Sei sulla pagina 1di 7

Un mondo a tre zeri

Come eliminare definitivamente povertà, disoccupazione e inquinamento

Capitolo 1. I fallimenti del capitalismo


Le difficoltà che affliggono i poveri in tutto il mondo rispecchiano un problema economico e
sociale ancora più generale – il problema della disuguaglianza crescente, conseguenza della
continua concentrazione della ricchezza.
Il microcredito e altre iniziative hanno aiutato molti a uscire dallo stato di povertà, ma al
contempo i più ricchi hanno continuato ad accaparrarsi una quota maggiore della ricchezza
mondiale. Al crescere del divario di ricchezza e potere, inevitabilmente diffidenza e rabbia si
rafforzano, spingendo il mondo verso rivolte sociali.
Oxfam è una confederazione internazionale di diciotto organizzazioni non profit che si sono
date la missione di ridurre la povertà globale. Esperti dell’Oxfam studiano da tempo il
problema della crescente concentrazione di ricchezza e i dati che hanno fanno inorridire.
Secondo quanto pubblicato dall’Oxfam nel 2018, le 388 persone più ricche al mondo
possedevano una ricchezza superiore a quella di tutta la metà inferiore della popolazione
mondiale.
Per una paese è pericolo consentire che così tanta ricchezza e così tanto potere finiscano in
poche mani.
Sin dal sorgere del capitalismo moderno, circa 250 anni fa, l’idea del libero mercato come
regolatore naturale della ricchezza è stata ampiamente accettata. A molti di noi è stato
insegnato che una “mano invisibile” (=il capitalismo) garantisce la concorrenza in campo
economico, contribuendo all’equilibrio dei mercati. In qualche modo la mano invisibile deve
essere fortemente orientata a favore dei più ricchi.
Ogni società destina una parte significativa del gettito fiscale a programmi di welfcare che
finanziano assistenza sanitaria, assistenza alimentare, alloggi popolari. Queste iniziative
spesso sono inadeguate e mal progettate, ma la loro esistenza rispecchia il fatto che la
maggior parte dei membri delle società sente realmente l’obbligo di fare qualcosa per ridurre
l’estrema disuguaglianza che lascia molti milioni di esseri umani senza le risorse necessarie
per una vita sicura e gratificante. Attività benefiche sono iniziative nate con le migliori
intenzioni per ridurre i danni provocati dal sistema capitalistico.
La teoria neoclassica si basa sulla convinzione che un essere umano sia un essere che cerca
guadagno personale. Secondo molti teorici dell’economia, l’egoismo è la virtù più alta
dell’Uomo Capitalista. L’Uomo Reale, invece, apprezza e onora le relazioni, sono premurose,
fiduciose e lavorano non solo per denaro e/o per sé stesse ma anche per aiutare gli altri.
L’attuale motore del capitalismo produce più danni che soluzioni. La mia esperienza con la
Banca Grameen mi ha aiutato a immaginare come potrebbe essere fatto un simile motore. Ho
avviato la banca senza avere obiettivi ambiziosi: volevo solo migliorare un po’ la vita delle
donne povere del mio paese (Bangladesh). Migliaia di persone in tutto il mondo si sono unite
nel tentativo di costruire una nuova versione del capitalismo e sono state fondate centinaia di
imprese sociali, oltre a quelle che ho creato in Bangladesh dopo la Banca Grameen, per
affrontare i problemi creati dal capitalismo tradizionale.

Capitolo 2. Creare una nuova civiltà: la controeconomia del business sociale


Fra le persone di tutto il mondo è aumentata la consapevolezza dei pericoli generati dal
cambiamento climatico prodotto dall’uomo. Molti attivisti hanno fatto di tutto perché le
persone comuni e i politici si concentrassero su questo problema. Nel 2015 alla Conferenza
sul clima di Parigi, nota come COP21, rappresentanti di tutto il mondo si sono accordati sul
quadro di riferimento pratico per limitare la produzione dei gas serra, prima causa del
cambiamento climatico.
La terribile carestia che ha colpito il Bangladesh nel 1974 ha motivato me e molti altri a fare
qualcosa per combattere la povertà che provocava così tanta sofferenza nel paese.
Non avevo esperienza né conoscenza del sistema burocratico, perciò ho dovuto studiare le
banche per capire come funzionassero. Le banche convenzionali preferiscono operare in
grandi città. La Banca Grameen opera solo nei villaggi del Bangladesh (infatti Banca Grameen
vuol dire “banca del villaggio”. Le banche convenzionali hanno principalmente come clienti gli
uomini. La Banca Grameen si concentra sulle donne.
La Banca Grameen è condotta dai lavoratori e il suo sistema bancario si chiama microfinanza.
Alla fine mi sono reso conto che i miei esperimenti avevano portato alla nascita di un nuovo
tipo di business, che ho chiamato business sociale. Quando creo business sociale permetto al
lato altruistico della mia personalità di esprimersi attraverso un’attività economica. Si dice che
l’altruismo non può entrare nel mondo del business. Ma perché?
Abbiamo dato avvio anche a fondi di business sociali per finanziare giovani disoccupati. I fondi
di business sociale che finanziano l’imprenditorialità possono essere uno strumento per
sollevare dalla povertà singoli, famiglie e intere comunità.

Capitolo 3. Povertà zero: porre fine alla disuguaglianza di reddito


L’immagine che vi siete fatta di un imprenditore è troppo limitata. Le capacità e gli istinti che
rendono possibile l’imprenditorialità sono condivisi da tutti gli esseri umani, non solo da pochi
eletti.
L’Uguanda è uno dei 7 paesi in cui opera lo Yunus Social Business (YSB), un’organizzazione
non profit dedita alla diffusione dell’idea di business sociale, alla formazione e al sostegno dei
pionieri interessati a mettere in pratica questa idea.
Il settore economico principale dell’Uguanda è l’agricoltura e uno dei campi più promettenti
per gli agricoltori è l’apicoltura. Golden Bees è un business sociale la cui missione è mettere
l’apicoltura alla portata di migliaia di piccoli agricoltori. Adempie a tale missione vendendo
beni e servizi per l’apicoltura e addestrando gli apicoltori alle tecniche del settore.
È un dovere nei confronti delle generazioni future cominciare a muoversi in direzione di un
mondo a tre zeri: povertà zero, disoccupazione zero ed emissioni nette di carbonio zero. Un
nuovo sistema economico con al centro il business sociale può consentirci di raggiungere
questo traguardo.
Le sfide di oggi hanno le loro radici nella storia. La Rivoluzione verde degli anni cinquanta e
sessanta del secolo scorso ha aumentato la resa dei raccolti in Asia e America Latina, e molti
paesi che in precedenza dipendevano dalle importazioni di generi alimentari sono diventati
autosufficienti. Poi però una serie di tendenze ha ribaltato questi vantaggi. Parte del problema
sta nel modo in cui negli ultimi decenni è stata gestita la globalizzazione dei mercati alimentari.
Sono convinto che consentire scambio di beni e servizi tra nazioni porti sul lungo termine a
una prosperità maggiore.
I grandi agribusiness hanno un controllo quasi monopolistico sui semi come sulla fornitura dei
fertilizzanti, e un numero sempre maggiore è messo fuori gioco.
Tutti questi problemi economici e sociali si stanno facendo più gravi e nel frattempo le
tendenze ambientali globali minacciano il futuro dell’agricoltura.
L’idea di business sociale si è guadagnata l’attenzione internazionale nel 2006, quando la
Banca Grameen ha avviato una joint venture con la Danone. Vendiamo yogurt alle famiglie
povere a un prezzo che possono permettersi. Né Danone né Grameen ricavano profitti. La
Grameen Danone Foods contribuisce ad alleviare le conseguenze della povertà. Lo yogurt
che vende offre benefici di salute ai bambine che altrimenti soffrirebbero di malattie associate
alla malnutrizione.
L’obiettivo della YSB è contribuire a costruire la nuova struttura economica di cui abbiamo
bisogno: la YSB seleziona i business plan più promettenti, fra quelli creati per risolvere i
problemi locali in modo sostenibile; gli investitori hanno il diritto di recuperare quanto hanno
investito, ma gli eventuali profitti in più saranno reinvestiti in quell’attività o utilizzati in modo
che vada a vantaggio della popolazione.
Un Action tank è un consesso di altri dirigenti di grandi aziende che è interessato a studiare i
business sociali per poi avviarli effettivamente affiancandoli alle mega-attività convenzionate. Il
primo Social Business Action Tank è stato fondato a Parigi nel 2010.
La Renault si è resa conto che un elemento fondamentale per la mobilità dei poveri in Francia
era rendere accessibile la manutenzione delle auto. Così nel 2010 ha fondato i “garage di
solidarietà”: una rete di officine che, a prezzi scontati, offre i loro servizi.

Capitolo 4. Disoccupazione zero: non siamo cercatori di posti di lavoro ma creatori di


posti di lavoro
La disoccupazione giovanile è un elemento particolarmente impressionante della vicenda;
disoccupazione e occupazione contribuisco alla disuguaglianza economica.
Il nostro sistema d’istruzione si basa sull’assunto che gli studenti debbano lavorare sodo e
avere buoni voti per poter ottenere buoni posti di lavoro dalle grandi aziende che si pensa
siano i motori di tutta l’attività e la crescita economica. Non c’è nulla di sbagliato nel fatto che
le persona lavorano per un’azienda, ma c’è qualcosa di molto sbagliato in un sistema che
ignora l’esistenza di un’alternativa. Ai giovani non viene mai detto che hanno due scelte:
possono essere cercatori di posti di lavoro o creatori di posti di lavoro. Dobbiamo renderci
conto che la “mano invisibile” è invisibile perché non esiste – o, se esiste, è dedita a servire i
ricchi.
Ci sono lavoratori cui le mansioni sono state eliminate in conseguenza dell’automazione e
richiedono formazione per sviluppare nuove conoscenze. Non si sarebbe mai dovuto
permettere che problemi come questi creassero una classe ampia di disoccupati come quella
che vediamo oggi nella maggior parte dei paesi.
Il programma Nobin si basa saldamente sulla convinzione che chiunque ha le potenzialità per
diventare un imprenditore: per prendere le redini della propria vita e anche per contribuire
all’economia e alla società creando un’attività economica basata sulla creatività individuale.
Con il sostegno finanziario abbiamo avviato la Grameen America Inc. (Gai), nel distretto di
Queens a New York: molte donne sono state entusiaste alla possibilità di avere accesso al
credito per poter avviare una propria attività o per espandere le piccolissime imprese di cui
erano già titolari.
Se possiamo trasformare la disoccupazione in imprenditorialità, la quantità di creatività, talenti
e produttività umani che libereremo sarà quasi al di là delle nostre capacità di misurazione.
Ogni nuovo microimprenditore di cui favoriremo l’avvio diventerà un micropunto di ricchezza;
l’1% dei più ricchi scoprirà di avere meno persone al proprio servizio; il flusso di ricchezza
verso l’alto rallenterà.

Capitolo 5. Carbonio netto zero: creare un’economia della sostenibilità


Scienziati e tecnici hanno fatto enormi progressi nello sviluppo di fonti sostenibili di energie
rinnovabili, di sistemi meno inquinanti per la produzione e il trasporto dei prodotti e di tecniche
di agricoltura, pesca, coltivazione mineraria e altre forme di estrazione delle risorse che non
deteriorano l’ambiente. Grazie a questi progressi, le nazioni oggi in via di sviluppo si trovano
per molti aspetti in una posizione migliore rispetto a quelle di più vecchia industrializzazione
per godere di una crescita pulita.
Su scala globale, le aziende internazionali trovano poco costoso e facile collocare impianti
“sporchi” nei paesi poveri. Questi crimini ambientali commessi contro i poveri sono sia una
conseguenza della disuguaglianza globale, sia uno degli elementi che alla disuguaglianza
contribuiscono, poiché l’inquinamento sfrenato rende ancora più difficile ai paesi poveri uscire
dalla povertà.
Grameen Shakti non è l’unica azienda che porta energia rinnovabile ai poveri del Bangladesh.
Grameen Shakti ha diversificato la propria offerta, ma sempre mantenendosi focalizzata
sull’energia pulita rinnovabile.
Ad Haiti, come in altre nazioni in cui le foreste sono state distrutte, la funzione fondamentale di
cattura del carbonio svolta dagli alberi è molto ridotta, il che accelera l’impatto distruttivo del
cambiamento climatico. I contadini si ritrovano un suolo impoverito, meno fertile, e le riserve
d’acqua sono ridotte perché il loro scorrimento dal terreno eroso è accelerato.
Haiti Forest è stata fondata per avviare il processo di riforestazione. Si tratta di una iniziativa di
business sociale che fornisce le competenze ambientali, agricole e forestali. Oltre a migliorare
l’habitat, il progetto migliorerà le prospettive di sostentamento degli agricoltori.
Un altro business sociale sostenuto dalla YSB è Green Bio Energy, un’azienda che crea e
commercializza mattonelle di carbone di legna per usi domestici e fornelletti di dimensioni tali
da contenere una pentola.

Capitolo 6. Una strada per un futuro migliore


Per accelerare l’avanzamento degli Obiettivi di sviluppo del millennio del 2000, i ministri delle
finanze (il G8) hanno deciso, nel 2005, di contribuire con un intervento finanziario: hanno
concordato di fornire fondi sufficienti a eliminare dai 40 ai 55 miliardi di dollari del debito di
alcune fra le nazioni più povere al mondo.
Non era mai successo che rappresentanti di tutto il pianeta unissero le loro forze per
affrontare i problemi che ha di fronte l’intera specie umana perseguendo obiettivi condivisi
formulati entro un quadro di riferimento che rispecchia le realtà ambientali che plasmano il
futuro della vita sulla Terra. La parola “sostenibile” nel nome degli obiettivi è il loro messaggio
più significativo. Tutto quello che facciamo influenza tutti noi, così come l’ecosistema
planetario da cui dipendiamo.

Capitolo 7. Gioventù: dare energia e potere ai giovani di tutto il mondo


I giovani di oggi sono quelli che guideranno il mondo nella creazione della nuova civiltà di cui
abbiamo disperatamente bisogno.
Uno dei problemi centrali del sistema economico attuale sono i postulati e gli atteggiamenti
che instilliamo nei giovani: educhiamo i nostri figli in modo che credano che la loro vita inizia
con un posto di lavoro. Un altro insegnamento che i nostri giovani ricevono è che il fine del
lavoro è reddito e ricchezza personali.
Sono felice di constatare che, negli ultimi periodi, diverse facoltà hanno inserito corsi di
business sociale nei loro programmi accademici. Un numero sempre crescente di giovani
sviluppa gli strumenti e le intuizioni di cui c’è bisogno per mettere in pratica nuove forme di
pensiero economico e per diffondere ancora più ampiamente, in futuro, le nuove idee.
MakeSense è un’organizzazione a orientamento tecnologico che serve i business sociali in
vari modi. È stata fondata da Christian Vanizette.
Un altro esempio è la crescita di Yunus&Youth, un’organizzazione internazionale di giovani
dedicata al business sociale.
MakeSense e Y&Y non sono le uniche organizzazioni che aiutano i giovani ad abbracciare il
potere del business sociale.

Capitolo 8. Tecnologia: scatenare il potere della scienza per liberare tutti


Da anni sono un sostenitore della tecnologia dell’informazione e della comunicazione (Ict) di
cambiare la vita dei poveri. Questo mi ha spinto ha creare una società di telefonia cellulare, la
Grameen Phone. La signora del telefono era spesso l’unica persona del villaggio che avesse
accesso alla tecnologia moderna di comunicazione; gli abitanti del villaggio che avevano
bisogno di un collegamento con il mondo esterno potevano sfruttare qualche minuto di
connessione dalla signora del telefono. Oggi i telefoni cellulari sono così diffusi anche in
Bangladesh che l’epoca d’oro delle signore del telefono è finita.
Endless è un’azienda informatica fondata dal giovane Matt Dalio: voleva progettare da zero
modelli di computer desktop e laptop che fossero utili e alla portata degli utenti nel mondo in
via di sviluppo.
Uno dei problemi che, alla sua nascita, ha dovuto affrontare la Banca Grameen era l’assenza
di Ict. Oggi, ovviamente, la Banca Grameen è totalmente informatizzata con software
progettati da noi. Un esempio è la piattaforma di microfinanza Kiva. Kiva è una piattaforma
Internet per mettere in contatto imprenditori che hanno bisogno di capitali singoli con altri che
hanno denaro da investire. Kira consente ai singoli di prestare denaro ad altri per progetti che
considerano meritevoli.
Avviato nel 2014 nel Regno Unito, Food Assembly è costituito da veri business sociali,
ciascuno creato e sostenuto da un “ospite”, un imprenditore che si è dedicato all’idea
dell’agricoltura locale sostenibile: l’ospite trova una sede e recluta gli agricoltori per produrre
gli alimenti, poi gli agricoltori consegnano i prodotti nella sede Food Assembly dove vendono
gli alimenti ai clienti attraverso un contatto/incontro diretto.

Capitolo 9. Buona governance e diritti umani: le chiavi per costruire una società per tutti
È scoraggiante vedere come la corruzione politica sia diventata sempre più sofisticata in anni
recenti: licenze difficili da ottenere, contratti pubblici concorrenziali, sentenze clementi – tutto
è disponibile, alle opportune condizioni.
Lo stato è la guida della popolazione, il suo ruolo è quello di mantenere l’economia e la società
in movimento nella direzione giusta. I cittadini devono pretendere che vengano allocate
risorse essenziali di buona governance, per ridurre al minimo lo spreco e l’ingiustizia prodotti
dalla corruzione.
Poichè la povertà non è causata dai poveri, ma dal sistema che abbiamo creato attorno a loro,
compito primario dello stato è riparare a quel sistema e mettere in atto un processo grazie al
quale la concentrazione della ricchezza si riduca gradualmente, creando una società in cui il
benessere della nazione è condiviso da tutti.
Esiste uno stretto collegamento tra una buona governance e la difesa dei diritti umani. La
storia dice che una crescita economica sostenibile, che distribuisse i suoi benefici a tutti
anziché incanalare ricchezza e privilegi nella mani di pochi, dipende da entrambe.
Quando tutti avranno la possibilità di contribuire al benessere di tutti, il mondo a tre zeri che
milioni di noi di stanno già sforzando di creare avrà compiuto un passo gigantesco verso la
propria realizzazione.
Capitolo 10. L’infrastruttura giuridica e finanziaria di cui abbiamo bisogno
La sfida, giuridica e finanziaria, di creare un settore del tutto nuovo dell’economia basato
sull’altruismo, la condivisione e la ricerca del beneficio sociale può non essere tanto
complessa e spaventosa come si potrebbe immaginare. Ecco alcuni campi su cui
concentrarsi:
- semplificare le leggi che governano i programmi si finanza;
- rendere meno restrittive le norme che ostacolano l’imprenditoria su piccola scala;
- esenzioni ai poveri;
- progettare leggi di welfcare e assistenza sanitaria;
- semplificare i sistemi dei visti e dei passaporti

Potrebbero piacerti anche