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scire est meminisse (Socrate)

Indice

Presentazione del prodotto culturale ___________________________________________ 3 Analisi del contesto storico-sociale in cui si sviluppa, si colloca, il prodotto culturale ____ 3 Analisi del prodotto culturale come proposta culturale ____________________________ 4 Contenuti innovativi ________________________________________________________ 5 Elementi costitutivi (valori, norme, raffigurazioni concettuali, simboli) _______________ 6 Effetti socioculturali del prodotto culturale _____________________________________ 8

Presentazione del prodotto culturale


Dal marzo 2007 la Regione Lombardia si arricchita di un nuovo progetto culturale. In quellanno stato, infatti, inaugurato, a Pavia, il Museo della Tecnica Elettrica, oggettivazione della volont di conservare la memoria di un importante passato tecnologico, a vantaggio di un pubblico, che si auspica eterogeneo per et, provenienza geografica e formazione culturale.

Analisi del contesto storico-sociale in cui si sviluppa, si colloca, il prodotto culturale


Lidea di realizzare, a Pavia, un Museo tecnologico nasce a cavallo del passaggio tra i due millenni. In occasione delle celebrazioni per il bicentenario dellinvenzione della pila di Volta. Il progetto viene presentato dalla Mostra, Da Volta al 2000, per un Museo della Tecnica Elettrica1. Il momento di passaggio dallanno mille al duemila porta con se una serie di aspettative e di timori che sono, in parte, percepiti individualmente e in modo conscio dalle persone e in parte proposti dai media, sotto forma, ad esempio di raccolte di simboli del millennio appena trascorso oppure nel senso opposto di rappresentazioni del futuro in termini di traguardi da raggiungere. Questo modo di rappresentare il momento di passaggio entra a far parte in modo pressoch inconscio della vita della gente. C molto fermento intorno a quello che viene percepito come un momento di svolta, non necessariamente positiva. Ricordiamo, per dare unidea concreta del momento, il problema rappresentato dal cosiddetto Millenium bug. Questa rappresentazione del momento di passaggio come concretizzazione di un problema che avrebbe potuto, se non affrontato con mezzi tecnici ed economici importanti, causare irreparabili danni alla nostra societ, fortemente condizionata dalluso crescente ed irrinunciabile della tecnologia informatica, stata vissuta con apprensione ed affrontata senza la necessaria lucidit. La storia li a dirci che questo tipo di approccio catastrofista era del tutto immotivato. Ma la percezione, al momento, fu di uno scenario concretamente possibile. In un contesto storico come quello descritto pensare ad un iniziativa che fosse volta a conservare la memoria, ed il patrimonio tecnologico, di chi ci aveva preceduto sembrata una proposta sensata e lungimirante. 3

Il contesto sociale nel quale nasce liniziativa quello di una citt progressivamente privata, di quelli che erano i suoi baluardi industriali e tecnologici. Le grandi e medie industrie del territorio, che facevano parte del tessuto economico e sociale cittadino sono ormai, in questo periodo, solo uno sbiadito ricordo, cancellate dalla incapacit e dallauri sacra fames di chi ha impunemente deciso di svendere la storia produttiva, e la memoria sociale ad essa collegata, di una intera citt. Senza offrire, peraltro, nessuna contropartita. La citt, o meglio quella parte interpretata dagli strati sociali una volta coinvolti nel processo produttivo, ha assistito attonita ed immobile allo scempio, incapace di indignarsi, al di la dei mugugni, e di impegnarsi a mantenere vivo il ricordo di un periodo proficuo dal punto di vista economico e ricco di spunti sociali, dalla lotta di classe alla formazione dei giovani, che imparavano a vivere il lavoro come parte della socialit, forse una socialit chiusa, forse una socialit da far evolvere ma una socialit viva nel tessuto cittadino. Un'altra anima della societ pavese, invece, si muove in una direzione opposta, pi attenta alla tradizioni del territorio, alle espressioni dei valori che hanno fatto da cornice allo sviluppo di almeno due, forse tre generazioni di pavesi. E a muoversi la massima espressione della cultura pavese, la cultura degli illuministi, la cultura delle arti, delle lettere, delle scienze2. LUniversit. Attraverso il Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Storia della Tecnica Elettrica (CIRSTE) si fa promotrice verso le Istituzioni locali, provinciali, e regionali di un progetto, che si pone come obiettivo di offrire al pubblico, nella pi ampia accezione possibile del termine, uno spazio di riflessione sui progressi della tecnologia dai suoi albori sino ai giorni nostri, ed oltre3.

Analisi del prodotto culturale come proposta culturale


Limmagine, storicamente, evocata dalla parola Museo quella di una raccolta di collezioni di opere darte, moderna o classica, oppure di immagini, e simboli, della cultura locale. Queste proposte non esauriscono per la necessit di cultura delle societ moderne. Non si pu dimenticare che, dalla rivoluzione industriale in poi la societ si arricchita di manufatti e di macchine, prodotti ed utilizzati grazie allevoluzione tecnologica. Questi oggetti sono entrati a far parte del quotidiano di

ciascuno di noi. A distanza di molti anni, sulla scorta delle evoluzioni dei prodotti della tecnica e dellindustria, nato un nuovo approccio al collezionismo, non pi legato allarte ma alla tutela della memoria dello sviluppo, tecnologico e industriale, della societ. Ed in questottica si iniziato a ragionare sulla necessit di raccolte di prodotti della tecnologia e di archeologia industriale. Cos come un Museo darte ha modo di ampliare la sua offerta mediante lacquisizione di nuove opere cos un Museo tecnologico ha la possibilit di offrire sempre nuovi oggetti, grazie alla rapida evoluzione delle tecnologie ed alla conseguente obsolescenza dei prodotti tecnologici. Ogni oggetto, pur superato, racconta comunque una storia, traccia un percorso che lo ha portato ad essere unidea, un progetto, una realizzazione e alla fine del suo percorso un reperto museale. E a volte tutto ci avviene in pochi anni. Il Museo propone differenti percorsi: un percorso nel tempo che parte dal 600 a.c. e del quale non si vede la fine; un percorso nella memoria della societ, attraverso immagini, oggetti, simboli. Un percorso legato allenciclopedia di ciascun visitatore. Giovani e meno giovani hanno modo di incontrarsi e di confrontarsi, in uno spazio ricco di spunti. Ma non finisce qui. Il Museo uno spazio aperto alle sollecitazioni culturali pi eterogenee. Le sale del Museo hanno ospitato, e continueranno ad ospitare il teatro, la musica, il cinema, larte. La cultura.

Contenuti innovativi
Sembra paradossale parlare di innovazione in riferimento ad un Museo. Proviamo allora a definire una proposta culturale innovativa. Diversamente da quanto accade in un museo darte il contatto con i reperti in un Museo tecnologico e possibile, quasi richiesto. Raramente in altri contesti allo stesso modo semplice mettere in contatto il pubblico, le scolaresche, i curiosi termine che uso con unaccezione positiva con tecnologie che rappresentano il passato ma che al contempo sono ricche di spunti di riflessione e di possibilit ancora inesplorate.

Non va sottovalutato inoltre laspetto innovativo della multisensorialit della visita ad una collezione tecnologica. La possibilit di una visita multisensoriale. Gli oggetti di un Museo tecnologico sono reperti con una consistenza che emoziona. Oggetti spesso funzionanti. Oggetti che fanno pensare grazie alla loro dimensione simbolica, il cui valore, venale pu a volte essere modesto ma il cui valore, in termini di memoria storica, incalcolabile.

Elementi costitutivi (valori, norme, raffigurazioni concettuali, simboli)


Il museo unistituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della societ e del suo sviluppo. aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dellumanit e del suo ambiente; le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto.4 Seoul 2004 I valori. In base a che cosa possibile valutare la necessit della memoria? Pu una societ che si definisce moderna prescindere dalle sue radici, in questo caso tecnologiche? In che modo queste radici tecnologiche influiscono sul modo di evolvere della societ? Il Museo in grado di rispondere a queste domande con diverse offerte. Lofferta di un percorso cognitivo che attraverso le parole, le immagini e gli oggetti prova a risvegliare nei visitatori i luoghi, spesso sopiti, della loro stessa memoria, e regala a chi, troppo giovane per ricordare, o non mai venuto a contatto con gli oggetti ed i concetti presentati, quantomeno in modo conscio, una proiezione mentale, a tre dimensioni, del passato. La memoria, a questo punto prende consistenza, e si percepisce, spesso, ma non in modo uniforme, nei visitatori lemergere prima della curiosit e poi della volont di continuare nel percorso e di far emergere da ogni reperto una nuova informazione da aggiungere al magazzino, come viene definito da Karl Popper, nel quale la mente umana ripone tutto ci che lindividuo conosce, e dal quale trae le informazioni necessarie alla valutazione delle situazioni che si trova ad affrontare5. Levoluzione delle societ dalla rivoluzione industriale in poi stata fortemente condizionata dalla tecnologia. Prescindere da ci comporta limpossibilit di 6

comprendere i mutamenti che sono intervenuti negli ultimi due secoli. Un viaggio nella memoria invece funzionale allinteriorizzazione del valore del ricordo. Vivere tridimensionalmente levoluzione tecnologica della nostra societ consente ai visitatori di intraprendere un viaggio nel passato, pi o meno recente della nostra societ e di comprendere quali processi evolutivi hanno portato a tecnologie che ognuno di noi oggi utilizza quotidianamente, pur non conoscendone le origini. Le norme. Per poter essere riconosciuto come tale il Museo si deve attenere ad una serie di norme. Esistono degli enti normatori a livello internazionali, nazionale e locale. L'International Council of Museums (ICOM)6 l'organizzazione internazionale dei musei. presente in pi di 140 paesi e conta in tutto il mondo circa 24.000 iscritti. Le normative prodotte dallICOM stabiliscono il modo di operare che ogni Museo dovrebbe adottare per raggiungere il proprio obiettivo. Vi sono poi delle normative nazionali e locali che discriminano tra quei soggetti che possiedono i requisiti per essere riconosciuti come Musei e quelli che non li posseggono e che sono quindi relegati a posizioni subalterne. Il riconoscimento di una raccolta di oggetti e la successiva elevazione allo status di Museo fa si che lente possa accedere a fondi e sovvenzioni sempre essenziali per il buon funzionamento della struttura. Le regole informali, in riferimento al Museo riguardano la capacit da parte degli allestitori e dei gestori della struttura di rendere il percorso: fruibile, sicuro e per quanto possibile auto-referenziale. La fruibilit del percorso espositivo consente al visitatore di non sentirsi a disagio, perso nello spazio espositivo e privo riferimenti diacronici. La sicurezza, soprattutto a fronte della presenza di oggetti di provenienza industriale, un requisito indispensabile, e statuito da precise norme di sicurezza, ma anche un riguardo nei confronti dei visitatori, che allestitori e gestori accorti non mancano di avere, pressoch annullando il rischio al di la delle norme formali. Infine, la possibilit di creare unesposizione che dia al visitatore la possibilit di trovare, in termini di immagini, simboli, oggetti, tutto ci che rientra della missione del Museo naturalmente una norma da seguire per ottenere il successo delliniziativa. Va inoltre tenuto conto che, anche se norma non scritta, il Museo deve essere accessibile anche a visitatori stranieri.

Raffigurazioni concettuali. La definizione che ICOM da del Museo una delle pi efficaci raffigurazioni possibili. Ma ve ne sono altre. Il Museo come continuit tra il passato e la contemporaneit. Tra un idea del futuro, sviluppata decine, o centinaia di anni fa e la nostra, personale, raffigurazione del passato attraverso gli oggetti che ce lo raccontano. Il Museo come deformazione dello tempo, una finestra che si apre su un passato sconosciuto e che stimola la fantasia. Sono molte le raffigurazioni come molte sono le simbologie riconducibili al Museo. I simboli. Sopra tutti: la memoria. E un concetto che ritorna, un valore, una raffigurazione ma anche un simbolo. Lequazione Museo uguale memoria sin troppo semplice. scire est meminisse. E sapere , davvero, ricordare. Ed un circolo virtuoso, sapere, ricordare, trasmettere. Gli altri simboli vanno cercati allinterno dellesposizione. Il primo messaggio in codice Morse, la comunicazione, embrionale ma viva. La luce che illumina piazza del Duomo a Milano, la notte prende vita. Il primo telefono simbolo tra laltro della disputa tra Meucci e Bell, lembrione di poco fa si sviluppato ed ha preso forma evoce . Una cascata, lenergia per tutti. Il Nobel a Marconi, gli albori della trasmissione radio dei segnali. La radio, linizio della comunicazione di massa. La TV, nasce un nuovo modo di comunicare con il pubblico. Lalgebra binaria, nata linformatica. E lelenco potrebbe continuare.

Effetti socioculturali del prodotto culturale


..collezionare una soluzione individuale al problema dellidentit7.

La conservazione del patrimonio tecnologico, allinterno di un Museo o, nella nuova idea di Museo distribuito, sul territorio, consente agli individui di avere accesso ad un insieme di informazioni che vanno oltre la soddisfazione della curiosit. Aiutano ognuno a riconoscere le proprie origini e a ricordare le motivazioni che lo legano al territorio. I nostri padri, i nostri nonni, hanno speso le ore del loro lavoro su un macchinario che adesso sotto i nostri occhi, e diventa un punto di contatto con la nostra storia. Linteriorizzazione di questo valore, di questo legame forma i pi giovani e non inefficace sugli altri soggetti. Per i pi giovani un approccio come quello offerto dal Museo allo studio ed alla comprensione della storia partendo dalle motivazioni per le quali si collezionano oggetti, un veicolo educativo innovativo ed efficace.

Gli effetti socioculturali hanno anche ricadute di carattere occupazionale ed economico. Lo sviluppo del turismo culturale pu rappresentare un importante strumento di sviluppo economico per il territorio. Leffetto sulla famiglia deriva in modo diretto dalla conservazione della memoria, una visita al Museo consente ai genitori di mostrare in modo diretto ci che i figli potrebbero non avere mai visto, una TV in bianco e nero, le prime radio a valvole e molto, molto altro. E i rappresentanti della terza et, trovano tranquillamente spazio allinterno dellorganizzazione. Se ne sfruttano il tempo, la disponibilit e, imperdibili, i ricordi e la professionalit. Da ultimo va ricordato che un Museo , come dicevamo di norma poliglotta. Ci potrebbe avere una influenza sugli stranieri che si trasferiscono sul nostro territorio. La conoscenza, acquisita per immagini e per il contatto con gli oggetti, potrebbe essere di supporto, anche se forse marginalmente al processo di integrazione. Ritengo doveroso sottolineare che, sebbene in parte riferiti ad uno specifico Museo, i concetti e le idee espresse possono essere estese alla quasi totalit delle realt museali.

Fonti
1

Da Volta al Duemila: per un Museo della Tecnica Elettrica, a cura di Antonio Savini, Pavia, Universit degli Studi di Pavia, 2001 2 L. Sciolla, Sociologia del processi culturali, Bologna, Il Mulino, 2003 3 A. Savini, Un Museo Archivio della tecnologia elettrica in allestimento a Pavia, Annali di storia pavese, n. 29, pp. 161-164, n. 29, 2001 4 International Council of Museum Comitato Nazionale Italiano- http://www.icom-italia.org 5 L. Sciolla, Sociologia del processi culturali, Bologna, Il Mulino, 2003 6 International Council of Museum, http://www.icom.org 7 L. Leonini, Identit smarrita. Il ruolo degli oggetti nella vita quotidiana , Bologna, Il Mulino, 1998

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