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mensile
anno II
n.8 settembre 2010
Milano
Dante e lIslam,
la prossima
mostra in BvS
Matteo Noja
Sebastiano Erizzo:
pagine di Utopia
e Buongoverno
Gianluca Montinaro
Libri dautore
per i 150 anni
di Casa Campari
Giacomo Corvaglia
Sommario
5
10
21
25
41
LUtopia: prncipi e princpi
PEGGIO LA REPUBBLICA,
SE NON SERENISSIMA
di Gianluca Montinaro
La prossima mostra in BvS
LA SCALA DI MAOMETTO
TRA INFERNO E PARADISO
di Matteo Noja
Libri dautore come pubblicit
CASA CAMPARI: 150 ANNI
CON IL GUSTO DELLARTE
di Giacomo Corvaglia
inSEDICESIMO le rubriche
APPUNTAMENTI,
CATALOGHI, RECENSIONI,
LINTERVISTA DAUTORE,
ASTE E MOSTRE
Libri illustrati in BvS
LA BYBLIS DELLA
ILLUSTRAZIONE FRANCESE,
UNA RACCOLTA DE LUXE / 3
di Chiara Nicolini
49
56
61
68
72
BvS: il libro ritrovato
IN ONORE DI FERDINANDO I
E IN ETERNA MEMORI
DEL BODONI
di Chiara Bonfatti
BvS: rarit per veri bibliofili
TUTTO IL SAVONAROLA
DI CHIESA, E CHE FU
DI PIERO GINORI CONTI
di Arianna Cal
Gestire la casa e la cosa pubblica*
ANTICHI E MODERNI:
SENOFONTE, IL PADRE
DELLOIKONOMA
di Dario Del Corno
BvS: unutopia sempre in fieri
RECENTI ACQUISIZIONI
DELLA NOSTRA BIBLIOTECA
di Chiara Bonfatti, Arianna Cal,
Giacomo Corvaglia e Annette
Popel Pozzo
La pagina dei lettori
BIBLIOFILIA
A CHIARE LETTERE
* tratto da LErasmo n.18
novembre/dicembre 2003,
Capolavori deconomia
MENS I LE DI BI BLI OFI LI A ANNO I I N. 8 / 1 3 MI LANO, S ETTEMBRE 2 0 1 0
la Biblioteca di via Senato - Milano
Consiglio di amministrazione della
Fondazione Biblioteca di via Senato
Marcello DellUtri (presidente)
Giuliano Adreani, Carlo Carena,
Fedele Confalonieri, Maurizio Costa,
Ennio Doris, Paolo Andrea Mettel,
Fabio Perotti Cei, Fulvio Pravadelli,
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Collegio dei Revisori dei conti
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Dante, La Divina Commedia.
Illustrazioni di Dal, (part.)
Firenze-Roma, Arti e Scienze Salani-
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Bollettino mensile della
Biblioteca di via Senato Milano
distribuito gratuitamente
Stampato in Italia
2010 Biblioteca di via Senato
Edizioni Tutti i diritti riservati
Questo periodico associato alla
Unione Stampa Periodica Italiana
Reg. Trib. di Milano n. 104 del
11/03/2009
V
eri o presunti che siano, i cinque Diari
di Mussolini di cui abbiamo presentato
qualche pagina in anteprima ai lettori
di questo nostro bollettino, hanno ormai preso
la via della pubblicazione integrale per i tipi
di Bompiani, che dal prossimo novembre porter
in libreria lintera agenda del 1939. Per rispetto
del nuovo editore, quindi, sospendiamo
fin da subito le nostre anticipazioni, anche
se ci sarebbe piaciuto regalarci unultima chicca
di stampo letterario, ossia le riflessioni del Duce
attorno alla figura e allopera di DAnnunzio,
in occasione del funerale dello scrittore.
Il nostro dispiacere per queste pagine
precocemente archiviate, per,
ben compensato da una nuova rubrica
che prende le mosse gi da questo numero e che,
nei mesi a venire, continuer a presentare i pi
luminosi e interessanti trattati rinascimentali
in materia di Utopia e Buon Governo, tema
particolarmente caro alla nostra Fondazione.
Chi avr la voglia e il piacere di sfogliare
queste nostre pagine, poi, trover ad attenderlo
anche unaltra novit: una prima presentazione
della mostra che dalla fine del prossimo mese
aprir i battenti presso i nostri spazi,
per indagare i rapporti segreti tra Dante
e lIslam attraverso diversi esemplari pregiati
del Corano, della Divina Commedia e non solo.
Un percorso affascinante e controverso
che, lungi dal voler sminuire lestro e il genio
del Poeta, d semmai conto della sua
sorprendente conoscenza globale del proprio
tempo. Secoli che qualcuno si ostina a definire
bui, ma che, come dimostra la stessa
Commedia, furono caratterizzati da un luminoso
e prolifico intreccio di culture, tradizioni
e religiosit differenti, capaci di non scontrarsi
tra loro anche e soprattutto grazie allintuizione
e allopera di mirabili principi committenti.
Forse, una lezione anche per la nostra
quotidianit.
Editoriale
settembre 2010 la Biblioteca di via Senato Milano 5
LUtopia: prncipi e princpi
PEGGIO LA REPUBBLICA,
SE NON SERENISSIMA
Il trattato segreto dellErizzo, stampato a Venezia nel 1571
Questo grande sogno rinascimentale, che la Fon-
dazione Biblioteca di via Senato sta indagando grazie al
progetto La Biblioteca dellUtopia, ha spinto molti
dei pi grandi intellettuali del XVI e XVII secolo a mi-
surarsi con le teorie della politica. Alcuni affascinati da-
gli arcana imperi, altri convinti di agire per il bene dello
Stato (o del principe), altri ancora per amore verso Dio
(cio verso luniversale Republica Christiana) hanno
prodotto mastodontiche opere in pi tomi piuttosto
che in agili libelli di poche pagine. Fra questi ultimi,
quasi sconosciuto anche al pubblico degli studiosi, si
colloca un breve opuscolo, pubblicato in coda al Tratta-
to sopra gli ottimi reggimenti delle repubbliche antiche et
moderne di Bartolomeo Cavalcanti (Venezia, Jacopo
Sansovino, 1571): il Discorso de i governi civili del nobile
veneziano Sebastiano Erizzo.
MATTEO NOJA
LA SCALA DI MAOMETTO
TRA INFERNO E PARADISO
Lo splendore della Commedia e le sue probabili fonti islamiche
Dante, La Divina Commedia.
Illustrazioni di Dal, Firenze-Roma,
Arti e Scienze Salani-Officina
Bodoni, 1963-1964
L
a costruzione dellidentit europea inizia dalla
cultura, disse Jean Monnet, il primo segretario
della Societ delle Nazioni. La cultura europea
non mai stata univoca, neanche durante limpero ro-
mano, che si mostr rispettoso verso il pensiero e il mo-
do di vivere dei popoli che andava conquistando e sot-
tomettendo. Questa cultura si sempre basata su un
confronto incessante a pi voci, tra varie etnie, credi re-
ligiosi, filosofie. A volte con grande spargimento di
sangue, nel tentativo di far prevalere luna o laltra idea,
luna o laltra fede. A volte, invece, con un proficuo e
mutuo vantaggio.
Il dialogo culturale che rappresenta le radici della
nostra civilt si formato indubbiamente nel cristiane-
simo, giunto a vivificare spiritualmente la tradizione
della razionalit greca e romana, ma altrettanto certa-
mente stato permeato e stimolato dalle correnti di
pensiero del Vicino Oriente, ebraico e arabo.
Ai nostri giorni, nei quali si riscoprono odi razzia-
li e religiosi mai sopiti, va sottoli-
neato che per capire la nostra iden-
tit non si pu fare a meno di nessu-
na di queste voci. Di alcune di que-
ste, meno percepite nel passato per
motivi ideologici, politici e religio-
si, solo ora lEuropa comincia a
prendere coscienza; tra queste,
In occasione della grande mostra
dal titolo Al-Fann. Arte islamica,
organizzata dal Comune di Milano
a Palazzo Reale in collaborazione
con il Museo del Kuwait dal 18
ottobre prossimo, la BvS con la mostra
Dante e lIslam vuol fornire uninsolita
premessa per meglio comprendere
il fitto scambio culturale in atto
sin dal Medioevo tra i popoli cattolici
e islamici nel bacino del Mediterraneo.
12 la Biblioteca di via Senato Milano settembre 2010
umano, cercando nuove cure per le malattie; i suoi
astronomi scrutarono i cieli, dando nomi alle stelle e
fornendo indicazioni per i viaggiatori e i marinai. I suoi
scrittori cominciarono a narrare incredibili storie ro-
mantiche, davventura, di magia; i suoi poeti ricomin-
ciarono a parlare damore, fornendo il modello per un
codice di comportamento che porter al cosiddetto
amor cortese.
Lo scambio, naturalmente, fu maggiore da quan-
do gli arabi conquistarono la penisola iberica: da l in-
trodussero in tutta Europa il loro pensiero e i loro usi e
costumi, facendo riscoprire, dopo secoli doblio, la ma-
gnificenza di una civilt che si era persa con la caduta
dellImpero romano.
GIACOMO CORVAGLIA
CASA CAMPARI: 150 ANNI
CON IL GUSTO DELLARTE
Anche il nostro fondo di Storia dellImpresa partecipa alla festa
22 la Biblioteca di via Senato Milano settembre 2010
Liniziativa evoca le gesta dei simpatici artisti di
strada (i famosi cantastorie) che musicavano e cantavano
storie e poesie. I quaderni, sempre in tiratura limitata, ve-
nivano inviati ai clienti pi importanti in occasione delle
festivit e rappresentavano per chi li riceveva un segno di
prestigio e di importanza.
I temi trattati nei toni del genere giocoso e paro-
distico, talvolta satirico sono scelti con notevole omo-
geneit da libretti dopera, lavori drammaturgici celebri,
dal linguaggio dei fiori, dalla mitologia e dalla favolistica,
dalla storia e dalla cronaca, da reminiscenze o riferimenti
a cose o persone note.
Il Cantastorie costituito da una serie di cinque vo-
lumi editi dal 1927 al 1932 e stampati da editori vari per
conto della ditta Davide Campari & C.
La Prima Raccolta viene stampata da Bestelli & Tu-
minelli nel 1927 con tiratura di 1.000 copie, sovraccoper-
ta cartonata a due colori e 56 pagine. Illustrata magistral-
mente dalle silhouettes di Mochi, comprende una grande
variet di argomenti e metri. Parla un po di tutto, racco-
glie i temi dovunque, nella vita, nel teatro e nella zoolo-
gia, ma soprattutto nella fantasia dellautore.
La Seconda Raccolta stampata da Raffaello Bertieri
nel 1928 in 1.000 copie con sovraccoperta originale a co-
lori firmata STO1928; 64 pagine di belle poesie e storie
ispirate al mondo del teatro e arricchite da 8 tavole a colo-
ri fuori testo del grande Sergio Tofano, in arte Sto
(19861976) scrittore, illustratore e attore.
La Terza Raccolta stampata da Bertieri in Milano
nel 1930, in 1.000 copie, sovraccoperta nocciola: 108 pa-
gine che presentano altrettante composizioni (datate dal
L
arte dellavvenire sar
potentemente pubblicitaria,
scrisse Fortunato Depero
nel 1932, aprendo il Manifesto dellarte
pubblicitaria, e sicuramente non
si ingannava. N per i risultati della
modernit che sono stati sotto gli occhi
di tutti noi n, in particolare, il proprio
futuro e per la propria arte che, al di l
della tela e della scultura, si sempre
articolata anche e soprattutto sulla carta.
Dei libri e dei manifesti.
Protagonista indiscusso
del cosiddetto Secondo Futurismo - ma
in realt della storia tutta del Movimento,
acui lartista don un aspetto di gioco
e vivacit prima sconosciuto se non
a Giacomo Balla - Depero tornato
prepotentemente al centro della scena
contemporanea gi lo scorso anno,
in occasione del centenaio del primo
Manifesto di Filippo Tommaso Marinetti,
e vi resta saldo anche in questo 2010, anno
delle celebrazioni dei 150 anni dalla
fondazione di Casa Campari e anche
cinquantesimo anniversario della sua
scomparsa.
Se affiches, locandine, loghi,
arredamento, allestimenti teatrali, moda.
design e manifesti sono parte integrante del
suo coloratissimo percorso artistico
a trecentosessanta gradi, infatti, il legame
che lartista trentino (ma forse sarebbe
meglio dire tirolese, visto che sia Fondo,
in Val di Non, dove nacque nel 1892,
sia Rovereto, dove si trasfer giovanissimo
per studiare alla Scuola Reale Elisabettina,
erano allora territorio dellImpero austro-
ungarico) intrattenne con Casa Campari
fu assolutamente speciale ed elettivo,
da una parte e dallaltra, come testimoniano
le numerose campagne pubblicitarie
realizzate da Depero per le bevande della
casa milanese, le diverse pubblicazioni
a firma congiunta e, addirittura,
la realizzazione dei primi distributori
automatici di Campari Soda, inaugurati a
met degli anni Trenta e realizzati a partire
da un modello ligneo che Depero pens
tra il 1926 e il 1927, forse proprio sotto la
spinta di una lettera della dirigenza Campari
che chiedeva un nuovo incontro con
lartista, orientato al completamento
e alla riproduzione di un vostro bozzetto
da destinarsi ad un nuovo apparecchio
reclamistico in allestimento e che dovr
figurare nelle stazioni balneari.
Di certo, Davide Campari e i suoi
collaboratori, trovarono nellestro
caleidoscopico e irriverente di Depero
la giusta vena per una pubblicit dei loro
Cordial, Bitter e Soda, che fosse sempre
nuova e divertente, ma lo stesso si pu
DEPERO, CAMPARI E QUEL PRIMO APPARECCHIO RECLAMISTICO
settembre 2010 la Biblioteca di via Senato Milano 23
5 febbraio 28 al 20 marzo 30) di tema mitologico. Ognu-
na, stampata con caratteri elegantissimi, ha capilettera e
finalini raffinati, ornati di blu da un artista anonimo.
La Quarta Raccolta, stampata da Raffaello Bertieri in
Milano nel 1932, ha anchessa una tiratura di 1.000 esem-
plari, sovraccoperta a colori e 46 pagine. Altrettante sono
le poesiestorie ispirate al mondo dei fiori e datate dal 6
aprile 1930 al 22 febbraio 1931. Tutte le magnifiche illu-
strazioni a colori con figurine geniali sono opera del
grande artista sardo Primo Sinopico (18891949), pseu-
donimo di Raul Chareun.
La Quinta Raccolta, sempre edita da Raffaello Ber-
tieri in Milano nel 1932, in 1000 copie, 54 pagine, ha la
brossura con impaginazione a spirale e fogli doppi a sof-
fietto alla giapponese. Sono presentate 27 poesie damore
con altrettante figurazioni grafiche di Bruno Munari
(18861976) che sono vere e proprie invenzioni fanta-
stiche. Sono datate dal 1 marzo 1931 al 30 agosto 1931.
Si tratta di uno dei quaderni pi interessanti di questa rac-
colta e anche una delle opere pi raffinate di Munari.
Nel suo insieme, Il Cantastorie di Campari rappre-
senta uno dei pi singolari ed eleganti monumenti nella
storia della pubblicit in Italia.
Nel 1937 viene pubblicata per conto di Campari La
pubblicit di una grande casa italiana, in Milano coi tipi del
Bertieri. Una rassegna critica di Mario Ferrigni, con 32 ta-
vole a colori fuori testo e oltre 1.000 riproduzioni in bian-
co e nero, in cui vengono illustrate la maggior parte delle
multiformi iniziative pubblicitarie realizzate dallazienda.
Nel 1960 per celebrare il centenario della fonda-
zione della Casa viene stampato Cento e pi sonetti Campa-
ri autografi di Corradino Cima nel primo centenario della dit-
ta Davide Campari Milano, edizione fuori commercio di
sonetti in dialetto milanese riprodotti in facsimile dal ma-
noscritto autografo, con prefazione di Severino Pagani.
Sempre in occasione del centenario viene pubbli-
cato il volume Campari 1860-1960: vicenda di un aperitivo
e di un cordial che, attraverso il testo di Giovanni Cenzato,
percorre un secolo di storia dellazienda. La sovraccoper-
ta disegnata dal pittore e grafico Attilio Rossi (1909-
1994). Il Fondo Impresa della Biblioteca di via Senato in
possesso sia della prima che della seconda edizione.
Nel 1960, ancora, viene pubblicato dalle Edizioni
Campari Celebrazioni del centenario Campari 1860-1960,
dire per lartista che, a contatto
con unazienda cos innovativa
e spregiudicata, trov davvero modo
di portare lArte nella vita, come gi
annunciato da Marinetti, ma soprattutto
infinite occasioni per approfondire
la propria ricerca sulla genesi e la struttura
funzionale della forma e per dare corpo a
quella "Ricostruzione futurista dell'universo"
che egli stesso teorizz insieme a Balla.
Il caso pi eclatante in questo senso
fu forse il gi citato distributore automatico
di Campari Soda, oggetto di design,
macchina e fonte di piacere al tempo
stesso, ma lintensit e la durata
del sodalizio tra lartista e lazienda segn
un vero e proprio unicum nella storia
di entrambi.
Una collaborazione fondata
soprattutto sullottimo rapporto personale
che Depero ebbe sempre con
il commendator Davide Campari
(di diverso genio, ma genio anchegli,
evidentemente). Scomparso il patron, infatti,
nel 1939 si interrompe definitivamente
anche il matrimonio tra lartista e la casa
milanese, durato comunque una quindicina
di anni e soprattutto foriero di unattivit
davvero smisurata e martellante, come
dimostrano due libri su tutti (entrambi in
possesso della Fondazione Biblioteca di via
Senato): il celeberrimo Numero Unico
Futurista Campari 1931 - anche in
ristampa anastatica a cura di L. Caruso,
Firenze, SPES/Salimbeni, 1978 - e
lantologico Depero per Campari,
pubblicato nel 1989 per i tipi di Fabbri
Editori, con testi di Enrico Crispolti, Birgit
Schonteich e Maurizio Scudiero.
Un resoconto per immagini,
questultimo, che lascia davvero stupiti
per la quantit di interventi e di soggetti,
alcuni molto diversi tra loro, pensati
dal grande artista futurista per il suo
amico imprenditore. Una vera summa
di committenza illuminata.
24 la Biblioteca di via Senato Milano settembre 2010
discorso pronunciato da Angela Maria Migliavacca, Pre-
sidente della Davive Campari Milano, per celebrare il
centenario della Ditta. Di questo discorso sono stati
stampati 750 esemplari numerati, nella Tipografia dAr-
te Amilcare Pizzi S.p.a. Milano. La nostra Biblioteca
possiede il N. 531.
Nel 1980 esce Campari, la costanza dellimmagine:
iconologia della pubblicit di unazienda italiana dal 1900 al
1980. Il volume analizza, per temi, liconologia della pub-
blicit Campari dal 1900 al 1980, attraverso un vasto re-
pertorio di immagini e i testi di Vittorio Fagone e di Gior-
gio Siribaldi Lusso. Si parte dagli annunci economici ap-
parsi sui quotidiani, si passa ai manifesti pubblicitari di
Leopoldo Metlicovitz, Marcello Dudovich, Leonetto
Cappiello, Fortunato Depero e Marcello Nizzoli, solo
per citarne alcuni, per arrivare ad analizzare i moderni
spot pubblicitari.
Nel 1985 viene pubblicato da Campari il Diziona-
rio di Casa Campari. Il volume offre uninteressante riela-
borazione della forma del dizionario: la struttura a lemmi
quella tradizionale ma, come si spiega nellintroduzio-
ne, oggetto della sua un poco seria, un poco divertita
trattazione infatti il mondo stesso, ricondotto a una pro-
vocatoria unit di lettura, come attraverso una magica
lente, dalle celeberrime trasparenze cromatiche del Bit-
ter Campari. Le definizioni dei termini sono accompa-
gnate da numerose riproduzioni di annunci pubblicitari e
manifesti dei prodotti, fotografie depoca, vignette e
composizioni poetiche contenute in raccolte edite a cura
della Campari negli anni Venti e Trenta.
Fabbri editore, poi, nel 1989, pubblica Depero per
Campari, a cura di Maurizio Scudiero. Il volume raccon-
ta, attraverso numerosissime illustrazioni e tavole, la
fruttuosa collaborazione tra Depero e Campari che spa-
zia dai manifesti pubblicitari, al distributore automatico
con modello Depero, alla bottiglia del Campari Soda sino
al Numero unico futurista Campari 1931.
Nel 1990 viene pubblicato da Campari, in tre volu-
mi, Trentanni e un secolo di Casa Campari. Attraverso nu-
merose illustrazioni e testi di Guido Vergari ripercorre la
storia della Casa che partendo da un Caff di Milano ar-
rivata a essere uno dei marchi italiani pi conosciuti al
mondo. La Biblioteca di via Senato possiede sia la versio-
ne in italiano che in inglese.
Il pittore Ugo Nespolo, infine, realizza per Cam-
pari un manifesto e uno spot pubblicitario in occasione
dei mondiali di calcio che si tengono in Italia. il 1990 e
al manifesto e allanimazione televisa Campari dedica
Nespolo per Campari, un libro-gioco a forma di met
area di rigore, incastonato in un campo da gioco con tac-
chetti di scarpe da calcio. Il volume completamente il-
lustrato da Nespolo con immagini a colori che riprendo-
no i soggetti usati per il manifesto e per lo spot pubblici-
tario, con testi di Gillo Dorfles, di Aldo Colonnetti e del-
lo stesso Nespolo.
Questo il volume pi recente in nostro possesso
edito da Campari. Ci auguriamo che continui, cos come
tutte le maggiori imprese italiane, a pubblicare altri libri
in modo da arricchire ulteriormente anche il Fondo del-
lImpresa della Biblioteca di via Senato.
settembre 2010 la Biblioteca di via Senato Milano 25
GLI APPUNTAMENTI, I CATALOGHI, LE RECENSIONI,
LINTERVISTA DAUTORE, LE ASTE E LE MOSTRE
inSEDICESIMO
G
i scelta come sede
del trentanovesimo congresso
dellInternational League
of Antiquarian Booksellers, a partire
dal 20 settembre, con lintervento di
esperti e dlegazioni da tutto il mondo
sotto legida dellAssociazione Librai
Antiquari dItalia, Bologna completa
la propria settimana di assoluto
predominio nelluniverso della bibliofilia
con un ricchissimo fine settimana
allinsegna del libro antico, raro e
dartista che, dal 24 al 28, affianca la
trentesima edizione dellattesa Mostra
Internazionale del Libro Antico alla
settima di ArteLibro, festival del libro
darte che ormai diventato una vera e
propria manifestazione culturale a tutto
tondo, con mostre, incontri, lectio
magistralis, workshop e attivit
didattiche per i ragazzi.
Ospitata negli eleganti spazi
di Palazzo Re Enzo e del Podest, questa
edizione della Mostra Internazionale del
Libro Antico conta oltre 110 librai
provenienti da ogni parte del mondo per
offrire al pubblico dei bibliofili, degli
appassionati, dei bibliotecari e degli
studiosi, una copiosa teoria di tesori in
forma di libro, dai codici miniati
di epoca medioevale ai primi incunaboli,
dalle editio princeps dei testi fondanti
la nostra cultura alle legature artistiche,
e dai libri dOre agli autografi,
ai manoscritti inediti e ai libri dartista.
Un vero e proprio evento
a cui orendono parte relatori come
Umberto Eco, Luciano Canfora o Marco
Vallora, e che si circonda di tre raffinate
esposizioni pubbliche nelle biblioteche
istituzionali della citt (Archiginnasio alla
Biblioteca Universitaria, Museo
Internazionale e Biblioteca della Musica,
Collegio di Spagna), e da altrettante
previste nelle citt vicine, dalla
Malatestiana di Cesena allEstense di
Modena, alla Classense di Ravenna.
E se ricco il programma che
ruota attorno alla Mostra, quello relativo
ad Artelibro un ormai consueto
cartellone di incontri non-stop, eventi,
esposzioni e appuntamenti per addetti ai
lavori.
Novit di questanno, la grande
mostra aperta dal fino al 2 ottobre
presso il Museo di Palazzo Poggi e la
BOLOGNA CAPITALE DEL LIBRO
ArteLibro e la sua The infinite Library,
e la Mostra Internazionale del Libro Antico
di matteo tosi
Biblioteca Universitaria: The Infinite
Library, il lavoro di due giovani artisti
internazionali: Daniel Gustav Cramer
(Germania) e Haris Epaminonda (Cipro).
Uno dei pi interessanti
esperimenti di rapporto diretto tra
il mondo dellarte contemporane e
luniverso editoriale, in pratica,
raccontano gli artisti, un ampio archivio
di libri, ognuno creato tramite libri gi
esistenti, numerati come fossero nuovi
volumi. Ogni volume ha una propria
struttura, riassemblata ogni volta a
partire da un materiale originale
e dalle possibilit che questo offre.
Info: www.artelibro.it
26 la Biblioteca di via Senato Milano settembre 2010
PAGINE CHE PARLANO DI LIBRI
Il mondo del Boccaccio, i fogli di Faulkner,
una rilettura di Moby Dick e un giallo
SULLE TRACCE DI BOCCACCIO,
SEGUENDO LE SUE CARTE
La presentazione - scritta
da Matteo Noja qualche pagina indietro
- della prossima mostra in arrivo in via
Senato su Dante e lIslam svela che la
tesi dimostrata dal percorso espositivo
e dal relativo catalogo quella
di un Dante che arriva alla perfezione e
alla novit assoluta della sua Commedia
debitore nei confronti della mitologia
e della cultura islamica in generale.
E cio che il Poeta abbia tratto
ispirazione per alcuni passi delle sue
cantiche dalla conoscenza diretta
di numerosi testi in lingua araba.
E che quei cosiddetti secoli bui
siano in realt stati unepoca di intenso
scambio culturale tra le corti europee
e ogni sponda del Mediterraneo
lo dimostra anche un inedito studio
cartografico dedicato al Boccaccio
dall' Ente Nazionale G. Boccaccio
e dalla Wake Forest University per i tipi
delleditore Mauro Pagliai, Un viaggio
nel Mediterraneo tra le citt,
i giardini e. il mondo di Giovanni
Boccaccio. Non certo una nuova
posizione critica rispetto alla sua opera,
quindi, ma la volont di
rileggerla con particolare
attenzione verso i luoghi
e i viaggi raccontati,
evocati o descritti in quelle
pagine e nei suoi fogli.
Anche linteresse, e quindi
la conoscenza, di questo Boccaccio
Geografo risulta spesso indirizzata verso
altri spazi e altri mondi, dimostrando
una buona frequentazione delle culture
e delle tradizioni dei popoli del Maghreb
e della Penisola Araba. Forse pi per
ascoltato e sognato che per vissuto,
ma certamente con vivida realt.
Non mancano, ovviamente
descrizioni fortemente influenzate
alla valenza letteraria dei luoghi, come
nel caso della Napoli di Virgilio o della
Lunigiana di Dante esule, o di luoghi
tanto lontani da non pototer non
rimanere fantastici, come quelle Isole
Fortunate che non sembrano poi cos
diverse da Berlinzone, nella contrada
che si chiamava Bengodi.
Ma gli interventi dei nove tra
geografi, storici e letterati coinvolti
(Andrea Cantile, Claude Cazal Brard,
Michelina Di Cesare, Claudio Greppi,
Nicol Budini Gattai, Janet Levarie
Smarr, Luca Marcozzi, Roberta Morosini,
Theodore J. Cachey jr.) danno forma a
uno studio davvero unico nel suo
genere, mantendo laspetto scientifico-
geografico al centro della scena,
ponendo in risalto Il fascino che i luoghi
esotici esercitano sullo scrittore, e pi
in generale il tema dell'esplorazione.
Ma al tempo stesso cercando di andare
a vedere gli stessi ambienti e gli stessi
paesaggi evocati dalle rime del
Boccaccio anche per quello che erano
realmente, e per confrontarli poi con
le loro narrazioni.
E per raccontare da dentro
il mondo di allora, il volume
corrdato da un attento
indice dei luoghi
e soprattutto si avvale di
un notevole apparato
iconografico, con
numerose tavole che
ripropongono mappe
e portolani provenienti dalle
pi importanti biblioteche
continentali, dalla British Library alla
Bibliothque Nationale de France, tra cui
il mappamondo T-O di Sallustio, tratto
da un un manoscritto del XIV secolo.
Una divagazione dalle lettere
che pu per incontrare lattenzione
del bibliofilo.
Roberta Morosini (a cura di),
Boccaccio geografo, Mauro Pagliai
editore, Firenze 2010, pp 272,
31 tavole a colori, 24,00
di matteo tosi
settembre 2010 la Biblioteca di via Senato Milano 27
GLI SCRITTI DEL FAULKNER
NON SCRITTORE
Colonna granitica della letteratura
americana del Novecento e di sempre,
premio Nobel nel 1949 e sommo
narratore, William Cuthbert Faulkner,
in particolare dopo lessere diventato
un personaggio in virt di cotanto
riconoscimento, avvert spesso un forte
senso di responsabilit nei confronti
del pubblico, e si dedic a una discreta
attivit pubblicistica, redigendo articoli
ed editoriali tanto per i giornali quanto
per le riviste letterarie, o scrivendo saggi
e prefazioni, oltre a preparare quasi
sempre i propri discorsi pubblici
o al tradurli spesso in lettere aperte.
Linsieme di questa sua
produzione non letteraria oggi
raccolto in volume da James
B. Meriwether che. senza lardire di voler
completare quel The American Dream
che Faulkner non pot terminare. prova
comunque ad arricchirlo
e a interpretarlo guardando a tutti
i suoi fogli degli anni precedenti.
James B. Meriwether. (a cura
di), William Faulkner - W. F. Scritti,
discorsi e lettere, Il Saggiatore,
Milano 2010, pp.224, 15,00
BARBARA SPINELLI INTERVISTA
MOBY DICK, E VICEVERSA
Inviata da Parigi e commentatrice
politica del quotidiano La Stampa,
e gi saggista in materia di storia
del Novexento e regimi autoritari,
Barbara Spinelli questa volta si cimenta
nellanalisi e nellinterpretazione
di un mostro sacro della Letteratura
novecentesca, quella Balena bianca nata
dalla penna di Hermann Melville e cos
fortemente evocativa delle ansie e delle
paure delluomo.
Unispirazione teologica, quella
di Moby Dick, oggi sempre pi rivelata,
che la Spinelli affronta da attenta
conoscitrice del testo biblico,
che usa come guida nellintraprendere
la grandiosa epopea della ricerca umana
e della sua dannazione pi che evocata
dal romanzo.
Facendo rotta con Achab,
navigatore di tenebre, - scrive Gabriella
Caramore, curatrice del volume -
Barbara Spinelli ci accompagna dentro
lo spazio di una lotta mortale, dove la
ricerca della verit, la lotta contagiosa
contro il male, e la sopravvivenza di
una schiuma di bene, altro non sono che
il poema della nostra vita. E, in effetti,
la Spinelli non si ritrae dal puntare
il dito contro i nostri idoli che, al pari
del mostro bianco, possono sovrastare
le nostre vite e, svuotandole, dominarle.
Leterno scontro e insolubile
dilemma tra lUno e il molteplice, fatto
rimbalzare di continuo tra le pagine
del romanzo e la nostra esperienza pi
quotidiana e sensibile.
Barbara Spinelli (a cura
di Gabriella Caramore), Moby Dick
o l'ossessione del male, Morcelliana,
Brescia 2010, pp.128, 10,00
IL ROMANZO - SEBASTIAN BARRY: PAGINE DA UN MANICOMIO
A CACCIA DI UN SEGRETO FATALE PER MEDICO E PAZIENTE
C
ommediografo e
poeta, Sebastian
Barry si concede
volentieri il vizio
del romanzo, specie se
intriso di toni gialli
o vagamente noir.
Questa volta (Il segreto,
Bompiani, Milano 2010,
pp.384, 19,50) i due
protagonisti, coatti
nella reciproca
frequentazione da
un rapporto psichiatra-
paziente, sono entrambi
colti in un periodo
di assoluta grafomania.
Lei, centenaria e
reclusa, sta ultimando
di nascosto la propria
autobiografia, mentre
lui, il dottore, compulsa
il proprio diario.
Per nulla originale la
trama - lei sua madre
e fu condannata per il
suo finto infanticidio,
mentre il figlio le fu
portato via - il libro
intriga, per, per
lefficace alternarsi di
pensieri e parole scritte,
e per un singolare
sviluppo dellintreccio,
psicologicamente molto
efficace.
28 la Biblioteca di via Senato Milano settembre 2010
IL CATALOGO
DEGLI ANTICHI
Libri da leggere
per comprare libri
GEORG MILLER ATTO IV.
E ANCORA SA STUPIRE
Antiquariat Wolfgang Braecklein
Sammlung F. Georg Miller, Teil IV, L-Z,
Katalog 75
Il sostanzioso catalogo IV della
biblioteca F. Georg Miller appena uscito
presso il libraio antiquario berlinese
Braecklein offre su quasi 300 pagine con
pi di 700 titoli la continuazione (gli
autori L-Z) del catalogo II del 2009,
contenente le opere dedicate a
Rinascimento, Umanesimo,
Illuminismo e al processo di
secolarizzazione.
Raggruppa titoli e autori
fondamentali per lo sviluppo
spirituale europeo tra ateisti,
anarchici, materialisti,
moralisti, socialisti e utopisti
cos stimati dallavvocato
tedesco. Particolarmente interessante
lAmphitheatrum aeternae providentiae
divino-magicum (Lione, 1615, 5.500) e
De admirandis naturae reginae dea eque
mortalium arcanis (Parigi, 1616, 6.000)
del filosofo italiano Giulio Cesare Vanini
(1585-1619) che fu strangolato e arso
perch le sue pubblicazioni furono
considerate contrarie al culto e
allaccettazione del vero Dio e assertrici
dellateismo.
Non solo prime edizioni delle due
opere, entrambe provengono dalla
raccolta di Jean-Jacques Charon, marquis
de Mnars, in identica legatura in
marocchino a firma di Du Seuil (circa
1715) con supra libros araldico del
marchese ai piatti.
Da segnalare anche il rarissimo
Sammelband contenente le prime opere
di Pietro Pomponazzi, Tractatus
acutissime, utillime, & mere peripatetici
(Venezia, eredi di Ottaviano Scoto, 1525,
5.500) in una legatura coeva di piena
pergamena floscia proveniente dalla
biblioteca del principe di Liechtenstein
con il suo ex libris araldico. Negli ultimi
50 anni una sola copia fu venduta in
asta. La prima edizione di
Francesco Sansovino, Del
governo de i regni et delle
Republiche cosi antiche come
moderne (Venezia, Sansovino,
1561, 1.300 in pergamena
coeva) merita attenzione
poich contiene una
traduzione libera italiana
dellUtopia di Tommaso Moro a
cura di Ortensio Lando (circa 1512-circa
1554), il cui testo in edizione separata fu
pubblicata nel 1548 da Anton Francesco
Doni sotto il titolo La Republica
nuovamente ritrovata, del governo
dellisola Eutopia.
La biblioteca Miller conteneva ben
altre 8 edizioni di Ortensio Lando in
prima edizione (citiamo i Paradossi
del 1543, i Sermoni funebri del 1548,
La sferza e gli Oracoli del 1550, i Quattro
libri de dubbi del 1552, i Sette libri di
cataloghi a varie cose del 1552 (1553),
Una breve prattica di medicina del circa
1552 presso Perchacino e i Varii
componimenti del 1552). Bello anche
un gruppo di tre edizioni diversi del Trait
des trois imposteurs (Amsterdam, Rey,
1768, 135 p., 500; Amsterdam, 1776,
138 p., 450; Suisse, Imprimerie
philosophique, 1793, 168, III p., 400),
di chiara impronta libertina e parte dei
testi chiave dellIlluminismo.
Dellimponente filosofo illuminista
irlandese John Toland troviamo in prima
edizione Letters to Serena (Londra, 1704,
900), una prima edizione nella
traduzione di Holbach (Lettres
philosophiques, Londra [i.e. Amsterdam],
1768, ?450), le prime edizioni delle opere
Adeisidaemon (Londra, 1709, 2000) e
Pantheisticon (Cosmopoli [i.e. Londra?],
1720, 4800) e un manoscritto in
francese del Pantheisticon del circa 1760
(1000). Per una sintetica recensione i
pochi highlights presentati devono
bastare, per indicano il potenziale da
scoprire sfogliando le pagine dellattuale
catalogo Miller.
Antiquariat Wolfgang Braecklein
Dickhardtstr. 48, D- 12159 Berlino
www.antiquariat-braecklein.de
di annette popel pozzo
settembre 2010 la Biblioteca di via Senato Milano 29
IL CATALOGO
DEI MODERNI
Libri da leggere
per comprare libri
I GRANDI DELLE LETTERE PER
LA MOSTRA DEL LIBRO ANTICO
Studio Bibliografico Marini
Cat. speciale per la Mostra Internazionale
del Libro Antico in Bologna
Numerosi librai italiani e stranieri
parteciperanno alla Mostra Internazionale
del Libro Antico, a Bologna, nel Palazzo
di Re Enzo e del Podest dal 24 al 26
settembre, in occasione di Artelibro.
Tra questi, lo Studio Bibliografico Marini
ci invia telepaticamente il suo catalogo.
Ne scorriamo la parte relativa alla
letteratura e ci incuriosiscono alcuni titoli.
Holcomb, Kan., Nov. 15 [1959].
Un facoltoso agricoltore, sua moglie
e i loro due giovani figli sono stati trovati
morti nella loro casa. Sono stati uccisi
da una scarica di colpi di fucile da caccia,
sparati da distanza ravvicinata, dopo
essere stati legati e imbavagliati Non ci
sono segni di lotta e nulla stato rubato.
La linea telefonica stata tagliata.
Da uno scarno resoconto del New York
Times 300 parole , Truman Capote
[1924-1984] prese spunto per il suo
romanzo, In Cold Blood [A sangue freddo]
che fece scalpore ed ebbe successo
in tutto il mondo. Frutto di una ricerca
durata cinque anni fu pubblicato
in quattro puntate nel settembre 1965
sul New Yorker e poi in volume
dalleditore Random House nel gennaio
dellanno successivo. Viene offerto nella
prima edizione in volume a 500,00.
Altro autore americano, Edward
Estlin Cummings (1894-1954], poeta
molto apprezzato da altri poeti, scrittori
e artisti da Gertrude Stein a William
Carlos Williams a Picasso , amico
di lunga data di Ezra Pound e della figlia
Mary de Rachewiltz, che lo faranno
conoscere per primi in Italia, attraverso
le edizioni di Vanni Scheiwiller. Per molto
tempo si dedic allo studio delle lingue
classiche, latino e greco [il titolo del libro
in catalogo ne una prova], ma si ricorda
per luso curioso e certo non ortodosso
della punteggiatura e delle maiuscole, che
influenzer molta poesia sperimentale,
anche italiana, della seconda parte del
900. In catalogo, una prima edizione
di Xaipe. Seventy-one Poems [New York,
Oxford University Press, 1950; 500,00,
con una dedica autografa dellautore].
Carlo Emilio Gadda presente con
un testo minore della sua produzione, ma
per certi versi significativo della sua
inconfondibile ironia e del suo impegno
per le trasmissioni del Terzo programma
radiofonico, e cio le Norme per
la redazione di un testo radiofonico,
stampato per la prima volta anonimo
a uso dei dipendenti della RAI nel 1953
[Marini ne offre la ristampa a cura della
ERI Edizioni Radio Italiana del 1973,
150,00]. Il testo, che ha avuto larga
fortuna ed stato infine stampato nella
raccolta delle Opere di Gadda
della Garzanti, si fa notare per la grande
finezza e la cifra stilistica che lo colloca a
tutti gli effetti allinterno della produzione
letteraria gaddiana [Enrico Menduni,
nella Introduzione alla ristampa del testo
di Gadda e di uno di Antonio Piccone
Stella per la Arcipelago Libri, Milano
2003]. Infatti Gadda si trova qui a dover
fare le pulci ai collaboratori del Terzo
programma, spesso eruditi uomini
di cultura di stampo tradizionale che
a volte difettavano nella comunicazione
del loro sapere e che molto spesso
si irritavano dei consigli del Gran
Lombardo. Il successo del testo gaddiano
anche dovuto al fatto che testimonia,
in unepoca come la nostra in cui si
persa la funzione pedagogica del medio
radiofonico, la grande meticolosit
con cui veri intellettuali si preparavano
a proporsi nelletere e a comunicare
le loro idee e notizie, meticolosit pari
a quella dei veri artigiani che si curvano
sul loro prodotto e cercano nella loro
attivit la perfezione.
Il catalogo ci permette di ricordare
anche un particolare, poeta in dialetto
e non poeta dialettale, poco noto ai pi:
il triestino Virgilio Giotti [pseud. di Virgilio
Schnbeck, 1885-1957]. Giotti appartiene
alla grande stagione letteraria triestina
e giuliana degli Svevo, Slataper, Stuparich,
Saba, ed una delle personalit poetiche
pi interessanti del primo 900 italiano.
Pancrazi in un articolo del 1938 apparso
sul Corriere della Sera, consacrando
lopera poetica del triestino ne rilevava
luso particolare del dialetto non come
vernacolo ma come lingua dartista, un
certo patois de lme, che gli
permetteva una maggiore libert
espressiva. Lo stesso Giotti a chi gli
faceva notare come scrivesse in triestino
ma parlasse in italiano, rispondeva Ma
come, lei vuole che usi per i rapporti di
tutti i giorni la lingua della poesia?.
Marini offre due titoli: Caprizzi canzonete
e storie e Liriche e idilli, editi tutte due
dalle Edizioni di Solaria, nel 1928 e nel
1931 [400,00 e 300,00].
Studio bibliografico Marini
via Capozzi 25, Valenzano (BA)
tel. 080/4673670 - www.libreriamarini.it
di matteo noja
* 200 Ds|o, * 200 Ds|o, /|xu| * 200' ||u, |||, /o|uo Houo ||| * /c /||u||,cu Sp/ /|uu|ou So|os 200' /||u||,cu Sp/ /oo|scoop S/S /|| |g||s |o
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32 la Biblioteca di via Senato Milano settembre 2010
Lintervista dautore
GIUSEPPE SCARAFFIA, TRA CASE
CHIUSE E IL SUO HAREM DI LIBRI
C
ome molti bibliofili, non sa
bene quanti libri abbia
(per ne ha scritti una
quindicina: il prossimo sulle case
chiuse e uscir a novembre da
Mondadori), tende allaccumulo
invece che allo scarto, e sugli
scaffali segue una razionale
confusione nella quale si orienta
solo lui: libri in doppia fila,
di taglio, di piatto inframmezzati
da foto di scrittori, e in linea
di massima divisi prima per aree
geografiche e poi per secoli.
Giovanni Macchia, il suo maestro,
comprava solo esemplari perfetti
e se erano rovinati li faceva rilegare
nel gusto della loro epoca, mentre
Giuseppe Scaraffia, francesista
allUniversit di Roma
La Sapienza e firma del Foglio
e del supplemento culturale del
Sole 24 Ore, vive fino in fondo la
sua malattia: Se un libro mi
interessa lo prendo anche se ha la
copertina strappata o se odora di
vecchio. Come confessa, pi forte
di lui: A volte mi capita di ripassare
anche tre volte dalla stessa
bancarella in una mattinata perch
ho il dubbio di essermi fatto
scappare qualcosa.
E cos, alla fine, senza farsi scappare
niente, ha riempito quattro locali
di libri. Soprattutto delle sue
materie preferite: la letteratura
francese e il dandismo.
Ma cosa altro c dentro la sua
libreria?
Di tutto, ma una delle parti pi
importanti della mia biblioteca quella
dedicata alla memorialistica. Stendhal
diceva che a una certa et ci si interessa
solo pi alle memorie, ai diari e alle
lettere. Cos successo, pi
modestamente, anche a me.
Quando ha iniziato
a innamorarsi dei libri, oltre che della
lettura?
Ho cominciato da piccolo, quando
vedevo mia sorella leggere i libri di fiabe,
mentre io non sapevo ancora farlo.
La passione ha avuto poi unimpennata
nelladolescenza, quando, in contatto
con un mondo nuovo, governato da leggi
ignote, iniziata la mia grande illusione.
Quella che i libri mi potessero insegnare
a vivere e non soltanto aiutarmi
a sopportare la vita.
Il suo primo pezzo importante,
se lo ricorda?
Il libro pi agognato era la mai
ristampata, ma insuperabile biografia
di Marcel Proust di George Painter. Avevo
quindici anni e avevo passato lanno
leggendo avidamente tutta
la Recherche di Proust, una passione
che mi avrebbe procurato cinque esami
a settembre alla fine della quinta ginnasio
al Parini, a Milano. Desideravo moltissimo
leggere la vita del mio autore preferito,
cos quando mia madre mi aveva dato
i soldi per comprare un regalo a mia
sorella, ho perpetrato il mio primo
e purtroppo unico furto, precipitandomi
nella Feltrinelli di Via Manzoni. Ricordo
ancora il peso del libro e che la felicit
superava il senso di colpa.
Il volume cui tiene di pi?
Unedizione svizzera
dellEncyclopdie di Diderot
e dAlembert, il risultato di una delle
marchette meglio ricompensate della mia
vita. Avevo scritto per Vogue una decina
di racconti per accompagnare altrettanti
profumi. Il difficile era che non si doveva
parlare di sesso, malattia e morte.
Ma appena onorato limpegno, sono
corso a consegnare il malguadagnato
a un libraio antiquario.
Chi il vero bibliofilo?
Il bibliomane colui che ha
un rapporto di golosit compulsiva verso
i libri, una golosit che si mantiene
di luigi mascheroni
settembre 2010 la Biblioteca di via Senato Milano 33
nel mio caso intatta anche verso quelli
che scarico sul mio Ipad. Anatole France
doveva acquistarne almeno uno al giorno.
Benjamin sosteneva che comprare
un libro da un bouquiniste era come
riscattare una prigioniera al mercato degli
schiavi. Il bibliomane sente, per proseguire
la metafora di Benjamin, la necessit
di crearsi un harem di libri, anche se, come
un sultano, sa che non potr dedicare una
notte a ognuna delle sue mogli.
Tutti i bibliofili sono uguali?
Certo c una differenza tra chi
raccoglie libri in vista di un progetto
e chi colleziona un certo tipo di volumi,
ma alla fine molti bibliofili uniscono
i due aspetti. Primo tra tutti Benjamin,
con le sue collezioni di libri di pazzi
e di libri per linfanzia. Certo, mi aveva
impressionato il racconto della figlia
di Truffaut: suo padre teneva sotto vetro
una rara edizione originale autografata
di Proust, che leggeva invece
su unedizione pi corrente.
Lei un esperto di dandy
e dandismo. Che rapporto ha il dandy
con il libro?
Un rapporto creativo, come
Stendhal, che incollava allinterno
del volume pagine bianche da riempire
con i suoi commenti, e poteva comprare
pi esemplari di un libro che gli piaceva in
modo particolare. O Goncourt che faceva
dipingere il frontespizio da un artista,
creando una doppia opera darte. O Proust
che aveva fatto rilegare un libro
con un frammento della sottoveste di uno
dei suoi rari amori femminili. Ma il dandy,
anche se ha una biblioteca squisita come
dAnnunzio, non ne mai schiavo
e non considera mai il valore commerciale
dei singoli pezzi, ma solo quello che
assumono secondo i suoi bizzarri criteri.
Dove fa acquisti? Libreria,
mercatini, antiquari, internet?
Ovunque e devo dire che Internet -
da eBay a marelibri - molto tentante.
Ho comprato a poco una prima edizione
di Madame de Stael da un texano
del tutto ignaro. Ma quelli che preferisco
sono i banchi di libri sulla Senna
o nei mercatini.
Tra i tanti bibliofili e bibliomani
che lei ha incontrato chi il
peggiore: quello che non conosce
limiti, che non si soddisfa mai?
Il migliore era Franco Venturi.
Nella sua biblioteca, che occupava un
intero appartamento sopra al suo,
cerano non solo molte opere
introvabili ma anche dei volumi spaiati.
Chi ama i libri non pu resistere
a comprare il secondo volume della
prima edizione delle Liaisons
dangereuses, anche se sa che
probabilmente non trover mai
il primo. Per il bibliofilo il volume
un talismano e uno scudo, come
dimostra Stendhal che si port dietro
nella ritirata di Russia un tomo
sontuosamente rilegato delle opere
di Voltaire, con il rimorso di avere
azzoppato la collana volterriana dello
sconosciuto moscovita cui laveva
rubato nel saccheggio di Mosca.
la Biblioteca di via Senato Milano settembre 2010 34
ASTE, FIERE E MOSTRE-MERCATO
Grandi appuntamenti e incanti di inizio
autunno per la ripresa degli affari
IL 23 SETTEMBRE, LONDRA,
SOUTH KENSINGTON
Asta - Travel, Science and Natural History
www.christies.com
204 lotti che comprendono
soprattutto libri di storia naturale,
ma anche strumenti scientifici, globi,
carte, stampe e vedute.
IL 23 SETTEMBRE, LONDRA
Asta - Natural History Books, Manuscripts
& Watercolours
www.bloomsburyauctions.com
614 lotti con opere di William
Curtis, Charles Darwin, Leonhard Fuchs
(De historia stirpium, Basilea, 1542, lotto
136, stima 20.000-30.000),
John Gerard (presente anche lunico
conosciuto ritratto, olio su legno, 1586,
lotto 152, stima 10.000-15.000),
Sir William Jackson Hooker, Linnaeus,
John Ray e Sowerby.
DAL 24 AL 26 SETTEMBRE,
BOLOGNA
Mostra mercato XXIII Mostra
Internazionale del Libro Antico
e Moderno di Pregio
La Mostra con sede a Palazzo
di Re Enzo e del Podest, si terr
in concomitanza con Artelibro Festival
del Libro darte, e il Congresso Mondiale
dei Librai Antiquari. Sono confermati
pi di cento espositori provenienti
dallItalia e dallestero. Per informazioni,
cfr. il sito dellALAI (http://www.alai.it).
IL 30 SETTEMBRE, ROMA
Asta Libri, Autografi e Stampa
www.bloomsburyauctions.com
La sede di Roma annuncia
da settembre delle novit con aste
che si terranno nel fine settimana
per consentire una maggior
participazione e la presenza di lotti
di diverse tipologie.
di annette popel pozzo
IL 1 E IL 2 OTTOBRE,
COLONIA
Asta Asta 116 Bcher, Graphik,
Autographen e Asta 117 Moderne
und zeitgenssische Graphik, Moderne
Kunstliteratur
www.venator-hanstein.de
Quasi mille lotti tra carte
geografiche, vedute, legature,
manoscritti e libri a stampa. Segnaliamo
una terza ma rara e ricercata edizione
dellAmoroso convivio di Dante,
stampata presso Zoppino di Venezia
nel 1529 (lotto 586, stima 700,
in pergamena poco posteriore)
e la prima traduzione italiana a cura
di Remigio Nannini di Francesco
Petrarca, Opera de rimedi de luna
et laltra fortuna (Venezia, Giolito
de Ferrari, 1549, esemplare con timbro
Collegij Sti. Barnaba Mediolani,
lotto 650, 390).
IL 2 OTTOBRE, PARIGI
Asta Collection dun Amateur:
Livres anciens choisis et ditions
originales modernes
www.alde.fr
Quasi quattrocento lotti che
spaziano dai grandi classici della
letteratura di tutti i tempi alle favole
per bambini, passando per libri dartista,
libretti teatrali, fotografie dautore,
carteggi e manoscritti di numerosi
intellettuali francesi e numerosi
documenti storici sulla vita,
sullarchitettura e sul mondo
della cultura francesi e parigini
in particolare. Molto interessanti,
settembre 2010 la Biblioteca di via Senato Milano 35
ad esempio, Falbalas & fanfreluches
di George Barbier (Paris, Meynial, 1922-
1926, 5 volumi in-8, 4.000-5.000), il
manoscritto di Le Montmartre vcu
dUtrillo di Francis Carco (1.500-
2.000), con numerosi appunti
e correzioni al testo, e il Trait de
lorgane de louie, contenant la structure,
les usages & les maladies de toutes les
parties de loreille di Joseph-Guichard
Du Verney (Parigi, Estienne Michaillet,
1683, 2.000-2.500), uno dei pi
prestigiosi contributi allo studio
dellanatomia dellorecchio, anche grazie
a 16 incisioni realizzate a partire dai
disegni dello stesso Du Verney.
IL 2 OTTOBRE, ZURIGO
Asta Bcher und Kunst;
Privatbibliothek des Zrcher Medizin-
Historikers Gustav Adolf Wehrli:
Medizin, Naturwissenschaften Teil I.
www.falkauktionen.ch
DAL 6 AL 10 OTTOBRE,
FRANCOFORTE SUL MENO
Mostra mercato - 6. Frankfurter
Antiquariatsmesse in der Frankfurter
Buchmesse
www.abooks.de
www.buchmesse.de
Circa 50 librai antiquari tedeschi
e stranieri parteciperanno alla sesta
mostra del libro antico che affianca
lannuale Frankfurter Buchmesse
con circa 300.000 visitatori.
Presso Daniel Thierstein un album
contenente 173 delle desiderate
Vues doptique di citt europee, tutte
naturalmente in colorazione a mano
coeva (12.200). Da David Lowenherz
di New York, che specializzato
in autografi, spicca un atto
per una parcella nella miniera
dargento dIlmenau, recante la firma
di Johann Wolfgang von Goethe
(20.000).
IL 9 OTTOBRE, PARIGI
Asta Livres anciens et modernes
www.alde.fr
IL 9 E IL 10 OTTOBRE,
FIRENZE
Asta Libri, autografi e grafica
www.gonnelli.it/aste/
La seconda asta della rinnovata casa
daste fiorentina propone 925 lotti
con una vasta scelta di libri e
manoscritti dal Quattrocento a oggi,
dove spicca unimportante raccolta
di testi autografi, che portano la firma
dei Medici o del
Canova, ma anche
di protagonisti
dellOttocento e della
modernit
come Flaubert,
Leopardi, Guy Lussac e
Albert Einstein.
IL 12 E IL 13
OTTOBRE,
PARIGI
Asta - Bibliothque dun
rudit bibliophile: Rome
et lItalie
www.sothebys.com
Di notevole importanza lasta
parigina con celebri edizioni illustrati
su Roma e lItalia. Inoltre da segnalare
la seconda edizione aldina di Francesco
Colonna, La Hypnerotomachia
di Poliphilo (Venezia, 1545), affiancata
dalla prima edizione francese (Parigi,
Jacques Kerver, 1546, purtroppo
mancante della marca tipografica
finale), dalla seconda edizione francese
(Parigi, Jacques Kerver, 1554) e dalla
terza edizione francese (sempre Parigi,
Jacques Kerver, 1561).
IL 15 OTTOBRE,
NEW YORK
Asta - The James S.
Copley Library:
Magnificent American,
Historical Documents:
Second Selection
e The Henry Strachey
Papers
www.sothebys.com
IL 15 E IL 16
OTTOBRE,
PFORZHEIM
Asta Bcher, Grafik
und Kunst
www.kiefer.de
6.000 spot gr
Limpegno di Med
atuiti allanno
6.000
i passaggi tv che Mediaset, in collaborazione con
Publitalia80, dedica ogni anno a campagne di carattere sociale.
Gli spot sono assegnati gratuitamente ad associazioni ed enti
no profit che necessitano di visibilit per le proprie attivit.
250
i soggetti interessati nel 2008 da questa iniziativa.
Inoltre la Direzione Creativa Mediaset produce ogni anno,
utilizzando le proprie risorse, campagne per sensibilizzare
l'opinione pubblica su temi di carattere civile e sociale.
3
societ - RTI SpA, Mondadori SpA e Medusa SpA costituite
nella Onlus Mediafriends per svolgere attivit di ideazione,
realizzazione e promozione di eventi per la raccolta
fondi da destinare a progetti di interesse collettivo.
iaset per il sociale
38
ANDANDO PER MOSTRE
Le nuove tavole di un antico Atlante, un Vate
segreto, le tele e i fogli di Elena Mezzadra
E
cco la storia di un libro mutilo
diventato un unicum per bibliofili
e amanti dellarte. Tutto ebbe
inizio a Bondeno, paese della provincia
ferrarese che, come alcuni sapranno,
noto per essere indicato come primo
luogo di stampa in Italia ove fu
impresso il frammento Parsons-Scheide
(soffiando il primato a Subiaco).
Originario di Bondeno infatti
lo stimato pittore Gianni Cestari, -
www.giannicestari.it - che ha allattivo
numerose personali in gallerie e spazi
pubblici in Italia, Portogallo, Belgio
e negli Stati Uniti.
La Provvidenza, di cui tanto ha
parlato Philippe Daverio nella sua serata
al Teatro di Verdura, ha condotto
il pittore allincontro di uno dei volumi
dellopera del geografo, cartografo
e cosmografo veneziano Vincenzo
Coronelli (1650-1718).
Si d il caso, infatti, che Gianni Cestari
si sia imbattuto nel Tomo I dellAtlante
veneto stampato a Venezia da Girolamo
Albrizzi nel 1691. Il raro volume si
trovava privo delle tavole che avrebbero
dovuto illustrarlo e Cestari ha messo
la propria arte al servizio del libro
ritrovato, dando vita a 72 tavole a colori
scaturite da libere suggestioni
e personali interpretazioni, a partire
dai titoli evocativi contenuti nellindice
delle tavole in coda al volume.
Le tavole, realizzate su cartone
con tecnica mista fra disegno e pittura
utilizzando inchiostri, pastelli e colori
acrilici, misurano cm.50x35, coincidendo
con le dimensioni delle pagine del tomo.
Cos nata lidea della mostra
Nuovi Mondi curata da Graziano
Campanini e Maria Gioia Tavoni, che
avr luogo presso gli spazi della
Fondazione del Monte di Bologna (dal
17 settembre al 18 ottobre; info:
www.fondazionedelmonte.it) per poi
essere trasferita nella Pinacoteca Civica
del Comune di Pieve di Cento dal 27
novembre 2010 al 30 gennaio 2011;
info e prenotazioni: tel. 051/6862611 -
www.comune.pievedicento.bo.it).
La mostra esporr anche tre volumi
completi dellAtlante veneto conservati
nellArchivio Storico del Comune di
Pieve di Cento ovvero lIsolario Parte I e
Parte II del 1696 e lesemplare del Tomo
I dellAtlante. Si tratta di una mostra
che si pone lobiettivo di recuperare e
studiare un raro libro antico, al fine di
una sua valorizzazione e riproposizione
in chiave contemporanea, generando
cos un vero e proprio libro dartista.
SE LARTE CONTEMPORANEA
AL SERVIZIO DELLA BIBLIOFILIA
NUOVI MONDI.
Gianni Cestari dialoga
con Vincenzo Coronelli
BOLOGNA,
FONDAZIONE DEL MONTE,
FINO AL 18 OTTOBRE
PIEVE DI CENTO,
PINACOTECA CIVICA,
DAL 27 NOVEMBRE AL 30
GENNAIO 2011
di chiara bonfatti e matteo tosi
la Biblioteca di via Senato Milano settembre 2010
settembre 2010 la Biblioteca di via Senato Milano 39
IL VATE SEGRETO NEL NUOVO
MUSEO DEL VITTORIALE
D
opo linaugurazione di Omaggio
a dAnnunzio, la grande mostra
permanente (e destinata ad
ampliarsi di anno in anno) che si snoda
attraverso diversi spazi del Vittoriale,
Giordano Bruno Geurri sta per aprire un
nuovo spazio espositivo sempre dedicato
al Vate, il museo DAnnunzio segreto.
Gabriele dAnnunzio - afferma il
presidente della prestigiosa istituzione -
ha donato il Vittoriale agli Italiani
perch voleva che venissero ricordate
non soltanto la sua opera letteraria e le
sue imprese di guerra, ma anche la sua
vita quotidiana, nella sua casa. mia
convinzione che il Poeta amerebbe
che tutti i suoi oggetti potessero essere
ammirati dai visitatori, alla stregua degli
edifici, delle stanze e dei giardini
del Vittoriale. Ed ecco il nuovo spazio,
ricavato sotto lAnfiteatro per ospitare
circa 150 oggetti preziosi e di uso
comune, che hanno accompagnato la
vita del poeta e delle sue donne, esposti
nella maniera pi semplice e diretta
possibile, cos da consentire un contatto
diretto con il Vate e con il suo modo
di vedere se stesso, il proprio corpo e
ci che aveva il privilegio di toccarlo.
Lallestimento minimale scelto
dallarchitetto Bucarelli per questo nuovo
museo (visitabile da sabato
2 ottobre; info: www.vittoriale.it) aveva
anche il compito di non contrastare
il gusto della
casa e il vasto
corredo delle
memorabilia
esposte,
consentendo
cos alla
celeberrima
teatralit
di dAnnunzio
di dominare
anche ogni
angolo di
questo spazio.
Accolto
da sei monitor con filmati di repertorio
sul Vate, il pubblico passer a una
sezione dedicata agli abiti e agli oggetti
che DAnnunzio sceglieva di volta in
volta per le proprie donne, per poi
accedere alle stanze del poeta e delle
sue mirabilia, tra cui scarpe. stivali,
vestaglie, ogetti preziosi e i collari dei
suoi amati cani.
L
o spunto per il tito-
lo della propria
prossima mostra,
Federico Solmi lo ha pre-
so da quello di uno dei te-
sti cult della nuova let-
teratura a mericana, A
Confederacy of Dunces
(Una Banda di Idioti), di
John Kennedy Toole. Ma
A Confederacy of Vil-
lains (Milano, Jerome
Zodo Contemporary dal
23 settembre all11 di-
cembre, tel.
02/20241935) sposta
losservazione dellidiozia
di una certa cultura po-
polare sulle scricchiolanti
tavole di un palcoscenico
apocalittico, attraverso
una serie di video instal-
lazioni tra cui linedita
Douche Bag City, in con-
temporanea anche alla
Biennale di Santa Fe.
FEDERICO SOLMI E UN CRIMINALE OMAGGIO
AL ROMANZO CAPOLAVORO DI J.K. TOOLE
S
i svolger dal 1 al
10 ottobre negli ele-
ganti ambienti di
Palazzo Venezia la settima
edizione della Biennale
Internazionale di Anti-
quariato di Roma (info:
www.biennale- antiqua-
riato.roma.it) che, grazie
alle importanti conferme e
a prestigiose new enties
vede salire a 70 il numero
delle gallerie antiquarie
coinvolte nellesposizione.
Molti gli incontri a corredo
della kermesse e, in parti-
colare, le presentazioni dei
libri in programma, per cui
sar allestita unapposita
biblioteca-salotto al piano
terra, allinterno dellala
quattrocentesca del Pa-
lazzo, da poco restaurata.
Dipinti antichi, splendidi
disegni settecenteschi e i
capolavori di Otto e Nove-
cento dialogano cos con
sculture, arredi, argenti,
gioielli, oggetti e tappeti
di pregio in arrivo da tutto
il mondo (18 gli stand in-
ternazionali).
70 GALLERIE DA TUTTO IL MONDO PER LA SETTIMA EDIZIONE
DELLA BIENNALE INTERNAZIONALE DI ANTIQUARIATO DI ROMA
40 la Biblioteca di via Senato Milano settembre 2010
U
nincisione originale dellartista
impreziosisce una tiratura
limitata a 99 copie del catalogo
che accompagna la grande mostra che
la Fondazione Bandera per lArte
di Busto Arsizio (via Andrea Costa, 29;
www.fondazionebandera.it) dedica alla
talentuosa figura di Elena Mezzadra,
ottantaquattrenne pittrice milanese
dedita anche alla scultura e soprattutto
maestra di qualsivoglia arte incisoria.
Non una vera e propria
antologica - perch le retrospettive
si fanno ai morti, come
immediatamente puntualizzato
dallartista - lesposizione d comunque
conto dellincredibile complessit della
ricerca e del lavoro di Mezzadra,
snodandosi allinterno di tutti gli spazi
della Fondazione.
Nel grande loft industriale
a piano terra trovano spazio una
trentina di grandi lavori su tela, quasi
tutti afferenti agli ultimi cinque anni
e comunque alla contemporaneit pi
stringente della ricerca di questa artista,
apparentemente sempre molto simile a
se stessa e, invece, in grado di rinnovare
e intensificare ogni volta quel suo tratto
che pare aver preso le mosse dalla
lezione di nomi come Afro e Scanavino,
ma rinforzati e attualizzati da una felice
frequentazione degli espressionisti
astratti americani, Franz Kline in testa.
Astratto ma rigorosamente
mai informale, il lavoro di Elena
Mezzadra vive una sorta di dicotomia
tra la squisita modernit delle sue dense
e impossibili intersezioni di solidi
e piani - spesso virate verso i toni della
monocromia o della bicromia, entrambe
sempre e comunque attraversate
da intensi squarci di luce bianca -
e lantica classicit della sua tecnica,
attenta e meticolosa nella gestione
delle forme e dei colori.
Unattenzine e una perizia
certosine che risultano ancora pi
evidenti nei lavori su carta: bulini,
acqueforti, acquetinte, puntesecche
e ardite sperimentazioni dove Mezzadra
fa convivere due o pi tecniche
differenti per raggiungere quel dialogo
fluido tra le tinte e le sfumature
che caratterizza buona parte dei suoi
fogli. Altri, invece, guardano solo
allintensit del nero e alla violenza
del suo contrasto con il bianco pulito
della carta, che filtra prepotentemente
tra un ingorgo di forme e linee come
se non fosse solo supporto,
ma un element portante del lavoro.
La palazzina che ospitava gli uffici
dellex azienda meccanica presenta una
selezione di alcune sue sculture in
marmo, bronzo o terracotta e una breve
antologia delle sue carte pi preziose,
con particolare attenzione per quelle
incisioni commissionatele per illustrare
racconti o raffinate edizioni di brevi
raccolte poetiche, tra cui spiccano
le collaborazioni con Roberto Sanesi
e Umberto Eco.
Altrettanto importanti i nomi
dei critici che, a dispetto della scarsa
notoriet, si sono occupati di lei, fin da
quando fece parte della squadra della
mitica Galleria delle Ore, togliendosi
anche la soddisfazione di essere lunica
donna collezionata a Casa Boschi.
UNA PITTRICE VERA, COL VIZIO
DELLA CARTA E DELLA POESIA
ELENA MEZZADRA
LA FORMA SOSTANZA
BUSTO ARSIZIO (VA),
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settembre 2010 la Biblioteca di via Senato Milano 41
N
ella prima parte di questa
analisi di Byblis. Miroir
des Arts du Livre et de lE-
stampe, lussuosa rivista trimestrale
per bibliofili pubblicata a Parigi tra il
1922 e il 1931 da Albert Moranc,
avevo rimarcato come molte delle
immagini che adornano il periodico
ritraessero soggetti agresti. In real-
t, con il passare degli anni, iniziaro-
no a comparire tra le pagine della ri-
vista anche splendidi scorci di paesi e
citt, a partire dalla bellissima xilo-
grafia a colori Rue Pont-aux-Anguil-
les Anvers che accompagna lartico-
lo sullartista belga Edward Pellens
(1926, pp. 56-59 - Fig. 1).
Pellens (1872 1947) era figlio
di un calcografo che, a soli tredici an-
ni, lo mand allAccademia di An-
versa. A quei tempi in Belgio le le-
zioni dincisione xilografica, tecnica
prediletta da Pellens, insegnavano
solo a riprodurre fedelmente quadri
e disegni attivit che inibiva le-
spressione della creativit indivi-
duale. Lartista pratic questo tipo di
xilografia per diversi anni, fino a
quando, spinto dalla curiosit, prese
a studiare lopera dei maestri anti-
chi. Fu per lui una rivelazione. Da
quel momento in poi, Pellens si de-
dic esclusivamente alla xilografia
originale. Si specializz nel camaeu
e nella realizzazione di ex libris, vi-
gnette e stampe, senza preoccuparsi
n del fatto di essere un pioniere nel
suo Paese, n delle critiche di chi so-
steneva che solo lincisione su rame
dovesse detenere la prerogativa del-
loriginalit. Chiamato a trentanni
a succedere al suo maestro allInsti-
tut Suprieur des Beaux-Artes della
Acadmie di Anversa, Pellens modi-
fic radicalmente lorientamento
del corso dincisione, incoraggi i
suoi numerosi seguaci a produrre
solo opere originali, e ottenne per
loro che la xilografia fosse inclusa tra
le varie sezioni artistiche del concor-
so indetto dalla Acadmie Royale
del Belgio. Il soggetto preferito di
Pellens era la sua citt natale, Anver-
sa, con la cattedrale, i quartieri vec-
chi, il porto, la sua gente.
1
6
settembre 2010 la Biblioteca di via Senato Milano 43
lo avrebbero reso famoso. Riusc cos
a racimolare la somma necessaria per
comprarsi un biglietto di ritorno per
lAmerica, ma una volta rientrato in
patria, Orr si rese conto che disegna-
re le citt americane non gli dava al-
cuna soddisfazione. Nel 1913 rien-
tr dunque nellamata Parigi e vi si
stabil definitivamente.
I suoi scorci parigini, cui ap-
partiene la finissima acquaforte L-
Hotel de la Belle-Gabrielle (Fig. 2), eb-
bero un tale successo da indurre la
Chalcographie du Louvre ad acqui-
sirne una ricca serie, e nel 1917 gli fu
affidato lincarico di ritrarre la catte-
drale di Rouen sotto ai bombarda-
menti. Orr amava lenergia giovane
dellAmerica scrive Angoulvent
ma trovava molto pi congeniale la
cultura millenaria di Parigi e la sua
atmosfera intellettuale e decadente.
Tommasini, Giacomo
(1768-1846).
Medaglia donore decretata dal
pubblico di Parma al celebre
tipografo Gio. Battista Bodoni
cittadino parmigiano. Crisopoli
[i.e. Parma, Giambattista
Bodoni], 1806. In folio (426x277
mm); [8], LXXXIV p.
Sul frontespizio medaglia
incisa con il ritratto
di Bodoni e il suo rovescio con
liscrizione CIVI. OPTIMO.
DECVRIONI. SOLERTISS.
ARTIS. TYPOGRAPHICAE.
CORYPHAEO. ERVDITISS.
EX. XII. VIRVM. PARM.
DECRETO. (Brooks, 993).
Legatura coeva in marocchino
marezzato con titolo e fregi in
oro al dorso. Piatti inquadrati in
due cornici di filetti e fregi
fitomorfi in oro. Al contropiatto
anteriore lex libris calcografico
del conte Filippo Linati
(1757-1837) inciso da Domenico
Cagnoni (1730-1797).
In fine al volume sono allegate
due lettere manoscritte, la prima
di Filippo Linati, la seconda
di Aubin Louis Millin
(1759-1818), archeologo, storico
L
edizione bodoniana - pre-
sente nella Sala Tommaso
Campanella della Bibliote-
ca di via Senato - rappresenta una
testimonianza degna di nota perch
esemplifica limportanza del genio
dellarte tipografica di Giambattista
Bodoni e lascia tracce di quelle che
furono le vicende che si intrecciaro-
no a questa impresa editoriale. Se
ledizione fu data alle stampe solo
nel 1806, occorre dire che lanno de-
terminante per leditore parmense
fu il 1802. Lamico e biografo Giu-
seppe De Lama, nella sua Vita del ca-
valiere Giambattista Bodoni (Parma,
Bodoni, 1816), offre un chiaro qua-
dro dei fatti che coinvolsero la citt
di Parma e il suo Reale Tipografo:
Questanno di luttuosa ricordanza
ai Parmigiani per la perdita repenti-
na dellottimo loro Duca lInfante di
CHIARA BONFATTI
e conservatore del Medagliere
presso la Biblioteca Imperiale
di Parigi; ad esse fa seguito
la versione stampata dal Bodoni
della lettera di Papa Pio VII
Dilecto filio comiti Antonio
Ceretoli Parmam, datata 3
giugno 1807, e inviata come
ringraziamento per il dono
delle medaglie fatto al Museo
Vaticano (Brooks 1022).
LArte si specchia
nellimmago, e, valse,
Dice, Costui, chio non varr
pi tanto
Angelo Mazza
Recto della carta con prima lettera
manoscritta inviata da Filippo Linati
a Aubin Louis Millin
50 la Biblioteca di via Senato Milano settembre 2010
settembre 2010 la Biblioteca di via Senato Milano 51
Spagna Don Ferdinando I, il quale
dopo brevissima malattia chiuse, il
giorno 9 ottobre, la mortale sua car-
riera nella Badia di Fontevivo; que-
stanno medesimo fu per Bodoni ap-
portatore di una onorificenza, di cui
altra mai non aveva solleticato pi
dolcemente il suo amor proprio: e
qui intendo parlare della medaglia
che fece lui coniare la Citt di Par-
ma (De Lama, vol. I, p. 73).
La morte di Ferdinando I in-
dusse lAnzianato di Parma a prov-
vedere affinch un elogio funebre
per il Duca venisse pronunciato nel-
la Chiesa della Steccata il giorno 15
dicembre dallavvocato Uberto
Giordani. E di questo episodio il De
Lama racconta: E perch la niti-
dezza delle stampe perpetuasse il de-
cretato tributo, fu poscia invitato
Bodoni a mandare quellOrazione
coi proprj splendidissimi caratteri in
luce. Egli assunse lincarico colla
prontezza e collentusiasmo del
buon Cittadino (De Lama, vol. I, p.
74). A tale invito Giambattista Bo-
doni rispose con le seguenti parole:
Io intraprender senza dilazione il
lavoro a cui Voi, Signori, per ordine
dellAnzianato mi invitate. Ledizio-
ne del funebre elogio sar triplice; e
procurer che il lavoro riesca non
indegno n del nome, che si vuole
per esso consegnare alla posterit,
n del Pubblico che ne ha decretata
la stampa. Ma una condizione mi si
conceda di porre allonorevole im-
pegno: condizione che a me coman-
dano sentimenti antichi chio nutro
verso la Citt di Parma non meno
che verso il Principe estinto. Il Cor-
po Civico deponga da questistante
pensiero verso me qualunque din-
dennizzazione o di premio, trovan-
domi io largamente ricompensato,
dallonor che ricevo per cos distinta
incombenza (p. XXXVI). E lim-
pegno del Bodoni sfoci nella nota
edizione dellOrazione funebre in
morte di Ferdinando I (Parma, Bodo-
ni, 1803), anchessa presente nella
Sala Tommaso Campanella.
Nonostante le dichiarazioni
del tipografo regio, lAnzianato si
impegn da quellistante nel dimo-
strargli pubblica riconoscenza e
gratitudine, dapprima ascrivendolo
alla distinta classe dei Piazzesi e con-
ferendogli un diploma di nobilt, e
poi premiandolo attraverso il conio
di una medaglia doro nella quale
labile incisore Luigi Manfredini
(1771-1840) scolp leffige del Bo-
doni. In occasione di due importanti
sessioni dellAnzianato di Parma del
19 febbraio e del 7 settembre 1805 -
a cui presero parte anche Giacomo
Tommasini e Filippo Linati (que-
stultimo nel ruolo di Decurione
Presidente) - dopo dibattiti e discus-
sioni, vennero stabilite le iscrizioni
latine da incidere sui due lati della
medaglia e in altra sessione del 27
luglio fu fissato a quattro il numero
delle medaglie doro, delle quali la
prima destinata a Bodoni, la seconda
al Museo Napoleone di Parigi ac-
compagnata da lettera di questAn-
zianato al Presidente del Museo me-
desimo, la terza allAmministrato-
re generale Moreau Saint-Mry e
una simile da collocarsi nellArchi-
vio Civico di Parma. Furono inoltre
realizzate 200 medaglie dargento e
250 in rame.
In unulteriore sessione del 3
gennaio 1806 venne ordinato che di
ci si realizzasse una relazione, che
fosse impressa dallo stesso Giam-
battista Bodoni con unincisione
raffigurante la medaglia al centro
del frontespizio. E veniamo dunque
alledizione qui considerata - della
quale Bodoni stamp nello stesso
anno anche unedizione in quarto
che differisce solo nel formato e nel-
linterlineamento delle righe - che si
A sinistra: Ritratto del Bodoni
realizzato da Andrea Appiani
e conservato alla Galleria Nazionale
di Parma, olio su tela.
A destra: Ex libris di Filippo Linati
52 la Biblioteca di via Senato Milano settembre 2010
compone di una Relazione de motivi
che determinarono il pubblico di Parma
a decretare la Medaglia bodoniana e del
modo con cui fu eseguito il decreto, alle
pp. I-XXIX, e degli Atti dellAnzia-
nato di Parma relativi al conio della
Medaglia bodoniana ed alla presenta-
zione della medesima, alle pp. XXXI-
LXXXIV.
Nella Relazione, stilata dal pro-
fessore e medico ducale Giacomo
Tommasini, nonch fine scrittore,
una vivida descrizione della solenne
cerimonia data attraverso lefficace
narrazione dellevento: Preceduto
da un grido commovente di gioja en-
tr Bodoni accompagnato dignito-
samente dai Civici Deputati e cinto
intorno daglingenui abitanti duna
citt amica delle scienze, delle arti e
della giustizia, cui egli, compieva ap-
punto in quel giorno il trentottesi-
manno, qual seconda sua patria ri-
sguardava. Terminati gli officj di re-
ciproca urbanit, ed assiso Bodoni in
seggio particolare rimpetto agli An-
ziani destinatogli salz il Presidente,
e penetrato da sentimenti che la di-
gnit del Consesso, la grandezza del-
latto e i voti dunintera Popolazione
consegnati al suo labbro inspirar gli
doveano, parole disse allalto sub-
bietto conformi ed alla pubblica rap-
presentanza in esso raccolta: e nel
terminarle stesa Bodoni la mano,
porse a lui la triplicata Medaglia non
senza aperti segni duna commozio-
ne che negli animi e nei volti pass di
tutti gli astanti. Lillustre Tipografo,
legregio Cittadino nel ricevere cos
certo pegno delluniversale conside-
razione bagn il ciglio di lagrime ri-
conoscenti, ed alle coltissime espres-
sioni, onde aglinterni moltiplici af-
fetti dar volle uno sfogo, pronto ri-
spose e non equivoco effetto, il pi
consolante universale commovi-
mento (p. XXVI-XXVII).
E Giuseppe De Lama nella sua
biografia aggiunge: Finita laugu-
sta cerimonia, unica ne nostri Anna-
li di Parma, e forse in quelli di pi co-
spicue citt, Bodoni part, a tutti co-
loro che gli si affollavano intorno
esprimendo pi assai col volto che
con la voce la piena de varj soavissimi
affetti da cui sentivasi agitato. E in
quei deliziosi istanti tutte dimentic
le passate disgrazie, e le pene, e le dis-
gustose gare, e glinciampi frapposti
da taluno, vivente sotto lo stesso cie-
lo, per arrestare i suoi progressi nel-
larte; n pi ebbe ad invidiare allI-
barra, al Baskerville, e al Didot stesso
lidolatra ammirazione de loro con-
cittadini (De Lama, I, p. 78).
Considerando ora il nostro
esemplare, un valore aggiunto da-
to dal fortunato caso della presenza
di due documenti manoscritti di sto-
rica importanza: il primo la copia
della lettera citata a p. LVIII delle-
dizione, Atto n. 7 della sessione del
Tavola con ritatto litografico
di Giacomo Tommasini impresso
a Torino dai Fratelli Doyen
e inciso dal Perrin conservato
in un album che raccoglie ritratti
di diversi uomini illustri
settembre 2010 la Biblioteca di via Senato Milano 53
27 luglio 1805, ovvero la lettera ac-
compagnatoria del dono delle tre
medaglie e di un esemplare delledi-
zione bodoniana indirizzata alla Bi-
blioteca Imperiale di Parigi con la
firma di Filippo Linati e la data di
Parigi 9 dicembre 1808; la seconda
lettera, di tre giorni successiva, la
responsiva di Aubin Louis Millin,
conservatore del Medagliere presso
la Biblioteca parigina. Filippo Lina-
ti, antico possessore dellesemplare
nonch noto bibliofilo e filantropo,
in quella data era membro del corpo
legislativo di Francia e deputato del
dipartimento del Taro.
La raccolta savonaroliana
di Piero Ginori Conti
Una liaison bibliofila tra Leo S. Olschki e due nobili piagnoni
ARIANNA CAL
A sinistra: legatura amatoriale
di Ginori Conti con piatti seminati
dal suo monogramma coronato.
A destra: lettere e appunti
di Gonnelli, Olschki e Conti
nel catalogo di Savonaroliana del 1898
settembre 2010 la Biblioteca di via Senato Milano 57
nori Conti, principe di Trevigna-
no, industriale ed erede della dina-
stia delle ceramiche, appassionato
collezionionista di libri antichi in
genere e di Savonaroliana. Di una
parte della sua superba collezione
dedicata al religioso ferrarese ri-
mane traccia in una serie di appun-
ti allegati in un catalogo Olschki
datato 1898 per lasta indetta nel
centenario della morte del predi-
catore (Les uvres de fra Girolamo
Savonarola de lordre des frres Pr-
cheurs n Ferrare en 1452, brl
Florence le 23 mai 1498. Editions -
Traductions - Ouvrages sur sa vie et sa
doctrine. Catalogue XXXIX de la Li-
brairie ancienne Leo S. Olschki, Flo-
rence, Librairie ancienne Leo S.
Olschki, 1898).
P
er la civilt umana un gran-
de bene che sia esistito So-
crate, a fissare il modello
delluomo giusto che si lasci giu-
stiziare per amore di giustizia; ed
altrettanta fortuna che non sussi-
stano dubbi sulla sua realt storica,
anche se le molte facce del perso-
naggio consegnato ai posteri dalla
tradizione discordano in modo al-
larmante. Come trovare un punto
dincontro fra il dialettico che ra-
zionalmente confuta la pubblica
opinione nei primi dialoghi plato-
nici, il cauto paladino del comune
buon senso di cui racconta Seno-
fonte, e lo spregiudicato negatore
di ogni verit assoluta che Aristofa-
ne mette in parodia nelle Nuvole?
Verrebbe quasi da supporre che,
nellimmaginario ateniese fra il V e
il IV secolo a.C., il suo nome fosse
applicato a un tipo fittizio e strava-
gante, in cui gli scrittori potessero
travasare ad libitum i propri estri,
esasperandoli al limite del parados-
so. Ma lasciamo perdere questo de-
lirio dipotesi; e teniamoci allevi-
denza della documentazione che
impedisce di ascrivere i tratti di un
popolaresco Bertoldo al profeta
esperto di uno stile distinto di vi-
ta; e dunque nel colloquio accetta
di rovesciare la sua parte consueta:
ossia di farsi egli stesso, seriamente
e non per ironia dialettica, disce-
polo di un uomo che sullargomen-
to ne sa pi di lui. Per introdurlo al
proprio sistema di convinzioni e di
attivit, e in particolare ai rudi-
menti dellagricoltura, Iscomaco
simpossessa di un artificio pro-
priamente socratico: la maieutica,
ossia la tecnica dargomentazione
mediante domande rivolte a con-
durre linterlocutore alla scoperta
di verit che egli gi inconsapevol-
mente conosce.
A questapparato di diver-
genze si aggiunge il fatto che la cul-
tura greca e romana non giunse al
punto di elaborare una teoria auto-
noma dei fenomeni economici.
Tuttavia esiste qualche traccia da
cui si pu evincere una sia pure em-
brionale consapevolezza dei rap-
porti fra leconomia domestica e
quella politica.
Platone dichiara che fra la
struttura di una grande propriet
familiare e il complesso formato da
una piccola citt non intercorrono
differenze, e che esiste una sola
scienza di tutte queste cose (Politi-
co, 259 c). Aristotele definisce la ric-
chezza come uno strumento per
lamministrazione familiare e per la
vita politica (Politica, I. 8, 1256 b
36). Nella scuola peripatetica si
classificano i vari tipi di economia
in quattro categorie: regia, satra-
pica, cittadina, privata (ps.-Ari-
stotele, Economico, 1345 b 14). In ta-
le quadro acquista particolare rilie-
vo unaffermazione di Senofonte,
attribuita a Socrate in un altro trat-
tato dedicato al maestro: La cura
degli affari privati differisce dalla
cura degli affari pubblici solo per
quanto riguarda la quantit (Me-
morabili di Socrate, III. 4. 12).
Se volete scrivere:
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