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In merito al parere richiesto a questa Avvocatura da codesto Ente. Parco dopo l'audizione della Delegazione delle popolazioni locali, sembra alla Scrivente di poter osservare, in ordin'e all'attivit praticata nel tempo dall'Ente, che in una prima fase il parere favorevole stato espresso senza adeguata e sostanziale valutazione dei fattori di rischio. Questi venivano, piuttosto, affidati e "delegati" all'autorit competente. Nella nota prot. 6574 del.' 17.10.2006, infatti, l'Ente ".. _ invita l'autorit competente all'espletamento della valutazione di incidenza a considerare con attenzione seguenti aspetti. .. " laddove chiaro che proprio l'esame ed il giudizio sui fattori di maggiore importanza spettava all'Ente Parco; e che l'approfondimento di essi doveva precedere il parere favorevole. Successivamente, nei tempi recenti (nota 18,12.2008), l'incongruenza sopra rilevata non stata ripetuta, e si perviene, cos, al parere reso con nota 7550 del 28.07.2009 che esprime valutazioni proprie e dirette, ed effettua prescrizioni.
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Tuttav1a, anche in ordine a tale ultimo atto, sembra a questa Awocatura che siano state compiute significative omissioni che vanno ad incidere non solo sull'Opportunit, ma anche sulla legittimit del parere di compat'ibilit ambientale. Invero, se anche si vuoi ritenere non lesiva della legittimit dell'atto la mancata convocazione della Comunit locale (art. 10 Legge 394/1991), non pu dubitarsi, per, che l'aver omesso di comparare il funzionamento di una centrale elettrica con l'impatto sulle popolazioni e sull'economia delle comunit locali, alle quali l'impianto non apport~ alcun beneficio (e pu essere, invece, foriera di danno) rappresenta, ad awiso di questa Awocatura,una omissione'ed una carenza di istruttoria e di motivazione che va a ledere la legittimit dell'atto. Giova ricordare a tal proposito che la legge stabilisce che .,.11 regolamento del parco valorizza altres gli usi, i costumi, le consuetudini e le attivit tradizionali delle popolazioni residenti sul territorio, nonch le espressioni culturali proprie e caratteristiche dell'identit delle comunit locali e ne prevede la tutela ... _ . Giusta e prevedibile la reazione della popolazione, in quanto effettivamente da ritenere che la proposta di una centrale elettrica all'interno di un Parco confligge con "l'idea stessa del Parco" che si sostanza nel riconoscimento di na vocazione specifica di un territorio degno si essere conservato integro: vocazione da cui deriva l'assoluta estraneit di ogni diversa e contrastante attivit. Ma il punto dolente della questione, l'aspetto pi significativo, che imponeva una valutazione approfondita che non c' stata, quello de! materiale combustibile necessario per il funzionamento dell'impianto. Dal carteggio qui trasmesso, dovrebbe evincersi che esso sar rappresentato esclusivamente da "biomasse:_ Orbene, stabilito l'utilizzo esclusivo (.. o quasi. _. edi l'uso del verbo v "integrare" ... ) di biomasse, se da un lato la combustione di un materiale legnoso pu prefigurare una centrale "ecologica", dall'altra parte sembra che proprio la scelta di siffatto materiale combustibile rappresenta il maggiore rischio per l'area protetta del parco. Perch fa prevedere con ogni probabilit, se non con assoluta certezza, che la centrale dovrebbe funzionare Con la legna ricavata dal taglio degli alberi del bosco del Pollino , con la temibile consegue,nza che nel parco si realizzerebbe non la conservazione della natura boschiva, ma un continuo disboscamento praticato dall'Enel per procurarsi la massa legnosa occorrente per "fare andare" la centrale .. Il rischio stato certamente colto dalla amministrazione dell'Ente Parco, tant' che su questo argomento si insiste in maniera particolare,

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Senonch si pu affermare, a parere di questa Awocatura, che 1ale fattore' di rischio non sia stato oggetto di valutazione al momento dell'emissione del ,parere. \ Invero, con ii parere favorevole viene autorizzata la centrale, ma il disboscamento che ne deriva, la sua incidenza non viene esaminata e valutata al presente, ma viene rimandata al futuro e rimane indeterminata, .-, Nell'autorizzazione, infatti, SI legge: ".. Ie attivit connesse al reperimento di materale combustibile, compresi i tagli forestali, dovranno esser soggette ai relativi iter autorizzativi ..." e ci si preoccupa pure dr precisare che "... s i dovranno attivare le relative procedure autorizzative richieste dalla norma, in carenza delle quali tali attivit si configurerebbero come abusivamente esercitate e perseguibili,ai sensi di legge.. _ ". Manca, come si vede; per carenza di istruttoria, l'analisi del fabbisogno energetico della centrale, e del relativo disboscamento, pi o meno sopportabile. Il tutto viene rimandato indeterminatamente ad un momento futuro, ad eventuali altri amministratori, che sarebbero "vincolati" (e quasi "costretti") a concedere tagli di bosco per "alimentare" una centrale ormai esistente e funzionante per effetto di una scelta e di una decisione presa in precedenza da altri, senza cognizione di causa,ponendo in atto una condotta elusiva contrassegnata da contraddittoriet e manifesta illogicit. I due argomenti esaminati sono quelli che, pi di ogni altro, evidenziano la fondatezza delle censure di illegittimit rappresentate dalle popolazioni locali. Per completezza si accenner, qui di seguito, ad altre osservazioni da fare in ordine al parere in esame: a) Il traffico veicolare imponeva - ad awiso della Scrivente - l'esame (non compiuto) circa il rientrare o meno di esso nel divieto generale di cui all'art. 3, lett i) delle Misure di salvaguardia; b) Il consumo di acqua, da valutare nlla sua incidenza quantitativa in riferimento ad una modificazione del regime delle acque (art. 11, comma 3, lett. c) della legge 394/1991), va riguardato anche dal punto di vista della influenza dell'aumento della temperatura dell'acqua del fiume Mercure sull'equilibrio dell'ecosistema (... piante, pesci...): dovendosi considerare "acque reflue" quelle del fiume, dopo il passaggio e lo scarico dall'impranto industriale. E qui, la normativa in materia, va interpretata in modo particolarmente attento, tenendo presente che siamo all'interno di un'area protetta in maniera speciale; Si aggiunga che in' giurisprudenza stata ritenuta necessaria l'istruttoria "volta a contemperare l'interesse alla utilizzazione del corso d'acqua quale fonte di energia, con l'interesse alla su conservazione quale fonte di approwigionamento idrico ed alla sua tutela quale bene di bellezza naturale" (Cass., Sezioni Unite, 26.07.1993, .n. 8348; GC Mass. 1993, 1236; in.Co~ice ?ell'!\mbien.te a cura di Stefano t:-Jaspor Ada Lucia De cesa~.iS.,.\~, .. e "_:'., Gluffre Editore -IW Ed. 2009). ISr" ..,~
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Per quanto non di interesse immediato ai fini dell'attuale consultazione, sembra il oaso d] segnalare la decisione del Consiglio di Stato che ha escluso la competenza della Provincia di Bolzano in merito ad attivit da svolgersi all'interno del Parco Nazionale dello Stelvio, riconoscendo la potest' autorizzatoria del Consorzio di Gestione del Parco Nazionale dello SteJvio (Cons. Stato Sez. V, 20.08.2001, n. 4469); e pi recentemente analoga decisione, sempre riguardante la Provincia di Bolzano ed il Conso'rzio di Gestione del Parco Nazionale dello Stelvio, intervenuta da part~ dello stesso Consiglio di Stato, IV Sezione (Cons. Stato, Sez. IV, 26.5,2006, n. 3204). In conclusione l'atto autorizzativo in, questione presenta profili di illegittimit 8, pertanto, pu essere annullato in regime di autotutela. [In giurisprudenza, pur affermandosi che trattas di esercizio di dscrezionali tecnica, si afferma il sindacato del giudice amministrativo "---nelle ciFGOstanze in cui l'istruttoria sia mancata o sia stata svolta dall'amministrazione in modo inadeguato, in particolare sulla base di un'istruttoria carente e con motivazione insufficiente" (Cons. Stato, Sez, IV, 22 luglio 2005, n. 3917; in Foro it. 2006, III, 402). Ugualmente viene ribadito il sindacato di legittimit del giudice amministrativo in caso di "sconfinamento del potere discrezionale" (Cons, Stato, Sez VI, 17 maggio 2006 n. 2851; in Foro amm. Cons. Stato 2006,1532)]. Sussiste l'interesse attuale al ricorso all'autotutela, essendo evidente la cura del pubblico interesse delle popolazioni locali residenti nell'area del Parco,

L'Avvocato Distrettuale dello Stato Avv. EArtaJ.om~o ~ngogna


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