2.798,2
AEDES 0,0869 7,28 0,0856 0,0554 0,0869 42,23 07/05/07 63,4 ENEL 3,286 1,17 3,2934 3,042 3,286 4,52 21/11/11 30.899,4 PARMALAT 2015 W 0,6 6,38 0,5932 0,3271 0,6315 77,51 18/04/11 2.798,2
AEDES 09-2014 W 0,0135 3,85 0,0137 0,0065 0,014 51,69 07/05/07 63,4 ENEL GREEN POWER 1,506 - 1,5105 1,506 1,657 -6,69 23/05/11 7.530 PHILIPS 15,92 - 15,8992 14,31 16,49 -1,79 04/04/11 15.480,8
AEFFE 0,696 7,41 0,6913 0,568 0,699 18,47 18/05/09 74,7 ENERVIT 1,88 1,08 1,88 1,82 1,98 -1,05 23/05/11 33,5 PIAGGIO 1,943 -4,1 1,9643 1,77 2,12 6,88 16/05/11 722,4
AEGON 3,932 2,02 3,8609 3,074 3,932 25,46 25/04/08 620,6 ENGINEERING 23 1,68 22,9737 22,11 23 3,74 13/06/11 287,5 PIERREL 1,287 - 1,3324 0,6985 1,43 43 21,1
AEROPORTO DI FIRENZE 9,395 1,9 9,4326 8,45 10 -5,96 09/05/11 84,9 ENI 17,29 1,23 17,2443 16,2 17,29 8 19/09/11 69.252,7 PIERREL 08-12 W 0,082 28,13 0,082 0,036 0,085 43,86 21,1
AGEAS 1,72 1,71 1,7128 1,201 1,73 43,69 02/05/08 4.044,9 E.ON 16,41 0,12 16,4994 15,79 17,55 1,86 07/05/09 32.836,4 PININFARINA 3,172 -1,12 3,186 3,036 3,41 -0,88 23/05/05 95,7
AHOLD KON 10,64 3,5 10,64 9,65 10,64 10,26 26/04/11 1.268,2 ERG 8,46 1,38 8,4271 8,16 8,81 -3,64 23/05/11 1.271,7 PIQUADRO 1,584 2,59 1,5757 1,226 1,75 2,72 25/07/11 79,2
AICON 0,122 - 0,122 0,122 0,122 - 13,3 ERGYCAPIT 16 W 0,117 19,39 0,1088 0,0602 0,117 23,16 23/05/11 1.271,7
ALCATEL-LUCENT 1,647 -2,26 1,6659 1,228 1,685 36,12 04/06/07 3.816,9 ERGYCAPITAL 0,3 22,85 0,2753 0,1875 0,3 10,54 28,5 PIRELLI E C. 7,615 1,67 7,6473 6,59 7,615 17,06 23/05/11 3.622,8
ALERION 4,06 -2,12 4,0769 3,858 4,29 -1,69 18/04/11 178,7 ESPRESSO 1,094 0,37 1,1092 0,977 1,142 0,46 23/05/11 448,8 PIRELLI E C. RSP 4,99 4,18 4,9444 4,362 4,99 12,9 23/05/11 61,1
ALLIANZ 87,7 0,63 87,8933 72,3 89,35 19,48 05/05/11 39.807 ESPRINET 4,19 1,16 4,2296 2,708 4,402 60,05 02/05/11 219,6 POLIGRAFICA S.FAUSTINO 4,84 1,26 4,8284 4 4,998 21,18 08/05/00 5,8
AMBROMOBIL 14 W - - - - - - 05/05/11 39.807 EUROTECH 1,372 -4,92 1,4309 1,167 1,463 4,73 48,7 POLIGRAFICI EDITORIALE 0,322 3,14 0,3233 0,28 0,322 5,47 21/05/07 42,5
AMPLIFON 3,562 -1,17 3,5933 3,096 3,604 8,86 09/05/11 790 EXOR 18,5 0,43 18,5281 15,27 18,85 18,97 23/05/11 2.964,8 POLTRONA FRAU 0,965 4,44 0,9455 0,855 0,965 10,1 26/05/08 135,4
ANSALDO STS 7,145 -0,9 7,1993 7,145 7,65 -2,86 23/05/11 1.000,3 EXOR PRV 16,38 1,17 16,3316 14,14 16,68 16,5 23/05/11 1.258 PPR 126,1 - 126,1 111,9 126,1 11,99 21/05/10 15.958,6
ANTICHI PELLETTIERI 0,23 19,79 0,221 0,149 0,23 13,69 26/05/08 10,5 EXOR RSP 15,18 -1,36 15,3202 13,15 15,57 17,58 23/05/11 139,2 PRAMAC 0,87 11,68 0,8262 0,714 0,87 7,01 30/06/08 26,5
APULIA PRONTOP 0,2997 - 0,2995 0,2952 0,2997 1,32 27/04/09 70,7 EXPRIVIA 0,7235 -0,48 0,7255 0,641 0,73 9,46 02/05/11 37,5 PRELIOS 0,107 -6,14 0,1101 0,0705 0,1218 29,85 21/04/08 90
APULIA PRONTOPRESTITO OPA 0,3 - 0,3 0,3 0,3 - 13,4 F PREMAFIN 0,283 1,11 0,291 0,2 0,339 102,14 26/05/08 116,1
ARENA 0,0051 -1,92 0,0051 0,0048 0,0059 -8,93 24/07/00 9 FALCK RENEWABLES 0,7855 -3,74 0,806 0,721 0,8715 -7,53 23/05/11 228,9
ARKIMEDICA 0,092 -3,36 0,0928 0,079 0,105 12,2 7,9 FIAT 4,576 -0,56 4,5997 3,71 4,842 28,9 18/04/11 5.000,1 PREMUDA 0,515 3 0,515 0,4675 0,57 -8,12 20/06/11 96,7
ASCOPIAVE 1,461 -0,54 1,4554 1,365 1,469 8,14 09/05/11 342,5 FIAT INDUSTRIAL 7,68 0,52 7,7067 6,8 8,135 15,92 23/04/12 8.389,1 PRIMA IND 2013 W 2,07 3,5 1,698 0,84 2,07 115,63 20/06/11 96,7
ASTALDI 5,625 -0,71 5,6933 4,876 5,675 13,64 02/05/11 553,6 FIAT INDUSTRIAL PRV 5,41 0,37 5,3883 4,672 5,69 18,38 23/04/12 558,8 PRIMA INDUSTRIE 8,28 2,22 8,1978 6,735 8,31 24,51 26/05/08 71,5
ATLANTIA 12,41 1,06 12,4228 11,53 12,91 0,32 21/11/11 7.822,2 FIAT INDUSTRIAL RSP 5,595 -0,44 5,6158 4,87 5,875 18,24 23/04/12 447,1 PRYSMIAN 12,17 0,33 12,2006 9,77 12,5 26,84 18/04/11 2.609,2
AUTOGRILL 8,05 -0,19 8,0835 7,465 8,525 6,76 23/05/11 2.047,9 FIAT P 4,046 -1,37 4,0905 3,23 4,28 31,71 23/04/12 417,9 R
AUTOS MERIDIONALI 18,45 2,84 18,4844 15,39 18,45 11,62 18/04/11 80,7 FIAT RSP 4,348 -2,12 4,4148 3,39 4,526 33,62 23/02/12 347,5 R GINORI 2013 W 0,008 6,67 0,0075 0,005 0,008 60 18/04/11 2.609,2
AUTOSTR TO-MI 7,495 -0,6 7,5108 6,805 7,78 0,13 14/11/11 659,6 FIDIA 3,038 1,27 2,9851 2,58 3,08 8,89 20/05/02 15,6
AXA 12,25 -0,41 12,5024 9,58 12,77 21,29 29/04/11 25.592,2 RATTI 1,792 -0,06 1,8183 1,603 1,863 8,54 18/05/98 49
AZIMUT 6,885 1,18 6,9277 5,5 6,955 11,14 23/05/11 986,3 FIERA MILANO 3,91 0,15 3,9388 3,426 3,91 9,59 04/05/09 164,8 RCF GROUP 0,64 -1,39 0,6293 0,58 0,6695 -1,08 09/05/11 20,5
A2A 0,7875 1,81 0,7913 0,6935 0,79 8,4 21/11/11 2.467,2 FINMECCANICA 3,492 1,99 3,4898 2,76 3,612 22,18 23/05/11 2.018,9 RCS MEDIAGROUP 0,729 -0,82 0,7228 0,6785 0,75 7,84 19/05/08 534,1
FIRST CAPITAL 2013 W - - - - - - 23/05/11 2.018,9 16,3
B FNM 0,3055 -2,8 0,3124 0,27 0,3234 5,34 75,9 RCS MEDIAGROUP RSP 0,5545 - 0,5451 0,446 0,5595 13,16
B CARIGE 1,456 -0,55 1,4637 1,412 1,56 -1,62 23/05/11 2.603,1 FONDIARIA SAI 1,609 18,31 1,5839 0,5885 1,609 159,52 24/05/10 590,6 RDB 0,3761 -3,56 0,3866 0,29 0,4229 -15,92 12/05/08 17,2
B CARIGE RSP 1,954 -0,96 1,972 1,9 1,99 0,72 23/05/11 340,6 FONDIARIA SAI RSP 0,606 5,85 0,6079 0,3595 0,6105 77,5 24/05/10 77,4 RECORDATI 6,075 0,33 6,0759 5,59 6,125 8,77 21/11/11 1.270,4
B DESIO BRIA RSP 2,75 4,88 2,734 2,4 2,75 17,52 02/05/11 36,3 FRANCE TELECOM SA 11,32 0,27 11,2943 11,2 12,26 -4,63 10/06/11 29.594,4 RENAULT 36,65 0,11 36,65 28,94 36,65 25,09 11/05/11 10.442,9
B DESIO E BRIANZA 3,052 -1,86 3,062 2,76 3,14 2,76 02/05/11 357,1 FULLSIX 2,046 -0,2 2,0173 2,046 2,228 -7,34 22,9 RENO DE MEDICI 0,153 2 0,1508 0,1283 0,153 8,51 13/05/02 57,8
B IFIS 4,5 -1,1 4,4906 3,678 4,7 12,5 09/05/11 242,1 G REPLY 17,2 -0,69 17,2025 15,89 17,53 7,3 30/05/11 158,6
B INTERMOBILIARE 2,698 1,81 2,6764 2,65 2,9 -3,3 05/05/08 421,5 GABETTI 0,082 2,5 0,0828 0,0411 0,0865 63,35 15/05/06 20,9 RETELIT 0,3639 4,48 0,3645 0,3049 0,3899 4,12 58,1
B M.PASCHI SIENA 0,3103 -3,39 0,3201 0,197 0,3454 23,18 18/05/09 3.364,9 GABETTI 13 W 0,036 9,09 0,0358 0,012 0,036 125 15/05/06 20,9
B P DI SONDRIO 6,39 -0,62 6,4305 6,045 6,795 2,9 18/04/11 1.969,1 RETELIT 08-11 W 0,0879 7,2 0,0787 0,0676 0,105 9,88 58,1
B P EMILIA ROMAGNA 6,16 2,84 6,1497 4,898 6,245 11,39 26/04/11 2.049,6 GAS PLUS 5,965 -3,4 6,0864 4,4 6,85 20,51 24/05/10 267,9 RICCHETTI 0,1954 -4,68 0,2057 0,1637 0,205 17,01 19/05/08 16
B POP ETRURIA E LAZIO 1,353 -1,96 1,3705 0,961 1,415 20,48 11/05/09 101,8 GDF SUEZ 19,5 - 19,6854 19,5 21,96 -7,1 04/05/11 42.776,1 RICHARD GINORI 1735 0,1937 0,89 0,1951 0,1881 0,2367 -17,43 27/05/02 8,9
B POP MILANO 0,4548 -4,75 0,4733 0,253 0,5055 48,34 23/05/11 1.468,8 GEFRAN 3,57 -1,27 3,5812 2,802 3,76 26,33 16/05/11 51,4 RISANAMENTO 0,1485 -1,66 0,1534 0,0783 0,162 70,69 19/06/06 120,4
B POP SPOLETO 1,95 -0,1 1,9847 1,678 2,04 9,43 09/05/11 58 GEMINA 0,642 -0,47 0,6396 0,539 0,669 7,63 18/06/07 943,2 ROMA A.S. 0,5375 1,7 0,5327 0,482 0,5595 0,66 71,2
B PROFILO 0,3311 0,64 0,3311 0,24 0,334 35,14 09/05/11 224,2 GEMINA RSP 0,8195 - 0,8195 0,789 0,8395 0,55 18/05/09 3,1
GENERALI 12,12 0,75 12,1433 11,5 12,55 4,21 23/05/11 18.869,3 ROSSS 0,84 -2,89 0,8313 0,75 0,93 6,6 9,7
B SANTANDER 6,52 1,95 6,5016 5,425 6,57 11,64 16/01/12 59.181,1 GEOX 2,65 -0,38 2,6799 2,024 2,678 22,23 23/05/11 686,9 RWE 32,3 2,05 32,1633 26,33 32,73 20,07 21/04/11 16.906
B SARDEGNA RSP 7,02 0,29 7,0445 5,685 7,455 -5,14 02/05/11 46,3 25/05/09 33,9
BANCA GENERALI 8,805 0,63 8,859 6,54 8,915 22,29 16/05/11 983,3 GREENVISION 5,79 - 5,7284 5,615 5,89 3,58 S
BANCO POPOLARE 1,377 1,03 1,4099 0,8295 1,466 37,7 23/05/11 2.428,7 GRUPPO MINERALI MAFFEI 4,14 - 4,14 4,04 4,14 2,32 24,8 SABAF 12,96 1,89 12,9395 11,06 13,35 15,82 23/05/11 149,5
BASF 60,45 0,67 60,5441 55,15 61,45 12,89 09/05/11 55.803,1 H SADI SERVIZI INDUSTR 0,3792 1,12 0,3758 0,314 0,3792 21,15 06/06/11 35,2
BASICNET 2,04 -0,97 2,0263 1,892 2,14 -3,95 13/06/11 124,4 HERA 1,145 0,7 1,1496 0,9925 1,145 3,81 06/06/11 1.276,7 SAES GETTERS 7,255 0,48 7,306 6,425 7,45 9,02 26/04/11 106,4
BASTOGI 1,006 0,6 1,006 0,861 1,148 4,85 17,9 I SAES GETTERS RSP 4,252 0,05 4,2903 3,85 4,36 6,41 26/04/11 31,4
BAYER 54,9 0,55 54,7308 50,7 55,4 12,5 02/05/11 41.962,4 I GRANDI VIAGGI 0,6705 -2,4 0,6861 0,614 0,721 -2,12 07/04/08 30,2 SAFILO GROUP 5,635 -0,7 5,7465 4,524 5,94 15,38 12/05/08 320,2
BB BIOTECH 60,3 0,33 60,2675 50,8 60,3 18,24 23/03/11 989,1 IGD 0,9 0,9 0,9021 0,67 0,9 21,7 23/05/11 278,3 SAIPEM 36,67 2,6 36,495 33,54 36,67 11,63 23/05/11 16.181,6
B&C SPEAKERS 2,974 -0,13 2,9509 2,758 3,19 2,34 03/05/10 32,7 IKF 10-14 W - - - - - - 23/05/11 278,3 SAIPEM RCV 30 - 30 30 30 - 23/05/11 4,1
BCA FINNAT 0,2918 -1,52 0,294 0,2741 0,3096 1,35 23/05/11 105,9 IL SOLE 24 ORE 0,725 - 0,7265 0,651 0,735 2,98 28/04/08 31,4
BEE TEAM 0,3041 2,74 0,3014 0,2726 0,31 1,37 06/05/02 21 IMA 13,67 0,66 13,6713 13,17 14,15 3,4 23/05/11 503,4 SALVATORE FERRAGAMO 12,93 -1 13,032 9,9 13,48 27,01 2.177,5
BEGHELLI 0,5105 2,92 0,5154 0,4306 0,5115 13,7 23/05/11 102,1 IMMSI 0,629 -4,62 0,6363 0,547 0,6595 12,32 24/05/11 215,9 SANOFI 56,8 0,71 56,6069 55,1 57,35 0,71 16/05/11 74.721,8
BENETTON 4,67 0,56 4,6493 2,84 4,742 58,09 23/05/11 853,1 IMPREGILO 2,506 -0,79 2,5087 2,35 2,688 4,85 18/07/11 1.008,6 SAP 47,68 0,04 47,698 41,34 48,07 16,78 26/05/11 58.444,4
BENI STABILI 0,4135 -0,55 0,4178 0,305 0,4399 19,58 09/05/11 792,4 IMPREGILO RSP 7,9 3,95 7,9 7,105 8 8,67 18/07/11 12,8 SARAS 1,163 -1,86 1,1743 0,987 1,238 20,33 18/05/09 1.106
BEST UNION COMPANY 0,9 3,45 0,9 0,87 1,18 -19,64 8,4 INDESIT 4,13 -6,22 4,2303 3,81 4,692 11,2 17/05/11 469,4 SAT 8,59 -1,26 8,6292 8,2 9,35 -6,02 23/05/11 84,7
BIALETTI INDUSTRIE 0,2822 -3,06 0,2874 0,2407 0,315 10,67 21,2 INDESIT RSP 3,87 -2,27 3,919 3,62 4,176 0,1 17/05/11 2 SAVE 6,99 0,29 6,9837 6,31 7,1 11,39 02/05/11 386,8
BIANCAMANO 1,391 0,43 1,3918 1,267 1,428 3,42 04/07/11 47,3 INDUSTRIA E INNOVAZIONE 1,5 - 1,5154 1,414 1,8 -16,67 35,1 SCREEN SERVICE 0,35 1,45 0,3456 0,345 0,473 -28,45 28/02/11 48,5
BIESSE 3,506 -2,83 3,5231 2,75 3,678 22,76 12/05/08 96 ING GROEP 6,59 1,62 6,6857 5,45 7,48 20,04 14/08/08 13.584 SEAT PAGINE GIALLE 0,0375 4,17 0,0379 0,0239 0,0415 50,6 21/05/07 72,3
BIOERA 0,3998 -4,76 0,3972 0,3751 0,4349 -8,09 26/05/08 14,4 INTEK 0,38 1,33 0,3711 0,3615 0,39 7,8 20/06/11 49,6 SEAT PAGINE GIALLE RSP 1,1 - 1,1 0,93 1,1 8,37 19/05/08 0,7
BMW 70,75 0,78 70,8253 53,2 71,5 37,51 13/05/11 42.591,2 INTEK R 0,661 -0,83 0,6991 0,661 0,71 -6,9 20/06/11 3,8
BNP PARIBAS 33,96 -3,58 34,8246 27,77 36,6 12,08 20/05/11 30.974,8 INTERPUMP 5,775 0,52 5,7788 5,3 5,93 11,16 09/05/11 564 SERVIZI ITALIA 3,546 - 3,5483 3,116 3,88 -3,11 02/05/11 57,4
BOERO 21 - 20,925 20 21 - 26/04/10 91,1 INTERPUMP 12 W 0,525 1,84 0,525 0,41 0,55 16,67 09/05/11 564 SETECO INTERNATIONAL 0,299 - 0,299 0,299 0,299 - 7,8
BOLZONI 1,81 -0,55 1,7893 1,81 1,919 -5,24 18/05/09 47 INTESA SANPAOLO 1,491 -1,97 1,5213 1,101 1,596 15,22 23/05/11 23.112,4 SIAS 5,99 -0,25 6,0141 5,26 6,09 2,92 31/10/11 1.362,7
BON FERRARESI 21,74 0,42 21,6752 19,02 22,19 10,92 23/05/11 122,3 INTESA SANPAOLO RSP 1,253 -2,87 1,2814 0,864 1,343 30,05 23/05/11 1.168,4 SIEMENS 74,5 - 74,6165 72 78,45 1,09 25/01/12 68.108,2
BORGOSESIA 0,936 - 0,9221 0,812 0,936 7,59 19/08/81 42,1 INV E SVIL 2012 W 0,0021 -4,55 0,0019 0,0014 0,0028 5 23/05/11 1.168,4 SINTESI 1,43 2,22 1,4246 0,94 1,43 40,2 18/03/93 1,4
BORGOSESIA RSP 1,36 - 1,358 1,318 1,36 3,19 04/02/08 1,2 INVEST E SVILUPPO 0,4148 -0,5 0,4049 0,3079 0,4365 6,41 18/06/01 5,2 SNAI 1,777 -0,73 1,7833 1,662 1,96 -10,25 24/07/00 207,6
BPM 09-13 W 1 -1,96 1,1329 0,135 1,249 609,22 04/02/08 1,2 IRCE 1,848 0,05 1,8488 1,816 2,038 -0,11 09/05/11 52 SNAM 3,524 -0,17 3,5379 3,23 3,544 3,46 24/10/11 12.584,9
BREMBO 8,48 -0,53 8,5457 6,835 8,88 28,1 09/05/11 566,3 IREN 0,8285 2,28 0,8328 0,661 0,8285 13,88 23/05/11 979,1 SOCIETE GENERALE 22,53 -4,66 23,2944 14,96 25,14 30,91 31/05/11 13.083,8
BRIOSCHI 0,102 -2,76 0,1022 0,0771 0,1098 22,89 19/05/03 80,3 ISAGRO 2,56 0,55 2,5679 2,226 2,586 2,56 16/05/11 44,9
BUONGIORNO 1,181 0,94 1,1791 0,976 1,188 15,33 125,7 IT WAY 1,228 -0,81 1,2353 1,022 1,32 4,07 02/02/09 9,7 SOGEFI 2,22 0,63 2,2223 1,84 2,284 13,96 26/04/11 259
BUZZI UNICEM 8,465 0,71 8,5111 6,875 8,86 25,22 24/05/10 1.399,7 ITALCEMENTI 5,61 -0,88 5,6677 4,458 6 23,08 23/05/11 993,6 SOL 4,29 2,88 4,2669 3,788 4,346 4,63 23/05/11 389,1
BUZZI UNICEM RSP 4,05 0,95 4,0243 3,378 4,18 19,12 23/05/11 164,9 ITALCEMENTI RSP 2,3 -0,43 2,3178 1,847 2,39 17,95 23/05/11 242,5 SOPAF 0,0294 -0,34 0,0298 0,0193 0,0325 53,13 25/05/08 12,4
C ITALMOBILIARE 19,46 -0,36 19,4321 14,86 19,82 33,65 06/06/11 431,7 SORIN 1,492 - 1,4907 1,208 1,492 25,91 714,3
CAD IT 3,12 -2,19 3,1255 2,962 3,412 -3,11 10/05/10 28 ITALMOBILIARE RSP 12,4 -2,13 12,3977 9,57 12,69 25,89 06/06/11 202,7 STEFANEL 0,3221 -1,2 0,3285 0,2726 0,3349 6,41 08/05/06 27,2
CAIRO COMMUNICATION 3,15 -0,06 3,1611 2,794 3,168 12,26 19/12/11 246,8 ITALY1 INVESTMENT 9,8 1,87 9,8 9,62 9,88 - 147 STEFANEL RSP 167,5 - 167,5 167,5 167,5 - 08/05/06 0,3
CALEFFI 1,605 -0,8 1,5836 1,481 1,69 1,71 17/05/10 20,1 ITALY1 W 0,495 - 0,495 0,45 0,61 3,13 147 STMICROELECTRONICS 5,11 - 5,1287 4,7 5,63 10,85 20/02/12 4.653
CALTAGIRONE 1,499 0,33 1,4802 1,27 1,54 7,84 23/05/11 180,1 J T
CALTAGIRONE EDITORE 1,035 0,1 1,033 0,8195 1,045 7,81 23/05/11 129,4 JUVENTUS FC 0,2211 -5,59 0,2253 0,1493 0,3073 -26,96 04/11/02 222,8
CAMFIN 0,2759 0,69 0,2786 0,215 0,2775 22,35 19/05/08 216,3 TAMBURI 1,45 -1,02 1,4398 1,443 1,51 -3,65 09/03/11 197,3
CAMPARI 5,295 1,83 5,2781 5,085 5,365 2,92 23/05/11 3.075,3 K TAMBURI 2013 W 0,088 6,02 0,088 0,078 0,0939 -3,3 09/03/11 197,3
CAPE LIVE 0,0729 -1,49 0,0747 0,0697 0,09 12,15 3,7 KERSELF 1,599 1,91 1,6096 1,475 1,671 0,69 24/05/10 27,9 TAS 0,549 1,2 0,5474 0,4592 0,57 14,38 05/05/03 22,9
CARRARO 1,949 -1,42 1,9603 1,386 1,99 31,87 05/05/08 89,6 KINEXIA 1,118 1,64 1,1197 0,855 1,19 9,07 17/07/91 23,8 TELECOM ITALIA 0,8115 0,87 0,8126 0,769 0,862 -2,35 18/04/11 10.887,8
CARREFOUR 18,16 18,16 16,31 18,88 07/05/10 12.801 KME GROUP 0,32 1,01 0,3196 0,3001 0,323 5,47 09/05/11 143,2
-1,52 4,37 KME GROUP RSP 0,53 0,76 0,5319 0,475 0,542 10,69 09/05/11 23,2 TELECOM ITALIA RSP 0,6765 0,22 0,6764 0,634 0,729 -2,24 18/04/11 4.076,7
CATTOLICA ASSICURAZIONI 16,58 0,12 16,5317 14,09 16,81 14,82 09/05/11 896,8 KRE 09-12 W 0,0125 78,57 0,0095 0,002 0,0125 400 09/05/11 23,2 TELECOM ITALIA MEDIA 0,177 0,06 0,1767 0,152 0,1789 9,8 24/04/06 256
CDC 1,07 -0,93 1,0664 0,887 1,18 14,99 25/07/11 13,1 K.R.ENERGY 0,0361 23,21 0,0321 0,0187 0,0361 90 114,2 TELECOM ITALIA MEDIA RSP 0,232 - 0,232 0,1645 0,232 34,03 24/04/06 1,3
CELL THERAPEUTICS 0,801 -3,38 0,8118 0,801 1,133 -5,82 181,5 08/11/10 62.952,9
CEMBRE 6,37 1,43 6,3882 5,395 6,43 16,88 16/05/11 108,3 L TELEFONICA 13,38 0,6 13,2136 12,8 13,86 0,3
CEMENTIR HOLDING 1,81 -0,06 1,8037 1,499 1,88 13,84 23/05/11 288 LA DORIA 1,63 -1,21 1,6343 1,624 1,709 -1,21 23/05/11 50,5 TENARIS 14,82 0,27 14,8858 14,43 15,7 3,78 21/11/11 17.495,6
CENTRALE DEL LATTE TO 1,98 -0,5 1,986 1,64 2 14,12 05/05/08 19,8 LANDI RENZO 1,708 -0,99 1,7302 1,228 1,734 39,89 23/05/11 192,2 TERNA 2,744 0,15 2,7536 2,646 2,802 5,38 21/11/11 5.515,4
CHL 0,0908 3,89 0,0895 0,074 0,0908 15,52 14,7 LAZIO S.S. 0,5105 0,99 0,5213 0,41 0,5105 9,55 34,6 TERNIENERGIA 2,39 1,79 2,3802 2,3 2,53 -2,05 09/05/11 66,5
CIA 0,2598 1,88 0,249 0,235 0,2598 1,29 11/05/09 24 LE BUONE SOCIETA' 0,292 -7,89 0,302 0,2002 0,32 16,8 29/04/02 3,1 TESMEC 0,4059 1,48 0,4027 0,355 0,406 7,24 23/05/11 43,5
CICCOLELLA 0,388 -6,3 0,3916 0,2406 0,445 25,2 21/05/01 70 L'OREAL 82,25 - 82,6912 79,5 83,9 1,67 29/04/11 49.548,5 TISCALI 0,0397 3,66 0,0393 0,032 0,0426 17,11 73,9
CIR 1,288 0,63 1,2932 1,175 1,309 4,21 23/05/11 1.021,8 LOTTOMATICA 13,73 1,48 13,7038 11,28 13,73 18,26 24/05/10 2.363,5 TISCALI 14 W 0,0016 - 0,0015 0,001 0,0018 45,45 73,9
CLASS EDITORI 0,2507 -0,99 0,2558 0,217 0,285 -1,69 10/05/10 26,5 LUXOTTICA GROUP 25,07 0,08 25,0932 21,76 25,65 15,53 23/05/11 11.724,2 TOD'S 72 -0,14 72,2027 62,05 72,55 14,2 23/05/11 2.203,9
COBRA 0,495 1,27 0,4916 0,2976 0,565 60,71 48 LVMH 124,1 0,98 123,8835 109 129,2 14,7 29/11/10 60.801,2
COFIDE 0,545 -0,91 0,551 0,53 0,608 -2,15 23/05/11 392 M TOTAL 40,97 1,04 40,9362 38,69 41,16 4,41 23/05/11 97.173
COGEME SET 0,0481 - 0,0487 0,044 0,0512 -3,8 3 MADE IN ITALY 1 W - - - - - - 29/11/10 60.801,2 TREVI 6,42 0,63 6,4458 4,964 6,485 30,59 11/07/11 450,6
CONAFI PRESTITO' 0,685 5,38 0,6887 0,566 0,685 13,41 10/05/11 31,9 MAIRE TECNIMONT 0,8525 1,01 0,8673 0,7615 1,102 -14,02 16/05/11 274,9 TXT E-SOLUTIONS 8,55 2,4 8,5254 7,955 8,76 0,59 08/05/06 23,4
CR ARTIGIANO 1,074 2,38 1,0578 0,7995 1,095 30,34 26/04/11 419 MARCOLIN 3,876 -0,46 3,8816 3,062 3,898 22,19 09/05/11 240,9 U
CR BERGAMASCO 19,85 -0,35 19,888 18,91 19,92 1,33 02/05/11 1.225,3 MARR 8,135 -2,16 8,2596 6,395 8,32 25,44 23/05/11 541,2 UAI 2011-2015 W - - - - - - 08/05/06 23,4
CR VALTELLINESE 2,408 1,18 2,4067 1,688 2,45 37,6 26/04/11 650,6 M&C 0,2015 -1,95 0,2021 0,1975 0,208 0,55 95,5 UBI BANCA 3,732 -0,59 3,7772 2,774 3,98 17,88 23/05/11 3.365,3
CREDEM 3,83 -2,05 3,8966 2,316 4,114 39,27 16/05/11 1.273,1 MEDIACONTECH 1,53 2,68 1,4993 1,37 1,55 5,59 22/04/02 28,4 UNI LAND 0,504 - 0,504 0,504 0,504 - 12/05/08 80,5
CREDIT AGRICOLE 5,095 -5,39 5,289 4,04 5,61 18,93 20/06/11 11.343,2 MEDIASET 2,422 0,5 2,4201 2,028 2,544 13,28 23/05/11 2.860,9 UNICREDIT 4,064 -3,79 4,183 2,286 4,478 -3,86 23/05/11 23.518,5
CRESPI 0,042 3,19 0,041 0,0275 0,042 49,47 19/05/03 6,7 MEDIOBANCA 4,77 -0,63 4,8328 3,824 5,015 7,29 21/11/11 4.107,6
CREVAL 2014 W 0,13 - 0,1341 0,061 0,148 74,5 19/05/03 6,7 MEDIOLANUM 3,372 0,36 3,4134 2,768 3,466 12,1 21/11/11 2.474,4 UNICREDIT RSP 13,56 -1,67 13,7964 4,63 17 90,88 23/05/11 32,9
CSP INTERNATIONAL 0,85 0,12 0,8563 0,6995 0,88 14,94 06/06/11 28,3 MERIDIANA FLY 5,22 -4,04 5,2772 3,1 5,565 2,35 29,1 UNILEVER 25,45 0,99 25,326 24,75 27,03 -2,9 15/02/12 43.639,8
D MERIDIE 0,108 -8,47 0,113 0,0729 0,118 16,13 5,5 UNIPOL 0,285 -2,03 0,2959 0,1719 0,3167 14,23 24/05/10 602,6
DADA 2,346 -2,25 2,3642 2,08 2,446 10,24 38 MID INDUSTRY CAPITAL 9,48 4,41 9,48 8,76 9,48 2,49 11/05/09 36 UNIPOL P 0,1678 -0,94 0,171 0,1132 0,1997 -2,04 24/05/10 218,5
DAIMLER 46,83 0,67 46,9472 35,13 46,83 39,29 14/04/11 45.171,2 MILANO ASS 0,2662 0,08 0,273 0,2118 0,288 18,47 26/04/10 490,4 UNIPOL P 2013 W 0,014 0,72 0,0146 0,0038 0,018 75 24/05/10 218,5
DAMIANI 0,852 0,83 0,845 0,7735 0,9395 -7,34 70,4 MILANO ASS RSP 0,2651 0,04 0,2677 0,183 0,2765 46,06 26/04/10 27,2 UNIPOL 2013 W 0,0149 2,76 0,0162 0,004 0,0185 98,67 24/05/10 218,5
D'AMICO 0,576 -0,69 0,5891 0,4375 0,58 29,73 27/04/09 86,4 MITTEL 1,59 -1,3 1,6077 1,52 1,741 -5,36 28/02/11 139,8 V
DANIELI & C 19,08 0,05 19,2729 16,19 19,87 16,98 07/11/11 780 MOLMED 0,4485 1,01 0,4508 0,4381 0,504 -5,9 94,4 VALSOIA 3,816 -0,42 3,8697 3,396 4,04 -4,6 09/05/11 39,9
DANIELI & C RSP 9,9 1,02 9,9227 8,35 10,2 20,07 07/11/11 400,2 MONDADORI 1,478 -0,14 1,4859 1,322 1,556 9,24 23/05/11 364,3
DANONE 48,42 -0,57 48,44 46,69 49,5 3,44 10/05/11 24.878,3 MONDO TV 2,488 1,8 2,4224 2,29 2,8 -8,73 28/02/05 11 VIANINI INDUSTRIA 1,286 0,47 1,285 1,19 1,286 2,06 23/05/11 38,7
DATALOGIC 5,68 0,98 5,6629 5,35 5,83 -1,22 02/05/11 332 MONRIF 0,32 0,63 0,3311 0,284 0,3205 10,96 22/05/06 48 VIANINI LAVORI 3,582 -1,27 3,5451 3,15 3,66 8,61 23/05/11 156,9
DEA CAPITAL 1,462 -0,54 1,4626 1,299 1,49 9,92 448,3 MONTEFIBRE 0,115 2,5 0,1142 0,094 0,1189 5,41 20/05/02 15 VITTORIA ASS 3,93 -1,65 3,8964 2,97 3,996 31 16/05/11 264,8
DELCLIMA 0,561 -0,36 0,5651 0,44 0,975 - 83,9 MONTEFIBRE RSP 0,1751 -6,86 0,1852 0,16 0,1954 -9,97 19/05/03 4,6 VIVENDI 16,35 1,55 16,35 15,8 17,25 -1,27 05/05/11 19.132,9
DE'LONGHI 8,14 -0,49 8,1763 6,26 8,18 31,72 26/04/11 1.216,9 MOVIEMAX 0,4794 -3,13 0,4839 0,4794 0,588 -1,8 9,9 Y
DEUTSCHE BANK 33,53 -0,21 34,1119 26,16 34,92 14,52 27/05/11 19.140,9 MUNICH RE 106 - 106 94,55 109 13,61 21/04/11 21.878,8 YOOX 10,23 1,99 10,1921 7,32 10,23 22,66 563,7
DEUTSCHE TELEKOM 8,855 -0,78 8,8895 8,64 9,23 -0,45 13/05/11 38.619,5 MUTUIONLINE 3,322 -1,42 3,354 3,236 3,45 -2,52 02/05/11 131,3
DIASORIN 23,01 -3,56 23,3982 18,56 24,67 18,06 20/06/11 1.283,4 N Z
DIGITAL BROS 1,51 0,8 1,5045 1,28 1,519 19,27 08/12/08 21,3 NICE 2,8 -1,62 2,8046 2,334 2,88 17,15 23/05/11 324,8 ZIGNAGO VETRO 4,924 1,95 4,9485 4,404 4,924 9,23 09/05/11 393,9
DMAIL GROUP 2,174 -1,09 2,2132 1,304 3 64,7 19/05/08 16,6 NOEMALIFE 5,175 -0,19 5,175 4,9 5,3 -2,36 22,4 ZUCCHI 0,119 1,28 0,1227 0,0937 0,1319 6,73 01/08/05 20,8
E NOKIA CORPORATION 3,784 0,21 3,7842 3,776 4,408 0,91 04/05/11 14.382,8 ZUCCHI RSP 0,25 - 0,2597 0,222 0,274 0,81 19/05/08 0,9
EDISON 0,8375 0,18 0,8403 0,812 0,839 2,13 12/04/10 4.339,2 NOVA RE 1,08 - 1,08 1,08 1,09 -0,92 04/06/07 14,6 ZUCCHI 11-14 W 0,0107 3,88 0,0109 0,0087 0,0118 -10,83 19/05/08 0,9

FTSE Mib Titoli di stato Oro e monete Euribor

Titolo Rif. in Var.% Titolo Ultima rilev. Ren. Titolo Ultima rilev. Ren. Titolo Ultima rilev. Ren. Titolo Denaro Lettera Titolo 360 365
ANSALDO STS 7,145 -0,9 BOT BTP 1.8.2014 4,25% 102,19 3,27 BTP 1.2.37 4% 77,1 5,74 ORO FINO (EURO/GR) 39.82 41.88 1 SETT. 0.373 0.378
ATLANTIA 12,41 1,06 BOT 29.02.2011 (182) 99,961 0,94 BTP 15.11.2014 6% 106,62 3,47 BTP 01.08.2039 5% 87,2 5,98 ARGENTO (EURO/KG) 661.53 812.39 2 SETT. 0.438 0.444
AUTOGRILL 8,05 -0,19 BOT 15.03.2012 (366) 99,91 1,11 BTP 1.2.2015 4,25% 102,62 3,31 BTP 01.09.2040 5% EUR 86,9 5,98 LONDRA ($/ONCIA) 1724 1724.25 3 SETT. 0.529 0.536
AZIMUT 6,885 1,18 BOT 30.03.2012 (182) 99,882 1,23 BTP 15.04.2015 3% 98,67 3,41 BTP 15.09.2041 2,55% 73,48 4,12 ARGENTO LONDRA ($/ONCIA) 33.69 33.74 1 MESE 0.633 0.642
A2A 0,7875 1,81 BOT 15.04.2012 (367) 99,78 1,35 BTP 15.06.2015 3% 98,29 3,51 STERLINA V.C. 312.51 340.35 2 MESI 0.842 0.854
CCT 3 MESI 1.057 1.072
B M.PASCHI SIENA 0,3103 -3,39 BOT 30.04.2012 (182) 99,696 1,37 BTP 1.8.2015 3,75% 100,37 3,64 STERLINA N.C. (ANT.73) 3130.76 343.24
CCT 1.3.2005-2012 100,05 - 4 MESI 1.155 1.171
B P EMILIA ROMAGNA 6,16 2,84 BOT 15.05.2012 99,625 1,34 BTP 01.11.2015 3% 97,38 3,73 STERLINA (POST.74) 313.08 343.24
CCT 1.11.2012 100,25 2,23 5 MESI 1.25 1.267
B POP MILANO 0,4548 -4,75 BOT 31.05.2012 (183) 99,554 1,46 BTP 15.04.2016 3,75% 99,42 3,92 KRUGERRAND 1187.80 1389.27
BTP 1.08.2016 3,75% 99 4 CCT 1.7.2006-2013 99,219 3,22 6 MESI 1.359 1.378
BANCO POPOLARE 1,377 1,03 BOT 31.05.2012 (136) 99,545 1,45 CCT 1.3.2014 IND 96,61 3,81 MARENGO ITALIANO 230.86 252.03 7 MESI 1.427 1.447
BUZZI UNICEM 8,465 0,71 BOT 15.06.2012 99,524 1,52 BTP 15.09.2016 4,75% 102,03 4,24 MARENGO SVIZZERO 230.29 250.50
BTP 01.02.2017 4% 99,12 4,22 CCT 1.12.2014 96,86 3,83 8 MESI 1.487 1.508
CAMPARI 5,295 1,83 BOT 29.06.2012 (180) 99,355 1,62 CCT 01.09.2015 92,81 4,33 MARENGO FRANCESE 230.29 250.51 9 MESI 1.542 1.563
DIASORIN 23,01 -3,56 BOT 16.07.2012 (367) 99,24 1,69 BTP 01.05.2017 4,75% 101,3 4,5 MARENGO BELGA 230.33 250.51 10 MESI 1.59 1.612
BTP 1.8.2017 5,25% 103,59 4,52 CCT-EU 15.12.2015 92,11 4,08
ENEL 3,286 1,17 BOT 31.07.2012 (182) 99,24 1,58 CCT 01.07.2016 IND 90,22 4,74 MARENGO AUSTRIACO 230.29 250.51 11 MESI 1.639 1.662
ENEL GREEN POWER 1,506 - BOT 15.08.2012 (366) 99,18 1,77 BTP 01.02.2018 4,5% 99,88 4,53 20 MARCHI 284.00 314.84 12 MESI 1.691 1.714
BTP 01.08.2018 4,5% 99,6 4,62 CCT 1.03.2017 88,56 4,8
ENI 17,29 1,23 BOT 14.09.2012 (365) 98,88 1,86
EXOR 18,5 0,43 BOT 15.10.2012 (367) 98,71 1,95 BTP 1.2.2019 4,25%
BTP 01.03.2019 4,5%
97,18
97,92
4,71
4,84
CCT-EU 15.10.2017
CCT-EU 15.04.2018
87,18
87,89
4,43
4,49
Cross rates
FIAT 4,576 -0,56 BOT 15.11.2012 (366) 98,52 1,92
FIAT INDUSTRIAL 7,68 0,52 BOT 14.12.2012 (365) 98,335 1,98 BTP 01.09.2019 4,25% 95,86 4,93 CTZ Gran
FINMECCANICA 3,492 1,99 BOT 27.12.2012 (331) 98,35 1,97 BTP 1.2.2020 4,5% 96,84 5 CTZ 29.02.2012 99,92 1,51 Euro Bretagna Giappone Svizzera Danimarca Canada Norvegia Svezia USA
GENERALI 12,12 0,75 BOT 14.01.2013 (364) 98,11 2,07 BTP 01.03.2020 4,25% 95,01 5,04 CTZ 30.04.2012 99,656 1,44 Euro 1,000 1,192 0,972 0,827 0,135 0,756 0,132 0,114 0,754
IMPREGILO 2,506 -0,79
BTP 01.09.2020 4% 92,2 5,14 CTZ 31.08.2012 99,099 1,79
BTP BTP 01.03.2021 3,75% 89,79 5,17
INTESA SANPAOLO 1,491 -1,97 BTP 01.03.2012 3% 100,026 - CTZ 31.12.2012 98,2 2,1
BTP 1.8.2021 3,75% 88,83 5,28 G. Bretagna 0,839 1,000 0,816 0,694 0,113 0,634 0,111 0,095 0,633
LOTTOMATICA 13,73 1,48 BTP 15.04.2012 4% 100,352 1,53 CTZ 31.12.2012 98,112 2,09
BTP 01.09.2021 4,75% 95,64 5,34 CTZ 30.04.2013 96,912 2,62
LUXOTTICA GROUP 25,07 0,08 BTP 01.07.2012 2,5% 100,349 1,78 BTP 1,3,2022 5% 96,3 5,52 CTZ 30.09.2013 95,118 3,08 Giappone 102,860 122,620 100,000 0,851 0,138 0,778 0,136 0,117 77,607
MEDIASET 2,422 0,5 BTP 15.10.2012 4,25% 101,401 2,06 BTP 01.08.2023 4,75% 93,12 5,62 CTZ 31.01.2014 93,94 3,25
MEDIOBANCA 4,77 -0,63 BTP 15.12.2012 2% 99,839 2,11 BTP 15.09.2023 2,6% 83,3 4,48
MEDIOLANUM 3,372 0,36 BTP 01.02.2013 4,75% 102,192 2,35 BTP 1.11.2023 9% 124,08 6,15 BTP INDICIZZATI Svizzera 1,209 1,441 1,175 1,000 0,163 0,914 0,160 0,137 0,912
PARMALAT 1,594 1,66 BTP 15.04.2013 4,25% 101,836 2,62 BTP 01.03.2025 5% 93,29 5,76 BTPI 15.9.2012 1,85% 100,456 1,02
PIRELLI E C. 7,615 1,67 BTP 01.06.2013 2% 99,03 2,73 BTP 01.03.2026 4,5% 88,11 5,77 BTPI 15.9.2014 2,15% 100,6 1,9
PRYSMIAN 12,17 0,33 BTP 1.8.2013 4,25% 101,872 2,92 BTPI 15.09.2016 2,1% 96,4 2,95 Danimarca 7,433 8,861 7,226 6,148 10,000 5,622 0,982 0,844 5,608
BTP 1.11.2026 7,25% 112,91 5,93
SAIPEM 36,67 2,6 BTP 01.11.2013 2,25% 98,688 2,98 BTP 1.11.2027 6,5% 104,15 6,1 BTPI 15.9.2017 2,10% 93,5 3,39
SALVATORE FERRAGAMO 12,93 -1 BTP 15.12.2013 3,75% 101,067 3,1 BTP 1.11.2029 5,25 92,8 5,94 BTPI 15.09.2019 2,35% 89,19 3,86 Canada 1,322 1,576 1,285 1,094 0,178 1,000 0,175 0,150 0,998
SNAM 3,524 -0,17 BTP 01.04.2014 3% 99,67 3,11 BTP 01.05.2031 6% 99,8 6,04 BTPI 15.9.2021 2,1% 82,7 4,27
STMICROELECTRONICS 5,11 - BTP 01.06.2014 3,5% 100,52 3,21 BTP 1.2.2033 5,75% 96,67 6,07 BTPI 15.9.2026 3,1% 85,4 4,58
TELECOM ITALIA 0,8115 Norvegia 7,571 9,025 7,360 6,262 1,019 5,726 10,000 0,859 5,712
0,87 BTP 01.07.2014 4,25% 102,04 3,31 BTP 01.08.2034 5% 88,28 5,98 BTPI 15.9.2035 2,35% 72,8 4,17
TENARIS 14,82 0,27
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26 Martedì 14 febbraio 2012
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A tu per tu
di MATTIAS MAINIERO
A fine mese
non arriviamo
E a domani?
Basta. A me, come a molte persone, che
non trovano lavoro, che non sanno se
arriveranno alla pensione, cosa impor-
ta di ciò che ha combinato il Sig. Schet-
tino? Io voglio sapere come poter ar-
rivare alla fine del mese. Chiedo troppo?
Basta non ce la faccio più a sopportare
tutte le “fregnacce”che ci vengono pro-
pinate da quotidiani e Tg. Io voglio solo
sapere se arriverò a domani.
Ivan Loris Davò
Spinadesco (Cr)
Ci arriverà a domani, e pure a do-
podomani. E se tutti gli italiani
fossero come lei, ci arriverebbe, e
ci arriveremmo, anche meglio.
Più preparati, più consapevoli. Ma
pare che lassù, dove tutto si puote,
così si vuole. E in troppi, giorna-
listi compresi, si accodano, non
fanno domande, non si interro-
gano. Riportano, pari pari, il verbo
del paradiso tecnico, inebriandosi
delle superiori fesserie. Lei parla
del Giglio. E il fiore all’occhiello
dei professori, l’anglofono spread
che ha accompagnato la nostra
estate, rovinato i nostri sonni, in-
guaiato politici e intere nazioni?
Arrivati i professori e pure i pro-
fessorini, l’onnipresente e terrifi-
cante spread è improvvisamente
diventato il mansueto spread, ca-
gnolino ammaestrato che compa-
re e scompare a comando. Oggi, se
va male, lo spread, come il
Titanic, affonda nelle
notizie che non conta-
no e nei cestini reda-
zionali. Se va bene,
eccolo pimpante in
prima pagina a ulte-
riore conferma delle
meraviglie governati-
ve. E ci fosse un solo cro-
nista, un esperto anche di
mezza tacca ma un po’ più volen-
teroso e coraggioso degli altri, di-
sposto a raccontarci la verità da
sempre negata. L’unica, sacrosan-
ta, indiscutibile verità: signori ca-
ri, se gli Stati non vogliono, se la
comunità internazionale non lo
desidera, se gli organismi sopra-
nazionali non lo ritengono oppor-
tuno, arrivasse pure la fine del
mondo e delle Borse, gli Stati non
falliscono e gli spread non con-
tano a un bel niente. Perché sono
gli Stati e la comunità internazio-
nale e gli organismi sopranazio-
nali a scrivere le regole, comprese
quelle economiche, mica noi po-
veri fessi. E perché gli Stati e gli
organismi e le comunità, fatto
fuori Berlusconi, hanno deciso
che l’Italia ora può salvarsi. E la
Merkel ci incensa, Sarkozy ap-
prezza gli sforzi, Obama ritiene
Monti imbattibile, Draghi apre i
cordoni della borsa. E lei, caro Da-
vò, arriverà a domani e a dopo-
domani, assieme a tutti noi. Mal-
ridotto, pieno di lividi e col por-
tafoglio svuotato. Ma ci arriverà.
Vuolsi così colà dove si puote.
mattias.mainiero@liberoquotidiano.it
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::: le lettere
Le lettere via e-mail vanno inviate sottolineando nell’oggetto: “lettere”. Via posta vanno indirizzate a: Libero - viale L. Majno 42 - 20129 Milano; via fax al n. 02.999.66.264.
GRANE DEL GOVERNO/1
Monti non rifiuta
il posto fisso
Monti, sulle spese: «tagliare».
Sul posto fisso: «monotono,
dimentichiamolo». Sui regali:
«non accettarli, restituirli».
Monti, però, prima di fare il
bel gesto di rinunciare allo
stipendio di presidente del
Consiglio (precario, per poco
più di un anno), si è fatto
quattro conti e ha ricevuto, se
non addirittura chiesto, in
regalo (da Napolitano) un po-
sto fisso (senatore a vita) un
po' costosetto (300.000 euro
all'anno, per tutta la vita).
Come la mettiamo, signor
Monti: ha scelto il posto fisso,
la monotonia, i regali, e i tagli
ad personam?
Vittorio Vida
Pordenone
GRANE DEL GOVERNO/2
Cambiamo lo Stato
non gli italiani
Monti, che dice «cambierò il
modo di vivere degli italiani»,
è il caso classico di chi con-
fonde Stato di diritto, che
dovrebbe tutelare i diritti in-
dividuali, con Stato morale
per cui pochi eletti vogliono
imporre a tutti la propria
visione morale, compito che
non attiene ad alcun governo.
Piuttosto cambi lo Stato, i suoi
sprechi e la sua burocrazia.
Luca Berardi
Roma
GRANE DEL GOVERNO/3
Il tecnico al servizio
dei poteri finanziari
Monti continua a predicare
sobrietà e frequenta giornal-
mente passerelle per mettersi
in mostra. Tira fuori dal cap-
pello il decreto cresci Italia e
poi ci carica di tasse che
stroncherebbe anche l’econo-
mia più florida. A quanto pare
a lui ed agli altri unti da
Napolitano interessa spreme-
re la gente comune, anziché
fermare gli spregiudicati gio-
chi finanziari di pochi fur-
bastri. Che sia perché questi
tecnici sono più vicini a que-
sto mondo? Infatti il loro idolo
sembra essere solo ed esclu-
sivamente l’euro.
Luigi Furia
Gorno (Bg)
DIRETTORE RESPONSABILE
Maurizio Belpietro
VICE DIRETTORI
Massimo de’ Manzoni (vicario) - Franco Bechis
Fausto Carioti - Pietro Senaldi
DIRETTORE GENERALE: Stefano Cecchetti
EDITORIALE LIBERO s.r.l.
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
PRESIDENTE: Arnaldo Rossi
CONSIGLIERI: Maurizio Belpietro - Sergio De Benedetti
CAMBIA TUTTO/1
Alle urne vincerà
l’astensionismo
È assodato che ormai, in Ita-
lia, la democrazia è rimasta
solo una voce del vocabolario,
infatti i partiti tutti si sono
imboscati nascondendosi die-
tro Monti sperando che lo
stesso tolga loro le castagne
dal fuoco. Nello stesso tempo,
nell’empireo dove si sono as-
serragliati, i partiti tutti sono
pronti a scannarsi per varare
una nuova legge elettorale che
possa offrire ad ognuno la
massima possibilità di otte-
nere la vittoria alle prossime
elezioni. Ma i politici attuali
pensano davvero di potersi
riciclare, di essere rieletti?
Credo proprio che vincerà il
partito degli astenuti.
Myriam Inzaghi
e.mail
CAMBIA TUTTO/2
Politici al capolinea
senza credibilità
A Milano, per il ruolo di
coordinatore provinciale del
Pdl ha votato solamente il
25% degli iscritti. A Genova,
alle primarie per eleggere il
candidato Pd al Comune, il
partito ha subito l'ennesima
batosta, a favore del can-
didato vendoliano. È la con-
ferma di tutti i sondaggi che
danno l'apprezzamento dei
politici vicino allo zero e gli
astensionisti in continua cre-
scita.
Attilio Lucchini
e.mail
SCONTRI AD ATENE/1
La piazza
non accetta sacrifici
Ad Atene 199 parlamentari
hanno votato sì al decreto
salva Grecia, mentre soltanto
78 si sono espressi contro. Ma
il 91% della popolazione, se-
condo un sondaggio, è sfa-
vorevole. I greci vogliono che
le pensioni di reversibilità
vengano elargite anche ai figli
dei figli dei figli. Ce l'hanno a
morte con la Merkel che, a
stento, le germaniche pen-
sioni le concede al coniuge
superstite.
Luigi Fassone
Camogli (Ge)
REDAZIONE MILANO
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SEDE LEGALE: Via dei Valeri, 1 - 00184 Roma
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SCONTRI AD ATENE/2
Bruciate le speranze
di un intero popolo
Atene brucia, e con lei le
speranze di chi credeva in una
Europa che doveva salvaguar-
dare, provvedere, salvare e
quanto altro. Poi sono arrivati
gli innumerevoli tagli alla spe-
sa che hanno messo in gi-
nocchio l’economia perché
tali provvedimenti non sono
stati controbilanciati da un
miglioramento della vita e
della produttività, nonostante
i finanziamenti annunciati
dall’Unione Europea. Quindi
la manovra del governo e la
popolazione è scoppiata, an-
che perché a differenza no-
stra, la piazza Greca è stata
sempre più rovente e pe-
ricolosa.
Bruno Russo
Napoli
SCONTRI AD ATENE/3
La violenza
non si può accettare
Scontri in Grecia. Capisco la
rabbia di tantissime persone.
Ma la violenza non porta da
nessuna parte.
Christian Ferdigg
e.mail
SCONTRI AD ATENE/4
Le proteste greche
sono giustificate
Verso questi black bloc greci
non riesco ad esprimere un
totale dissenso. Non giustifico
certo le violenze e i van-
dalismi di questi giorni, ma
almeno sono coerenti ma-
nifestando contro tutti i par-
titi senza distinzione di co-
lore. Sventolano bandiere con
le insegne dell'anarchia e so-
no a torto o a ragione fedeli ai
questi loro ideali. Che dif-
ferenza con i black bloc di
casa nostra! Manifestavano
sventolando bandiere con fal-
ce e martello. In comune con
i loro omonimi greci avevano
solo la violenza. Ora sono
improvvisamente spariti e,
miti pecorelle, accettano su-
pinamente le decisioni di un
governo che dovrebbe rap-
presentare l'esatto opposto
del loro credo. Black bloc
all'amatriciana.
Gianfranco Bolognesi
e.mail
STAMPA: Litosud Srl - Via Aldo Moro, 2 - Pessano con Bornago (Mi)
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PREZZO VENDITA ESTERO: CH - Fr. 3.00; MC & F - € 2.00.
GIUSTIZIA E POLITICA
Prendiamo esempio
dal caso Garzon
La nostra magistratura ha
molto da imparare da quella
spagnola. In quel Paese un
giudice è finito sotto pro-
cesso, da parte dei suoi stessi
colleghi, per aver assunto ini-
ziative arbitrarie, per aver in-
dagato senza prove e per
essersi interessato di cose che
erano lontane anni luce dalle
sue competenze. Lo stesso
magistrato, di nome Garzon,
all'epoca adottato ad icona
giustizialista dalla nostra si-
nistra perché aveva indagato
oltre a Pinochet anche Ber-
lusconi, è stato radiato dal-
l'ordine della magistratura,
condannato a ben undici anni
di galera e nessun suo collega
è sceso in piazza per pro-
testare contro l'oltraggio per-
petrato alla categoria.
Angelo Trotta
e.mail
CRISI PERFETTA/1
Altro che evasione
tagliamo le Province
Lotta dura all’evasione? Non
so se risolverà i nostri pro-
blemi. Piuttosto perché non
pensiamo a eliminare le Pro-
vince, le consulenze esterne
della Pa, a vendere la Rai, il
patrimonio immobiliare sta-
tale, i rimborsi ai partiti, le
auto blu? Bisognerebbe dare
1.000 euro di stipendio al
personale politico dal pre-
sidente della Repubblica al-
l'ultimo apri porta. Conse-
guentemente abbassare la
pressione fiscale di 30 punti.
Questo sì che salverebbe l’Ita-
lia.
Sergio Vestri
e.mail
CRISI PERFETTA/2
Se svendiamo
i nostri tesori
Leggo he l’agenzia del De-
manio sta procedendo alla
(s)vendita del patrimonio im-
mobiliare. Questo istituto ge-
stisce vecchie caserme di-
smesse che forse è logico
vendere. Ma Demanio signi-
fica anche coste e spiagge,
montagne, crinali, boschi e
terreni, parchi naturali… in-
somma il nostro Paese: ven-
DISTRIBUTORE PER L’ITALIA E L’ESTERO
PRESS-DI Distribuzione Stampa e Multimedia Srl
EDIZIONI TELETRASMESSE
Litosud Srl - Via Carlo Pesenti, 130 - Roma
S.t.s. S.p.A. - Strada V zona industriale, 35 - Catania
 Martedì 14 febbraio 2012 27
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deranno pure quello? Qual è
lo scopo del federalismo de-
maniale? Chi comprerà il ter-
ritorio sicuramente non vi
istituirà delle oasi naturali-
stiche. Fermiamo in tempo
questa follia. I fautori di co-
desta “finanza creativa” pos-
sono vendere la loro roba,
non il nostro Paese. La patria
non è in vendita. Perché non
ci si indigna per questo?
Fabio Baldrati
Alfonsine (Ra)
CRISI PERFETTA/3
Quanto sprecano
le Forze Armate
Nelle Forze Armate il 70% dei
costi se ne va in stipendi. Si fa
carriera spesso per anzianità e
ci sono più comandanti che
comandati. Ma a differenza
delle altre amministrazioni
che non assumono da una
vita, loro ogni anno bandi-
scono puntualmente concorsi
per l'arruolamento di migliaia
di persone, tanto paga pan-
talone.
Angelo Catalano
e.mail
CRISI PERFETTA/4
Aziende chiuse
per troppi crediti
Fino a ieri sapevamo di fal-
limenti di aziende per troppi
debiti e mancanza di lavoro.
Oggi invece tanti fallimenti o
chiusure di aziende avven-
gono per troppi crediti verso
enti pubblici inadempienti,
anche in presenza di lavoro.
Ugo Cortesi
Alfonsine (Ra)
CRISI PERFETTA/5
Il costo eccessivo
delle Olimpiadi
Da più parti viene sollecitato
il premier per avanzare la
candidatura di Roma per le
Olimpiadi 2020. Considerato
che quelle invernali di Torino
2006 hanno visto lievitare di
sette volte il costo preven-
tivato, lasciando un buco di
circa tre miliardi, mi chiedo
come si possa pensare di
proporsi una spesa preven-
tivata di dieci miliardi per
organizzare le olimpiadi. Poi-
ché nel comitato organizza-
tore sono presenti le stesse
persone di quelle torinesi, è
presumibile che il bilancio
consuntivo non sarà molto
dissimile da quello de 2006,
come pure le entrate ipo-
tizzate. In un periodo in cui gli
imprenditori si suicidano per-
ché lo Stato non ha i soldi per
rimborsare i crediti e due
milioni di pensionati devono
vivere con 480 euro al mese,
come si può pensare di im-
pegnare una tale cifra?
Emilio Brotto
e.mail
VECCHIO CONTINENTE
Europa unita?
Un’utopia delirante
Perché le “canne” si chia-
mano anche “spinelli”? Per-
ché ottundono la mente e
rendono irrazionale ogni pen-
siero, come capitò ad Altiero
Spinelli quando pensò l’Eu-
ropa unita.
Roberto Bellia
Vermezzo (Mi)
FOIBE/1
La memoria offesa
dai dirigenti Pci
Ho letto con interesse il ri-
cordo di Pansa delle umi-
liazioni, delle offese, rivolte
agli istriani in fuga, mentre
passavano con i treni. La Cgil,
operai e iscritti del Pci, spediti
a sputare su questi poveri
italiani. Da chi? Da anonimi
segretari di sezione? No da
Togliatti e dal gruppo di-
rigente del Pci dove stava pure
Napolitano. Io sono uscito dal
Pci appena saputo che le foibe
non erano invenzioni impe-
rialiste e fasciste, troppo tardi
e me ne vergogno.
Roberto Zanella
e.mail
FOIBE/2
Nessuno ricorda
quelle terre perdute
Non nascondo la mia emo-
zione nel rileggere l’articolo di
Pansa sulle foibe, quando
scrive di riconoscere almeno
l'onore di queste persone pri-
vate di tutto, dall'oggi al do-
mani, solo per essere state
italiane. Sono ormai dieci an-
ni che approfondisco questo
argomento tabù della nostra
storia. È incredibile come nes-
suno dei miei familiari, amici
o colleghi di lavoro, sappia
alcunché delle nostre terre
perdute. La cosa che fa ancora
più rabbia è che molti italiani
vanno in villeggiatura in Istria
o Dalmazia, senza nemmeno
sapere che fino a pochi de-
cenni fa quelle terre erano
italiane, da secoli. Assurdo.
Che futuro può avere un po-
polo che non conosce la pro-
pria storia?
Roberto Rinaldi
Monza
FOIBE/3
Il silenzio sulle stragi
e Napolitano
Giovedì scorso Napolitano nel
solennizzare il Giorno del Ri-
cordo ha detto che ha con-
tribuito a mettere fine a «ogni
residua congiura del silenzio».
Ha però scordato di citare i
congiurati. Sarà mica che tra
questi c'erano tanti suoi cari
compagni?
Fulvio Bellani
Gradisca d'Isonzo (Go)
EMERGENZE
Efficienza nipponica
e lentezza italica
Ricordate lo tsunami in Giap-
pone? È storia di soli 11 mesi
fa. I giapponesi in silenzio,
senza piagnucolare aiuti da
nessuno, hanno già ricostrui-
to quasi tutto. Noi nello stesso
tempo, non riusciremo nean-
che a togliere la Concordia dal
mare. Oltre alla figura da
vigliacchi che abbiamo fatto.
È un paragone umiliante per
noi.
Gianfranco Belisari
e.mail
GIGGINO NELLA PALTA
Sbagliato chiudere
il centro di Napoli
De Magistris allarga la Ztl del
centro storico, vorrebbe tra-
sformare Napoli in una città
pedonale. Peccato che in un
periodo di crisi la chiusura al
traffico delle strade del centro
significhi solo chiusura dei
negozi. Come quando ven-
nero “chiusi” i vicoli dei Quar-
tieri Spagnoli, popolosi e pie-
ni di botteghe; oggi vi abitano
in maggioranza extracomu-
nitari senz’auto e le botteghe
sono quasi tutte chiuse.
Francesca Matarese
e.mail
TELEVISIONE
«Presa diretta»
mi ha sorpreso
La puntata di domenica di
«Presa Diretta» mi ha favo-
revolmente impressionato: in-
chieste coinvolgenti e ben fat-
te. Ciò che ho particolarmente
apprezzato è stata la chiara e
palese denuncia delle ma-
NORD: transito di innocue velature. Addensamenti più compatti su
gagne delle Pa, anche ap- Alpi confinali ed al mattino su levante Ligure. Temperature stazio-
partenenti all'intoccabile si- narie, massime tra 2 e 7.
nistra. Da Rai 3 non me CENTRO: soleggiato sulle Tirreniche. Nubi in diradamento sulle
l’aspettavo. Adriatiche con ultime nevicate al mattino. Piovaschi su centro-sud
Paola Ghedini Sardegna. Temperature in ascesa, massime tra 3 e 8.
e.mail SUD: instabile con fenomeni sparsi, nevosi a bassa quota o local-
MORTE DI UNA STAR
mente al piano; più asciutto sulle Ioniche. Schiarisce la sera da
ovest. Temperature stabili, massime tra 6 e 11.
Whitney ha regalato
grandi canzoni
Whitney Houston lascia il
mondo della musica. Provo
tanto dispiacere e sconforto.
La sua vita è stata costellata di
grandi successi ma anche di
travagliate vicende personali:
problemi di droga, alcol, de-
pressione e un matrimonio
tempestoso. Molti la ricor-
deranno per la sua esibizione
a Sanremo, nel 1986, con il
brano «All the once». Grazie,
Whitney, per la tua straor-
dinaria voce, il tuo talento e
per i tuoi successi che ri-
marranno incancellabili.
NORD: sole su coste e pianure, salvo veli e strati in transito. Più nu-
bi sui rilievi, specie confinali, con nevicate fin verso i fondovalle.
Franco Petraglia Temperature in rialzo, massime tra 4 e 9.
Cervinara (Av) CENTRO: inizialmente soleggiato ma con nubi irregolari in transito
dalla Toscana alle restanti regioni. Piogge su ovest Sardegna. Tem-
SANREMO perature in ascesa, massime tra 5 e 10.
SUD: perlopiù soleggiato ma con piogge in arrivo su basso tirreno e
Celentano generoso sud Sicilia. Veli o strati in transito serale. Temperature in rialzo, mas-
sime tra 9 e 13.
con i nostri soldi
Caro Celentano. Prima chiedi
ed ottieni dalla Rai cachet
iperbolici, poi li doni in be-
neficenza... Troppo ganzo con
i nostri soldi del canone! Dona
dei tuoi, e ti diremo bravo.
Gino Crociani
Montepulciano (Si)
SAN VALENTINO
Una frase d’amore
per il partner
Auguro a tutti gli innamorati
di poter dedicare al proprio
partner quella che considero
una frase d'amore intensa e NORD: bel tempo prevalente, eccezion fatta per residue ed isolate
nobile. La riporto nella lingua nevicate al primo mattino sulle Alpi confinali. Temperature in ulte-
d'origine che recita dolce- riore rialzo, massime tra 7 e 12.
CENTRO: prevalenza di bel tempo su tutte le Regioni, salvo residua
mente «Yo te amo, mi im-
nuvolosità su ovest Sardegna ed Abruzzo. Temperature in ascesa,
perfecto amor!». massime tra 7 e 13.
Renata Mucci SUD: piogge su basso versante Adriatico, Basilicata e tirreniche me-
Brescia ridionali, in esaurimento da nord con ampi rasserenamenti. Neve a
quote collinari. Temperature in aumento, massime tra 9 e 14.

Temperature previste oggi

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Addio all’antropologo Gaignebet, specialista del Carnevale
L’antropologo francese Claude Gaignebet, esperto di folklore e specialista delle feste del Medioevo, è morto
a Parigi a 74 anni. Gaignebet è stato uno dei principali ricercatori sulle origini delle feste carnascialesche,
pubblicando nel 1971 un fondamentale saggio sulla lotta mitologica tra il Carnevale e la Quaresima nella
cultura religiosa. Un altro suo libro degno di nota ha riguardato l’esoterismo di François Rabelais.
Guido Fanti (1925-2012)
:::
Intervento
La sinistra dimentica
il comunista Guido Fanti,
compagno «padano»
::: GILBERTO ONETO
QQQ Guido Fanti era un co-
munista per bene. Era arri-
vato, piuttosto giovane, a es-
sere il primo presidente del-
la neocostituita Regione
Emilia Romagna e lo aspet-
tava una carriera straordina-
ria che si è invece brusca-
mente interrotta nel 1975
quando - sull’onda dell’en-
tusiasmo per le nuove espe-
rienze autonomiste delle Re-
gioni - aveva proposto la
creazione di una «Lega del
Po» che coordinasse l’azione
di Piemonte, Lombardia,
Veneto, Liguria ed Emilia-
Romagna.
In un Paese civile la cosa
sarebbe stata oggetto di di-
battito e di valutazione: in
Italia è stata presa come una
vergognosa provocazione,
come una bomba gettata
contro i teneri assetti del po-
tere consolidato. Contro di
lui si era allora scatenato
tutto il parafernale patriotti-
co-unitarista di destra e di
sinistra. I soli che avevano
accettato di discutere il pro-
getto erano stati il presiden-
te della Regione Liguria, il
democristiano Gianni Da-
gnino (anche lui sparito),
Eugenio Cefis e Gianfranco
Miglio.
Il Partito comunista aveva
già da tempo abbandonato
la tradizione turatiana e
gramsciana che aveva per-
meato la sinistra italiana di
cultura e pulsioni autono-
miste e aveva abbracciato il
nuovo corso togliattiano del
più ferreo centralismo uni-
tarista. Togliatti era feroce-
mente contrario a ogni ipo-
tesi federalista ed era stato
uno di quelli che avevano
rallentato per più di venti
anni l’attuazione delle Re-
gioni, pur previste dalla Co-
stituzione.
Quella scelta era costata
cara a Fanti in un partito do-
ve ancora vigeva una disci-
plina da caserma: Gerardo
Chiaromonte sull’Unità
l’aveva bollata come «anti-
meridionalista e razzista».
Da allora Fanti ha avuto
molti incarichi parlamentari
(deputato, senatore e infine
eurodeputato), ma è stato
scrupolosamente tenuto
lontano da ogni posizione
istituzionale, da ogni centro
decisionale vero.
In questi giorni sulla sua
scomparsa si sprecano va-
langhe di ipocrisia, vagonate
di cordoglio di facciata, ma
nessuno - proprio nessuno -
dei suoi compagni e dintorni
ha osato ricordare quel
«peccato» criptoleghista di
Fanti, quel suo avere inven-
tato la Padania (l’aveva chia-
mata proprio così!) vent’an-
ni prima di Bossi.
La vicenda non è certo
stata ricordata da tutti gli ex
comunisti, neocomunisti, li-
berals, progressisti, trinari-
ciuti con rinoplastica, sellini,
indignati eccetera, che oggi
compongono il variegato
corral della sinistra italiana e
che sono nel frattempo di-
ventati più patriottardi di
quelli di destra e che usano
simboli e linguaggio fotoco-
piati dal repertorio vintage
missino.
Non lo ha fatto neppure
Romano Prodi che era stato
- come lo stesso Fanti ha ri-
cordato in un’intervista rila-
sciata molti anni dopo - suo
stretto collaboratore e ispi-
ratore nel progetto di ma-
croregione padana, e addi-
rittura presidente del comi-
tato scientifico che se ne oc-
cupava.
Invece merita sicuramen-
te un ricordo questo parti-
giano per davvero, galantuo-
mo d’altri tempi, compagno
senza barche a vela, che ave-
va sognato la Padania.
Le edizioni Odoya acquisiscono il marchio Meridiano Zero
Odoya edizioni di Bologna ha acquisito il marchio Meridiano Zero di Padova, fondato nel 1996 da Marco
Vicentini. Meridiano Zero «resterà un marchio a sé stante tra continuità e differenze». Varia la linea
editoriale, con la pubblicazione di autori provenienti non solo da Francia e Usa, ma pure da America Latina,
Spagna, Russia, Nord Europa, Asia e Australia. Non solo noir. I primi volumi vedranno la luce in aprile.
FOLLIE DA ARCHISTAR
Quelli che amano il cemento
solo se firmato da loro
Piano e Gregotti sottoscrivono l’appello contro De Albertis alla Fondazione Triennale
di Milano. Motivo? È un costruttore. Intanto loro edificano grattacieli monstre...
::: FRANCESCO BORGONOVO
QQQ Al richiamo dell’appello
non si può sfuggire, figurarsi poi
se è «in difesa della cultura». Le
mani dell’intellettuale che si ri-
spetti cominciano a tremare, im-
pazienti di ghermire la penna e
apporre l’agognata firma da
stampare su un giornale com-
piacente. Dunque tutti in coda a
firmare la lagnanza indirizzata al
sindaco di Milano Giuliano Pisa-
pia, affinché revochi la nomina
di Claudio De Albertis a presi-
dente della Fondazione Trien-
nale.
L’elenco dei sottoscrittori è
prestigioso: Guido Rossi, Ezio
Antonini, Rosellina e Francesca
Archinto, Vittorio Gregotti, Van-
ni Pasca, Lea Vergine, Luigi Mu-
sini, Adriana Vita, Michele Serra,
Milly Bossi Moratti, Paolo Bi-
scottini, Marco Vitale, Aldo Bas-
setti, Ermanno Olmi, Giovanna
Zucconi, Francesca Luchi, Eva
Cantarella e Renzo Piano. In so-
stanza, il meglio dell’intellighen-
zia radical chic da Naviglio riuni- imprenditoriale, come se un im- sibile. all’appello, delle firme di due ar-
ta per la parata. prenditore dovesse essere per Non serve allo scopo nemme- chistar come Renzo Piano e Vit-
forza un idiota con capannone no elencare i disastri clamorosi torio Gregotti. Essi si oppongono
Niente imprenditori annesso, un deficiente munito che i sedicenti «uomini di cultu- al «costruttore» e «cementifica-
di Suv e completamente disinte- ra» hanno causato a tutti i livelli tore» De Albertis, sostengono
Sapete perché costoro sono ressato a tutte le questioni non nelle istituzioni culturali del che la giunta di sinistra dovrebbe
scontenti di De Albertis? Perché riguardanti il vil denaro. Questa Paese, a partire dai clamorosi prendere le distanze dal passato,
è un costruttore. Un imprendi- mentalità ormai è talmente inci- sprechi di soldi. poiché i cittadini si attendono
tore edile. E Secondo i gendarmi stata nei crani dei cosiddetti in- L’aspetto più spassoso della «rinnovamento». Già, Pisapia
della cultura, egli rappresenta tellettuali che estirparla è impos- vicenda è la visione, in calce dovrebbe governare Milano con
«precisi interessi imprenditoriali
che sinora hanno avuto una rile-
vante influenza sulla città e sul
suo sviluppo», dunque «appaio-
:::
no inconciliabili con le finalità di Pillole di classica
una istituzione culturale cara ai
milanesi». Il perfido costruttore
avrebbe poi un «conflitto d’inte- I veri maestri non timbrano il cartellino
ressi», poiché è presidente di As-
simpredil Ance, associazione ::: NAZZARENO CARUSI servatorio di Roma. Al gesto del grande di-
delle imprese edili meneghine rettore i ragazzi si trasfigurarono. E quando
ed è referente per la Lombardia QQQ Dal 9 febbraio al Conservatorio di subito s’allontanò (a fatica perché già mala-
di Inarch, l’istituto nazionale di Udine dobbiamo avere il badge per la «rile- to) uno di loro, seguendolo con gli occhi gra-
architettura. Ecco, in ragione di vazione oggettiva» della presenza. La legge è ti, disse: «Non morire». Pochi secondi sul
tutte queste nobili cause, i difen- legge e il direttore Paolo Pellarin, applican- podio, una vita nel cuore. Nessuno è Kara-
sori della morale pretendono dola, fa il suo dovere. Ciò non toglie che la jan, ovviamente. Ma insegnare è indicare
che il sindaco Pisapia affidi «la norma sia una brunettata. L’uso del tesseri- agli allievi una strada, cercare d’intuirne e
Triennale a una personalità di no nei Conservatori italiani venne ribadito coltivarne l’anima, non solo condividere
cultura e non di affari». Beh, il da Renatino, il fu ministro convinto che alla un’aula. È portarli a fare un giro se non stan-
fatto che Guido Rossi e una si- presenza corrisponda pari qualità. Non è ve- no bene, non continuare a spiegargli un ar-
gnora che di cognome fa Moratti ro. gomento e poi a casa che il tempo è finito. È
si schierino pa la «cultura» con- In un’intervista su Herbert von Karajan, vederli crescere quando li sbatti fuori impre-
tro gli «affari» è di una comicità Francesco Maria Colombo raccontò della parati e loro tornano, il giorno dopo, con gli
irresistibile, ma sorvoliamo. Messa di Mozart eseguita per il Papa il 29 occhi d’una sfida sana, a farti capire che sì,
Lasciamo perdere anche la ri- giugno 1985. Per le prove di ripresa tv, al po- ora so tutto, e allora ascoltami e fammi go-
dicola opposizione progressista sto dei Wiener Philharmoniker, sedeva la dere.
a tutto ciò che riguardi il mondo classe di esercitazioni orchestrali del Con- Tranne una ragazza che senza talento era
 CULTURA Martedì 14 febbraio 2012 29
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Mondo piccolo di EGIDIO BANDINI Le «piacentine» al sapor di Spagna ce: perché durante il XIX secolo, con lo Stato
Pontificio, Piacenza aveva l’esclusiva per la fab-
bricazione delle carte da gioco.
QQQ Fra i pochi prodotti tipici non mangerecci Il fatto curioso è che queste carte, divise in «Aluette». Una reminiscenza spagnola però rimane: l’as-
della mia terra, uno dei più famosi è senz’altro il quattro semi (denari, coppe, spade e bastoni), L’aspetto attuale delle carte piacentine si de- so di denari - rappresentato da un’aquila - qui da
mazzo di 40 carte dette “Piacentine” con cui si sono di origine spagnola. Il primo mazzo cono- ve, poi, a un tedesco: Ferdinand Gumppenberg, noi si chiama pola che significa tacchina. In Spa-
gioca a briscola, tressette, scopa e altri divertenti sciuto risale al 1575, a opera di Phelippe Ayet e che le disegnò a Milano nel 1820. Dunque le in- gna si chiama polla, ossia gallina. Sempre volatili
passatempi, abbinati in genere alla scommessa qui, dalle mie parti, lo portarono i militari fran- ventò uno spagnolo e le ridisegnò un tedesco. da cortile sono, ma a noi, come sempre, piace
di una bottiglia di malvasia. cesi, che usavano le carte per un gioco chiamato Allora perché si chiamano «Piacentine»? Sempli- esagerare.

Il libro «autobiografico»
Magris, il figlio di papà
si lamenta del nepotismo
::: GIORDANO TEDOLDI delle vacche delle citazioni.
Ossia: poiché si suppone che
QQQ Nepotismo universita- un brillante ricercatore pub-
rio, che scandalo. Ci voleva blichi molti articoli sulle mi-
un giovane e brillante studio- gliori riviste, occorre stabilire
so italiano - economista per quali siano le migliori riviste.
la precisione - che gliele can- E il criterio, efficacemente
tasse chiare, a questi pelan- criticato da Francesco Ma-
droni della casta accademica. gris, è lapalissiano: le migliori
Ha scritto un libro ricco di riviste, in una data disciplina,
dottrina e vigoroso come sono quelle che ottengono
un’invettiva: La concorrenza più citazioni dalle altre rivi-
nella ricerca scientifica ste. Una mano lava l’altra.
(Bompiani, pp. 90, euro Magris junior è particolar-
9,90) e il suo nome è France- mente acuto e caustico al
sco Magris. Sì, è il figlio del proposito: «La citazione co-
noto scrittore triestino Clau- stituirebbe l’equivalente del
dio Magris, prestigiosa firma dollaro nel circuito economi-
del Corriere della Sera, vinci- co», dice riportando la meta-
tore dello Strega e del Bagutta fora di due studiosi. Il sospet-
e di innumerevoli altri premi to è che, citandosi addosso, le
letterari, sui cui meccanismi riviste e i loro autori incre-
di votazione ci piacerebbe mentino artificialmente il lo-
che il figlio indagasse in un ro valore.
prossimo saggio. Bravo Francesco, ma pes-
La bestia nera di Francesco simo Claudio, il padre. Che in
sul suo sviluppo»? mostro del genere? Ironia della Magris è presto detta: preso un articolo intitolato «L’inge-
.
PROGETTI Rinfreschiamoci un attimo la ::: L’APPELLO sorte, persino Vittorio Gregotti atto che la concorrenza nelle renza dell’ipocrisia» (pare fat-
AMBIZIOSI memoria riguardo allo sviluppo criticò la micidiale torre torine- università non c’è, anzi, «il to apposta) pubblicato sul
urbano. Vittorio Gregotti è l’ar- LA LETTERA se, sostenendo che era troppo quadro che ne emerge è Corriere del 18 dicembre
A fianco, una imma- chitetto che ha progettato, tra le Appena conclusa, martedì alta. E adesso questi signori ven- quello di una casta universi- 2006, così scriveva a proposi-
gine scattata al quar- altre cose, il quartiere Zen di Pa- scorso, la votazione per il gono a fare la morale a un co- taria sclerotica e inamovibile, to di talune scomposte prote-
tiere Zen di Palermo lermo. Una sterminata distesa nuovo presidente della struttore? che sembra riprodursi per ste contro papa Ratzinger:
progettato da Vittorio cementizia le cui condizioni so- Fondazione Triennale, Ste- Aggiungiamo comicità a co- gemmazione. Troppe catte- «Così, quando Benedetto XVI
Gregotti. Sopra, i la- no note anche oltre i confini ita- fano Boeri lancia un appel- micità. L’ispiratore ideale dre paiono trasmettersi di esprime ad esempio un’opi-
vori di costruzione del lici e certo non ci portano lustro. lo contro il neopresidente dell’appello, nonché maggiore padre in figlio», e versata una nione contraria al matrimo-
grattacielo che Renzo Claudio De Albertis, già oppositore di De Albertis è Stefa- lacrima su mitiche «genera- nio omosessuale, viene con-
Piano ha progettato a Vai col palazzone presidente di Assimpredil no Boeri, assessore alla Cultura zioni di studiosi di eccellenza testato, anche villanamente,
Torino. Olycom Ance. della giunta Pisapia. Che mestie- e di grande dirittura morale», da persone che peraltro (co-
Renzo Piano con le betoniere re fa Boeri? L’architetto. Costui che però non hanno impedi- me è stato scritto da France-
ha altrettanta dimestichezza. I FIRMATARI ha sparso opere grandiose in to che l’università italiana di- sco Magris sul Piccolo) non si
il pollice verde, opporsi alla dit- Nel 2006 ha sfornato il piano per A firmare l’appello a Pisa- mezza Milano, compreso lo stu- ventasse quel luogo di «con- sognano di prendere a sassa-
tatura delle colate selvagge. la realizzazione di 200 apparta- pia, affinché revochi la no- pefacente «bosco verticale», un sorterie baronali, assentei- te o almeno a pomodorate le
Proprio Gregotti e Piano ven- menti nel quartiere Eur di Roma. mina, sono 19 intellettuali, bel palazzone che dovrebbe so- smo» che è, si pone la do- ambasciate di Paesi islamici».
gono a parlare di rinnovamento L’anno successivo gli hanno affi- tra cui Ermanno Olmi, Eva stenere un po’di pianticelle, a di- manda: come creare una rea- E ancora, Corriere, 20 maggio
e si oppongono a De Albertis dato la progettazione del gratta- Cantarella, Renzo Piano, mostrazione che il creativo pro- le concorrenza nell’ambito 2005, articolo: «Il falso duello
l’uomo del cemento? Proprio lo- cielo di Intesa San Paolo a Tori- Milly Moratti e Aldo Bas- gettista è amico della natura. della ricerca scientifica? tra laici e cattolici», Claudio
ro sostengono che l’imprendito- no. Un palazzone di quasi due- setti, che tirano in ballo il Già, peccato che nel frattempo La questione è spinosa, no- scrive: «Come ha scritto sul
re edile sarebbe espressione di cento metri, alto più della Mole. «conflitto d’interessi»: ser- abbia sparso tanto cemento da ta il figlio di Magris, perché la Piccolo del 26 aprile France-
interessi che hanno avuto una Secondo voi quanto influisce ve «una personalità di cul- far venire un infarto ad Adriano produttività di un ricercatore sco Magris, sembra di leggere
«rilevante influenza sulla città e sullo «sviluppo cittadino» un tura e non di affari». Celentano. non è misurabile alla stregua quel racconto di Philip Dick
di un coltivatore diretto. E in cui s’immagina un mondo
Scuse ipocrite Francesco Magris, che si è nel quale la polizia, grazie agli
laureato a Trieste, dove il pa- indovini, prevede i crimini
In discussione, ovviamente, dre ha insegnato Letteratura futuri». E ancora, Corriere, 20
non è la qualità dei progetti delle tedesca, ma ha una cattedra giugno 2004, articolo di Clau-
archistar di cui sopra. Piuttosto universitaria a Tours, in dio Magris sul con-
dei burocrati dove si tiene in servizio chi in decenni non
ha mai formato nessuno? Oggi per ragioni di
lo sdegno ipocrita di chi rinnega
l’imprenditore edile in nome del
Francia, quindi non può
essere sospettato di pre-
vegno: «Logiche
della verità». Tra
scuola usiamo anche e-mail e cellulari. È rinnovamento, del verde e della dicare bene e razzolare i partecipanti,
stata ammessa da altri al biennio pur di fare peccato? Quindi? Se chattiamo una lezione cultura. Belle scuse dietro cui ce- male, risponde eviden- Francesco Ma-
numero (e che mandai via dopo averglielo che facciamo, timbriamo a casa? I miei ra- lare l’ennesima battaglia politica ziando per prima cosa gris.
predetto), in 18 anni nessuno dei miei stu- gazzi l’anno scorso si organizzarono su Fa- per una poltrona in più da riven- ciò che non funziona nei
denti è stato mai bocciato, con commissioni cebook: non persero una lezione e se c’era dicare al proprio schieramento tentativi di rendere con-
dai tre membri in su. Su questo credo si deb- un problema lo risolvevamo online. Posso (Boeri vuol piazzare alla Trien- correnziale il mondo ac-
ba giudicare il mio lavoro e quello dei tan- chiedermi Aristotele come avrebbe fatto, gi- nale Carlotta de Bevilacqua). cademico. E tra le pri-
tissimi colleghi che hanno le stesse soddisfa- rando di continuo? Col parcometro? C’è da scommetterci: se il pre- me cose che bisogna
zioni. Non sulla cronografia dello stare fra Io non striscio. Cascasse il mondo, ma sidente dell’associazione co- correggere c’è quel-
mura entro le quali ci sono anche corridoi e non striscio. Mostrerò il cartellino intonso ai struttori fosse di sinistra, pole- lo che, un po’ alla
bar. miei ragazzi mentre suoneremo insieme, miche non ce ne sarebbero. Allo buona, potrem-
Come può lo Stato che serviamo con ono- perché anche questa è una lezione: di liber- stesso modo, se il grattacielo lo mo chiamare
re non fidarsi della nostra firma sul registro? tà. Insegnerò loro, parleremo, andremo al progetta Piano, allora trattasi di il mercato
Che alta formazione è quella in cui, per la bar, starò coi miei colleghi e passerò a sa- capolavoro e non di sfregio al
qualità, si conta passivamente il nostro tem- lutare Pellarin che si sarà beccato un cocco- volto della città. In fondo, anche
po in istituto e non si caccia il presidente dei lone per questo pezzo. Ma non striscerò. Mi il cemento può essere bello, ba-
direttori Bruno Carioti, del quale l’errore alla accuseranno di rubare, se gli allievi saranno sta che porti il nome giusto. Co-
maturità 2009 rilevò oggettivamente la dif- preparati? Ci sarà pure un giudice a Berli- me avviene con gli appelli, a con-
ficoltà a distinguere Haydn da Beethoven? E no. tare è sempre la firma.
Nella foto, Claudio Magris [LaPresse]
 30 Martedì 14 febbraio 2012 SPETTACOLI
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OSCAR INGLESI
Snobbati Pitt e Clooney. Trionfo Streep
Meryl miglior attrice protagonista per «The Iron Lady». Premiato «The Artist»
::: dall’inviato a a Londra
ALESSANDRA MENZANI
QQQ Whitney Houston a parte, ieri
sulle prime pagine dei giornali inglesi
dominava la figura dell’Iron Lady Me-
ryl Streep, in abito nero, elegante, rega-
le. Nonostante il maggior numero di
premi (tra cui regia, sceneggiatura, film
e attore protagonista) siano andati a
The Artist, il film muto che ormai ga-
loppa incontrastato verso gli Oscar,
l’orgoglio nazionale ha imposto l’at-
tenzione sull’attrice che ha portato al
cinema l’ex Primo Ministro Margaret
Thatcher. Meryl, premiata dal collega
Colin Firth, è quindi il simbolo dei Baf-
ta, gli Oscar inglesi che quasi nulla han-
no da invidiare ai “cugini” americani,
se non altro per la vagonata di star che
domenica sera alla Royal Opera House
hanno raccolto a Londra: se uno come
Russel Crowe (o Penelope Cruz, o Hu-
gh Jackman) si scomoda solo per con-
segnare un premio e fare una compar-
sata di cinque minuti qualcosa vorrà
dire. Ed è quindi probabile che a Los
Angeles, come a Londra, non vengano
prese in considerazione le prove d’at-
tore di George Clooney (Paradiso Ama-
ro) e Brad Pitt (Moneyball). George non
perde comunque il suo fascino. Ci sia-
mo imbattuti in lui sul red carpet: non
poteva fare un passo che subito doveva
fare dietrofront tanti erano i “Geooor-
geee” che la gente urlava per un auto-
grafo. Donne, adolescenti, signori ma-
turi: tutti presi da delirio collettivo. In
sala, curiosamente, lui si è fermato a
parlare con la Streep mentre ha quasi
ignorato l’amico Brad Pitt.
Migliore attore l’ex sconosciuto
francese di The Artist Jean Dujardin, il
quale, senza i baffetti anni ’20, è un
gran bell’ometto. Alla cena placé alla
Gronsvernor House si faceva lo slalom
tra Martin Scorsese e Gary Oldman
(con giovane fidanzata imbronciata),
Judy Dench e la coppia Tim Burton-
Helena Boham Carter. In bagno Octa-
via Spencer, miglior attrice protagoni-
sta per The Help, cercava di sistemarsi
una sorta di pancera infilata sotto il ve-
stito e poi raggiungeva le colleghe di set
Viola Davis e Jessica Chastain, il decol-
lete più ammirato. Se non fosse stato
per l’italiana Francesca Lo Schiavo,
moglie e braccio destro di Dante Fer-
retti (due Oscar vinti, 9 nomination, tra
cui le prossime), vincitrice della sceno-
grafia di Hugo, Scorsese sarebbe rima-
sto a secco. Lei sul palco si è commos-
sa. «Mio marito», ci aveva detto la sera
prima al party, «è a Vancouver a girare
un film, ma io avevo già un impegno e
questa volta non lavoreremo insieme».
Francesca non era l’unica italiana nella
notte dei Bafta. Dopo mezzanotte, Di-
saronno, il liquore più di moda nei club REGINA DEI «BAFTA»
londinesi, ha organizzato l’after party Meryl Streep, premiata come migliore at-
che ha fatto ballare tutti e ha ospitato trice protagonista per «The Iron Lady»
un mini concerto di Emily Sandè.

La morte di Whitney Houston

Sfortuna e fragilità di una star
La stessa sorte di Amy
e l’uomo sbagliato vicino
::: ALESSANDRA MORI
QQQ Whitney Houston non è
solo l’ennesima star che se ne è
andata dopo aver mandato in
frantumi la sua esistenza, a po-
co a poco, tra alcol droghe e stu-
pefacenti vari. È, era una donna
incapace di sopportare il dolore
dell’amore finito, quello che ti
rompe il cuore e ti fa sprofonda-
re sempre più giù. Dove si vede
tutto nero e la luce è ormai un
lontano ricordo. Lo stesso dolo-
re che ha travolto Amy Wi-
nehouse e quello con cui adesso
fa i conti pure Demi Moore.
Donne belle e di successo alla
ricerca di un anestetizzante a
un male all’anima che non si
riesce a sopportare, tanto è pe-
sante.
Whitney aveva divorziato dal
marito Bob Brown nel 2006 e
anche se il loro era già un amore
malato, farne a meno e restare
soli con se stessi a volte è più dif-
ficile. Il fatto di essere famose,
poi, non aiuta. Perché quando
si è abituati a vivere sotto i riflet-
tori tutto sembra più grande.
Così accade per la fama, ma an-
che per il dolore. I nervi cedono,
la mente vacilla, il corpo cerca
conforto in tutto ciò che è capa-
ce di stordire alla ricerca di un
benessere che naturalmente
non pare più raggiungibile. A
volte basterebbe un abbraccio,
perché un abbraccio ti fa sentire
che ci sei. Ma se non arriva, o se
non arriva da chi lo si vorrebbe,
tutto diventa privo di significa-
to. La solitudine troppo pesante
da accettare. La depressione lo
sbocco naturale. Lo abbiamo
visto recentemente, dicevamo,
anche con Demi Moore. La fine
del suo matrimonio con Ashton
Kutcher l’ha profondamente
segnata. Nella mente e nel fisi-
co. L’abbiamo vista dimagrita e
sciupata, appassita come un
fiore che perde la sua linfa vita-
le. Alla fine ha trovato rifugio in
una clinica. E può darsi, speria-
mo, che questa sia la sua fortu-
na. Che il suo grido di aiuto sia
stata ascoltato e accolto.
Non è stato così per Whitney,
morta nella vasca da bagno del-
la sua camera d’albergo a Be-
verly Hills pare un fatale mix di
antidepressivi e alcol, senza un
affetto vero al suo fianco. E non
lo è stato neppure per Amy Wi-
nehouse, trovata priva di vita
nel letto della sua casa di Cam-
den Square da una delle sue
guardie del corpo. Anche lei tra-
dita dal suo amico alcol. Ci ave-
va provato a tenerlo alla larga,
ma senza successo, forse vitti-
ma di quella fragilità umana
che ti fa sentire davvero sola e ti
fa venire solo voglia di lasciarti
andare. Stordirsi per non senti-
re più niente.
Accade anche alle donne co-
muni di vivere momenti così, di
barcollare in quel non senso
della vita che a volte ti toglie
perfino il respiro. Perché il lavo-
ro la casa la salute possono non
bastare. Perché la ferita di un
uomo che ti lascia o ti tradisce, o
quella per un amore che non
accenna a rinascere, acquista-
no un’importanza superiore a
tutto. Fino al punto di perdere
di vista la realtà. Solo che le don-
ne normali, banalmente, spes-
so si scontrano con la vita di tut-
ti i giorni, fatta di quelle piccole
cose capaci, in qualche modo,
di tenerle attaccate all’esisten-
za, fosse anche solo con filo. E,
magari, non hanno nemmeno
tanti soldi da spendere in alcol e
droghe. Non così tanti da arri-
vare a farsi del male davvero.
Ma le grandi star ce li hanno. E li
usano per mettere a tacere soli-
tudini, insicurezze, mal di vita e
mal d’amore. Come ha fatto
Whitney.
Da anni nessuno si ricordava di lei
Ma che fastidio
quelle lacrime tardive
::: ANDREA SCAGLIA
QQQ E però che fastidio le lacri-
me in favor di social network, le
maschere da coccodrillo, la tri-
stezza che dura lo spazio d’un
cinguettìoda condividere (e-spe-
riamo-di fare-il-record-ché-
questa-è-l’occasione-per-au-
mentare-i-contatti). Intendia-
moci: siamo uomini di mondo,
abbiamo da tempo imparato che
l’accalcarsi intorno alle tumula-
zioni di giornata è passatempo
fra i più graditi e diffusi, nessuno
scandalo. E però queste grida di
dolore (solo telematiche, of
course), e i diggéiche adesso la ri-
cordano come «una delle voci
più grandi», e certamente la rac-
colta dei grandi successi che la
casa discografica s’appresta a
pubblicare - e si faccia presto,
ché come si sa l’emozione è a
scadenza e inacidisce nello spa-
zio d’uno special tivù - e insom-
ma, tutto il consueto circo assu-
me, nel caso della morte di Whit-
MIX FATALE ney Houston, un aspetto ancor
Whitney Houston. La cantante, 49 anni, sarebbe morta per più meschino.
un mix di antidepressivi e alcol [Oly] Nel senso: questa, che davve-
ro ha rappresentato una voce
fuori dal comune e un fenomeno
reale nello show business degli
SCONFITTE LADY GAGA E KATE PERRY anni Ottanta, da una ventina
d’anni non se la filava più nessu-
Ai Grammy tributo all’angelo nero no. Per dire, ci sono le radio quel-
le “tutti i grandi successi”eccete-
Trionfano Adele e i Foo Fighters ra eccetera, e però mai che man-
dassero un suo brano nemmeno
Tributo migliore non potevano farlo a quell’angelo caduto in cielo. per sbaglio. Ed è probabile che la
Whitney Houston, la sfortunata singer scomparsa nella notte tra sa- disperazione e gli eccessi l’aves-
bato e domenica, è stata ricordata nella notte dei Grammy Awards sero resa quantomeno molesta,
che ha visto grandi sconfitti Lady Gaga e Kate Perry e trionfatori certo poco gradita ai network
Adele (5 statuette per l’album 21) e, in ambito rock, i Foo Fighters (5 americani ed europei, ma per
per l’album Wasting Light). Tony Bennett, grazie al suo Duets II ha farci capire: al piano terra dell’al-
stravinto nella sezione “Best traditional pop vocal album”, dal quale bergo in cui è morta, proprio nel-
è stata tratta Body and soul, il duetto con Amy Winehouse. Per la stessa sera della tragedia, era in
quanto riguarda l’hip-hop, Kanye West non ha avuto rivali, affer- programma una serata di festeg-
mandosi nei settori “Rap Album”, “Rap Performance”, “Rap Song” giamento organizzata proprio
e“Rap/Sung Collaboration”.Eccitanti le esibizioni deiredivivi Bea- dal suo manager, e la stessa Hou-
ch Boys, di Chris Brown, di uno scintillante Paul Mc Cartney in frac ston avrebbe dovuto cantare, e
bianco, dei Coldplay e di una scatenata Rihanna. (l.ian.) poi niente, quand’è arrivata la
notizia semplicemente hanno
sostituito l’esibizione con un vi-
deo celebrativo - e non ci si az-
zardi a fermarsi, non si vorrà mi-
ca rinunciare al brindisi, no?
Adesso anche i colleghi si sperti-
cano in complimenti (restro-
spettivi, i complimenti fra colle-
ghi sono quasi sempre retrospet-
tivi) e omaggi, «...la prossima
canzone la dedico a una mia cara
amica, ciao Whitney...», e via con
tutte le cazzate conseguenti
sull’adesso canta con gli angeli e
amenità varie. E poi certo, chi
l’ha occasionalmente frequen-
tata dopo il crollo ne parlava co-
me di un’anima perduta, davve-
ro difficile da sopportare per più
di un quarto d’ora. Ma i palchi
con le gigantografie della scom-
parsa, le mestizie di circostanza,
la lugubre retorica che diventa
essa stessa ricettacolo d’audien-
ce - soprattutto, ripetiamo, dopo
che per vent’anni nessuno se
l’era più filata - risultano franca-
mente insopportabili.
Anche se, in realtà, resta un
angosciante sospetto. Era noto
che Whitney Houston soffrisse e
tanto per questo suo esilio forza-
to, e però non riuscisse a rientra-
re nel giro. Ed era certo quel che
più avrebbe desiderato, lei che
per qualche anno ha avuto lette-
ralmente il mondo ai suoi piedi.
È morta a Los Angeles, uccisa da
bicchieri e pastiglie che t’illudo-
no di poter anestetizzare l’ani-
ma, e lì si trovava poiché la sera
successiva avrebbe dovuto par-
tecipare alla consegna dei Gram-
my Awards, rito che incorona re-
gine e re della musica mondiale.
E chissà quante volte avrebbe
voluto tornare a viverlo da prota-
gonista quell’evento, amata e
ammirata, e non da comprima-
ria. Ecco, così ce l’ha fatta. È tor-
nata al centro della scena.
Ma solo per lo spazio d’un
tweet.
 SPETTACOLI Martedì 14 febbraio 2012 31
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Il conduttore dice la sua verità

IACCHETTI CONTRO SANREMO

«Mio figlio escluso per il nome. Non è più il festival del talento»
::: GIANLUCA MONTANINO
QQQ Enzo Iacchetti contro il Fe-
stival di Sanremo: lo storico volto
di Striscia la Notizia ha affidato al
social network Facebook un atto
di accusa contro il concorso per
artisti emergenti Sanremo Social,
sotto forma di lettera al figlio
Martino.
Enzo, spieghiamo bene quello che
è successo. Cosa c’entra suo figlio
con Sanremo?
«Martino ha 25 anni: ha talento,
ama la musica e scrive canzoni.
Quest’anno ha partecipato per la
seconda volta al concorso Area
Sanremo, attraverso cui vengono
scelti due emergenti che garegge-
ranno sul palco dell’Ariston. Ov-
viamente, non gli è andata bene.
Già due anni fa, Martino era ar-
rivato tra i primi otto, da 600 che
erano all’inizio: poi, il direttore
artistico Gianmarco Mazzi lo
scartò; cosa che, in coppia con il
presentatore Gianni Morandi, ha
rifatto quest’anno. Il punto è che
Mazzi non dice di aver escluso
mio figlio perché ha una brutta
voce, o perché la sua canzone fa
schifo: lo ritiene semplicemente
“non idoneo”. Ora, mi dica lei co-
sa devo pensare: forse, Martino è
troppo grasso per il Festival, o
troppo sciatto nell’abbigliamen-
to? Oppure, non ha una potente
major alle spalle?».
Magari, suo figlio non è abbastan-
za bravo…
«O magari ha un cognome che lo
limita. Già due anni fa mi telefo-
nava amareggiato, raccontando-
mi che a Sanremo nessuno lo av-
vicinava, se non per chiedergli
“Sei, per caso, parente di Enzo
Iacchetti?”. Insieme, abbiamo an-
che pensato che la cosa migliore
per lui sia scegliere un nome d’ar-
te. Ma, in fondo, perché il figlio di
un calzolaio che voglia seguire le
orme paterne, dovrebbe cambiar
nome? Che male c’è a essere figli
d’arte? A me Alessandro Gassman
e Gianmarco Tognazzi, per esem-
pio, piacciono molto».
Secondo alcuni la sua polemica
scaturisce solo dall’esclusione di
suo figlio.
«Non è esatto. La mia è un’accusa
al concorso Sanremo Social, cui
mio figlio non ha mai partecipato
(lui ha fatto Area Sanremo) attra-
verso cui avrebbero dovuto sce-
Enzo Iacchetti
e, nel tondo,
::: la lettera di ENZO IACCHETTI
il figlio Martino
[Olycom]
Mio caro Martino
non pagare il canone
Adorato figlio mio, non so se hai avuto modo di ve-
dere all’Arena di Giletti il solito teatrino contro le
mie esternazioni su Sanremo Social (spero di no,
dimmi che stavi studiando !!) te lo racconto io.
In studio Giletti che manda una mia dichiarazio-
ne fatta alla sua troupe, dico che non è stato rispet-
tato il volere del “popolo del web”, solo 2 artisti nei
primi 30 sono stati presi. Gli altri scelti non da una
commissione competente, ma da un presentatore
cantante e da un organizzatore. In studio gente at-
taccata al carrozzone che pur conoscendo le ma-
gagne del mondo venderebbe la propria madre
pur di non perdere lo stipendio Rai. A parte Paolo
Limiti, che mi ha dato ragione (lui non ha nulla da
perdere, tra l’altro uno che ha vissuto tutto il mon-
do della canzone italiana) si è scatenata la solita
bagarre sulla mia follia presunta. Ti chiedo perdo-
no per la telefonata tranello di Mazzi (a cui io non
potevo rispondere, impegnato al teatro Quirino)
gliere sei emergenti, tra i primi 30 a testa. Il mio atto d’accusa pre- mo e la mia battaglia. Mi sono fi- che ha asserito (...) che io inveisco solo perché tu
più votati dal popolo di internet e scinde dall’esclusione di mio fi- dato di lui, che reputavo un ami- non sei stato preso due anni fa a Sanremo giovani.
dei social network. Invece, ne glio, anzi: sono contento che non co, ma ho fatto male: del mio in- Lui non sa che sei stato bocciato anche quest’anno
hanno presi solo due, di cui uno sia stato ammesso, così nessuno tervento, Massimo ha mandato in (confesso con mia grande felicita, così la smette-
già secondo classificato a Io can- potrà dire che è raccomandato». onda quello che voleva e poi pre- ranno tutti di dire che sei un raccomandato). Ti
to, quindi con una casa discogra- Domenica scorsa, a L’Arena di Gi- so in diretta la telefonata di Gian- chiedo perdono al suo posto, perché ha detto che
fica potente alle spalle; gli altri letti, Gianmarco Mazzi l’ha mi- marco Mazzi, fingendo di non sa- lui e Morandi non ti avevano ritenuto idoneo per il
quattro vincitori non erano tra i nacciata di querela. Cosa ne pen- perne niente. Mazzi vuole quere- festival. Non ha avuto il coraggio di dire che avevi
primi 30. Allora, ci si prende gioco sa? larmi? Dovrebbe querelare 40 mi- una pessima canzone, una voce schifosa, ha detto
del popolo di internet e del pub- «Prima di tutto, Massimo Giletti lioni di italiani che la pensano co- che non eri idoneo. Forse perché eri in sovrappeso?
blico. Non solo: si danno false mi ha teso una trappola: mi ha me me. Voglio solo un Festival Forse perché non eri vestito da uno stilista (...)?
speranze ai giovani artisti che, per mandato una troupe in teatro, più vicino alla gente, dove le can- Non faceva prima a dire che non eri idoneo perché
partecipare a Sanremo Social e dove stavo lavorando, chieden- zoni siano giudicate da chi ascol- ti chiamavi Iacchetti? Ti chiedo perdono perché ti
realizzare un videoclip obbligato- domi di registrare senza contrad- ta la musica, non dalle etichette usano, indegnamente e ignobilmente invece di
rio, hanno speso più di mille euro dittorio qualche battuta su Sanre- discografiche o da chi, come spiegare le vere motivazioni delle loro scelte. Ti
Mazzi, non ci capisce niente. Mo- chiedo perdono per lo schifo di questo momento
randi non interviene in questa sociale politico e artistico dove decidono in pochi il
LA SERATA polemica per dignità: anche lui, destino di molti, dove la competenza non è obbli-
in fondo, è d’accordo con me. gatoria e la musica (...) viene trattata come un af-
Luca, Paolo e il terremoto all’Ariston Della gente come Pupo,
invece, che a L’Arena
fare che somiglia a un baratto. Mazzi ha minac-
ciato una denuncia, perché non posso parlare del-
ha criticato il mio in- la mia verità! (...) Continuerò! Deve cambiare tut-
Terremoto su Sanremo. Entra in scena, stasera, Adriano Celentano e lo farà alla tervento, non mi in- to, i vecchi politici, gli inciuci in ogni cosa della so-
sua maniera, facendo esplodere l’Ariston. In modo figurato. Per la prima sera- teressa: lui, che ha cietà. Verrai a trovarmi in galera? (...) Ah, se ti ar-
ta, introdotta da Luca e Paolo e che vedrà in gara i 14 big (due dei quali verranno scritto una riva il bollettino del canone Rai, non pa-
eliminati), è prevista la prima apparizione del Molleggiato, intorno alle 22. In canzone ver- garlo. Hai visto quanti milioni di euro
una scenografia che ricorderà un bombardamento aereo, tra Morandi in fuga e gognosa (Ita- hanno speso per fare una cosa solo di
comparse urlanti, si materializzerà lui. E dopo le bombe, i baci di tante coppie lia, amore loro proprietà? Perdona per tutto ma
di mezza età, al suono della beatlesiana All You Need is Love, e la musica, con al- mio, ndr), è perdona anche loro, sono in un circo
meno tre brani che vedranno Celentano fare quello che gli riesce ancora me- arrivato se- troppo grande e non sono in tanti, non
glio, cioè cantare. Le sue prove si sono svolte ieri pomeriggio in un segreto tom- condo a Sa- sanno quello che fanno.
bale: nessuno, a parte gli uomini del suo clan e le body-guard, è stato ammesso. nremo in PS. Le tue ultime canzoni sono bellis-
Gianni Morandi, caricoper il via distasera, ha scherzato: «ConAdriano non sai coppia con il sime. Le canteremo presto in teatro,
mai quel che avverrà, io lo imparerò un’ora prima». E poi: «Emozionato per il principe Fili- finché soffierà un vento più pulito.
mio secondo Sanremo? Ma se sono già pronto per il terzo!». Ieri, giornataccia berto. Ho det- Ti abbraccio.
per Ivana Mrazova, la modella è stata bloccata a letto dal torcicollo. (l.ian) to tutto». Papà Enzo

Ancora polemiche sul suo cachet

Il bodyguard e i miracolati. È iniziata la sceneggiata di Adriano
::: ENRICO PAOLI
QQQ Giusto qualche giorno fa Famiglia Cri-
stiana aveva tirato le orecchie al “molleggia-
to”, guarda caso proprio sui soldi del cachet
dati in beneficenza, sostenendo che «la so-
lidarietà non sceglie i poveri come si fa con i
provini di un reality dotato di un montepre-
mi. La generosità richiede silenzio, non
aspetta né lodi né promozione di immagi-
ne». Giusto il giorno prima del debutto sul
palco del Festival di Sanremo, Adriano Ce-
lentano mette “in piazza” i destinatari della
propria bontà. Difficile non collegare le cose,
difficile non vederci, al di là del marketing,
una causa-effetto.
Il cantante ha annunciato pubblicamente
che devolverà il suo cachet agli ospedali di
Emergency e a famiglie disagiate, come
quella che abita a Torrevecchia, periferia
nord di Roma, che il sindaco della Capitale,
Gianni Alemanno, ha voluto far «adottare»,
seppur per una sera, da Celentano. Una fa-
miglia che combatte contro la disoccupa-
zione del papà, regista e film maker senza la-
voro da un anno, e contro l’esiguo stipendio
della mamma, educatrice in un asilo comu-
nale. E anche contro la disabilità di due degli
otto figli, quattro maschi e quattro femmine
dai 9 ai 26 anni. L’altra famiglia è un piccolo
nucleo, madre, padre e bambino ancora
piccolo, ma le difficoltà incontrate sono
molte anche se lui ha 33 anni e lei appena
28. La sorte, poi, potrebbe baciare altre due
famiglie disagiate se Celentano dovesse es-
sere presente per due serate e non più solo
per una. A Cagliari, invece, i soldi an-
dranno all’assessorato ai Servizi socia-
li.
Sul “bene” nulla da dire. Semmai
resta il dubbio sul “modo”, come sot-
tolinea il vicepresidente dei deputati
del Pdl, Osvaldo Napoli. «Il fatto che i
soldi dei cittadini siano devoluti in
beneficenza nulla toglie all’inaccetta-
bilità di un contratto esoso per le fi-
nanze della Rai e per le tasche dei con-
tribuenti». Anche perché, a fronte di
tanta bontà, Sanremo e la Rai sono
devono mandar giù un bel po’ di
cattiveria viste le strane idee del
molleggiato. Per mettere a punto
il suo intervento di questa sera,
un blocco di 40 minuti che andrà
Adriano Celentano [Olycom]
in onda senza interruzioni pubblicitarie, Ce-
lentano ha blindato l’Ariston. Alle prove
possono assistere solamente i suoi, quelli
del Clan. La moglie Claudia Mori, i body
guard che lo seguono a vista. Uno di questi
pare che abbia ricevuto l’ordine di dormire
fuori dalla camera da letto dei due, all’Hotel
Globo, un albergo a tre stelle attaccato
all’Ariston, che ha un passaggio riservato
per il teatro. Perfino l’orchestra, quando en-
tra il “molleggiato”, viene invitata a chiudere
i suoi spartiti e ad accomodarsi fuori, al ci-
nema Ritz. I cantanti, poi, sono stati costretti
a provare di mattina presto, in qualche caso
all’alba, o di notte. Con correlati attacchi di
panico, come quello capitato ad Emma
Marrone, che è scoppiata a piangere. E poi
dicono che la beneficenza costa cara.
32 Martedì 14 febbraio 2012
 TV E SKY
Cinema Passion ore 22.45
Braveheart
RAI UNO
6.10 Unomattina caffè
6.30 TG1 - Previsioni sulla
viabilità CCISS Viag-
giare informati
6.45 Unomattina. Condotto
da Elisa Isoardi, Geor-
gia Luzi
10.55 Che tempo fa
11.00 TG1
11.05 Occhio alla spesa
“S. Valentino e ciocco-
lata”. Condotto da
Alessandro Di Pietro
12.00 La prova del cuoco.
Condotto da Antonella
Clerici
13.30 TG1
14.00 TG1 Economia
TG1 Focus
14.10 Verdetto Finale
“Amore e handicap”.
Condotto da Tiberio
Timperi
15.15 Dal Casinò di Sanremo
La vita in diretta. Con-
dotto da Marco Liorni,
Mara Venier
TG Parlamento - TG1 -
Che tempo fa (all’int.)
18.50 L’eredità
20.00 TG1
20.30 Dal Teatro Ariston di
Sanremo 62º Festival
della Canzone Italiana
“Prima serata - Tra gli
ospiti Luca e Paolo”
(Diretta)
TG1 60 Secondi
(all’interno)
0.40 TG1 Notte - TG1 Focus
1.10 Che tempo fa
1.15 Sottovoce
FILM
18.50 Iron Man 2
Con R. Downey Jr. SCM
18.55 La donna del giorno
Con K. Hepburn MGM
19.05 Tutta colpa dell’amore
Con R. Witherspoon SCP
19.10 Romance & Cigarettes
Con Kate Winslet C 19.00 Biliardo, Snooker Welsh
19.20 Dragon Trainer SCF
19.20 Qualunquemente
Con Antonio AlbaneseSC1
19.25 Shaolin Soccer
Con Stephen Chow SCC
19.15 Immaturi
Con Raoul Bova SCH
21.00 Fantozzi in paradiso
Con Paolo Villaggio SCC
21.00 Io sono l’amore
Con Flavio Parenti C 20.45 Calcio, UEFA Champions
21.00 Il grande sonno
Con H. Bogart MGM
21.00 Flubber - Un profes-
sore tra le nuvole
Con Robin Williams SCF
21.00 Tomb Raider -
La culla della vita
Con Angelina Jolie SCM
21.00 Serendipity
Con John Cusack SCP
21.10 I padroni della notte
Con Joaquin Phoenix SC1
21.10 La concessionaria
più pazza d’America
Con Jeremy Piven SCH
22.40 Missione Tata
Con Vin Diesel SCF
22.40 Kate & Leopold
Con Meg Ryan SCP
22.45 Braveheart
Con Mel Gibson SCH
22.55 The Virginity Hit - La
prima volta è online
Con Matt Bennett SCC
22.55 Il Mago Houdini
Con Tony Curtis MGM
23.05 L’amore infedele
Con Diane Lane C vento
LEGENDA
C Cult FL Fox Life
CN Cartoon Network MGM Metro Goldwyn Mayer
D Discovery Chan. HD NCK Nickelodeon
ES Eurosport HD NGC National Geo. HD
DY Disney Channel SC1 Cinema 1 HD
F - FR Fox HD - Fox Retro SCC Cinema Comedy
FC Fox Crime HD SCF Cinema Family
Martedì 14 febbraio 2012 33
a cura di Giorgio Carbone
I CONSIGLI DELLA GIORNATA
Rete 4 ore 21.10 La 7 ore 21.10 Cinema 1 ore 21.10
Le comiche Assassinio sull’Eiger I padroni della notte
RAI DUE RAI TRE CANALE 5 ITALIA UNO RETE QUATTRO LA 7
7.00 Cartoon Flakes 7.00 TGR Buongiorno Italia 6.00 Prima Pagina 6.50 Cartoni animati 6.45 TGCom24 - Meteo 6.00 TGLa7 - Meteo -
10.00 TG2punto.it 7.30 TGR Buongiorno 7.55 Traffico - Meteo 5 - 8.40 Settimo cielo “Scelte 7.20 Ieri e oggi in tv Oroscopo - Traffico -
TG2 Regione Borsa e Monete da fare” “L’esito fi- 7.25 Nash Bridges “Un po- Informazione
10.20 TG2 Medicina 33 8.00 Agorà “Crisi greca e fi- 8.00 TG5 Mattina nale” liziotto all’asilo” 7.00 Omnibus
10.30 TG2 Sì, Viaggiare nanziamento partiti” 8.40 La telefonata di Belpie- 10.35 Everwood “Cuori in 8.20 Hunter “Angelo vendi- TG La7 (all’interno)
10.35 TG2 Eat Parade 10.00 La Storia siamo noi tro fermento” “La fuga” catore” con Fred Dryer 9.45 Coffee Break
10.40 Non solo soldi “A voi la linea: 8.50 Mattino Cinque. con Treat Williams 9.40 R.I.S. Roma 2 “Per un 11.10 L’aria che tira.
10.45 TG2 Costume e Società Ennio Remondino” Condotto da Federica 12.25 Studio Aperto - Meteo pugno di monete” Condotto da Myrta
11.00 I Fatti Vostri 11.00 Apprescindere “L’Italia Panicucci e Paolo Del Cotto e mangiato 10.50 Benessere - Il ritratto Merlino
13.00 TG2 Giorno delle emergenze” Debbio (all’interno) della salute 12.30 I menù di Benedetta
13.30 TG2 Costume e Società 12.00 TG3 - Rai Sport Notizie Grande Fratello 13.00 Studio Sport 11.30 TG4 - Meteo “Ospite Federico
13.50 Medicina 33 - Meteo 3 TG5 - Ore 10 13.40 I Simpson 12.00 Un detective in corsia Moccia”
14.00 Italia sul Due 12.25 TG3 Fuori TG (all’interno) 14.35 What’s my destiny “La regina del rock” 13.30 TG La7
16.10 Ghost Whisperer 12.45 Le storie - 11.00 Forum Dragon Ball 13.00 La signora in giallo 14.05 Assassinio sul palco-
“Vite scambiate” Diario italiano 13.00 TG5 - Meteo 5 15.30 Prima tv Camera Cafè “Delitto imperfetto” scenico (Giallo, 1964)
16.55 Prima tv Hawaii Five-0 “La mafia dei veleni” 13.40 Beautiful Ristretto 13.50 Forum con Margaret Ruther-
“Omicidio allo stadio - 13.10 Prima tv Julia 14.10 CentoVetrine 15.40 Prima tv Camera Cafè 15.10 Flikken coppia in ford. Regia di George
seconda parte” 14.00 TG Regione - Meteo 14.45 Uomini e Donne 16.10 The Middle “Ti voglio giallo “La trasparenza Pollock.
17.45 TG2 Flash L.I.S. - 14.20 TG3 - Meteo 3 16.15 Amici bene!” “Un Natale del cristallo” 16.15 Atlantide - Storie di
Meteo 2 14.50 TGR Leonardo 16.55 Pomeriggio Cinque. semplice” 16.15 Speciale uomini e di mondi “La
17.50 Rai TG Sport 15.00 TG3 L.I.S. Condotto da Barbara 16.55 La vita secondo Jim 16.20 Ieri e oggi in tv liberazione di Roma”
18.00 Dichiarazioni sul voto 15.05 Lassie D’Urso “La festa delle 16.30 I cannoni di San Seba- 17.30 L’ispettore Barnaby
finale del disegno di 15.55 Cose dell’altro Geo TG5 Minuti mamme” “Il fidanzato stian (Avventura, “Peccati su commis-
legge di conversione “Scrittura e postura” (all’interno) della mamma” 1968) con Anthony sione”
del decreto legge 22 17.40 Geo & Geo 18.45 The Money Drop 17.45 Trasformat Quinn, Charles Bron- 19.20 G’ Day “Ospiti:
dicembre 2011, n. 211 “Peperoni cruschi” 20.00 TG5 - Meteo 5 18.30 Studio Aperto - Meteo son. Regia di Henri Gianmarco Pozzecco
19.35 L’isola dei Famosi 9. Meteo 3 (all’interno) 20.30 Striscia la notizia - 19.00 Studio Sport Verneuil. e Camila Raznovich”
Condotto da Vladimir 19.00 TG3 La voce della contin- 19.20 Tutto in famiglia 18.55 TG4 - Meteo 20.00 TG La7
Luxuria 19.30 TG Regione - Meteo genza. Condotto da “Questione di ciccia” 19.35 Tempesta d’amore 20.30 Otto e mezzo. Con-
20.25 Estrazioni del Lotto 20.00 Blob Ezio Greggio e Mi- con Damon Wayans 20.30 Walker Texas Ranger dotto da Lilli Gruber
20.30 TG2 - 20.30 20.15 Paura al cimitero (Co- chelle Hunziker 19.50 Prima tv I Simpson “Il bambino prodigio” 21.10 Assassinio sull’Eiger
21.05 Prima tv Rai Criminal mico, 1993) con Stan 21.10 Guardia del corpo “L’amore è una cosa con Chuck Norris (Avventura, 1975)
Minds: Suspect Laurel, Oliver Hardy. (Thriller, 1992) con molto strangolata” 21.10 Le Comiche con Clint Eastwood,
Behaviour Regia di Lloyd French. Kevin Costner, Whit- 20.20 C.S.I. “Casualità” con (Commedia, 1990) George Kennedy. Regia
“Ecco qui il fuoco” 20.35 Un posto al sole ney Houston. Regia di Marg Helgenberger con Renato Pozzetto. di Clint Eastwood.
21.50 Criminal Minds 21.05 Ballarò “I cento giorni Mick Jackson. 21.10 Wild - Oltrenatura Regia di Neri Parenti. 23.20 L’uomo dalla cravatta
“Il Re solitario” di Monti e l'Europa dei 23.40 The Forgotten (Thriller, “Speciale Surviving 23.15 Ray (Drammatico, di cuoio (Poliziesco,
22.40 Prima tv The Good forti”. Condotto da 2004) con Julianne Wild”. Condotto da 2004) con Jamie Foxx, 1968) con Clint Ea-
Wife “Trapianto” Giovanni Floris Moore, Christopher Fiammetta Cicogna Kerry Washington. stwood, Lee J. Cobb.
23.25 TG2 23.15 90° Minuto Kovaleski. Regia di 0.30 Prima tv Mediaset Regia di Taylor Hack- Regia di Don Siegel.
23.40 Almost true Champions Joseph Ruben. Romanzo criminale 2 ford. 1.15 TG La7
“Tupac Shakur & Co.” 0.00 TG3 Linea notte 1.30 TG5 Notte - Meteo 5 “Episodio 6” 2.05 TG4 Night News 1.25 (ah)iPiroso
SATELLITI CANALI FREE DIGITALE TERRESTRE
SPORT TELEFILM Rai 4 Rai 5 La 5
13.30 Tennis, WTA Tour Doha: 20.05 Law & Order - 21.10 Vendetta assassina 20.45 Passepartout “L’arte, ca- 21.10 Grande Fratello Night
2a giornata (Diretta) ES Unità Speciale (Azione, 2009) con Olga maleonte o salamandra?” 22.30 Mai dire Grande Fratello
Kurylenko, Liron Levo. 21.15 Diciassette anni (Dramma- 23.15 Grande Fratello Live
15.15 Biliardo, Snooker Welsh “Philadelphia” FC
Regia di Danny Lerner. tico, 1999) con Lin Liu. 23.50 Uomini e Donne
Open Giorno 2 (Dir.) ES 20.05 Bones
23.00 Missione: Estremo Oriente Regia di Yuan Zhang.
18.00 Salto con gli sci, Coppa “Il dito nel nido” FL
Fearless (Azione, 2006) 22.45 David Letterman Show. Iris
del Mondo Klingenthal: 20.15 A tutto ritmo DY
con Shido Nakamura, Betty Condotto da David Letter- 21.05 Baci e abbracci (Comme-
Qual. HS 140 (Dir.) ES 20.25 Tre cuori in affitto Sun. Regia di Ronny Yu. man
“Tutte le vogliono” FR dia, 1998) con Edoardo
Gabbriellini. Regia di
Open Giorno 2 (R) ES 20.40 Buona fortuna Rai Storia Cielo Paolo Virzì.
19.00 WWE Domestic Raw Charlie! DY
20.30 Cult Book “2010/2011 - 20.00 Top Chef - All Star 23.00 Appuntamento al buio
Episodio 34 SP2 21.00 Criminal Minds
La perdita dell’identità” “Isola rovente” (Commedia, 1987) con
19.30 UEFA Champions Lea- “Contro ogni nemico” FC
21.00 Dixit Biografie 21.00 Speciale San Valentino La Bruce Willis, Kim Basinger.
gue Prepartita (Dir.) SP3 21.00 Moonlighting “La bisbe-
23.00 Res Tore dura verità (Commedia, Regia di Blake Edwards.
19.30 Rubrica sportiva UEFA tica quasi domata” FR 2009) con Gerard Butler.
Champions League 21.00 Prima tv Castle Rai Movie Regia di Robert Luketic. Real Time
Prepartita (Diretta) SP1 “Ammanettati” “Till 23.00 Rapporto Carelli “Ospite
20.00 Biliardo, Snooker Welsh 21.00 Baciati dalla sfortuna 19.40 Gordon Ramsay:
Death Do Us Part” FL Mario Monti”
(Commedia, 2006) con cucine da incubo
Open Giorno 2 (Dir.) ES 21.00 Prima tv C’era una volta
Lindsay Lohan, Chris Pine. 20.40 Abito da sposa cercasi
“Il pastore” F
Regia di Donald Petrie.
Canale Italia 21.10 Il boss delle torte
League Ottavi di finale, 21.30 A.N.T. Farm DY
22.45 La sposa di Chucky (Hor- 20.30 TG Canale Italia - TG Sport 22.10 Top Chef: Masters
gara di andata Lione - 21.50 Criminal Minds
ror, 1998) con Jennifer 21.00 Cantando e Ballando 23.05 Gordon Ramsay:
Apoel Nicosia (Dir.) SP3 “Prova estrema” FC Tilly. Regia di Ronny Yu. 23.45 C’era una volta cucine da incubo
20.45 Calcio, UEFA Champions 21.50 Glee “Michael” F
League Ottavi di finale, 21.55 Cybergirl DY
gara di andata Bayer L. -
Barcellona (Diretta) SP1
22.00 Moonlighting
“L’altra campana” FR
CANALI PREMIUM DIGITALE TERRESTRE
22.30 Azzurro Forte SP2 22.25 The Sleepover Club DY
22.45 Calcio, UEFA Champions 22.40 Law & Order -
Joi Steel Mya
League Bayer L. - Unità Speciale 19.30 E.R. - Medici in prima 18.25 R.I.S. 2 - Delitti imperfetti 19.20 Mya Mag “Speciale
Barcellona (Replica) SP3 “Personalità multipla” FC linea “Sposa bagnata” “Bella da morire” “La Smash”
20.15 Paperman trappola” con Lorenzo 19.30 One Tree Hill “Parole che
DOCUMENTARI RAGAZZI 20.25 V “Scontro tra regine” Flaherty cambiano la vita” “Ogni
con Elizabeth Mitchell 20.25 4400 “Doppio gioco” foto racconta una storia”
20.55 Quei secondi fatali NGC 20.00 Lo straordinario
21.15 Royal Pains “Amici-ne- con Patrick Flueger 21.15 Prima tv Gossip Girl
21.00 Chi offre di più? D mondo di Gumball CN
mici” “La maledizione 21.15 Prima tv Warehouse 13 “Libro a sorpresa”
21.00 Affari al buio THC 20.05 Kung Fu Panda NCK
della lotteria” “Love Sick” 22.05 Prima tv Pretty Little Liars
21.15 MasterChef Italia SKU 20.05 I Simpson “Incertezze
23.05 Dr. House - Medical Divi- “Queen For A Day” “Mai dimenticare”
21.20 Quei secondi fatali NGC (aka diatriba) di una casa-
sion “Una sfida per 22.50 Sanctuary “Kush” 22.55 Nip/Tuck “Agatha Ripp”
21.26 Affari al buio THC linga arrabbiata” “Il tour
House” con Amanda Tapping con Dylan Walsh
21.30 Chi offre di più? D storico di Marge” F
21.50 Quei secondi fatali NGC 20.25 Adventure Time CN
21.50 La guerra degli dei THC 20.33 I pinguini
22.00 Affare fatto! D di Madagascar NCK
22.10 MasterChef Italia SKU 21.00 Spongebob NCK
22.30 Affare fatto! D 21.05 Phineas & Ferb DY
22.50 Venezia pronto inter- 21.15 Regular Show CN
NGC 21.15 Phineas & Ferb DY
21.25 Spongebob NCK
HD
Canale disponibile anche in alta definizione
21.40 Mucca e Pollo CN
SCH Cinema Hits HD
SCM Cinema Max HD
21.50 Due fantagenitori NCK
SCP Cinema Passion HD 22.05 Il laboratorio
SP1 Sky Sport 1 HD
di Dexter CN
SP2-3 Sky Sport 2-3 HD
SKU Sky Uno
HD
22.15 Due fantagenitori NCK
HD
THC The History Channel 22.30 Virus Attack CN
Recuperi serie A: Bologna-Juve il 7 marzo
Bologna-Juve e Parma-Fiorentina, gare della 23ª giornata rinviate per
neve, verranno recuperate il 7 marzo alle 18.30. Stesso giorno, stessa
ora anche per Cesena-Catania (in programma domani). Modena-Pa-
dova, Pescara-Juve Stabia e Sampdoria-Empoli il 6 marzo alle 18.30.
ECCO PERCHÉ CE LA FARÀ
Inter da Champions
Mercato flop, mister improvvisati, sconfitte assurde: la stagione nerazzurra è
un paradosso, ma Ranieri finirà terzo. Anche grazie a una pessima serie A
:::
Il pallone di Luciano
Allegri davanti, Conte in tensione
Lo scudetto del gelo si vince di testa
::: LUCIANO MOGGI
QQQ Tra incubo e sprofondo,
per l’Inter è notte vera, è il ritor-
no al pre Calciopoli. Moratti ab-
bia il coraggio di riconoscere i
propri errori, la sua Inter di oggi
è la stessa degli anni precedenti
il 2006, il pallino è tornato all’ini-
zio, appena finito l’effetto per-
verso di Calciopoli , non ci sa-
ranno adesso altre inchieste ta-
roccate che lo possano premiare
oltre i suoi demeriti, né ex com-
ponenti del suo Cda che gli rega-
lino scudetti di cartone o gli pre-
parino corsie con avversari fatti
deboli o del tutto esclusi da sen-
tenze frettolose e a senso unico.
Squadra da rifare
Dopo aver razziato in campi
d’altri ciò che questi in quel mo-
mento non potevano tenere
(per esempio Ibra e Vieira) gli
era capitato per caso di centrare
buone opportunità come può
capitare a chi si trova a giocare
da solo, ivi compreso un tecnico
al meglio della sua ascesa pro-
fessionale come Mourinho, ma
l’incantesimo si è dissolto e Mo-
ratti è tornato alle sue scelte sba-
gliate, con la differenza che ora
non può evocare fantasiosi
complotti, ma semmai pren-
dersela solo con se stesso. Forse
pensava che la squadra del tri-
plete si potesse ibernare, invece
è invecchiata senza che venisse
ringiovanita. Il patron interista
si è invece cullato sugli allori e
raccoglie il frutto sgradevole di
quanto ha seminato. L’Inter va
ricostruita da capo, occorrono
grandi risorse che a Moratti non
sono mai mancate, e più ancora
scelte azzeccate, manca però
chi può fare queste scelte azzec-
cate, forse Oriali è stato allonta-
nato troppo in fretta. Non vedo
chi in quel management e in
quel cda abbia i requisiti e le ca-
pacità per riuscirci, e se il presi-
dente dell’Inter vuole nascon-
dersi ancora dietro i lacci del fair
play finanziario, anzichè inter-
venire con proprie dazioni per-
sonali, allora si dovrà rassegnare
alla posizione di classifica che
ora occupa, quella pre Calcio-
Di Natale frattura, per Isla stagione finita
Doppia tegola per l’Udinese. Frattura al secondo dito del piede destro
per Di Natale, che sarà out almeno una settimana, ma i tempi sono
destinati ad allungarsi. Stagione finita per Isla: lesione del legamento
collaterale del ginocchio destro e interessamento dei crociati.
poli, che fotografa il suo Dna cal-
cistico.
Ranieri apparentemente co-
raggioso, ma in realtà patetico,
affronta la ridda di microfoni e
dice di sentirsi protetto più che
mai dalla società. Ma Moratti
mugugna, e se non pensa di
cambiare, non gli passa per la
testa di confermare l’allenatore.
Un bravo a Mondonico che
ha rispolverato il vecchio cate-
naccio, contro il quale l’Inter è
sbattuta e si è fatta male.
Nel momento più difficile
della stagione, e alla vigilia del
confronto Champions con l’Ar-
senal, domani a San Siro, il Mi-
lan vince a Udine per il rotto del-
la cuffia e lo scenario tutto intor-
no cambia, rossoneri dallo spro-
fondo possibile all’esaltazione
con eccesso, il risultato fa tutto,
se poi aggiungi la posizione in
classifica è giubilo. Così va il
mondo dei media e quello del ti-
fo. Ma il Milan ha giocato male e
le numerose assenze non pos-
sono fare da attenuante.
Juve in salita
La Juve non paga dazio per gli
impianti vecchi di Parma e Bo-
logna: non gioca perché, a causa
del meteo, la viabilità per rag-
giungere lo stadio mette in serio
pericolo l’incolumità dei tifosi.
Non conta che dovrà recuperar-
li, a cominciare da quello al Tar-
dini domani alle 18.30, conta
che cambia l’approccio: la squa-
dra di Conte è in apprensione
perché il Milan è davanti. In più,
fin qui si è fatta forte trasfor-
mando in benefit l’handicap di
non giocare le coppe europee. I
due recuperi intasano due setti-
mane, “pareggiando” le gare di
Champions del Milan, poi ci sa-
rà il ritorno della semifinale di
Coppa Italia, che coinvolge en-
trambe. Detto in soldoni, svani-
to il vantaggio. Ma i bianconeri
sono su di fisico e di morale, il
gruppo è compatto, c’è tutto di
base per recuperare subito il pri-
mato e di lì proseguire bene ver-
so il finale.
luciano.moggi@liberoquotidiano.it
::: IVAN ZAZZARONI
MILANO
QQQ Il terzo posto che vale i
preliminari di Champions -
l’obiettivo minimo stagiona-
le - è dell’Inter: il perché e il
percome, in meno di dieci
punti. Un utile riassuntivo.
1) L’estate scorsa Moratti
consegnò la squadra alla
(sua, loro) quinta scelta, Ga-
sperini: aveva(no) cercato
invano, e con differenti livelli
di convinzione, Bielsa,
Mihajlovic, Villas Boas, Hid-
dink e fors’anche Capello -
Fabio è da anni un must.
2) La direzione tecnica ha
commesso errori talvolta
imbarazzanti tanto nella ses-
sione più lunga e calda del
mercato quanto in quella ge-
lida. Tra giugno e agosto, do-
po aver inseguito Sanchez,
Lavezzi e Tevez e aver prati-
cato il tira-e-molla con Pre-
ziosi per Palacio, indicato da
Gasperini quale figura im-
prescindibile per l’attacco,
acquistò Jonathan e Alvarez
(14 milioni in due), Poli, Ca-
staignos e all’ultimo Forlàn -
senza peraltro accorgersi
che l’uruguaiano non avreb-
be potuto giocare in Euro-
pa.
3) Sempre in estate si libe-
rò di Eto’o il Salvatore e trat-
tenne Sneijder quando
avrebbe dovuto fare il con-
trario. Anche le correzioni
invernali sono state danno-
se: dentro Guarìn, un presti-
to utilizzabile soltanto a
marzo (infortunio), Palombo
e il giovane Juan e fuori Mot-
ta e Jonathan.
La parabola di Thiago rias-
sume perfettamente la con-
fusione che ha segnato, ri-
ducendola, l’Inter negli ulti-
mi nove mesi: posto sul mer-
cato a luglio, il “brasitaliano”
è stato dichiarato incedibile
(da presidente e tecnico) a
gennaio, ovvero pochi giorni
prima di essere spedito in
viaggio premio a Parigi. Su
sua richiesta.
4) Riportata in linea di gal-
leggiamento da Ranieri con
un calcio più basico e di ag-
giustamenti, la squadra è
andata in crisi non appena
ha ritrovato i qualitativi
Sneijder e Forlan, non im-
piegabili secondo lo schema
ad alta protezione.
5) Ha messo in discussio-
ne, nell’ordine, Milito, Pazzi-
ni, Lucio, Sneijder, Ranoc-
Adriano è dimagrito, Libertadores ok
Adriano è convocato per la Coppa Libertadores con il Corinthians. Il
tecnico Tite ha detto che l’attaccante è «vicino al peso ideale» (era a
106 chili). Efficace la reclusione “forzata” per una settimana nell’hotel
del club: allenamenti 3 volte al giorno, dieta ferrea e niente uscite.
chia, Maicon, Chivu, Poli e
Obi, Stankovic, Nagatomo,
Cambiasso e da qualche set-
timana addirittura Julio Cé-
sar.
6) Nelle prime ventitré
partite di campionato ha su-
bìto 9 sconfitte lasciando 6
punti al Novara e 4 al Paler-
mo. Ma vincendo il derby
(potenza dei paradossi). vici-
7) Tra Gasp e Clod, è pas- nabili
sata dal 4-4-2 a rombo (ma Moratti e i
anche piatto) originario a tifosi.
tutte le declinazioni della di- Ora, se no-
fesa a 3, per poi tornare nostante il ca-
all’origine con una coppia di sino fatto l’In-
esterni inadatti. Ha beccato ter è ancora in
30 gol. Champions e a
8) La vecchia guardia ha sei punti dalla ter-
condizionato le scelte più za in campionato
importanti. (Lazio) le letture so-
9) Nel nome e per conto di no due: o - inconsa-
Platini e del suo tutt’altro pevolmente e fisiolo-
che democratico Fair Play gicamente - è tanto
Finanziario, sta seguendo la forte lei, la società-
dieta a punti (persi) e tutto squadra, oppure s’è
questo dimagrimento (di stra-appiattita la Serie
obiettivi, speranze e ricavi) A. Inter terza “fissa”:
ha reso nervosissimi e inav- potete scommetterci.
.
PROTESTE
IN ROSA
Claudio Ranie-
ri. A lato, tre
donne contesta-
no Moratti (LaP)
Tetto stipendi e fair play bloccano tutto
Niente rivoluzione, Moratti ha le mani legate
::: TOMMASO LORENZINI lenti. Di più. A giugno 2011, il costo dei dipendenti
superava (di poco) il limite massimo del 70% sta-
QQQ I tifosi invocano un repulisti, Massimo Mo- bilito dal fair play. Dunque sarà prioritario abbat-
ratti ha le mani e i cordoni della borsa legati. La tere il monte ingaggi, che a lordo vale 145 milioni.
contestazione durante e post Novara, la prima do- Chi pesa di più? Al netto Sneijder (6 milioni, sca-
po anni di appagamento da vittorie, è stata pesan- denza 2015), Maicon (4, 2013), Julio Cesar, Milito,
te, tanto che non sono rimasti indenni neppure Cambiasso (4,5, 2014). Per questo la riduzione
Zanetti e Cambiasso: «Devono andarsene. Vole- proseguirà, anche a scapito del valore del cartelli-
vano prendere Mascherano ma a loro non andava no dei giocatori e della rosa, investendo sui giova-
bene. E a Benitez hanno fatto le scarpe». ni del vivaio. Ma per un paio di anni potrebbe ri-
Eppure, chi si aspetta una rivoluzione a giugno sentirne la competitività. Alla fine del prossimo
resterà deluso. Colpi monstre alla Ronaldo e Vieri triennio, il bilancio aggregato non dovrà superare
non sono più nelle possibilità e i paletti del fair perdite oltre i 45 milioni e Moratti non potrà più
play finanziario hanno imposto la linea dei tagli. coprire il buco: sarà infatti vietato. Proprio qui si
Che però, per essere efficace, deve essere accom- inseriscono le già avviate trattative per cedere una
pagnata a investimenti utili a generare ricavi, co- parte della Saras, compagnia petrolifera di fami-
me lo stadio e nuove strategie di merchandising. glia, inserendo nell’affare l’Inter. Sono in corso
Ma gliscogli sonotanti. Inprimis ilbilancio, chiu- sondaggi in Russia (la Sibur) e Centro Asia, per ce-
so a giugno 2011 in passivo di 87 milioni. Moratti dere quote del club in cambio di una ricca spon-
ripianerà, magari aiutandosi con cessioni eccel- sorizzazione. Lecita e sempre più indispensabile.
 SPORT
Posticipi di serie A
Un altro rigore di Calaiò
La Roma perde a Siena
Napoli facile col Chievo
MILAN-ARSENAL
Il Faraone e Titì, quando l’età non conta
Domani El Shaarawy contro Henry, prima e (forse) ultima sfida fra generazioni di fenomeni
::: ALESSANDRO DELL’ORTO
QQQ Quando il Faraone Ste-
phan El Shaarawy nasceva a Sa-
vona - il 27 ottobre 1992 - Titì,
meglio noto come Thierry Da-
niel Henry, aveva da poco com-
piuto 15 anni ed era appena stato
acquistato dal Monaco, dopo
che l’osservatore Arnold Catala-
no era rimasto a bouche bée - a
bocca aperta - vedendolo segna-
re sei reti in una partita giovanile
finita 6-0. Un piccolo fenomeno
che nel giro di un paio d’anni
avrebbe esordito in prima squa-
dra (allenata da Arsène Wenger)
e sarebbe decollato, passando
per Francia, Italia e Spagna, ver-
so una brillante carriera.
Il Faraone e Titì, due genera-
zioni differenti e due modi diver-
si di interpretare il football. Da
campioni. Due carriere che do-
mani, per la prima e probabil-
mente l’ultima volta, si incroce-
ranno in occasione di Milan-Ar-
senal di Champions League. Il
vecchio Henry (34 anni) e il gio-
vane El Shaarawy (19) sono i due
recenti trascinatori, un po’ a sor-
presa, dei rispettivi club e le loro
prodezze stanno strappando ap-
plausi. Di congedo e di benvenu-
to. Il congedo è quello di Titì, che
in Italia ricordiamo per una de-
ludente esperienza juventina
nell’anno 1999 (16 presenze e 3
reti da gennaio a maggio giocan-
do da esterno sinistro del 4-4-2 di
Ancelotti, tecnico che aveva so-
stituito Lippi), ma nel mondo lo
ricordano per scatti, dribbling,
magie e gol con l’Arsenal (250
presenze e 230 reti) e poi con il
Barcellona (80 partite e 32 segna-
ture). Prima di trasferirsi negli
Usa (13 luglio 2010) per vestire la
maglia dei New York Red Bulls.
Appunto, l’America. Henry ha
abbandonato momentanea-
mente la sua squadra di New
York («Ero in vacanza in Messico.
Poi, dopo essermi allenato con la
squadra, il boss - Wenger, ndr -
mi ha chiesto se volessi tornare.
È successo tutto così in fretta») e
lo scorso 5 gennaio ha firmato un
contratto di un mese e mezzo
Martedì 14 febbraio 2012 35
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::: SILVIA GILIOLI partita da professionista non è mai pericoloso, la-
scia dopo un’ora a Osvaldo. Luis Enrique chiude
raddoppio al 38’, rigore di Cavani (13 gol), sgambet-
tato da Sorrentino. Nel secondo tempo i veronesi
QQQ In trasferta la Roma non va. A Catania non è con 4 punte, inserendo anche Bojan, accanto a La- spingono senza riaprire il match, mentre il portiere
andata oltre il pari nel completamento della partita,
a Cagliari aveva perso 4-2, a Siena cade per 1-0, rigo-
mela e a Borini, che ha una sola occasione, destro
bloccato da Pegolo. Nelle ultime 13 partite, il Siena
nega il tris a Gargano e Inler. Bene Lavezzi e Cavani.
Classifica: Milan 47; Juventus 45; Lazio 42; Udi-
re al 6’ della ripresa: tocco di Kjaer, entrato per Juan,
su Destro che si era divorato tre occasioni. Segna
aveva battuto solo la Lazio, però ha fatto strada in
coppa Italia.
nese 41; Inter 36; Roma 35; Napoli 34; Palermo 31;
Cagliari e Genoa 30; Fiorentina 28; Catania, Parma e
Calaiò arrivando a 10 reti, nel primo tempo anche il Facile invece il successo del Napoli sul Chievo, 2- Chievo 27; Atalanta (-6) 24; Siena 23; Bologna 22;
capitano senese aveva sbagliato un gol. Per i giallo- 0. Al quarto d’ora Britos di testa infila la prima rete in Lecce 18; Cesena e Novara 16. Atalanta, Cesena, Ge-
rossi pericoloso Lamela con una punizione, si av- maglia azzurra, su angolo di Lavezzi. Meritava noa e Siena una partita in meno; Bologna, Catania,
vertono le assenze di De Rossi e Gago, Totti alla 700^ l’espulsione Aronica per la gomitata su Paloschi, il Fiorentina, Juventus e Parma due in meno.
I match di oggi
Il Barça a Leverkusen:
arbitra Tagliavento
Apoel tenta il colpaccio
::: MILANO
QQQ È ora della Champions che torna con gli ot-
CLASSE 1992 SUPER 34ENNE tavi di finale. In programma oggi Lione-Apoel e
con l’Arsenal. Beh, in Inghilterra Stephan El Shaara- Thierry Henry, 34 rawy, il Faraone che al Milan sta Bayer Leverkusen-Barcellona. La prima squadra
ha fatto la differenza e ha realiz- wy, 19 anni, al pri- anni. Dal suo ritor- lasciando tutti, come dicono in italiana impegnata sarà il Milan domani sera, la
zato tre reti, l’ultima delle quali mo anno al Milan: no, 3 reti in 6 pre- dialetto milanese, cumpagn de settimana prossima (21 e 22 febbraio) toccherà a
quattro giorni fa contro il Sun- 15 presenze, 4 gol senze con l’Arsenal: quel de la mascherpa. Di stucco. Napoli e Inter.
derland: gol da tre punti al 91’ e in 714 minuti. Me- in totale 373 pre- Il baby rossonero è la ricarica Il Lione ospita la sorpresa di questa Cham-
Gunners quarti in classifica. Gio- glio di Pato, 4 reti in senze e 229 gol. Ha della squadra di Allegri e sabato, pions: i ciprioti dell’Apoel Nicosia (20.45, diretta
vedì Henry ripartirà per gli Usa. 15 gare (806 minu- vinto la Champions a Udine, ha dimostrato di essere su Skysport 3: nel pre e post partita sarà Giovanni
Non prima, però, di giocarsi la ti) LaP. ’09 col Barça LaP. passato da promessa a campio- Trapattoni ospite speciale in studio con Fabio
sfida di San Siro contro El Shaa- ne vero. Ha inventato l’azione Caressa), che proveranno a sorprendere la squa-
che ha portato in gol Maxi Lopez dra di Gardé, bestia nera del Real Madrid negli ul-
e poi, al volo in girata, ha realiz- timi anni. I francesi sono quarti nella Ligue1, a 11
La maledizione inglese zato il 2-1 che rilancia il Milan. E
che lo fa entrare l’attaccante di
punti dalla capolista, il Psg di Ancelotti. L’Apoel è
la prima cipriota ad approdare alla fase ad elimi-
A ogni gol di Ramsey muore un Vip diritto nel club dei talenti da serie
A (finora 12 le presenze in rosso-
nazione diretta del torneo. Ce l’ha fatta sfidando i
compagni di girone: Shakhtar, Porto e Zenit (im-
nero), dopo essere stato - mal- pegnato domani con il Benfica). Il Lione, invece, è
::: LONDRA perto il corpo della cantante. Il «sortile- grado i soli 19 anni - già un picco- reduce da quel 7-1 contro la Dinamo Zagabria del
gio» inizia a maggio: alla rete di lo fuoriclasse in serie B con il Ge- 7 dicembre, molto contestato sia per il numero
QQQ Le chiamano coinci- Ramsey allo United segue noa (ha esordito a 16 anni) e con delle reti (i francesi sono passati, a discapito
denze. Certo questa è ma- l’uccisione di Bin Laden. A il Padova (25 partite e 7 reti lo dell’Ajax, grazie alla differenza gol) sia per l’oc-
cabra e l’ha scovata un inizio ottobre, gol al Tot- scorso campionato). Allegri, per chiolino del difensore croato Vida al 5° gol di Go-
attento tifoso dell’Arse- tenham e bye bye Steve la sfida di domani sera, sta pen- mis, letto dagli olandesi come un accordo sul
nal. Ogni gol di Aaron Jobs. Stesso mese, stes- sando seriamente di confermare campo. L’altro match vede il Barça in casa del Ba-
Ramsey, 21 anni, è lega- sa storia: Ramsey segna il Faraone (l’alternativa è Robi- yer (Skysport 1), che mancava agli ottavi 2004/05.
to alla morte di un Vip: al Marsiglia in Cham- nho) dall’inizio. Per sfidare Titì, Arbitra l’italiano Tagliavento (previsti -3° a Lever-
Whitney Houston, Bin pions, il giorno do- che è alla fine della sua avventura kusen). I tedeschi, sesti in Bundesliga, devono fa-
Laden, Steve Jobs e Ghed- Aaron Ramsey, 21 anni po muore Ghedda- con l’Arsenal. Due generazioni a re a meno di Ballack (guai muscolari). I blaugra-
dafi. Domenica, giusto poche fi. Un tifoso scher- confronto che si incrociano per na, oggi in formazione tipo, non hanno mai perso
ore dopo che l’attaccante dei za: «Sono preoccu- la prima volta per strappare ap- nelle ultime 7 trasferte in Germania ma in Liga so-
gunners aveva segnato l’1-1 contro il pato che le cose possano andare fuori plausi. Di congedo e di benvenu- no secondi a - 10 dal Real.
Sunderland, a Beverly Hills veniva sco- controllo se Ramsey segnasse di più». to. GA.FR.
36 Martedì 14 febbraio 2012
[BERGAMO] [MONZA]
I NUMERI DI IERI
Locatelli ancora nei guai ::: 5 Persone arrestate ::: 2014 Anno corsi in inglese Politecnico Finiti i posti al cimitero
::: 3 Furti d’auto ::: 3,2 Milioni di euro investiti
per i rifiuti sotto i box ::: 27 Borseggi ::: 120 Professori
Alt alle sepolture islamiche
LUCA BASSI a pagina 45 ::: 1 Truffa ::: 29 Media per l’esonero delle tasse LAURA MARINARO a pagina 45

Redazione cronaca: viale Majno 42, 20129 Milano; telefono 02.999666; fax 02.99966227; email: milanocronaca@liberoquotidiano.it; Pubblicità: PUBLIKOMPASS SPA, Via Winckelmann 1, 20146 Milano; Tel. 02.24424611 - Fax 02.24424490

::: Allarme sicurezza

Libertà di stampa
VIETATO CRITICARLO Un altro morto in strada
GIULIANO IL CENSORE
INSULTA I GIORNALISTI Pisapia ridacci l’esercito
::: ANDREA MORIGI Sparatoria al parco Lambro: un vigile uccide un sudamericano. E il sindaco tace
QQQ Quando i poteri pubblici pretendono di
insegnare ai cronisti le regole della professione QQQ Un solo colpo al petto.
giornalistica, svelano il primo indizio della loro UN SAN VALENTINO «DIVERSO» Un vigile di 36 anni ha sparato
volontà di censura. e ucciso ieri pomeriggio il cile-
Perciò, ieri, ha suscitato sconcerto più di no Marcello Gomez Cortes, in
un’uscita infelice, l’attacco del sindaco di Mila- fuga con un complice dopo
no, Giuliano Pisapia, alla stampa. L’occasione, una rissa tra connazionali. Se-
la cerimonia celebrativa dei 100 anni dalla costi- condo la ricostruzione della
tuzione del Sindacato cronisti lombardi-Grup- municipale, il socio di Gomez
po cronisti lombardi (Gcl), e la cornice, cioè Pa- Cortes aveva puntato una pi-
lazzo Marino, sede del Comune di Milano, indi- stola contro l’agente, che a quel
cano un chiaro: «Qui comando io, anche sulla li- punto ha sparato e colpito la
bertà di critica e di espressione garantite dall’art. vittima, che per il comandante
21 della Costituzione». Mastrangelo «si è gettata da-
Lo confermano troppi episodi di insofferenza vanti al complice». La Lega:
nei confronti dei giornalisti, dalla claque dei «Con Pisapia è Far West». Silen-
supporterche ha fischiato le domande scomode zio del sindaco.
di alcuni giornalisti per farli tacere, in coinci- SERVIZIO a pagina 42
denza con l’esordio del mandato di Pisapia, fino
al più recente gesto di stizza nei confronti di una GIALLO IN VIA CASASCO
reporter, conclusosi addirittura con un contatto
fisico, definito involontario.
Sono questi gli elementi che poi, catalogati e
Lo trovano sgozzato
messi in ordine, fanno sì che ogni anno l’Italia nella sua auto
cada regolarmente nel fondo della classifica
mondiale della libertà d’informazione. di SALVATORE GARZILLO
Quasi quasi, si trova normale che accada se a
governare è il centrodestra. Più volte Libero è fi- Due agenti della Polfer hanno ri-
nito nella lista nera di Palazzo Marino, i cui uffici trovato il corpo di un uomo di 67
non inserivano più questa testata nelle loro ras- anni in un auto in via Casasco.
segne stampa, illudendosi così di cancellare le
critiche sull’Ecopass o su altri discutibili provve-
. a pagina 42
dimenti delle giunte che si sono succedute negli
ultimi anni. Quando invece l’intimidazione ar-
Baci gay al Pirelli
riva dalle realtà di potere amministrate dal cen-
trosinistra, teoricamente area di appartenenza
«Ma niente cortei» Il presidente si ferma al 22%: eletto Sisler
culturale di molti cronisti, ci si sorprende. QQQ Il tam tam ha radunato partiti di
In realtà, dovrebbe sorprendersi soprattutto
il centrosinistra perché stavolta, nel mirino di
centrosinistra (Pd e Sel) e associazioni
omosex (Arcigay in testa). Tutti pronti a
Podestà travolto ai congressi Pdl
Pisapia, è finita perfino l’Ansa, orgoglio dell’Ita- «invadere» questa sera la vetta di Palazzo
lia antifascista. Dopo una cronaca che in manie-
ra del tutto obiettiva riferiva della maleducazio-
Lombardia per rivendicare l’orgoglio
dell’amore libero.
QQQ Guido Podestà prova a guardare il bicchiere
mezzo pieno. La sconfitta al congresso di domenica
Fuori dal vaso
ne del primo cittadino di Milano, giunto alla ce- Ieri Roberto Formigoni ha respinto il è netta: Sandro Sisler ha raccolto 3136 voti contro i «Sono tantissime le segnala-
rimonia con cinquanta minuti di ritardo e con la tentativo di trasformare l’iniziativa della 980 del presidente della Provincia. Un disastro an- zioni che riceviamo per il pia-
luna così storta da rendersi antipatico a tutto Regione nell’ennesimo Gay Pride condi- nunciato, visto che l’uomo di Ignazio La Russa era no antifreddo. Dimostrano la
l’uditorio, dallo staff di Pisapia sono partite le te- to dalle prevedibili rivendicazioni politi- sostenuto praticamente da tutte le correnti del par- crescente coesione sociale che
lefonate di protesta alla redazione milanese che: «Non abbiamo mai respinto nessu- tito (Formigoniani e Mantovaniani, oltre agli uomini Milano sta mostrando».
dell’agenzia di stampa nazionale. È la riprova no, ma è chiaro che il trentanovesimo di Colucci e Domenico Zambetti). Podestà, tuttavia, GIULIANO PISAPIA
che quell’atteggiamento non è casuale e non piano non potrà essere utilizzato per ma- racconta di essere del tutto «soddisfatto». La ragione: Fino a sei mesi fa, in effetti, i
può che essere interpretato come arroganza del nifestazioni di nessun tipo». «Grazie a me questo è stato un congresso vero». Dice clochard sottozero venivano
potere e come volontà di asservire l’informazio- MASISMO COSTA a pagina 41 Podestà: «Ora siamo la prima corrente in Provincia». lasciati allo sbando
ne. LORENZO MOTTOLA a pagina 39

Vittima della burocrazia

Lasciato dalla mamma, non potrà andare a scuola
::: SAN BENEDETTO (MN)
QQQ Non solo è stato abbandona-
to dalla mamma, ma non potrà
nemmeno andare a scuola se la bu-
rocrazia non chiuderà un occhio. È
l’assurda storia di un ragazzino di 13
anni e del suo papà che non sanno
più che pesci pigliare per uscire
dall’impasse.
Dopo anni di litigi e la separazio-
ne, infatti, la mamma del bambino è
partita per la Spagna ed è sparita.
«Mio figlio ormai ha tredici anni e
mezzo, il prossimo anno dovrà fre-
quentare le scuole superiori», rac-
conta il pover’uomo alla Gazzetta di
Mantova. «Bene, vado in una scuola
per iscriverlo, mi danno un modulo
da compilare. In fondo al foglio c’è
scritto: firma di entrambi i genitori,
anche se separati o divorziati. E io
dove la vado a prendere la firma di
lei?».
L’incubo di una madre che non
c’è non è finito. L’uomo si rivolge
all’anagrafe per la carta d’identità
del figlio necessaria per l’espatrio
ma anche per i documenti «servono
le firme di entrambi i genitori». «So-
no andato dal giudice tutelare assi-
stito dall’avvocato. Ma il legale mi ha
chiamato per dirmi: il nulla osta po-
trebbe arrivare, ma ci serve un testi-
mone, qualcuno che sia pronto a
raccontare che lei è andata via». Ma
anche questo è un problema. In quel
periodo vivevano nel bresciano e lì
non conoscevano nessuno.
 38 Martedì 14 febbraio 2012
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::: BATTAGLIA
DELIBERA
La giunta vuole approvare
un finanziamento di 33 mi-
lioni per «mettere in sicurez-
za» i conti dell’Ortomercato,
ma intende lasciare aperta la
porta per il trasferimento
della sede a Porto di Mare o
ai terreni di Expo. Contrari il
centrodestra e gli operatori.
PROTESTA
Domenica sera i dipendenti
dei Mercati generali hanno
bloccato l’entrata dell’orto-
mercato impedendo l’acces-
so ai tir.
BILANCI
L’equilibrio di bilancio della
Sogemi è molto delicato: nel
2010, infatti, l’azienda di-
chiara crediti per 6 milioni e
debiti per 28 milioni, che ar-
rivano a circa 30 milioni col
TFR dei dipendenti.
Municipalizzata in crisi
Caos e proteste all’Ortomercato
In serata la tregua tra Pd e Pdl
Congelato per cinque mesi il trasferimento della Sogemi. Giovedì si vota. Lega contraria
::: TIZIANA LAPELOSA
QQQ Alla fine maggioranza e oppo-
sizione hanno “quasi” trovato un ac-
cordo sul futuro trasferimento della
Sogemi. Il centrosinistra ha chiesto a
Pdl e Lega di cancellare la quasi tota-
lità dei 300 emendamenti presentati
alla delibera sul futuro della munici-
palizzata. In cambio, la maggioranza
ha assicurato di rinviare di cinque
mesi la discussione sulla eventuale
nuova location del mercato all’in-
grosso. E giovedì prossimo si voterà.
Ma se il Pdl è sembrato propense ad
accettare questa soluzione, la Lega ha
si è detta contraria.
La tregua tra le due ale del consi-
glio comunale di Palazzo Marino è
arrivata nella tarda serata di ieri al ter-
mine di un pomeriggio caratterizza-
to da non poche tensioni per quella
delibera, firmata dall’assessore al
Commercio Franco D’Alfonso, che
aveva come obiettivo quello di evita-
re il fallimento della municipalizzata.
Un piano che prevede investimenti
pari a 33 milioni di euro e la possibi-
lità di coinvolgere anche capitali pri-
vati. Così, dopo quelle estenuanti
delle settimane scorse, ieri si è quasi
riusciti a raggiungere un accordo tra
maggioranza e opposizione con
quella proposta del Pd di congelare la
decisione su un eventuale trasferi-
mento in altra sede dei mercati gene-
rali per 5 mesi. Il tempo, per la giunta,
di studiare un nuovo piano per il fu-
turo dell’Ortomercato. Un punto,
quello di trasferire la sede dell’orto-
mercato, che all’opposizione comu-
nale, Pdl e Lega, non è mai andato
giù. I due partiti, infatti, da sempre
sostengono che la sede non debba
essere spostata da via Lombroso. Per
nessun motivo al mondo. Quindi, la
delibera così com’è, nonostante il
“congelamento”, l’opposizione non
l’avrebbe mai votata. «Piuttosto di in-
serire in delibera una voce in cui si as-
sicura che il mercato non viene spo-
stato», ha detto nel primo pomerig-
gio di ieri Carlo Masseroli, capogrup-
po Pdl, appoggiato dai suoi, «si prefe-
risce mandare in liquidazione la So-
gemi». Ieri, poi, a Palazzo Marino, lo
hanno ribadito in maniera così inci-
CRONACA
I dipendenti dell’Ortomercato temono di perdere il posto di lavoro in seguito alle perdite di bilancio e alle scelte della giunta Pisapia Fotogramma
Bavaglio arancione
Lezioni di giornalismo
dal sindaco Pisapia
«Verificate le fonti»
::: MICHELA RAVALICO
QQQ Pisapia fa la morale ai giornalisti, ma sba-
glia tempi, modi e luogo. Ieri, durante la cerimo-
nia per commemorare i 100 anni dalla costitu-
siva che perfino l’assessore ha chie- intervento, a spiegare che la maggio- Temono che i cambiamento che in- zione del sindacato cronisti lombardi, il sindaco
sto di intervenire. Per dire a Masseroli ranza è d’accordo a non parlare ades- teressano la Sogemi possano mettere ha parlato per ultimo. Non perché fosse l’ultimo
che «non è certo la giunta che fa salta- so di un trasferimento della Sogemi - seriamente a rischio il loro posto di degli invitati (anzi, era l’ospite d’onore), ma per-
re la Sogemi e a decidere per la liqui- a Porto di Mare, in quel che resterà lavoro. «Qualsiasi ipotesi di liquidare ché è arrivato con 50 minuti di ritardo. Ritardo di
dazione». Anzi, ha aggiunto l’asses- dell’Expo o in un altro luogo da defi- Sogemi è inaccettabile. Esistono so- cui si sono scusati per lui i suoi portaborse («ave-
sore, «se non fossimo intervenuti, la nire -, ma che prima o poi se ne dovrà luzioni alternative e per questo chie- va un impegno in prefettura per la firma del Pro-
società avrebbe dovuto presentare i discutere. Vincolando a cinque mesi diamo senso di responsabilità all’op- tocollo sulla legalità per Expo con il Ministro
libri in tribunale» e che lo scopo della la discussione del progetto. Perché posizione ma anche alla giunta co- dell’Interno Annamaria Cancellieri»). Un po’
delibera, al momento, «è quello del ora, ha detto, «quello che conta è il fu- munale», ha detto Graziella Carneri, come chi parla del morto in
salvataggio della società e di quanti ci turo dei lavoratori», che dall’area ri- segretaria generale della Filcams. casa dell’impiccato, il
lavorano». servata agli ospiti a Palazzo Marino Intanto nella notte tra domenica e sindaco ha preso a
Sarà poi Carmela Rozza, nel suo hanno applaudito il suo intervento. lunedì una cinquantina di dipenden- spiegare con tono
ti Sogemi ha mandato in tilt il traffico accademico che «è
procedendo a velocità moderata con giusto e doveroso ri-
SETTEMILA LOCANDINE ANTI TICKET i propri tir in prossimità dei capanno- portare le moltissi-
ni di via Lombroso, la sede del mer- me critiche su una
Negozianti contro i giovedì dello shopping cato: bloccheremo la città se la politi-
ca non salva i posti di lavoro, ha mi-
macchina complessa
come quella
«Area C dannosa, chiuderemo le serrande» nacciato il sindacalista Josef Dioli. E Giuliano Pisapia Ftg di Milano per
Alberto Albuzza, presidente dell’as- il dovere di
Settemila locandine bilingue contro l’Area C. I commercianti del centro, riuniti sociazione dei grossisti: «Se si uccide informare i
ieri in assemblea, preparano la nuova offensiva contro la tassa d’ingresso: pre- l’Ortomercato non staremo a guar- cittadini». Pisapia, però, ha anche esortato cro-
sto le vetrine saranno tappezzate da locandine bilingue contro la gabella (ita- dare». Tutto resta, dunque, nelle ma- nisti di Palazzo Marino a una maggiore attenzio-
liano e inglese). «Milano è il motore dell’economia, ma grazie all’Area C non lo ni del consiglio comunale e nelle pa- ne alla verifica delle fonti. «Non è una critica - ha
sarà più» dice il presidente del comitato Elena Scaramucci. «Bisogna abrogar- gine della delibera firmata dall’asses- detto - ma un’osservazione. A volte nascono
la». I commercianti contestano anche l’iniziativa del “Giovedì dello shopping”, sore D’Alfonso. L’eventuale successo pettegolezzi e verità parziali, altre volte vengono
propostadalComune altavoloconConfcommerciodi settimanascorsa:«Non dell’operazione consentirebbe al annunciate iniziative del Comune non ancora
diamo favorevoli, non servirà a nulla». Venerdì 24 nuova assemblea. Aggiunge sindaco di azzerare il Consiglio di decise o prese che risultano cose non vere».
la Scaramucci: «Siamo pronti a chiudere i negozi durante l’iniziativa». amministrazione targato centrode- Gelo e imbarazzo hanno preso il sopravvento
M. COS. stra e nominare nuovi componenti. in platea. «Ma come gli verrà in mente di venire
alla cerimonia dei cronisti lombardi per farci le
pulci». Dicono che a non andare giù al neo sin-
Gli antiquari: tasse troppo alte daco arancione siano state le critiche, corretta-
mente riportare dai giornali compreso Libero,
Aumenti folli: salta iI mercatino dei Navigli rivolte dai parenti delle vittime delle foibe nella
giornata di commemorazione di venerdì scor-
so.
::: DINO BONDAVALLI Commercio D’Alfonso. Una scelta mercianti presenti incassi principe- Qualunque sia l’origine del suo nervosismo,
che ha di fatto reso insostenibile il co- schi. Per l’associazione che organizza Pisapia ha fatto un passo falso che non gli giove-
QQQ Per migliaia di appassionati sto dell’organizzazione del mercato. la manifestazione, l’aumento appli- rà. Infatti le sue parole sono state correttamente
d’arte e d’antiquariato rappresenta A lanciare l’allarme, il presidente cato dal Comune rappresenta quindi riprese e rilanciate dall’agenzia Ansa, ma so-
da trent’anni un appunta- dell’associazione Naviglio un problema «insormontabile, visto prattutto la questione ha finito per animare per-
mento da non perdere. Grande, Giovanni Nizzo- che, anche alzando del 20% gli abbo- fino il dibattito in consiglio. Pronte e facili le cri-
Eppure, il Mercatone la: «Da un mese all’altro namenti degli iscritti, siamo riusciti a tiche da parte dell’opposizione su un sindaco, di
dell’antiquariato che si è passati da un costo garantire con molti sforzi la presenza sinistra, che vuole addomesticare la stampa. «Se
si svolge ogni ultima di 2 mila euro per del mercato solo fino a maggio» pro- a dire una cosa del genere fossero stati Moratti o
domenica del mese ogni manifestazione segue Nizzola. «Se il Comune non Albertini sarebbe venuto giù il Palazzo», hanno
su Naviglio Grande, a 20 mila euro, una cambierà qualcosa, da giugno in poi commentato alcuni. Per Riccardo De Corato,
Ripa Ticinese e nelle cifra insostenibile per non potremo più fare nulla». questo episodio «fa emergere i vecchi trascorsi
vie limitrofe, con circa un’iniziativa come Un brutto colpo. «Con questi au- di una sinistra che vorrebbe una stampa zerbi-
300 espositori prove- quella che menti organizzare qualsiasi iniziativa no sulle sue iniziative e sulle sue tesi, senza se e
nienti da tutta Italia, rischia Franco D’Alfonso Ftg proponia- diventa molto difficile» conferma senza ma». Lo difendono Basilio Rizzo, «invito
di sparire. mo». Pur ri- Luigi Ferrario, presidente di Le vie leggere l’intervento del sindaco e la capogruppo
Colpa dell’aumento del chiamando dello shopping. «Pisapia nel suo pro- del Pd Carmela Rozza, che ha osservato «spesso
Canone di occupazione del suolo migliaia di appassionati da tutta Ita- gramma aveva detto di voler far vivere non fa piacere essere criticati. Il sinndaco ha
pubblico (Cosap) adottato dalla giun- lia, il Mercatone non garantisce infatti la città: ci auguriamo che capisca che espresso un desiderio ma non si è permesso,
ta Pisapia su delibera dell’assessore al a tutti gli antiquari, rigattieri e com- così sta facendo l’esatto contrario». guai a lui, di dire alla stampa cosa scrivere».

Congressi provinciali
La resa di Podestà: lo votano in novecento
Sisler eletto coordinatore Pdl col 73%. Ma il presidente non molla: «Tante irregolarità, ma sono soddisfatto»
::: LORENZO MOTTOLA
QQQ Guido Podestà prova a
guardare il bicchiere mezzo pie-
no. La sconfitta al congresso di
domenica è netta: Sandro Sisler
ha raccolto 3136 voti contro i
980 del presidente della Provin-
cia. Un disastro annunciato, vi-
sto che l’uomo di Ignazio La
Russa era sostenuto pratica-
mente da tutte le correnti del
partito (Formigoniani e Manto-
vaniani, oltre agli uomini di Co-
lucci e Domenico Zambetti).
Podestà, tuttavia, racconta di
essere del tutto «soddisfatto». La
ragione: «Grazie a me questo è
stato un congresso vero». In se-
condo luogo, i numeri - almeno
secondo lui - non sono così sfa-
vorevoli. «Dividendo i voti di Si-
sler per le cinque correnti che lo
appoggiavano, arriviamo a cal-
colare una media di 627 schede
raccolte per ognuna di queste.
Noi siamo a 980». In pratica, i
laici sarebbero la prima corren-
te nella provincia di Milano. E
forse le cose sarebbero potute
andare meglio, in altre circo-
stanze.
La giornata di dibattiti all’Ata
hotel di Pero, infatti, ha posto in
risalto alcune problematiche
nell’organizzazione. Podestà
parla apertamente di un’«orga-
nizzazione da rivedere». Un
congresso regolare è un’altra
cosa. Questo per almeno tre ra-
gioni. La prima: la bassissima
percentuale di votanti, 4378 su
diciassettemila iscritti. Un fatto
che si può spiegare in molti mo-
di. Tra questi, c’è il fatto che
«nessuno ha ricevuto comuni-
cazioni su come e quando si vo-
tava da parte della segreteria».
Secondo punto: «molti dei no-
stri si sono accorti di non essere
in lista quando sono arrivati ai
seggi», questo sempre per qual-
che disguido burocratico. Terzo
problema: la sede scelta per vo-
tare. «Dovevano esserci tre seg-
gi in zone diverse della provin-
cia. Alla fine hanno indicato
un’unica sede a Pero, nel nord
ovest», in una zona tradizional-
mente favorevole per lo storico
nemico di Podestà, Mario Man-
tovani. «L’ho già detto, a questo
punto potevamo votare diretta-
mente ad Arconate», città di cui
Mantovani è sindaco.
Proprio, su questo punto, tut-
tavia, l’ex eurodeputato azzurro
ha lanciato qualche segnale di
disgelo, aprendo anche a nuove
trattative per l’imminente con-
gresso cittadino. Gli uomini di
Podestà avevano già avviato le
trattative per portare Pietro Ta-
tarella all’elezione. Ora la prati-
ca si complica enormemente. E
in viale Monza nessuno sembra
pronto a fare sconti ai rivali.
Nello schieramento di Sisler,
infatti, in pochi sembrano aver
voglia di concedere l’onore del-
le armi a Podestà. Formigoni si
è limitato a sottolineare che a
Milano come nelle altre provin-
ce «hanno vinto i candidati mi-
gliori». Mantovani ha del tutto
ignorato l’esito del voto, ringra-
ziando «Silvio Berlusconi e da
Angelino Alfano» per aver dato
il via libera a una nuova fase per
la vita del partito, perché «da
oggi il Popolo della Libertà in
CRONACA Martedì 14 febbraio 2012 39
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
“
Q «In media, ogni
corrente ha
ricevuto 627 voti.
La nostra 980,
ovvero il 30% del
partito. È un
ottimo risultato».
Q «I nostri iscritti
non hanno
ricevuto alcuna
comunicazione per
sapere quando e
dove si votava. E
anche aver scelto
una sede unica per
i seggi può averci
danneggiato».
BATTUTO . GUIDO PODESTÀ
Sandro Sisler ha battuto Guido
Lombardia è e sarà migliore». Podestà (foto) con il 72,04% seggi a votare. do al contrario di essere pronto
Per quanto riguarda le pre- dei voti, pari a 3136 preferenze. Tra gli azzurri ora ci si inter- a nuove campagne. «Stiamo la- MILITANTI A CASA
sunte irregolarità, praticamente Il presidente della Provincia si è roga su come cambieranno i vorando per la città metropoli-
nessuno sembra disposto a pre-
stare il fianco. La vittoria non è
fermato al 22%. Gli outsider
Villa e Cirillo rispettivamente
rapporti di forza alla luce del ri-
sultato delle votazioni. Podestà
tana ormai da anni», ha sottoli-
neato ieri il presidente. E se il Affluenza flop
in discussione, nonostante
qualche piccolo mistero. Il nu-
al 2.89% e al 2.55% Fotogr sembra convinto di non aver af-
fatto perso posizioni, spiegan-
progetto di allargare i confini
del Comune per farli coincidere Ai seggi soltanto
mero di schede scrutinate, per
esempio, è risultato superiore a
con quelli della Provincia do-
vesse essere realizzato, una sua uno su quattro
quello dei votanti. Gli uomini di IL CASO candidatura potrebbe tornare
Podestà se ne sono accorti al sul piatto. Alla vigilia nessuno pensa-
termine degli scrutini, ma la
questione è stata rapidamente
E all’assemblea dei leader azzurri Mentre il Pdl prova ad andare
oltre le divisioni, il Pd prova a
va di sfondare il tetto del
40% di votanti, media na-
archiviata. «Qui tanto è una Ca- scatta la rissa per un panino infilare il coltello nella piaga. zionale dei congressi az-
poretto», ha commentato un «Rispettiamo i momenti di de- zurri. Eppure l’assentei-
politico della sua corrente, «non Un panino val pure una rissa. Scenetta bizzarra a margine dell’ele- mocrazia interni agli altri parti- smo ha travolto anche le
stiamo qui a romperci la testa zione per il coordinatore provinciale del Pdl. Un uomo (forse vicino ti», ha commentato ieri il segre- previsioni più prudenti:
per poche decine di schede». a Podestà) tenta di forzare il posto di blocco davanti al punto ristoro tario provinciale Roberto Cor- l’assemblea provinciale
L’obiettivo, infatti, era quello di per volontari e scrutatori. “De chi se magna no” sbraita la segreta- nelli, «Ma non possiamo non del Pdl si ferma a un mise-
arrivare almeno al trenta per ria di un importante assessore regionale, fratello di un ex ministro, notare la deriva del Pdl a Mila- ro 25,5% di affluenza. Su
cento ed è stato mancato di spalleggiata da alcuni militanti. Volano parole grosse e sgraziate da no, che dopo il congresso pro- 17mila iscritti del partito,
molto. Il tutto nonostante gli ambo le parti, strattoni e gomitate con la security. Scontro lettera- vinciale è nella completa confu- hanno votato poco più di
sforzi dei fedelissimi, che han- rio tra il classico «lei non sa chi son io» e il più brutale «se non hai i sione. Il partito di Berlusconi in 4.300 persone. Uno su
no passato la giornata a prele- soldi per un panino te li do io». Scuse ufficiali tra i contendenti in città procede in ordine sparso, quattro.
vare fisicamente gli iscritti al Pdl zona Cesarini. Lo staff di Mantovani offre cena di riconciliazione. con poche idee e male organiz- La «chiamata alle armi»
nelle loro case per portarli ai MARZIO BRUSINI zate». del tesseramento, per la
stragrande maggioranza
dei militanti, si è fermata
Gallera verso l’elezione al bonifico di iscrizione.
Sisler ha raccolto 3.136 vo-
E la faida tra correnti si sposta sulla segreteria cittadina ti, Podestà appena 980. Sa-
rà per il disinteresse, sarà
per l’unico seggio a dispo-
QQQ La sfida tra le correnti azzurre non tovani spinge perché sia Giulio Gallera, trollare una segreteria. sizione (gli uomini di Po-
è ancora finita. Il 3 marzo a Milano si vo- ex capogruppo azzurro a Palazzo Mari- Chi sicuramente non si può lamentare destà ne chiedevano alme-
terà per trovare un nuovo coordinatore no, a prendere il posto dell’attuale coor- è Roberto Formigoni. Come previsto, i no tre sparpagliati per la
cittadino, carica che - almeno per quan- dinatore, il non troppo presente deputa- ciellini sono stati l’ago della bilancia in Provincia), sarà la dome-
to riguarda la visibilità - risulta impor- to Luigi Casero. E come spiegava anche tutta i congressi. La segreteria di Berga- nica di gelo con tempera-
tante almeno quanto quella di segretario Sisler ieri ad AffariItaliani, è praticamen- mo, poi, è andata al fedelissimo Angelo ture sottozero. Fatto sta
provinciale. Una poltrona ambita, per la te certo che Podestà si trovi di Capelli, 44 anni, avvocato, sinda- che i dati sono ben più
quale gli accordi sembravano già chiusi. nuovo da solo contro tutti. Sa- co di Ponte Nossa, formigo- bassi di quelli di Bergamo,
Dopo il duello Podestà-Sisler, tuttavia, rà un altro congresso “ve- niano di stretta osservanza. dove si è votato lo stesso
tutti gli scenari sono aperti. ro”, quindi, senza possibi- La sua proclamazione è av- giorno per il coordinatore
Il presidente della Provincia, infatti, lità di indicare un candi- venuta nella notte intorno provinciale: qui i votanti
era ormai riuscito a chiudere l’accordo dato unico. E anche in all’una del mattino, dopo sono stati addirittura
per portare il giovane consigliere comu- questo caso l’esito delle lo spoglio dei voti dei par- 7.133, pari al 42% degli
nale Pietro Tatarella all’elezione. L’intesa votazioni appare sconta- tecipanti al primo congres- iscritti al Pdl.
prevedeva che la segreteria provinciale to. so provinciale svoltosi ieri Angelo Capelli, 44 anni,
fosse retta da un ex An (ovvero Sisler) e Anche in città, gli uomini dalle 11 alle 23 alla avvocato formigoniano, ha
quella cittadina da un uomo scelto da di Podestà e Maullu controllano Pietro Tatarella Fotogr Fiera di Bergamo. vinto la sfida conquistan-
Podestà. Proprio quest’ultimo, tuttavia, circa il venti per cento delle tes- Capelli ha ottenuto do 3.906 preferenze (58%
ha fatto saltare il banco. Contro il parere sere. Un numero decisamente 3.906 voti, pari al dei consensi). Lo sfidante
di tutti i suoi fedelissimi, ha scelto di cor- basso per pensare di sfidare il resto del 58% del totale, battendo Enrico Piccinel- Enrico Piccinelli ha tota-
rere contro tutte le correnti “rivali”. E og- partito. Restano le considerazioni politi- li, rimasto a 2.814 (il 42% del totale). A lizzato invece 2.814. pari al
gi, alla luce della sconfitta, diventa molto che di Podestà: «Posso dire che grazie a votare si sono presentati in 7.133, pari al 42% del totale e, ironia
difficile pensare che qualcuno torni a se- me il partito ha tenuto per la prima volta 41,8% degli iscritti al partito in provincia della sorte, quasi ai voti
dersi al tavolo per trattare con lui. un congresso vero a Milano». Un po’ po- di Bergamo. presi da Sandro Sisler.
Il coordinatore regionale Mario Man- co per accontentare chi sperava di con- L.MOT. M. COS.
40 Martedì 14 febbraio 2012
 CRONACA
FESTA DEGLI INNAMORATI
. inaugurata che la mostra di Baj venne sospesa
Pd e Sel: sì al San Valentino «diverso»
Baci gay sul Pirelli-bis
Formigoni: aperti a tutti
Il governatore: ma niente cartelli e manifestazioni politiche
::: MASSIMO COSTA
QQQ L’idea è venuta al militante Pd
Ivan Scalfarotto, che domenica ha
lanciato il primo appello per il San
Valentino diverso. «Formigoni apre
il 39° piano del Pirellone-bis agli in-
namorati? Siano presenti anche gli
amori non riconosciuti dal presi-
dente Formigoni». Ovvero gay, lesc-
biche, trans, bisessuali. In poche
ore, il tam tam ha radunato partiti di
centrosinistra (Pd e Sel) e associa-
zioni omosex (Arcigay in testa). Tut-
ti pronti a «invadere» questa sera la
vetta di Palazzo Lombardia per ri-
vendicare l’orgoglio dell’amore libe-
ro. Dieci, cento, duecento persone e
un bacio della discordia.
Ieri Roberto Formigoni ha re-
spinto il tentativo di trasformare
l’iniziativa della Regione - «Datevi
un bacio dal 39° piano» - nell’enne-
simo Gay Pride condito dalle preve-
dibili rivendicazioni politiche: «Non
abbiamo mai respinto nessuno, ma
è chiaro che il trentanovesimo pia-
no non potrà essere utilizzato per
manifestazioni di nessun tipo».
Nessun divieto per i singoli cittadi-
ni, ma un no chiaro e convinto a
cartelli e striscioni. Le misure di si-
curezza, previste a Palazzo Lombar-
dia fin dalla sua apertura, dovreb-
bero evitare la deriva «politica»
dell’evento.
Il governatore ha citato anche
l’origine «cristiano» della festa: «Si
chiama così perchè si rifà a San Va-
lentino vescovo e martire. Quindi è
chiaro a che tipo di ispirazione ci ri-
facciamo aprendo il trentanovesi-
mo piano in maniera speciale, il
senso della nostra iniziativa è chia-
rissimo». Marco Mori, presidente
dell’arcigay milanese, rilancia: «San
Valentino era un credente temera-
rio che sfidava la legge dell’impera-
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Vetrina omo
al Coin
Per San Valentino il Coin
di piazza Cantore ha alle-
stito le vetrine a tema. Su
uno sfondo di cuoricini e
foto, oltre alle immagini di
due coppie etero, c’è lo
scatto di due uomini. Un
inno all’amore gay per-
ché, come recita lo slogan,
«Everything is love» [sicki]
tore, il quale voleva un esercito di
soldati senza distrazioni, uomini a
cui imponeva di non sposarsi. Sem-
brerebbe che Valentino li sposasse
di nascosto, per questo fu processa-
to e ucciso. La nostra non sarà una
manifestazione di partito». Difficile,
quasi impossibile. Hanno già aderi-
to, tra gli altri, al «San Valentino di-
verso» il consigliere regionale Pd
Pippo Civati, l’esponente di Sel
Chiara Cremonesi e il consigliere
comunale Luca Gibillini. La richie-
sta: «Vengano rimosse le politiche
di discriminazione che vietano alle
persone omosessuali».
Martedì 14 febbraio 2012 41
Calendario 2012
Dario Fo e Pinelli
Le mostre di Boeri
col pugno chiuso
QQQ Picasso, Tiziano, Dario Fo e l’anarchico Pi-
nelli. Cos’hanno in comune? Sono alcuni dei pro-
tagonisti della stagione artistica 2012 promossa
dal Comune di Milano e presentata ieri dall’as-
sessore alla cultura Stefano Boeri. Un program-
ma lungo, articolato, con artisti più e meno noti.
L’evento che inevitabilmente farà chiacchierare
di più è quello sul riallestimento della mostra “I
funerali dell’anarchico Pinelli” di Enrico Baj. Era
il 17 maggio 1972. Non fece in tempo ad essere
per l’assassinio del commissario Calabresi. Boe-
ri, ora, vuole rimettere in mostra quel quadro a
Palazzo Reale. Meno di tre anni erano passati dal-
la strage di Piazza Fontana, strage di cui Pinelli,
l’anarchico, fu una vittima, defenestrato dal pa-
lazzo della questura. Una morte che ha spaccato
in due Milano, e a testimoniarlo c’è ancora la la-
pide in Piazza Fontana (che alcune amministra-
zioni, compresa quella Moratti, avrebbero voluto
togliere o completare con un’altra targa dedicata
al commissario Calabresi). Chi accusò Calabresi
di averlo buttato di sotto, chi disse che si era sui-
cidato, chi ancora disse che Calabresi non era
presente nel momento del «volo» dalla finestra.
Ancora è difficile dipingere una verità. Due anni è
mezzo dopo, per vendicare l’anarchico, Calabre-
si fu trucidato sotto casa sua. Come mandante
dell’assassinio fu condannato Adriano Sofri. Il
quadro di Baj sarà inserito entro la rassegna “Ad-
dio anni ’70. Arte a Milano” da maggio a luglio di
quest’anno. Sempre a Palazzo Reale saranno
protagonisti Dario Fo e Franca Rame con la mo-
stra «Lazzi, sberleffi e dipinti». La coppia, per l’oc-
casione, trasferirà il suo atelier da pittore lì a pa-
lazzo Reale e la retrospettiva completa dei suoi
spettacoli. Per gli amanti del classico, dal 16 feb-
braio fino al 20 maggio -sempre a Palazzo Reale -
ci sarà "Tiziano e la nascita del paesaggio moder-
no", sui protagonisti della pittura veneta del Cin-
quecento. E il Comune torna a fare il mecenate:
«Per la prima volta il programma prevede alcune
mostre completamente prodotte dal Comune,
sia per la parte organizzativa che per il progetto
scientifico e la curatela».
 42 Martedì 14 febbraio 2012
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Via Crescenzago
Far west nella città arancione
Vigile spara e uccide un cileno
È polemica sulla formazione dei ghisa e sulla sicurezza, ma Pisapia sta zitto
::: SALVATORE GARZILLO
QQQ Un solo colpo sparato da un vigile
addetto all’abusivismo commerciale e
Marcello Valentino Gomez Cortes si acca-
scia. Il pregiudicato cileno di 29 anni muo-
re nel tragitto per arrivare al San Raffaele,
dove era atteso in codice rosso.
Comincia tutto alle 14 di ieri, quando
un cittadino segnala una rissa tra sudame-
ricani all’angolo tra via Orbetello e via Pu-
siano. Il funzionario di area 3 della polizia
locale manda sul posto una volante con
due agenti a bordo che, al loro arrivo alle
14.30, si imbattono in una Seat Cordoba di
colore blu che parte sgommando senza ri-
spettare l’alt. Inizia così un breve insegui-
mento durante il quale l’auto dei fuggia-
schi tenta di speronare la volante, costrin-
gendola a spericolate gimkane. Le auto
imboccano contromano un tratto di via
Crescenzago che costeggia il Parco Lam-
bro e l’azienda di termoplastici Matic Plast
e qui la Seat termina la sua corsa contro i
paletti che delimitano il parco.
Con l’auto fuori uso, i due tentano la fu-
ga verso il prato innevato e sentendo il fia-
to sul collo degli agenti, il complice di Go-
mez Cortes estrae la pistola «manifestan-
do l’intenzione di sparare», come ha spie-
gato il comandante Tullio Mastrangelo.
Una frazione di secondo, il vigile è più ve-
loce e fa fuoco per primo, colpendo però il
disarmato Gomez. Il proiettile trafigge il
giovane perforando il polmone e arrivan-
do al cuore, ma non lo uccide subito. Men-
tre il complice armato scappa, gli agenti
trascinano all’auto il ferito che continua a
scalciare e inveire. Poi, qualche secondo
dopo si accascia e quando l’ambulanza
diretta al vicino San Raffaele arriva, per lui
non c’è praticamente più nulla da fare.
Il medico legale ha dichiarato che Go-
mez, qualche precedente per reati contro
il patrimonio, ha due fori all’altezza del
petto causati dalla pallottola in entrata e
uscita. Gli investigatori della Squadra Mo-
bile sono ora alla ricerca del complice ar-
mato, mentre gli agenti coinvolti nella
sparatoria sono finiti in Questura per la ri-
costruzione. L’agente è indagato per ec-
cesso colposo di legittima difesa. Chi ha
premuto il grilletto si chiama A.A., 36 anni,
addetto all’abusivismo commerciale in
zona Duomo, che prima della chiamata si
trovava col collega in zona Buenos Aires
per i controlli di routine.
«Ha quattro-cinque anni di esperien-
za», racconta una fonte dei vigili, «non è un
ragazzino alle prime armi». E il tema della
::: LA SPARATORIA
LA DINAMICA
Alle 14 alla centrale arriva la segnalazione
di una rissa in via Pusiano. Qui c’è una
Seat Cordoba che va a grande velocità. I
vigili la inseguono in via Crescenzago im-
boccata in contromano. Le auto si spero-
nano e i fuggitivi scappano a piedi. Uno
dei due punta la pistola verso un agente
che a quel punto spara. Il secondo si butta
sulla traiettoria del proiettile e, colpito,
muore poco dopo. Il vigile è indagato per
eccesso colposo di legittima difesa
Via Casasco
Trovato sgozzato nella sua auto, è giallo
QQQ Legato e sgozzato con due fendenti
alla carotide e al fianco. Alle 15.30 di ieri
due agenti della Polfer hanno ritrovato il
corpo di un uomo di 67 anni all’interno di
una Ford Fusion in via Casasco, a pochi
minuti e solo quattro chilometri dal punto
in cui si è svolta la tragica sparatoria che ha
coinvolto la polizia locale e che è costata la
vita a uno straniero.
Cesare Mori, incensurato e residente a
Milano, era riverso sul sedile posteriore
dell’auto ed è stato notato alle 12 da un cit-
formazione è ora al centro delle polemi-
che, soprattutto dopo iscrizione nel regi-
stro degli indagati per eccesso di legittima
difesa. Daniele Vincini, del sindacato Sul-
pm, non ha dubbi sulla qualità degli adde-
stramenti anche nell’uso delle armi, ma
lamenta una carenza di tutela. «Ci trovia-
mo a fare i supplenti delle altre forze
dell’ordine e siamo considerati l’anello
debole. Per legge siamo costretti a interve-
nire in caso di reato ma sono tutti pronti a
darci addosso. Quando è morto Savarino
hanno detto “avrebbe dovuto sparare”,
ora tutti a dire che l’agente ha sbagliato.
tadino bosniaco che percorreva la stradi-
na della zona est della città. Due ore dopo,
insospettito dalla presenza dell’uomo, ha
allertato gli uomini della Polfer di Lam-
brate. Inutili i soccorsi del personale del
118 intervenuto sul posto: Cesare era già
deceduto al loro arrivo.
Originario del cremonese, Mori viveva
a Milano in via Pordenone 1. Secondo una
prima ricostruzione, Mori sarebbe stato
ucciso nella notte tra domenica e lunedì.
Il corpo è stato trovato riverso tra i sedili
LOMBARDIA
I RILIEVI
Gli uomini della scientifica
effettuano i rilievi sul luogo
dove è avvenuta la spara-
toria che ha coinvolto un vi-
gile e un cileno di 29 anni
rimasto ucciso. Gli inquiren-
ti dovranno chiarire la dina-
mica dei fatti. Le prime ana-
lisi medico-legali condotte
sul cadavere confermereb-
bero la versione del vigile
che ha sostenuto di aver
esploso un solo colpo Ftg.
Da noi non ci sono Rambo o fanatici,
l’agente più giovane ha almeno due anni
di esperienza. Certo, avesse avuto lo spray
come chiediamo da tempo, le cose sareb-
bero andate diversamente».
Immediata la cascata di reazioni politi-
che, anche se il grande assente è proprio il
sindaco. Pisapia non ha rilasciato alcuna
dichiarazione in merito all’episodio, seb-
bene il tema della sicurezza e della gestio-
ne dei vigili sia un suo cavallo di battaglia.
Per Salvini, invece, è allarme dopo l’enne-
sima sparatoria e chiosa: «Chi semina
buonismo raccoglie violenza».
anteriori e quelli posteriori con due ferite
di arma da taglio, una alla gola e una al-
l'addome, e un cordino attorcigliato at-
torno al collo che gli terminava in bocca..
Gli investigatori della Squadra Mobile di
Milano hanno inoltre rinvenuto un coltel-
lo con una lama lunga 18 centimetri e non
escludono che possa trattarsi dell’arma
del delitto. Resta il mistero della modalità
così insolita, che fa supporre un rituale
preciso per un regolamento di conti.
S. GAR.
IN METRÒ
Tenta furto
Ma i passeggeri
lo bloccano
Ha provato a sfilare il portafo-
glio a un gruppo di passeggeri
alla fermata della metropoli-
tana Duomo. Said B., 45 anni,
con precedenti, è stato blocca-
to da alcuni passeggeri lungo
la banchina.
Il borseggiatore è stato notato
da un 31enne italiano figlio di
una delle vittime, mentre infi-
lava le mani nelle tasche del
padre di 62 anni. Ne è nato un
parapiglia, durante il quale la
madre, 64 anni, è finita a terra
spinta dal malvivente.
Sul posto si sono presentati gli
agenti di due volanti e una pat-
tuglia della Polmetro, che
hanno trovato il ladro già im-
mobilizzato dai passeggeri,
compreso il trentunenne e
un’altra vittima. I genitori del
ragazzo sono stati soccorsi
all’ospedale Policlinico per le
cure del caso. Il borseggiatore
è accusato di rapina impro-
pria.
SETTE INDAGATI
Amianto in Atm
Nuovo fascicolo
in Procura
Si sarebbero malati di tumore
dopo aver lavorato per Atm a
contatto con l’amianto. È il so-
spettosu cuiindaga laprocura
di Milano, che ha aperto un fa-
scicolo contro ignoti attraver-
so il pm Maurizio Ascione.
L’ipotesi di reato è quella di le-
sioni aggravate. L’indagine
nasce dalla segnalazione di 4
casi da parte dell’Asl di ex di-
pendenti. Si tratta di ex car-
pentieri che avrebbero lavora-
to, tra gli anni ’70 e ’80, nella
coibentazione di vagoni ferro-
viari della metropolitana. Il
periodo «sotto i riflettori del
Tribunale» riguarda l’ultimo
trentennio. L’utilizzo
dell’amianto era legale fino al
1992. Ora l’intenzione è quella
di sentire le rappresentanze
sindacali dell’epoca per chia-
rire quale fosse la situazione in
Atm sul fronte della sicurezza
a contrasto dell’inalazione di
fibre di amianto.
 MILANO E LOMBARDIA
TuttoMilano
::: le lettere
CRONACA
Forze di polizia,
l’efficienza di Lambrate
In merito alle lagnanze della si-
gnora Monzani, segnalo quanto
segue. Alcuni mesi fa ho smarrito
patente e carta di circolazione in-
sieme ad altri documenti. In Com-
missariato, dove ho presentato la
denuncia, ho ottenuto subito i do-
cumenti provvisori. Lo stesso
Commissariato di Lambrate si è
fatto carico di richiedere a Roma i
duplicati di patente e carta di cir-
colazione che mi sono stati inviati
successivamente per posta assi-
curata. Colgo l’occasione per rin-
graziare gli agenti di P.S. per la
cortesia e l’efficienza.
Virginia Galimberti
e.mail
SPAZI PUBBLICI
Milano più sporca
colpa dei graffiti
Milano è sempre più brutta e spor-
ca, colpa della tolleranza dei sim-
patizzanti dell'inneffabile Pisapia
e compagni: perchè non mettete il
cittadino nella possibilità di sep-
pellire gli amministratori incapaci
con lamentele e critiche, pubbli-
cando i loro indirizzi di lavoro e di
posta elettronica? Guardano gli
amministratori la sporcizia delle
strade e il sistematico abbrutti-
mento di palazzi e monumenti
con scritte idiote?
Giancarlo Zuccarelli
e.mail
AREA C
Aria più sana in centro
merito della neve
Titolo del Corriere Milano: «Mi-
gliora l’aria in centro, merito del
pedaggio?» Che stia nevicando da
una settimana evidentemente è
un dettaglio trascurabile in via
Solferino. Non aggiungo altro.
Roberto Bellia
e.mail
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MERCATI
Oggi
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■ PAPINIANO - Piazza Sant’Agostino - zona 1
■ PASCARELLA - Via Pascarella - zona 8
■ SAN MINIATO - Via San Miniato - zona 9
■ STROZZI - Via Strozzi - zona 6
■ VASARI - Via Vasari - zona 4
Il Comune vara il piano per le moschee
ignorate le polemiche dei cittadini
Caro Besana, in questi giorni il Comune di Milano ha
finalmente ultimato e presentato il «piano moschee»
che entrerà a breve nella fase operativa. Discutendone
con alcuni amici, molti sono stati i luoghi comuni uti-
lizzati per esprimere parere sfavorevole all’iniziativa,
dagli attentati terroristici dell’11 settembre allo
scontro di civiltà. Vorrei però esprimere un
punto di vista diverso e riflettere sulle
opportunità che un tale progetto por-
ta con sè. Intanto, direi, una mag-
giore integrazione: a Milano la co-
munità musulmana ha raggiunto
ormai le 100.000 unità. Possibile
che i cittadini di fede islamica deb-
bano continuare ad essere consi-
derati di serie b? Il diritto di culto
(pubblico e privato) è peraltro ga-
rantito dalla nostra Costituzione che
all’articolo 19 riconosce ampiamente la
libertà religiosa. Da ultimo, quello che l’op-
posizione contestava alla giunta Pisapia era la crea-
zione di un’unica grande moschea: ebbene, questo pro-
getto è stato abbandonato. Si punterà piuttosto ad una
riqualificazione e mettere in regola i luoghi attualmente
usati dalle comunità per la preghiera: garage, magazzini,
Le lettere via e-mail vanno inviate a: milanolettere@liberoquotidiano.it sottolineando nell’oggetto: “lettere a LiberoMilano”.
Via posta vanno indirizzate a: LiberoMilano - viale L. Majno 42 - 20129 Milano; via fax al n. 02.999.66.227.
Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi.
APPUNTAMENTI
Ai Magazzini Generali
tornano I Cani
CONCERTO Sulla loro pagina
Facebook si definiscono «l’enne-
sima gruppo pop romano». Il
gruppo, rivelazione indie elettro-
nica, torna ad esibirsi dal vivo,
venerdì 17 febbraio, sul palco dei
Magazzini Generali per presen-
tare i singoli dell’album di esor-
dio «Il soprendente album
d’esordio dei Cani» del 2011. In
uscita ad aprile il secondo al-
bum, realizzato a quattro mani
insieme ai Gazebo Penguins. Tra
rock, punk ed electro il gruppo di
Roma fotografa nei suoi pezzi gli
stereotipi, i cliché e le mode della
nostra epoca con disarmante
sincerità. Tra i pezzi più cono-
sciuti «Velleità», «I pariolini di
Diciott’anni» e «Wes Anderson».
Domani
■ BENTIVOGLIO - Via Bentivoglio - zona 7
■ BORSI - Via Borsi - zona 6
■ CERMENATE - Via G. Da Cermenate - zona 5
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■ FIAMMINGHINO - Via Fiamminghino - zona 3
■ GAETA - Via Gaeta - zona 9
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■ PARETO - Via Pareto - zona 8
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■ VITTORELLI - Via Vittorelli - zona 2
■ ZURETTI - Via Zuretti - zona 2
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Agenda
tendoni. Nulla di nuovo sul fronte occidentale.
Martino Cimoli
e.mail
Risponde Renato Besana
Caro Cimoli, la massiccia presenza
di musulmani nell’area urbana è
innegabile, così com’è innega-
bile il disagio che nei quartieri
suscita la presenza di mo-
schee. L’idea di tanti piccoli
luoghi di culto sparsi per la
città era già stata avanzata,
quando governava il centro-
destra, da Aldo Brandirali, ma
raccolse scarsi consensi. Una
soluzione equilibrata del proble-
ma passa per il coinvolgimento di
tutti, islamici e no. La giunta dell’ascol-
to e della condivisione avrebbe dovuto, prima
di varare ogni iniziativa, raccogliere il parere dei
consigli di zona, dopo un ampio dibattito: i diritti
delle minoranze non possono prevaricare quelli
della maggioranza.
Ai Magazzini si preannuncia un Piemonte, la scrittrice francese
live ad alto tasso adrenalinico. Amélie Nothomb presenta il suo
___________________________ ultimo romanzo «Uccidere il pa-
17/02, Magazzini Generali, via dre». Joe è un ragazzo con la pas-
Pietrasanta 14, ingresso 12 euro sione per la magia. Trova una
guida in Norman, che lo accoglie
in casa propria e diventa il suo
Palazzo Reale riscopre
padre acquisito. Ma quando una
il fascino del paesaggio donna si insinua tra loro, la si-
MOSTRA Dal 16 febbraio al tuazione precipita.
20 maggio si terrà a Palazzo Rea- ___________________________
le la mostra «Tiziano e la nascita 28/02, alle 18.30, Feltrinelli, piaz-
del paesaggio moderno». Cin- za Piemonte 2, ingresso libero
quanta opere di straordinari
maestri alla scoperta del paesag- A febbraio a Milano
gio nella pittura del Cinquecen-
to: dalla «Crocifissione nel pae- protagonista la moda
saggio» di Giovanni Bellini a «La MANIFESTAZIONE Dal 22
prova del fuoco» di Giorgione, al 28 febbraio i trend della stagio-
che accompagnano un celebre ne primaverile della moda donna
dipinto giovanile di Tiziano «La sfilano a Milano. Per una setti-
sacra conversazione», passando mana la moda diventa il tema
per le opere di Palma il Vecchio, dominante. Sfilate, presentazoni,
Cima da Conegliano, Veronese e atelier e showroom di artisti af-
Bassano. fermati ed emergenti sono i nuo-
___________________________ vi protagonisti della città. Agli
Dal 16/02 al 20/05, Palazzo Reale,
piazza Duomo 12, da 9 euro
appuntamenti si accede rigoro-
samente su prenotazione. Il pro-
gramma completo è consultabile
sul sito della Camera Nazionale
Alla Feltrinelli Amélie
della Moda.
incontra i lettori ___________________________
LETTERATURA Martedì 28 Dal 22 al 28/02, location varie, in-
febbraio alla Feltrinelli di piazza gresso su appuntamento
LAVORI IN CORSO
Chiusura al traffico: Via Arona (tratto da possibili rallentamenti causa grandi lavori stradali
Giovanni da Procida a p.le Carlo Magno): per tra Viale Alcide De Gasperi e Via B. Colleoni.
lavori di approntamento cantiere logistico per la Termine previsto per il 2015. Via Andrea Solari e
metropolitana linea 5. Termine lavori previsto: Piazza del Rosario: dalle 06:00 del 26 ottobre
2015. Via Messina divieto di transito causa lavori 2011 per lavori di riqualificazione stradale. Termine
tra Via Cenisio e Piazza Giovanni Perego Metro-5. lavori previsto 28 febbraio 2012. Viale Monte
Via Filippo Corridoni: strada chiusa al traffico tra Ceneri: difficoltà di circolazione causa restringi-
Via Gaetano Donizetti e Viale Bianca Maria causa mento di carreggiata tra Via Lorenzo Bartolini e Via
lavori Teleriscaldamento. Via Filippo Corridoni: Mac Mahon in entrambe le direzioni Lavori di
strada chiusa al traffico tra Via Gaetano Donizetti e manutenzione del cavalcavia. Termine previsto
Viale Bianca Maria causa lavori Teleriscaldamento. 31/03/2012. Via Giuseppe Ripamonti: difficoltà di
Traffico difficoltoso in: Via Luigi Nono difficoltà di circolazione causa lavori gasdotto tra Via Giuseppe
circolazione causa lavori Via Luigi Nono, Piazza Ripamonti e Via Bernardo Quaranta Via Filippo
Coriolano, Via Cenisio Metro-5. Via Cenisio: possi- Brunelleschi: difficoltà di circolazione causa lavori
bili rallentamenti causa lavori tra Via Messina e gasdotto tra Via Filippo Brunelleschi e Via
Piazza Carlo Caneva via Cenisio e via Luigi Nono: Giambellino. Viale Lodovico Scarampo: possibili
traffico difficoltoso in direzione di P.za Coriolano rallentamenti causa grandi lavori stradali tra Viale
per modifica della viabilità in corrispondenza del Alcide De Gasperi e Via Bartolomeo Colleoni.
cantiere di Metro 5. Viale Lodovico Scarampo: Termine lavori previsto: 2015.
Martedì 14 febbraio 2012 43
FARMACIE
Turno diurno
(dalle ore 8,30 alle ore 21,00)
■ CENTRO (Zona Duomo, P. Volta, Garibaldi,
Monforte, Lamarmora, Carrobbio, Magenta):
v. Larga, 6; v. Dante, 17; c.so Genova, 27.
■ NORD (Bovisa, Affori, Niguarda, Greco,
Quarto Oggiaro, Staz. F.S. Garibaldi): v. S.
Lopez, 3; p.le Maciachini, 24; v. Forni, 34; v.le
Suzzani, 273; v. Pellini, 1; v.le Monte Grappa,
7.
■ SUD (Ticinese, Vigentina, Rogoredo,
Barona, Gratosoglio): c.so Lodi, 19; v.
Alamanni, 2; v.le Tibaldi, 15; v. De Ruggiero, 8.
■ EST (Venezia, Vittoria, Romana, Loreto, Città
Studi, Lambrate, Ortica, Forlanini, Mecenate):
p.za Duca d'Aosta, 4; v. Stradivari, 1; v.le
Monza, 226; p.za Martesana, 4; v. Atene, 2; v.
Crescenzago, 36; c.so Plebisciti, 7; p.za Cinque
Giornate, 7; v. Varsavia, 4.
■ OVEST (Lorenteggio, Baggio, Sempione, S.
Siro): v. Vetta d'Italia, 18; v. Giambellino, 64;
p.za T. Olivelli, 1; v. Monte Rosa, 27; v. Paravia,
75; v. Quarenghi, 21/23; v. R. di Lauria, 22; v.
Paolo Sarpi, 62.
Turno notturno
(dalle ore 21 alle ore 8,30)
v. Boccaccio, 26; p.za Duomo, 21; p.za Cinque
Giornate, 6; c.so Magenta, 96; p.za S. Maria
Beltrade, 1; p.za Clotilde, 1; p.le Sempione, 8; v.le
Zara, 38; v.le Testi, 90; Ripa Ticinese, 33; Stazione
Centrale (Gall. Delle partenze); Stazione Garibaldi;
v. Stradivari, 1; c.so Buenos Aires, 4; v. Celentano, 1;
v.le Lucania, 6; v. Boifava, 31/b; c.so S. Gottardo, 1;
v. Lorenteggio, 208; v. Buonarroti, 5; v. Canonica,
32; v. R. Di Lauria, 22; v Vigevano, 45; v.le Ranzoni,
2.
NUMERI UTILI
Soccorso pubblico - polizia........................113
Carabinieri.................................................112
Vigili del fuoco ..........................................115
Emergenza medica ....................................118
Corpo forestale dello stato......................1515
Guardia di Finanza .................117 (02.62771)
Vigili urbani......................................02.77271
PRONTO SOCCORSO
Guardia medica................................02.34567
Fatebenefratelli ............................02.6363469
Policlinico.........................................02.55031
San Carlo ...........................................02.4022
San Paolo...........................................02.8184
San Raffaele.....................................02.26431
ASSISTENZA
Alcolcorrelati ..............................02.33029701
Antiveleni...................................02.66101029
Anziani.......................02.8911771/89127882
Handicap ...............02.88463050/02.077/078
Odontoiatrica.............................02.66982478
Ortopedica-Traumat. .....................02.582961
Ostetrica ..........................................02.57991
Pediatrica ...................02.3119233/33100000
Psichiatrica .................................02.58309285
Tossicodipendenza .....................02.64442452
Ustioni .....................02.64442381/64442625
TELEFONI UTILI
Sordomuti DTS. .........................02.48204247
Tel. Amico Milano Sud...............02.48203600
Tel. Donna .................................02.64443043
Telefono Azzurro...................................19696
Telefono Azzurro
(per i maggiori di 14 anni) ...........051.481048
Trib. diritti del malato...................02.7389441
Voce Amica................................02.70100000
Linea Verde Droga .......................800.458854
Alcoolisti Anonimi ........................02.3270202
Tel. Blu Sos Consum. .................02.76003013
Telefono amico ..........................02.55230200
ENPA Milano..............02.9706421/97064230
Ass. Consumatori.......................02.36599999
SERVIZI PUBBLICI
Comune............................................02.02.02
Anagrafe servizio tel. ...................199.199600
Servizio sociali Milano..................800.777888
Multe e tasse comunali................800.851515
GAS ...................................................02.5255
Elettricità A2A ....................................02.2521
Elettricità ENEL.................................02.23201
Acquedotto................................02.84772000
AMSA ..........................................800332299
TRASPORTI
ATM ............................................800.808181
Ferrovie Nord Milano.......................02.85111
Trenitalia .............................................892021
Radio Bus...................................02.48034803
Aeroporto Malpensa ..................02.58583218
Aeroporto Linate..........................02.7382787
Aeroporto Orio al Serio................035.326323
Malpensa Express ........................199.151152
Trasporto Orio al Serio....................86464854
Taxi Numero Unico .......................848814781
Radio Taxi Milano ..............................02.8585
Radio Taxi Milano ..............................02.6969
Radio Taxi Milano ..............................02.4040
Radio Taxi Malpensa....................800.911333
ACI - Soccorso Stradale ......................803116
BENZINAI NOTTURNI
Viale Marche 32.......................dalle 22 alla 1
Piazzale Accursio ......................dalle 22 alle 7
Viale Liguria 12 ........................dalle 22 alle 7
Piazzale Baracca .......................dalle 22 alla 1
Viale Certosa 228 .........................fino alle 23
44 Martedì 14 febbraio 2012

Inchiesta sulle tangenti a Nicoli Cristiani
Dopo la Brebemi
il parcheggio crollato
Nei guai la Locatelli
Accertamenti della Procura a Bergamo Alta: l’azienda avrebbe
usato materiali di scavo per il garage di via Fara che ha ceduto
::: LUCA BASSI
BERGAMO
QQQ Un’inchiesta che poteva
partire tre anni fa, nel 2009, e che
invece viene alla luce solo ora, do-
po che, qualche settimana fa, la
procura di Brescia ha scoperchia-
to il pentolone sull’impresa Loca-
telli, lo stesso che ha portato alle
manette Pierluca Locatelli, patron
dell’azienda. L’indiscrezione è
che nel 2009 la Forestale aveva ac-
quisito un documento, firmato da
un consulente dello stesso Loca-
telli, nel quale veniva spiegato al
numero uno dell’impresa di Gru-
mello del Monte che «non era pos-
sibile portare in via Fara materiale
proveniente dagli scavi di una se-
rie di gallerie».
In sostanza un consulente in-
gaggiato dal gruppo Locatelli di-
cevaper iscrittodi non portare nel
cantiere di Bergamo Alta (che tan-
to ha fatto discutere alla fine del
2008 quando una parete di conte-
nimento crollò) il materiale di re-
cupero, mentre i vertici davano
l’ok al trasporto di migliaia di me-
tri cubi di terra da scavo in via Fa-
ra. Nel 2009 la Forestale ha quindi
presentato un esposto alla Procu-
ra proprio mentre sotto le Mura
Venete impazzava la polemica per
un crollo evitabile.
Quell’esposto, però, è rimasto
fermo in un cassetto della Procura
per tre anni, sino a oggi. Ed è servi-
to l’input dell’inchiesta bresciana
per smuovere le acque che, altri-
menti, sarebbero rimaste ferme
per chissà quanto tempo. Ora, pe-
rò, la Procura ha chiesto alla Fore-
stale di tornare a Bergamo Alta per
un accertamento. Il 23 gennaio,
infatti, alcuni tecnici dell’Arpa,
spediti dalla Forestale su delega
della procura, hanno iniziato a
eseguire dei carotaggi in via Fara,
nel cantiere che tanto ha diviso e
fatto discutere anche per via della
sua posizione (si trova infatti nella
LOMBARDIA Martedì 14 febbraio 2012 45
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
BRESCIA
Condannati
ai lavori utili
BRESCIA D’ora in poi la Pro-
vincia di Brescia La Provincia
di Brescia avrà più lavoratori
grazie all’accordo siglato con
il presidente del Tribunale
Augusto Angelo Bitonte. I gio-
vani condannati per reati le-
gati a stupefacenti o a infra-
zioni del codice della strada
sconteranno la loro pena in la-
vori di pubblica utilità, come
spalare la neve in questi giorni
. di emergenza. [Fotogramma]
::: LA VICENDA LODI
LA TANGENTE
Il 30 novembre il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Nicoli Cri- Vigilantes ruba
stiani viene arrestato con l’accusa di essersi intascato 100mila euro che sa-
rebbe servita alla Locatelli ad aprire una cava a Cappella Cantone nell’impresa
LA BREBEMI
La stessa indagine porta al sequestro dei cantieri Brebemi, che sarebbero
che sorveglia
stati utilizzati dalla Locatelli per smaltire i rifiuti illeciti
LODI Era stato ingaggiato
IL GARAGE per sorvegliare l’azienda
Ora si fanno accertamenti sul crollo di una parete del parcheggio a Bergamo durante la notte. Ma, al
alta per il sospetto che la Locatelli abbia usato materiali di scavo contrario, era lui che
avrebbero dovuto sorve-
zona storica di Bergamo Alta). I ri- Monte Pierluca Locatelli, anche il gliare, visto che proprio la
sultati arriveranno alla fine del vicepresidente del Consiglio re- guardia giurata entrava in
mese. Ma resta una certezza: delle gionale Franco Nicoli Cristiani, azione ogni sera per dan-
grosse quantità di materiale di accusato di essersi intascato una neggiare l’azienda.
scarto (circa 25mila metri cubi) tangente di 100mila euro che sa- I carabinieri hanno così
provenienti da una serie di cantie- rebbe servita per permettere arrestato un vigilantes col-
ri della Bergamasca arrivava in via all’impresa di ottenere le autoriz- to con le mani nel sacco.
Fara nonostante il parere contra- zazioni necessarie per aprire una L’uomo è stato sorpreso
rio di un consulente ambientale cava a Cappella Cantone, nel Cre- mentre metteva a segno
appositamente ingaggiato dal monese, nei fatti trasformata in l’ennesimo furto in
gruppo Locatelli. Sulla vicenda una discarica di amianto. La stes- un’azienda di Somaglia,
ora sta cercando di far luce il pm sa indagine ha portato al seque- nel lodigiano, alla quale
Franco Bettini. stro dei cantieri Brebemi, che sa- aveva libero accesso pro-
La bufera sulla Locatelli è ini- rebbero stati utilizzati, sempre prio perché era alle dipen-
ziata il 30 novembre, quando è dalla Locatelli Spa, per smaltire i denze di un’agenzia di vi-
stato arrestato, oltre al numero rifiuti illeciti senza averli prima gilanza che lavorava in
uno dell’azienda di Grumello del trattati, come previsto dalla legge. questa ditta. Si tratta di un
uomo di origine macedo-
ne di quaranta anni.
Monza Gli viene contestato di
avere rubato, in tutto, una
«Cimitero pieno», cancellate le sepolture di islamici quindicina di telefoni cel-
lulari e ora dovrà rispon-
dere di furto aggravato,
::: MONZA motivo esatto di questa situazione». gna elettorale e approfitta per attaccarci in proprio perché ci si affida-
Le accuse del centrosinistra e della vecchia tutti i modi». La sepoltura musulmana preve- va a lui per evitare razzie.
QQQ Il cimitero di Monza non ha spazio per i amministrazione Faglia sono di discrimina- de che il corpo sia posto di lato rivolto verso la Proprio questa mattina
fedeli di Allah. La notizia viene data dal presi- zione. Secondo l’opposizione nel nuovo pia- Mecca sempre a terra e quindi ciò potrebbe l’uomo verrà sottoposto a
dente del centro islamico monzese che ha no regolatore del cimitero era previsto uno implicare una richiesta di maggiore spazio. interrogatorio di convali-
raccolto le lamentele di una famiglia bengale- spazio di 1700 metri quadri per le sepolture di «A noi interessa la garanzia di una sepoltu- da del fermo al Tribunale
se residente a Monza, che ha dovuto seppel- altre religioni, ma poi sarebbero stati utilizzati ra dignitosa, ci basta un fazzoletto di terra - di Lodi. A incastrarlo le te-
lire il suo bambino di un anno, morto in un in- in altro modo. Il sindaco Marco Mariani nega: aggiunge Selim –. Riportare in patria il defun- lecamere installate dagli
tervento chirurgico, nel camposanto di Se- «Non abbiamo mai discriminato nessuno. to costa 9 mila euro e pochi se lo possono per- inquirenti nel magazzino,
grate. «Lo spazio che avrebbe dovuto essere Anzi, ultimamente sono stati fatti dei lavori mettere, ma fino ad ora a Monza non sono dopo che qualcuno tra i
riservato ai musulmani nel cimitero di Monza notevoli al cimitero, anche per eliminare una più di 4 o 5 i defunti della nostra religione e responsabili si era reso
non è disponibile - ha spiegato Fouad Selim - discarica abusiva lì vicino e non ci risultano quindi non sono impossibili le nostre richie- conto della merce che, via
e così loro sono andati fuori, così come è capi- spazi da riservare, non tutti i cimiteri li hanno! ste». via, spariva.
tato ad altri, ma noi vogliamo capire quale è il La verità è che c’è chi ha già iniziato la campa- L. MAR. F. MAZ.
46 Martedì 14 febbraio 2012
 Martedì 14 febbraio 2012 47

:::LOMBARDIA I Muppet
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Com’e’ bello far l’amore 3D 17.30-20.05-22.30 Tre uomini e una pecora 17.00-19.15-21.30 Hugo Cabret 3D 15.00-17.30-20.15-22.45 22.45
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The Iron Lady 19.40 22.45 Millennium - Uomini che odiano le donne 16.50-19.50 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 20.00-22.45
Albert Nobbs 12.40-15.00-17.15-19.30-21.50
Tre uomini e una pecora 17.40-20.00-22.20 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 17.00 22.50 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.00
The Artist 13.00-15.30-17.40-19.50
Com’e’ bello far l’amore 17.10-19.40-22.10 19.45-22.35 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 14.15-15.00
The Iron Lady
The Help
12.30-22.00
Com’e’ bello far l’amore 3D 08.00 Com’e’ bello far l’amore 17.00-19.30-22.00 17.35-19.00-20.15-22.50
MANTOVA
14.30-17.20
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.50 Benvenuti al Nord 17.00-19.30-22.00 Benvenuti al Nord 14.30-15.20-16.45-17.35 ARISTON MULTISALA
Hugo Cabret 3D 14.30-17.00-19.30-22.00
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 22.35 40 carati 17.40-20.00-22.20 Benvenuti al Nord 20.20-21.35-22.40 VIA PRINCIPE AMEDEO, 20 - TEL. 0376328139
Nessuno mi puo’ giudicare 13.00-15.40-18.00-20.00-21.50
Hugo Cabret 3D 16.55-19.45 Millennium - Uomini che odiano le donne 18.15-21.30 SOCIALE Albert Nobbs 18.50-21.20
ARCOBALENO FILMCENTER Millennium - Uomini che odiano le donne
VIALE TUNISIA 11 - TEL. 899399816 40 carati 17.20-19.50-22.15 19.30 VIA CAVALLOTTI, 20 - TEL. 03041140 Il Crepuscolo degli Dei 19.00
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 16.55 ACAB - All Cops Are Bastards 17.00-22.45 The Iron Lady 20.35-22.40 Tre uomini e una pecora 19.30-21.40
La talpa 15.00-17.30-20.00-22.20
19.45-22.40 Hugo Cabret 17.00-19.35-22.15 CAPRIOLO GEMINI CINECITY MULTIPLEX
Tre uomini e una pecora 15.00-17.30-20.00-22.30
Benvenuti al Nord 18.30-21.30 Hugo Cabret 3D 17.15-19.50-22.30 VIA PALAZZOLO - TEL. 0307460530 PIAZZALE CESARE BECCARIA 5 - TEL. 0376340740
Millennium - Uomini che odiano le donne 14.40
BELLINZAGO LOMBARDO ARCADIA Il Crepuscolo degli Dei 19.00 Com’e’ bello far l’amore 3D 20.15-22.30 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 21.20
Il Crepuscolo degli Dei 19.00
C.C. LA CORTE LOMBARDA - TEL. 02954164445 Com’e’ bello far l’amore 17.25-19.55-22.25 Millennium - Uomini che odiano le donne Com’e’ bello far l’amore 3D 20.00-22.30
ARIOSTO Benvenuti al Nord
21.15
VIA ARIOSTO, 16 - TEL. 0248003901 Millennium - Uomini che odiano le donne 17.40-20.55 17.30-20.00-22.30 Benvenuti al Nord 20.15-22.30 40 carati 20.20-22.40
Almanya 15.40-18.20-21.00 Benvenuti al Nord 17.45-20.00-21.00-22.30 SAN DONATO MILANESE TROISI CORTE FRANCA MULTIPLEX NEXUS Hugo Cabret 3D 19.50-22.30
ARLECCHINO Hugo Cabret 3D 17.30-20.50 PIAZZA DALLA CHIESA, 1 - TEL. 0255604225 VIA ROMA 78 - TEL. 030986060 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 19.50-22.40
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.50-19.55 Hugo Cabret 21.15 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.20
VIA S. PIETRO ALL`ORTO, 9 - TEL. 0276001214-199445668 Com’e’ bello far l’amore 21.00
21.05-22.35 La chiave di Sara 21.30 Benvenuti al Nord 20.15-22.40
La talpa 15.00-17.30-20.00-22.30 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 20.30
CENTRALE MULTISALA Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 17.00 SESTO SAN GIOVANNI CINELANDIA - SKYLINE Tre uomini e una pecora 21.20 MIGNON
19.50-22.40 C/O CENTRO SARCA - TEL. 0224860547 VIA BENZONI, 22 - TEL. 0376366233
VIA TORINO 30/32 - TEL. 02874826 Benvenuti al Nord 20.50
Com’e’ bello far l’amore 3D 17.10-21.10 Benvenuti al Nord 15.45-16.10-18.00-19.00-20.20-21.30 The Iron Lady 21.00
L’arte di vincere 15.00-20.00-22.30 Hugo Cabret 3D 20.20
La chiave di Sara 17.30 Com’e’ bello far l’amore 20.15-22.25 22.35 CURTATONE STARPLEX CURTATONE
Tre uomini e una pecora Millennium - Uomini che odiano le donne 20.20
La chiave di Sara 14.30 40 carati 17.15-20.10-22.20 15.10-17.15-20.20-22.30 VIA G. MONTANELLI, 31 - TEL. 0376348395
Com’e’ bello far l’amore 16.30-18.35-20.40-22.45 40 carati 21.10
Miracolo a Le Havre 16.30-18.30-20.30-22.30 I Muppet 17.20 Com’e’ bello far l’amore 20.45-22.45
Com’e’ bello far l’amore 3D 15.00-17.10-19.15-21.30 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 20.40
COLOSSEO The Iron Lady 17.35 Tre uomini e una pecora 20.40-22.40
Tre uomini e una pecora 40 carati 15.40-17.45-20.15-22.35 DARFO BOARIO MULTISALA GARDEN MULTIVISION
V.LE MONTE NERO, 84 - TEL. 0259901361-199445668 17.25-20.05-22.15
PIAZZA MEDAGLIE D`ORO 2 - TEL. 0364529101 Benvenuti al Nord 20.10-22.25
The Iron Lady BUSNAGO MOVIE PLANET CENTRO COMM. GLOBO Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 15.30 40 carati 20.15-22.20
15.15-17.40-20.05-22.30 Com’e’ bello far l’amore 3D 20.00-22.30
Benvenuti al Nord 15.00-17.30-20.00-22.30 C/O CENTRO COMMERCIALE IL GLOBO - TEL. 039 695182 (PREN.) - 19.30-22.20 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.00
Millennium - Uomini che odiano le donne 15.40-18.50 Benvenuti al Nord 20.00-22.30
Com’e’ bello far l’amore 15.30-17.50-20.20-22.30 039 6956516 (PROGRAMMAZIONE) Hugo Cabret 20.05-22.35
Hugo Cabret 3D 22.00 Hugo Cabret 3D 20.00-22.30
Hugo Cabret 3D 15.00-17.30-20.00-22.30 16.30-19.05-21.40 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 20.00-22.30
Com’e’ bello far l’amore 16.30-19.15-21.30 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 15.30-19.50 Tre uomini e una pecora 20.00-22.30
Millennium - Uomini che odiano le donne 15.30-18.45 ERBUSCO MULTIPLEX PORTE FRANCHE PAVIA
22.00 Millennium - Uomini che odiano le donne 18.00-21.15 22.30
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 16.30-19.05 Hugo Cabret 3D 15.00-17.30-20.00-22.30 VIA ROVATO 44 - TEL. 0307717644 CORALLO
DUCALE MULTISALA Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 17.50
PIAZZA NAPOLI 27 - TEL. 899399816 21.40 VIMERCATE THE SPACE CINEMA TORRIBIANCHE VIA BOSSOLARO, 15 - TEL. 0382539224
Benvenuti al Nord 16.30-19.00-21.30 VIA TORRI BIANCHE, 16 - TEL. 892111 21.10 Benvenuti al Nord 20.15-22.30
The Iron Lady 15.00-17.30-20.00-22.30 Hugo Cabret 17.20-20.50
Benvenuti al Nord 15.00-17.30-20.00-22.30 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 16.30 Com’e’ bello far l’amore 3D 17.20-19.40-21.50 The Iron Lady 20.15-22.30
19.05-21.40 Tre uomini e una pecora 17.00-19.20-21.30 Millennium - Uomini che odiano le donne 17.00-22.00 POLITEAMA
Millennium - Uomini che odiano le donne 15.15 40 carati 20.00
Il Crepuscolo degli Dei 19.00 CERRO MAGGIORE THE SPACE CINEMA MAGGIORE Hugo Cabret 3D 17.40-20.20 C.SO CAVOUR, 18/20 - TEL. 0382530343
VIA TURATI, 62 - TEL. 892111 The Iron Lady 17.45-20.00-22.20 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.40-21.00 Com’e’ bello far l’amore 20.15-22.30
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 14.45-17.20 Com’e’ bello far l’amore 3D 17.10-19.50-22.10
19.55-22.30 Benvenuti al Nord 17.00-19.30-22.00 I Muppet 17.35 PARONA MOVIE PLANET
40 carati 16.45-19.05-21.20 La verita’ nascosta 20.05-22.10 Benvenuti al Nord 17.30-20.10-22.20 STRADA PROV.LE PER LA CATTANEA, 106 - TEL. 0384296728
ELISEO MULTISALA LONATO MULTISALA KING
VIA TORINO 64 - TEL. 0272008219-199445668 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 18.55 Millennium - Uomini che odiano le donne 18.40-21.55 Com’e’ bello far l’amore 21.30
21.50 40 carati 17.10-19.30-21.45 VIA FORNACE DEI GORGHI - TEL. 0309913670 Hugo Cabret 21.30
Polisse 15.00
I Muppet 16.50 Benvenuti al Nord 18.00-20.30 Com’e’ bello far l’amore 20.15-22.45 Benvenuti al Nord 21.30
J. Edgar 17.20-19.55-22.30
The Iron Lady 19.25-21.45 Tre uomini e una pecora 16.30 Hugo Cabret 3D 20.00-22.40 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 21.30
E ora dove andiamo? 15.30-17.50-20.20
Millennium - Uomini che odiano le donne 17.45-21.00 Hugo Cabret 18.40-21.20 Benvenuti al Nord 20.20-22.40 Com’e’ bello far l’amore 20.30
Polisse 22.30
Hugo Cabret 3D 16.35-19.20-22.05 Millennium - Uomini che odiano le donne 16.50 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.00 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.30
Midnight in Paris 15.00-16.50-18.40-20.30
Com’e’ bello far l’amore 3D 17.50-20.10-22.30 Com’e’ bello far l’amore 20.10 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 20.05-22.35 The Iron Lady 21.30
Hesher e’ stato qui 22.30
Shame 15.30-17.50-20.20-22.30 Benvenuti al Nord 16.30-19.00-21.30 Immaturi - Il viaggio 22.30 ORZINUOVI STARPLEX ORZINUOVI MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA
GLORIA MULTISALA Mission Impossible - Protocollo Fantasma 18.30-21.15 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! 16.55 VIA LOMBARDIA 26/28 - TEL. 030943605 THE SPACE CINEMA MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA
CORSO VERCELLI 18 - TEL. 0248008908 Tre uomini e una pecora 16.55-19.15-21.35 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 19.00-21.45 Benvenuti al Nord 20.15-22.35 VIA MIRABELLA, 6 - TEL. 892111
Benvenuti al Nord 15.10-17.40-20.10-22.30 Com’e’ bello far l’amore 19.40 Il Crepuscolo degli Dei 19.00 Tre uomini e una pecora 20.40-22.40 Tre uomini e una pecora 17.55-20.20-22.40
Tre uomini e una pecora 15.30-17.50-20.35-22.30 ACAB - All Cops Are Bastards 17.10-21.55 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 16.30 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 20.10-22.40 Benvenuti al Nord 16.30-17.20-19.00-19.50-21.30-22.20
MEXICO LISSONE UCI CINEMAS LISSONE 19.15-22.00 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.10 Millennium - Uomini che odiano le donne 18.45-22.00
VIA SAVONA, 57 - TEL. 0248951802 VIA MADRE TERESA - TEL. 039 484767 ACAB - All Cops Are Bastards 17.30-19.50-22.15 40 carati 20.20-22.30 Il Crepuscolo degli Dei 19.00
Io sono Li 14.10 Tre uomini e una pecora 17.20-20.00-22.20 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.50-20.40 Com’e’ bello far l’amore 3D 20.40-22.40 Hugo Cabret 3D 17.15-19.55-22.35
The Help 16.00-18.40-21.15 ACAB - All Cops Are Bastards 17.20-20.00-22.25 Benvenuti al Nord 16.40-19.10-21.40 Hugo Cabret 20.10-22.35 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 16.40-19.30
40 carati 17.30-19.50-22.10 SALO’ CINEMA TEATRO CRISTAL 22.20
ODEON - THE SPACE CINEMA
Hugo Cabret 3D 17.20
BERGAMO L.GO DANTE ALIGHIERI 4 - TEL. 0365521555 Com’e’ bello far l’amore 3D 20.10-22.30
VIA SANTA RADEGONDA, 8 - TEL. 892111
Com’e’ bello far l’amore 12.00-14.25-17.00-19.35-22.10 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.10 CONCA VERDE Le Idi di marzo 21.15 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 16.20
Benvenuti al Nord 12.10-14.15-17.20-19.55 Hugo Cabret 3D 20.00-22.45 VIA MATTIOLI, 1 - LOC. LONGUELO - TEL. 035251339 COMO 40 carati 17.30-19.55-22.15
The Iron Lady 22.15 Benvenuti al Nord 18.30-21.30 This Must Be the Place 21.00
ASTRA SONDRIO
Hugo Cabret 3D Com’e’ bello far l’amore 3D 17.40-20.15-22.35 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.00
13.00-16.00-19.00-22.00 V.LE GIULIO CESARE, 3 - TEL. 031261234 EXCELSIOR
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 13.55-16.45 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! 17.00 DEL BORGO VIA C. BATTISTI - TEL. 0342215368
PIAZZA S. ANNA 51 - TEL. 035270760 Cineforum 15.30-21.00
19.35-22.25 Millennium - Uomini che odiano le donne 19.10-22.20 GLORIA The Iron Lady 21.00
Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 17.00 Almanya - La mia famiglia va in Germania 16.00
11.50 VIA VARESINA, 72 - TEL. 0314491080 STARPLEX SONDRIO
I Muppet 12.00-14.30 19.50-22.40 MULTISALA SAN MARCO VIA VANONI, ANGOLO VIA TONALE - TEL. 0342214709
P.LE REPUBBLICA 2 - TEL. 035240416 Riposo
Il Crepuscolo degli Dei 19.00 Com’e’ bello far l’amore 19.50 CANTU’ CINELANDIA MULT. CANTU’ 2000 Hugo Cabret 21.10
Millennium - Uomini che odiano le donne 11.55-15.15 I Muppet 17.20 Hugo Cabret 3D 20-00-22.30
CORSO EUROPA 23 - TEL. 031710039 Com’e’ bello far l’amore 21.20
18.40-22.05 Benvenuti al Nord 22.10 Benvenuti al Nord 20.15-22.30
Tre uomini e una pecora 20.20-22.40 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 21.15
Tre uomini e una pecora 11.55-15.05-17.35-20.00-22.20 Com’e’ bello far l’amore 17.20 STUDIO CAPITOL Tre uomini e una pecora 21.20
VIA TASSO, 41 - TEL. 035248330 Benvenuti al Nord 20.10-22.40
ACAB - All Cops Are Bastards 12.05-14.40-19.50-22.25 Immaturi - Il viaggio 20.00 MORBEGNO CINEMA TEATRO IRIS
Albert Nobbs 20.15-22.30 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.00
Immaturi - Il viaggio 17.15 MELZO ARCADIA MULTIPLEX CANTU’ LUX VIALE AMBROSETTI 27 - TEL. 0342611711
40 carati 12.25-14.50-17.15-19.45-22.15 VIA MARTIRI DELLA LIBERTA` - TEL. 0295416444 Com’e’ bello far l’amore 20.30-22.30
VIA MANZONI, 8 - TEL. 031714759 Hugo Cabret 3D 21.15
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 19.30 Com’e’ bello far l’amore 3D 20.20-22.40 The Iron Lady 20.15-22.30
CORTENUOVA CINESTAR MULTIPLEX CORTENUOVA Almanya - La mia famiglia va in Germania 21.15 MORBEGNO CINEMA TEATRO PEDRETTI
22.00 Il Crepuscolo degli Dei 19.00 PIAZZA MATTEI 1 - TEL. 0342610161
Benvenuti al Nord 20.00-22.20 VIA TRIESTE, 15 - TEL. 0363992244 MONTANO LUCINO UCI CINEMAS
ORFEO MULTISALA VIA VARESINA - TEL. 892960 Com’e’ bello far l’amore 3D 21.15
VIALE CONI ZUGNA, 50 - TEL. 0289403039 Millennium - Uomini che odiano le donne 22.10 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.10
Mission Impossible - Protocollo Fantasma Millennium - Uomini che odiano le donne 19.00-22.15 MORBEGNO CINEMA 3
Com’e’ bello far l’amore 3D 15.15-17.40-20.05-22.30 Hugo Cabret 19.50-22.30 20.10-22.40
Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! 17.20 VIALE AMBROSETTI, 25 - TEL. 0342610161
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 14.45-17.20 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 20.10-22.50 Hugo Cabret 20.10-22.35
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 19.30 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.15
19,55-22,30 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 21.00 Benvenuti al Nord 20.15-22.35
Tre uomini e una pecora 20.40-22.40 22.30 TIRANO CINEMA TEATRO MIGNON
Hugo Cabret 3D 14.50-17.20-19.50-22.30 MONZA MULTISALA METROPOL PIAZZA MARINONI 1 - TEL. 0342705454
VIA CAVALLOTTI 124 - TEL. 039740128 40 carati 20.20-22.30 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 22.40
PALESTRINA Hugo Cabret 3D 17.10-19.50 Tre uomini e una pecora 21.15
VIA PALESTRINA, 7 - TEL. 026702700 Com’e’ bello far l’amore 3D 20.15-22.30 COSTA VOLPINO IRIDE VEGA
Le nevi del Kilimangiaro 16.30-18.45-21.00 Tre uomini e una pecora 20.00-22.30 VIA TORRIONE, 2 - TEL. 035971717 Benvenuti al Nord 22.10 VARESE
PLINIUS MULTISALA Millennium - Uomini che odiano le donne 21.15 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.00 The Iron Lady 17.25-19.50
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 19.45-22.00 Benvenuti al Nord 18.30-21.30 MULTISALA IMPERO
VIALE ABRUZZI, 28/30 - TEL. 0229531103 MONZA MULTISALA TEODOLINDA VIA BERNASCONI 13 - TEL. 0332284004
Hugo Cabret 15.00-17.30-20.10-22.30 VIA CORTELONGA 4 - TEL. 039323788 CURNO UCI CINEMAS CURNO 40 carati 17.40-20.05-22.35
La verita’ nascosta Benvenuti al Nord 17.40-20.10-22.40
Com’e’ bello far l’amore 15.30-17.50-20.20-22.30 Emotivi Anonimi 15.30 VIA LEGA LOMBARDA, 39 - TEL. 892960 18.00-22.40
Com’e’ bello far l’amore 3D Mission Impossible - Protocollo Fantasma 19.45-22.30
Albert Nobbs 15.00-17.30-20.20-22.30 Benvenuti al Nord 20.10-22.30 Com’e’ bello far l’amore 3D 17.30-20.00-22.30 17.45-20.10
Com’e’ bello far l’amore Hugo Cabret 3D 17.00-19.55-22.35
The Iron Lady 15.30-17.50-20.20-22.30 Albert Nobbs 15.30-17.50-20.15-22.30 ACAB - All Cops Are Bastards 20.00-22.30 17.15-20.00-22.15
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 17.00
Benvenuti al Nord 15.30-17.50-20.10-22.30 OPERA EDUARDO Millennium - Uomini che odiano le donne 18.00-21.40 Tre uomini e una pecora 17.30-20.10-22.30
19.50-22.35
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 15.00-18.00 VIA GIOVANNI XXIII, 5/F - TEL. 0257603881 Sala riservata
21.00 ACAB - All Cops Are Bastards 10.00-21.15 Benvenuti al Nord 18.30-21.30 CREMONA Millennium - Uomini che odiano le donne 19.00-22.10
Tre uomini e una pecora 17.20-20.00-22.30
UCI CINEMAS BICOCCA PADERNO DUGNANO AREA METROPOLIS Il Crepuscolo degli Dei 19.00 CINEMA CHAPLIN Com’e’ bello far l’amore 17.20-20.00-22.30
VIALE SARCA, 336 - TEL. 892960 VIA OSLAVIA, 8 - TEL. 029189181 Tre uomini e una pecora 17.20-20.00-22.20 VIA ANTICHE FORNACI 58 - TEL. 0372453005 L’arte di vincere 16.50-19.35-22.15
Albert Nobbs 14.30-17.10-19.40-22.15 E ora dove andiamo? 21.15 40 carati 17.30-20.10-22.30 Albert Nobbs 21.15 I Muppet 17.30-20.00-22.30
Com’e’ bello far l’amore 14.20-17.10-19.40-22.10 Albert Nobbs 21.00 Hugo Cabret 3D 17.00-19.50 FILO
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 22.45
NUOVO
Il Crepuscolo degli Dei 19.00 PADERNO DUGNANO LE GIRAFFE P.ZZA FILODRAMMATICI, 1 - TEL. 0372411252 VIA DEI MILLE, 39 - TEL. 0332237325
Hugo Cabret 3D 14.00 VIA BRASILE, 4 - TEL. 0291084250 ROMANO DI LOMBARDIA MULTISALA IL BORGO Spettacolo teatrale Il cuore grande delle ragazze 15.30-20.00-22.30
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 13.55 Hugo Cabret 3D 17.15-20.00-22.40 S.S. SONCINESE - TEL. 0363903816 SPAZIOCINEMA CREMONA PO
Com’e’ bello far l’amore 20.30-22.30
GALLARATE CINELANDIA MULTIPLEX
16.50-19.45-22.35 Com’e’ bello far l’amore 3D 17.00 VIA CASTELLEONE, 108 - TEL. VIALE LOMBARDIA, 51 - TEL. 0331268017
ACAB - All Cops Are Bastards 14.25-17.15 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 19.00-21.30 One Day 21.00 Benvenuti al Nord 17.30-20.00-22.30 Tre uomini e una pecora 20.15-22.30
War Horse 16.00-19.20-22.20 I Muppet 16.30 Benvenuti al Nord 20.30-22.40 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.20-20.00 The Iron Lady 20.15-22.35
Benvenuti al Nord 14.05-16.45-19.40-22.15 Benvenuti al Nord 18.50-21.10 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.00 22.40 Benvenuti al Nord 20.10-22.40
Il gatto con gli stivali 17.20 ACAB - All Cops Are Bastards 19.10 Hugo Cabret 20.20-22.40 40 carati 17.50-22.30 Com’e’ bello far l’amore 3D 20.20-22.40
L’arte di vincere 19.40 Immaturi - Il viaggio 16.50-21.20 TREVIGLIO ARISTON MULTISALA The Iron Lady 17.30-20.10 Hugo Cabret 3D 20.00-22.40
L’incredibile storia di Winter il delfino 14.40 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 18.00 VIALE MONTEGRAPPA - TEL. 0363419503 Millennium - Uomini che odiano le donne 18.15-21.15 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 20.00
ACAB - All Cops Are Bastards 22.30 21.10 Benvenuti al Nord 20.10-22.30 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 20.00 22.45
Il gatto con gli stivali 13.50 Millennium - Uomini che odiano le donne 17.30-21.00 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 19.40 22.30 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 20.00-22.45
Hugo Cabret 3D 17.00-19.50-22.40 Tre uomini e una pecora 16.30-18.30-20.30-22.30 22.20 Com’e’ bello far l’amore 3D 17.50-20.20-22.40 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.00
40 carati 14.50-17.30-20.10-22.30 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.30-20.00 Hugo Cabret 3D 19.50 Hugo Cabret 3D 17.30-20.00-22.30 BUSTO ARSIZIO MANZONI
Hugo Cabret 16.10-19.00 22.40 Hugo Cabret 22.20 CREMA MULTISALA PORTA NOVA VIA CALATAFIMI 5 - TEL. 0331677961
Millennium - Uomini che odiano le donne 21.50 Benvenuti al Nord 17.00 Com’e’ bello far l’amore 3D 20.00 VIA INDIPENDENZA - TEL. 0373218411 The Help 21.15
La verita’ nascosta 14.40-17.20-20.15-22.30 La verita’ nascosta 19.20-21.30 Com’e’ bello far l’amore 22.30 The Iron Lady 20.20 BUSTO ARSIZIO SOCIALE
Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! 13.50-16.00-18.05 The Iron Lady 17.40-20.00-22.30 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 19.50-22.20 Millennium - Uomini che odiano le donne 22.30 P.ZZA PLEBISCITO, 1 - TEL. 0331632912
The Iron Lady 20.10 Benvenuti al Nord 17.30-20.10-22.40 I Muppet 17.30 Benvenuti al Nord 20.15 Com’e’ bello far l’amore 21.15
Tre uomini e una pecora 15.00-17.40-20.00-22.20 40 carati 17.00-19.10-21.20 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.40 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 22.30 SARONNO CINEMA SILVIO PELLICO
Com’e’ bello far l’amore 14.20-17.10-19.40-22.10 Com’e’ bello far l’amore 16.40-19.00-21.15 The Iron Lady 20.10 Com’e’ bello far l’amore 20.35-22.40 VIA SILVIO PELLICO - TEL. 0299768659
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 14.10-17.00 PIOLTELLO UCI CINEMAS PIOLTELLO BRESCIA Hugo Cabret 3D 20.10-22.40 Gangor 20.45
19.50-22.40 VIA SAN FRANCESCO, 33 - TEL. 892960 METROPOL The Help 21.00 SARONNO MULTISALA SARONNESE
Benvenuti al Nord 14.40-17.25-20.00-22.40 La verita’ nascosta 17.25-19.50-22.10 VIA GALILEO GALILEI, 56 - TEL. 030/305828 LECCO VIA S. GIUSEPPE 21 - TEL. 0296708190
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 16.10 Benvenuti al Nord 17.30-20.00-22.40 Albert Nobbs 20.20-22.40 Hugo Cabret 3D 21.00
UCI CINEMAS CERTOSA Com’e’ bello far l’amore 3D 17.30-20.00-22.20 MORETTO NUOVO MIGNON
V.LE COSTITUZIONE, 27 - TEL. 0341366331 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.00
VIA STEPHENSON, 29 - TEL. 892960 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.00-19.50 VIA S. ALESSANDRO - TEL. 03048383 TRADATE STARPLEX TRADATE
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 16.50 Riposo
22.40 Polisse 20.10-22.40 VIA DELLA FORNACE CORTELLEZZI
Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! 17.00 Hugo Cabret 3D 17.15-20.00-22.45 MULTISALA WIZ PALLADIUM Millennium - Uomini che odiano le donne 21.00
Com’e’ bello far l’amore 3D 20.00-22.30 Tre uomini e una pecora C/O C. COMM. FRECCIA ROSSA - TEL. 0302889211
VIA FIUMICELLA 12 - TEL. 0341361533
17.45-20.00-22.25 Benvenuti al Nord 20.10-22.25
Hugo Cabret 3D 16.50 Benvenuti al Nord Benvenuti al Nord Hugo Cabret 21.00
18.30-21.30 15.20-17.35-20.20-22.35 Com’e’ bello far l’amore 3D 20.45-22.45
Benvenuti al Nord 18.30-21.30 Millennium - Uomini che odiano le donne 18.50-22.10 I Muppet 15.30-17.45 LODI Hugo Cabret 20.05-22.35
Tre uomini e una pecora 17.40-20.10-22.30 ACAB - All Cops Are Bastards 17.30 ACAB - All Cops Are Bastards 20.20-22.35 DEL VIALE Com’e’ bello far l’amore 20.05-22.05
40 carati 17.30-20.00-22.20 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 19.50 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 14.50-17.25 VIALE RIMEMBRANZE, 10 - TEL. 0371426028 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 20.00-22.30
ACAB - All Cops Are Bastards 20.00-22.30 22.45 20.00-22.35 Benvenuti al Nord 21.15 Tre uomini e una pecora 20.15-22.15
Martedì 14 febbraio 2012