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NORMA ITALIANA

Sistemi di rivelazione e di segnalazione dincendio


Apparecchiatura di alimentazione

UNI EN 54-4

SETTEMBRE 2003
Include aggiornamento A1 (dicembre 2002)

Fire detection and re alarm systems


Power supply equipment

SOMMARIO

La norma specica i requisiti, i metodi di prova ed i criteri prestazionali dellapparecchiatura di alimentazione in uso nei sistemi di rivelazione e di segnalazione dincendio installati negli edici. La norma contiene le disposizioni per la marcatura CE.

RELAZIONI NAZIONALI RELAZIONI INTERNAZIONALI

La presente norma sostituisce la UNI EN 54-4:1999. = EN 54-4:1997 + A1:2002 La presente norma la versione ufciale in lingua italiana della norma europea EN 54-4 (edizione ottobre 1997) e dellaggiornamento A1 (edizione dicembre 2002).

ORGANO COMPETENTE RATIFICA

Commissione "Protezione attiva contro gli incendi" Presidente dellUNI, delibera del 16 luglio 2003

UNI Ente Nazionale Italiano di Unicazione Via Battistotti Sassi, 11B 20133 Milano, Italia Gr. 8

UNI - Milano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento pu essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microlm o altro, senza il consenso scritto dellUNI.

UNI EN 54-4:2003

NORMA EUROPEA
Pagina I

CLASSIFICAZIONE ICS

13.220.20

PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, della norma europea EN 54-4 (edizione ottobre 1997) e dellaggiornamento A1 (edizione dicembre 2002), che assumono cos lo status di norma nazionale italiana. La traduzione stata curata dallUNI. La Commissione "Protezione attiva contro gli incendi" dellUNI segue i lavori europei sullargomento per delega della Commissione Centrale Tecnica. Rispetto alledizione precedente stata aggiunta lappendice ZA con le disposizioni della marcatura CE ed stata cancellata lappendice A "Condizioni nazionali particolari". Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso dellultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Si invitano inoltre gli utilizzatori a vericare lesistenza di norme UNI corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti interessate e di conciliare ogni aspetto conittuale, per rappresentare il reale stato dellarte della materia ed il necessario grado di consenso. Chiunque ritenesse, a seguito dellapplicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dellarte in evoluzione pregato di inviare i propri contributi allUNI, Ente Nazionale Italiano di Unicazione, che li terr in considerazione, per leventuale revisione della norma stessa.

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UNI

Pagina II

INDICE
INTRODUZIONE 1 2 3 3.1 3.2 4 4.1 4.2 5 5.1 5.2 5.3 5.4 6 6.1 6.2 6.3 6.4 7 7.1 7.2 8 9 9.1 9.2
prospetto 1

1 1 1

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE RIFERIMENTI NORMATIVI

DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI 2 Definizioni...................................................................................................................................................... 2 Abbreviazioni ............................................................................................................................................... 2 REQUISITI GENERALI 2 Criterio di conformit ............................................................................................................................... 2 Sorgenti di alimentazione ..................................................................................................................... 2 FUNZIONI 3 Alimentazione dalla sorgente principale ....................................................................................... 3 Alimentazione dalla sorgente di riserva (batteria) ................................................................... 3 Caricabatterie.............................................................................................................................................. 3 Guasti .............................................................................................................................................................. 3 MATERIALI, PROGETTO E COSTRUZIONE 4 Dichiarazione del costruttore .............................................................................................................. 4 Progetto meccanico ................................................................................................................................. 4 Progetto elettrico ....................................................................................................................................... 4 Interfaccia di alimentazione................................................................................................................. 4 DOCUMENTAZIONE 5 Documentazione per lutilizzatore .................................................................................................... 5 Documentazione di progetto ............................................................................................................... 5 MARCATURA 5

9.3 9.4
prospetto 2

9.5 9.6 9.7 9.8 9.9 9.10 9.11 9.12


figura 1

9.13
prospetto 3

9.14 9.15

PROVE 6 Generalit...................................................................................................................................................... 6 Prove funzionali ......................................................................................................................................... 6 Prove funzionali ............................................................................................................................................. 7 Prova del caricabatterie e della sorgente di alimentazione di riserva .......................... 8 Prove ambientali........................................................................................................................................ 8 Prove ambientali ........................................................................................................................................... 9 Freddo (prova funzionale) ................................................................................................................. 10 Caldo umido, continuo (prova funzionale)................................................................................ 10 Urto (prova funzionale) ....................................................................................................................... 11 Vibrazioni sinusoidali (prova funzionale)................................................................................... 12 Scariche elettrostatiche (prova funzionale) ............................................................................. 12 Campo elettromagnetico irradiato (prova funzionale) ........................................................ 13 Transitori veloci (prova funzionale) .............................................................................................. 14 Transitori lenti ad alta energia (prova funzionale) ................................................................ 14 Applicazione del transitorio al cavo schermato ............................................................................... 15 Interruzione e cadute di tensione (prova funzionale) ......................................................... 16 ......................................................................................................................................................................... 17 Caldo umido, continuo (prova di durata) ................................................................................... 17 Vibrazioni sinusoidali (prova di durata) ...................................................................................... 18

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APPENDICE (informativa)

ZA

prospetto ZA.1 prospetto ZA.2 figura ZA.1

PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI I REQUISITI ESSENZIALI DELLA DIRETTIVA PRODOTTI DA COSTRUZIONE O ALTRE DISPOSIZIONI DELLE DIRETTIVE UE 19 Punti rilevanti .............................................................................................................................................. 19 Sispema di attestazione di conformit ............................................................................................... 20
Esempio di informazioni che accompagnano la marcatura CE sulla documentazione commerciale di accompagnamento .................................................................................................... 22

BIBLIOGRAFIA

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NORMA EUROPEA

Sistemi di rivelazione e di segnalazione dincendio


Apparecchiatura di alimentazione

EN 54-4

OTTOBRE 1997
+ A1 DICEMBRE 2002
EUROPEAN STANDARD

Fire detection and re alarm systems


Power supply equipment

NORME EUROPENNE

Systmes de dtection et dalarme incendie


Equipement dalimentation lectrique

EUROPISCHE NORM

Brandmeldeanlagen Energieversorgungseinrichtungen

DESCRITTORI

ICS

13.220.20

La presente norma europea stata approvata dal CEN il 25 dicembre 1996. Laggiornamento A1 stato approvato dal CEN il 23 settembre 2002. I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC che deniscono le modalit secondo le quali deve essere attribuito lo status di norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modiche. Gli elenchi aggiornati ed i riferimenti bibliograci relativi alle norme nazionali corrispondenti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai membri del CEN. La presente norma europea esiste in tre versioni ufciali (inglese, francese e tedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria responsabilit da un membro del CEN e noticata alla Segreteria Centrale, ha il medesimo status delle versioni ufciali. I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

CEN COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE


European Committee for Standardization Comit Europen de Normalisation Europisches Komitee fr Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

2002 CEN Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono riservati ai Membri nazionali del CEN.
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PREMESSA ALLA NORMA EN 54-4


La presente norma europea stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 72 "Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio", la cui segreteria afdata al BSI. La presente norma stata elaborata in collaborazione con il CEA (Comitato Europeo delle Assicurazioni) e con l'EURALARM (Associazione dei Costruttori Europei di Sistemi di Allarme Antincendio e Antintrusione). La EN 54 pubblicata in una serie di parti. Informazioni sulla relazione della presente norma europea con le altre parti della serie EN 54 sono riportate nell'appendice A della EN 54-1. Alla presente norma euroepa deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante la pubblicazione di un testo identico o mediante notica di adozione, entro aprile 1998, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro aprile 1999. Inoltre, nei successivi 36 mesi, consentita ai soli ni di certicazione, la conformit delle attrezzature a tali norme nazionali1). In conformit alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Cesa, Spagna, Svezia e Svizzera.

PREMESSA ALLAGGIORNAMENTO A1
Il presente documento (EN 54-4:1997/A1:2002) stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 72 "Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio", la cui segreteria afdata al BSI. Al presente aggiornamento alla norma europea EN 54-4:1997 deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante pubblicazione di un testo identico o mediante notica di adozione, entro giugno 2003, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro dicembre 2005. Il presente aggiornamento stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CEN dalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea del Libero Scambio, ed di supporto ai requisiti essenziali della/e Direttiva/e UE. Per la correlazione con la/e Direttiva/e UE, vedere appendica informativa ZA, che costituisce parte integrante del presente documento. In conformit alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Cesa, Spagna, Svezia e Svizzera.

1)

Nota nazionale - A seguito di decisoni del Bureau Technique del CEN, ammesso, in casi ben deniti e per un periodo transitorio ssato dal CEN, di mantenere in vigore norme nazionali contrastanti con norme europee. Al termine del periodo transitorio, le norme nazionali contrastanti devono essere ritirate. In relazione alla norma europea per i sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendi, il CEN ha ssato, con risoluzione BT 54/1995, per la presente norma europea, un periodo transitorio con scadenza aprile 1999 per il ritiro delle norme nazionali contrastanti e aprile 2002 per l'utilizzo di certicati emessi prima dell'aprile 1999.

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INTRODUZIONE
La presente norma europea redatta sulla base di funzioni che devono essere previste in tutte le apparecchiature di alimentazione. Lapparecchiatura di alimentazione pu essere contenuta in propri involucri separati, o essere contenuta insieme ad altri componenti del sistema di rivelazione e di segnalazione incendio come, per esempio, la centrale di controllo e segnalazione trattata nella EN 54-2. Un sistema di rivelazione e di segnalazione dincendio pu essere alimentato da una o pi apparecchiature di alimentazione.

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La presente norma europea specica i requisiti, i metodi di prova ed i criteri prestazionali dellapparecchiatura di alimentazione (vedere dispositivo L della gura 1 nella EN 54-1) dei sistemi di rivelazione e di segnalazione dincendio installati negli edici. La presente norma non riguarda le alimentazioni per rivelatori di fumo autonomi o parti alimentate a batteria di sistemi di rivelazione e di segnalazione di incendio senza cavi.

RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale lultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento. EN 54 Fire detection and re alarm systems EN 54-1 Introduction EN 54-2 Control and indicating equipment ENV 50142:1994 Electromagnetic compatibility - Basic immunity standard Surge immunity tests IEC 68 Basic environmental testing procedures Parte 1:1988 General and guidance Parte 2 Tests IEC 68-2-1:1990 Test A: Cold IEC 68-2-3:1969 + Test Ca: Damp heat, steady state A1:1984 IEC 68-2-6:1982 + Test Fc and guidance: Vibration (sinusoidal) A1:1983 + A2:1985 IEC 68-2-47:1982 Specication for mounting of components, equipment and other articles for dynamic tests IEC 529:1989 Classication of degrees of protection provided by enclosures IEC 721 Classication of environmental conditions Parte 3 Classication of groups of environmental parameters and their severities IEC 721-3-3:1978 Stationary use and weather protected locations IEC 801 Electromagnetic compatibility for industrial-process measurement and control equipment Parte 2:1991 Method of evaluating susceptibility to electrostatic discharge Parte 3:1984 Radiated electromagnetic eld requirements Parte 4:1988 Electrical fast transient/burst requirements IEC 817:1984 Spring-operated impact test apparatus and its calibrations IEC 950:1991 Safety of information technology equipment including electrical business equipment

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3 3.1

DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI Denizioni


Ai ni della presente norma europea si applicano le denizioni della EN 54-1 e in aggiunta le seguenti:

3.1.1

tensione di mantenimento: Tensione che, quando applicata alla batteria, in grado di mantenerla in stato di carica completa. La tensione di mantenimento specicata dal costruttore della batteria.

3.1.2

tensione nale: Limite inferiore di tensione raccomandato a cui una batteria dovrebbe essere scaricata. La tensione nale specicata dal costruttore della batteria.

3.2

Abbreviazioni
Ai ni della presente norma europea si applicano le abbreviazioni seguenti: a.d.a.: apparecchiatura di alimentazione (dispositivo L della gura 1 della EN 54-1); c.c.s.: centrale di controllo e segnalazione (dispositivo B della gura 1 della EN 54-1).

4 4.1

REQUISITI GENERALI Criterio di conformit


Ai ni della conformit alla presente norma, la a.d.a. deve essere conforme ai requisiti dei punti 4, 5, 6, 7 e 8, deve essere sottoposta a prova come descritto in 9 e deve soddisfare i requisiti specicati nelle singole prove.

4.2

Sorgenti di alimentazione
Un sistema di rivelazione e di segnalazione dincendio deve avere come minimo 2 sorgenti di alimentazione; la sorgente di alimentazione principale e quella di riserva. La sorgente di alimentazione principale deve essere progettata per operare utilizzando la rete di alimentazione pubblica o un sistema equivalente. Almeno una sorgente di alimentazione di riserva deve essere costituita da una batteria ricaricabile. La a.d.a. deve includere un dispositivo di ricarica per ricaricare la batteria e per mantenerla in uno stato di carica completo. Ciascuna sorgente di alimentazione deve essere in grado di alimentare autonomamente le parti del sistema di rivelazione e di segnalazione dincendio per le quali progettata. Quando disponibile la sorgente di alimentazione principale, essa deve essere la sorgente esclusiva per il sistema di rivelazione e di segnalazione dincendio, oltre alla corrente associata al monitoraggio della batteria. In caso di mancanza della sorgente di alimentazione principale, la a.d.a. deve commutare automaticamente sulla sorgente di alimentazione di riserva. Quando la sorgente di alimentazione principale viene ripristinata, la a.d.a. deve automaticamente ritornare al suo normale funzionamento. Se la a.d.a. integrata allinterno di unaltra apparecchiatura del sistema di rivelazione e di segnalazione dincendio, la commutazione da una sorgente di alimentazione allaltra, non deve causare alcun cambiamento di stato o di indicazione oltre a quelle relative alla sorgente di alimentazione. Se la a.d.a. separata dalle altre apparecchiature del sistema di rivelazione e di segnalazione dincendio, ed il passaggio dalluna allaltra delle sorgenti causa una interruzione di alimentazione, la durata dellinterruzione deve essere specicata nei dati forniti dal costruttore. La mancanza di una delle sorgenti di alimentazione non deve causare la mancanza di altre sorgenti n dellalimentazione del sistema.
Nota

La compatibilit di una a.d.a. separata con le altre apparecchiaure, per esempio la c.c.s., sar trattata nella EN 54-13 "System requirements" (da pubblicare).

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5 5.1

FUNZIONI Alimentazione dalla sorgente principale


Quando alimentata dalla sorgente di alimentazione principale, la a.d.a. deve: a) essere in grado di funzionare in conformit alle speciche fornite dal costruttore, indipendentemente dalle condizioni della sorgente di alimentazione di riserva. Ci include qualsiasi condizione di carica della batteria o di interruzione o di corto circuito della connessione con la batteria stessa; b) essere in grado di fornire la corrente di ricarica per la batteria o le batterie; c) consentire che la ricarica della batteria sia limitata o interrotta quando la a.d.a. sta erogando la massima corrente consentita per breve durata (vedere nota nel prospetto 1).

5.2
5.2.1

Alimentazione dalla sorgente di riserva (batteria)


La a.d.a, quando alimentata dalla sorgente di riserva, deve essere in grado di funzionare secondo le speciche fornite dal costruttore, indipendentemente dalle condizioni della sorgente di alimentazione principale.
Nota

I periodi di allarme e riposo richiesti per ogni singola applicazione, dovrebbero essere conformi alle linee guida applicative (EN 54-14) da pubblicare. La batteria deve a) essere ricaricabile; b) essere idonea ad essere mantenuta in piena carica; c) essere costruita per un utilizzo di imposizione ssa; d) essere marcata con una designazione di tipo e la data di fabbricazione. Se la batteria contenuta nello stesso involucro dove sono presenti altri componenti del sistema di rivelazione e di segnalazione dincendio, lo stesso deve essere di tipo ermetico ed installato in conformit alle istruzioni del costruttore.

5.2.2

5.3
5.3.1

Caricabatterie
Il caricabatterie deve essere progettato e dimensionato in modo che: a) la batteria possa essere automaticamente ricaricata; b) una batteria scaricata alla sua tensione nale possa essere ricaricata almeno all80% della sua capacit nominale in 24 h ed al 100% nelle successive 48 h; c) le caratteristiche di carica siano nei limiti delle speciche indicate dal costruttore a tutte le temperature ambiente di utilizzo della batteria. Ad eccezione della corrente associata al suo monitoraggio, la batteria non deve scaricarsi attraverso il caricabatterie se la tensione dello stesso minore di quella della batteria.

5.3.2

5.4

Guasti
La a.d.a. deve essere in grado di riconoscere e segnalare i seguenti guasti: a) perdita della sorgente di alimentazione principale, entro 30 min dal vericarsi dellevento; b) perdita della sorgente di alimentazione di riserva, entro 15 min dal vericarsi dellevento; c) riduzione della tensione della batteria ad un valore inferiore a 0,9 volte la tensione nominale della batteria, entro 30 min dal vericarsi dellevento; d) perdita del caricabatteria, entro 30 min dal vericarsi dellevento. Se la a.d.a. contenuta in un involucro separato dalla c.c.s., deve essere prevista almeno unuscita di guasto riassuntiva delle segnalazioni sopracitate. Se la a.d.a. contenuta allinterno dellinvolucro della c.c.s., la carenza di alimentazione deve essere indicata in conformit a 8 della EN 54-2 o sulla c.c.s. o sullapparecchiatura di alimentazione stessa.

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6 6.1

MATERIALI, PROGETTO E COSTRUZIONE Dichiarazione del costruttore


Per agevolare il controllo dei criteri di progetto il costruttore deve specicare per iscritto: a) che il progetto stato elaborato nellambito di un sistema di gestione di qualit che preveda una serie di regole per il progetto di tutti gli elementi della a.d.a.; b) che tutti i componenti della a.d.a. sono stati selezionati per gli scopi previsti e che le loro caratteristiche sono assicurate quando le condizioni ambientali allesterno dellinvolucro corrispondono a quelle precisate per la classe 3K5 della IEC 721-3-3.

6.2
6.2.1

Progetto meccanico
Linvolucro della a.d.a. deve essere di robusta costruzione, adeguato al metodo di installazione raccomandato nella documentazione tecnica. Deve essere assicurato un grado di protezione dellinvolucro pari ad IP 30 della IEC 529:1989. La a.d.a. pu essere contenuta sia in un involucro separato, sia essere contenuta allinterno di involucri di altri componenti del sistema di rivelazione di segnalazione dincendio. Se la a.d.a. contenuta allinterno dellinvolucro della c.c.s., i comandi manuali, i fusibili, gli elementi di calibrazione, ecc., preposti per la disconnessione e la regolazione delle sorgenti di alimentazione, devono essere accessibili solo con livello di accesso 3 della EN 54-2. Se la a.d.a. non contenuta allinterno dellinvolucro della c.c.s., i comandi manuali, i fusibili, gli elementi di calibrazione, ecc., preposti per la disconnessione e la regolazione delle sorgenti di alimentazione, devono essere accessibili solo mediante luso di chiavi o attrezzi. Tutti i comandi manuali, i fusibili, gli elementi di calibrazione ed i morsetti di collegamento devono essere chiaramente contrassegnati, per esempio con indicazione della loro funzione, della loro calibrazione o un riferimento ad opportuna rappresentazione graca. Se i segnalatori obbligatori richiesti dalla EN 54-2 sono ripetuti sullinvolucro di una a.d.a. separata, devono soddisfare i requisiti della EN 54-2.

6.2.2 6.2.3

6.2.4

6.2.5

6.2.6

6.3
6.3.1 6.3.2

Progetto elettrico
Tutte le uscite devono essere protette al ne di assicurare che in caso di corto circuito esterno non vi sia alcun danno dovuto ad un surriscaldamento. La a.d.a. deve essere costruita con caratteristiche di sicurezza in conformit alla IEC 950:1991 per garantire la protezione contro i contatti diretti ed indiretti, per la separazione fra i circuiti a bassissima tensione in corrente continua e circuiti a bassa tensione in corrente alternata e per la corretta messa a terra delle parti metalliche.

6.4

Interfaccia di alimentazione
Se la a.d.a. stata progettata per essere utilizzata con una c.c.s. contenuta in un involucro separato, deve essere prevista uninterfaccia con almeno 2 elementi di connessione verso la c.c.s., in modo tale che un corto circuito o uninterruzione di uno dei due elementi di connessione non abbia alcun effetto sullaltro.

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7 7.1

DOCUMENTAZIONE Documentazione per lutilizzatore


Il costruttore deve approntare una documentazione di installazione e di utilizzo che deve essere valutata dallistituto di prova unitamente alla a.d.a. Tale documentazione deve comprendere almeno le seguenti indicazioni: a) descrizione generale dellapparecchiatura; b) speciche tecniche degli ingressi e delle uscite della a.d.a. sufcienti per consentire una corretta valutazione della compatibilit meccanica ed elettrica con gli altri componenti del sistema (come descritti nella EN 54-1), includendo i seguenti dati: 1) requisiti di alimentazione per il funzionamento raccomandato dal costruttore, 2) caratteristiche elettriche massime e minime per ciascun ingresso e uscita, 3) informazioni sui parametri di comunicazione utilizzati dallelemento di connessione, 4) dati nominali dei fusibili, 5) tipi e capacit massima e minima delle batterie idonee allutilizzo con la a.d.a., 6) corrente massima erogabile dalla batteria alla a.d.a. quando la sorgente di alimentazione principale sconnessa; c) istruzioni di installazione comprendenti: 1) idoneit alluso nei vari ambienti, 2) istruzioni di montaggio, 3) istruzioni per linterconnessione degli ingressi e delle uscite; d) istruzioni per la messa in servizio; e) istruzioni operative; f) istruzioni per la manutenzione.

7.2

Documentazione di progetto
Il costruttore deve predisporre una documentazione di progetto che deve essere sottoposta allistituto di prova, unitamente alla.d.a. Questa documentazione deve includere i disegni, lelenco delle parti, gli schemi elettrici, gli schemi a blocchi e una descrizione funzionale, predisposti in modo tale da consentire la verica della conformit ai requisiti della presente norma europea e da rendere possibile una valutazione generale sulla progettazione elettrica e meccanica.

MARCATURA
Le seguenti indicazioni devono essere riportate chiaramente sulla a.d.a: a) il numero della presente norma europea (cio EN 54-4:1997); b) il nome o il marchio del costruttore o del fornitore; c) il numero di tipo o altra designazione del modello di a.d.a.; d) il codice o il numero che identica il periodo di produzione della a.d.a.. Se la a.d.a. contenuta in un proprio involucro, almeno le indicazioni di cui in a), b) e c) devono essere riportate allesterno dellinvolucro. Se la a.d.a. integrata in un involucro comune ad altre apparecchiature del sistema di rivelazione e di segnalazione dincendio, almeno le indicazioni di cui in a) e b), devono essere riportate allesterno di tale involucro comune.

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9 9.1
9.1.1

PROVE Generalit
Condizioni atmosferiche normalizzate di prova
Se non diversamente specicato in un metodo di prova, la prova deve essere effettuata dopo che il campione di prova stato stabilizzato alle condizioni atmosferiche normalizzate per la prova descritte nella IEC 68-1:1988, e qui di seguito riportate: a) temperatura : da 15 C a 35 C; b) umidit relativa : da 25% a 75%; c) pressione atmosferica : da 86 kPa a 106 kPa. La temperatura e lumidit devono essere mantenute sostanzialmente costanti durante ciascuna prova condotta in condizioni atmosferiche normalizzate.

9.1.2

Montaggio ed orientamento
Se non diversamente specicato in un procedimento di prova, il campione deve essere installato nella sua posizione normale di funzionamento mediante i normali mezzi di ssaggio previsti dal costruttore.

9.1.3

Connessioni elettriche
Se previsto che il campione sia funzionante durante la prova e se non diversamente specicato: a) il campione deve essere connesso alla rete di alimentazione ed alla batteria o alle batterie con capacit massima; b) tutti gli ingressi e le uscite devono essere collegati agli appropriati cavi ed ai componenti previsti oppure ad un carico ttizio corrispondente al carico massimo specicato dal costruttore.

9.2
9.2.1

Prove funzionali
Scopo delle prove
Lo scopo delle prove funzionali quello di vericare la conformit del campione a tutti i requisiti richiesti nella norma.

9.2.2

Prospetto delle prove funzionali


Le prove funzionali sono riportate nel prospetto 1.

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prospetto

Prove funzionali
Prova Tensione di alimentazione Vn1) + 10% Vn - 15% Condizione batteria Corrente in uscita Scopo della prova Durata della prova (h) 4 4

1 2

Vb. min.2) Vb. min.

max. a3) max. a

Nessun surriscaldamento Prestazioni allinterno delle speciche e nessun surriscaldamento Tensione in uscita allinterno delle speciche Tensione in uscita allinterno delle speciche Tensione in uscita allinterno delle speciche

3 4 5

Sconnessa Vn - 15% Vn + 10%

Vb. min. Vb. = 05)

max. b4) max. b

min.7) Vb. min. & 6) Vb. max. (La corrente per la ricerca della batteria non deve essere considerata) Sconnessa Sconnessa Vb. max. 0,9 Vb. min. max. b max. b min. min.

6 7 8 9
1) 2) 3) 4)

Vn + 10% Vn - 15% Vn + 10% Vn

Ondulazione residua allinterno delle speciche Ondulazione residua allinterno delle speciche Tensione in uscita allinterno delle speciche Segnalazione di guasto

Vn la tensione nominale fornita dalla rete pubblica o equivalente. Vb min. la tensione nale di batteria. max. a il carico massimo continuo di corrente specicato dal costruttore. max. b il carico massimo per breve durata specicato dal costruttore della a.d.a.. (Se il valore non viene specicato dal costruttore, deve essere applicato max. a). 5) Vb = 0 rappresenta il corto circuito sui terminali di batteria. 6) Vb max. la tensione di mantenimento della batteria. 7) min. la corrente minima erogata dallalimentatore e specicata dal costruttore della a.d.a..

9.2.3

Prova funzionale completa


La prova comporta linsieme delle 9 prove con le combinazioni di tensione e corrente in uscita specicate nel prospetto 1. Le tensioni in uscita ed il risultato delle prove devono essere misurate e registrate. Nella prova 1, le temperature dei componenti con una alta potenza di dissipazione, per esempio trasformatori, raddrizzatori e regolatori di tensione, devono essere misurate e registrate.

9.2.4

Prova funzionale ridotta


La prova comprende lesecuzione delle prove 7 ed 8 riportate nel prospetto 1. Le tensioni in uscita ed i risultati delle prove devono essere misurati e registrati.

9.2.5 9.2.5.1

Requisiti Nelle prove descritte in 9.2.3 e 9.2.4 le tensioni di uscita ed i risultati delle prove registrati
devono corrispondere alla gamma dei valori specicata dal costruttore della a.d.a. ed ai requisiti riportati nella presente norma.

9.2.5.2

Nella prova 1 in 9.2.3 non devono essere superate le temperature massime specicate dai costruttori dei singoli componenti.

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Pagina 7

9.3
9.3.1 9.3.1.1

Prova del caricabatterie e della sorgente di alimentazione di riserva


Procedimento di prova
Scaricare la batteria alla sua tensione nale con una corrente di scarica Id = C/20 A per le batterie al piombo-acido, o Id = C/10 A per le batterie al nickel-cadmio, dove C la capacit della batteria in A/h, indicata dal costruttore della stessa. Per altri tipi di batteria, la corrente di scarica deve essere quella per la quale il fabbricante della batteria specica la capacit nominale. Caricare la batteria per 72 h collegandola ad un appropriato caricabatterie connesso alla rete di alimentazione alla tensione nominale (Vn). Durante questo periodo vericare che la a.d.a. fornisca solo la corrente per la ricarica della batteria e per loperativit della c.c.s. del sistema di rivelazione di segnalazione dincendio nella sua condizione normale di funzionamento.
Nota

9.3.1.2

Questo valore di corrente dovrebbe essere specicato dal costruttore della a.d.a.. Ripetere il procedimento descritto in 9.3.1.1 e misurare il tempo di scarica (T1) in ore. Caricare nuovamente la batteria per 24 h a Vn - 15%. Durante questo periodo vericare che la a.d.a. fornisca solo la corrente per la ricarica della batteria e per loperativit della c.c.s. del sistema di rivelazione e di segnalazione dincendio nella sua condizione normale di funzionamento.

9.3.1.3 9.3.1.4

Nota

Questo valore di corrente dovrebbe essere specicato dal costruttore della a.d.a.. Scaricare nuovamente la batteria alla sua tensione nale ad una corrente di scarica come precisato in 9.3.1.1 e misurare il tempo di scarica (T2) in ore.

9.3.1.5 9.3.2

Requisiti
Il prodotto fra il tempo di scarica (T1) e la corrente di scarica Id non deve essere minore della capacit nominale della batteria (C). Il prodotto fra il tempo di scarica (T2) e la corrente di scarica Id non deve essere minore di 0,8 la capacit nominale della batteria (C).

9.4
9.4.1

Prove ambientali
Generalit
Possono essere forniti per le prove ambientali, uno, due o tre campioni. Se la a.d.a. contenuta nellinvolucro della c.c.s., le prove ambientali devono essere eseguite come descritto nel punto 15 della EN 54-2. In ogni caso, le prove funzionali richieste in 9.4.5 della presente parte della EN 54 devono essere eseguite in aggiunta alle prove funzionali prescritte nella EN 54-2. Se la a.d.a. contenuta in un involucro separato da quello della c.c.s., devono essere eseguite le prove riportate nel prospetto 2.

UNI EN 54-4:2003

UNI

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prospetto

Prove ambientali
Prova Freddo Caldo umido, continuo Urto Vibrazioni sinusoidali Scariche elettrostatiche Interferenze EMC irradiate Transitori veloci Transitori lenti ad alta energia Buchi ed interruzioni della tensione di alimentazione Caldo umido, continuo Vibrazioni sinusoidali Prova funzionale o di durata Funzionale Funzionale Funzionale Funzionale Funzionale Funzionale Funzionale Funzionale Funzionale Durata Durata Punto 9.5 9.6 9.7 9.8 9.9 9.10 9.11 9.12 9.13 9.14 9.15

9.4.2

Prove su un unico campione


Se viene fornito un unico campione per le prove ambientali, questo deve essere sottoposto alle prove funzionali che possono essere effettuate in qualsiasi ordine. Dopo le prove funzionali, il campione deve essere sottoposto alle prove di durata, che possono essere effettuate in qualsiasi ordine.

9.4.3

Prove per due campioni


Se vengono forniti due campioni per le prove ambientali, il primo campione deve essere sottoposto a tutte le prove funzionali, che possono essere effettuate in qualsiasi ordine, e in seguito ad una delle prove di durata. Il secondo campione deve essere sottoposto allaltra prova di durata.

9.4.4

Prova per tre campioni


Se vengono forniti tre campioni per le prove ambientali, il primo campione deve essere sottoposto a tutte le prove funzionali, che possono essere effettuate in qualsiasi ordine. Il secondo campione deve essere sottoposto ad una delle prove di durata ed il terzo campione deve essere sottoposto allaltra prova di durata.

9.4.5

Selezione delle prove funzionali


Una prova funzionale deve essere eseguita prima, dopo e, quando richiesto, durante il condizionamento di ciascuna prova ambientale, come indicato nei procedimenti di prova. Per ogni campione, la prova funzionale iniziale (prima del condizionamento della prima prova ambientale, su quel campione) e la prova funzionale nale (dopo il condizionamento dellultima prova ambientale, su quel campione) devono entrambe essere prove funzionali complete in conformit a 9.2.3. Le prove funzionali intermedie devono essere prove funzionali ridotte in conformit a 9.2.4.
Nota

La prova funzionale eseguita dopo il condizionamento di una delle prove ambientali pu essere considerata come prova funzionale prima del condizionamento della successiva prova ambientale.

9.4.6

Requisiti
Ogni campione deve soddisfare i requisiti specicati in 9.2.5, quando viene sottoposto alla prova funzionale. La/le tensione/i in uscita misurate durante il condizionamento devono essere conformi alle speciche del costruttore.

UNI EN 54-4:2003

UNI

Pagina 9

9.5
9.5.1

Freddo (prova funzionale)


Scopo della prova
Lo scopo della prova quello di vericare la capacit dell'apparecchiatura di funzionare correttamente alle basse temperature ambiente, alle quali ne previsto limpiego.

9.5.2 9.5.2.1

Procedimento di prova Generalit


Devono essere utilizzati i procedimenti di prova con graduale variazione della temperatura come descritto nella IEC 68-2-1:1990. Per i campioni che dissipano calore (come denito nella IEC 68-2-1:1990) deve essere utilizzata la prova Ad, mentre per quelli che non dissipano calore la prova Ab.

9.5.2.2

Esame iniziale
Prima del condizionamento, sottoporre il campione alla prova funzionale, richiesta in 9.4.5.

9.5.2.3

Stato del campione durante il condizionamento


Il campione deve essere montato come specicato in 9.1.2, collegato come richiesto in 9.1.3 ed essere funzionante.

9.5.2.4

Condizionamento
Si applica il condizionamento seguente: a) temperatura : -5 C 3 C; b) durata : 16 h.

9.5.2.5

Misurazioni durante il condizionamento


Durante il condizionamento, il campione deve essere controllato al ne di evidenziare che le tensioni in uscita siano entro le speciche. Durante l'ultima ora del periodo di condizionamento, il campione deve essere sottoposto alla prova funzionale ridotta.

9.5.2.6

Misurazioni nali
Dopo il periodo di riassestamento, il campione deve essere sottoposto alla prova funzionale richiesta in 9.4.5 e deve essere vericata visivamente lassenza di danni meccanici, sia internamente che esternamente.

9.6
9.6.1

Caldo umido, continuo (prova funzionale)


Scopo della prova
Lo scopo della prova quello di vericare la capacit dell'apparecchiatura di funzionare correttamente per brevi periodi nelle condizioni di elevata umidit relativa (senza condensazione), previste negli ambienti di impiego.

9.6.2 9.6.2.1

Procedimento di prova Generalit


Deve essere utilizzato il procedimento di prova descritto nella IEC 68-2-3:1969.

9.6.2.2

Esame iniziale
Prima del condizionamento, sottoporre il campione alla prova funzionale, richiesta in 9.4.5.

9.6.2.3

Stato del campione durante il condizionamento


Il campione deve essere montato come specicato in 9.1.2, collegato come richiesto in 9.1.3 ed essere funzionante.

UNI EN 54-4:2003

UNI

Pagina 10

9.6.2.4

Condizionamento
Si applica il condizionamento seguente: a) temperatura : 40 C 2 C; 2 b) umidit relativa : (93 + 3 ) %; c) durata : 4 giorni. Il campione deve essere portato gradualmente alla temperatura di condizionamento 40 C 2 C, no al raggiungimento della stabilit di temperatura per prevenire la formazione di condensa sul campione.

9.6.2.5

Misurazioni durante il condizionamento


Durante il condizionamento, il campione deve essere controllato al ne di evidenziare che le tensioni in uscita siano entro le speciche. Durante l'ultima ora del periodo di condizionamento, il campione deve essere sottoposto alla prova funzionale ridotta.

9.6.2.6

Misurazioni nali
Dopo il periodo di riassestamento, il campione deve essere sottoposto alla prova funzionale richiesta in 9.4.5 e deve essere vericata visivamente lassenza di danni meccanici, sia internamente che esternamente.

9.7
9.7.1

Urto (prova funzionale)


Scopo della prova
Lo scopo della prova quello di vericare la robustezza meccanica dell'apparecchio sottoponendo la supercie dello stesso a urti tali da simulare quelli prevedibili nelle condizioni di impiego, o quelli ragionevolmente sopportabili.

9.7.2 9.7.2.1

Procedimento di prova Generalit


Devono essere utilizzate il procedimento e lapparecchiatura di prova descritti nella IEC 817:1984.

9.7.2.2

Esame iniziale
Prima del condizionamento, sottoporre il campione alla prova funzionale, richiesta in 9.4.5.

9.7.2.3

Stato del campione durante il condizionamento


Il campione deve essere montato come specicato in 9.1.2, collegato come richiesto in 9.1.3 ed essere funzionante.

9.7.2.4

Condizionamento
Gli urti devono essere diretti su tutte le superci del campione che sono accessibili senza particolari utensili. Devono essere inferti tre colpi per ogni punto/i della supercie che /sono considerato/i suscettibile/i di provocare danneggiamenti o malfunzionamenti del campione. Si dovrebbe fare attenzione a che i risultati di una serie di tre colpi non inuenzino le serie successive. In caso di dubbio, il difetto non deve essere considerato e deve essere applicata una nuova serie di tre colpi nella stessa posizione su un altro campione. Si applica il condizionamento seguente: a) energia durto : (0,5 0,04) J; b) numero di urti per punto : 3.

9.7.2.5

Misurazioni durante il condizionamento


Durante il condizionamento, il campione deve essere controllato al ne di evidenziare che le tensioni in uscita siano entro le speciche, assicurando che i risultati dei tre colpi non inuenzino le serie successive.
UNI EN 54-4:2003 UNI Pagina 11

9.7.2.6

Misurazioni nali
Dopo il periodo di riassestamento, il campione deve essere sottoposto alla prova funzionale richiesta in 9.4.5 e deve essere vericata visivamente lassenza di danni meccanici, sia internamente che esternamente.

9.8
9.8.1

Vibrazioni sinusoidali (prova funzionale)


Scopo della prova
Lo scopo della prova quello di vericare l'immunit dell'apparecchiatura al livello di vibrazioni prevedibile nellambiente di impiego.

9.8.2 9.8.2.1
Nota

Procedimento di prova Generalit


Deve essere utilizzato il procedimento di prova descritto nella IEC 68-2-6:1982. La prova di vibrazioni funzionale pu essere combinata con la prova di vibrazioni di durata, cos che il campione sia sottoposto alla prova funzionale seguita dalla prova di durata per ogni asse.

9.8.2.2

Esame iniziale
Prima del condizionamento, sottoporre il campione alla prova funzionale, richiesta in 9.4.5.

9.8.2.3

Stato del campione durante il condizionamento


Il campione deve essere montato come richiesto in 9.1.2 ed in conformit alla IEC 68-2-47:1982, ed essere collegato come richiesto in 9.1.3 ed essere funzionante.

9.8.2.4

Condizionamento
Il campione deve essere sottoposto, a turno, alla prova di vibrazioni su ciascuno dei tre assi perpendicolari, uno dei quali perpendicolare al piano di montaggio del campione. Si applica il condizionamento seguente: a) gamma di frequenza : da 10 Hz a 150 Hz; b) ampiezza di accelerazione : 0,981 ms-2 (0,1 gn); c) numero degli assi : 3; d) numero di cicli per asse : 1 per ciascuna condizione di funzionamento.

9.8.2.5

Misurazioni durante il condizionamento


Durante il condizionamento, il campione deve essere controllato al ne di evidenziare che le tensioni in uscita siano entro le speciche.

9.8.2.6

Misurazioni nali
Dopo il periodo di riassestamento, il campione deve essere sottoposto alla prova funzionale richiesta in 9.4.5 e deve essere vericata visivamente lassenza di danni meccanici, sia internamente che esternamente.

9.9
9.9.1

Scariche elettrostatiche (prova funzionale)


Scopo della prova
Lo scopo della prova quello di vericare l'immunit dell'apparecchiatura alle scariche elettrostatiche provocate o dalle persone che, cariche elettrostaticamente, toccano l'apparecchio, o da apparecchi vicini.

9.9.2 9.9.2.1

Procedimento di prova Generalit


Per le prove di tipo eseguite in laboratorio, deve essere utilizzato il procedimento di prova descritto nella IEC 801-2:1991.

UNI EN 54-4:2003

UNI

Pagina 12

Le prove comprendono: a) scariche elettrostatiche dirette sulle parti dell'apparecchiatura accessibili alloperatore (cio con livello di accesso 2, come specicato nella EN 54-2); b) scariche elettrostatiche indirette su piani di accoppiamento adiacenti.

9.9.2.2

Esame iniziale
Prima del condizionamento, sottoporre il campione alla prova funzionale, richiesta in 9.4.5.

9.9.2.3

Stato del campione durante il condizionamento


Il campione deve essere montato come specicato in 9.1.2, collegato come richiesto in 9.1.3 ed essere funzionante.

9.9.2.4

Condizionamento
Si applica il condizionamento seguente: a) tensione di prova : 2 kV, 4 kV e 8 kV per scariche in aria e superci isolanti; : 2 kV, 4 kV e 6 kV per le scariche a contatto su superci conduttive e piano di accoppiamento; b) polarit : positiva e negativa; c) numero di scariche : 10 per ogni punto preselezionato; d) intervallo tra scariche successive : almeno 1 s.

9.9.2.5

Misurazioni durante il condizionamento


Durante il condizionamento, il campione deve essere controllato al ne di evidenziare che le tensioni in uscita siano entro le speciche.

9.9.2.6

Misurazioni nali
Dopo il condizionamento, il campione deve essere sottoposto alla prova funzionale richiesta in 9.4.5 e deve essere vericata visivamente lassenza di danni meccanici, sia internamente che esternamente.

9.10
9.10.1

Campo elettromagnetico irradiato (prova funzionale)


Scopo della prova
Lo scopo della prova quello di vericare l'immunit dell'apparecchio ai campi elettromagnetici come quelli prodotti da trasmettitori radio portatili, ecc.

9.10.2 9.10.2.1

Procedimento di prova Generalit


Deve essere utillizzato il procedimento della prova di tipo descritto nella IEC 801-3:1984.

9.10.2.2

Esame iniziale
Prima del condizionamento, sottoporre il campione alla prova funzionale, richiesta in 9.4.5.

9.10.2.3

Stato del campione durante il condizionamento


Il campione deve essere montato come specicato in 9.1.2, collegato come richiesto in 9.1.3 ed essere funzionante.

9.10.2.4

Condizionamento
Si applica il condizionamento seguente: a) gamma di frequenza : da 1 MHz a 1 GHz; b) intensit di campo : 10 V/m; c) modulazione dellampiezza sinusoidale : 80% a 1 kHz.

UNI EN 54-4:2003

UNI

Pagina 13

9.10.2.5

Misure durante il condizionamento


Durante il condizionamento, il campione deve essere controllato al ne di evidenziare che le tensioni in uscita siano entro le speciche.

9.10.2.6

Misurazioni nali
Dopo il condizionamento, il campione deve essere sottoposto alla prova funzionale richiesta in 9.4.5 e deve essere vericata visivamente lassenza di danni meccanici, sia internamente che esternamente.

9.11
9.11.1

Transitori veloci (prova funzionale)


Scopo della prova
Lo scopo della prova quello di vericare l'immunit dell'apparecchiatura alle scariche di transitori veloci a bassa energia che possono essere provocati da rel, contattori, carichi induttivi, ecc., e indotti nei circuiti di segnale e di dati.

9.11.2 9.11.2.1

Procedimento di prova Generalit


Deve essere utilizzato il procedimento di prova descritto nella IEC 801-4:1988. Devono essere utilizzati i procedimenti di prova per le prove di tipo eseguite in laboratorio.

9.11.2.2

Esame iniziale
Prima del condizionamento, sottoporre il campione alla prova funzionale, richiesta in 9.4.5.

9.11.2.3

Stato del campione durante il condizionamento


Il campione deve essere montato come specicato in 9.1.2, collegato come richiesto in 9.1.3 ed essere funzionante.

9.11.2.4

Condizionamento
Si applica il condizionamento seguente: a) 2 kV ai terminali dellalimentazione di rete della a.d.a. associata e al conduttore della terra di protezione attraverso una rete di accoppiamento/disaccoppiamento; b) 1 kV a ciascuna tipologia di morsetti in corrente continua a bassissima tensione e agli altri morsetti di ingressi/segnali/dati/comandi attraverso una pinza di accoppiamento capacitivo.

9.11.2.5

Misurazioni durante il condizionamento


Durante il condizionamento, il campione deve essere controllato al ne di evidenziare che le tensioni in uscita siano entro le speciche.

9.11.2.6

Misurazioni nali
Dopo il condizionamento, il campione deve essere sottoposto alla prova funzionale richiesta in 9.4.5 e deve essere vericata visivamente lassenza di danni meccanici, sia internamente che esternamente.

9.12
9.12.1

Transitori lenti ad alta energia (prova funzionale)


Scopo della prova
Lo scopo della prova quello di vericare l'immunit dell'apparecchiatura ai transitori lenti ad alta energia che possono essere generati nei conduttori di potenza e di segnale, da fulminazioni, manovre negli impianti e nelle reti di distribuzione dellenergia, incluse le inserzioni di batterie di condensatori.

UNI EN 54-4:2003

UNI

Pagina 14

9.12.2 9.12.2.1

Procedura di prova Generalit


Lapparecchiatura di prova e il procedimento devono essere in generale come descritto nella ENV 50142:1994*) e qui di seguito. Le linee di alimentazione in c.a., dovranno essere sottoposte a transitori iniettati nei modi sia linea-linea che linea-terra. Con laccoppiamento linea-terra, i transitori devono essere iniettati tramite un resistore di 10 . La lunghezza delle linee di alimentazione tra la a.d.a. e la rete di accoppiamento/disaccoppiamento deve essere 2 m. Almeno 20 impulsi per ogni polarit devono essere applicati per ciascuno dei livelli di tensione mostrati per lappropriata severit. Questi impulsi devono essere sincronizzati con londa di tensione di alimentazione in modo che almeno 5 impulsi vengano applicati per ciascuno dei punti di passaggio per lo zero e nei punti di massimo e di minimo. Gli impulsi possono essere applicati ad una velocit massima di 1 ogni 5 s, assicurandosi che qualunque guasto non sia dovuto allapplicazione di impulsi troppo frequenti; se questo non fosse chiaro, i dispositivi guasti dovrebbero essere rimpiazzati e la prova ripetuta con gli impulsi applicati ad una velocit minore di 1 al minuto. Le linee di alimentazione extra basse e le linee di segnale devono essere sottoposte a transitori iniettati soltanto nel modo di accoppiamento linea-terra, tramite un resistore di 40 . Se lapparecchiatura ha un gran numero di ingressi/uscite identici (per esempio, i loop di rilevamento), allora si possono selezionare i campioni rappresentativi di ciascun tipo di ingresso/ uscita per la prova. La lunghezza delle linee di segnale tra la a.d.a. e le reti di accoppiamento/ disaccoppiamento deve essere 2 m. Se specicato che certe linee di segnale devono essere collegate soltanto con cavi schermati, i transitori devono essere applicati allo schermo di un cavo schermato di lunghezza pari a 20 m come mostrato nella gura 1. Almeno 5 impulsi per ciascuna polarit devono essere applicati per ciascuno dei livelli di tensione mostrati per lappropriata severit. Gli impulsi possono essere applicati ad una velocit massima di 1 ogni 5 s, assicurandosi che qualunque guasto non sia dovuto allapplicazione di impulsi troppo frequenti; se questo non fosse chiaro, i dispositivi guasti dovrebbero essere rimpiazzati e la prova ripetuta con gli impulsi applicati ad una velocit minore di 1 al minuto.
gura 1

Applicazione del transitorio al cavo schermato


Legenda A Generatore di prova B Apaprecchiatura di protezione C Condensatore da 10 nF (incluso se lo schermo non collegato allapparecchiatura sottoposta a prova o se lapparecchiatura sottoposta a prova non collegata a terra) D Cavo schermato di 20 m, avvolto in modo antinduttivo E Riferimento di terra F Apparecchiatura sottoposta a prova G Collegamenti a terra secondo le istruzioni del costruttore L Induttore da 20 mH

*)

Nota nazionale - Al momento della pubblicazione della presente norma la ENV 50142:1994 non pi in vigore. Si informa che stata pubblicata in ottobre 1996 la EN 50130-4 "Alarm Systems - Electromagnetic compatibility - Product family standard: Immunity requirements for components of re, intruder and social alarm system".

UNI EN 54-4:2003

UNI

Pagina 15

9.12.2.2

Esame iniziale
Prima del condizionamento, sottoporre il campione alla prova funzionale, richiesta in 9.4.5.

9.12.2.3

Stato del campione durante il condizionamento Il campione deve essere montato e collegato in conformit alle istruzioni di installazione fornite dal costruttore, e deve essere funzionante. Indipendentemente dalle istruzioni del costruttore relative alla messa a terra, il campione e i conduttori di interconnessione devono essere isolati dalla terra di riferimento.

9.12.2.4

Condizionamento
Si applica il condizionamento seguente: a) per le linee in c.a.: fase-fase : 500 V e 1 kV; fase-terra : 500 V, 1 kV e 2 kV attraverso una resistenza in serie da 10 Ohm.
Nota

Le tensioni di cui sopra sono tensioni a vuoto. b) per le linee in c.c. a bassa tensione e le linee di segnale: fase-terra : 500 V e 1 kV attraverso una resistenza in serie da 40 Ohm.

Nota

Le tensioni di cui sopra sono tensioni a vuoto.

9.12.2.5

Misurazioni durante il condizionamento


Durante il condizionamento, il campione deve essere controllato al ne di evidenziare che le tensioni in uscita siano entro le speciche.

9.12.2.6

Misurazioni nali
Dopo il condizionamento, il campione deve essere sottoposto alla prova funzionale richiesta in 9.4.5 e deve essere vericata visivamente lassenza di danni meccanici, sia internamente che esternamente.

9.13
9.13.1

Interruzione e cadute di tensione (prova funzionale)


Scopo della prova
Lo scopo della prova quello di vericare l'immunit dell'apparecchio a riduzioni di tensione e a brevi interruzioni di tensione, che possono essere causate da inserimenti di carico e dall'intervento di dispositivi di protezione sulla rete di distribuzione di energia.

9.13.2 9.13.2.1

Procedimento di prova Generalit


Nessun riferimento pu essere fatto a norme internazionali accettate. Deve essere usato un generatore di prova che sia in grado di ridurre lampiezza della tensione per una o pi semionde ai passaggi per lo zero. Il campione deve essere nella condizione di funzionamento e deve essere controllato durante il condizionamento. La tensione di alimentazione deve essere ridotta dal valore nominale della percentuale stabilita per il periodo specicato. Ogni riduzione deve essere applicata dieci volte con un intervallo non minore di 1 s e non maggiore di 1,5 s.

9.13.2.2

Esame iniziale
Prima del condizionamento, sottoporre il campione alla prova funzionale, richiesta in 9.4.5.

9.13.2.3

Stato del campione durante il condizionamento


Il campione deve essere montato come specicato in 9.1.2, collegato come richiesto in 9.1.3 ed essere funzionante.

UNI EN 54-4:2003

UNI

Pagina 16

9.13.2.4
prospetto 3

Condizionamento
Si applica il condizionamento illustrato nel prospetto 3:

Riduzione della tensione 50% 100%

Durata della riduzione nei semi cicli 20 10

9.13.2.5

Misurazioni durante il campionamento


Durante il condizionamento, il campione deve essere controllato al ne di evidenziare che le tensioni in uscita siano entro le speciche.

9.13.2.6

Misure nali
Dopo il condizionamento, il campione deve essere sottoposto alla prova funzionale richiesta in 9.4.5 e deve essere vericata visivamente lassenza di danni meccanici, sia internamente che esternamente.

9.14
9.14.1

Caldo umido, continuo (prova di durata)


Scopo della prova
Lo scopo della prova quello di vericare la capacit dell'apparecchio di sopportare gli effetti dellumidit per lungo tempo nellambiente di utilizzo (per esempio, cambiamenti delle propriet elettriche dovute ad adsorbimento, reazioni chimiche in presenza di umidit, corrosione galvanica, ecc.).

9.14.2 9.14.2.1

Procedimento di prova Generalit


Deve essere utilizzato il procedimento di prova descritto nella IEC 68-2-3:1969.

9.14.2.2

Esame iniziale
Prima del condizionamento, sottoporre il campione alla prova funzionale, richiesta in 9.4.5.

9.14.2.3

Stato del campione durante il condizionamento


Il campione deve essere montato come specicato in 9.1.2. Durante il condizionamento, lapparecchio deve essere collegato ma non alimentato da circuiti di potenza.

9.14.2.4

Condizionamento
Si applica il seguente condizionamento: a) temperatura : 40 C 2 C; 2 b) umidit relativa : (93 + 3 ) %; c) durata : 21 giorni. Il campione deve essere portato gradualmente alla temperatura di condizionamento 40 C 2% C, no al raggiungimento della stabilit di temperatura per prevenire la formazione di condensa sul campione.

9.14.2.5

Misurazioni nali
Dopo il condizionamento, il campione deve essere sottoposto alla prova funzionale richiesta in 9.4.5 e deve essere vericata visivamente lassenza di danni meccanici, sia internamente che esternamente.

UNI EN 54-4:2003

UNI

Pagina 17

9.15
9.15.1

Vibrazioni sinusoidali (prova di durata)


Scopo della prova
Lo scopo della prova quello di vericare la capacit dell'apparecchiatura di sopportare gli effetti di lungo periodo delle vibrazioni tipiche dellambiente di utilizzo.

9.15.2 9.15.2.1
Nota

Procedimento di prova Generalit


Deve essere utilizzato il procedimento di prova descritto nella IEC 68-2-6:1982. La prova di vibrazioni di durata pu essere combinata con la prova di vibrazioni funzionale, cos che il campione sia sottoposto alla prova funzionale seguita dalla prova di durata per ogni asse.

9.15.2.2

Esame iniziale
Prima del condizionamento, sottoporre il campione alla prova funzionale, richiesta in 9.4.5.

9.15.2.3

Stato del campione durante il condizionamento


Il campione deve essere montato come specicato in 9.1.2 ed in conformit alla IEC 68-2-47:1982. Durante il condizionamento, lapparecchio deve essere collegato ma non alimentato da circuiti di potenza.

9.15.2.4

Condizionamento
Il campione deve essere sottoposto alla prova di vibrazioni, a turno, su ciascuno dei tre assi perpendicolari, uno dei quali deve essere perpendicolare al piano di montaggio del campione. Si applica il condizionamento seguente: a) gamma di frequenza : da 10 Hz a 150 Hz; b) ampiezza dellaccelerazione : 4,905 ms-2 (0,5 gn); c) numero degli assi : 3; d) numero di cicli : 20 per ogni asse.

9.15.2.5

Misurazioni nali
Dopo il condizionamento, il campione deve essere sottoposto alla prova funzionale richiesta in 9.4.5 e deve essere vericata visivamente lassenza di danni meccanici, sia internamente che esternamente.

UNI EN 54-4:2003

UNI

Pagina 18

APPENDICE (informativa)

ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI I REQUISITI ESSENZIALI DEI PRODOTTI DA COSTRUZIONE O ALTRE DISPOSIZIONI DELLE DIRETTIVE UE

ZA.1

Scopo e punti rilevantI


La presente norma europea stata elaborata nellambito del mandato M/109 conferito al CEN dalla Commissione Europea e dallAssociazione Europea di Libero Scambio. I punti della presente norma europea evidenziati nella presente appendice soddisfano i requisiti del mandato conferito dalla Direttiva prodotti da costruzione (89/106/CEE). La conformit a questi punti conferisce al prodotto da costruzione trattato nella presente norma europea una presunzione di conformit al suo impiego previsto secondo il punto 1 (scopo e campo di applicazione) della presente norma. AVVERTENZA: Altri requisiti e altre Direttive UE possono essere applicabili al/i prodotto/i che rientra/rientrano nello scopo e campo di applicazione della presente norma.
Nota 1

In aggiunta ai punti specici riguardo alle sostanze pericolose contenuti nella presente norma, possono esservi altri requisiti applicabili ai prodotti che rientrano nel suo scopo e campo di applicazione (per esempio, legislazione europea trasposta e leggi nazionali, regolamenti e disposizioni amministrative). disponibile una banca dati informativa delle disposizioni europee e nazionali sulle sostanze pericolose sul sito Internet "Costruzioni" su EUROPA (CREATE, accesso tramite http://europa.eu.int/comm/enterprise/ construction/internal/hygiene.htm). La presente appendice ZA ha lo stesso scopo e campo di applicazione, per quanto riguarda i prodotti trattati, del punto 1 della presente norma. La presente appendice stabilisce le condizioni per la marcatura CE di apparecchiature di alimentazione destinate allimpiego illustrato qui sotto, e identica i punti relativi applicabili. Prodotto da costruzione: Apparecchiature di alimentazione per rivelazione di incendio e sistemi di segnalazione di incendio per edici. Impiego previsto: Sicurezza allincendio.

Nota 2

prospetto ZA.1

Punti rilevanti
Caratteristiche essenziali Prestazioni in caso di incendio Afdabilit di funzionamento Punti nella presente norma europea 4, 5, 6 4, 5, 6, 7, 8, 9.3 Livello/i sotto mandato a Note

Durabilit dellafdabilit del funzionamento, resistenza 9.5, 9.6 termica Durabilit dellafdabilit del funzionamento, resistenza 9.7, 9.8, 9.15 alle vibrazioni Durabilit dellafdabilit del funzionamento, stabilit Da 9.9 a 9.13 elettrica Durabilit dellafdabilit del funzionamento, resistenza 9.6, 9.14 allumidit
a) Si presume che i prodotti che ricadono nellambito della presente norma funzionino, in caso di incendio, prima che lincendio diventi cos vasto da inciare il loro funzionamento. Pertanto, non vi sono requisiti di funzionamento quando sono esposti allattacco diretto del fuoco.

Nessuno

ZA.2

Procedure per lattestazione di conformit di apparecchiature di alimentazione trattate nella presente norma Sistema di attestazione di conformit
Il mandato richiede che lattestazione di conformit da applicare sia quello indicato nel prospetto ZA.2.

ZA.2.1

UNI EN 54-4:2003

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prospetto ZA.2

Sistema di attestazione di conformit


Prodotto Impiego previsto Livelli o classi Nessuno Sistema di attestazione di conformit 1

Rivelazione di incendio/ Sicurezza allincendio Segnalazoine di incendio Apparecchiature di alimentazione

Sistema 1: vedere CPD, Allegato III.2.(i), senza veriche ispettive-prove.

Ci comporta: a) compiti cui deve provvedere il costruttore: 1) controllo di produzione in fabbrica [vedere ZA.2.2 b)]; 2) prove su campioni prelevati in fabbrica del costruttore secondo un piano di prove prescritto; b) compiti cui si deve provvedere sotto lautorit di un organismo di certicazione del prodotto noticato1): 1) prove di tipo del prodotto; 2) ispezione della fabbrica e del controllo di produzione in fabbrica; 3) sorveglianza continua/periodica, valutazione e approvazione del controllo di produzione in fabbrica.

ZA.2.2

Valutazione di conformit
La valutazione di conformit di dispositivi sonori di allarme incendio trattati dalla presente norma europea deve essere come segue: a) Prove di tipo Le prove di tipo del prodotto devono essere effettuate in conformit ai punti indicati nel prospetto ZA.1. I prodotti sottoposti a prova devono essere rappresentativi della normale produzione del costruttore per quanto riguarda la costruzione, il funzionamento e la calibrazione. Prove effettuate in precedenza in conformit alle disposizioni della presente norma possono essere prese in considerazione purch siano state realizzate secondo lo stesso sistema di attestazione di conformit sullo stesso prodotto o su prodotti con progettazione, costruzione e funzionamento simili, in modo che i risultati si possano considerare applicabili al prodotto in questione. Ogni volta che si verica un cambiamento, per esempio nella progettazione del prodotto, nei materiali o nel fornitore dei componenti oppure nel processo di produzione, che potrebbe modicare in modo signicativo una o pi caratteristiche, le prove di tipo devono essere ripetute per la relativa prestazione del prodotto. b) Controllo di produzione in fabbrica Il costruttore deve istallare, documentare e mantenere un sistema permanente di controllo di produzione in fabbrica al ne di assicurare che i prodotti immessi sul mercato siano conformi alle caratteristiche di prestazione dichiarate. Il sistema di controllo di produzione in fabbrica deve comprendere procedure, ispezioni regolari e prove e/o valutazioni, e limpiego dei risultati per controllare i materiali o i componenti in ingresso, le attrezzature, il processo di produzione e il prodotto. La procedura di controllo di produzione deve esse estesa e dettagliata in modo adeguato, in modo che la conformit dei prodotti sia resa evidente al costruttore e che si possano individuare le irregolarit quanto prima possibile. Si dovrebbe ritenere che un sistema di controllo produzione in fabbrica conforme ai requisiti della EN ISO 9001, e reso specico per i requisiti della presente norma, soddis i requisiti sopra indicati. La procedura di controllo di produzione deve essere registrata in un manuale, che deve essere reso disponibile per ispezione.
1) Un organismo di certicazione del prodotto noticato un organismo di certicazione del prodotto noticato alla Commissione da parte di uno stato membro, a questi ni, in conformit allarticolo 18 della Direttiva Prodotti da costruzione (89/106/CEE).

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Il controllo di produzione in fabbrica deve essere registrato. Tali registrazioni devono essere disponibili per ispezione e devono comprendere almeno quanto segue: 1) identicazione del prodotto sottoposto a prova; 2) date di campionamento; 3) i metodi di prova applicati; 4) i risultati delle prove e delle ispezioni; 5) le date delle prove; 6) lidenticazione dellautorit responsabile allinterno della fabbrica; 7) i registri di calibrazione; 8) le azioni intraprese.

ZA.3

Marcatura ed etichettatura CE e documentazione di accompagnamento


Il simbolo della marcatura CE (in conformit alla Direttiva 93/68/CEE) deve essere apposto sul prodotto e deve essere accompagnato da i. il numero di identicazione dellorganismo di certicazione del prodotto noticato; ii. il numero del certicato di conformit CE. Il simbolo della marcatura CE deve inoltre essere illustrato nella documentazione commerciale di accompagnamento accompagnato da: a) il numero di identicazione dellorganismo di certicazione del prodotto noticato; b) il nome o il marchio identicativo e lindirizzo registrato del costruttore; c) le ultime due cifre dellanno nel quale stata apposta la marcatura; d) il numero del certicato CE di conformit; e) il riferimento della presente norma europea (EN 54-4); f) la descrizione del prodotto da costruzione (per esempio, apparecchiatura di alimentazione per la rivelazione di incendio e i sistemi di allarme incendio per edici); h) la designazione del tipo/modello del prodotto; i) i dati richiesti in 7.1 della presente norma oppure un riferimento a un documento, che deve essere identicabile in modo univoco e reso disponibile da parte del costruttore, contenente tali dati. Quando il prodotto supera i livelli di prestazione minimi dichiarati nella presente norma, e quando il costuttore lo desidera, la marcatura CE pu essere accompagnata da unindicazione del/i parametro/i in questione e dall/gli effettivo/i risultato/i della prova. La gura ZA.1 mostra un esempio delle informazioni da riportare sui documenti commerciali di accompagnamento.

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gura

ZA.1

Esempio di informazioni che accompagnano la marcatura CE sulla documentazione commerciale di accompagnamento

0123
AnyCo Ltd, P.O. Box 21, B1050 01 0123 - CPD - 001 EN 54-4 Apparecchiatura di alimentazione per rivelazione di incendio e sistemi di segnalazione di incendio per edici ABC 123 Dati tecnici: vedere documento 123/2000 in possesso del costruttore

ZA.4

Certicato CE e dichiarazione di conformit


Il costruttore, oppure un suo agente con sede nella EEA, deve preparare e conservare una dichiarazione di conformit, che autorizza lapposizione della marcatura CE. Tale dichiarazione deve comprendere: - il nome e lindirizzo del costruttore, oppure del suo rappresentante autorizzato con sede nella EEA, e il luogo di produzione; - la descrizione del prodotto da costruzione (cio, apparecchiatura di alimentazione per sistemi di rivelazione e di allarme incendio per edici); - la designazione del tipo/modello del prodotto; - le disposizioni cui il prodotto conforme (cio, appendice ZA della presente norma europea); - qualsiasi particolare condizione applicabile allimpiego del prodotto (se necessario); - il nome e lindirizzo (o il numero di identicazione) dellorganismo di certicazione del prodotto noticato; - il nome e la posizione della persona autorizzata a rmare la dichiarazione per conto del costruttore o del suo rappresentante autorizzato. La dichiarazione deve comprendere un certicato di conformit con le informazioni seguenti: - il nome e lindirizzo dellorganismo noticato di certicazione del prodotto; - il numero del certicato; - il nome e lindirizzo del costruttore, o del suo rappresentante autorizzato con sede nella EEA; - la descrizione del prodotto da costruzione (cio apparecchiatura di alimentazione per sistemi di rivelazione e di allarme incendio per edici); - la designazione del tipo/modello del prodotto; - le disposizioni cui il prodotto conforme (ovvero, appendice ZA della presente norma europea); - qualsiasi particolare condizione applicabile allimpiego del prodotto (se necessario); - qualsiasi condizione e periodo di validit del certicato, quando applicabile; - il nome e la funzione della persona autorizzata a rmare il certicato. La dichiarazione e il certicato di cui sopra devono essere presentati (a richiesta) nella/e lingua/e ufciale/i dello stato membro nel quale il prodotto deve essere impiegato.

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BIBLIOGRAFIA
EN ISO 9001 Quality management systems - Requirements (ISO 9001) EU Direttiva 93/68/CE, Direttiva del consiglio 93/68/CEE del 22 luglio 1993 che modica le Direttive 87/404/CEE (apparecchi in pressione), 88/378/CEE (sicurezza dei giocattoli), 89/106/CEE (prodotti da costruzione), 89/336/CEE (compatibilit elettromagnetica), 89/392/CEE (macchine), 89/686/CEE (dispositivi di protezione personale), 90/384/CEE (strumenti di pesatura non automatici), 90/385/CEE (dispositivi medici attivi), 90/396/CEE (combustibili gassosi per apparecchi), 91/263/CEE (attrezzature terminali di telecomunicazione), 92/42/CEE (scaldaacqua ad acqua calda nuovi alimentati con combustibili liquidi o gassosi) e 73/23/CEE (apparecchiature elettriche progettate per limpiego entro limiti di voltaggio specicati).

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UNI Ente Nazionale Italiano di Unicazione Via Battistotti Sassi, 11B 20133 Milano, Italia

La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci, dellIndustria e dei Ministeri. Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 N 633 e successivi aggiornamenti.

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