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Esame scritto Fisica 1 del 9 dicembre 2010 - soluzione Nota: i valori numerici sono diversi nelle varie copie

del compito, e quindi qui vengono indicati i ragionamenti e le formule da utilizzare ma non i risultati numerici. Problema 1 Domanda 1. Introduciamo un sistema di riferimento con lasse x parallelo al piano inclinato, diretto verso destra e in basso nella gura, e lasse y normale al piano diretto verso lalto e a destra nella gura. Per ciascuna delle due masse, omettendo per il momento gli indici 1 e 2, le equazioni di Newton lungo x e y sono mg sin N = ma

N mg cos = 0 Inserendo nella prima il valore per N ottenuto dalla seconda si trova a = g(sin cos ). Abbiamo quindi per le accelerazioni delle due masse: a1 = g(sin 1 cos ) a2 = g(sin 2 cos ) Da notare che un risultato nullo o negativo signicherebbe tan , ovvero uninclinazione non suciente a provocare lo scorrimento. Coi dati del problema, sia a1 che a2 sono positive e lo scorrimento ha luogo per entrambi i cubi. I due cubi si muovono con moto uniformemente accelerato, e pertanto si muovono di moto uniformemente anche luno relativamente allaltro, con a2 a1 = g(1 2 ) cos come accelerazione relativa. La collisione avviene quando nel moto relativo ` stata percorsa una e distanza d, ovvero allistante tc tale che d = (1/2)(a2 a1 )t2 . Quindi, c tc = Domanda 2. Immediatamente prima dellurto, v1 = a1 tc e v2 = a2 tc . Lurto ` perfettamente inee lastico, e possiamo assumere che, anche se vi sono forze esterne lungo x che sono le forze di attrito col piano, in prima approssimazione la quantit` di moto sia conservata perch` le a e forze esterne sono assai minori della forza impulsiva sviluppata nellurto. La velocit` v del a sistema dei due cubi subito dopo lurto sar` allora data da 2mv = mv1 + mv2 , ovvero a v= Domanda 3. Dopo lurto, abbiamo un unico corpo di massa 2m che soddisfa alle equazioni del moto 2mg sin 1 N1 2 N2 = 2ma N1 mg cos = 0 N2 mg cos = 0 v1 + v2 (a1 + a2 )tc = 2 2 2d = a2 a1 2d g(1 2 ) cos

dove le forze normali sui due cubetti sono state tenute separate in quanto danno luogo a forze di attrito diverse. Eliminando N1 e N2 si ottiene 2mg sin (1 + 2 )mg cos = 2ma da cui a = g sin 1 + 2 cos 2

Una derivazione pi` accurata dello stesso risultato si ottiene anche dalla risposta allulu tima domanda. Domanda 4. Possiamo considerare i due cubi attaccati come corpi indipendenti che esercitano luno sullaltro una forza diretta lungo x uguale ed opposta per il III principio della dinamica. Indichiamo con F la forza (positiva) che il cubo 2 esercita sul cubo 1, contribuendo a spingerlo verso il basso, e quindi con F la forza (negativa) che il cubo 1 esercita sul cubo 2 frenando la sua discesa. Le forze di gravit` e di attrito sui due cubi restano invariate, a ma entrambi i cubi devono ora avere la stessa accelerazione a. Le precedenti equazioni del moto per i cubi liberi sono quindi ora modicate in questo modo: mg sin 1 mg cos + F mg sin 2 mg cos F = ma = ma

Questo ` un sistema di due equazioni per le due incognite F e a. La soluzione per a, che si e trova subito sommando tra loro le due equazioni, coincide con quella trovata in modo pi` u diretto ma meno rigoroso nella domanda precedente. Calcolando la dierenza fra queste due equazioni si trova subito 1 F = (1 2 )mg cos . 2

Problema 2 Domande 1. e 2. Poich` le pulegge sono di massa trascurabile, la tensione di ciascuna corda rimane ine variata attraverso la puleggia. Indichiamo quindi con T1 la tensione della corda attraverso P1 da entrambi i lati, e con T2 la tensione della corda attraverso P2 . Riferendosi a un asse y orientato verso lalto (il problema ` di fatto unidimensionale), le equazioni del moto in e direzione y per rispettivamente la massa M1 , la puleggia di massa nulla P1 e la massa M2 sono: M1 g + T1 = M1 a1 T1 2T2 = 0 M2 g + T2 = M2 a2 Si tratta di tre equazioni per quattro incognite. Tuttavia, non abbiamo ancora tenuto conto che a1 e a2 devono essere tra loro connesse da un vincolo dovuto allinestensibilit` a delle corde. Se M1 scende di una quota h, P2 deve salire della stessa quota, ma anch` e questo accada M2 deve salire di una quota 2h: h a causa della salita di P2 , e un altro h per fornire la quantit` di corda aggiuntiva necessaria a raggiungere il pavimento. Lo a spostamento di M2 ` dunque pari al doppio dello spostamento di M1 col segno cambiato; e questo legame deve valere anche per le derivate temporali, velocit` e accelerazione. Avremo a dunque il vincolo a2 = 2a1 Il sistema pu` ora essere risolto facilmente. Poich` il problema chiede a1 e T2 , conviene o e far sparire T1 usando la seconda equazione, e a2 usando quella ora trovata. Si rimane col sistema di due equazioni in due incognite M1 g + 2T2 = M1 a1 M2 g + T2 = 2M2 a1 la cui soluzione ` e 2M2 M1 g M1 + 4M2 3M1 M2 T2 = g M1 + 4M2 Si noti che il sistema ` in equilibrio indierente quando M1 = 2M2 . Coi dati del problema, e a1 > 0 e a2 < 0: M1 sale e M2 scende. a1 = Problema 3 Domanda 1. Immediatamente dopo lurto il proiettile si trova nella posizione (0, R), mentre lanello ha sempre il suo centro di massa in (0, 0). Il centro di massa del sistema proiettile+anello ha allora coordinate m0 M 0 xCM = + =0 M +m M +m M 0 m (R) mR yCM = + = M +m M +m M +m

Infatti, ai ni del calcolo della posizione del centro di massa di un sistema costituito da due corpi, ` possibile utilizzare la stessa formula per il centro di massa di due masse puntiformi, e dove lintera massa di ciascun corpo viene concentrata nel suo centro di massa. Domanda 2. Il momento di inerzia I rispetto al centro di massa del sistema proiettile+anello (xCM , yCM ) sar` la somma dei momenti di inerzia di anello e proiettile rispetto a tale punto: I = a Iane + Ipro . Per quanto riguarda lanello, utilizzando il teorema di Huygens-Steiner avremo Iane = M R2 + M mR M +m
2

= M R2 1 +

m M +m

mentre per il proiettile, considerato puntiforme, avremo Ipro = m R + mR M +m


2

= mR2

M M +m

Il risultato `, dopo qualche riarrangiamento algebrico, e I = Iane + Ipro = Approccio alternativo. Il momento di inerzia dellintero sistema rispetto al punto O (centro dellanello) ` IO = e 2 . Per il teorema di Huygens-Steiner, dovr` essere I = I + (M + m)y 2 (M + m)R a O CM dove I ` il momento di inerzia rispetto al centro di massa, che dista |yCM | da O. Pertanto e
2 I = IO (M + m)yCM = (M + m)R2 (M + m)

M + 2m M R2 M +m

mR M +m

M + 2m M R2 M +m

ossia si ritrova il risultato precedente in modo forse pi` elegante. u Domanda 3. Non essendovi forze esterne in direzione x, la quantit` di moto complessiva lungo x si a conserva nellurto. Inoltre, non essendoci momenti di forza esterni diretti lungo z, il momento angolare Lz rispetto a qualsiasi punto si conserva nellurto. Scegliendo in particolare (xCM , yCM ) dovr` essere (confrontando le situazioni prima e dopo lurto) a mv MR M +m = I

che, usando il valore per I trovato in precedenza, permette di calcolare = mM vR I(M + m)

Problema 4 Domanda 1. Dai dati del problema lequazione di stato fornisce subito T2 = P2 V2 /nR, con n = 1, e T3 = T2 essendo 23 una trasformazione isoterma. La trasformazione 12 ` adiabatica, quindi e Q12 = 0 e 5 E12 = L12 = nCv (T2 T1 ) = nR(T2 T1 ) 2 (usando il valore di Cv per un gas ideale biatomico). Poich` si tratta di lavoro compiuto dal e gas contro una pressione P2 costante, dovr` comunque essere, anche se la trasformazione ` a e irreversibile, L12 = P2 (V2 V1 ) Combinando queste due equazioni si ottiene T1 = T2 + Domanda 2. Nella compressione isoterma reversibile 23 si ha Q23 = L23 = nRT2 ln V3 V2 2P2 (V2 V1 ). 5nR

Tale quantit` ` nota dai dati, e ci permette di ottenere ae V3 = V2 exp Domanda 3. Essendo noti i lavori L12 , L23 (dalle equazioni sopra) e L31 (dai dati), ` noto il lavoro e complessivo eettuato dal gas in un ciclo L = L12 + L23 + L31 . Il calore assorbito dal gas ` e Q31 , essendo Q12 = 0 (adiabatica) e Q23 < 0 (calore ceduto). Per trovare Q31 , sfruttiamo il primo principio che garantisce che in un ciclo il calore complessivamente scambiato deve essere uguale al lavoro svolto: Q23 + Q31 = L12 + L23 + L31 ovvero, essendo Q23 = L23 , Q31 = L12 + L31 = P2 (V2 V1 ) + L31 Il rendimento del ciclo ` = L/Q31 o, equivalentemente, = 1 + Q23 /Q31 essendo Q23 il e calore ceduto (negativo). Domanda 4. Lentropia delluniverso in un ciclo aumenta nellunica trasformazione irreversibile 12, mentre resta costante nelle trasformazioni reversibili. Tuttavia, 12 ` una trasformazione e adiabatica in cui non viene scambiato calore tra gas e ambiente. Lentropia dellambiente resta pertanto costante in tale trasformazione, e la variazione di entropia del gas ` data e dalla formula generale per i gas tra lo stato 1 e lo stato 2: Suniv = Sgas,12 = nCv ln T2 T1 + nR ln V2 V1 Q23 nRT2

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