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1.1

Parabola
Espressione analitica

La parabola fa parte della familgia delle coniche. La forma analitica ` data dallee quazione generale: y = a x2 + b x + c (1)

E importante comprendere leetto che ha il coeciente a. Per far questo si esaminer` a la parabola y = a x2 . Ponendo innanzitutto a = 1 si pu` facilmente rappresentare sul piano cartesiano la o parabola:

Figura 1: y = x2 E da notare (ma se ne parler` anche pi` avanti, come la parabola abbia propriet` di a u a simmetria. Si pensi ora di moltiplicare tutta la funzione per una costante positiva a. Se tale costante ` maggiore di 1 si ha che, dato un certo valore y1 che assumeva la parabola e in gura 1, la nuova parabola y = a x2 , lo raggiunge per un valore minore (in valore assoluto) della variabile indipendente x. Questo signica che la parabola ` pi` stretta, e u ha ampiezza minore. Viceversa, se si moltiplica per 0 < a < 1 allora la parabola si allarga (aumenta la sua ampiezza). Ecco allora che il valore assoluto del coeciente 1

a ` legato allampiezza della parabola: maggiore ` a in valore assoluto e minore ` e e e lampiezza, e viceversa.

Figura 2: Eetto del modulo di a E da considerare anche leetto del segno di a. Per capire cosa cambia quando si scsmbia segno ad a si prenda in considerazione la parabola y = x2 (qui a = 1) e se ne osservi il codominio. Esso ` y 0. Se si cambia segno ad a, ossia si prende la e parabola y = x2 , si osserva che il codominio cambia. In particolare, dato che x2 ` un e numero non negativo, allora il codominio sar` y 0. In altre parole, con a positivo, a la parabola ` concava, se negativo ` convessa. e e

Figura 3: Eetto del segno di a Uno studio sistematico delleetto di b e c ` pi` complesso. E facile vedere, per` che e u o nel caso in cui sia b = 0 allora c ha semplicemente leetto di traslare lungo lordinata la parabola.

Figura 4: Eetto di c quando b = 0

1.2

Parte geometrica

Non ` strettamente necessario, per denire una parabola nel piano cartesiano, denirne e lespressione analitica. Esiste la possibilit` di denire con precisione il luogo dei punti a della parabola, considerando una retta ed un punto. In particolare il punto ` detto e fuoco (F) della parabola e la retta ` detta direttrice (D). Una parabola (P) la si e denisce in questo modo: P = {P (x , y) |d (P , F ) = d (P , D) } (2)

Ossia, la parabola ` quellinsieme di punti P (x , y) del piano Cartesiano tali che la e distanza tra un punto ed il fuoco ` uguale alla distanza tra il punto stesso e la direttrice. e Quindi se vengono dati fuoco e direttrice, la parabola ` bella che denita. e 1.2.1 Elementi geometrici importanti

Gli elementi geometrici pi` importanti da conoscere in una parabola sono sostanzialu mente quattro. Due di essi sono, naturalmente, il fuoco e la direttrice. A colpo docchio si pu` notare che la parabola si tratta di una funzione con un etremo o assoluto. Tale estremo pu` essere un minimo (a > 0) o un massimo (a < 0) e viene o chiamato vertice della parabola. Questo ` il terzo elemento utile da conoscere. e Il quarto elemento che rimane ` legato alla simmetria della parabola. Osservando la e forma della funzione disegnata sul piano, intituivamente si riesce a dire che la parabola ` una gura (funzione) simmetrica. Cos` la simmetria? e e - Simmetria ` la propriet` che ha un oggetto di poter costruire se stesso da una e a sua parte, operando su questa con determinate trasformazioni geometriche. - Un oggetto si dice dotato di simmetria quando ` possibile indenticare in esso una e parte tale che applicando ad essa determinate operazioni geometriche, si ottiene loggetto completo. - Un oggetto presenta simmetria se ` possibile immaginare una trasformazione e (operazione geometrica) tale che il risultato della trasformazione stessa sia indistinguibile dalloggetto di partenza. Date queste denizioni di simmetria, si pu` osservare che la parabola possiede un o asse di simmetria. Volendo essere precisi, si dovrebbe dire asse binario di simmetria, ossia un asse che trasforma secondo una rotazione di 180 attorno a se stesso. Quindi da met` parabola (ramo di parabola) si pu` ricostruire tutta la parabola semplicemente a o ruotandola di 180 attorno allasse di simmetria (indicato con un tratteggio). Si noti, servir` pi` avanti, che lasse di simmetria deve per forza passare attraverso il vertice a u della parabola.

Figura 5: Simmetria della parabola Nella gura che segue sono riportati gli elementi geometrici.

Figura 6: Elementi geometrici importanti della parabola

Si proceder` ora a dare una dimostrazione su come si possono ottenere i quattro elea menti geometrici. Naturalmente la dimostrazione serve a mostrare che le formule non escono magicamente dalla mente di qualcuno che al mattino si sveglia male. Esse sono per` anche utili per vedere un po come si arontano i problemi in matematica. Quindi o le dimostrazioni sono utili per acquisire trucchi e piccole attenzioni per sapersi muovere di fronte a problemi mai visti, per cui ` utile guardarsele. e Si inizier` con la ricerca di asse di simmetria e vertice. Questo perch` sono gli elementi a e pi` semplici da trovare. Per come ` stata espressa la parabola (equazione 1), essa avr` u e s sempre lasse di simmetria parallelo allasse delle ordinate e la direttrice parallela a quello delle ascisse (e quindi perpendicolare allasse di simmetria). Nessuno vieta che la parabola possa avere la direttrice inclinata di un certo angolo rispetto allasse delle ascisse, il che comporterebbe una parabola inclinata (ossia asse di simmetria non pi` u parallelo allasse delle ordinate). Non ` particolarmente interessante studiare questo e caso perch` ` sempre possibile denire un nuovo sistema di assi (piano cartesiano) ruoee tato rispetto a quello originario in modo che in questo nuovo sistema la parabola si presenti nella forma dellequazione 1. Naturalmente nel nuovo sistema di assi i tre coecienti a, b e c saranno dierenti e in generale dipendenti dallangolo tra i due sistemi (che ` langolo che lasse di simmetria forma con lasse y del sistema originario). Non si e parler` qui delloperazione di cambiamento di sistema di riferimento, ma era solo per a far notare che la validit` delle formule che appariranno ` generale. a e E alquanto intuitivo vedere che lasse di simmetria debba passare per il vertice. Questo fatto aiuta molto perch`, conoscendo lequazione dellasse si conosce gi` la coordinata e a xV del vertice. Dato che il vertice ` un punto della parabola, la sua coordinata yV sar` e a calcolabile sostituendo xV nellespressione analitica della parabola. Quindi, dato lasse di simmetria, il vertice praticamente ` calcolato. e Come si trova lasse di simmetria? Si faccia riferimento, in quanto segue, alla gura qui sotto:

Figura 7: Per procedere si noti questo: nella parabola, per la sua simmetria, esistono coppie di valori x1 e x2 tali per cui i rispettivi valori y1 e y2 sono uguali. Lasse di simmetria si trover` esattamente in mezzo a queste coppie. Si prendano allora due punti P1 (x1 , y1 ) a e P2 (x2 , y2 ) della parabola, quindi che soddisfano a: y 1 = a x2 + b x 1 + c 1 y 2 = a x2 + b x 2 + c 2 (3)

Si ponga il punto x1 = 0 e si consideri che questa coppia di punti soddis alla condizione y1 = y2 . Si pu` allora scrivere: o c = a x2 + b x 2 + c 2 ossia: a x2 + b x 2 = 0 2 (5) Questo implica che x2 = b/a. Laltra soluzione sarebbe, ovviamente, x2 = 0 (che corrisponde a x1 ). Dato che lasse si trova esattamente al centro dei due punti, ecco che si ha immediatamente lequazione dellasse: b 0 x1 + x2 a = b = = 2 2 2a 7 (4)

xA

(6)

Come si ` detto sopra, la cordinata xV del vertice ` uguale a xA . Per calcolare yV basta e e solo sostituire nellequazione 1: y V = a x2 + b x V + c V (7)

Il passaggio ` alquanto semplice e si consiglia di farlo come esercizio. Si ottengono e quindi le coordinate del vertice: V b ; 2a 4a (8)

Ora ` il turno del fuoco e della direttrice. Anche il modo per trovare tali elementi non e ` complicato. Si faccia riferimento alla gura che segue: e

Figura 8: La prima cosa che si pu` notare e che semplicher` molto le cose ` che la locazione del o a e vertice ` relativa a come sono disposti direttrice e fuoco, e viceversa. Questo implica e che ` possibile calcolare fuoco e direttrice rispetto al vertice, senza preoccuparsi di e dove ` situata nel piano la parabola. La posizione assoluta della parabola non ` quindi e e necessaria. Dato che la posizione nel piano della parabola ` dovuto ai due coecienti e b e c, la posizione relativa di fuoco e direttrice rispetto al vertice non dov` dipendere a da essi. Questa osservazione, permette di semplicare molto la dimostrazione perch` si e pu` farla sulla parabola: y = a x2 (che ` quella mostrata in gura 8). o e 8

Una seconda osservazione, anche questa semplice, pemette di quanticare la posizione relativa del vertice rispetto a fuoco e direttrice. Anche solo in maniera intuitiva (ma si potrebbe dimostrare, ad esempio per assurdo), dato che ogni punto della parabola ` equidistante da fuoco e direttrice, il vertice deve trovarsi esattamente a met` sulla e a perpendicolare che unisce il fuoco alla direttrice. Se si denisce h la distanza tra vertice e fuoco, ecco che quella ` anche la distanza (naturalmente) tra fuoco e direttrice. Una e volta che si conosce quanto vale h, trovare la locazione assoluta di fuoco e direttrice ` e banale. In particolare, la direttrice avr` equazione: a yD = yV h = h 4a (9)

Il fuoco, per simmetria dovr` trovarsi (come il vertice), sullasse di simmetria per cui, a la posizione assoluta del fuoco sar`: a F (xV , yV + h) = F b ; +h 2a 4a (10)

Occorre allora trovare quanto vale h ed il gioco ` fatto. Il modo ` semplicemente quello e e di usare sia la denizione geometrica che quella analitica della parabola. Si consideri un punto P0 qualsiasi sulla parabola. Dalla denizione geometrica, deve essere vericato che la distanza tra quel punto ed il fuoco sia la medesima della distanza di quel punto dalla direttrice. Data lequazione scelta per la parabola, si ha V (0, 0). Si calcoli, innanzitutto, la distanza tra P0 e fuoco: d (P0 , F ) = (x0 xF )2 + (y0 yF )2 = x2 + (y0 h)2 0 (11)

Il calcolo della distanza tra punto e direttrice ` ancora pi` semplice. Si osservi la e u gura, la distanza ` la somma tra la distanza del punto dallasse delle x (ossia y0 ) pi` e u la distanza dallasse alla direttrice (ossia la distanza da vertice a direttrice: h!). Quidni: d (P0 , D) = y0 + h Ora basta semplicemente eguagliare le due espressioni per la distanza: d (P0 , F ) = d (P0 , D) x2 + (y0 h)2 = y0 + h 0 (13) (12)

A questo punto basta elevare al quadrato da entrambe le parti dellequazione. Tale operazione pu` essere fatta in tutta sicurezza, sebbene non sia molto evidente dalle o espressioni (che non sono scritte in maniera rigorosa). Tale omissione di rigore ` dovuta e al fatto che quotidianamente quando si parla di distanza si intende il modulo del raggio vettore che collega due punti dello spazio. Una distanza, intesa come vettore, pu` essere o negativa, ma si sta guardando al valore assoluto (ossia quanto ` lungo quel vettore), e e quindi ad una quantit` non negativa. Si ottiene: a x2 + (y0 h)2 = (y0 + h)2 0 9 (14)

Con semplici passaggi matematici (sognavo di scriverlo un giorno - ndr), si ottiene: x2 = 4 y0 h 0 Dallequazione analitica della parabola si ha y0 = a x2 , per cui: 0 x 2 = 4 a x2 h 0 0 Da cui si ricava, nalmente: h = 1 4a (17) (16) (15)

Ecco allora che si possono scrivere, in tutta generalit` il fuoco: a F b 1 ; + 2a 4a 4a (18)

e la direttrice: yD = 1 4a 4a (19)

Riassumendo, in tutta generalit`, data una parabola y = a x2 + b x + c, si ha: a . Vertice V b ; 2a 4a (20)

. Asse di simmetria xA = . Fuoco F b 1 ; + 2a 4a 4a (22) b 2a (21)

. Direttrice yD = 1 4a 4a (23)

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